In occasione della Conferenza internazionale Wan-Ifra Italia, svoltasi lo scorso 17 e 18 giugno 2015 Bologna, è stato presentato Il Rapporto sull’industria italiana dei quotidiani, la ricerca realizzata ogni anno dall’Asig e dall’Osservatorio tecnico «Carlo Lombardi» per i quotidiani e le agenzie d’informazione, che raccoglie i dati più aggiornati sul settore editoriale: vendite, pubblicità, andamento dei bilanci, occupazione e retribuzioni poligrafiche, rete produttiva, anagrafe delle imprese del settore. La ricerca contiene infine i dati tecnici sugli stabilimenti produttivi che operano in Italia nel settore della stampa dei quotidiani.
Il volume può essere scaricato integralmente a questo link.
Per ciascuna categoria saranno selezionati i tre lavori migliori che otterranno così una “nomination”.
I vincitori di ciascuna categoria verranno ufficializzati e premiati in occasione di un’apposita serata in programma il 10 novembre a Bologna, giorno precedente il Flexo Day 2015.
Le Categorie:
• Banda Stretta supporto carta/cartoncino
• Banda Stretta supporto film
• Banda Media supporto carta/cartoncino
• Banda Media supporto film
• Banda Media supporto cartone ondulato “post-print”
• Banda Larga supporto carta/cartoncino
• Banda Larga supporto film
• Banda Larga supporto cartone ondulato “post-print”
Da sinistra Renato Vergnano, Barbara Vergnano, Franco Collini, Marzia Ripamonti, Giovanni Cornali, Vittorio Ripamonti, Andrea Vergnano e Paolo Cornali.
Il 20 giugno, nella cornice del Parco di Monza, presso il Ristorante Saint George Premier, clienti, fornitori, partner di Digital Flex hanno accolto l’invito a stringersi attorno al gruppo dei cinque soci, che, arrivati alla seconda generazione, hanno saputo far crescere il loro business di pre-stampa flessografica al servizio di brand-owner, stampatori, studi grafici, portandolo in tempi recentissimi sul mercato internazionale.
Renato Vergnano, President & Managing Director, di Digital Flex, nel dare il benvenuto, ha ricordato gli inizi quando l’azienda era nota come Nuova Roveco e la flessografia era basata sulla gomma vulcanizzata e poi i primi fotopolimeri. Allora per raggiungere dei buoni risultati di stampa occorreva tanta dedizione, passione e studio dei materiali.
In quei tempi iniziò il rapporto stretto con DuPont e l’azienda di pre-stampa divenne il punto di riferimento per l’esecuzione di prove sui nuovi materiali. Luigi Robbiati, Past VP Marketing & Sales di DuPont EMEA, non ha mancato di intervenire riconoscendone la grande competenza e ricordando la grandissima collaborazione.
Renato Vergnano con Andrea Vergnano, Senior Executive Vice President, e Franco Collini, Vice President & Sales Director, sono stati gli ideatori e i curatori della festa in tutti i dettagli. I partecipanti hanno potuto godere di momenti indimenticabili, con un ottimo pranzo, arricchito da musica dal vivo e a sorpresa un duo canoro ha intonato la nota aria verdiana «Libiamo nei lieti calici» da cui è scaturito un festoso brindisi A questo sono seguiti altri brindisi fino a quello finale al taglio della torta.
Andrea ha voluto anche mostrare ai partecipanti il video realizzato per il cinquantesimo, che svela interno ed esterno dell’ampio capannone industriale che ospita Digital Flex. Lo stabilimento è stato costruito con criteri di eco-sostenibilità, con sistema fotovoltaico, sistema abbattimento fumi, riciclo dell’acqua e recupero solventi. «Per noi la sostenibilità ambientale è un valore aggiunto. È una sfida onerosa che accettiamo per offrire sempre il meglio ai nostri clienti». Si è potuto anche vedere il grande dispiego di tecnologia di pre-stampa e le innumerevoli postazioni per la preparazione degli impianti, la gestione della cromia, la rappresentazione realistica del prodotto finale.
Le tappe di una crescita
La storia dell’azienda ha inizio nel 1965, quando quattro giovani imprenditori fondano la Nuova Roveco in uno spazio di 220 m2, dando così vita alla prima azienda italiana di pre-stampa dedicata esclusivamente al settore flessografico. Nel 1997 Nuova Roveco diventa holding e istituisce il suo braccio operativo nella Digital Flex, prima azienda italiana e tra le prime in Europa a installare un impianto CTP flexo per la produzione di lastre digitali.
Da allora l’azienda si è ampliata, introducendo nuove unità produttive per la realizzazione di impianti fotopolimerici anche in sleeve e supportandone l’evoluzione attraverso l’impiego di soluzioni hardware e software avanzate e la realizzazione di materiali altamente innovativi.
Oggi l’azienda si estende su una superficie di 4.300 m2 e dispone di un apparato produttivo molto specializzato, che si basa su tecnologie al top di gamma, con capacità produttive flessibili e su un organico di 60 collaboratori organizzati su due turni di lavoro. «Gestiamo il lavoro di 10.000 ordini l’anno producendo 20.000 mq di materiali fotopolimerici, ma grazie alla nostra flessibilità siamo in grado di aumentare la produttività di un terzo», commenta Andrea Vergano. L’iter lavorativo segue gli ultimi principi di qualità e sicurezza e dal 2000 l’azienda detiene la certificazione UNI EN ISO 9001:2008.
Per il cinquantesimo Digital Flex si è rifatta il look, rinnovando gli uffici della sede di Monza, e potenziando la struttura produttiva. Inoltre ha creato uno studio grafico dedicato alla progettazione d’imballaggi, Futurflexo, configurandolo come realtà aziendale autonoma all’interno di Nuova Roveco Group. Ha deciso inoltre di farsi come regalo il brevetto della tecnologia Flexo HD Plus®, sviluppata da Digital Flex per raggiungere l’eccellenza nella stampa flessografica. Grazie a questa tecnologia brevettata a livello europeo, Digital Flex può garantire maggior costanza di stampa lungo l’intero processo di produzione.
Nuova Roveco prima e Digital Flex poi sono stati e sono sinonimo di innovazione, elevati standard qualitativi, rapidità nell’esecuzione e competitività commerciale. «Le tante stagioni fatte di lavoro, perseveranza, concretezza e innovazioni ci hanno consegnato una lunga serie di successi e di riconoscimenti dei quali siamo molto fieri», conclude Renato Vergnano. «Oggi la nuova stagione si apre forte dell’esperienza passata e proiettata verso un futuro certo, nel quale continueremo ad anticipare i bisogni e le esigenze dei nostri clienti».
Metalvac E LWS di Lectaè una carta metallizzata con una leggera resistenza all’umidità per etichette acqua e colla di confezioni non recuperabili e confezioni di plastica, quali le bottiglie di PET per acqua e bibite e le bottiglie di vetro monouso per acqua e birra. Questo nuovo prodotto ha tutte le caratteristiche tecniche necessarie per sopportare condizioni di freddo e di umidità durante il processo di etichettatura e la successiva conservazione in secchielli portaghiaccio e frigoriferi.
Metalvac E LWS resiste all’attrito e agli strappi e offre un’eccellente superficie piana, garantendo ottimi risultati nelle linee di imbottigliamento ad alta velocità. È disponibile nelle grammature da 63 e 70 g/m² e nelle finiture liscia e goffrata (lino, pin-head e brushed).
Metalvac E LWS è adatta alla stampa offset, flexo, tipografica, sia convenzionale sia UV, e in rotocalco. Può essere inoltre richiesta con le certificazioni Pefc e FSC®.
Tutti i prodotti metallizzati di Lecta sono realizzati secondo gli standard di qualità ISO 9001, di gestione ambientale ISO 14001 ed Emas, di efficienza energetica ISO 50001 e rispettando lo standard sulla salute e sicurezza sul lavoro OHSAS 18001.
Emanuele Pogliani ha iniziato la sua attività con KBA Italia dal 15 giugno 2015 assumendo la responsabilità per le vendite delle macchine a foglio nelle aree di Lombardia, Lazio, Campania e per le macchine rotative commerciali per l’intero territorio Italiano.
Nello svolgimento della sua attività il Sig. Pogliani riporta direttamente al Sig. Joachim Nitschke che oltre a essere l’amministratore delegato di KBA Italia coordina tutte le attività di vendita.
Emanuele Pogliani proviene da una lunga esperienza di lavoro nel mercato delle aziende grafiche avendo lavorato da oltre 30 anni per primarie aziende produttrici di impianti per la produzione di stampati. Egli è quindi in grado di inserirsi rapidamente nel complesso mondo tecnologico delle macchine da stampa fornendo un valido contributo di consulenza e supporto ai clienti nelle scelte di investimento e impiego delle macchine che KBA mette a loro disposizione in una ampia gamma di formati e configurazioni.
La società augura buon lavoro al Sig. Pogliani perché possa riuscire a instaurare un proficuo rapporto professionale con i clienti e raggiungere i risultati attesi.
Giunto al termine del suo mandato, il Presidente uscente della Federazione Paolo Culicchi si è congedato accennando all’impegnativo percorso che si apre ora per la Federazione nell’ottemperare agli obiettivi previsti dalla Riforma Pesenti di Confindustria e agli sviluppi che necessariamente scaturiranno per Assografici e Assocarta in termini di evoluzione strutturale dell’organizzazione. Il neoeletto Presidente della Federazione e di Assografici, Ing. Pietro Lironi, ha raccolto il testimone, impegnandosi per un approccio trasparente e condiviso nella gestione del processo di costruzione del progetto federativo.
Prima di illustrare nel dettaglio la proposta del «bonus lettura», già lanciata alle Istituzioni a Roma e rinnovata in questa sede dalla Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, il Prof. Alessandro Nova, dell’Università Bocconi, ha fornito una serie di dati economici di scenario di lungo periodo, sia europei, sia italiani, per consentire di cogliere l’aspetto fondamentale della questione, ossia il collegamento tra l’andamento del prodotto interno lordo e la dinamica dei consumi totali delle famiglie e in particolare quelli di libri e giornali. Il «bonus lettura» nasce proprio da questa premessa collegata ai dati Istat che stimano in oltre 800mila le persone che nel 2014 sono uscite del mercato della lettura di libri, ai dati Audipress secondo cui, nel 2013, hanno smesso di leggere abitualmente un quotidiano 1,9 milioni di persone e un periodico 3,6 milioni di persone e dalla considerazione che, in Italia, oltre la metà della popolazione legge meno di un libro all’anno. Si tratta di un bonus composto da un «buono di spesa» da attribuirsi a tutti i giovani di età compresa tra 18 e 25 anni che avrebbero la possibilità di acquistare libri, giornali o abbonamenti a riviste o quotidiani, pagando soltanto il 25% del prezzo di copertina, mentre il rimanente 75% verrebbe pagato dallo Stato, fino a un livello del contributo pubblico pari a 100 Euro a testa.
Partendo da questo scenario Andrea Kerbaker ha coordinato la successiva tavola rotonda per raccogliere il punto di vista di Antonio Calabrò, Salvatore Carrubba, Stefano Salis ed Emanuela Scarpellini, sia sulla situazione delineata da Nova, sia sul «bonus lettura». Nei due giri di tavolo che si sono susseguiti è emersa l’assoluta condivisione dei dati sullo stato di arretratezza culturale dell’Italia, non solo in termini di tassi di lettura, ma di deficit di consumo culturale generale. La storia dei consumi in Italia insegna che due sono i fattori fondamentali per un aumento del consumo di libri: la crescita economica e l’aumento del livello di istruzione. Anche nell’impresa deve poi affermarsi la consapevolezza del ruolo fondamentale che essa può svolgere nella crescita culturale del Paese che garantisce qualità al sistema e che si riverbera positivamente sull’impresa medesima: la crescita imprenditoriale è strettamente connessa alla crescita culturale.
La proposta del «bonus lettura» è stata valutata positivamente da tutti i partecipanti alla tavola rotonda con qualche suggerimento rispetto al target di riferimento: considerare anche i meno giovani che registrano consumi culturali interessanti che possono essere sviluppati, e le donne, che già oggi leggono più degli uomini e il cui mercato può essere suscettibile di ulteriori allargamenti con politiche mirate. Molta enfasi è stata data in generale alla qualità di ciò che viene pubblicato, con l’esigenza di configurare una razionalizzazione produttiva e un ripensamento del modello distributivo attuale.
Arziro Design è la soluzione pensata per le aziende coinvolte nella progettazione e la produzione di confezioni, etichette, biglietti, coupon, marche da bollo, francobolli, badge aziendali, materiale bancario e documenti generici come certificati o diplomi.
Ispirato a Fortuna, il software di progettazione di Agfa Graphics dedicato al mercato della stampa di elementi d’elevata sicurezza, Arziro Design, permette di creare in pochi secondi pattern molto complessi, per la stampa di elementi di sicurezza. Arziro Design è facile da usare e funziona su Adobe Illustrator CC 2014, standard, per Mac e Windows.
Secondo un rapporto della Commissione Europea, quasi il 7-10% del commercio mondiale è composto da merci contraffatte, con una perdita per i titolari dei marchi stimata in circa 500 miliardi di euro. Il rapporto calcola che la contraffazione sia responsabile della perdita di circa 2,5 milioni di posti di lavoro nei paesi del G20.
«L’epidemia della contraffazione ha fatto sì che numerose aziende ripensassero alle loro strategie di produzione e migliorassero le proprie tecnologie affinché possano contrastare più efficacemente questa situazione per evitare ulteriori perdite economiche» ha affermato Andy Grant, Global Head of Software, Agfa Graphics. «Questi prodotti contraffatti, di qualità inferiore, creano sul mercato problemi per i marchi originali e conseguentemente per l’economia. Proprio per questo abbiamo sviluppato Arziro Design come risposta all’aumento di tali minacce».
Arziro Design è stato creato per i designer e gli stampatori che necessitano di elementi di sicurezza a protezione dei loro marchi dalla contraffazione, sia per prodotti fisici che digitali.Arziro Design è la soluzione pensata per le aziende coinvolte nella progettazione e la produzione di confezioni, etichette, biglietti, coupon, marche da bollo, francobolli, badge aziendali, materiale bancario e documenti generici come certificati o diplomi.
Grazie all’integrazione con Adobe Illustrator i designer avranno accesso a un’ampia raccolta di moduli di progettazione e di strumenti all’interno del loro normale ambiente di lavoro. Arziro Design aiuta a creare pattern molto complessi, che poi diventano normali elementi di Adobe Illustrator; è anche possibile ‘arricchire’ progetti esistenti con elementi di sicurezza derivanti da Arziro o modificare creazioni di Arziro alterandone i parametri di progettazione predefiniti nel plug-in. In definitiva Arziro offre una piattaforma creativa, facile da usare, per i designer di questo specifico mercato.
Arziro Design è la soluzione pensata per le aziende coinvolte nella progettazione e la produzione di confezioni, etichette, biglietti, coupon, marche da bollo, francobolli, badge aziendali, materiale bancario e documenti generici come certificati o diplomi.
L'etichetta "Americano Gancia" che ha vnto i premi Best in Show e per il vincitore del gruppo Printing processes, assegnati a Collotype Labels (Italia).
L’etichetta “Americano Gancia” che ha vnto i premi Best in Show e per il vincitore del gruppo Printing processes, assegnati a Collotype Labels (Italia).
Oltre ai premi ai vincitori per gruppo e categoria, sono stati assegnati 61 certificati di menzione speciale. I premi per il vincitore dell’evento, del gruppo, della categoria e il premio della giuria sono stati assegnati durante lo European Label Forum di Finat nel corso della cerimonia di premiazione tenutasi l’11 giugno. I vincitori Finat dell’edizione WLA 2014 che si è tenuta appena prima di Labelexpo a Chicago lo scorso anno sono stati insigniti di un premio durante la cerimonia, con l’assegnazione dei loro premi.
Di seguito viene riportato uno schema del numero di vincitori e delle menzioni speciali per gruppo:
Gruppo
Vincitori
Menzione speciale
N. totale premi
N. totale partecipanti
Gruppo A: Marketing/utilizzo finale
12
47
59
184
Gruppo B: Processi di stampa
3
11
14
40
Gruppo C: Applicazioni non adesive
2
3
5
18
Gruppo D: Innovazione
1
–
1
5
Gruppo E: Digitale
3
–
3
9
Totale
21
61
81
256
Vincitori del premio Best In Show e dei gruppi – commenti della giuria
I premi Best in Show e per il vincitore del gruppo Printing processes sono stati assegnati a Collotype Labels (Italia) per l’etichetta Americano Gancia. I giudici hanno assegnato il numero massimo i punti tecnici disponibili a questa etichetta. Si tratta di una vera e propria etichetta combinata realizzata in 10 colori utilizzando la tecnologia flessografica, serigrafica, litografica offset, di trasferimento a freddo, a caldo e di verniciatura, il tutto in un unico passaggio. Il design è pulito e luminoso mentre la lamina dorata è di ottima fattura con le lettere dorate e i medaglioni estremamente leggibili. Il risultato finale è una testimonianza della quantità di controllo richiesto nel corso dell’intero processo di produzione, dalla prestampa fino alla stampa e finitura.
Il vincitore del gruppo Marketing/End uses è Collotype Labels North America Wines & Spirits (USA) per Dream No. 7, un’etichetta dall’aspetto deliziosamente complesso con elementi di profondità nascosti. Questa etichetta ha un aspetto quasi astratto con forme non descrittive che «fluttuano» attraverso i colori dello sfondo in continua mutazione. Il titolo dell’etichetta stampata con tecnologia serigrafica in bianco crudo e la sottile complessa struttura goffrata garantiscono un livello di qualità superiore per questa etichetta. I diversi livelli di verniciatura aggiungono profondità al risultato finale, stampato in 7 colori.
Il vincitore del gruppo Non-Adhesive è Forlabels S.A. (Grecia) per Goddesses Ouzo. Una piccola manica ordinata realizzata con stampa digitale in 5 colori su pellicola PET. Ciascuna manica riporta il nome del dio/dea rappresentato nell’illustrazione, creando un risultato estremamente piacevole con un elemento divertente nella manica finale.
Il vincitore del gruppo Innovation è Tovenca AG (Svizzera) per Cryo-Etiketten. L’etichetta è stata progettata per inserirsi in un sistema di stoccaggio criogenico, di conservazione e manipolazione di campioni biologici. La complessità dell’etichetta risiede nella conversione e nell’intelligente applicazione delle etichette alla fiala. La fustellatura doveva essere precisa e in grado di essere applicata e conservata in condizioni di bassissime temperature. L’innovazione risiede principalmente nell’applicazione di uso finale.
Il vincitore del gruppo Digital è Collotype Labels (USA) per Diströya, un’etichetta dall’aspetto inquietante con moltissima azione. È stato utilizzato un retino da 210 lpi per ottenere i dettagli straordinari dell’illustrazione e il testo visibile attraverso l’etichetta. La stampa in rilievo e a impressione presenta una registrazione esatta, così come la stampa a caldo e la verniciatura. Il dettaglio nelle quattro medaglie è facilmente leggibile e l’aggiunta di un timbro blu aggiunge un tocco di colore al risultato finale. L’effetto dello sfondo dell’etichetta stampata su pergamena è un vero colpo di genio.
Il premio speciale della giuria è stato insignito a Cabas S.A. (Grecia) per Anassa Organics Tea. I giudici hanno ritenuto che questa serie di etichette fosse eccezionale per la storia raccontata e per la semplicità dei processi di stampa impiegati.
Il premio speciale della giuria è stato insignito a Cabas S.A. (Grecia) per «Anassa Organics Tea». I giudici hanno ritenuto che questa serie di etichette fosse eccezionale per la storia raccontata e per la semplicità dei processi di stampa impiegati.
Selezione dei World Label Awards
Più tardi quest’anno, i partecipanti Finat al concorso World Label Awards (WLA) 2015 di L9 verranno selezionati per essere giudicati appena prima di Labelexpo Europe che si terrà a Bruxelles a fine settembre.
All’edizione WLA del 2014, Finat ha ricevuto tre premi principali. Le aziende insignite sono state Stratus Packaging (Francia) per Wines and Spirits, Grȧficas Varias (Spagna) per la categoria Digital e Schreiner Group (Germania) per la categoria Innovation. Si sono registrate alcune menzioni d’onore, per aziende tra cui Permapack AG (Svizzera) per il Fexo Colour Process; Ҫiftsan Etiket (Turchia) per il Letterpress Colour Process; Collotype Labels (Australia) per Combination Wines and Spirits e Omnipack (Svizzera) per il Combination Coloru Process. Un membro Finat si è inoltre aggiudicato un ambito premio WLA Best of the Best award, ma il vincitore resterà segreto fino a quando il premio verrà presentato all’azienda nel corso della cerimonia dei Label industry Global Awards che si terrà il 29 settembre durante Labelexpo Europe. Per ulteriori informazioni sui vincitori, vedere a pagina 54-63 dell’annuario Finat 2015.
ITS Angelo Rizzoli ha realizzato il portale web www.vivaioscuole.it dove ogni giorno vengono pubblicati dei video/presentazioni realizzate dalle scuole italiane.
Nel Padiglione Italia, al terzo piano, ci sono le eccellenze del sistema scuola italiano, uno spazio fisico per gli studenti dove vengono proiettati a ciclo continuo i video del giorno.
Michelle Obama e figlie con Agnese Renzi si sono fermate nello spaizo “Vivaio scuole” di Padiglione Italia!
Anche il Corriere ha dato questa importante notizia, che sottolinea l’attenzione della first lady per la formazione.
Gareth Ward ha visitato drupa per la prima volta nel 1986 e da allora ha sempre continuato a scrivere sulla stampa. In questi anni ha visitato aziende di stampa di tutto il mondo e intervistato gran part dei leader fornitori del settore in qualità di redattore della rivista Printing World.
Gareth Ward ha visitato drupa per la prima volta nel 1986 e da allora ha sempre continuato a scrivere sulla stampa. In questi anni ha visitato aziende di stampa di tutto il mondo e intervistato gran part dei leader fornitori del settore in qualità di redattore della rivista Printing World.
Manca meno di un anno a drupa 2016! la principale fiera per la stampa e le soluzioni crossmediali.
In attesa dell’evento più atteso (la ripetizione è voluta!) dal mondo della stampa, pubblichiamo una serie di articoli scritti da esperti; il primo del serie si intitola “Smarter print to market”scritto da Gareth Ward (UK).
Gareth Ward ha visitato drupa per la prima volta nel 1986 e da allora ha sempre continuato a scrivere sulla stampa. In questi anni ha visitato aziende di stampa di tutto il mondo e intervistato gran part dei leader fornitori del settore in qualità di redattore della rivista Printing World. Oggi si occupa dell’editing e della pubblicazione di Print Business in formato cartaceo e del relativo sito Web. Aiuta gli stampatori a muoversi nell’universo in evoluzione delle comunicazioni parlando di tecnologia e delle aziende che si sono adattate con successo a nuovi metodi lavorativi. Gareth è anche un relatore conosciuto nonché moderatore presso eventi di settore in tutto il mondo e scrive commenti per riviste e blog.
Il consumismo, un incremento della popolazione a livello globale, gli effetti di Internet e dell’e-commerce… tutti questi sviluppi stanno avendo un impatto sul nostro mondo, cambiando le previsioni per il futuro e incidendo fortemente sull’evoluzione e la sopravvivenza della stampa.
I consumatori si danno da fare per acquistare i prodotti più recenti in settori come quelli dei prodotti consumabili, farmaceutici e per la decorazione. La ricerca di merci desiderabili, di marca e con elevata qualità sta incidendo sui settori industriali, dell’imballaggio e in generale della stampa.
Il forte interesse nei confronti della stampa 3D, dell’elettronica, dell’RFID e delle applicazioni mobili e di codifica sta portando l’idea di comunicazione verso nuovi ambiti.
Stampare in modo più intelligente
Lo stampatore di successo del futuro sarà in grado di offrire ai propri clienti un servizio completo che andrà ben oltre la stampa e la finitura. Il mix esatto di comunicazioni digitali, stampa a valore aggiunto, manipolazione dei dati e logistica dipenderà dalla base clienti e da come lo stampatore si posizionerà o magari dalle collaborazioni che stringerà con altri attori dotati di know-how in questo settore. Ma quello che determinerà il successo della stampa in quanto mezzo di comunicazione nel prossimo decennio è già chiaro: la stampa deve essere mirata e pertinente.
Ciò non era necessario quando la stampa era il canale principale di diffusione di pubblicità, informazioni, comunicazioni con il governo e così via. Gran parte di questa stampa divulgativa è stata trasferita all’ambito digitale e non tornerà più indietro, ma la stampa non attraversa un momento di contrazione. Sta diventando sempre più intelligente, versatile e soprattutto più pertinente e importante per chi ne fa uso.
Se uno stampatore non prende parte a tale sviluppo, l’unica sua scelta resta quella di vendere servizi di stampa il più economici possibili e questo non rappresenta certo un modo di costruire il futuro né di creare collaborazioni durature con i clienti. Sfortunatamente sono molti gli stampatori che si muovono in base al prezzo e dovranno subire la stessa inevitabile fine dei pelosi mammut: l’estinzione.
L’IT definisce la pertinenza della stampa
Gli stampatori odierni devono avere tanta dimestichezza con l’IT quanta ne hanno con la litografia offset. La loro competenza può andare dalla gestione di un sito Web per ricevere lavori alla creazione di flussi di lavoro automatici che riducono al minimo i punti di intervento che possono causare l’introduzione di errori usando sistemi di gestione – MIS per registrare e presentare fino nei minimi dettagli il rendimento di un’azienda fino alla gestione di dati per creare comunicazioni personalizzate per i clienti per parlare con loro nel modo più adeguato. Se ciò vuol dire comunicare tramite i social media unitamente alla stampa, questa sarà la tipografia di nuova generazione.
Il problema è che gli stampatori continuano a preferire gli investimenti in una nuova stampante anziché nell’IT. Perché la stampante viene vista come tangibile e comprensibile. Se opera a 18.000 fogli all’ora (e le macchine a drupa 2016 sono probabilmente in grado di raggiungere i 20.000 fogli all’ora), si tratta di una macchina il 20-30% più rapida rispetto a quella che possiedono attualmente, quindi è logico. Ma pochi pensano realmente a come i lavori devono essere elaborati prima di raggiungere la macchina da stampa o una volta stampati. In tutto il mondo le tirature di stampa si riducono e il tempo di realizzazione diminuisce. Una stampante più rapida aumenta il problema della gestione di più lavori in meno tempo senza commettere errori. Inoltre pochi considerano la formazione del personale come un investimento anziché un’imposizione.
Il primo «Global Insights Report» di drupa pubblicato nell’ottobre 2014 ha messo in evidenza quanto segue: «Solo il 23% del gruppo di esperti di drupa segnala un aumento nella spesa destinata all’IT negli ultimi cinque anni e praticamente tutti i responsabili delle decisioni aziendali hanno evidenziato una mancanza di specialisti in ambito IT. Si tratta di una sfida enorme per gli stampatori».Sabine Geldermann, direttore di drupa 2016.
Le competenze IT sono un fattore chiave per l’automazione a livello di processo. I fornitori di software del settore danno per scontato che la conformità al JDF sia fondamentale. I flussi di lavoro dovranno diventare più sofisticati. La realizzazione di una sezione di otto pagine su carta standard è semplice ma i clienti di domani vorranno qualcosa di più di questo. Vorranno che i loro prodotti vengano stampati per distinguersi, per produrre l’impatto che consentirà loro di differenziarsi tra le migliaia di messaggi di marketing che si ricevono ogni giorno.
Claus Bolza-Schünemann, presidente di drupa e CEO di KBA prevede che: «Tra alcuni anni vi saranno meno aziende di stampa ma saranno più grandi e di livello industriale, in grado di offrire un ampio ventaglio di servizi. Nel settore commerciale gli stampatori si trasformeranno in fornitori di servizi di marketing per i servizi di stampa e online».
Claus Bolza-Schuenemann, presidente del comitato consultivo drupa e Presidente della Koenig & Bauer Group.
«Il collegamento tra stampa, attività online e mobili si rafforzerà ulteriormente». Claus Bolza-Schünemann.
La transizione è appena agli inizi. Un noto commentatore di pubblicità e Internet ha sottolineato lo scorso anno che i consumatori trascorrono moltissimo tempo utilizzando gli smartphone ma che questi sono alla base solo di una piccola percentuale della spesa complessiva di marketing, mentre il settore in rapida contrazione dei giornali attira una quantità sproporzionata di investimenti pubblicitari. Sarà necessario ridurre da un lato per aumentare dall’altro a meno che il giornale non diventi più pertinente per i suoi lettori. Ciò significa sezioni iperlocali stampate digitalmente con pubblicità mirate.
Nuova convalida della stampa in un mondo digitale
Lo stesso si può osservare nelle riviste in cui i titoli di grande distribuzione che venivano stampati in rotocalcografia stanno perdendo quota mentre le riviste che si concentrano su interessi specifici dei lettori sono ancora in salute. Si registreranno fluttuazioni da un paese e l’altro e con il cambiare delle mode ma le riviste che si concentrano su questo tipo di lettori non verranno spazzate via dalla disponibilità a livello digitale dei contenuti perché la lettura di una rivista implica di più delle semplici informazioni che contiene.
Circa un decennio fa si prevedeva che con lo sviluppo di Internet i video on demand e la possibilità di interagire con i siti Web, le riviste di moda sarebbero scomparse perché i siti Web sono in grado di mostrare i vestiti indossati, presentano link ai prezzi e consentono di ordinare immediatamente. Ma le riviste di moda sono più forti che mai perché tenere in mano un numero di Vogue definisce in un certo qual modo la donna che lo possiede. I siti Web di moda online come ASOS e Pret-a-porter hanno lanciato riviste stampate a causa di tale fenomeno.
Le cassandre che prevedevano lo stesso destino per i cataloghi sono stati contraddetti dalla natura umana. Ci piace sfogliare un catalogo o un depliant di viaggio. Accendono la nostra immaginazione in un modo che il digitale non riesce a fare. E i rivenditori che sono presenti solo online o che hanno abbandonato i loro cataloghi stampati stanno tornando alla stampa per ricordare ai clienti di visitare i loro siti Web per portare a termine un acquisto. Se lo shopping online continuerà a crescere (sebbene resti una parte relativamente piccola della spesa dei consumatori, anche nei paesi più industrializzati), sarà necessario sempre più materiale stampato.
Ma non sarà lo stesso tipo di stampa utilizzata in passato. Perché ad esempio inviare a qualcuno che se ne va sempre in vacanza in Sicilia informazioni su vacanze in Trentino? Invece l’agenzia viaggi, con l’aiuto dello stampatore, può creare una brochure personalizzata che presenta i migliori hotel e località della Sicilia. Si tratterà di una pubblicazione più limitata con una tiratura più breve ma gli standard di produzione potranno essere superiori in termini di stampa, carta e personalizzazione.
Lo stampatore dovrà essere pronto a offrire tale servizio ai propri clienti. Ciò significa investire in tecnologia in grado di gestire tirature di stampa più brevi. Significa la capacità di stampare su carta non rivestita, molto diffusa per le sue qualità al tatto e ciò può avvenire tramite le nuove tecnologie UV che si stanno diffondendo nel settore. Significa essere in grado di potenziare il prodotto stampato usando vernici, lamine, effetti di stampa in rilievo, fustellatura e altri processi in grado di potenziare il valore del prodotto stampato e renderlo più interessante e attraente per il cliente.
Ciò può implicare l’inclusione di circuiti elettronici stampati per trasformare una pagina stampata di un libro o una rivista in un altoparlante per raccontare una storia, il cruscotto di un’auto può animarsi quando diversi pulsanti e interruttori sono attivati, un’etichetta stampata è in grado di illuminarsi quando un sensore rileva del movimento.
I codici integrati nella pagina stampata sono acquisibili tramite smartphone per accedere a informazioni digitali rivolte al consumatore, magari a un’offerta da riscuotere in un certo negozio o ristorante, offrendo all’azienda che presenta l’offerta informazioni relative a chi ha acquisito il codice, dove e quando. Il poster o la pubblicità stampata acquisiscono un valore misurabile perché si sono dimostrati pertinenti per il consumatore in quel momento.
Innovazione nel marketing
La stampa e la finitura di alta qualità in grado di aumentare le vendite delle bottiglie di fascia alta di alcolici si stanno facendo strada verso altri tipi di packaging, in particolare con l’aumento delle merci prodotte artigianalmente. Sebbene qui i volumi complessivi siano ridotti, il valore della confezione stampata è molto più importante. E lo stampatore può influire molto di più sulla qualità rispetto all’azienda che lavora per marchi globali con team di marketing di prodotto che spingono gli stampatori ad adeguarsi.
Tuttavia, persino queste aziende globali devono acquisire una maggiore flessibilità per poter soddisfare il desiderio di innovazione e novità della nostra società. Ciò significa che il packaging stampato diventerà uno strumento di marketing importante, si pensi ad esempio all’impatto avuto dalla campagna Share a Coke. Lo stampatore deve essere in grado di ridurre i tempi di produzione dei nuovi prodotti, mediante flussi di lavoro automatizzati o magari tramite la creazione di prototipi usando la tecnologia di stampa 3D.
C’è spazio anche per l’utilizzo delle nuove tecnologie inkjet stampando direttamente sulla bottiglia o sulla confezione stessa, con la cosiddetta stampa diretta. Il sistema di stampa diventa parte della linea di imbottigliamento o confezionamento e anziché stampare e consegnare etichette, l’azienda di stampa si occuperà di gestire e utilizzare questo nuovo flusso di lavoro.
Tutto questo richiederà una nuova strategia di marketing per quello che rappresenta uno stampatore e quello che può fare e questo è un territorio ancora da esplorare per numerosi fornitori di servizi di stampa. Le eccezioni sono gli stampatori online che sono cresciuti rapidamente negli ultimi anni, spazzando via in tal modo le piccole attività di stampa. Ma persino questi esempi raramente hanno prezzi competitivi; vendono comodità e facilità di accesso e ciò si basa su un’attività di marketing costante e su sponsor che si occupano di far conoscere il marchio.
Aumentare il valore
Gli stampatori quindi devono concentrarsi sul servizio personalizzato, sulla modalità di stampa immediata, su un’ampia scelta di supporti, sulla progettazione, sulla soddisfazione del cliente e così via. Anche questo richiede competenze di marketing che devono essere sviluppate.
La risposta sarà diversa in base all’azienda di stampa, spiega Claus Bolza-Schünemann: «Ogni stamperia conosce i propri clienti e i propri punti di forza. Perciò, non è di grande aiuto copiare semplicemente la ricetta del successo di altri. Se ogni azienda offrisse gli stessi servizi ciò porterebbe automaticamente a una ridondanza sul mercato, con le ben note conseguenze».
«Le grandi fiere commerciali come drupa offrono buone possibilità di saperne di più sulle nuove tecnologie e sui modelli aziendali rivolti al futuro e sul percorso adeguato da seguire per un’azienda». Claus Bolza-Schünemann.
Alon Bar-Shany, vicepresidente e direttore generale di HP Indigo.
Alon Bar-Shany, vicepresidente e direttore generale di HP Indigo, è d’accordo: «È presente una certa pressione verso la commercializzazione su larga scala, opzioni di qualità più bassa e prezzo più contenuto, ma questa tendenza sarebbe un disastro per il settore. L’opportunità risiede nella stampa di meno pagine ma con un valore più elevato».
«Gli stampatori devono riconoscere che esiste un cambiamento e quindi cogliere l’opportunità. Il settore deve diffondere la parola in merito alla bellezza intrinseca e all’efficacia della stampa in un mondo digitale». Alon Bar-Shany.
La stampa resterà alla base del tutto ma gli stampatori devono trasformarsi in project manager, guidando i diversi aspetti della catena di comunicazione per ottenere il risultato desiderato dal clienti, con un ROI misurabile. L’obiettivo di ridurre i costi generali alla fine della supply chain ha già trasformato il modo in cui i libri vengono stampati e distribuiti; la stampa digitale sta iniziando a intaccare il settore del packaging per lo stesso motivo. Non si tratta del costo di produzione di un singolo cartone o etichetta che è importante, ma il costo generale dei materiali di scarto e del tempo trascorso nella supply chain. Gli stampatori devono ampliare le loro vedute oltre la creazione di una scatola.
Per le aziende che possono farlo, che si sono impegnate con i loro clienti e collaborano per trovare soluzioni che adottino la stampa a un qualche livello, il futuro è molto promettente.
«La stampa è ancora in grado di creare emozioni e la stampa dura, mantenendo momenti e ricordi». AlonBar-Shany.
La stampa non è più il banale foglio di carta che viene riciclato dopo pochi minuti. Gli stampatori intelligenti lo stanno scoprendo. Il valore ora è una funzione non di scarsità ma di pertinenza.