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Il processo di progettazione e produzione di grafica murale diventa efficiente

Il software Onyx di Onyx Graphics può essere integrato direttamente nell’applicazione HP WallArt per fornire un flusso di lavoro efficiente e senza soluzione di continuità per le applicazioni per decorazione.

Il flusso di lavoro Onyx/HP WallArt permette all’utente di ampliare la sua attività, aggiungendo alla sua offerta di servizi i nuovi prodotti per decorazione a valore aggiunto. Le funzionalità del software Textile Edition, tra cui Colorways e Step & Repeat, in abbinamento con la nuova interfaccia HP WallArt, mettono a disposizione degli arredatori di interni e dei fabbricanti di prodotti per decorazione una soluzione di facile utilizzo per la creazione di rivestimenti murali personalizzati.

Grazie a Onyx Quick Sets e HP WallArt il processo di progettazione e produzione di grafica murale diventa estremamente efficiente. Gli utenti possono facilmente personalizzare i disegni grazie ai rivestimenti murali presenti sul portale online di HP WallArt Solution. Il semplice procedimento costituito  da un unico passaggio permette ai centri di stampa di aprire il disegno del cliente in un formato pronto per la stampa, utilizzando il pulsante dedicato HP WallArt in Onyx RIP-Queue.

Il flusso di lavoro Onyx Connect e HP WallArt

Inoltre, i centri di stampa che dispongono di stampanti della serie HP Latex possono adesso semplificare il loro flusso di lavoro HP WallArt usando la nuova interfaccia WallArt gestita tramite la tecnologia Connect JDF (Job Definition Format, Formato di definizione dei job). Onyx Connect è un sistema aperto che offre una semplice interfaccia di sviluppo che consente ai centri di stampa di collegare i loro sistemi di gestione dell’attività con il software di produzione Onyx. Di conseguenza, i centri di stampa possono avere accesso a preziosi dati di gestione, come ad esempio il consumo d’inchiostro, l’utilizzo dei materiali e i tempi di produzione. Il sistema comprende inoltre la capacità di automatizzare l’invio dei job tramite JDF e cartelle hot folder fornendo il controllo delle regolazioni fondamentali dei job e riducendo gli errori provocati dagli interventi manuali durante il processo di produzione.
La nuova interfaccia HP WallArt sarà disponibile nella versione 11.1.2 di tutti i prodotti Onyx, tra cui il software per flussi di stampa Thrive, il software Textile Edition e il software RIP. La versione 11.1.2 sarà un aggiornamento gratuito per gli attuali utenti di Onyx 11.1. 

Le carte di Leipa, a base 100% riciclato

Leipa Georg Leinfelder è un gruppo tedesco la cui capacità produttiva annua è di circa 520mila tonnellate di patinatino (per stampa offset) e 240mila tonnellate di liner, 125mila tonnellate di cartone, 21mila tonnellate di carte speciali, e un business di Flexible Packaging (Leipa Pack). Oltre a queste realtà, la Cartiera ha una propria divisione dedicata alla raccolta del macero per la produzione della carta, e alla raccolta dei rifiuti per alimentare il proprio impianto di cogenerazione interno, nonché una Società di logistica (Leipa Logistik).

Oltre alle conosciute qualità ultraLUX e ultraMAG e ultraMAG Plus nasce ultraSKY 1.2 – patinatino spessorato disponibile da 60 a 90 g e ultraSquare – patinatino in foglio da 70 a 90 g, entrambe a base 100% riciclato.

Inoltre si ampliano le grammature di ultraMAG Plus con il nuovo 54 g e la produzione del 70-80 e 90 g.

ultraSKY 1.2 è un patinatino 100% riciclato con volume 1.2, una particolarità e con poche carte concorrenti.

Possiede una superficie matt, in quanto una lisciatura comporterebbe lo schiacciamento del supporto, abbassando il livello di volume.

Le applicazioni possono essere molteplici: sicuramente il mercato editoriale (riviste, libri e fumetti), dove non è richiesto il lucido, anzi dove si ama la superficie simil-naturale, e dove magari il numero di pagine ridotto vuole essere nascosto da un accentuato volume della carta stessa, facendo sembrare il prodotto un po’ più di quello che è, ma anche cataloghi aziendali.

Per quanto riguarda i profili ICC si consiglia di utilizzare le curve FOGRA 41.

ultraSquare, versione silk, semigloss e gloss è un patinatino in foglio 100% riciclato. Le grammature disponibili sono 70, 80 e 90 g. Forse uno degli unici patinatini in foglio con la caratteristica del 100% riciclato.

La grammatura non scende sotto i 70 g proprio per la stampabilità. E non sale sopra i 90 g.

Le applicazioni possono essere per riviste e libri di tirature più basse, dove non sia conveniente la stampa in bobina.

Leipa divisione carta patinatina è rappresentata in Italia in esclusiva da Codevilla & C. Srl – Milano.

Incentivare i giovani al consumo di prodotti culturali: il bonus lettura

Lo scorso 26 febbraio si è tenuto a Roma il consueto incontro della filiera carta, editoria, stampa e trasformazione «Senza lettura non c’è crescita. Quotidiani, periodici e libri come leva per lo sviluppo del paese». È stata avanzata la proposta di un «bonus lettura», un buono-spesa che consentirebbe ai giovani di età compresa tra i 18 e 25 anni di acquistare libri e abbonamenti a quotidiani e periodici, pagando solo il 25% del prezzo (il restante 75% verrebbe pagato con il bonus fino a un massimo del contributo pubblico di 100 euro a persona).
Questo perché, in un contesto di crisi economica che prosegue, i dati sulla lettura in Italia continuano a essere preoccupanti: oltre 800mila persone sono uscite dal mercato della lettura di libri – più della metà della popolazione legge meno di un libro all’anno – oltre 1,9 milioni di persone hanno smesso di leggere abitualmente un quotidiano e 3,6 milioni di persone un periodico.

Riportiamo di seguito alcuni dati presentati durante l’incontro, e vi raccomandiamo di non perdere l’articolo di Sergio Ferraris di aprile!

Ricoh: 1.500 km in bicicletta per sostenere la ricerca medica

Il prossimo 16 maggio trenta dipendenti Ricoh di tutta Europa inizieranno un percorso in bicicletta che in 11 giorni li porterà da Londra a Barcellona, coprendo una distanza di circa 1.500 km. Ricoh Imagine Change Challenge: questo è il nome dell’iniziativa che promuove una raccolta fondi a cui tutti possono contribuire e che sono destinati allo European Centre of Excellence at the Institute of Liver Studies presso il King’s College Hospital. L’iniziativa di Ricoh si propone quindi di supportare la ricerca e la sperimentazione clinica in ambiti come il trattamento di insufficienza epatica, cancro del fegato e il trapianto. Ricoh Imagine Change Challenge contribuirà inoltre a finanziare i test per lo sviluppo di un trattamento più personalizzato delle malattie epatiche e l’individuazione di nuovi «biomarcatori» che possono condurre a una diagnosi più veloce del cancro al fegato e migliorare le cure dei pazienti che hanno subìto un trapianto.

«Ricoh – commenta Davide Oriani, CEO di Ricoh Italia – crede nella cultura della Responsabilità Sociale d’Impresa e, sia a livello locale che globale, persegue strategie per la protezione dell’ambiente e lo sviluppo della comunità in cui operiamo. La raccolta fondi resa possibile da Ricoh Imagine Change Challenge dimostra il nostro impegno nel sociale dando un aiuto concreto alla ricerca medica e contribuendo alla sensibilizzazione verso questo tema e verso progetti di solidarietà».

Per il nostro Paese partecipa al percorso ciclistico Adriano Ongaro, Service Operations Centre Manager di Ricoh Italia, che commenta: «Sono uno sportivo e un ciclista e credo molto in questa iniziativa che combina la mia passione con una importante raccolta di fondi destinata alla ricerca medica. L’Italia ha un ruolo attivo nell’ambito di Ricoh Imagine Change: con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di persone il nostro partner AkiliLab ha sviluppato una piattaforma tecnologica grazie alla quale sarà possibile seguire gli spostamenti dei ciclisti mediante un sistema GPS». Durante gli 11 giorni del tour sarà inoltre possibile interagire con i ciclisti e condividere opinioni ed esperienze.

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa Ricoh Imagine Change Challenge:

http://www.ricohimaginechangechallenge.com/?page_id=40

oppure visitare la pagina ufficiale dell’iniziativa su Facebook.

Per effettuare donazioni: https://www.justgiving.com/Adriano-Ongaro/

Fedrigoni Top Award 2015: primo premio a progetti da Francia, Spagna, Germania e Italia

Book of copies. San Rocco magazine. Italy, nella categoria
Book of copies. San Rocco magazine. Italy, nella categoria HP Indigo Digital Printing.

Sedici vincitori finali, selezionati tra più di 800 progetti iscritti provenienti da tutto il mondo, per le cinque categorie in gara, Books, Corporate Publishing, Labels, Packaging, HP Indigo Digital Printing. Questi i numeri del premio ideato da Fedrigoni per raccontare il viaggio della carta attraverso le sue trasformazioni in prodotti finali che siano libri, packaging, biglietti, giochi, brochure o etichette.
Ecco i vincitori del primo premio consegnato dalla Giuria, composta da Ginette Caron, Joost Grootens, Simon Esterson, Massimo Acanfora e Xavier Bas Baslé.

Book. Primo classificato: Une promenade – Harald Fernagu by Atelier Tout va bien (France).
Secondo classificato: Symphony for a Beloved Sun – Anish Kapoor by Brighten the Corners (United Kingdom), Oasis Hotel by Rorhof (Italy), Chilla – Zukhra by Paolo Palma – Metodo (Italy).
Corporate Publishing. Primo classificato: Rapport d’activité 2012 du Cnap by The Shelf Company (France).
Secondo classificato: El Greco International Symposium 2014 by Sánchez / Lacasta (Spain).
Terzo classificato: Papelote diaries 2015 by Papelote (Czech Republic).
HP Indigo Digital Printing. Primo classificato: Book of copies by San Rocco magazine (Italy).
Secondo classificato: Mini Boden Summer Catalogue by Boden ltd. (United Kingdom).
Terzo classificato: Chorographie d’un territoire littéraire by éditions de l’Éclosoir (France).
Label. Primo classificato: L’ermita beer by Nueve estudio (Spain).
Secondo classificato:  1991 by Coretti (Spain).
Terzo classificato: Der Wilde by Elbstern Kreativagentur (Germany).
Packaging. Primo classificato: Sobrassada Unic by Deberlou (Spain).
Secondo classificato: Calico hand-printed wrapping papers by Calico studio (Czech Republic).
Terzo classificato: Particolari di Maida by nju:comunicazione (Italy).
Segnalazioni speciali
Kräuterlikör Marienapotheke Wasserburg by Ulrike Zeizel (Germany)
Marie Stella Maris by Ultimate Graphics & Design (Netherlands)

Innovare, sempre. Riflessioni strategiche sui possibili percorsi d’innovazione

Il Gruppo Innovazione con Italia Grafica hanno organizzato un incontro, il 31 marzo 2015 alle ore 15,30, a Milano, presso la sede di Assografici, Piazza Castello 28.

In occasione dell’incontro sarà presentato il documento di sintesi del progetto realizzato dal Gruppo Innovazione di Assografici in collaborazione con Italia Grafica che mette a disposizione delle industrie grafico-editoriali alcune indicazioni strategiche sui possibili percorsi da intraprendere per offrire servizi innovativi. Parteciperanno testimonial del settore che hanno già intrapreso questo percorso per condividere con i partecipanti esperienze e considerazioni strategiche.
Programma
Saluto del Presidente di Assografici Giovanni Battista Colombo
Introduzione ai lavori
Carlo Emanuele Bona, Vice Presidente di Assografici
Ester Crisanti, Direttore Tecnico di Italia Grafica
Innovare, sempre. Ne discutono:
Alessandro Antonuzzo, Rotomail
Diego Carbonara, Mediagraf
Vincenzo Cirimele, Varigrafica
Ferdinando Pennarola, Professore di Organizzazione e Sistemi Informativi Università Bocconi
Modera e coordina Enrico Barboglio, Presidente 4IT Group
Segue cocktail
Per ragioni organizzative è necessario confermare la partecipazione alla Segreteria tel. 02-4981051 – e-mail assografici@assografici.it entro il 24 marzo 2015.

La prima Heidelberg XL 106 8PLX3 andrà a Grafiche Mercurio

Grafiche Mercurio investe e installa una Heidelberg XL 106 8PLX3, prima in Italia nel formato 106 insieme a un CTP Heidelberg Suprasetter 145 da 25 lastre/h.
Grafiche Mercurio investe e installa una Heidelberg XL 106 8PLX3, prima in Italia nel formato 106 insieme a un CTP Heidelberg Suprasetter 145 da 25 lastre/h.

Questa configurazione viene considerata da Heidelberg una delle più flessibili nel settore delle macchine lunghe, permette di stampare 8 colori, 4 in bianca e 4 in volta verniciando poi in un unico passaggio con la torre flexo alla fine della macchina.

Heidelberg si spinge alla X3, con moduli di aria calda integrata con le lampade IR, lame di aria calde in due differenti slot, grande capacità di aspirazione dell’umidità creata dall’evaporazione della vernice acrilica e una slot finale di lame d’aria a temperatura ambiente che permette di stabilizzare la temperatura alla fine del processo di stampa evitando problemi nella realizzazione del bancale finito.

Questa macchina, in aggiunta, può permettere di stampare in linea con spessori fino a 0,8 mm come se fosse una macchina senza voltura alla velocità reale di 15.000 cp/h semplicemente premendo un pulsante.

Il titolare di Grafiche Mercurio e il fratello Gerardo, hanno dichiarato di essere soddisfatti dell’investimento, e sono orgogliosi per aver installato un impianto produttivo che sta dando risultati sia qualitativi che di performance eccellenti, esattamente come avevamo testato in Heidelberg.

Ci ricorda Francesco Ceriani, Sales Support in Macchingraf, la tecnologia di questa voltura, a tre cilindri progettata per la XL 106 e portata poi anche alle macchine di grande formato XL 162, permette una flessibilità di cambio di supporti e di spessori che non ha paragoni nell’attuale panorama del mercato delle attrezzature offset a foglio.

La scelta di questa macchina è parte della strategia di Grafiche Mercurio di affiancare una macchina da stampa orientata alla produttività alla XL 105 7 LYYLX3 con Foilstar per la laminazione a freddo e impianto UV per le lavorazioni Primer/UV già funzionante in azienda dal 2012.

Grafiche Mercurio investe e installa una Heidelberg XL 106 8PLX3, prima in Italia nel formato 106 insieme a un CTP Heidelberg Suprasetter 145 da 25 lastre/h.
Grafiche Mercurio investe e installa una Heidelberg XL 106 8PLX3, prima in Italia nel formato 106 insieme a un CTP Heidelberg Suprasetter 145 da 25 lastre/h.

Lo studio sperimentale di Schmo e Taga Italia su colori spot e misurazione delle TVI

Il set dei colori Pantone presi in esame per il confronto delle metriche di misurazione delle curve TVI.

La definizione dei colori spot è stata sempre un tema spinoso da affrontare dagli addetti ai lavori, sia per quel che concerne la definizione, sia per il controllo del risultato stampato. L’utilizzo di cartelle colore che custodiscano campioni stampati o riferimenti, le mazzette con l’atlante dei colori (Pantone o altre serie) sono classici metodi per tenere sotto controllo la formulazione o il risultato stampato. Più recentemente, con l’affermarsi della colorimetria e della strumentazione di misurazione del colore, i riferimenti sono diventati dei numeri (le coordinate cromatiche L*a*b*) oppure (ideale) la curva di riflessione spettrale del colore misurata dallo spettrofotometro.

La carta d’identità di un colore

Oggi il Comitato Tecnico TC130 di ISO sta elaborando uno standard (ISO/DIS 17972 – Graphic technology – Colour data exchange format (CxF/X) per la comunicazione delle informazioni relative al colore, che si basa su un formato di interscambio di dati digitali definito XML. Il protocollo CxF (Color eXchange Format), così si chiama, permette di catturare e descrivere tutte le caratteristiche di un colore spot, a partire dalla curva spettrale di riflessione del colore su un dato supporto. In questo modo, per esempio, misurando un campione con uno spettrofotometro è possibile comunicare i dati a un software di formulazione di inchiostri, oppure a un software di controllo qualità. Evidenti i vantaggi nella progettazione di layout che prevedono l’impiego di spot colour. Il formato CxF, originariamente di proprietà di X-Rite è da questa stato liberalizzato circa un paio di anni fa, rendendolo di fatto utilizzabile da chiunque; ciò ha permesso lo sviluppo dei successivi CxF/X, di cui il CxF/X-4 (ISO/DIS 17972-4) è il protocollo che descrive la caratterizzazione dei colori spot. Cioè come creare la carta di identità di un colore e come comunicarlo.

Quindi dal punto di vista della misurazione e comunicazione del colore spot gli strumenti e le normative di riferimento soddisfano l’esigenza di avere metodi scientifici accurati che evitino le incomprensioni e gli errori. Cioè quando io devo scegliere un colore spot e poi comunicarlo allo stampatore, attraverso il file PDF/X, oppure misuro un campione, ricreo l’inchiostro attraverso la formulazione per poi stamparlo, tutto fila liscio.

I risultati

Cosa emerge da questa fase della sperimentazione? Innanzitutto che tra le metriche di misura proposte ve ne sono alcune più efficienti di altre in termini di consistenza e uniformità di applicazione, che quindi sono candidate a essere ancora indagate per giungere alla proposta finale che diverrà uno standard ISO da sottoporre ai produttori di strumenti di misura e workflow di controllo di processo (figura).

I test di applicazione delle metriche proposte (inizialmente più di dieci), hanno portato a selezionarne alcune che rispondono in modo più consistente rispetto alla linearità della progressione della curva TVI di riferimento. In questa immagine i valori L*a*b* delle letture spettrofotometriche della scala retinata dei campioni stampati con tutti i colori spot (prima riga), e nelle successive tre righe, i tre metodi di misura che meglio sembrano riprodurre la percezione visiva della curva tonale.
I test di applicazione delle metriche proposte (inizialmente più di dieci), hanno portato a selezionarne alcune che rispondono in modo più consistente rispetto alla linearità della progressione della curva TVI di riferimento. In questa immagine i valori L*a*b* delle letture spettrofotometriche della scala retinata dei campioni stampati con tutti i colori spot (prima riga), e nelle successive tre righe, i tre metodi di misura che meglio sembrano riprodurre la percezione visiva della curva tonale.

Evidentemente si conferma che la classica formula Murray-Davies presente negli strumenti di misura standard, non risulta applicabile.

Allo stato attuale dello studio non è possibile rendere pubbliche le metriche in questione quindi non verranno illustrate con il loro nome e cognome. Come si può osservare dal confronto tra le varie metriche utilizzate su uno stesso campione, producono dei dati L*a*b* anche parecchio differenti che creano uno scostamento evidente nella riproduzione. Mentre di distinguono alcuni modelli (meno di cinque) che sembrano dare una risposta lineare rispetto al riferimento (figura sopra). Allo stato attuale non c’è una convergenza di opinioni su una singola metrica da sviluppare, ulteriori fase di test si rendono necessarie per arrivare alla proposta che verrà integrata nel nascente standard. In questa attività, Taga Italia con i partner (la scuola grafica di Saronno e Color Consulting srl), saranno ancora in prima linea per portare avanti la grossa mole di lavoro che si prospetta per i prossimi mesi, con l’obiettivo di giungere a fornire uno standard per i produttori entro il 2015.

Leggi tutto l’articolo! A pag. 40 di Italia Grafica di marzo!

I progetti creativi più belli del 2014 realizzati con carte Arjowiggins

Pop’Up Exhibitions è la mostra itinerante pensata, studiata e organizzata da Arjowiggins Creative Papers.
Pop’Up Exhibitions è la mostra itinerante pensata, studiata e organizzata da Arjowiggins Creative Papers.
Pop’Up Exhibitions è la mostra itinerante pensata, studiata e organizzata da Arjowiggins Creative Papers.
Pop’Up Exhibitions è la mostra itinerante pensata, studiata
e organizzata da Arjowiggins Creative Papers.

Girerà l’Europa fino a giugno per raccontare, attraverso l’esposizione di 150 progetti realizzati, le infinite potenzialità che carta e design hanno in ambito comunicativo.
L’evento si svolgerà, a Milano con il patrocinio Aiap (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva), il 19-20-21 marzo prossimi, dopo la tappa parigina e quella spagnola di Barcellona, per poi proseguire verso Londra, Amsterdam e Berlino.

Il primo giorno si terrà il “vernissage” di inaugurazione a inviti riservati. Le altre due date saranno accessibili, dalle 9 alle 21, per coloro che ne faranno richiesta.
30 i paesi rappresentati che saranno ospitati in una locationin zona Tortona in uno stabile dei primi del ‘900 dove sorge, infatti, Galvanotecnica Bugatti (Via Gaspare Bugatti 7). Storico spazio industriale riqualificato, grazie alle geniali idee dell’architetto Luigi Caccia Dominioni, che oggi si trasforma in un angolo che racconta le storie di una Milano quasi dimenticata.

In un momento, dove la tecnologia e la modernità sembrano non lasciare spazio alla tradizione, il Gruppo francese dimostra come l’incontro tra tradizione e modernità sia il connubio più moderno e vincente che ci possa essere per raggiungere obiettivi strategici.
«Mondo del fashion, creativi, stampatori e studenti saranno i benvenuti nello spazio allestito all’interno di Galvanotecnica Bugatti», dice Simone Medici, Amministratore Delegato di Arjowiggins Italia e direttore Sales & Marketing della Divisione Creative Papers per l’area Sud Europa e Turchia, che aggiunge: «questa opening sarà l’occasione per scoprire vere e proprie installazioni artistiche realizzate con i progetti creati per alcuni dei clienti più importanti di Arjowiggins Creative Papers. Un vero showcase di creatività, ingegno, bellezza, fantasia e – naturalmente – di carte creative con la loro versatilità e unicità».

Simone Medici, Amministratore Delegato di Arjowiggins Italia e direttore Sales & Marketing della Divisione Creative Papers per l’area Sud Europa e Turchia.
Simone Medici, Amministratore Delegato di Arjowiggins Italia e direttore Sales & Marketing della Divisione Creative Papers per l’area Sud Europa e Turchia.

Le arti grafiche e la grande chance dell’innovazione multimediale

Giuseppe Donegà, amministratore delegato di Mediagraf.
Giuseppe Donegà, amministratore delegato di Mediagraf.

Di fronte alle sfide imposte dai nuovi scenari digitali molte aziende grafiche stanno già attuando la trasformazione verso una struttura «multiservizi». In grado quindi di offrire molto di più della semplice attività di stampa. Scopriamo insieme il perché.

Giuseppe Donegà, amministratore delegato di Mediagraf.
Giuseppe Donegà, amministratore delegato di Mediagraf.

Il vento gelido del cambiamento che attraversa l’economia globale è arrivato anche sull’industria grafica. E soffia molto forte. Da tempo infatti la contrazione della domanda ha generato un po’ a tutti i livelli una ricerca spasmodica di vie alternative per tamponare le perdite di fatturato.

Una condizione che è trasversale a più segmenti e che rispecchia l’erosione del mercato da parte dei nuovi media elettronici, specie quelli mobili, responsabili di una progressiva ma inesorabile trasformazione delle abitudini dei consumatori. Secondo una recente ricerca di InfoTrends (2014) il time-share dell’utente statunitense, cioè il tempo dedicato alla sua fruizione delle differenti risorse mediali, si sta spostando sensibilmente a favore dei dispositivi mobili (dal 4% del 2010 al 23% del 2014) a scapito di tv, radio e di altri mezzi, ivi compresa la lettura su prodotti cartacei e, incredibilmente, anche di Internet. Il che significa che una quota ingente di investimenti pubblicitari si sono trasferiti o si stanno ormai muovendo verso i nuovi device multimediali, contribuendo così al «tonfo» dei giornali e della carta stampata in generale.

In questa rapida trasformazione del mercato appare in tutta evidenza la metamorfosi epocale che stampatori e print service provider dovranno compiere per presentarsi al più presto ai clienti sotto nuove sembianze, quelle cioè di «marketing service provider». Un profilo aziendale diverso, tecnologico, più ricco e articolato rispetto al passato «analogico» che tutti conosciamo, e che dovrebbe agevolare le aziende grafiche nel riposizionarsi all’interno di un mercato di riferimento anch’esso ormai mutato.

Lo studio InfoTrends mostra anche le soluzioni più votate dagli stampatori per tornare a crescere: tra queste spicca la scelta del «Web-to-print» (ben il 27,4% di preferenze) e del «cross-media campaign management» (17,8%), che superano ampiamente gli strumenti dedicati al «print Mis» o al «variable data printing» (13,3%), due dei lidi d’approdo considerati più appetibili per il mondo delle arti grafiche fino a poco tempo fa.

Che cosa sta dunque accadendo? E quali alternative si presentano agli occhi degli stampatori italiani, spesso così riluttanti ad abbracciare il nuovo che avanza?

Lo chiediamo a Giuseppe Donegà, amministratore delegato di Mediagraf, l’importante azienda padovana che da alcuni anni sta sviluppato al proprio interno interessanti attività di sperimentazione cross-mediale.

Leggi l’intervista! A pagina 18 di Italia Grafica!