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Automatizzazione nel confezionamento: non solo parole

Volker Leonhardt, Direttore Vendite & Marketing di Müller Martini Druckverarbeitungs-Systeme AG.
Volker Leonhardt, Direttore Vendite & Marketing di Müller Martini Druckverarbeitungs-Systeme AG.

Grazie alla più moderna tecnologia di azionamento, le macchine possono essere adattate alle esigenze dei prodotti finali in modo più mirato, più automatizzato e quindi più efficiente. Come conseguire questo obiettivo, lo dimostrerà Müller Martini con Finishing 4.0 dal vivo a drupa 2016.

Incremento della sicurezza di produzione e delle rese, riduzione dei tempi di messa a punto e dei passaggi improduttivi da parte dell’operatore – questi quattro obiettivi principali sono nel mirino dei sistemi di confezionamento completamente automatizzati di Müller Martini, che l’azienda ha evolutivamente sviluppato. Una delle ultime novità tecnologiche è la moderna tecnologia d’azionamento come il Motion Control, grazie alla quale le impostazioni macchina possono essere ancora più specificamente adattate alle esigenze dei prodotti finiti.

Un tipico nuovo sviluppo per la produzione in serie di stampati personalizzati in base alla definizione di industria 4.0 è la brossuratrice Vareo lanciata nel 2015, che Müller Martini mostrerà in azione alla drupa. Il tuttofare per la stampa offset e digitale esce con una rivoluzione tecnologica, ma è la prima volta che in una brossuratrice ciascuna delle tre pinze sia dotata di un proprio servomotore e azionata singolarmente. In tal modo ogni fase di lavorazione può essere adattata individualmente al prodotto, garantendo elevata produttività e qualità ottimale.

Primi esempi di processi di produzione altamente automatizzati realizzati da Müller Martini sono anche la linea di lavorazione libri Diamant MC Digital, che si può autoregolare in sequenza, passo per passo, e quindi può essere utilizzata per produzioni di tirature con una sola copia, come per i libri fotografici in forte espansione a livello mondiale, e la SigmaLine con il suo sistema Connex di gestione dei dati e dei processi, soluzione completa, totalmente automatizzata, per la produzione di libri in digitale (dal puro PDF al libro finito).

Il fatto che anche le decisioni politiche (parola chiave salario minimo) spingano l’automazione, lo dimostra il MailLiner, progettato come una soluzione sorprendentemente semplice per l’ordinamento in serie degli inserti. Il sistema di raccolta sviluppato nel 2015 da Müller Martini garantisce un efficiente confezionamento automatico degli inserti senza un costoso mezzo di supporto o film, esentando quindi anche il distributore diretto da alti costi del lavoro.

«Sul nostro stand in drupa dimostreremo ai visitatori che l’automazione per noi non è una parola vuota, ma che sulle macchine è realtà viva», sottolinea Volker Leonhardt, Direttore Vendite & Marketing alla Müller Martini Druckverarbeitungs-Systeme AG. Müller Martini perciò presenterà a Düsseldorf, come assoluta prima mondiale, non solo processi di confezionamento innovativi per la stampa offset e digitale, bensì anche nuove soluzioni di accavallatura-cucitura e di taglio trilaterale. «In questo modo sottolineiamo», afferma Volker Leonhardt, «di essere in grado di rispondere a livello mondiale alle elevate esigenze di un’automazione costante in uso quotidiano in tutto il mondo».

Niente cassa integrazione per le Cartiere Pigna

Sfuma la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori delle cartiere Pigna di Alzano, in provincia di Bergamo, a seguito della mancata nomina del commissario da parte del Tribunale. Tale nomina, che doveva avvenire entro il 31 dicembre scorso, era infatti necessaria per la richiesta di una cassa integrazione per procedura concorsuale. Il 22 dicembre scorso, nella sede di Confindustria a Bergamo, azienda e sindacati di categoria avevano raggiunto un accordo proprio su questa richiesta di cassa straordinaria. Un accordo che, a questo punto, non ha adesso alcuna utilità.

La cassa straordinaria, perduta a causa della mancata nomina del commissario, offriva ai dipendenti di Pigna un’ammortizzazione sociale anche in caso di fallimento. La cassa per crisi aziendale che si potrà richiedere adesso, cioè dal gennaio 2016, invece, pur con una durata identica rispetto all’altra, in caso di fallimento dell’azienda cesserebbe di essere erogata, lasciando i lavoratori senza ammortizzatore sociale.

L’azienda della valle Seriana da almeno quattro anni vive difficoltà sia di ordine finanziario sia industriale e per questo ha usufruito di diversi ammortizzatori sociali, dal contratto di solidarietà a diversi cicli di cassa ordinaria, l’ultimo dei quali si è esaurito il 19 dicembre scorso.

A Cartotecnica Goldprint il 100% di Gpp Industrie Grafiche

Piero Capodieci, presidente di GPP

È ufficiale: Cartotecnica Goldprint, realtà attiva in Italia nel settore del packaging di lusso, ha acquistato dalla società Astra l’intero capitale sociale di Gpp Industrie Grafiche. Assistita dallo studio legale Nctm, l’azienda di Valilate è riuscita a condurre in porto un’importante acquisizione che si inserisce nella strategia di crescita avviata dalla società, fondata nel 1967 da Emilio Bramucci e oggi guidata dai figli Elena e Pierpaolo. L’operazione inoltre consentirà il pieno rilancio di Gpp Industrie Grafiche e darà vita a un gruppo con circa 60 milioni di euro di ricavi e quasi 300 dipendenti specializzato nel settore degli astucci pieghevoli (soprattutto quelli destinati ai brand più esclusivi della profumeria, della cosmetica e della farmaceutica), dei display e delle affissioni, capace di collocarsi tra i primi cinque operatori del settore in Italia.

Leggi l’intervista a Piero Capodieci!

Effegrafica Fratantonio installa nella sede di Pachino una ECS 340 di Gallus

Effegrafica Fratantonio è un azienda storica siciliana, che ha sempre offerto alla propria clientela un servizio a 360 gradi. Una politica iniziata nel 1972 dal padre Giuseppe Fratantonio e costantemente perseguita dai figli, che hanno voluto essere autonomi in ogni lavorazione effettuata, di legatoria o di cartotecnica che fosse.

Proprio in quest’ultimo settore si inserisce l’ultimo acquisto, la Gallus ECS 340, effettuato per rispondere alla crescente richiesta di etichette in un’area, quella di Pachino, nota per i numerosi prodotti agroalimentari, fra i quali i famosi pomodori.

Una scelta che ha privilegiato l’aspetto tecnologico – la ECS 340 è il top dell’ampia gamma Gallus – e la possibilità di adattarlo alle future necessità, grazie alla costituzione modulare del sistema che ne permette la piena espandibilità. Fra le caratteristiche salienti della macchina spicca il fatto che sia completamente servoassistita – non ci sono alberi di trasmissione tra una unità e l’altra, dando modo di utilizzare tecnologia sleeve per i cilindri porta cliché e per gli anilox, molto più leggeri, maneggevoli e dai costi inferiori.

Il sistema è completamente refrigerato, comprese le cabine elettriche, dando modo di eseguire stampe su film e altri prodotti non supportati, lavorazioni sempre più richieste dal mercato. Il finishing è presente in linea con un doppio modulo, per la laminazione a freddo e per la plastificazione, che offrono ulteriore valore aggiunto alle etichette.

Bartolo Fratantonio – che già alcuni anni fa aveva dimostrato lungimiranza con l’acquisto di una Heidelberg Speedmaster 8 colori, grazie alla quale aveva saputo rispondere alle sfide del settore industriale – con questo investimento prosegue sulla medesima strada, quella di un costante rinnovo tecnologico per restare pienamente competitivo in un mercato che non permette passi falsi.

Da sinistra Alessandro Casella, agente Heidelberg Italia per Sicilia e Calabria e Bartolo Fratantonio.
Da sinistra Alessandro Casella, agente Heidelberg Italia per Sicilia e Calabria e Bartolo Fratantonio.

Trasmettere conoscenza attraverso l’uso della parola stampata

Throwing the mortar in happiness.

Quando: martedì 19 gennaio 2016 ore 16,30
Dove: Sala Quadrivium, piazza S. Marta, 2 (Genova)
Insegnare (imprimere segni) e imparare (procacciarsi una nozione) sono due verbi corrispettivi che descrivono bene il perimetro entro cui si è mossa l’Associazione CFP “E. Fassicomo” – Scuola Grafica Genovese in questi 25 anni di attività.
Quest’anno cade il ricordo dell’inaugurazione, tenutasi sabato 19 gennaio 1991.
In questo mondo della comunicazione che si muove alla velocità dei bit l’intento è mantenere viva la cultura del trasmettere conoscenza anche attraverso l’uso
della parola stampata.
L’intento è mantenere viva l’idea che l’acquisizione di competenze ha bisogno della relazione umana che passa attraverso il binomio insegnare-imparare.
Dopo un quarto di secolo di attività la Scuola è lieta di invitare i direttori e i formatori
che si sono succeduti in questi anni, gli allievi, le autorità, i rappresentanti delle istituzioni
che hanno permesso lo svolgersi dell’attività formativa per dire assieme che abbiamo ancora tante pagine bianche da scrivere dentro il perimetro denito dai verbi insegnare-imparare.

Il programma
16, 30 Ritrovo e Saluti istituzionali
17,00 Dott. ssa Ester Crisanti: Gli orizzonti della comunicazione
Tavola rotonda tra gli attori di questi 25 anni di attività moderata da Carla Scarsi, giornalista
Consegna diplomi e riconoscimenti
18,30 Ringraziamenti finali
Al termine bufet a cura degli allievi dell’I.P.S.S.A. N. Bergese

Confermate la vostra presenza scrivendo qui!

Cinque filtri per ottenere effetti combinati molto articolati

Figura 4. Qui è visibile anche la struttura del filtro Scostamento inclinazione, con le linee tratteggiata/continua che delimitano l’area di intervento dell’effetto. Trascinando sulle linee si modifica l’intervallo, trascinando gli indicatori tondi si modifica l’angolo di rotazione.
Figura 4. Qui è visibile anche la struttura del filtro Scostamento inclinazione, con le linee tratteggiata/continua che delimitano l’area di intervento dell’effetto. Trascinando sulle linee si modifica l’intervallo, trascinando gli indicatori tondi si modifica l’angolo di rotazione.

Una novità rifinita a più riprese: una serie di filtri di sfocatura inseriti in CS6 che a differenza di quelli tradizionali sfrutta l’accelerazione della GPU per velocizzare sia l’anteprima che l’applicazione finale, il tutto con una qualità di gran lunga superiore.

Il lancio di Photoshop CC, e più in generale della suite Creative Cloud, ha portato una serie di novità più o meno rilevanti (e molte le abbiamo trattate nei numeri scorsi), ma soprattutto ha cambiato il modo di rilasciarle all’utenza aggiornando le applicazioni a intervalli piuttosto contenuti.

Della Galleria sfocatura era mia intenzione parlare su queste pagine già dalla prima introduzione, ma sapendo che si trattava di un argomento «caldo» ho preferito aspettare fino all’ultimo aggiornamento di CC2015 (che ne ha inserito il controllo sul disturbo, come vedremo tra poco).

Perché sfocare? Ancora?

Qualcuno potrebbe anche porsi la legittima domanda: ma c’era davvero ancora bisogno di filtri di sfocatura? Non ce n’erano già abbastanza dentro alla solita sezione dei Filtri>Sfocatura?

La risposta di Adobe alla prima domanda sarebbe ragionevolmente «sì», e alla seconda sarebbe plausibilmente «no», ma come in tutte le risposte il sugo sta nel perché.

Il primo perché è di natura tecnica: i filtri che sfruttano le accelerazioni della scheda grafica (OpenGL prima, Cuda, OpenCL poi) sono di gran lunga più performanti sotto ogni punto di vista. Grazie alla maggior potenza di calcolo, più che moltiplicata rispetto al solo utilizzo della CPU, è stato possibile integrare algoritmi più raffinati che replicano le sfocature delle ottiche fotografiche in modo naturale.

Il secondo perché è di natura più sociale: l’utilizzo sempre più diffuso di fotocamere compatte, ivi comprese quelle integrate negli smartphone, produce foto con maggior profondità di campo: ci troviamo quindi con scatti che creano poca variazione di nitidezza tra il soggetto in primo piano e lo sfondo. Questa situazione viene parzialmente risolta via software creando contemporaneamente due scatti, uno sfocato e l’altro a fuoco, successivamente integrati per dare una maggior illusione di profondità.

In fase di post produzione quindi diventa utile poter intervenire con sfocature artificiali che siano il meno artificiose possibile.

Entriamo in Galleria. L’accesso si trova in Filtro>Galleria sfocatura, dove troverete i cinque filtri oggetto dell’articolo di oggi:

  1. Campo Sfoca
  2. Sfocatura Diaframma
  3. Scostamento Inclinazione
  4. Sfocatura tracciato
  5. Sfocatura rotazione

La selezione di uno qualunque di questi filtri aprirà a tutto schermo una finestra di gestione che riporterà sulla destra l’elenco di tutti i filtri (parte alta) e gli eventuali parametri associati (figura 1).

Figura 1. La finestra di dialogo della Galleria Sfocatura con un’applicazione multipla di Campo Sfoca. Nella colonna di destra in alto si può intervenire sui parametri di ciascun filtro e nella parte bassa agire sugli effetti Bokeh, Movimento e Disturbo.
Figura 1. La finestra di dialogo della Galleria Sfocatura con un’applicazione multipla di Campo Sfoca. Nella colonna di destra in alto si può intervenire sui parametri di ciascun filtro e nella parte bassa agire sugli effetti Bokeh, Movimento e Disturbo.

Analizziamoli uno per uno

Campo Sfoca si presenta con un primo indicatore circolare al centro dell’immagine, spostabile a piacere cliccando e trascinando sul centro del cerchio e modificabile trascinando l’anello esterno in senso orario o antiorario. Questo sistema è pratico e veloce ma è sempre possibile intervenire numericamente sul cursore di intensità presente nei pannelli di destra. Questa modalità operativa è comune a tutti i filtri di questo elenco.

Facendo clic in altre parti dell’immagine potete aggiungere altri «perni» di sfocatura, creando così transizioni di sfocatura/nitidezza morbide e controllate, per eliminarli basta selezionarli e poi premere il tasto canc (o backspace).

Nella parte inferiore della colonna di destra potete intervenire sugli effetti Bokeh e sul disturbo (novità dell’ultimo aggiornamento), così da rendere meno digitale e più naturale l’effetto finale.

La parola Bokeh deriva dal giapponese «boke» e significa proprio «sfocatura». Nel linguaggio fotografico indica le zone dei piani fuori fuoco, per estensione diventa un parametro che caratterizza qualità e intensità di quelle zone sfocate.

Intervenendo su Luce Bokeh e Colore Bokeh possiamo dare enfasi sia alle zone luminose, bruciandole in modo gradevole e controllato e/o colorandole in base all’area circostante.

Ciò che ne risulta generalmente è molto accattivante ed emozionale.

Figura 2. Un effetto ottenibile con la Sfocatura diaframma con un unico perno centrale: è quello che più si avvicina alla percezione dell’occhio umano.
Figura 2. Un effetto ottenibile con la Sfocatura diaframma con un unico perno centrale: è quello che più si avvicina alla percezione dell’occhio umano.

Sfocatura diaframma (figura 2). Come Campo Sfoca con in più la possibilità di variare il cerchio verso forme ovalizzate trascinando uno degli indicatori tondi presenti sulla circonferenza. Trascinando inoltre gli indicatori circolari interno al cerchio possiamo sbilanciare la transizione tra la zona sfocata e quella ancora nitida.

Scostamento inclinazione (figura 3): diversamente dalla Sfocatura diaframma possiamo gestire due piani virtuali di sfocatura paralleli, dove il trascinamento delle linee tratteggiate definisce il limite esterno di massimo intensità, mentre il trascinamento delle linee continue definisce il limite interno di minima intensità. Il trascinamento dei pallini bianchi permette di ruotare i piani e in combinazione con il tasto shift seguono incrementi regolari di 22,5°.

Figura 3. Qui è visibile anche la struttura del filtro Scostamento inclinazione, con le linee tratteggiata/continua che delimitano l’area di intervento dell’effetto. Trascinando sulle linee si modifica l’intervallo, trascinando gli indicatori tondi si modifica l’angolo di rotazione.
Figura 3. Qui è visibile anche la struttura del filtro Scostamento inclinazione, con le linee tratteggiata/continua che delimitano l’area di intervento dell’effetto. Trascinando sulle linee si modifica l’intervallo, trascinando gli indicatori tondi si modifica l’angolo di rotazione.

Sfocatura tracciato (figura 4): questo è l’effetto più creativo del gruppo: cliccando sull’immagine disegnerete dei tracciati che indicheranno la direzione che dovrà prendere la sfocatura.

Figura 4. La Sfocatura tracciato con tracciati multipli in cui sono visibili anche le frecce della Velocità finale (rosse, all’estremità dei tracciati blu). L’enfasi dell’effetto stroboscopio genera dei duplicati delle forme presenti nell’immagine, simulando una sorta di sovrapposizione di più scatti di soggetti in movimento.
Figura 4. La Sfocatura tracciato con tracciati multipli in cui sono visibili anche le frecce della Velocità finale (rosse, all’estremità dei tracciati blu). L’enfasi dell’effetto stroboscopio genera dei duplicati delle forme presenti nell’immagine, simulando una sorta di sovrapposizione di più scatti di soggetti in movimento.

La modalità di disegno e modifica del tracciato è piuttosto simile a quella standard di Photoshop (e di Illustrator, Indesign ecc.) eccezione fatta per le frecce rosse all’estremità dei tracciati principali (di colore blu) che agiscono sulla cosiddetta Velocità finale dell’effetto, a completamento della Velocità (iniziale) determinata dal tracciato blu.

Nella parte bassa questa volta non avremo modo di applicare un effetto Bokeh, in compenso diventa funzionale il pannello dell’Effetto movimento, usato ampiamente nell’immagine di esempio.

L’ultimo effetto è forse quello meno versatile, Sfocatura rotazione: nell’esempio di figura 5 ho diviso una parte dell’immagine in due sezioni: quella di sinistra è il filtro di Sfocatura radiale presente nel menu Filtro>Sfocatura tradizionale, quella di destra è la nuova Sfocatura Rotazione.

Figura 5. Le due sfocature radiali a confronto, a sinistra quella tradizionale del menu Sfocatura, a destra quella del nuovo gruppo Galleria sfocatura. La differenza di algoritmo è evidente, così come la maggior qualità di quello più recente.
Figura 5. Le due sfocature radiali a confronto, a sinistra quella tradizionale del menu Sfocatura, a destra quella del nuovo gruppo Galleria sfocatura. La differenza di algoritmo è evidente, così come la maggior qualità di quello più recente.

L’effetto è sicuramente più naturale, oltre che ben integrato con lo sfondo grazie a una transizione sfumata che il vecchio filtro non ha.

In tutti i filtri del gruppo possiamo aggiungere più «perni» in contemporanea per ottenere effetti combinati molto articolati, tuttavia anche con GPU molto performanti si possono riscontrare in fretta rallentamenti a causa della mole di calcoli.

Tre risorse per il tuo sito e per i tuoi social, che ti semplificheranno il lavoro

Migliorare la qualità delle immagini sui siti per evitare di perdere possibilità di conversione. Le Push Notification, per dire al nostro utente interessato che abbiamo inserito un nuovo prodotto o servizio. E l’importanza del calendario editoriale per una gestione ottimale dei contenuti.

Mentre parlavo di Social Media Marketing a un convegno, una persona mi ha rivolto una domanda a bruciapelo. La domanda era semplice, secca e diretta: «Lei è un consulente social? Allora mi dia tre risorse per semplificarmi il lavoro di tutti i giorni».

Ed ecco quindi la risposta, ecco i tre segreti per assicurarsi maggiori margini di visibilità, viralità e conversioni.

Come ottimizzare l’efficacia della comunicazione visiva sui social ed evitare immagini di bassa qualità

Quante volte si vedono su Facebook immagini di prodotti o servizi e che si presentano con parti nascoste, oppure tagliate male o con «effetti francobollo»? Dobbiamo essere consapevoli che ogni volta che tutto questo accade, stiamo limitando le nostre capacità di influenzare un processo decisionale nel cliente e stiamo perdendo in appeal e più in generale stiamo perdendo possibilità di conversione. Robert Cialdini, docente di Marketing presso l’Arizona State University, psicologo statunitense specializzato nelle dinamiche di persuasione (e autore del best seller Le armi della Persuasione, 2013, Giunti editore) sostiene che i processi decisionali non vengono presi dal lato razionale del cervello (denotazione) ma dal lato più emotivo (connotazione).

In questo senso un’immagine di un prodotto o servizio non bene visualizzata sui social network determina minori probabilità di R.O.I. e un offuscamento degli effetti di branding della nostra impresa.

Il motivo per cui le immagini non vengono bene rappresentate su Facebook e più in generale sui social network è da attribuire al fatto che non viene usato il formato e le dimensioni canoniche previste da ogni social network.

Per ovviare a tutto questo basta rispettare gli standard di ogni social network, ma questa opzione è purtroppo molto time consuming soprattutto se non abbiamo figure professionali preposte a questo.

Una WebApp fatta apposta per gestire le immagini sui social può essere d’aiuto, si chiama Canva.com: è freemium (una parte gratuita e una parte a pagamento) e aiuta a creare in modo rapido ma soprattutto efficace ogni tipo di immagine e/o grafica sui social network ottimizzandone tutti i processi.

Canva.com è pensata per quelle persone che gestiscono la comunicazione sui canali social e non hanno competenze grafiche: questa app mette infatti a disposizione una piattaforma che consente di creare agevolmente immagini grafiche per Facebook, Twitter, Google+, Instagram, Pinterest, Tumblr.

Figura 1: Canva.com.
Figura 1: Canva.com.

Il funzionamento è semplice quanto potente: consente di creare un’immagine partendo da un qualsiasi formato grafico – per esempio un post di Facebook come si vede nella figura 1 – e di arricchirla di elementi testuali e grafici partendo da dei modelli predefiniti per poi salvarlo per il social scelto con le dimensioni giuste, evitando in questo modo fastidiose distorsioni e altri effetti antiestetici, figura 2.

Figura 2: Canva.com.
Figura 2: Canva.com.

Canva.com – oltre a permettere di generare una grafica per uno specifico social network – consente di creare delle versioni ottimizzate per altri canali social. Tramite la funzione Magic Resize è possibile, partendo da un dato formato come per esempio un post di FB, declinare la nostra produzione grafica in altri formati come Twitter Post, Instagram Post, Pinterest Pin e Google+ Post.

Il risultato ottenuto è veramente sorprendente: è possibile articolare le produzioni grafiche in modo cross mediale su diversi social network e tutto questo in pochi minuti con un intervento di correzione minimo.

Oltre a generare immagini per i Post, Canva.com è in grado di creare anche le immagini di copertina per Facebook, Twitter (header image), Google+, YouTube, il nostro sito Web e/o blog.

Facilitare il processo di fidelizzazione dei clienti: aumentare le visite di ritorno tramite le Push Notification

Uno dei problemi più pressanti nella comunicazione sul sito Web è quello di generare effetti di ritorno dei visitatori. Come sappiamo il processo decisionale e di conversione su un sito Web raramente si verifica alla prima visita: di solito per ottenere una conversione (un acquisto, l’iscrizione a un servizio, un lead ecc.) sono necessarie più visite per ogni singolo utente. Per questo motivo è fondamentale che le persone ritornino sul nostro sito Web una volta che essi l’hanno visitato la prima volta. Ciò vale soprattutto quando le persone stanno confrontando più prodotti/servizi poiché nelle fasi di confronto spesso si ricorda il prodotto ma non il sito Web dove lo si è visto.

Per generare «visite di ritorno» ci sono vari strumenti come le newsletter, le campagne pubblicitarie di remarketing o behavioural targeting, per citarne alcuni.

Da poco tempo vi sono le Push Notification che informano quando un sito Web inserisce un nuovo contenuto, come per esempio un nuovo prodotto, un nuovo articolo e più in generale una qualsiasi notizia. Il meccanismo di funzionamento è molto semplice: la prima volta in cui un utente visita un sito Web, gli viene visualizzata una finestra che gli chiede se vuole ricevere futuri aggiornamenti dal sito. Se l’utente accetta, il sistema lo aggiornerà attraverso una specifica notifica che compare sul proprio dispositivo (di solito una finestra) ogni volta in cui sarà disponibile un nuovo contenuto del sito. Le push notification funzionano in modo molto semplice, rapido e poco invasivo. Sono state da poco adottate da browser come Google Chrome, Safari e Mozilla Firefox (ancora in beta test).

Il dato interessante è che funzionano sia sui siti per PC, sia sui Tablet, sia sugli smartphone; vengono infatti visualizzate in modo armonizzato nei sistemi operativi consentendo in questo senso un aggiornamento discreto, dando più page view e aumentando in questo modo le possibilità di conversione.

Attivare le push notification su un sito Web non è una operazione complessa e non richiede interventi massivi sul sito: esiste infatti una risorsa freemium chiamata GoRoost.com (figura 3) che consente di attivarle su qualsiasi sito, semplicemente inserendo un codice in tutte le pagine del sito Web oppure se il sito è realizzato con la piattaforma di WordPress, attraverso un semplice componente (plugin).

Figura 3: goRoost.com.
Figura 3: goRoost.com.

Tramite GoRoost abbiamo la possibilità di attivare le push notification e avere servizi aggiuntivi. Possiamo infatti decidere di creare dei messaggi speciali riservati a una determinata audience indipendentemente dal fatto che sono stati o meno aggiunto nuovi contenuti: è possibile per esempio creare una PN su un prodotto che sta vendendo molto bene e tramite GoRoost indirizzare la notifica a tutta la community che ci interessa oppure a parte di essa.

Go Roost si gestisce tramite un semplice pannello di controllo che dà la possibilità di vedere statisticamente quanti utenti sono iscritti a un determinato sito, quanti utenti hanno visto un determinato contenuto e da quale piattaforma l’hanno visto; è la seconda risorsa che consiglio poiché ci permette di fidelizzare in modo discreto ed efficace la community e di allargarla intercettando un segmento di utenti differente da quello delle newsletter: chi sceglie le PN è di solito un segmento di target che raramente sceglie le newsletter poiché predilige la velocità e la sintesi e trova nelle push notification una piattaforma che fa iscrivere in modo immediato tramite un piccolo banner perfettamente integrato nel sistema operativo del dispositivo utilizzato e soprattutto più sintetico e meno time consuming rispetto alle newsletter.

CoSchedule: il calendario editoriale che aiuta a gestire in modo efficace un sito Web

L’ultima risorsa che introduco riguarda una delle più grandi difficoltà nel gestire un sito Web ovvero il creare e gestire una linea editoriale strategica che garantisca continuità dei contenuti nel tempo: ciò vale soprattutto per le PMI e le microimprese poiché non hanno ampi budget e risorse da allocare alla funzione di marketing e comunicazione e ciò va a limitare il sito Web che talvolta diviene uno strumento gestito senza una linea editoriale chiara.

Il sito Web, il catalogo prodotti online non può più limitarsi a un semplice elenco di prodotti. Occorre che nel sito Web vi sia una linea editoriale che sappia valorizzare i prodotti e in questo senso stanno nascendo diverse risorse che aiutano ogni impresa a trasformarsi in media company. Ciò vale tanto per il B2C quanto per il B2B: sappiamo infatti quanto le campagne pubblicitarie con slogan di vendita siano ormai depotenziate nella loro efficacia. Il marketing è ora esperienziale, ovvero basato sull’esperienza d’uso e sulle storie che le persone condividono sui prodotti. Dire «Ava lava più bianco» riprendendo un vecchio slogan pubblicitario del primi anni ‘80 del secolo scorso ha un sapore vintage ma non convince più. Ora l’esperienza di un utente si basa su storie e contenuti che danno valore e condivisione ai prodotti e nel quale le reti di relazione tra le persone costituiscono un fondamentale valore aggiunto.

Purtroppo un assetto organizzativo che dia disciplina e continuità nei contenuti è spesso difficile da creare. E così accade che idee molto efficaci per campagne di comunicazione saltano perché non si riesce a calcolare bene il trinomio tempo-risorse-persone finalizzato alla loro messa in pratica.

Proprio per questo motivo è nato nel 2015 CoSchedule.com – un plugin di WordPress in formato freemium – che crea un potente calendario editoriale in grado di guidare l’utente in modo molto efficace nel processo di pianificazione di date di consegna, coordinamento (anche in team), definizione dei tempi e delle risorse per la creazione di contenuti sul sito Web (figura 4). Tutto questo – mi preme sottolinearlo – integrandosi senza stravolgere la nostra organizzazione aziendale.

Figura 4: coSchedule.com.
Figura 4: coSchedule.com.

CoSchedule si presenta con una vista calendario nel quale inserire i titoli degli articoli da preparare, dei prodotti schede da realizzare e di altre risorse da creare nel sito Web.

La vista calendario e anche gli avvisi e i promemoria consentono di calcolare le risorse che servono per preparare un articolo e – come conseguenza – i tempi per prepararlo. La scheda prodotto creata dà una visione globale di un calendario temporale che ci aiuta a capire se manteniamo una continuità editoriale nel tempo oppure abbiamo dei vuoti da colmare.

CoSchedule ci aiuta sia a rispettare le consegne che a pianificare delle vie di uscita: se vediamo per esempio che un articolo richiede più tempo di preparazione possiamo riprogrammare anticipando altri articoli in sostituzione. In pratica è un sistema di project management editoriale nel quale possiamo concentrare l’attenzione nel momento particolare e contingente senza perdere di vista il quadro generale.

Oltre a creare un articolo tramite CoSchedule, possiamo – per fare un esempio – programmare le uscite su Facebook lo stesso giorno dell’uscita dell’articolo, ripeterle due settimane dopo e un mese dopo e sei mesi dopo. Allo stesso modo si può fare la stessa operazione su Twitter, su LinkedIn e su Google+. Questa caratteristica consente – non solo di lanciare nuovi articoli – ma di dare anche una visibilità sui social network agli articoli più importanti scritti in passato e fare vedere i prodotti più importanti a pubblici differenti su diversi canali social.

Proprio su questa caratteristica di CoSchedule vorrei soffermare la mia attenzione: Guy Kawasaki – il primo Social Media Influencer della storia di Internet – ha sottolineato come alcuni contenuti dei nostri siti Web siano degli evergreen con un chiaro riferimento al «Principio di Pareto (o legge 80/20)» asserendo quanto il 20% dei contenuti di un sito Web possa portare l’80% del traffico o delle conversioni.

Per questo motivo – secondo Guy Kawasaki – è importante riproporre periodicamente questo 20% di contenuti e creare una copertura sui canali social: Kawasaki raccomanda di usare soprattutto Twitter che è il social network in cui si possono tranquillamente riproporre in modo intensivo gli stessi contenuti più volte, mentre occorre prestare maggiore attenzione e moderazione Facebook, LinkedIn e Google+, canali social nei quali non si può avere un’intensità di comunicazione simile a quella di twitter.

Mi sento di consigliare CoSchedule poiché può dare un grande vantaggio pianificando – oltre a un calendario editoriale per il sito – anche un mini calendario editoriale social e fornire in questo senso maggiori margini di visibilità, viralità e conversioni.

CoSchedule consente di calcolare le risorse che servono per preparare un articolo e i tempi per prepararlo, è una sorta di calendario temporale che ci aiuta a capire se manteniamo una continuità editoriale nel tempo oppure abbiamo dei vuoti da colmare.

Flint Group ha confermato oggi l’acquisizione di Xeikon

Wim Maes, ceo di Xeikon.
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Come annunciato in data 1 dicembre, oggi Flint Group conferma la sigla dell’accordo di acquisizione della XBC B.V., società che detiene più del 95% delle azioni di Xeikon N.V. Il valore della transazione non è stato rivelato.

Con sede a Eede, nei Paesi Bassi, e siti produttivi a Lier, Ieper e Heultje (Belgio), Xeikon progetta, sviluppa e produce macchine da stampa digitale a colori high-end e prodotti di consumo per i mercati della stampa commerciale, del packaging ed etichette, affidando la distribuzione a una rete internazionale di vendita e assistenza. Le soluzioni e i servizi del produttore belga andranno a costituire una nuova divisione che si chiamerà Flint Group Digital Printing Solutions che amplierà ulteriormente il portfolio di soluzioni tradizionali e digitali del Gruppo per un’offerta comprensiva di macchine da stampa, prodotti di consumo e servizi da proporre nei mercati internazionali.

Antoine Fady, ceo di Flint Group.
Antoine Fady, ceo di Flint Group.

«L’acquisizione» commenta Antoine Fady, Ceo di Flint Group «favorirà una maggiore penetrazione dell’azienda nel mercato delle soluzioni digitali, dove continueremo a perseguire la nostra strategia a lungo termine di crescita attraverso l’innovazione di prodotto, focalizzandoci sullo sviluppo dei mercati e l’espansione delle soluzioni. Sono molto contento, inoltre, di dare il benvenuto a clienti e dipendenti di Xeikon nel Flint Group e non vedo l’ora di supportarli nelle loro attività future».

Wim Maes, ceo di Xeikon.«Accogliamo l’acquisizione con grande entusiasmo e siamo certi che contribuirà ad accelerare la crescita del nostro business» dichiara Wim Maes, Ceo di Xeikon e presto presidente della nuova divisione all’interno del Flint Group. «Xeikon ha dimostrato che la focalizzazione sui segmenti di mercato delle etichette, astucci pieghevoli, stampa commerciale e di documenti ha pagato dal punto di vista della quota di mercato, della soddisfazione dei clienti e dei guadagni. Flint Group ha instaurato relazioni importanti con molte aziende leader nel mercato delle arti grafiche e del packaging. E il nostro obiettivo, cioè assicurare un elevato valore aggiunto, un’assistenza impeccabile, un’elevata qualità di stampa e innovazione continua, non può che essere ulteriormente enfatizzato dalla reputazione, dal know how e dall’infrastruttura di Flint Group».

Navigando verso il 2016

Il fine anno è il momento giusto per fare delle riflessioni su quanto è avvenuto e sulle prospettive che si stanno delineando. Noi di Italia Grafica, pur consci delle difficoltà che ancora attraversano il mercato della stampa, siamo certi che il 2016 sarà un anno in positivo. E questa sensazione abbiamo cercato di trasferirla con il numero di dicembre dove abbiamo dato spazio ad articoli sui temi della ricerca e dell’innovazione e alle risultanze dei convegni organizzati dai Gruppi di specializzazione di Assografici (guarda il sommario!)

Segnaliamo in particolare due case history votate all’innovazione di prodotto. Una è quella che ha fatto nascere, dalla collaborazione tra l’Istituto Italiano di Tecnologia e Omet, una società per la vendita di soluzioni di elettronica stampata. Un settore molto interessante che dovrebbe coinvolgere prodotti di largo consumo come gli schermi flessibili e la sensoristica.

L’altra riguarda la sperimentazione tra GNext e Taga Italia volta a testare la possibilità di stampare in rotocalco con inchiostro conduttivo mediante l’impiego del grafene, un materiale scoperto nel 2004 a opera di due fisici russi dell’Università inglese di Manchester. Sfruttando le caratteristiche del grafene sono state sviluppate delle tipologie di inchiostri conduttivi da stampare su film per ottenere circuiti flessibili, oppure film ricoperti di grafene da impiegare su vari materiali come PET, PVC, PA, PP, PLA. Certo per arrivare a una produzione industriale ci vorrà ancora del tempo ma è già stato possibile creare con un processo di stampa quello che fino a oggi era ottenuto con procedimenti diversi.

Tutto questo per noi dimostra quanto sia vitale il settore e quanto le aziende e gli operatori guardino con fiducia al futuro pur consapevoli che la ripresa debba passare da una crescita culturale, dalla padronanza della tecnologia, dalla razionalizzazione dei processi produttivi e dalla conoscenza delle esigenze del mercato in termini di prodotti e servizi. Se così non fosse non troverebbe spiegazione la grande partecipazione ai recenti eventi organizzati da Giflex, Gipea e Atif; appuntamenti che hanno visto panel di interventi tecnici e di scenario economico di grande spessore a uso di un pubblico attento e numeroso. Dopo un periodo in cui le imprese erano principalmente occupate a combattere la crisi è tornata prepotente la necessità di aggiornarsi e confrontarsi con tecnologie, vecchie e nuove, e con un mercato dai tratti sempre più internazionali.

Chi ha partecipato al Flexo day, l’evento organizzato da Atif, ha vissuto un esempio di quello che intendiamo. A una serie di interventi tecnici focalizzati sulle nuove tecnologie riferibili alla creazione e gestione della matrice flessografica si sono alternate presentazioni di scenario del mercato, insieme a riflessioni su quanto oggi viene richiesto dal consumatore in termini di prodotti e comunicazione. In conclusione un’ottima opportunità per tutti gli operatori per trovare nuovi spunti per implementare nuove strategie e nuovi servizi. (Per questo abbiamo deciso di dedicare proprio al mondo flexo lo speciale del primo numero del nuovo anno, ndr).

Anche sul fronte degli investimenti i segni sono positivi poiché le aziende sanno che investire è un fattore determinante per la crescita e la competitività; a conferma di questa constatazione ci sono diversi numeri. Durante il convegno Gipea, svoltosi a novembre, i dati presentati ci dicono che, in media, le aziende dedicano tra il 6 e il 7% del proprio fatturato agli investimenti con una quota nel 2014 pari a 41 milioni di euro. Secondo i dati Argi le vendite complessive nel 2014 hanno segnato un +19,7% rispetto all’anno precedente ma ciò che colpisce è che per la prima volta il venduto nella stampa digitale è risultato superiore a quello della stampa tradizionale (39,8% contro 38,1%), a conferma di un cambio di paradigma ormai inarrestabile che cambierà in modo radicale mercato e aziende.

Buon nuovo anno a tutti i nostri lettori, quindi! Che sia ricco di cultura, innovazione, ottimismo!

Dal 1° dicembre Gabriele Ponzoni entra nel team delle vendite di NTG Digital

Il background di Ponzoni, che vanta un’esperienza decennale nel settore etichette e packaging, contribuirà allo sviluppo delle vendite e all’allargamento della base clienti.
Il background di Ponzoni, che vanta un’esperienza decennale nel settore etichette e packaging, contribuirà allo sviluppo delle vendite e all’allargamento della base clienti.
Il background di Ponzoni, che vanta un’esperienza decennale nel settore etichette e packaging, contribuirà allo sviluppo delle vendite e all’allargamento della base clienti.
Il background di Ponzoni, che vanta un’esperienza decennale nel settore etichette e packaging, contribuirà allo sviluppo delle vendite e all’allargamento della base clienti.

Prima di approdare a NTG, Ponzoni ha ricoperto per un anno e mezzo il ruolo di responsabile vendite Italia per la divisione Label print products in Mactac. In precedenza, ha lavorato per otto anni presso Arca Etichette, uno dei più importanti etichettifici italiani: per l’azienda Ponzoni seguiva il mercato della Lombardia e del Triveneto.

«Sono entrato in NTG con entusiasmo – commenta Ponzoni – convinto dell’opportunità che esiste attualmente nel mondo delle etichette, in particolare per le tecnologie di stampa digitale. Diverse aree si sono consolidate, ma c’è ancora ampio spazio di crescita per il digitale in questo settore. […] Ritengo ci siano enormi opportunità anche per i sistemi CtP Lüscher, che NTG distribuisce in Italia, in particolare in ambito prestampa per i settori della flexo e del packaging in generale. Inizio questa nuova esperienza, dunque, con tanto entusiasmo e una consapevolezza di responsabilità per tutto il lavoro che c’è da svolgere. Il portfolio NTG Digital si è arricchito nel tempo di soluzioni estremamente valide, come i sistemi di stampa digitale e finishing entry level di Allen Datagraph per la produzione di etichette in basse tirature. Molto interessante anche la nuova soluzione Colordyne che utilizza la tecnologia Memjet per applicazioni di alta produttività, mentre il fiore all’occhiello della gamma è sicuramente rappresentata dalla DSI di SGPrints, che copre una fascia di produttività elevata».

Ignazio Binetti, Sales & Marketing Manager, ha sottolineato: «L’acquisizione delle competenze di Gabriele ci renderà ancora più forti nell’approcciare il mercato delle etichette, che per NTG è un settore sui cui sta investendo da tempo. L’inserimento di Gabriele nel team vendite rafforzerà l’azione commerciale in ambito digitale, anche per la sua grande esperienza presso uno dei produttori di etichette leader in Italia. Grazie proprio a questo background, può comprendere al meglio tutte le esigenze di clienti e utilizzatori. Il mio personale augurio è che possa ottenere tutto il successo che merita».