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Il coraggio della Cooperativa lavoratori Zanardi

Con un vero coraggio da leoni, la Cooperativa lavoratori Zanardi sfida le difficoltà e oggi è un caso esemplare di come ci possa rialzare nonostante la crisi. Dopo i tragici accadimenti del 2014, annus horribilis che ha visto prima il suicidio del titolare, Giorgio Zanardi, schiacciato dai debiti e dalla sospensione dei fidi bancari, e poi un maxi furto da centinaia di migliaia di euro, un gruppo di ex dipendenti ha deciso di rilevare l’attività dell’azienda padovana ormai in liquidazione costituendo un’impresa sociale e facendo ripartire di fatto la produzione. Un classico intervento di workers buy out grazie al quale l’azienda in crisi è stata salvata e commutata in coop dagli ex impiegati che, pur di non perdere il lavoro e di non sperperare un business con buone potenzialità, hanno messo in gioco la loro mobilità.

«In effetti il punto fondante di questa ripartenza» spiega Mario Grillo, ex amministratore unico della Zanardi e oggi socio della cooperativa «è rappresentato dal fatto che i lavoratori hanno messo a disposizione l’anticipo della propria mobilità come capitale sociale. Hanno cioè applicato quanto consente il D.L. 23 dicembre 2013, n. 145, che dà la possibilità di una corresponsione anticipata dell’indennità a chi vuole rischiare e rilevare asset aziendali piuttosto che “vivacchiare” con la mobilità. Certo, si è trattato di un vero e proprio atto di intraprendenza. L’azienda era in crisi da tempo e agli inizi dello scorso anno aveva avanzato presso il Tribunale di Padova domanda di concordato. Dinanzi a una simile situazione e in assenza di proposte serie provenienti da altri imprenditori per rilevare l’attività, i lavoratori hanno incominciato rinterrogarsi sul futuro diffondendo l’idea di poter fare da soli. Abbiamo contattato la Lega Coop, con sede a Mestre, e con loro, dopo aver studiato il caso abbiamo deciso di partire. Paradossalmente questo tipo di iniziative non godono di una corsia preferenziale, né da parte del tribunale né da parte del sindacato. In particolare la Cisl di Padova ha rischiato di far saltare l’intero progetto creando dubbi e paure presso gli operai che, secondo quanto paventato dalla sigla sindacale, avrebbero dovuto assumersi i debiti (per esempio stipendi arretrati, tfr, tredicesime non godute) derivanti dalla vecchia società. Cosa assolutamente infondata perché nel nostro caso si è dato vita a una nuova figura giuridica applicando una vera e propria cesura che esclude ogni responsabilità e solidarietà della Cooperativa C.L.Z. sc per i crediti vantati nei confronti della Gruppo editoriale Zanardi srl in liquidazione».

La provenienza dei fondi

«Sciolti i nodi e le remore più importanti» racconta Grillo «ci siamo quindi mossi attraverso l’organizzazione della lega delle cooperative con l’azienda che gestisce la mutualità Coopfond che, sulla base del piano industriale da noi presentato, ha deliberato di entrare come socio finanziatore con 250mila euro. Nel contempo è intervenuta anche CFI, Cooperazione finanza e impresa, operante sulla base della legge Marcora e partecipata dal Ministero dello Sviluppo Economico, la quale ha contribuito con altre 250mila euro. Il totale dunque ammonta complessivamente a 500mila euro, cifra resa disponibile al termine del versamento delle mobilità provenienti dall’Inps che, in poco più di un mese, ha fatto tutto. È bene sottolineare infatti che formalmente la cooperativa ha iniziato a operare il 3 di novembre dell’anno scorso e già prima di Natale l’Inps ha predisposto tutte le indennità.

Infine abbiamo presentato il progetto a Veneto Sviluppo, società della Regione Veneto che si occupa di sostegno all’imprenditoria e che ha predisposto in qualità di socio finanziatore 200mila euro. In questo modo il capitale sociale risulta di circa un milione e 100mila euro, un somma che ci garantisce l’acquisto dei macchinari e degli impianti da impiegare nell’attività. Al momento la cooperativa ha preso in affitto parte delle macchine e dell’immobile della G.E.Z.,Gruppo Editoriale Zanardi, che ha in corso una domanda di concordato liquidatorio. E infine pensiamo di trasferirci verso il termine del 2015 in una location più consona alle nuove dimensioni e ai nuovi obiettivi della cooperativa. Stiamo infatti cercando 5mila metri quadrati distribuiti in un unico piano, un’area con gli uffici in testa che ci permetta un flusso di lavoro più efficiente. Per il funzionamento operativo, invece, ci siamo rivolti al circuito bancario: finora abbiamo ottenuto un primo finanziamento da parte di Banca Etica che ci ha concesso un fido commerciale per lo sconto in anticipo di fatture sia in Italia che all’estero di 400mila euro, una cifra che al momento riteniamo capiente. Naturalmente ci sono allo studio altri interventi, ma non sono da sottovalutare le difficoltà legate più che altro ai tempi di erogazione».

Gli obiettivi di fatturato

«La Zanardi – prosegue Grillo – ha sempre avuto come mercato di destinazione quello dei volumi di pregio e dei libri per bambini soprattutto all’estero. In sostanza un buon 80% delle vendite era realizzato con clienti internazionali e solo 20% in Italia. Oggi la cooperativa ha l’obiettivo di raggiungere circa la metà del fatturato che la Zanardi riusciva a esprimere: tenuto conto che le nostre forze sono ben più limitate, pensiamo di fatturare più o meno 6,5 milioni di euro, contro i 13 realizzati in passato dalla Zanardi. Devo ammettere che i primi due mesi, cioè novembre e dicembre, sono stati abbastanza positivi e siamo riusciti a chiudere in sostanziale equilibrio, mentre tra gennaio e febbraio il fatturato ha un po’ sofferto perché non la produzione si è fermato nel periodo compreso tra giugno a settembre e la pipeline si è svuotata. In questi mesi stiamo lavorando per ricostruirla. Certo, per il primo anno abbiamo in previsione di arrivare a un fatturato totale tra i tre e i quattro milioni. E sempre con una grossa fetta di clienti esteri.

Al momento la Cooperativa conta una squadra 24 lavoratori, ma l’obiettivo è di raggiungere 45-46 unità entro il 2017, forse anche un po’ prima. Poi il tutto dipende dalla velocità con cui riusciremo ad andare a regime con il rapporto con la clientela e a centrare gli obiettivi di fatturato. È stato inoltre deciso dai lavoratori di rinunciare a tutto quello che va al di sopra della paga base: quindi in busta paga è mantenuto i livello di categoria che i lavoratori avevano prima della crisi, ovvero dai 1.100 ai 1.300 euro. Certo, se le cose dovessero evolvere positivamente una parte dell’utile potrà essere distribuito a beneficio di queste persone, tutte intorno alla quarantina, che hanno saputo superare notevoli problemi e rilanciare un’attività che era data per spacciata».

EVO XD per la stampa di imballaggi flessibili sarà protagonista a Converflex

Una unità di stampa della richiestissima serie EVO XD di KBA-Flexotecnica sarà esposta alla Converflex di Milano e una macchina in produzione nel vicino stabilimento di Tavazzano.
Una unità di stampa della richiestissima serie EVO XD di KBA-Flexotecnica sarà esposta alla Converflex di Milano e una macchina in produzione nel vicino stabilimento di Tavazzano.

L’attrazione allo stand Kba a Coverflex (Padiglione 2 stand n. H11/K20) sarà un’unità di stampa della rotativa flessografica attualmente più richiesta, la EVO XD a tamburo centrale. Il ponte di stampa, di recente sviluppo, presenta un elevato grado di automazione (per esempio i sistemi Auto Impression Setting System A.I.F. e Automatic Register Control A.R.F.). Il nuovo ponte finale, inoltre, permette di risparmiare grandi quantità di energia. L’unità in esposizione è dotata di otto gruppi di stampa ed è configurata per larghezze del nastro fino a 1.500 mm e una velocità di stampa massima di 500 m/min. In Europa e oltreoceano, la serie EVO XD viene utilizzata principalmente nella stampa di imballaggi flessibili per pellicole plastiche, materiali rivestiti in alluminio o laminati, carta o cartone ed è conosciuta per la sua qualità di stampa. Due volte al giorno (eccetto il sabato pomeriggio), KBA-Flexotecnica mette a disposizione dei visitatori uno shuttle che li recherà alle dimostrazioni di stampa su una EVO XD a otto colori nel vicino stabilimento di Tavazzano.

Con le sue Rapida, KBA è il primo attore mondiale di mercato nella stampa di astucci pieghevoli. Attualmente, oltre il 70% degli impianti offset Rapida con fino a 19 gruppi di stampa e finitura vengono consegnati a stampatori di packaging di tutto il mondo.

Anche KBA-CleanAir, parte di KBA-MetalPrint GmbH di Stoccarda, presenterà la propria gamma di sistemi industriali di depurazione dell’aria di scarico, interessanti dal punto di vista energetico e ambientale anche per gli stampatori di packaging. I sistemi di depurazione dell’aria di scarico di KBA-CleanAir trovano impiego in numerosi settori, tra cui anche l’industria grafica, per l’eliminazione di aerosol, idrocarburi o odori dall’aria di scarico e diventano sempre più interessanti in considerazione dei crescenti requisiti ambientali.

Ottime notizie

Il Gruppo Gerosa, con stabilimenti di produzione in vari Paesi, ha appena ordinato a KBA-Flexotecnica una rotativa a dieci colori della serie EVO XD High Profit per lo stabilimento italiano Flexocit di Brescia. Anche lo stampatore di cartonaggi Ruggeri di Modena ha installato una Rapida 106 con sette gruppi inchiostratori, torre di verniciatura, due essiccatoi intermedi, un gruppo di stampa aggiuntivo e triplo prolungamento dell’uscita.

Una unità di stampa della richiestissima serie EVO XD di KBA-Flexotecnica sarà esposta alla Converflex di Milano e una macchina in produzione nel vicino stabilimento di Tavazzano.
Una unità di stampa della serie EVO XD di KBA-Flexotecnica sarà esposta a Converflex di Milano e una macchina in produzione nel vicino stabilimento di Tavazzano.

The Paper Book, il punto di riferimento per le carte creative

Mentre prosegue il tour europeo di Pop’UP Exhibitions, il Gruppo francese presenta Paper Book, al servizio del mondo della creatività e delle aziende.
Mentre prosegue il tour europeo di Pop’UP Exhibitions, il Gruppo francese presenta Paper Book, al servizio del mondo della creatività e delle aziende.
Mentre prosegue il tour europeo di Pop’UP Exhibitions,  il Gruppo francese presenta Paper Book, al servizio del mondo della creatività e delle aziende.
Mentre prosegue il tour europeo di Pop’UP Exhibitions, il Gruppo francese presenta Paper Book,
al servizio del mondo della creatività e delle aziende.

Coprirà 120 paesi nei cinque continenti. Partendo dalle carte contenute nel Book, il mondo della creatività e dei decision maker, dovrà prendere le misure per stabilire la qualità rispetto a carte e prodotti che dovranno essere scelti per progetti futuri.

The Paper Book ha numerose caratteristiche che lo rendono un prezioso alleato per gli addetti ai lavori. Intanto parliamo di un volume, formato A4, del peso di 3,5 chilogrammi, la cui versione ufficiale è accompagnata da un book più piccolo, a sei ante, che contiene le waterfall di tutte le gamme contenute nel volume da scrivania.

Come si potrà notare, la cover riporta, come riferimento temporale, le date 2015-2017. Ciò sta a significare che le carte contenute nel Book saranno garantite e disponibili a stock fino al 2017. Questo offrirà, alle aziende, la certezza di poter realizzare – per esempio – un pack per prodotti da lanciare sul mercato per il quale si potrà utilizzare la stessa carta a lungo, senza incorrere nei problemi legati all’indisponibilità delle carte che comporta, spesso, la necessità di rifare anche il packaging.

Le carte sono raccolte in rigoroso ordine alfabetico per rendere la ricerca più agevole e sono ricercabili, anche, nell’indice globale presente all’inizio del Book che le categorizza per gamma e prodotto. Ogni foglio, inserito nel volume, rappresenta un prodotto in una singola grammatura. Sulla pagina, poi, è possibile rintracciare le ulteriori informazioni utili: grammature disponibili, la possibilità di avere la filigrana o meno, i formati, la disponibilità delle buste, caratteristiche della carta (per esempio se è riciclata o meno e la relativa percentuale), la possibilità di poterla stampare in digitale e l’esistenza, di quel prodotto specifico, nella gamma Digital garantita Indigo.

Infine, all’occhio dei più attenti, non sarà sfuggito il restyling del logo del Gruppo che va proprio nella direzione di fortissimo rinnovamento in tutti gli ambiti che Arjowiggins sta intraprendendo già da diversi mesi.

«È semplice e – allo stesso tempo – prezioso» ha dichiarato Simone Medici, AD di Arjowiggins Italia e direttore sales & marketing della divisione Creative Papers per l’area Sud Europa e Turchia che ha aggiunto: «In ogni pagina di The Paper Book è possibile trovare tutte le informazioni utili e fondamentali che vanno tenute in considerazione in fase di scelta di un prodotto per realizzare il progetto creativo perfetto alle proprie esigenze».

The Paper Book ha, come target di riferimento distributivo: end user, designer, luxury brand manager, decision maker, trend setter, art director e stampatori selezionati.

«Gli International Standards for Creative Papers sono raccolti, per la prima volta, in queste 300 pagine. La distribuzione capillare sui cinque continenti ne è la garanzia. Sono questi gli standard dai quali i designer e le aziende partiranno per indirizzare le loro scelte in termini di carte creative», ha concluso Simone Medici.

The Paper Book è anche in vendita sul sito al costo di 135 euro.

Durst garantisce a Pixartprinting la stampa su supporti dal cartone all’alluminio

Rho 1312 di Durst.
Rho 1312 di Durst.

Pixartprinting incrementa la capacità produttiva con la prima installazione italiana di Rho 1312 in versione cartotecnica, l’ammiraglia dei sistemi flatbed di casa Durst.

L’innovazione tecnologica è uno degli asset del Web to print veneziano, che investe costantemente nell’aggiornamento dei sistemi implementati per rispondere al trend crescente della domanda, mantenendo costante la promessa in termini di servizio e qualità. Palcoscenico di molte installazioni in anteprima, è il punto di riferimento per numerose aziende produttrici che progettano sistemi in versione tailor made per soddisfare le esigenze di Pixartprinting. Così come è avvenuto per la nuova Rho 1312 realizzata da Durst con funzionalità customizzate.

Installata da metà marzo presso l’headquarter di Quarto d’Altino, Rho 1312 ha già dato prova delle sue performance. «Cercavamo una soluzione industriale in grado di soddisfare le nostre crescenti necessità produttive, garantendoci al tempo stesso la massima automatizzazione di processo» spiega Alessandro Tenderini, CEO di Pixartprinting. «Dopo un’attenta analisi di tutte le proposte disponibili sul mercato, abbiamo confermato ancora una volta la fiducia a Durst». Produttività dunque ma anche versatilità. In Pixartprinting il nuovo sistema Durst è destinato alla stampa di tutti i materiali large format, dall’alluminio al polionda, dal forex al cartone.

Grande soddisfazione anche in Durst: «Siamo orgogliosi che la prima installazione italiana di Rho 1312 sia avvenuta presso un cliente di riferimento e di fama internazionale come Pixartprinting, consolidando così una partnership che dura ormai da diversi anni» afferma Alberto Bassanello, Direttore Vendite Italia di Durst Phototechnik.

Rho 1312 di Durst.
Rho 1312 di Durst.

Veneta Roto non è più partecipata da Pigini Group

Giuseppe Casali, amministratore delegato di Pigini Group.
Giuseppe Casali, amministratore delegato di Pigini Group.
Giuseppe Casali, amministratore delegato di Pigini Group.
Giuseppe Casali, amministratore delegato di Pigini Group.

Pigini Group esce da Veneta Roto, cede le quote detenute al 70% ai soci di minoranza, ma mantiene uno stretto rapporto di collaborazione con l’azienda nata nel 2013 dalla ex Offset Print di Verona. Pigini aveva deciso di rilevare l’intera partecipazione di Veneta Roto per integrarne a tutti gli effetti le attività nella logica industriale del gruppo; tuttavia tale richiesta non è stata accettata dai soci di minoranza che, a loro volta, hanno chiesto e ottenendo di riprendersi il controllo del 100% che avevano, in ogni caso, sino a agosto 2013.

Si tratta quindi di un ribaltamento dell’assetto proprietario deciso di concerto tra tutta la compagine societaria, un ribaltamento che ha portato di fatto a escludere altre possibili soluzioni, come per esempio un semplice aumento di capitale. Il distacco di Veneta Roto dall’orbita di Pigini Group non intacca però il grande rispetto, umano e imprenditoriale, tra gli ex soci al punto che, come ci racconterà lo stesso direttore generale di Pigini Group Flavio Zuin, le due realtà, pur distinte, saranno profondamente coinvolte l’una nell’altra per lo sviluppo di sinergie produttive e commerciali.

Vai a pagina 8 e Continua a leggere la notizie con l’intervista a Flavio Zunin!

La collaborazione: macchine e non solo

«C’è sempre stata» conclude Zuin «una stretta collaborazione specifica con la ex Opv che poi, già prima dell’ingresso di Pigini Group, divenne Veneta Roto. Questo rapporto continua anche oggi; da parte nostra troviamo in Veneta Roto una macchina estremamente interessante come la rotativa Kba a 16 pagine, 5 colori, torri di verniciatura e uscita a foglio, un impianto utile, tra l’altro, anche per lo stabilimento bolognese appena preso in affitto da Rotopress. Come se non bastasse presso il sito veronese si trova poi una macchina a foglio di proprietà di Tecnostampa concessa in uso a Veneta Roto. Insomma, si tratta di un reciproco scambio di mezzi e di capitale tecnico che rende effettiva e concreta la nostra relazione industriale e commerciale. Ovviamente, come in tutte le relazioni, bisognerà impegnarsi reciprocamente per continuare a crescere e arricchire l’intesa».

Elcograf acquista per 5,5 milioni la Amilcare Pizzi

Dopo aver acquisito gli stabilimenti della Roto2000 spa e della Europrinting spa di Casarile (Milano), il gruppo Pozzoni, di cui Elcograf (ex Mondadori Printing) fa parte, rileva la Arti Grafiche Amilcare Pizzi di Cinisello Balsamo.

Nei mesi scorsi la Amilcare Pizzi era tornata nelle mani del liquidatore nominato dal Tribunale all’interno della procedura di concordato preventivo, dopo che si era interrotto anticipatamente l’affitto del ramo d’azienda della Pizzi da parte della Deaprinting. Il liquidatore aveva quindi pubblicato un bando per l’acquisizione dell’azienda di Cinisello Balsamo, scaduto a fine gennaio: la ex Mondadori Printing si è fatta avanti e ne ha rilevato gli asset per circa 5,5 milioni di euro. In questo modo Elcograf rafforza la sua posizione nel settore roto-offset con altre quattro rotative installate nel polo milanese (due Lithoman 64 pagine di recente costruzione, una 48 pagine Kba e una 16 pagine Kba), in grado di sviluppare un fatturato che nel 2013 ha toccato i 26 milioni di euro. Il parco macchine di Elcograf raggiunge oggi quota 17 rotative installate e funzionanti.

L’acquisizione ha permesso inoltre di conservare 60 posti di lavoro, portando il numero complessivo di dipendenti a mille, di cui 500 operativi nello stabilimento veronese. Il Gruppo prevede per il 2015 un incremento dell’utilizzo della tecnologia rotocalco, superando il 50% della capacità produttiva dello stabilimento di Verona. Nel 2014 Elcograf ha registrato un fatturato di 180 milioni di euro (pari a circa 121 milioni al netto della carta). Tra le recenti commesse acquisite, la stampa di una parte di cataloghi Ikea. Secondo rumor di mercato, Elcograf stamperà quest’anno 14 milioni di pezzi tra cataloghi e copertine su un totale di circa 30 milioni previsti in Italia. Ciò darà lavoro agli impianti veronesi per giugno, luglio e agosto.

Un incontro organizzato da MCA Digital per far incontrare il circuito della stampa

Dimostrazioni live ma soprattutto approfondimenti a valore aggiunto con convegni e workshop organizzati in collaborazione con i brand rappresentati da MCA Digital: HP, Xerox, Guandong, Canon, EFI, Fotoba, Flexa e Graphtec. L’obiettivo è quello di alimentare un circuito dove l’incontro di tecnologie di stampa, soluzioni software, materiali di consumo e competenza acquisita sul campo permetta agli operatori di sviluppare idee e creatività in risultati concreti.

A disposizione nello showroom l’ampia gamma che spazia dai sistemi di stampa a quelli per il taglio e la finitura, dai consumabili ai software grazie alla quale MCA Digital si afferma primo rivenditore attivo sul territorio nazionale specializzato in soluzioni digitali di piccolo e grande formato. Grande protagonista dell’evento sarà la tecnologia Latex. In qualità di esperto del Latex, MCA Digital è in grado di guidare gli utilizzatori verso applicazioni per interni ed esterni su un’ampia gamma di supporti, tra cui il vinile adesivo da stampa in un ampio range di colori e texture, il tessuto, il magnetico e la carta da parati. Sempre in tema Latex sono previsti approfondimenti tecnici a cura di Guandong, trend setter della Visual Com, che ha messo a punto la Textile Collection designed for HP Latex serie 300, capace di assicurare una resa cromatica senza precedenti, massimizzando le performance di questa tecnologia, già punto di riferimento per applicazioni uniche e di grande impatto.

Altro focus dell’evento, i seminari con demo personalizzate dedicati agli innovativi software firmati EFI, di cui MCA Digital è distributore esclusivo per l’Italia. Soluzioni all’avanguardia per l’industria grafica, il Web to print e il CrossMedia Marketing che stanno suscitando grande interesse tra gli addetti ai lavori che avranno così l’opportunità di conoscerne le potenzialità in termini di sviluppo della propria attività imprenditoriale.

MCA Digital dà appuntamento a tutti gli operatori del settore che già utilizzano questi sistemi hardware e software e che potranno beneficiare di approfondimenti tecnici per massimizzarne le prestazioni capitalizzando il proprio investimento, ma anche a chi è alla ricerca di soluzioni tecnologicamente avanzate per dare nuovo slancio al business.

Edigit International sarà tra gli espositori del prossimo Converflex

Presso la stand Edigit, pad.2, stand R21-S22, verranno allestite numerose postazioni demo, presso le quali i visitatori potranno assistere a dimostrazioni gratuite delle principali caratteristiche e funzionalità dei sistemi gestionali Edigit.
Presso la stand Edigit, pad.2, stand R21-S22, verranno allestite numerose postazioni demo, presso le quali i visitatori potranno assistere a dimostrazioni gratuite delle principali caratteristiche e funzionalità dei sistemi gestionali Edigit.

Converflex è l’esposizione mondiale dedicata all’imballaggio, al converting e alla logistica, e si svolgerà a FieraMilanoRho dal 19 al 23 maggio.

Nell’area espositiva Edigit (pad.2, stand R21-S22), verranno allestite numerose postazioni demo, presso le quali i visitatori potranno assistere a dimostrazioni gratuite delle principali caratteristiche e funzionalità dei sistemi gestionali Edigit, specifici per ciascun settore delle Arti Grafiche e creati per organizzare tutto il ciclo produttivo e aziendale, dalla preventivazione alla gestione commerciale tramite CRM, alla gestione della produzione e del magazzino, alla contabilità, fino al controllo di gestione tramite Business Intelligence.

Primo fra tutti, data la natura dell’esposizione, Packaging-64, il software creato per l’organizzazione di aziende di imballaggi e cartotecniche, integrato al sistema di contabilità aziendale e alla piattaforma di e-commerce, oltre che consultabile da mobile device tramite la APP iEdigit, come tutti i software della linea Edigit-64.

Presso gli altri desk di dimostrazione, i visitatori potranno visionare le altre soluzioni integrate Edigit: Label-64 per gli etichettifici, Flexo-64 per le aziende di stampa flessografica, Enterprise-64 per le aziende offset maggiormente strutturate e tese al controllo di gestione, Digital per le aziende di stampa digitale sia di piccolo che grande formato, e le applicazioni APP iEdigit, per consultare le informazioni del gestionale aziendale tramite smartphone e tablet.

Saranno poi disponibili demo gratuite della piattaforma di E-Commerce Web-to-Print la quale, alle potenzialità di vendita online offerte dal commercio elettronico, affianca la capacità di realizzare un puntuale controllo di gestione aziendale, grazie all’integrazione con le soluzioni Edigit.

In una ulteriore postazione verrà poi allestito «L’Angolo del Consulente», già sperimentato allo scorso Viscom, presso il quale i visitatori potranno usufruire gratuitamente della competenza di consulenti specializzati nei vari settori delle Arti Grafiche, che si alterneranno per mettere a disposizione delle Aziende il proprio know-how e per offrire spunti mirati al raggiungimento di una più elevata competitività aziendale.

Presso la stand Edigit, pad.2, stand R21-S22, verranno allestite numerose postazioni demo, presso le quali i visitatori potranno assistere a dimostrazioni gratuite delle principali caratteristiche e funzionalità dei sistemi gestionali Edigit.
Presso la stand Edigit, pad.2, stand R21-S22, verranno allestite numerose postazioni demo, presso le quali i visitatori potranno assistere a dimostrazioni gratuite delle principali caratteristiche e funzionalità dei sistemi gestionali Edigit.

Atif ti invita a scoprire il futuro della flessografia a Converflex

Dopo l’elezione, di Sante Conselvan, attuale Presidente di Atif, come Presidente della FTA Europe, Atif,  Associazione Tecnica Italiana per la Flessografia e FTA Europe, Associazione Europea per la Flessografia,  illustrano il futuro della flexo: quali sono le attività che le Associazioni tecniche settoriali, nazionale ed europea, metteranno in campo per sostenere il settore e quali obiettivi si propongono di conseguire per sostenere lo sviluppo dei propri associati? E soprattutto come potrà ulteriormente evolvere la stampa flessografica?
Chris Jones, esperto in inchiostri conduttivi e di processi di stampa di Novalia, illustrerà il percorso tecnologico del futuro: lo stato dell’arte delle applicazioni elettroniche stampate e dei sensori touch stampati e quindi le opportunità per gli stampatori flessografici operanti nel mercato a banda stretta.
Combinando tecnologia, consumabili ed expertise gli stampatori flessografici possono creare prodotti elettronici innovativi che conferiscono la dimensione ottica, del tatto e del suono e sono in grado di apportare una vera funzionalità aggiuntiva o addirittura rendere più attrattivo un prodotto o il suo packaging. Alla stregua dei circuiti e dei transistor, la stampa è in grado di fornire una varietà di applicazioni di punta.
La partecipazione è gratuita previa conferma: clicca qui!

Heidelberg emette obbligazioni convertibili per migliorare la struttura finanziaria

Dirk Kaliebe, Cfo di Heidelberg.
Dirk Kaliebe, Cfo di Heidelberg.
Dirk Kaliebe, Cfo di Heidelberg.
Dirk Kaliebe, Cfo di Heidelberg.

Il consiglio di amministrazione di Heidelberg, con il consenso del Consiglio di Sorveglianza, ha deliberato l’offerta di obbligazioni senior convertibili non garantite, in scadenza a marzo 2022, per un importo nominale complessivo di 58,6 milioni di euro e con esclusione del diritto di opzione degli azionisti. Con l’emissione delle obbligazioni, Heidelberg intende migliorare ulteriormente la propria struttura finanziaria esistente beneficiando del momento particolarmente positivo che vivono attualmente i mercati dei capitali per un rimborso parziale di obbligazioni ad alto rendimento eccezionale.

«Con il piano di riallineamento» dichiara Dirk Kaliebe, Cfo di Heidelberg «abbiamo riguadagnato la fiducia del mercato dei capitali, il che ci mette nelle condizioni di ridurre i costi di finanziamento. Per questo, l’emissione delle obbligazioni convertibili è una componente importante».

Le obbligazioni avranno una durata di sette anni e saranno emesse e rimborsate al 100% del loro valore nominale. I titoli saranno offerti con una cedola tra il 5,5% e il 6,5% annuo, pagabile trimestralmente in via posticipata, e un premio di conversione tra il 25% e il 30% rispetto al prezzo di riferimento, calcolato sul prezzo medio ponderato per i volumi delle azioni ordinarie su Xetra (ovvero Exchange Electronic Trading, sistema di trading completamente elettronico con sede a Francoforte, in Germania) nell’arco temporale compreso tra il lancio e il pricing dell’operazione.

La società avrà la possibilità di riscattare tutte le obbligazioni al loro valore nominale più gli interessi maturati a partire dal 20 aprile 2018, in conformità con i termini e le condizioni delle obbligazioni. I titolari delle obbligazioni avranno la possibilità di richiedere un rimborso anticipato in data 30 marzo 2020 del loro valore nominale più gli interessi maturati. Le obbligazioni saranno convertibili su opzione del titolare in azioni. Deutsche Bank, BNP Paribas, Commerzbank e LBBW agiscono in qualità di Joint Bookrunners e Joint Lead Managers per l’offerta delle obbligazioni rivolta esclusivamente a investitori istituzionali al di fuori degli Stati Uniti, Canada, Giappone, Australia o qualsiasi altro Paese nel quale l’offerta o la vendita dei titoli sarebbero vietate dalla legge in vigore. Successivamente al rilascio pianificata e il rimborso parziale del prestito obbligazionario High Yield (ovvero obbligazioni ad alto rendimento, ma anche a rischio maggiormente elevato), la struttura di finanziamento di Heidelberg sarà essenzialmente costituito da una linea di credito sindacata pari a circa 277 milioni di euro, con una durata fino a metà 2017, un prestito obbligazionario convertibile per un importo di 60 milioni di euro in scadenza a metà del 2017, un legame ad alto rendimento di circa 300 milioni di euro, con una durata fino ad aprile 2018 e il nuovo prestito obbligazionario convertibile fino a 58,6 milioni di euro con scadenza marzo 2022.