Home Blog Pagina 229

Flint Group finalizza l’acquisizione del ramo Web offset di Siegwerk

Flint Group www.flintgrp.com ha annunciato il completamento dell’acquisizione del business roto-offset commerciale di Siegwerk www.siegwerk.com, azienda tedesca che fornisce a livello internazionale inchiostri di stampa per applicazioni di packaging, etichette e cataloghi. La compravendita, il cui annuncio fu dato nel febbraio scorso, è stata oggetto di approvazione da parte delle autorità garanti della concorrenza e si è perfezionata solo il 30 giugno scorso. L’accordo, su cui le parti hanno convenuto di non divulgare alcun dettaglio finanziario, vede Flint Group rilevare le linee di prodotti di Siegwerk, Heatset e Newsink. Siegwerk quindi non sarà più coinvolta nel mercato roto-offset; l’azienda piuttosto perseguirà una strategia di lungo termine focalizzandosi sul proprio core business nella stampa di imballaggi, che sta crescendo a livello globale. La società vede un significativo potenziale nella produzione di inchiostri e vernici per etichette e imballaggi flessibili e sta compiendo gli sforzi necessari per espandere ulteriormente la propria leadership di mercato in questo settore. La società tedesca continuerà comunque a produrre inchiostri per il mercato rotocalco. In base ai termini del contratto, Siegwerk produrrà per conto di Flint Group per i prossimi tre-sei mesi al fine di garantire una transizione agevole per i clienti di tutto il mondo. In seguito al trasferimento, Flint Group manterrà un nucleo originario del team Web offset di Siegwerk, mentre i rimanenti 76 occupati saranno trasferiti ad altri ruoli nel sito Siegburg del produttore tedesco. Flint Group impiega oggi circa 7.900 persone nel mondo e ha raggiunto un fatturato di 2,2 miliardi di euro nel 2015.

Europa meridionale, la nuova culla dell’innovazione

This image was produced by an application from HighWater Designs Limited.

Quando si parla di startup e di innovazione, in Europa, il pensiero subito va a città come Londra o Berlino. Talvolta Amsterdam o, ancora, Parigi. L’area meridionale del vecchio continente, al contrario, è stata finora poco acclamata e piuttosto silente. La stessa area che ora sembra invece iniziare ad affermarsi, ricca di hub tecnologici interessanti – a loro volta terreno fertile per gli investimenti – e una concorrenza tra venture capitalist meno aggressiva rispetto a quella di latitudini più nordiche.
Un po’ di indicatori stanno, in ogni caso, accendendo i fari sul mediterraneo: il Financial Times ha recentemente eletto Milano la nuova capitale delle startup; Madrid che ogni anno ospita le più influenti realtà del settore all’interno del South Summit, l’evento che raccoglie le migliori innovazioni dal Sud Europa per connetterle con investitori provenienti da tutto il mondo. O, ancora, Lisbona, che da quest’anno sostituisce Dublino come sede del Web Summit, l’evento di tecnologia che accoglie i rappresentanti delle aziende tech più influenti a livello internazionale.
Non siamo i soli a sostenere che lo scenario delle giovani imprese innovative del sud Europa stia vivendo una fase di crescita positiva. L’indagine di Tech.eu conferma la vivacità del mediterraneo: «il settore tech del Sud Europa è sulla buona strada per raggiungere la maturità e il riconoscimento di ecosistema delle startup di livello mondiale.» A sostenere in particolare il boom portoghese è lo studio della Startup Europe Partnership, la prima piattaforma della Commissione Europea dedicata alle nuove tecnologie, che evidenzia come il mercato di questo paese sia giovane ma in rapida ascesa.
L’Italia è parte integrante e motore di questo cambiamento: stando all’ultimo rapporto Aifi, nel 2015 l’attività di investimento nel mercato italiano del VC ha visto una crescita significativa, raggiungendo il secondo ammontare più alto di sempre. Nel corso del 2015 le risorse complessivamente raccolte dagli operatori presenti in Italia sono risultate pari a 2,8 miliardi di Euro, in crescita del 92% rispetto ai 1,5 miliardi di Euro dell’anno precedente, e sono state registrate 342 nuove operazioni, distribuite su 272 società.
Segnali positivi di una crescita in atto in cui abbiamo sempre creduto. L’Europa del Sud, e
l’Italia in primis, rappresenta già oggi una nuova e feconda “culla” di startup e imprese
innovative, e potrebbe diventare, con l’azione di VC attenti e coraggiosi, la nuova meta di
investimenti in un mercato ricco di opportunità.
L’opportunità? Contribuire a dar vita ad aziende che una volta cresciute re-investano a loro
volta in Italia.

***

A cura di P101, un fondo di venture capital specializzato in investimenti in società
digital e technology driven. Nato nel 2013, con una dotazione corrente di oltre 40 milioni di euro e 18 società in portafoglio, è in grado di mettere a disposizione degli imprenditori di nuova generazione, oltre a risorse economiche, anche competenze e servizi necessari a dare impulso alla crescita delle aziende. Il fondo, promosso da Andrea Di Camillo – 15 anni di esperienza nel venture capital e tra i fondatori di Banzai e Vitaminic – e partecipato da
Azimut, Fondo Italiano di Investimento e numerosi investitori privati, collabora con i maggiori acceleratori privati, tra cui HFarm, Nana Bianca, Boox e Club Italia Investimenti. Tra le partecipate: ContactLab, Cortilia, Tannico, Musement e MusixMatch. Le società
partecipate da P101 occupano oggi complessivamente oltre 350 risorse e generano un fatturato in costante crescita e già oggi superiore ai 40M annui. P101 prende il
nome dal primo personal computer prodotto da Olivetti, negli anni ’60, esempio di innovazione italiana che ha lasciato il segno nella storia della tecnologia digitale.
NewsFromThePlatform | Il Blog di P101 NewsFromThePlatform nasce per raccontare e commentare – attraverso la visione di P101, quella degli imprenditori delle sue partecipate, dei suoi investitori e di chi fa parte del suo ecosistema – esempi quotidiani
della rivoluzione in atto, la digital disruption. Con NewsFromThePlatform, P101 proverà a raccontare in modo semplice, fattuale e concreto che la giovane azienda di oggi può essere il prossimo concorrente o un prezioso alleato di domani. Per saperne di più clicca qui.

Che fine farà il packaging alimentare? Lo scopriremo al congresso Giflex

Il 20 e 21 ottobre a Bologna si terrà il XXXI Congresso Giflex, con la partecipazione di guru mondiali della sostenibilità come Leyla Acaroglu; file rouge dell’evento il packaging nell’era degli acquisti online e dell’economia circolare.

Un’edizione che vedrà tematiche di grandi attualità, proponendosi di delineare gli scenari futuri del food packaging e della sostenibilità con uno sguardo arricchito dell’esperienza Expo.

Grande attesa durante la prima giornata congressuale è per il contributo della guru australiana Leyla Acaroglu, pluripremiata designer ed esperta di sostenibilità di fama mondiale, già firma di una mostra permanente sul tema al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.

«Faccio da consulente in sostenibilità a designer e innovatori e tutti mi dicono sempre, “Leyla, voglio dei materiali ecologici.” E rispondo, “Beh, è molto complesso”, e dobbiamo passare quattro ore a parlare di quello che significa materiale ecologico, perché a un certo punto tutto viene dalla natura.» Leyla Acaroglu, Sustainability Guru

Il ricco palinsesto vedrà inoltre la partecipazione dell’esperto in ambito di spreco alimentare Luca Falasconi, docente di Politica Agraria e Sviluppo Rurale presso l’Università di Bologna e co-fondatore di Last Minute Market.

E ancora Carlo Alberto Carnevale Maffè, Professore di Strategia e Imprenditorialità, SDA Bocconi, racconterà il packaging nell’era dell’e-commerce, mentre Silvia Zamboni, Professore di Produzione e Tecnologia, SDA Bocconi, spiegherà l’economia circolare applicata all’imballaggio flessibile.

Dove e quando: 20 e 21 ottobre a Bologna, presso il Royal Hotel Carlton.

Per saperne di più consulta il sito Giflex.

O guarda il pdf: programma 2016.

Conoscere l’Istruzione Tecnica Superiore con una app!

In un rinnovato progetto di comunicazione, gli ITS hanno deciso di fare squadra con l’intento di far conoscere e rendere accessibili i loro piani didattici.

Nel 2016 nasce “Sistema ITS” e con esso l’applicazione ITS Challenge, naturale complemento e porta di ingresso, a questo portale.

In un mondo di nativi digitali, dove i nostri ragazzi vivono costantemente connessi e interconnessi, facendo largo uso di smartphone e applicazioni, abbiamo scelto di sviluppare un’app a scopo didattico, vestita da videogioco, senza che questa abbia però la pretesa d’esserlo.

La app ITS Challenge permette di conoscere l’universo degli ITS in modo divertente e appassionante grazie a una storia che vede la terra minacciata dal Sistema di Darer. Attraverso l’invasione di droidi ad elevata tecnologia – gli Skiller – il Sistema di Darer vuole conquistare l’economia terrestre e bloccare l’innovazione per ridurre il pianeta Terra alla recessione tecnologica.
La Earth Confederation ha affidato al Sistema ITS di reclutare e addestrare figure di Tecnici Superiori in grado di sviluppare i sei elementi fondamentali dell’astronave ITS Challenge per debellare gli Skiller e bloccare l’invasione.
ITsar The Wise, il vecchio saggio del Sistema ITS, è stato incaricato di reclutare e selezionare nuovi e validi talenti da addestrare nei Centri di Eccellenza ITS per creare le figure di Tecnici Superiori.

L’applicazione è stata interamente sviluppata in Italia, multipiattaforma, sfruttando il motore grafico Unity 3D che è alla base di molti videogiochi di successo. La app ITS Challenge, realizzata dalla Fondazione ITS Angelo Rizzoli per il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è stata sviluppata da un team che comprende Romeo Mariani di Valxer, che ha definito le logiche di gioco e scritto il codice per le quattro versioni (Mac, Windows, Android e iOS) e Vito Ripa che si è occupato della progettazione 3D. L’app è gratuita e può essere scaricata dai principali marketplace e da questo sito.

I percorsi di Specializzazione Tecnica Post Diploma sono una grande opportunità, ai più sconosciuta e, rivolti ai giovani che vogliono continuare gli studi dopo il diploma offrendo una valida alternativa ai corsi universitari ed un più rapido inserimento nel mondo del lavoro.

Quasi un centinaio di Fondazioni distribuite in tutta Italia, sei Aree Tecnologiche, ciascuna delle quali individua 29 figure nazionali di riferimento afferenti a 17 ambiti a cui si riferiscono le competenze tecniche cui possono ambire i nostri giovani talenti.

Le aree tecnologiche spaziano dall’efficienza energetica, alla mobilità sostenibile, alle nuove tecnologie della vita e del Made in Italy, passando per le tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e del turismo nonché le tecnologie della informazione e della comunicazione.

7fruit, confezioni monodose per il packaging alimentare del futuro

e989479e-7de6-4821-947a-64350508da74A fine giugno è stata ufficialmente presentata all’Isia di Faenza un’importante attività di ricerca e progettazione ad alto contenuto d’innovazione sul packaging alimentare monodose, realizzata da Anna Togni, studentessa del 2° anno – II Livello dell’Anno Accademico 2015-16, grazie alla collaborazione fattiva ed economica di Euro Company Srl che ha investito direttamente risorse proprie per lo sviluppo di tale attività.

Trovare nuove forme, nuove applicazioni e nuovi formati del packaging, in base alle tecnologie esistenti e ai diversi target commerciali potenzialmente raggiungibili nel settore alimentare – e nello specifico nel segmento della frutta secca e disidratata nel quale Euro Company di Godo di Russi è primario player a livello nazionale con oltre 15mila tonnellate anno di prodotti venduti, per un totale di oltre 100 milioni di confezioni – è stato l’obiettivo della tesi di laurea di Anna Togni.

Lo studio, realizzato sull’uso dei contenitori monodose per la frutta secca, rappresenta un inedito per il settore e ha anche l’obiettivo di valorizzare le proprietà benefiche di questi frutti. Associando le caratteristiche della monodose ai vantaggi salutari della frutta secca, si può proporre al mercato un integratore naturale alla portata di tutti.

7fuit, questo il nome del progetto di Anna Togni, propone dosi da 30 grammi contenenti mix di frutta disidratata, frutta a guscio e semi oleosi. Il pregio della monodose, rispetto alle grandi confezioni, è di aver sempre a disposizione un prodotto fresco, fragrante e con una perfetta integrità del gusto e dell’aroma. Nel mercato alimentare le monodosi sono, inoltre, promosse anche come un aiuto per conservare uno stile di vita sano, grazie alla caratteristica di contenere un quantitativo controllata di cibo.

Tre i formati. Buste quadrate, composte da una serie di otto moduli; nei primi sette moduli compare il giorno della settimana, utile all’utente per ricordarsi di assumere un determinato mix e allo stesso tempo per incentivarlo a condurre uno stile di vita regolare; l’ottavo è stato pensato per la condivisione, come momento di scambio e di apertura sociale. Buste rettangolari, composte da sette moduli piegati a fisarmonica; sviluppate in linea, le sette buste sono «capitanate» da un cartoncino che facilita l’apertura del packaging e la fuoriuscita della serie. Vaschette, sviluppate pensando a tutte le persone che potrebbero avere difficoltà ad aprire una busta (es. bambini, anziani, ecc.); le vaschette monodose potrebbero soddisfare un nuovo mercato come quello delle mense, degli asili, degli ospedali, ecc.

«Siamo molto orgogliosi di aver sostenuto Anna nel suo progetto di tesi – sottolinea Ivan Tabanelli, responsabile marketing di Euro Company – per un’azienda alimentare come la nostra, il packaging design è un elemento fondamentale. Per i prossimi mesi, inoltre, abbiamo in programma di finanziare la realizzazione di tesi anche in altre discipline, ospitando i ragazzi direttamente in azienda e condividendo con loro conoscenze e competenze, selezionando giovani volenterosi, brillanti e capaci. Credo che oggi più che mai ci sia bisogno d’investire sui giovani, aiutarli a credere in sé stessi, ricercando e coltivando talenti».

Anna Togni nasce a Ravenna nel 1991. Dopo aver conseguito il diploma di Maestro d’Arte in «Arte applicata al mosaico e progettazione», s’iscrive all’Isia (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) di Faenza, dove attualmente frequenta l’ultimo anno di studi. Ha partecipato a diversi stage e progetti di collaborazione, tra i quali quello per la realizzazione di pannelli decorativi per la Mohammed Al Ameen Mosque, la seconda moschea più grande dell’Oman. Le sue opere spaziano dal mosaico al design industriale, muovendosi tra arte e tecnologia.

 

Ecco il nuovo impianto per la realizzazione di lastre di Fujifilm: 100% alimentato a energia eolica

Da sinistra Peter Struik (Fujifilm) e Marc van der Linden (Eneco Group).
Da sinistra Peter Struik (Fujifilm) e Marc van der Linden (Eneco Group).
Da sinistra Peter Struik (Fujifilm) e Marc van der Linden (Eneco Group).
Da sinistra Peter Struik (Fujifilm) e Marc van der Linden (Eneco Group).

Fujifilm prende sul serio il suo impegno a utilizzare energie rinnovabili e ridurre le emissioni di carbonio. Così tanto che il suo impianto di produzione all’avanguardia a Tilburg nei Paesi Bassi, nel quale vengono realizzati diversi prodotti Fujifilm, comprese le lastre di stampa, è oggi completamente alimentato a energia eolica.

Parzialmente alimentato a energia eolica dal 2011, grazie alla partnership di Fujifilm e del fornitore di energia olandese Eneco, oggi l’intero impianto di Tilburg funziona grazie all’energia del vento. Le turbine eoliche dalle quali dipende la capacità produttiva dell’impianto sono ubicate localmente nella vicina Zeeland e i 100 gigawattora di energia che vengono generati per l’impianto Fujifilm sarebbero sufficienti per alimentare 30.000 abitazioni. «Il nostro motto è: se possiamo usare energia verde, usiamo energia verde», ha detto il direttore dell’impianto Peter Struik. «Con questo obiettivo in mente, abbiamo raggiunto un accordo con il nostro fornitore di energia Eneco che si è impegnato a fornirci energia rinnovabile al 100%. Eneco condivide il nostro impegno per l’energia verde e, grazie all’aiuto e alle competenze che ci ha messo a disposizione, abbiamo potuto trasformare la nostra visione in realtà».

Marc van der Linden, dirigente di Eneco, ha affermato: «Fujifilm ha mostrato coraggio e capacità di leadership straordinari prendendo quest’audace decisione. L’azienda è un eccellente esempio per il settore in cui opera e per altre aziende che hanno sede nei dintorni. Come Eneco, Fujifilm è un’azienda che guarda al futuro e che ritiene che l’economia e l’ecologia debbano andare di pari passo. Da tempo ha dimostrato questo con i propri prodotti e ora sta facendo la stessa cosa con l’energia utilizzata per la produzione».

Fujifilm ed Eneco stanno inoltre considerando la possibilità di produrre vapore a biomassa presso l’impianto Fujifilm per migliorare ulteriormente le credenziali dell’impianto per quanto concerne le energie rinnovabili ed ecologiche.

RDM entra nel business del cartoncino da fibra vergine

Reno De Medici, uno dei maggiori operatori del mercato mondiale del cartoncino patinato a base di fibre di recupero, comunica che la propria controllata al 100% RDM Blendecques s.a.s. ha perfezionato l’acquisizione da Cascades Canada ULC dell’intero capitale sociale di Cascades s.a.s., società con sede a La Rochette (140 km a est di Lione) attiva nel business del cartoncino patinato prodotto da fibra vergine e che vanta una capacità produttiva annua pari a 165.000 tonnellate.

Il corrispettivo dell’acquisizione è pari a 18 milioni di euro, salvo aggiustamenti successivi.

L’operazione era stata annunciata al mercato lo scorso 14 marzo.
Trattandosi di operazione con Parte Correlata (Cascades Inc. controlla il 57,56% del capitale sociale di RDM S.p.A.), l’acquisizione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Reno De Medici con il parere favorevole del Comitato Operazioni Parti Correlate, il quale si è avvalso di Unicredit Corporate Finance Advisory in qualità di advisor.

Cascades s.a.s. è consolidata nel Gruppo RDM a partire dal 30 giugno 2016.

L’acquisizione permette a Reno De Medici di avere un ruolo diretto in un business complementare – quale quello del cartoncino da fibra vergine – che presenta utilizzi a elevato valore aggiunto nel settore del cibo e della farmaceutica. Cascades s.a.s., inoltre, è l’unico produttore di cartoncino da fibra vergine del Sud Europa.

E-commerce in Italia: la stampa online è il prossimo trend emergente, +70% 

Daniel Ackermann, AD Saxoprint.
Daniel Ackermann, AD Saxoprint.

Il valore degli acquisti online degli italiani raggiungerà nel 2016 i 19,3 miliardi di euro, con un incremento del 17% rispetto al 2015.

Daniel Ackermann, AD Saxoprint.
Daniel Ackermann, AD Saxoprint.

Il Convegno dell’Osservatorio e-Commerce, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, ha tracciato lo scenario di un mercato molto dinamico e in forte espansione dell’e-commerce in Italia. I dati rilasciati nel mese di maggio, segnalano che gli italiani, nel 2016, acquisteranno online per 19,3 miliardi di euro.

Negli ultimi anni, inoltre, l’avvento dei dispositivi mobili ha prodotto un impulso decisivo per l’e-commerce: gli acquisti online tramite smartphone crescono, infatti, del 51%, superando il valore di 2,8 miliardi di euro e raggiungendo il 15% del totale dell’e-commerce.

I settori trainanti sono l’informatica ed elettronica di consumo (+22%), l’abbigliamento (+25%), l’editoria (+16%) e il turismo (+11%). Buone performance anche per il settore simbolo del Made in Italy, il food & grocery, che ottiene un incremento del 29%.

In questo panorama, si sta affermando anche il settore del Web-to-print, il nuovo modo di stampare online, ricco di vantaggi e potenzialità, che permette di inviare i file direttamente da internet, risparmiando tempo e denaro. Si tratta di un mercato che cresce a un ritmo costante e che, secondo i dati di InfoTrends, raggiungerà una crescita del 70% a livello globale entro il 2018.

«In un settore in crescita esponenziale, come quello dell’e-commerce, la stampa online è un comparto ancora agli inizi. Noi di Saxoprint siamo dei pionieri. L’online è il futuro della tipografia, gli ordini viaggeranno anche sulle reti mobili, grazie all’utilizzo sempre più intensivo di smartphone e tablet. Noi siamo pronti fin da ora grazie a tecnologie avanzate che utilizziamo quotidianamente», dichiara Daniel Ackermann, amministratore delegato di Saxoprint e continua: «In questo contesto, è fondamentale offrire un servizio totalmente dedicato al cliente con tecnologie avanzate, basate su soluzioni innovative, assistenza di personale qualificato che parli la lingua del cliente per il supporto tecnico, tempi di spedizione rapidi e un’elevata qualità di stampa nel pieno rispetto dell’ambiente».

Con una partecipazione in White Star NavaPress amplia le sue attività nell’editoria illustrata

Roberto Nardini seguirà lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo.
Roberto Nardini segue lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo.
Roberto Nardini seguirà lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo.
Roberto Nardini segue lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo.

White Star Srl rileva il ramo d’azienda che ha per oggetto la pubblicazioni di libri illustrati ed edizioni fotografiche, pubblicate a livello internazionale con il marchio White Star da De Agostini Libri SpA.

Gli altri soci di NavaPress in questa operazione sono

  • Vis Value Partecipazione , società di investimento facente capo a Pietro Boroli, Presidente di De Agostini S.p.A., con il 35% della quota di partecipazione
  • Roberto Nardini, manager con esperienza nelle attività di innovazione e sviluppo, con una quota di partecipazione del 20%
  • Andrea Pasquino, manager alla direzione di White Star con una quota di partecipazione del 10%

L’intento principale della nuova società White Star Srl è quello di incrementare il giro d’affari, grazie anche alle competenze nel mondo della stampa di Nava Press e allo specifico know-how del gruppo di 27 persone che in De Agostini lavorano per il marchio.

NavaPress accrescerà i suoi volumi di stampa nel campo dell’editoria di alto livello con la produzione dei prodotti editoriali di White Star Srl.

National Geographic, uno dei marchi pubblicati da White Star, continuerà la sua collaborazione con la nuova società White Star Srl.

Assicurato il mantenimento di tutti i posti di lavoro e, a breve,  il personale  di White Star Srl che attualmente lavora negli uffici di  De Agostini a Novara, si trasferirà in una nuova sede già identificata, sempre a Novara.

Gerold Linzbach, ceo di Heidelberg, non rinnoverà il suo contratto 

Gerold Linzbach, Ceo e direttore delle risorse umane di Heidelberg.
Gerold Linzbach, Ceo e direttore delle risorse umane di Heidelberg.

 

Gerold Linzbach, Ceo e direttore delle risorse umane di Heidelberg.
Gerold Linzbach, Ceo e direttore delle risorse umane di Heidelberg.

Gerold Linzbach (60 anni), ha reso informato il Supervisory Board che non rinnoverà il suo contratto.

Continuerà il suo ruolo in azienda fino alla fine già programmata (agosto 2017) e, dopo la ristrutturazione di successo dell’azienda, rimarrà dispoinibile a promuovere le stretegie del Gruppo.

Il Supervisory Board avrà quindi suffieciente tempo per trovare un sostituto adeguato.