Con il suo primo focus di approfondimento, Audipress – l’indagine ufficiale di riferimento per la lettura della stampa quotidiana e periodica in Italia – rileva l’esperienza della lettura nel target TOP. «Ogni giorno più della metà degli italiani di questo segmento legge un quotidiano, +16,4% rispetto alla popolazione totale, e anche per i settimanali e i mensili crescono le differenze rispetto alla media nazionale, +4% per i lettori dei settimanali e +12,8% per i lettori dei mensili». Così il Presidente di Audipress, Maurizio Costa, nel rilevare come questi numeri dimostrino quanto e come il mezzo stampa sia presente nella dieta mediatica di questo qualificato segmento della popolazione, selezionato in base allo status sociale e alle caratteristiche professionali.
L’introduzione della versione digitale dei giornali ha portato la readership complessiva del segmento TOP a un livello superiore, moltiplicando le possibilità di lettura. Sottolinea infatti Costa che «tra questi lettori è più che doppia la quota di coloro che leggono su entrambi i supporti, cartaceo e digitale, rispetto alla popolazione totale (10,7% vs 4,8%)».
La fruizione del mezzo stampa è integrata nelle abitudini del target in tutte le sue declinazioni sociodemografiche (sesso, classi di età, eccetera), mentre non sembra influenzata dalle aree geografiche o dalla diversa ampiezza dei comuni. Il legame con il mezzo è confermato anche dal prevalere della copia comprata personalmente o in famiglia e da una fedeltà di lettura sopra la media.
I dati pubblicati per il target Top sono il risultato di un’elaborazione ad hoc effettuata da Doxa sulla banca dati Audipress 2015/I. Per la costruzione del segmento è stata selezionata l’elite (classe sociale superiore) alla quale si è aggiunta una quota di individui appartenenti alla classe sociale medio superiore con professione (propria o del capofamiglia) di livello elevato, come imprenditori, liberi professionisti, dirigenti, quadri. La combinazione delle variabili prescelte ha permesso di estrarre una quota corrispondente all’8% della popolazione adulta italiana (14 anni e oltre), con caratteristiche socio-demografiche corrispondenti a quelle dei maggiori percettori di reddito.
Con questo primo approfondimento – informa il Presidente Costa – «si avvia un nuovo percorso che prevederà ulteriori focus sui comportamenti di lettura della popolazione italiana, periodicamente resi disponibili sul sito dell’Istituto, valorizzando i dati della ricerca».
Audipress analizza le abitudini di lettura della classe sociale “top”
Thomann AG è la prima legatoria elvetica a investire nella Vareo

«Da questo impianto ci aspettiamo una maggiore efficienza nella produzione delle piccole tirature e una qualità ancora più elevata», afferma il direttore generale Reto Thomann.
Thomann AG, azienda specializzata in prodotti pregiati di nicchia di formato grande e piccolo, spesso provvisti di alette, è legata a Müller Martini da una partnership di lunga data. Dal 2001 la ditta si affida a un’accavallatrice-cucitrice Bravo T. Inoltre, ha utilizzato per anni una brossuratrice Baby Pony, che cinque anni fa è stata sostituita da una Eurobind 600 di Heidelberg e il prossimo settembre lascerà il posto alla Vareo di Müller Martini. La nuova brossuratrice della legatoria di Lucerna è dotata di un sistema di incollatura con ugello PUR sul dorso blocco libro, un dispositivo di misurazione dello spessore del blocco, una stazione di misurazione del formato, due ruote per alette, un’uscita a pila semplice automatica e aspirazione della polvere di fresatura e dei vapori della colla.
Aumentano le piccole tirature
«La nostra brossuratrice di oggi è ancora in ottime condizioni», spiega il direttore generale Reto Thomann, i cui genitori Irène e Werner Thomann hanno fondato nel 1969 l’azienda a conduzione familiare con un organico attuale di dodici collaboratori. «Tuttavia, dalla Vareo – che è perfetta per il nostro portafoglio di prodotti – ci aspettiamo una maggiore efficienza nella produzione delle piccole tirature, scadenze più ridotte, una più ampia gamma di formati e anche una qualità ancora più elevata, grazie al convincente ugello PUR».
L’aumento continuo delle piccole tirature registrato da W. Thomann AG, che lavora esclusivamente per tipografie elvetiche, è dovuto anche alla crescita costante delle segnature stampate in digitale. Se le tirature medie di libri, cataloghi e opuscoli stampati con il procedimento offset si aggirano sulle 500 copie circa, per la stampa digitale sono 150. Tuttavia, è sempre più frequente anche la rilegatura di commesse con tirature singole, per esempio rapporti di gestione personalizzati con tirature totali fino a 50 copie. «Per sopravvivere in un contesto di aspra concorrenza, la brossura deve essere di qualità impeccabile a partire da tirature da 1 copia», afferma convinto Reto Thomann.
Tra ganasce prensili servocontrollate
Oltre che per il convincente sistema a tre ganasce prensili, la legatoria professionale di Lucerna si dichiara entusiasta soprattutto del servocomando della nuova Vareo, che è stato presentato in anteprima mondiale agli Hunkeler Innovationdays di Lucerna lo scorso febbraio e, con una resa meccanica fino a 1.350 cicli all’ora, garantisce la massima flessibilità. La tecnologia che prevede l’azionamento separato di ogni singola pinza combina per la prima volta, in una sola macchina, i vantaggi del comando continuo e discontinuo. Riguardo alla qualità del prodotto finale, il fatto che la Vareo esegua movimenti asincroni significa che ogni passo della lavorazione può essere eseguito esattamente nel momento più utile a garantire la massima qualità del prodotto, a es. con velocità di superamento ottimizzate o maggiori tempi di pressatura delle copertine. E tutto questo mantenendo costanti le prestazioni complessive del processo.

Lo spettrofotometro a scansione automatica di Konica Minolta
FD-9 è uno spettrofotometro comunemente utilizzato nel settore della stampa per la creazione dei profili colore, in grado di misurare una tabella di colori standard alla velocità più elevata al mondo*1. Il lancio è previsto a livello globale nell’ estate del 2015 e sarà coadiuvato dai servizi di riparazione e taratura disponibili presso i cinque centri direzionali Konica Minolta presenti nel mondo.
La serie di spettrofotometri FD si inserisce nell’offerta di soluzioni totali e di gestione efficiente dei flussi di lavoro offerti alla clientela nel settore della stampa.
Il nuovo modello FD-9, che incorpora i sistemi di misurazione ottica ed elaborazione immagini più evoluti ed efficienti di Konica Minolta, consente processi di gestione colore più facili, precisi ed efficienti. La rete di assistenza globale dell’azienda supporta i clienti nella riduzione dei tempi e dei costi necessari per mantenere la precisione, la tracciabilità e la durata delle attrezzature. Konica Minolta fornisce ai clienti servizi di riparazione, calibrazione e servizi post-vendita di sostegno dai cinque centri direzionali (Giappone, America del Nord, Europa, Cina e Asia / Pacifico), coprendo 150 paesi diversi.
Principali caratteristiche
1. Misurazione di una tabella colore per la creazione del profilo alla velocità più elevata al mondo*1 (a circa 4 minuti*2).
2. La misurazione automatica colore effettuata dall’ FD – 9 può ridurre significativamente il tempo richiesto per la scansione, ridurre gli errori dell’operatore ed ottenere una migliore precisione nella misurazione del colore.
3. Il display LCD user-friendly montato sul corpo principale permette agli utenti di impostare, operare e monitorare lo strumento con facilità .
4. Connettività di rete – lo spettrofotometro FD-9 può essere inserito in rete collegando stampanti diverse prodotte dai principali produttori.
*1: Rispetto ai colorimetri auto-scansione che utilizzano il metodo di misurazione dei punti, a partire dal 13 Gennaio 2015*
*2: Tempo impiegato per eseguire la scansione di un grafico in formato A3 con 47 colonne e 32 righe di pezze campioni di 6×6 mm
Programma Fit@All in dirittura di arrivo e previsioni future
KBA ha pressoché terminato l’implementazione del programma Fit@All di ristrutturazione aziendale, avviato nel 2014. L’ampio pacchetto di misure comprendeva, fra l’altro, il trasferimento di oltre 50 macchine utensili, onde evitare la presenza di attività parallele nei siti di produzione. Gli stabilimenti di Ternitz e Trennfeld sono stati chiusi e venduti. Si può, quindi, considerare concluso il taglio complessivo di 1.500 posti di lavoro annunciato alla fine del 2013. Nella seduta tenutasi il 21 maggio 2015, l’Assemblea generale degli azionisti ha approvato in grande maggioranza il nuovo riallineamento del diritto societario proposto dal Consiglio di Amministrazione. Il piano di ristrutturazione prevede la trasformazione della società madre Koenig & Bauer AG in una Holding gestoria dopo la formazione, mediante scorporo, di quattro società operative affiliate per le divisioni Digitale & Bobina (KBA-Digital & Web Solutions), Foglio (KBA-Sheetfed Solutions), Cartevalori (KBA-NotaSys) e Produzione (KBA-Industrial Solutions). Le quattro società scorporate assumeranno la forma giuridica AG & Co. KG (Società in Accomandita per Azioni) e avranno come unico accomandatario la società madre Koenig & Bauer AG. La holding, con un Consiglio di Amministrazione ridotto a tre membri, svolgerà in prima linea funzioni strategiche e centrali. Una volta avvenuta l’iscrizione nel registro delle imprese, prevista per l’inizio di luglio, la nuova struttura entrerà in vigore con effetto retroattivo dall’1 gennaio 2015. Il Consiglio di Amministrazione si attende da questa operazione una maggiore trasparenza di costi e risultati, nonché un aumento di redditività grazie ai rapporti interni fra cliente e fornitore.
Nuovi mercati in vista
A fine marzo 2015 il gruppo KBA contava ancora 4.711 dipendenti, esclusi i tirocinanti, i praticanti e i dipendenti in semi-pensione, ovvero ben 3.000 lavoratori in meno rispetto a otto anni prima. Nel 2007 il fatturato del gruppo era ancora di 1,7 miliardi di euro, mentre nel 2014 si è attestato su 1,1 miliardi di euro. Il ridimensionamento maggiore si è avuto nel settore delle macchine da stampa offset a bobina che in passato rappresentava il core business di KBA. Gli effetti negativi della contrazione del mercato si sono ripercossi pesantemente, oltre che sul centro produttivo principale di Würzburg, anche sullo stabilimento secondario di Trennfeld e sulla sede di Frankenthal/Pfalz. Le nuove attività produttive di stampa digitale e packaging hanno sopperito solo in parte alla riduzione del volume di fatturato. Per questo motivo KBA lavora intensamente all’espansione del proprio portfolio di prodotti e al consolidamento della sua posizione nei mercati in crescita. In questo senso si è proceduto con nuovi sviluppi interni, l’acquisizione di imprese, quali KBA-Flexotecnica e KBA-Kammann, avvenuta nel 2013 e la cooperazione con altre aziende. KBA e il produttore americano Hewlett Packard (HP) presenteranno a novembre, nel centro produttivo di Würzburg, un nuovo impianto di stampa Inkjet per imballaggi in cartone ondulato, nato da un’intesa collaborazione.
Fespa 2015 ha attratto il pubblico più internazionale di sempre
Dei 23.137 visitatori che hanno varcato le porte della Koelnmesse, l’88% proveniva dall’Europa, il 5% dall’Asia, il 4% dal Medio Oriente e dall’Africa e il 3% dall’America del Sud e del Nord – erano 133 i Paesi presenti in tutto. Come previsto, la Germania presentava la più grande delegazione di visitatori, seguita da Paesi Bassi, Regno Unito, Belgio, Italia e Francia. Il 68% dei partecipanti proveniva da un paese diverso da quello ospitante.
La vicinanza di Colonia ai Paesi Bassi ha determinato la presenza a Fespa 2015 del numero più alto di delegati di questo paese a un evento Global Expo. Vi è stato altresì un considerevole incremento dei visitatori provenienti dal Belgio, con oltre il doppio dei delegati presenti all’evento del 2015 rispetto a Fespa 2010, l’ultima edizione del Global Expo in Germania. L’ubicazione di Colonia nel Nord Europa ha inoltre determinato un aumento del 37% della presenza di stampatori provenienti dalla Scandinavia, rispetto al 2010.
La presenza diretta in Turchia mediante Fespa Eurasia ha avuto un forte impatto nella regione, consentendo un aumento del 27% del numero di partecipanti di questo paese. Il marchio Fespa China è stato altresì molto efficace, determinando un aumento del 59% dei rappresentanti provenienti dall’Asia rispetto al 2010.
Il CEO di Fespa, Neil Felton, ha commentato: «Fespa 2015 è stato, a oggi, il nostro più grande evento Global Expo, con il maggior numero di espositori e visitatori, nonché con il più variegato mix di visitatori internazionali. È eccellente vedere il valore che la comunità di stampa globale attribuisce al Global Expo e in che modo la nostra espansione al di fuori dell’Europa abbia stimolato anche maggior interesse per il nostro evento di punta. Il ciclo peripatetico di Fespa attrae nuovi seguaci in nuovi territori e il trasferimento a Colonia ha rinnovato ancora una volta il nostro pubblico, consentendo agli espositori di stabilire nuove relazioni a ogni evento.»
«Il prossimo anno, quando ci sposteremo ad Amsterdam per Fespa Digital 2016, cercheremo di mantenere il coinvolgimento del nostro fedele seguito, cercando allo stesso tempo di coinvolgere nuovi pubblici di visitatori provenienti da diversi mercati verticali, sulla base della nostra decennale esperienza nell’organizzazione dell’evento dedicato al digitale.»
Finat rivela i vincitori del concorso Recycling Awards 2015
Helf Etiketten (Austria) e Bel Leerdammer Cheese (Belgio) sono i vincitori del secondo concorso Finat Recycling Awards. Entrambi i vincitori sono stati premiati nel corso di una cerimonia tenutasi nel corso del recente European Label Forum ad Amsterdam.
Il consulente per il riciclo Finat Jacques van Leeuwen ha presieduto la giuria, coadiuvato da Andreas Faul di Indege (settore della disinchiostrazione della carta) e Peter Sundt di Epro (l’organizzazione europea per il riciclo della plastica).
Vincitore della categoria Converter – Helf Etiketten
La categoria dei trasformatori ha richiamato diversi partecipanti e il vincitore Helf Etiketten ha impressionato la giuria con la sua percentuale di riciclo del liner del 100%. I giudici hanno menzionato inoltre l’etica sostenibile perseguita con la raccolta di liner dei clienti e le implementazioni continue di un sistema di gestione completo.
«Nella categoria trasformatori, che ha registrato una forte partecipazione, gli onori sono andati all’azienda Helf Etiketten alla sua prima partecipazione con una prestazione particolarmente significativa. La giuria è giunta all’unanime conclusione che il riciclo a capacità massima del liner e l’impegno dell’azienda nei confronti della comunicazione per il riciclo interno ed esterno, sostenuto da comunicati stampa e newsletter rappresentano una strategia esemplare. Considerati inoltre gli enormi sforzi profusi dall’azienda per ridurre gli scarti delle matrici e per tenere traccia del materiale secondario, la giuria è stata lieta di poter assegnare il premio ad Helf Etiketten», ha spiegato Van Leeuwen.
Vincitore della categoria utente finale
Nella categoria utente finale, Bel Leerdammer Cheese si è distinta per i suoi continui sforzi attraverso lo sviluppo di programmi pilota nel 2013 e il riciclo del 100% del liner di carta nel 2014. Ha integrato inoltre il riciclo nel suo sistema di qualità a livello aziendale e ha rafforzato la comunicazione interna ed esterna in merito alle proprie azioni di riciclo di release liner.
«Sebbene il numero di iscrizioni nella categoria utente finale fosse sensibilmente inferiore rispetto a quello della categoria trasformatori, la giuria è stata convinta dalla forte proposta di Bel Leerdammer Cheese e in particolare dai suoi miglioramenti portati avanti dal 2014. L’azienda non solo ha triplicato la quantità in tonnellate del proprio liner di carta riciclato rispetto all’anno precedente, ma ha incluso inoltre il riciclo del release liner come parte di un sistema di qualità certificato e ha intensificato i propri sforzi di comunicazione», ha spiegato Van Leeuwen.
Nano-Tack technology by Guandong
«Abbiamo riscontrato un cambio di mentalità degli attori che stanno manifestando un nuovo approccio nel modo di relazionarsi, di comunicare e di fare impresa – commenta Edoardo Elmi, Presidente Guandong guardando i dati di chiusura della fiera Fespa. «Hanno infatti imparato a uscire dai loro laboratori, cominciano a cercare prodotti mirati per meglio interagire con i potenziali clienti/utilizzatori. Quindi molto più attenti alle soluzioni concrete e calzanti con le esigenze del loro mercato. Insomma un grande passo in avanti.»
Da oltre due anni Guandong, trendsetter della comunicazione visiva, ha compreso questo cambiamento e sta investendo nella messa a punto di soluzioni che vanno in questa direzione: l’ampliamento della share di mercato del digitale. Frutto di questa strategia, le innovative linee di prodotti tra cui spicca l’inedita Nano-Tack technology presentata in anteprima assoluta a Fespa: la risposta innovativa per rivoluzionare l’ambito del Window Spot Déco ampliandone le applicazioni. Nano-Tack si applica in modo rapido su qualsiasi superficie liscia senza l’utilizzo di colla e senza bolle, è facilmente lavabile e rimovibile infinite volte. È disponibile in poliestere e PP nelle versioni trasparente o bianco. Anima di questa tecnologia è il trattamento della superficie del materiale: attraverso un procedimento speciale (Nano-tecnologia) che utilizza un particolare gel micronizzato, si crea una prima pellicola costituita da 7.000/8.000 ventose per cm². Queste microcapsule garantiscono, sulle superfici sottostanti, una presa perfetta data da un’azione meccanica e non da un processo chimico.
«L’estrema versatilità di questo prodotto consente al personale addetto allo store di posizionare direttamente i messaggi in base alle proprie esigenze, senza richiedere l’intervento del posatore/decoratore esterno – ha commenta Fabio Elmi, Marketing Director Guandong. «Inoltre questa fiera ha rappresentato per noi anche un volano per mettere a segno significative partnership con distributori internazionali che ampliano il network della nostra azienda. Dopo l’Italia e buona parte dell’Europa, ora la sfida è allargare ulteriormente il raggio d’azione di Guandong.»

Come sta l’industria italiana dei quotidiani?
In occasione della Conferenza internazionale Wan-Ifra Italia, svoltasi lo scorso 17 e 18 giugno 2015 Bologna, è stato presentato Il Rapporto sull’industria italiana dei quotidiani, la ricerca realizzata ogni anno dall’Asig e dall’Osservatorio tecnico «Carlo Lombardi» per i quotidiani e le agenzie d’informazione, che raccoglie i dati più aggiornati sul settore editoriale: vendite, pubblicità, andamento dei bilanci, occupazione e retribuzioni poligrafiche, rete produttiva, anagrafe delle imprese del settore. La ricerca contiene infine i dati tecnici sugli stabilimenti produttivi che operano in Italia nel settore della stampa dei quotidiani.
Il volume può essere scaricato integralmente a questo link.
Per scaricare le relazioni, clicca qui.
Gli indicatori-chiave che emergono dalla ricerca sono i seguenti:
Il mercato dei lettori
- Diffusione cartacea giornaliera 2014: 3.211.805 copie giornaliere (-11,7% su 2013)
- Diffusione digitale giornaliera 2014: 470.904 copie giornaliere (+57% su 2013)
- Diffusione complessiva giornaliera 2014: 3.682.709 copie giornaliere (-6,5% su 2013)
- Lettori di quotidiani nel giorno medio: 19.387.000 (36,6% della popolazione adulta)
Il mercato pubblicitario
- Mercato pubblicitario italiano 2014: 6,201 miliardi/€ (-2,5%)
- Fatturato pubblicitario dei quotidiani 2014: 810 milioni/€ (-9,7%)
- Quota % della televisione sul mercato pubblicitario complessivo: 56,5%
- Quota % dei quotidiani sul mercato pubblicitario complessivo: 13%
La rete produttiva
- Numero stabilimenti di stampa: 66 (-6 rispetto al 2014)
- Numero rotative di stampa installate: 116 (-7 rispetto al 2014)
- Capacità produttiva: 3.880.000 giri cilindro/ora (-2% rispetto al 2014)
Occupazione e retribuzioni poligrafiche e previdenza integrativa di settore
- Numero poligrafici al 31 dicembre 2014: 4.105 (-541 rispetto al 31 dicembre 2013)
- Retribuzione annua lorda media 2014 per poligrafico: € 41.996,17 (-3%)
- Numero di pensionati al 31 dicembre 2014: 15.648
- Rapporto di dipendenza attivi/pensionati: 1:3,8
- Aliquota previdenziale di settore: 25,50%
Anagrafe dell’industria italiana dei quotidiani
- 123 testate quotidiane
- 85 società editrici
- 66 stabilimenti di stampa
- 68 concessionarie di pubblicità
- 119 agenzie d’informazione
La prima edizione di BestinFlexo premia la qualità flessografica
Per ciascuna categoria saranno selezionati i tre lavori migliori che otterranno così una “nomination”.
I vincitori di ciascuna categoria verranno ufficializzati e premiati in occasione di un’apposita serata in programma il 10 novembre a Bologna, giorno precedente il Flexo Day 2015.
Le Categorie:
• Banda Stretta supporto carta/cartoncino
• Banda Stretta supporto film
• Banda Media supporto carta/cartoncino
• Banda Media supporto film
• Banda Media supporto cartone ondulato “post-print”
• Banda Larga supporto carta/cartoncino
• Banda Larga supporto film
• Banda Larga supporto cartone ondulato “post-print”
Per ulteriori dettagli sulle categorie consultare il bando: Bando_intero_editabile
Digital Flex… buon compleanno!

Il 20 giugno, nella cornice del Parco di Monza, presso il Ristorante Saint George Premier, clienti, fornitori, partner di Digital Flex hanno accolto l’invito a stringersi attorno al gruppo dei cinque soci, che, arrivati alla seconda generazione, hanno saputo far crescere il loro business di pre-stampa flessografica al servizio di brand-owner, stampatori, studi grafici, portandolo in tempi recentissimi sul mercato internazionale.
Renato Vergnano, President & Managing Director, di Digital Flex, nel dare il benvenuto, ha ricordato gli inizi quando l’azienda era nota come Nuova Roveco e la flessografia era basata sulla gomma vulcanizzata e poi i primi fotopolimeri. Allora per raggiungere dei buoni risultati di stampa occorreva tanta dedizione, passione e studio dei materiali.
In quei tempi iniziò il rapporto stretto con DuPont e l’azienda di pre-stampa divenne il punto di riferimento per l’esecuzione di prove sui nuovi materiali. Luigi Robbiati, Past VP Marketing & Sales di DuPont EMEA, non ha mancato di intervenire riconoscendone la grande competenza e ricordando la grandissima collaborazione.
Renato Vergnano con Andrea Vergnano, Senior Executive Vice President, e Franco Collini, Vice President & Sales Director, sono stati gli ideatori e i curatori della festa in tutti i dettagli. I partecipanti hanno potuto godere di momenti indimenticabili, con un ottimo pranzo, arricchito da musica dal vivo e a sorpresa un duo canoro ha intonato la nota aria verdiana «Libiamo nei lieti calici» da cui è scaturito un festoso brindisi A questo sono seguiti altri brindisi fino a quello finale al taglio della torta.
Andrea ha voluto anche mostrare ai partecipanti il video realizzato per il cinquantesimo, che svela interno ed esterno dell’ampio capannone industriale che ospita Digital Flex. Lo stabilimento è stato costruito con criteri di eco-sostenibilità, con sistema fotovoltaico, sistema abbattimento fumi, riciclo dell’acqua e recupero solventi. «Per noi la sostenibilità ambientale è un valore aggiunto. È una sfida onerosa che accettiamo per offrire sempre il meglio ai nostri clienti». Si è potuto anche vedere il grande dispiego di tecnologia di pre-stampa e le innumerevoli postazioni per la preparazione degli impianti, la gestione della cromia, la rappresentazione realistica del prodotto finale.
Le tappe di una crescita
La storia dell’azienda ha inizio nel 1965, quando quattro giovani imprenditori fondano la Nuova Roveco in uno spazio di 220 m2, dando così vita alla prima azienda italiana di pre-stampa dedicata esclusivamente al settore flessografico. Nel 1997 Nuova Roveco diventa holding e istituisce il suo braccio operativo nella Digital Flex, prima azienda italiana e tra le prime in Europa a installare un impianto CTP flexo per la produzione di lastre digitali.
Da allora l’azienda si è ampliata, introducendo nuove unità produttive per la realizzazione di impianti fotopolimerici anche in sleeve e supportandone l’evoluzione attraverso l’impiego di soluzioni hardware e software avanzate e la realizzazione di materiali altamente innovativi.
Oggi l’azienda si estende su una superficie di 4.300 m2 e dispone di un apparato produttivo molto specializzato, che si basa su tecnologie al top di gamma, con capacità produttive flessibili e su un organico di 60 collaboratori organizzati su due turni di lavoro. «Gestiamo il lavoro di 10.000 ordini l’anno producendo 20.000 mq di materiali fotopolimerici, ma grazie alla nostra flessibilità siamo in grado di aumentare la produttività di un terzo», commenta Andrea Vergano. L’iter lavorativo segue gli ultimi principi di qualità e sicurezza e dal 2000 l’azienda detiene la certificazione UNI EN ISO 9001:2008.
Per il cinquantesimo Digital Flex si è rifatta il look, rinnovando gli uffici della sede di Monza, e potenziando la struttura produttiva. Inoltre ha creato uno studio grafico dedicato alla progettazione d’imballaggi, Futurflexo, configurandolo come realtà aziendale autonoma all’interno di Nuova Roveco Group. Ha deciso inoltre di farsi come regalo il brevetto della tecnologia Flexo HD Plus®, sviluppata da Digital Flex per raggiungere l’eccellenza nella stampa flessografica. Grazie a questa tecnologia brevettata a livello europeo, Digital Flex può garantire maggior costanza di stampa lungo l’intero processo di produzione.
Nuova Roveco prima e Digital Flex poi sono stati e sono sinonimo di innovazione, elevati standard qualitativi, rapidità nell’esecuzione e competitività commerciale. «Le tante stagioni fatte di lavoro, perseveranza, concretezza e innovazioni ci hanno consegnato una lunga serie di successi e di riconoscimenti dei quali siamo molto fieri», conclude Renato Vergnano. «Oggi la nuova stagione si apre forte dell’esperienza passata e proiettata verso un futuro certo, nel quale continueremo ad anticipare i bisogni e le esigenze dei nostri clienti».