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La rivoluzione tecnologica nelle arti grafiche

L’uso inappropriato dei profili colore e delle risoluzioni delle immagini causa molti problemi in fase di stampa, pertanto sarebbe utile una corretta formazione tecnica. Un approccio integrato per migliorare le competenze nel settore della stampa e una formazione continua per mantenere gli standard professionali sono le necessità di oggi.

di Dario Zannini

Il progresso informatico nelle arti grafiche ha spiazzato i professionisti e ha fatto in modo che tanti “amatori” si siano potuti inserire nelle differenti professioni. Com’è successo per la fotografia, che ha subito il diffondersi prima di macchine compatte digitali poi di smartphone con ottiche sempre più evolute, anche il mondo della grafica e del DTP ha subito la stessa sorte. La diffusione sempre maggiore di software grafici – gratuiti, economici o craccati – ha fatto sì che nelle tipografie/litografie, flessografie ecc. arrivi ogni sorta di file da stampare. E siccome il cliente ha sempre ragione e non si può contrastare, chi c’è andata di mezzo è la prestampa. Alla fine degli anni ‘90, l’operatore di prestampa era frequentemente definito “uno smanettone” (così mi venne descritta un’offerta di lavoro): una persona che ci sapeva fare col computer. Qualcuno mi disse che l’ideale era un incrocio tra un ingegnere e un hacker, altri con la mentalità del “misura due volte, taglia una”, ma doveva anche essere disposto a tirar fuori il coltellino svizzero quando serviva sistemare i file. È una metafora per dire che si è pronti a usare tutte le abilità e le risorse a disposizione per affrontare una situazione o si deve risolvere un problema.

Non bastava e non basta una bella dose di interesse e curiosità personale.

La mia esperienza personale maturata nel tempo presso alcune importanti aziende mi permette di affermare che a oggi il 99% di chi prepara le immagini, le illustrazioni, l’impaginato e il PDF lo fa da amatore, anche se si definisce un professionista. Osservando i file si capisce che purtroppo non conosce le regole essenziali indispensabili per gestire tutto il flusso di lavoro. Sono certo che chi ha problemi tecnici che emergono nella stampa non conosce come si realizzano le forme di stampa e le primarie differenze tra le varie tipologie di substrati, e in molti casi anche tutti i passaggi per ottenere lo stampato. Come ogni bravo professionista o artigiano, anche il tecnico di prestampa deve adeguarsi alle incompetenze tecniche di qualsiasi committente indipendentemente che sia una azienda multinazionale, un piccolo artigiano o un commerciante. Nelle aziende di stampa pervengono innumerevoli tipologie di file, alcuni PDF realizzati da professionisti (fotolito) altri generati con Word o con software simili e a prescindere dall’output utilizzato non sono in linea con le aspettative del cliente.

Patti chiari, amicizia lunga

Secondo la mia esperienza la cosa principale in un rapporto commerciale (io non sono né un commerciale né un commerciante ma un tecnico) è definire a priori la maggior parte delle caratteristiche che il committente si aspetta di vedere sullo stampato. Nel mio passato professionale avendo a che fare con i commerciali nell’impossibilità di non soddisfare le aspettative del cliente evidenziando i problemi la risposta era “ma io non posso riferire questo argomento al cliente” e si sapeva da subito che se non si interveniva arrivavano poi i problemi. L’approccio di certi manager “non voglio problemi, voglio soluzioni” è solo un’americanata che non è di aiuto a nessuno.

La soluzione: affrontare i problemi fin dall’inizio, creando un ambiente di comunicazione aperta con tutti. Questo approccio proattivo favorisce una comprensione condivisa di vari argomenti, consentendo a entrambe le parti di contribuire attivamente alla risoluzione dei problemi e stabilendo basi solide per stampe conformi alle aspettative del cliente.

Profili ICC

Nonostante l’avvento dei profili colore “Fogra51 e i suoi fratelli” utilizzati in base alle differenti tipologie di substrati, il 99% dei file che pervengono nella maggior parte delle aziende di stampa utilizzano il profilo Fogra39 e in alcuni casi anche il Fogra 27. Chi realizza il PDF se non conosce le differenze e non sa a cosa serve il profilo colore e i relativi vantaggi qualitativi non può impostare il flusso per preparalo in modo corretto.

Chi come me è attento ai progressi tecnologici, non può né parlare né confrontarsi su questi argomenti con il committente se non li conosce. I tentativi da me fatti sono sempre falliti è come parlare di fisica a un bambino dell’asilo. Le moltitudini di grafici e designer che nascono ogni giorno non possono diventare “tecnici” se non hanno appreso le basi indispensabili per ottenere uno stampato di qualsiasi tipo (carta, cartone, materiale plastico, tessuto). Il vecchio metodo di affrontare questi problemi resterà valido ancora per molto: analizzare il file, convertire/correggere i colori e il dettaglio (quando possibile), stampare una prova colore fisica, informando il committente che anch’essa è una simulazione.

I fantomatici 300 dpi (più corretto indicare ppi)

Ancora oggi arrivano file con le immagini a 72 ppi, seppure sono meno di una volta. Al contrario sono frequenti i file con foto a 1.000 ppi, pensando che poi saranno più belle in stampa. Nei miei primi anni di lavoro, quando i computer erano meno potenti, maneggiare un catalogo di foto con pesi eccessivi dei file era doloroso. A quei tempi un test stampato in offset mi fece capire che anche 200 ppi erano più che sufficienti per ottenere ottime stampe.

Nessuno si è mai accorto (e nemmeno si accorge oggi) dele differenze tra le stampe a 300 ppi o a un numero inferiore, e questo ci permetteva (e ci permette anche oggi) di gestire file più velocemente, e di risparmiare spazio su disco, trasferirli in rete tra i colleghi, ecc.

Oggi, i computer sono più performanti, ma l’argomento è identico e a mio parere forse peggio perché più performanti sono i computer meno domande mi pongo in merito al “peso” dei file. Ottimizzare i “pesi” può tornare utile sia nella gestione dei file in azienda, l’archiviazione, e l’invio telematico: perché trasferire 2GB di file quando basta un PDF da 10MB ottenendo gli stessi risultati qualitativi? Non è facile educare i grafici e designer sulla risoluzione, correzione colore in metodo RGG, conversione con profilo specifico, ecc., ideali da utilizzare in base alle differenti esigenze di stampati (poste, riviste, brochure, packaging, ecc.) e visti i risultati, si devono implementare linee guida (procedure operative) che tutti devono seguire. L’adozione di formati “leggeri” e PDF ben ottimizzati semplifica l’efficienza complessiva.

IN PRATICA

Un semplice calcolo per capire la risoluzione. 150 ppi (dpi) vuol dire che 2,54 cm sono divisi in 150 parti, quindi pixel da 0,17mm.

Poiché un pollice è equivalente a 2,54 centimetri, dividendo questa dimensione per la densità di pixel (150 ppi), si ottiene la dimensione di ciascun pixel in millimetri. Quindi, 2,54 cm diviso per 150 pixel dà un valore approssimato di 0,17 mm per ciascun pixel. In altre parole, la larghezza di ciascun pixel su uno schermo o su una stampa con una densità di 150 ppi è di circa 0,17 millimetri.

I colori e gli inchiostri

Oggi i tecnici si confrontano con argomento come: Cxf, Lab, DeltaE, ecc. ma molti grafici, professori e alunni delle scuole grafiche utilizzano o codici colore obsoleti o “Pantone rosso”.

Se da una parte c’è un’industria che sta cercando una definizione universale del “colore”, svincolandosi da nomi commerciali, dall’altra parte c’è chi parla di colore come si fa normalmente nelle scuole elementari: rosso, verdino, grigio, ecc. Come prestampatore sono stato fortunato in pochi casi incontrando un cliente disposto ad ascoltare le spiegazioni. Le multinazionali difficilmente sono disposte ad ascoltare, in molti casi non sanno che i colori Spot (speciali) sono identificati con Cxf, formato che definisce anche sfumature e coprenza. L’approccio corretto dev’essere su due fronti: da un lato dobbiamo affidarci a campioni fisici per poter comunicare al committente in maniera a lui comprensibile quello che sarà il risultato finale, dall’altro dobbiamo affidarci a misurazioni oggettive con lo spettrofotometro per aver comunque un obiettivo condiviso e insindacabile.

La formazione a più livelli

Non solo il prestampatore deve tenersi aggiornato sulle nuove tecnologie per essere pronto a maneggiare il file più “alla moda”, anche lo stampatore deve essere aggiornato per poter discutere alla pari con i colleghi della prestampa. Lo stampatore deve capire che un TAC del 400% gli crea problemi e non fare spallucce. Ancora oggi discuto coi colleghi sull’inutilità delle guide colore cartacee dei colori Spot, e sull’importanza di misurazioni oggettive. L’industria della stampa si confronta con sfide legate alla disparità di competenze. La mancanza di consapevolezza sulle nuove tecnologie può portare a errori, come elevati valori TAC frequentemente ignorati. La discussione sull’utilità della guida colore e la preferenza per misurazioni oggettive evidenziano la necessità di un approccio più integrato.

Per affrontare questa problematica, è cruciale implementare un programma di formazione personalizzato, coinvolgendo tutte le figure professionali. Tale programma dovrebbe abbracciare le ultime tecnologie, fornire linee guida per l’ottimizzazione dei file e promuovere l’adozione di approcci moderni. Un forum online dedicato potrebbe facilitare il dialogo continuo tra professionisti, e certificazioni documentate potrebbero incentivare la formazione continua.

La soluzione consiste nell’introdurre certificazioni di competenza, incoraggiare la partecipazione a conferenze e workshop settoriali e implementare sistematicamente le soluzioni proposte. Queste azioni mirano a ridurre le disparità di competenze e a elevarne il livello complessivo, fondendo la passione creativa e anche artistica con la precisione tecnica nel settore della stampa.

Print4All Conference 2024, un futuro condiviso

Si è tenuto a Ospedaletto di Pescantina (VR) l’appuntamento annuale con Print4All Conference. Tema di quest’anno la “Stampa futura. Prospettive di filiera e innovazione per l’industria della stampa del domani”, un momento di confronto e collaborazione per tutta la filiera della stampa e del converting.

In attesa di Print4All 2025 – la manifestazione dedicata al mondo della stampa che avrà luogo dal 27 al 30 maggio 2025 a Fiera Milano – si è tenuto nel veronese, Print4All Conference 2024. Un appuntamento trasformatosi in tradizione da quando, nato durante Expo2015, è divenuto un’occasione di dialogo e di confronto tra i player del settore.

L’evento 2024, che si è svolto l’11 luglio presso Villa Quaranta nel cuore della Valpolicella, ha riunito l’industria della stampa e del converting – dai produttori di tecnologia agli stampatori e trasformatori, fino ai brand owner – per discutere i temi principali che interessano il settore e che determineranno l’indirizzo del mercato dei prossimi mesi. Al centro dell’edizione 2024, dedicata alle sfide del futuro, le innovazioni tecnologiche, i trend ma anche temi d’attualità, quali l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nelle strategie aziendali e l’importanza dell’aggregazione e dalla collaborazione all’interno della filiera.

Quale futuro per la stampa

La conferenza è parte di una roadmap verso l’appuntamento di maggio 2025 ed esplicita una strategia di sistema che vuole riunire gli attori dell’intera filiera per discutere come affrontare insieme le sfide che interessano il settore e, soprattutto, quelle che si prospettano all’orizzonte.

Un approccio trasversale perché la “Stampa futura” – che dà il titolo all’evento – interessa ogni azienda del comparto, seppur con modalità differenti.

Proprio di condivisione tra le diverse realtà che compongono la filiera hanno parlato Daniele Barbui, presidente di Acimga – Associazione costruttori italiani macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasformazione e affini – e Antonio Maiorano, presidente di Argi  – Associazione fornitori industria grafica – le cui realtà sono partner organizzative dei Print4All.

«Nelle aziende di stampa di oggi» dice Barbui «le tecnologie digitali, rotocalco e flessografiche che le nostre associazioni rappresentano sono in combinazione e alternative» e la collaborazione diventa un elemento essenziale. Anche per Maiorano tale collaborazione è fondamentale e da anni caratterizza le imprese che fanno parte di Argi. «Il mondo della stampa non è più solo verticale» afferma «ci sono piuttosto convergenze che portano le nostre aziende a lavorare insieme. Le tecnologie oggi evolvono e ci aiutano a stampare su materiali molto diversi tra loro, che non più solo ed esclusivamente carta».

Le varie anime della filiera e le loro evoluzioni esprimono l’essenzialità di un’intera industria. Pensare a un mondo senza stampa sarebbe impossibile; «nonostante i mezzi di comunicazione digitale forniscano molte delle informazioni necessarie alla vita di tutti i giorni, lo stampato resta un’eccellenza e rimane insostituibile» aggiunge il presidente di Acimga.

L’andamento del mercato e la forza dell’unità

Il mercato che ci attende nei prossimi anni, dunque, è un mondo in profonda evoluzione. Per capire come evolverà e in quale direzione il settore potrà e dovrà svilupparsi, occorre valutarne l’andamento. A farlo, durante la conferenza, è stato Michele Bianchi, presidente di Federazione Carta e Grafica (FCG) , che ha accompagnato i presenti lungo una valutazione dell’evoluzione e delle tendenze economiche della filiera. «Il settore esprime numeri importanti» spiega Bianchi. Si parla di «oltre 27 miliardi di euro di fatturato nel 2023 che rappresentano il 1,3% di PIL con un saldo della bilancia commerciale positivo per 3,7 miliardi di euro. Una filiera con oltre 16mila aziende, rappresentate dalla Federazione, e più di 160mila addetti».

I numeri registrati nel 2023 sono, nel loro complesso, in calo rispetto all’anno precedente ma non devono spaventare in quando il bilancio resta comunque positivo.

Al di là dei numeri il vero valore della filiera, espresso proprio nella Federazione, è la sua unità e la sua capacità di mettere competenze e forze a fattor comune. In questo senso «l’Italia sta dando esempio nel mondo di un valore molto importante» aggiunge Bianchi, «è un modello di eccellenza in cui le diverse componenti si parlano» e agiscono unite per il bene dell’intero settore.

La convergenza delle tecnologie

La conferenza si è focalizzata anche sulla convergenza delle tecnologie di stampa e sulle loro applicazioni future, con un’attenzione particolare alla sostenibilità in tutti i segmenti dell’industria, dalla grafica al commerciale, fino al packaging e all’industriale.

Sono state analizzate le innovazioni e le nuove tecnologie lanciate sul mercato negli ultimi mesi, tracciando uno scenario più ampio e promuovendo un dibattito trasversale lungo tutta la catena di fornitura. L’obiettivo è individuare le direttrici del settore della stampa in tutti i segmenti, ponendo in evidenza l’importanza di affrontare le sfide future con una visione comune, promuovendo inclusione e collaborazione.

Durante la conferenza, quindi, sono stati presentati vari interventi che hanno esplorato le diverse prospettive dei settori del mondo grafico e della stampa. La mattinata è stata dedicata ai nuovi trend di stampa, alle innovazioni tecnologiche e alle evoluzioni previste per il mercato. Nel pomeriggio, l’attenzione si è spostata su chi utilizza queste innovazioni, discutendo l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nella gestione dei nuovi processi.

A questo proposito Andrea Camisani, research director di Camozzi Group, ha parlato di come l’introduzione dell’innovazione dell’intelligenza artificiale possa essere utile alle imprese. «L’AI può aiutare l’azienda a estrarre feature sul funzionamento delle macchine» ovvero le caratteristiche che sono quelle parti di informazioni rilevanti in grado di dire molto sul funzionamento delle linee. Tali informazioni, spiega Camisani, «permettono di individuare le eventuali anomalie e di capire quando e come intervenire». L’AI, oggi utilizzata maggiormente nella manutenzione predittiva, può davvero diventare un importante mezzo per efficientare anche le aziende del settore grafico, della stampa e del converting.

Infine, nell’ultima parte dell’evento, le innovazioni tecnologiche sono state esaminate sia dal punto di vista dei produttori sia da quello dei brand owner e creativi che le utilizzano. A chiudere i lavori della giornata sono stati, infatti, marchi, designer e stampatori che hanno condiviso le loro esperienze di collaborazione e le sfide nel soddisfare le esigenze di comunicazione future.

Aspettando Print4All 2025

Print4All 2025, organizzata da Fiera Milano e promossa da Argi e Acimga, si concentrerà sulle opportunità offerte dalla convergenza tra tecnologie di stampa e mercati di riferimento. La mostra presenterà le ultime innovazioni per printing, converting e finishing rivolte a tutti i segmenti dell’industria del settore grafico, della stampa e del converting.

«Abbiamo voluto creare una piattaforma integrata che potesse unire sia la parte di business che quella di conoscenza» afferma Paolo Pizzocaro, exhibition director Print4All di Fiera Milano. Una piattaforma «che permetta di mettere a frutto le proprie esperienze e di confrontarsi. «Sarà un’edizione nuova e innovata» aggiunge, «perché sono cambiate anche le dinamiche del mercato». L’edizione del prossimo maggio presenterà quindi anche alcune novità. Sono previsti tre nuovi temi verticali che caratterizzeranno la manifestazione: Corrugated Experience, il tema dedicato al cartone ondulato, sviluppato con la collaborazione di Gifco, PrintMAT, dedicato ai materiali innovativi, e Green Printing incentrato su recupero e riciclo.

I materiali per la stampa, supporti dal riciclo

In questa puntata parliamo di cartoncino riciclato e di carte speciali derivate anche dai tessuti dismessi, e ancora di altre carte patinate da trattare con tecnologie di stampa innovative. Soluzioni per progetti unici e realizzazioni di particolare pregio che, con i supporti giusti e le lavorazioni adeguate, diventano qualcosa di nuovo, qualcosa di più, persino qualcosa di insolito.

Ma i materiali e le loro lavorazioni non si limitano ad avere look e stili esclusivi e preziosi, devono mantenere anche caratteristiche tecniche e prestazionali di alto livello.

Il cartoncino ad… alta velocità

Pensato per la stampa e la piegatura ad alta velocità, Syros Duo Brown è il un nuovo cartoncino che RDM Group ha realizzato al 100% con fibre riciclate.

Syros Duo Brown – prodotto nello stabilimento di Paprinsa del gruppo, vicino a Barcellona (Spagna) – è stato progettato per eliminare la formazione di macchie e crepe. Pensato come una valida alternativa agli imballaggi in plastica, è adatto per un’ampia gamma di applicazioni, tra cui cartelle, buste, vassoi e piatti per alimenti laminati e scatole.

Tre le principali caratteristiche tecniche che gli esperi di RDM hanno pensato per questo cartoncino. In primis la versatilità di stampa che gli permette di essere adottato per soluzioni personalizzate in linea con tutte le tecniche di stampa standard; allo stesso tempo il cartoncino è pensato anche per essere utilizzato nel suo colore naturale marrone.

Il secondo elemento distintivo di Syros Duo Brown è dato dalle prestazioni ottimizzate. È stato progettato tenendo in considerazione anche le fasi di trasformazione degli imballaggi e del processo di incollaggio, per tale motivo può essere utilizzato in modo ottimale: per esempio è dotato di uno particolare strappo che facilita l’apertura di imballaggi nell’e-commerce.

Ultima caratteristica – non però per importanza – del nuovo cartoncino è la sua completa riciclabilità. È composto al 100% da fibre riciclate ed è completamente riciclabile. Promuove quindi un’attenzione al tema della circolarità oggi essenziale per rispondere alle esigenze di sostenibilità di aziende e di consumatori finali.

Non solo, oltre ad essere in grado di adattarsi alle necessità di stampa, il nuovo cartoncino offre anche nell’estetica un rimando all’aspetto di sostenibilità ambientale che sottende. A differenza del comune grigio dei cartoni riciclati grezzi, mantiene infatti il color marrone naturale del cartoncino. Questo è possibile grazie a una nuova ricetta della pasta di legno con una specifica pigmentazione marrone utilizzata per i due strati esterni. Anche questi ultimi sono costituiti però interamente da fibre riciclate, esattamente come agli altri strati che compongono il cartoncino.


 

 

 

 

Le principali caratteristiche tecniche di Syros Duo Brown:

– versatilità di stampa

– prestazioni ottimizzate

– riciclabilità completa

Circolarità dai jeans per stampe di pregio

Già intrinseco nel mondo cartario, il tema della circolarità diventa un’interessante occasione anche per gli stampatori. Dal settore Ricerca & Sviluppo di Favini nasce l’idea una nuova tipologia di carta che strizza l’occhio alla storia stessa della produzione cartaria, che in passato ricavava la propria materia prima seconda dagli stracci.

Realizzata a partire da jeans usati, la nuova Refit Denim è infatti una speciale carta in cui le fibre di tessuto vengono unite alle cellulosa.

Nasce, o meglio rinasce, recuperando il materiale dai jeans usurati. Dopo uno speciale trattamento per eliminare bottoni, zip, etichette e altri parti estranee, si aggiunge il materiale alla cellulosa per produrre i fogli di questa originale carta. Il suo aspetto mantiene volutamente un effetto slavato che ricorda proprio la tela jeans da cui, almeno in parte, deriva. Refit Denim contiene il 50% di materiale riciclato pre e post-consumo, di cui circa la metà deriva da residui di lavorazione del cotone e di jeans.

La sua destinazione? Il packaging di lusso e la stampa di pregio.

Refit Denim, dunque, è una carta di alta qualità. Oltre a essere riciclabile e biodegradabile, il nuovo prodotto è certificato FSC e, per la prima volta in ambito cartario, anche con il GRS (global recycled standard) di Textile Exchange.

Infine, per produrla Favini fa ricorso solo ad energia da fonti rinnovabili a marchio EKOenergy; un elemento in più che sottolinea la connotazione ecologica di questa nuova carta.

Nobilitare la carta

L’abito non farà il monaco, ma il packaging spesso fa il contenuto o quanto meno lo presenta, fino a diventarne parte. Per un prodotto di lusso la ricerca di un confezionamento all’altezza è quasi un obbligo.

Erredue 1973 si occupa proprio di fare questo, dare forma – con la carta e con la stampa – alle idee più innovative dei designer. Un esempio è il packaging realizzato per la collezione di And Camicie. Si tratta di scatole realizzate in tre misure, ognuna delle quali esprime una grafica diversa che la identifica – una, in particolare, presenta un disegno di luci creato attraverso una fustellatura laser. Hanno la particolarità di unire estetica e sostenibilità: il cartoncino utilizzato è infatti un monopatinato ed è certificato FSC, nel pieno rispetto dell’ambiente.

Le scatole sono realizzate completamente con la tecnica di stampa Cold Foil, eseguita durante il processo di stampa offset. Si tratta di una laminazione a freddo, una tecnica di nobilitazione e di finitura. Attraverso un’apposita tecnologia, nei primi gruppi stampa viene trasferito uno strato decorativo – in argento, oro oppure olografico – poi sovrastampato dai colori posti in sequenza, conferendo così diversi effetti che nobilitano il materiale. Oltre alla resa, la particolarità di questa tecnica è l’assenza di alcun trasferimento di plastica sul supporto; quest’ultimo quindi riceve soltanto il pigmento decorativo. La carta utilizzata con questa tecnica deve essere sempre carta patinata, inoltre la maggiore lucidità e patinatura amplificano l’effetto di lucentezza della lamina e, quindi, l’effetto metallico finale del prodotto. Nel caso invece si scelga come supporto il cartone, per questa particolare applicazione sono consigliati cartoncini GC1 dotati di una bella superficie.

Etichette tra lusso e tecnica

L’etichetta di un prodotto è fonte essenziale di informazioni sulle sue caratteristiche, sulle sue componenti e proprietà, spesso sulla modalità di utilizzo. Ma mai come per il vino l’etichetta diventa il biglietto da visita del prodotto.

Lo dimostra “Quartese Limitless” il progetto dell’azienda Ruggeri Valdobbiadene per il lancio dell’omonimo prosecco – Quartese Valdobbiadene Prosecco superiore DOCG – con un’etichetta speciale. Studiata in ogni particolare, si caratterizza per la presenza dei quattro elementi della natura – aria, acqua, terra, fuoco – che, insieme alla lettera Q di Quartese che domina l’etichetta, sono resi dal lavoro congiunto di designer grafici, stampatori, produttori di attrezzature per la stampa e produttori di carte.

Un progetto complesso che ha richiesto diverse lavorazioni, tra cui rilievi a cuspide, vernici fluo, glitterate e ad effetto sabbia, e ancora accoppiamento di diverse carte, lamine olografiche, inchiostri serigrafici, nano incisione.

Le carte scelte per il progetto sono le etichette di Fedrigoni Self-Adhesive, in particolare le etichette della collezione Manter. Realizzate con carte certificate FSC, quindi completamente sostenibili, così come con fibre alternative, come il cotone, la canapa o il lino, le etichette  Manter sono materiali autoadesivi, caratterizzati non solo da texture raffinate ma anche da elevate prestazioni tecniche.

Le etichette per i vini, del resto, devono rispondere alle esigenze del prodotto a cui sono destinate. Devono poter offrire quindi resistenza al contatto con il ghiaccio o ai cambi di temperatura, caratteristiche waterproof per resisstere al contatto con l’acqua o ad ambienti umidi. L’etichetta deve rimanere impeccabile, nel look e nelle performance, durante ogni tappa del percorso di vita della bottiglia di vino.

Fedrigoni Self-Adhesives realizza materiali autoadesivi, etichettate, anche di lusso, per vini, liquori, birre artigianali, ma anche carte di prima qualità, autoadesive per designer e creativi.

Oltre a Fedrigoni Self-Adhesive, al progetto “Quartese Limitless” hanno partecipato NSG Design per il progetto grafico, Luxoro per la lamina, Hinderer + Muhlic Italia per i cliché e Tonutti Tecniche Grafiche per la stampa.

L’Assemblea di Unione GCT Milano rinnova gli organi associativi e premia gli associati storici

L’Assemblea di Unione GCT Milano si è riunita martedì 2 luglio 2024 nella sede dell’Unione in piazza Castello 28 a Milano con la partecipazione e il coinvolgimento, sia in presenza sia in videoconferenza, di un gran numero di aziende associate.

Aperta dalla relazione del Presidente Tiziano Galuppo e dai saluti del Direttore Generale Maurizio D’Adda, l’Assemblea è poi proseguita con l’approvazione all’unanimità del bilancio consuntivo 2023 e con le elezioni di un nuovo Vicepresidente con mandato biennale 2023-25, di dieci nuovi Rappresentanti Generali in Consiglio Generale per il quadriennio 2024-28 e dei Probiviri e Revisori contabili, sempre per il quadriennio 2024-28.

I candidati eletti

Vicepresidente per il biennio 2023-25

Vittorio Marulli – Ciemme

Rappresentanti Generali in Consiglio Generale – Mandato 2024-2028

  • Federico Bandecchi – Nava Press
  • Lara Botta – Botta Ecopackaging
  • Salvatore Braiotta – Tecniche Nuove
  • Caterina Croso – Saccarta
  • Antonino D’Antoni – Rcs Mediagroup
  • Alessandro Floris – Gpack
  • Antonio Fornaroli – La Litografica di Filippo Fornaroli
  • Sergio Pedrazzini – Gruppo Editoriale San Paolo
  • Rita Maria Scaburri – Andreotti Decori Italiani
  • Fabio Testa – D.T.D. Packaging

Probiviri – Mandato 2024-2028

  • Maria Francesca Borrello – Italia Online
  • Juri Camoni – Legatoria P.G.M.
  • Luca Canducci – Class Editori
  • Delio Remondini (Supplente) – Ancora

Revisori Contabili – Mandato 2024-202

  • Giuseppe Dell’Aquila (Presidente Revisori) – Gda Consulting
  • Alberto Ghiotto – Indet
  • Mauro Loce – L.O.C.E.

L’Assemblea è proseguita con la premiazione di alcune aziende associate, in virtù della loro “storica”militanza nelle file dell’associazione imprenditoriale milanese. Il Presidente di Unione, Tiziano Galuppo, ha conferito personalmente i riconoscimenti alle aziende, al termine dell’assise privata dell’Assemblea.

Le aziende premiate

  • CIP 4 Srl
  • Sebegraf Srl
  • Centro Poligrafico Milano Spa
  • Hearst Magazines Italia Spa
  • Duesse Communication Srl
  • D.G. Milano Srl
  • Manzoni & C. Spa
  • Ferlatta Centro di Servizi Spa
  • AGF Srl
  • SmurfitKappa Italia Spa
  • Publitarget Sas
  • Emmegi Group Srl
  • Indes Imballaggi Srl
  • Andreotti Decori Italiani Srl

I lavori assembleari si sono quindi conclusi con due interventi formativi: il primo, a cura di Cribis, sul tema della gestione dei rischi legati al credito commerciale e alla liquidità; il secondo sul tema della sicurezza informatica, con l’intervento degli esperti e del responsabile tecnico-scientifico della Fondazione ITS Angelo Rizzoli.

 

 

Canon Colorado supportata dal software SAi Flexi RIP

L’intera gamma di stampanti roll-to-roll UVgel Canon, comprese Colorado serie 1600 e la nuova Colorado serie M, è ora compatibile con SAi Flexi, il software completo di progettazione, stampa e taglio per le aziende di stampa e di comunicazione visiva.

Flexi Complete, l’ultima versione del software RIP, supporta tutti i modelli Colorado assicurandone la perfetta integrazione nei flussi di lavoro di produzione avanzati. SA International (SAi), azienda protagonista per la fornitura di soluzioni software complete, dalla progettazione alla produzione, ha pubblicato Flexi Complete, che include i driver per l’intera gamma Colorado (1630, 1640, 1650, M3 [W] e M5 [W]) e supporta la stampa in bianco e multistrato. I driver del nuovo software supportano anche la tecnologia Canon FLXfinish+ che consente di aggiungere l’effetto opaco, lucido o misto opaco e lucido sulla stessa stampa, senza esigenza di ulteriore laccatura.

SAi Flexi

Capace di gestire fino a cinque stampanti contemporaneamente e un numero illimitato di periferiche di taglio, SAi Flexi offre una soluzione completa per progettazione, stampa, taglio e stampa & taglio. Con l’aggiunta della multipiattaforma “Flexi Designer”, il software offre un’esperienza versatile, assicurando un flusso di lavoro senza soluzione di continuità, dalla progettazione alla produzione. Tutte le versioni di SAi Flexi includono di serie un intuitivo flusso di lavoro di stampa in bianco, che consente la creazione e la personalizzazione dei layer dedicati all’inchiostro bianco. Il software integra una solida architettura RIP a 64 bit che assicura prestazioni ottimali e precisione nella gestione avanzata del colore, la mappatura dei colori spot, la corrispondenza Pantone, il nesting true-shape e la finitura di banner.

Canon Colorado serie M è una stampante modulare roll-to-roll da 1,6 m con due configurazioni di velocità, disponibile anche nella versione con inchiostro bianco UVgel che incrementa l’eccezionale produttività della stampante e amplia la gamma di applicazioni. La formulazione unica dell’inchiostro UVgel agevola la produzione di immagini con inchiostro bianco dense e opache in una frazione del tempo impiegato dalle tradizionali tecnologie di stampa. Inoltre, il punto di bianco rimane inalterato nel tempo. Le proprietà UVgel uniche nel mercato, eliminano la maggior parte dei problemi di produzione, come la pulizia degli ugelli e la manutenzione normalmente associate all’inchiostro bianco, offrendo una stampa omogenea e senza errori, riducendo lo spreco di inchiostro e ottimizzando la produttività.

Mathew Faulkner, Director, Marketing & Innovation, Wide Format Printing Group, Canon EMEA: “Canon crede nei sistemi “aperti” che consentono a partner e clienti di integrare le stampanti Canon nei loro flussi di lavoro, offrendo un’interfaccia API (Application Programming Interface) e un Software Development Kit (SDK). Tutto ciò ha permesso a SAi di creare in tempi brevissimi un driver per le stampanti Colorado che supporta tutte le funzionalità. I nostri partner di vendita, che propongono SAi come loro software RIP preferenziale, possono ora offrire ai loro clienti una soluzione integrata: stampanti Canon Colorado gestite con SAi Flexi. Inoltre, i PSP che già utilizzano il software SAi Flexi, possono ora cogliere i vantaggi della tecnologia UVgel aggiungendo le stampanti Canon Colorado al loro reparto produzione senza modificare il flusso di lavoro.” Radisa Peric, Flexi Product Manager di SA International, commenta: “Siamo orgogliosi di offrire alla nostra ampia base clienti il pieno supporto nell’uso della gamma di stampanti roll-to-roll UVgel Colorado. Il software SAi Flexi è presente presso i print service provider e i produttori di comunicazione visiva di tutto il mondo. Il fatto che i nostri clienti possano utilizzare il loro software di riferimento con le stampanti Colorado rappresenta un’opportunità di semplificazione e ottimizzazione molto vantaggiosa per tutti”.

Ragusa Grafica Moderna: innovazione e tradizione dal 1950

Da sinistra Giuseppe Lanzisera, Roberta Ragusa, Giuseppe Armenise, Alessandro Casella (Heidelberg Italia) Umberto Ragusa, Saverio Guglielmi

Giunti alla quarta generazione, i fratelli Roberta e Umberto Ragusa, insieme al padre Nico, continuano con dedizione e professionalità l’attività di famiglia avviata negli anni ’50. Oggi, la loro produzione si concentra principalmente sulla stampa commerciale, riviste, cataloghi, manifesti, locandine ed editoria.

Recentemente, nella loro sede produttiva di Modugno (BA), hanno installato la nuova Heidelberg Versafire LP, un sistema di stampa digitale in quadricromia ad alte prestazioni, progettato per stampare su una vasta gamma di supporti ed eccellente per gestire volumi elevati. Roberta Ragusa esprime soddisfazione per l’investimento: “La Versafire LP è una macchina solida con un’ottima qualità di stampa. I nuovi toner di ultima generazione conferiscono agli stampati un effetto più realistico. Possiamo passare da lavorazioni offset a digitali in base alle tirature richieste. Grazie al banner da 96 cm, che permette lavorazioni fronte-retro su 4 ante e pieghevoli, e alla flessibilità nella produzione con grammature da 40 a 470 gr, abbiamo ampliato la gamma delle nostre lavorazioni affiancando la tecnologia digitale alla offset della nostra Heidelberg CD 102 a 5 colori.”

Packaging in carta: nasce Smurfit Westrock, fusione tra Smurfit Kappa e WestRock

Dalla fusione tra Smurfit Kappa e WestRock nasce Smurfit Westrock plc, protagonista mondiale del packaging sostenibile, con operazioni in 40 Paesi, oltre 500 impianti di produzione e oltre 100.000 dipendenti. Il nuovo gruppo ha una capacità unica di fornire ai propri clienti – ovunque nel mondo – la gamma più diversificata, innovativa e sostenibile di soluzioni di imballaggio rinnovabili e riciclabili.

In particolare, Smurfit Westrock plc annuncia la sua quotazione alla New York Stock Exchange (NYSE), sotto il ticker ‘SW’, dopo il completamento della fusione di Smurfit Kappa e WestRock il 5 luglio 2024. La società ha anche una quotazione standard alla Borsa di Londra (LSE) sotto il ticker ‘SWR’.

“La combinazione tra Smurfit Kappa e WestRock crea un gruppo globale che unisce l’esperienza e il know-how di entrambe le aziende”, ha dichiarato Tony Smurfit, Chief Executive Officer di Smurfit Westrock. “Siamo convinti che questa operazione abbia portato alla creazione dell’operatore leader nel mondo e partner di riferimento per tutti i Clienti nel settore del packaging sostenibile. Sono orgoglioso di essere stato scelto per guidare questa grande squadra di persone.”

 “Gli azionisti di Smurfit Kappa e WestRock hanno sostenuto in modo determinante l’operazione di fusione. Smurfit Westrock ha oggi una presenza geografica unica e una capacità senza precedenti di fornire valore ai nostri Clienti attraverso le nostre innovative soluzioni di settore”, ha aggiunto Ken Bowles, Chief Financial Officer di Smurfit Westrock.

Affinity Photo, Designer e Publisher: la creative suite concorrente di Adobe è gratis per sei mesi di prova

Affinity, il produttore di software creativo acquisito a marzo da Canva, offre a tutti la possibilità di provare gratuitamente per sei mesi il suo software di progettazione (Designer), fotoritocco (Photo) e impaginazione (Publisher) in tutte le versioni per Mac, PC Windows e iPad. Non è previsto alcun obbligo di acquisto al termine della prova, né è necessario fornire un metodo di pagamento per attivare la trial. Per i clienti che desiderano acquistare, le applicazioni sono attualmente disponibili con uno sconto del 50% (89,99 euro).

Il periodo di prova gratuito è rivolto in particolare agli utenti che desiderano avere più tempo per migrare ad Affinity dal loro “software attuale”, recita il comunicato, senza nominarlo esplicitamente.

Per aiutare i clienti a effettuare il cambiamento, Affinity offre un programma di supporto completo che comprende video di apprendimento e tutorial realizzati dai suoi esperti interni e da altri professionisti che già utilizzano il software.

Ashley Hewson, CEO di Affinity, afferma: “Più persone che mai parlano delle diverse opzioni di software creativo disponibili. E ogni giorno migliaia di altri designer, artisti e fotografi decidono di passare ad Affinity, unendosi ai milioni di persone che negli ultimi dieci anni si sono già affidate al nostro software per il loro flusso di lavoro professionale quotidiano. Una delle cose che sentiamo dire dai potenziali clienti è che vorrebbero avere un periodo di tempo prolungato per utilizzare Affinity insieme al software esistente, per abituarsi alle differenze e adattare i propri metodi di lavoro. Per questo diciamo «prova tutto e non paghi niente», perché capiamo che fare un cambiamento può essere un grande passo, soprattutto per i professionisti più impegnati. Chiunque partecipi alla prova non è assolutamente obbligato all’acquisto, anzi, in quella fase non prenderemo nemmeno i dati per il pagamento. Siamo davvero entusiasti di poter accogliere un gran numero di utenti che hanno deciso che è il momento giusto per cambiare”.

In un breve video pubblicato su X Ashley Hewson spiega l’operazione, che ha il doppio scopo di alzare il livello della concorrenza ad Adobe – con prodotti di livello professionali venduti a prezzi competitivi con licenza permanente, senza richiedere cioè il pagamento di un abbonamento mensile – e di tranquillizzare ulteriormente gli utenti attuali, dopo l’annuncio seguito all’acquisizione da parte di Canva, che garantiva per il futuro prezzi accessibili e mantenimento del modello di licensing.

Affinity Designer è un software di grafica vettoriale che definisce il nuovo standard industriale nel mondo del design, disponibile per Windows, macOS e iPad, scelto da migliaia di illustratori professionisti, web designer, sviluppatori di videogiochi e altri creativi che desiderano creare concept art di alta qualità, progetti di stampa, loghi, icone, design di UI, mock-up e altro ancora.

Affinity Photo, l’unico editor di foto integrato in macOS, Windows e iPad, è la prima scelta di milioni di creativi e professionisti della fotografia in tutto il mondo. Con un’incredibile velocità, potenza e precisione, il software ha tutto ciò che serve per modificare e ritoccare le immagini, creare composizioni a più livelli, dipinti raster e molto altro ancora.

Ottimizzato per Windows, Mac e iPad – e scelto da Apple come App dell’anno per Mac – Affinity Publisher è il software di impaginazione professionale di libri, riviste, materiali di marketing, modelli per i social media, simulazioni di siti web e altro ancora; dà la possibilità di combinare immagini, grafica e testo per creare layout pronti per la pubblicazione.

A drupa, i materiali per la stampa/4

Prosegue la lunga carrellata attraverso le novità presentate in fiera a Düsseldorf. Tante le innovazioni che le aziende hanno mostrato in occasione dell’appuntamento internazionale di drupa 2024. Anche questa puntata parleremo, quindi, di stampa in tutte le sue declinazioni, da come gestire al meglio i supporti per agevolare la stampa anche dei materiali più pesanti e di non semplice controllo, alla soluzioni per risparmiare tempo e denaro nella gestione dei cliché per la stampa, fino all’interazione tra stampa e settore tessile.

Gestire i supporti pesanti

In casa Canon e, ancora una volta, con attinenza alla tecnologia Arizona 2380 XTF FLXflow di cui abbiamo già avuto modo di parlare nelle precedenti puntate, e al ricorso a differenti tipologie di supporto, la fiera di Düsseldorf è stata l’occasione anche per presentare la nuova tavola di flusso di Arizona 2380 XTF FLXflow. I tecnici della multinazionale nipponica hanno dato dimostrazione di come la tavola aiuti l’operatore nella movimentazione anche dei materiali più pesanti. Facilità di utilizzo e di gestione di supporti pesanti, quindi, che corrisponde a una maggiore rapidità e resa del lavoro.

La tecnologia FLXflow per la serie Arizona 2300 integra nuove funzioni per migliorare la produttività. Si tratta di tre funzionalità brevettate: Hold, Float e Instant Switch, studiate per semplificare la gestione dei materiali, velocizzando lo spostamento, sul piano di stampa, dei supporti più pesanti e di forma irregolare.

Nello specifico la funzionalità Hold – che era già presente nella tecnologia Flow – è in grado di trattenere i supporti sul piano fisso senza settori di aspirazione. Utilizza una tecnica brevettata di misurazione e regolazione automatica dei livelli di aspirazione per tenere saldamente in posizione vari tipi di supporti. Questa funzione consente un posizionamento veloce e flessibile dei supporti di stampa, rendendo superflue le operazioni di mascheratura e nastratura, e permettendo così agli operatori di completare i lavori più rapidamente.

La nuova funzionalità opzionale Float, invece, inverte l’aspirazione del piano di stampa creando un cuscinetto d’aria in modo da agevolare il posizionamento dei substrati pesanti e impegnativi, come vetro, grandi pannelli in alluminio composito e legno. Questo consente di ridurre il rischio di danneggiamento o spreco dei materiali. Gli operatori posso fare ricorso, inoltre, anche all’effetto “floating without drifting” che dà loro modo di sistemare con precisione più supporti contemporaneamente e di favorirne il posizionamento a registro.

Infine, l’altra nuova funzione opzionale è Instant Switch che consente all’operatore di passare dalla moda

lità Hold a quella Float utilizzando la pedaliera dedicata per rimuovere facilmente i prodotti dal piano di stampa, riducendo così il rischio di danneggiamento e semplificando l’operatività della stampante e, ancora una volta, la gestione dei supporti.

Questione di cliché

Le soluzioni di Tesa presentate a Drupa 2024 sono state una panoramica delle innovazioni che il gruppo di tedesco è in grado di proporre al proprio mercato di riferimento. Dai nastri biadesivi per montaggio cliché Softprint ai nastri per giunte di film e carta, realizzati con carta certificata, a quelli – sempre in carta – studiati per il settore del cartone ondulato, fino alle maniche autoadesive, comprimibili e riutilizzabili Twinlock.

In particolare, Twinlock è la manica riutilizzabile, autoadesiva e comprimibile per il montaggio di matrici flessografiche. Il cliché viene montato direttamente sulla manica e, una volta terminata la stampa ed effettuata la rimozione del cliché, l’adesività della manica può essere riattivata facilmente, così da prepararla per il lavoro successivo.

Gli esperti del gruppo Tesa sono in grado di ricoprire una qualunque manica e, nel caso, di fornire consulenza per individuare la soluzione più giusta in base alla processo di stampa in cui applicare la manica.

La manica viene rivestita da uno strato di schiuma poliuretanica (PU) di elevata qualità, da un film stabilizzante e, infine, da uno strato realizzato con uno speciale polimero sviluppato per mantenere inalterate nel tempo le sue qualità adesive. È possibile scegliere tra tre diversi livelli di durezza in base alle diverse esigenze di stampa: soft, medium e hard. Allo stesso modo, anche il rivestimento finale può essere realizzato in diversi spessori, a seconda della necessità.

Lo strato di schiuma poliuretanica è una speciale formula chimica che, unitamente allo spessore di 1,5 mm, gli permette di garantire una comprimibilità costante. In questo modo lo stampatore non avrà più la necessità di effettuare regolazioni della macchina durante la stampa. Non solo, la formula della schiuma di PU è progettata appositamente per compensare le vibrazioni e per attenuare gli effetti di squilibrio durante la stampa.

Un angolo per il tessile

Non solo carta e non solo film, la stampa è molto altro. E tra gli stand della fiera internazionale dedicata al settore della stampa si è dato spazio a questo “non solo”, con il Drupa Touchpoint Textile. Un corner che ha permesso di esplicitare l’interconnessione tra i settori della stampa e del tessile.

Una collaborazione che esiste da tempo e che ha trovato nello speciale forum alla fiera di  Düsseldorf l’espressione di una catena di produzione innovativa e interconnessa, dalla progettazione al prodotto finito, in vari campi all’avanguardia e modelli di business dell’industria tessile.

Touchpoint Textile è stato organizzato da Drupa con la collaborazione del Ditf – German institutes of textile and fiber research Denkendorf – e di Esma – Associazione europea per produttori di stampa specializzata in schermi e tecnologia di stampa digitale.

Il Ditf è il più grande centro di ricerca tessile in Europa che, dal 1921, opera in tutti i principali settori del tessile, lungo tutta la catena produttiva e del valore. L’istituto tedesco si è assunto il compito di organizzare la progettazione e il controllo operativo del forum, realizzando in fiera una micro fabbrica tessile digitale con partner del settore. È stato così possibile presentare al pubblico una catena di processi interconnessa e integrata, dalla richiesta del cliente alla progettazione, fino al tessile digitale di grande formato stampa. Diversi quindi i progetti e le idee di prodotto e di produzione presentate, con la produzione di capi e oggetti in materiali sostenibili e grazie a un flusso di lavoro digitale e intersettoriale.

L’associazione Esma, invece, ha sviluppato i temi legati alle tecnologie di stampa e finitura, ai flussi di lavoro, agli sviluppi del mercato e alla sostenibilità; con un’attenzione rivolta alle tendenze e alle applicazioni che aprono nuove potenzialità attraverso, appunto, l’interazione tra la stampa digitale e i materiali per la stampa tessile.

A Drupa si è dato spazio, infine, anche ai giovani talenti con il “drupa – textile design talents”, il concorso per giovani designer che ha debuttato proprio in questa edizione e che ha visto concorrere aspiranti progettisti tessili. I concorrenti hanno avuto l’opportunità di presentare le loro idee al pubblico della fiera.

AccurioLabel di Konica Minolta, elevata produttività e costi accessibili

La stampa digitale di etichette è un mercato in forte crescita. La digitalizzazione del settore continua ad accelerare con una previsione annuale di crescita a due cifre. Le opportunità sono ovunque, basta coglierle. I sistemi per la stampa di etichette AccurioLabel di Konica Minolta mirano a offrire importanti vantaggi ai clienti in termini di produttività, flessibilità e stabilità, rivolgendosi ad etichettifici, stampatori commerciali e aziende di imballaggio.

In un mercato in continua evoluzione, dove la richiesta di tirature brevi e personalizzate è in crescita, le stampanti digitali per etichette di Konica Minolta offrono soluzioni all’avanguardia che combinano velocità, qualità e flessibilità. Ideali per i centri stampa e professionisti del settore, le stampanti Konica Minolta sono progettate per soddisfare le moderne esigenze di produzione di un settore che richiede sempre maggiore flessibilità e lotti sempre più piccoli e personalizzati. AccurioLabel 230 è in grado di rispondere alle crescenti esigenze dei clienti per piccole e medie tirature, personalizzazione e versioning. AccurioLabel 400 è il modello successivo, pensato per gli stampatori di etichette di fascia medio-alta, che hanno bisogno di velcocità di produzione più elevate per produrre commesse con volumi più grandi.

Le analisi di Smithers&Pira mostrano come le attrezzature per la stampa analogica siano diminuite del 2,6% CAGR (tasso medio di crescita) in valore tra il 2018 e il 2023, e sia previsto un calo CAGR di un ulteriore 1,5% tra il 2023 e il 2028. Diversa è la situazione per la Stampa Digitale, Smithers&Pira prevede infatti che tra il 2023 e il 2028 le vendite di macchine digitali supereranno quelle di attrezzature tradizionali.

Secondo i dati Infosource l’Italia è risultato il primo mercato per vendita di stampanti digitali per etichette nel 2023, seguito da Germania, Francia e UK. Inoltre, dall’analisi del 2023 di Finat Radar, il 33% dei converter dichiara un aumento fino al 10% delle vendite di etichette prodotte con sistemi digitali.

I benefici della scelta della stampa digitale per i professionisti del settore sono infatti molteplici:

  • Riduzione delle giacenze e produzione on-demand, permettendo una gestione più efficiente delle risorse e migliorando la redditività. La flessibilità di produzione just-in-time consente di rispondere rapidamente alle esigenze del mercato;
  • Rispetto alla stampa tradizionale (offset e flessografica), la stampa digitale offre un vantaggio competitivo nella produzione di basse tirature, ottimizzando i costi di produzione (grazie agli avviamenti rapidissimi, alla costanza cromatica e all’assenza di impianti di stampa) e aumentando i margini di profitto. La riduzione dei costi permette di offrire prezzi competitivi ai clienti finali;
  • I sistemi AccurioLabel in particolare sono perfetti per creare etichette personalizzate e dinamiche, migliorando l’efficacia del marketing e la personalizzazione dei prodotti. La tecnologia digitale consente di produrre etichette con dati variabili senza rallentare la produzione;
  • Possibilità di ordinare le etichette quando il prodotto è pronto per la vendita, riducendo il time-to-market e aumentando la competitività. La capacità di produrre in lotti piccoli e medi consente di rispondere rapidamente alle richieste del mercato.

AccurioLabel 230

AccurioLabel 230 è il sistema di stampa a bobina di Konica Minolta, ideale per il mercato che, a causa della riduzione delle tirature di stampa, della richiesta di tempi di consegna sempre più rapidi, e delle esigenze di personalizzazione e di produzione on-demand ha la necessità di trasformare i volumi dei sistemi tradizionali in digitale. Progettata per posizionarsi a metà strada tra le soluzioni entry-level e quelle high-end attualmente disponibili, AccurioLabel 230 offre una straordinaria produttività, un’eccellente qualità di immagine e grande semplicità di utilizzo: è perfetta per essere integrata alle tecnologie esistenti e per accrescere la propria capacità produttiva nel mercato delle etichette.

AccurioLabel 400

AccurioLabel 400 non solo è il sistema ideale per gli stampatori di fascia medio/alta, ma è anche ottimo in affiancamento al precedente modello AccurioLabel 230 per i professionisti che desiderano espandere la propria attività nei mercati in costante crescita della produzione di etichette e del packaging.

MGI JETvarnish 3D Web 400

A rendere ancora più completa questa offerta in ambito Label, c’è la nuova MGI JETvarnish 3D Web 400. MGI JETVarnish 3D Web 400 è invece l’ultima arrivata di casa MGI, l’evoluzione della 3D Web che tanto è stata apprezzata dal mercato. La WEB 400 è una macchina “roll to roll” che si rivolge al mercato degli stampatori in bobina, siano essi etichettifici oppure stampatori di packaging flessibile, consentendo loro di produrre etichette e packaging nobilitati con pochissimi scarti e anche per piccole tirature o con personalizzazioni impensabili con le tecnologie tradizionali. La soluzione web trasforma i lavori stampati in prodotti straordinari che catturano immediatamente l’attenzione dei clienti. Con JETvarnish 3D Web 400 e facile evidenziare aree definite o aggiungere effetti 3D tattili a lavori digitali, flessografici o offset. In combinazione con il modulo hot foiling in linea è  il dispositivo perfetto per differenziarsi dalla concorrenza e fornire un alto valore aggiunto.

“Il mercato delle etichette è estremamente importante per Konica Minolta, poiché rappresenta una parte significativa del settore della stampa industriale, circa il 43% del mercato globale. Oggi Konica Minolta è tra le poche aziende in grado di supportare un ciclo produttivo totalmente digitale: workflow, stampa, nobilitazione e taglio delle etichette”, ha affermato Giorgio Maggi, industrial printing director di Konica Minolta Italia.

 “La digitalizzazione del settore delle etichette continua ad accelerare con una previsione annuale di crescita a due cifre. I nostri sistemi AccurioLabel rappresentano un’opportunità perfetta per aiutare i nostri clienti a ripensare le possibilità di business, cogliendo le opportunità della stampa digitale all’interno di un mercato che richiede sempre maggiore flessibilità”, ha affermato Alessandro Viganò, product manager Industrial Printing di Konica Minolta Italia.