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Bo-oks, la ricerca per immagini per scegliere il prossimo libro da leggere

Bo-oks, la piattaforma digitale dedicata all’editoria indipendente, ideata e realizzata da 4Graph, introduce un algoritmo innovativo che analizza le foto per suggerire titoli in linea con emozioni, stile e ispirazione del momento.

Scegliere cosa leggere non è mai stato così semplice (e sorprendente). Su Bo-oks è disponibile la nuova e inedita funzione “cerca per immagini”: un algoritmo basato su intelligenza artificiale analizza una foto caricata dall’utente per proporre libri personalizzati e in sintonia con lo stato d’animo e le suggestioni visive dell’immagine.

Un’innovazione unica nel mondo dei libri, che offre un’esperienza di lettura intuitiva, emozionale e creativa. Basta accedere alla piattaforma o all’app ufficiale Bo-oks, cliccare su “aggiungi un’immagine” nella barra di ricerca, caricare uno scatto – o farlo in tempo reale – e lasciarsi guidare dall’intelligenza artificiale.

Il sistema sfrutta il deep learning per decifrare elementi visivi come colori, atmosfere, volti ed emozioni, trasformandoli in suggerimenti di lettura coerenti e originali. Presentata in anteprima al Salone del Libro 2025, la funzione ha conquistato il pubblico per la sua immediatezza e il suo potenziale creativo.

Più di 3.000 titoli disponibili, anche in versione cartacea

Oltre alla nuova ricerca per immagini, Bo-oks ha rinnovato l’interfaccia desktop e lanciato la nuova app ufficiale, che semplifica l’accesso al profilo personale e alla lettura in streaming. La piattaforma offre oltre 3.000 titoli tra romanzi, racconti e saggi contemporanei, disponibili sia in formato digitale sia stampati on demand grazie alla collaborazione con la tipografia ecosostenibile 4Graph.

Ogni lettura può diventare un oggetto unico: l’utente può ordinare online la propria copia cartacea, anche con dedica personalizzata, stampata su carta riciclata e con inchiostri ecologici.

ITS Angelo Rizzoli, nuovo laboratorio per il corso “Packaging Specialist”

L’industria del packaging è al centro di un’evoluzione trainata da innovazione e sostenibilità, con una crescente domanda di tecnici qualificati. A rispondere concretamente a questa esigenza è l’ITS Academy Angelo Rizzoli, che ha inaugurato un nuovo laboratorio didattico all’avanguardia per il corso ITS Packaging Specialist, finanziato con oltre 400.000 euro attraverso le risorse del PNRR.

Il laboratorio, attivo presso la sede milanese dell’Academy, rappresenta un investimento strategico per la formazione di figure professionali altamente specializzate nella progettazione di soluzioni di packaging funzionali, innovative e sostenibili, destinate a settori chiave come alimentare, farmaceutico, cosmetico e logistica.

Un corso biennale orientato al futuro del packaging

Il corso Packaging Specialist dell’ITS Rizzoli si articola in un percorso biennale che integra competenze tecniche, progettuali e normative. La didattica si basa su un modello duale, in cui oltre il 50% del tempo viene svolto in azienda o in laboratorio, garantendo un contatto diretto con il mondo produttivo.

«L’obiettivo è preparare professionisti in grado di incidere concretamente nei processi aziendali fin dal loro ingresso nel mondo del lavoro», spiega David Serenelli, responsabile Scientifico del corso. «L’approccio esperienziale è ciò che fa davvero la differenza nella formazione tecnica post-diploma».

Tecnologie avanzate per la formazione professionale

Il nuovo laboratorio è dotato di macchinari e strumentazioni professionali per la prototipazione, stampa e test dei materiali, offrendo agli studenti l’opportunità di confrontarsi con flussi di lavoro reali. Le attrezzature includono:

  • Dinamometro per tensile test, delamination, resistenza allo scivolamento (CoF), resistenza alla puntura, compressione e scoppio;

  • Elmendorf test per la resistenza allo strappo;

  • Rub test per lo sfregamento;

  • Sun Tester per la verifica della resistenza alla luce solare (Light fastness);

  • Porosimetro per la permeabilità dei supporti cartacei;

  • Isola hardware/software per la formulazione e il test degli inchiostri grassi e liquidi, con macchine di prova per la simulazione dei processi di stampa offset, flexo e rotocalco;

  • Strumentazione completa per l’analisi del colore e delle superfici stampate: spettrofotometri 0/45° e a sfera, glossmetro, microscopi, bilance di precisione (fino a 0,0001g).

In fase di valutazione l’introduzione di ulteriori dispositivi, tra cui un plotter da stampa roll2roll e a letto piano, un tavolo da taglio digitale per la prototipazione e una linea automatica con braccio robotico collaborativo per la simulazione del confezionamento e l’ispezione finale.

Project work e collaborazione con il mondo produttivo

Elemento distintivo del corso è la collaborazione con aziende e associazioni del settore. Gli studenti partecipano ogni anno a project work che simulano brief reali di progettazione e testing. In particolare, l’anno accademico in corso vede il coinvolgimento degli studenti in una ricerca promossa da TAGA Italia, volta allo sviluppo di un metodo per identificare e comunicare correttamente i colori spot nella stampa, con l’obiettivo di evitare errori cromatici nella filiera del packaging.

Una realtà di eccellenza nella formazione tecnica

L’ITS Academy Angelo Rizzoli, fondato nel 2010, è tra gli istituti più longevi e premiati d’Italia. Nato per formare professionisti nel settore ICT, ha ampliato negli anni la propria offerta formativa, diventando un punto di riferimento nazionale per la comunicazione, l’industria 4.0 e le tecnologie avanzate.

Grazie a una rete consolidata di aziende, associazioni, enti di ricerca, università e agenzie, l’ITS Rizzoli accompagna ogni anno centinaia di giovani verso una carriera professionale concreta, combinando passione, competenze e innovazione.

Durst Group, Johann Strozzega è il nuovo director global sales graphics

Da sinistra: Christian Harder, chief sales officer; Johann Strozzega, director global sales graphics; Christoph Gamper, CEO e comproprietario di Durst Group

Durst Group annuncia la nomina di Johann Strozzega come nuovo director global sales graphics. La designazione rappresenta un importante passo strategico per l’azienda altoatesina, che consolida così la propria struttura commerciale globale nel segmento Graphics.

Strozzega succede a Christian Harder nella guida delle vendite Graphics

La nomina segna il passaggio di testimone da Christian Harder, chief sales officer di Durst Group dal 2021, che ora potrà focalizzarsi sulle strategie globali del Gruppo e sulle sinergie con le diverse Business Unit.

«Johann ha dimostrato negli anni una leadership solida e visione strategica – afferma Harder –. Sono certo che saprà guidare il team Graphics verso nuovi traguardi di crescita».

Una visione condivisa e continuità operativa

La collaborazione tra Harder e Strozzega, avviata nel segmento Ceramic Printing, garantisce continuità e coerenza strategica nella transizione. «È un onore assumere questo ruolo – dichiara Strozzega –. Ringrazio Christian e il CEO Christoph Gamper per la fiducia. Insieme al team, lavoreremo per rafforzare la leadership di Durst nel mercato Graphics».

Rafforzamento manageriale per una crescita internazionale

Secondo il CEO Christoph Gamper, la scelta di Strozzega riflette l’approccio meritocratico e lungimirante del Gruppo: «Non premiamo lo status, ma le competenze e la capacità di visione. Strozzega incarna perfettamente questi valori».

Lara Botta eletta presidente dell’Unione Grafici Cartotecnici e Trasformatori di Milano 2025-29

Si è tenuta il 1° luglio presso la sede di piazza Castello a Milano l’Assemblea Privata dell’Unione Industriali Grafici Cartotecnici Trasformatori Carta e Affini della Città metropolitana di Milano, durante la quale Lara Botta (BOTTA EcoPackaging) è stata eletta presidente Unione GCT Milano per il quadriennio 2025-29.

Lara Botta è attualmente vicepresidente presso BOTTA EcoPackaging, azienda specializzata in imballaggi in cartone ondulato e in soluzioni di packaging sostenibile. Milanese di nascita, con esperienza e visione internazionale, ha condotto l’impresa di famiglia a riconoscimenti quali Imprese Vincenti di Banca Intesa, TecnoVisionaria, Esperta di Packaging Sostenibile da Comieco, Top 100 EU Digital Champion del Financial Times, Miglior PMI a guida femminile e vincitrice del Packaging Excellence Award USA. Botta ricopre diversi ruoli in associazioni imprenditoriali nazionali ed è particolarmente attiva su fronti quali parità di genere e innovazione sostenibile.

Al centro del programma della neo presidente la continuità operativa e qualitativa su alcuni servizi core associativi (come quelli sindacali e legati alla formazione), ma anche la capacità di ascolto degli Associati per ampliare l’offerta ed essere vicini ai nuovi bisogni operativi delle aziende. Importante sviluppare la business community associativa, valorizzando i legami sia con la categoria (Assografici), sia con il Territorio (Assolombarda).

Insieme a Lara Botta è stata eletta anche la nuova squadra di vicepresidenti che accompagneranno la presidente per il biennio 2025-27:

  • Federico Bandecchi, Rotolito SpA;
  • Carla Croso, Saccarta SpA;
  • Sergio Pedrazzini, Gruppo Editoriale San Paolo;
  • Fabio Testa, DTD Packaging Srl.

Xerox completa l’acquisizione di Lexmark, unendo due protagonisti del settore

Xerox ha completato oggi l’acquisizione di Lexmark da Ninestar Corporation, PAG Asia Capital e Shanghai Shouda Investment Centre. La transazione, valutata 1,5 miliardi di dollari, comprensivi di debito netto e passività assunte, segna una tappa significativa nella trasformazione strategica dell’azienda e rafforza il suo impegno a fornire soluzioni innovative per il posto di lavoro in un ambiente ibrido in continua evoluzione.

Steve Bandrowczak, Ceo di Xerox

“Da tempo ammiriamo la solida reputazione di Lexmark nel settore della stampa e dei servizi di stampa gestiti, la solida base di clienti e partner e la presenza globale. Nel corso degli anni abbiamo costruito una partnership collaborativa e oggi portiamo il nostro business a un livello superiore”, ha dichiarato Steve Bandrowczak, Chief Executive Officer di Xerox. “Insieme, potremo ottenere un maggiore successo per i nostri clienti e partner grazie a un portafoglio più ampio di soluzioni di stampa e di stampa gestita, portando avanti la nostra reinvenzione e consolidando il nostro percorso verso una crescita redditizia a lungo termine”.

Allen Waugerman, presidente e Ceo di Lexmark

“Oggi è un momento cruciale per Xerox e Lexmark: queste due grandi aziende si uniscono per plasmare il futuro del settore della stampa”, ha dichiarato Allen Waugerman, che con questa chiusura lascia la carica di presidente e chief executive officer di Lexmark. “Guidare Lexmark è stata un’opportunità incredibile e non vedo l’ora di raggiungere i risultati che ci attendono”.

Steve Bandrowczak rimarrà Ceo di Xerox con un team esecutivo composto da leader di Xerox e Lexmark. Il team dirigenziale unificato è strutturato in modo da accelerare l’innovazione e la scalabilità, sfruttando il profondo patrimonio di talenti di entrambe le società.

L’azienda combinata servirà oltre 200.000 clienti in più di 170 Paesi e gestirà 125 impianti di produzione e distribuzione in 16 Paesi.

“Con l’acquisizione di Lexmark, Xerox è ora tra i primi cinque in tutti i principali segmenti di stampa ed è leader di mercato nei servizi di stampa gestiti. Questa combinazione strategica rafforza il nostro core business aggiungendo esposizione a settori in crescita del mercato della stampa, capacità produttiva e ampliando la nostra portata distributiva”, ha dichiarato Bandrowczak. “La transazione accelera la nostra reinvenzione, migliorando il mix di ricavi provenienti da mercati in crescita e consentendo un’ulteriore crescita a lungo termine dell’utile operativo rettificato grazie alla semplificazione strutturale. Unendo due portafogli complementari e approfondendo le nostre capacità, siamo meglio equipaggiati che mai per fornire soluzioni innovative e end-to-end che portano al successo i nostri clienti in ogni area geografica e settore”.

L’acquisizione, annunciata appena prima di Natale 2024 e conclusasi nei termini previsti, presenta un’elevata coerenza industriale: Xerox e Lexmark dispongono di operazioni complementari, con punti di forza e aree di mercato ben differenziate. L’unione darà vita a un operatore verticalmente integrato, in grado di progettare, produrre, distribuire e gestire apparecchiature di stampa e servizi MPS (Managed Print Services) su scala globale. Il nuovo portafoglio, equilibrato e completo, coprirà tutte le aree geografiche e i principali segmenti di clientela, sia sul fronte hardware che sui servizi avanzati di gestione documentale.

Prospettive di crescita

Lexmark è riconosciuta come protagonista nel mercato in forte espansione delle stampanti A4 a colori e dei relativi materiali di consumo, con margini di sviluppo significativi anche nella categoria delle apparecchiature A3 grazie alla propria piattaforma OEM. Una volta completata la fusione, Xerox potrà contare su un portafoglio prodotti ancora più articolato, rafforzando la propria value proposition verso i clienti e stimolando la crescita complessiva, sia sulle linee di prodotto tradizionali sia sulle soluzioni MPS. Si intravedono inoltre opportunità aggiuntive per incrementare la penetrazione dei Digital Services avanzati e delle soluzioni IT integrate.

Da spin-off di IBM ad azienda cinese. Ora il ritorno alla proprietà USA

Lexmark International, Inc. nasce nel 1991 come spin-off della divisione stampanti di IBM. La nuova società ereditò non solo la tecnologia, ma anche una solida esperienza industriale nel printing, trasferendosi a Lexington, Kentucky, da cui deriva il marchio “Lexmark” (Lex- per Lexington, -mark da “mark” inteso come segno/stampa).

Negli anni immediatamente successivi alla fondazione, Lexmark si consolidò come fornitore di stampanti per uso domestico e professionale, capitalizzando la base clienti IBM e avviando un progressivo sviluppo di tecnologie proprietarie.

Negli anni ’90 Lexmark ha investito fortemente nel segmento delle stampanti inkjet, puntando sulla fascia consumer, mentre parallelamente ha sviluppato tecnologie laser dedicate alle imprese, caratterizzate da alta produttività e costi copia contenuti.

Tra le innovazioni più rilevanti l’introduzione di motori di stampa laser progettati internamente, la sperimentazione di chip di gestione per cartucce, utili a migliorare sicurezza e autenticità dei consumabili e l’adozione di tecnologie per la riduzione del consumo energetico.

Con l’inizio degli anni 2000, Lexmark ha progressivamente migrato verso dispositivi multifunzione (MFP), in grado di integrare stampa, scansione, copia e fax in un’unica piattaforma. Questa transizione ha reso Lexmark competitiva nel nascente mercato dei Managed Print Services (MPS), grazie anche a software proprietari per la gestione documentale (print management e workflowautomation).

Dal 2010, con l’acquisizione di Perceptive Software, Lexmark ha costruito un’offerta ampia di Enterprise Content Management (ECM), estendendo la propria value proposition verso la gestione digitale dei processi documentali complessi, come archiviazione, compliance normativa e automazione dei flussi di lavoro.

Questa strategia ha reso Lexmark un fornitore di soluzioni end-to-end, in grado di accompagnare la trasformazione digitale di grandi imprese ed enti pubblici.

Nel 2016 Lexmark è passata sotto il controllo di un consorzio guidato dalla cinese Apex Technology e dal fondo di investimento PAG Asia Capital, per un valore di circa 3,6 miliardi di dollari. L’operazione era finalizzata a integrare il know-how tecnologico occidentale con le capacità produttive cinesi, in un contesto di forte competizione internazionale.

Successivamente, la divisione software — in larga parte ereditata da Perceptive Software e dalle successive acquisizioni (tra cui ReadSoft e Kofax Capture) — è stata scorporata e ceduta a Kofax nel 2017. Questo passaggio ha consentito a Lexmark di rifocalizzarsi esclusivamente sul business della stampa e dei servizi correlati.

Immagina. Puoi. Immagine? AI

Adobe Firefly continua a crescere: nuove funzioni, più velocità, e un controllo creativo sempre più raffinato. Il cuore? La funzione Text to Image, che trasforma descrizioni in immagini con uno stile tutto da guidare.

L’ultima volta che mi sono occupato di Firefly per Italia Grafica risale ad alcuni mesi fa, circa 8 o 9, non molto se li consideriamo in termini assoluti, ma a quel tempo eravamo prossimi al suo secondo compleanno, e la terza release del suo motore generativo stava giusto uscendo dalla fase di beta pubblica.

Se mi passate un parallelismo con i bambini, 8 mesi di crescita nei primi anni di vita non sono propriamente pochi, anzi, e anche il “neonato” Firefly non è rimasto a “gattonare” mentre noi facevamo altro, anzi!

Cos’è successo nel frattempo?

La famiglia dei modelli di intelligenza artificiale si è allargata con il Firefly Video Mode e le manipolazioni audio, e in termini strettamente numerici siamo passati da circa 6 miliardi di immagini generate a oltre 13 (in costante aumento).

Dati che, da soli, non dicono niente dei molti miglioramenti qualitativi occorsi ma che, in un contesto fortemente iterativo come quello dell’arte generativa, possono lasciar ben immaginare il miglioramento esponenziale a cui siamo arrivati semplicemente analizzando continuamente i dati di utilizzo raccolti dagli utenti.

L’interfaccia di lavoro è rimasta sostanzialmente la stessa, al netto di qualche marginale aggiustamento cosmetico e alla comparsa/scomparsa di elementi secondari, pertanto anche il flusso di lavoro possiamo considerarlo ormai consolidato (dell’approccio Adobe in questo senso ne abbiamo già parlato nell’articolo precedente).

Da testo a immagine

Il focus di oggi è il servizio “Da testo a immagine” (o Text to Image, se preferite l’inglese), senza dubbio il cavallo di battaglia del mondo dell’arte generativa basato su intelligenza artificiale.

Come già sicuramente saprete tutti (o quasi), si tratta di una “funzione” che consente di creare immagini a partire da descrizioni testuali, secondo processi basati su reti neurali avanzate addestrate su vasti dataset di immagini e testi, così da apprendere le relazioni tra parole e caratteristiche visive.

Lungi dall’essere l’esempio più complesso di utilizzo dell’AI, è tuttavia quello attualmente più diffuso e conosciuto, proprio perché le modalità di interazione (e relativi risultati) sono spesso alla portata anche di un’utenza non esperta.

Il cuore di tutto il processo generativo è il Prompt, la cui formulazione diventa cruciale per l’ottenimento di risultati in linea con il pensiero dell’utente, e in questo FireFly è forte di un multilinguismo che conta più di 100 linguaggi.

Riguardo la buona formulazione del prompt il web è prodigo di risorse di tutti i tipi, e in sintesi possiamo schematizzarne i punti principali come segue:

Descrizione → Specificare il soggetto, l’azione, l’ambientazione e lo stile.

                  Esempio: “Cubetto di ghiaccio, fondo scuro”

Stili e tecniche → Indicare riferimenti artistici, tecniche o stili specifici.

                  Esempio: “Illuminazione da studio, iperrealistico”

Parametri visivi → Aspetti tecnici come prospettiva, colore, composizione.

                  Esempio: “Ripresa grandangolare, elevato dettaglio, soggetto centrale”

Negazioni → Serve generalmente nei modelli avanzati per evitare dettagli indesiderati.

                  Esempio: “No acqua, no neve, nessun elemento sullo sfondo”.

Più la descrizione è dettagliata e più aumentiamo la probabilità di ottenere quello che desideriamo, ma dato che la sindrome da foglio bianco (o blocco dello scrittore) è molto diffusa, Firefly propone un’ampia serie di esempi visivi di Composizione e Stile per accompagnare la sperimentazione dell’utente nell’apprendimento e affinamento del prompt.

Figura1. La singola colonna delle impostazioni di Firefly (divisa in 3 per praticità), dove ho evidenziato le parti più significative, oggetto di questo articolo

1. La Modalità veloce

Da alcuni mesi Adobe ha introdotto questa modalità, attiva di default e presente solo nella versione 3 del modello generativo, che intende ridurre i tempi di calcolo (quindi di attesa) nei processi.

Per molti aspetti può essere considerata come una negoziazione win-win: le immagini generate sono da 512×512 pixel anziché 2048×2048, alleggeriscono quindi il carico di lavoro e i tempi di attesa di un fattore teorico di 16, ergo Adobe consuma meno e voi aspettate meno per vedere le prove. Costo: 1 credito.

Se vi piace una delle soluzioni potete ingrandirla o, per meglio dire, generarla alla risoluzione massima di 4 Mpixel e introducendo quindi più dettagli, al costo di un ulteriore credito, (l’ingrandimento riguarda tutto il set di 4 immagini a cui appartiene l’immagine scelta).

Alcuni danno più peso al fatto che, creando immagini già grandi, si spenderebbe solo 1 credito, ma il risparmio di tempo è, dal mio punto di vista, più importante che rischiare di esaurire i crediti del mio abbonamento, soprattutto quando studio i processi iterativi dei miei prompt.

2. Il modello V2

Ma come? È già operativa in pianta stabile la versione 3 e ancora parliamo della 2? Risposta breve: si.

Risposta meno breve: è l’unica che presenta impostazioni relative all’inquadratura, come se si stesse lavorando con una fotocamera “tradizionale”.

Impostazioni come l’apertura, la velocità dell’otturatore e la lunghezza focale (qui Campo visivo) non sono disponibili nei parametri della versione 3, quindi se avete queste esigenze di controllo dovrete necessariamente fare un passo indietro e gestirle da qui.

Niente impedisce comunque di determinare così l’inquadratura che più ci piace e poi indicare il risultato come riferimento di Composizione, di cui parleremo al punto seguente.

Figura2. I riferimenti usati per i test sulla Composizione

3. La Composizione

La composizione è probabilmente il punto più cruciale per la realizzazione dei nostri progetti, grazie a questa sezione infatti possiamo indicare quale struttura visiva dovrebbe rispettare il processo generativo, in combinazione con quanto descritto dal prompt. La Galleria offre di base alcune immagini che potremmo definire “di prova”, ma il divertimento inizia quando si iniziano a caricare le nostre immagini, anche (e soprattutto) creandole ad hoc per i nostri scopi.

Nel nostro caso (Figura 2) ho preparato diverse riferimenti di composizione:

– Il logo n.1 è piatto, ma FF è ugualmente in grado di restituirgli aspetti tridimensionali in relazione al prompt inserito e/o allo Stile da noi indicato;

– Il logo n.2 ha una tridimensionalità ben definita da un passaggio in Illustrator, in questo modo FF rispetterà più fedelmente i volumi, anche se il cliché del 3d a prospettiva centrale non è raro ottenerlo anche con il logo n.1;

– il logo n.3 ha una estrusione molto più particolare (anche qui grazie a Illustrator), che non potrete in alcun modo ottenere in FF se non caricando questa immagine nella Composizione. In altre parole: con il logo 1 potreste ottenere risultati analoghi a quelli del logo 2, ma in nessun caso saranno sovrapponibili a quelli del logo 3.

Il cursore dell’Intensità è fondamentale per condizionare l’impatti del riferimento sul risultato finale: spostandolo a sinistra verrà dato più credito al prompt a discapito dell’immagine di riferimento, spostandolo a destra invece verrà rispettata molto di più l’immagine di riferimento a discapito di quanto scritto nel prompt.

Le posizioni sono “soltanto” tre, ma già così c’è da perdersi tra tutte le possibili interazione che vengono generate tra queste e le prossime impostazioni.

Figura3. I risultati ottenuti con il cambio di Composizione

4. Lo Stile

Se la Composizione poteva essere al primo posto per criticità compositiva, lo Stile lo segue di certo a breve distanza, anche se questo podio sommario potrebbe presentare innumerevoli eccezioni che ne ribalterebbero l’ordine di arrivo.

Se non viene selezionato niente né viene caricata alcuna immagine, questa sezione presenta un solo cursore, quello dell’intensità visiva.

Ciò che regola questo cursore è descritto in modo molto generico dalla “i” che trovate nell’interfaccia utente, e anche nelle varie guide più o meno ufficiali viene spesso “spiegato” con delle vere e proprie supercazzole.

Proverò a dare una sintesi basata su quanto ho capito mettendo insieme quelle super… con le mie esperienze e qualche altro spunto ragionato trovato in rete durante le notti insonni: spostandolo a sinistra (sono 9 livelli) avremo risultati più basici ed essenziali, spostandolo a destra invece aumenteremo la complessità e, di conseguenza, i particolari e i dettagli.

Possiamo applicare questi comportamenti sia se il contenuto è impostato su artistico che su foto, con le opportune differenze di stile.

Trovare delle definizioni accurate e per me soddisfacenti su quanto sopra non sembra tuttavia possibile, per lo meno al momento, questo perché le interazioni con il prompt e le altre impostazioni introducono variabilità non indifferenti e, aspetto non secondario, l’arte generativa restituisce sempre risultati diversi, che sarebbero recuperabili in maniera univoca solo se fossimo in possesso del cosiddetto Seed (cioè il numero che ne codifica la generazione), e con FF questo non è attualmente esplicitato.

Possiamo parzialmente aggirare questa “mancanza” (è una scelta ben precisa di Adobe) usando due comandi a cui si accede tramite il pulsante di condivisione (in basso a destra nell’immagine, a fianco della stellina dei preferiti, che da qualche tempo non funziona): Copia collegamento all’immagine e Salva in libreria, in questo modo saremo sicuri di ripartire sempre da una stessa base.

Possiamo impostare praticamente qualunque immagine come riferimento di composizione o di stile (come in questo caso). Il cubetto di ghiaccio è stato a sua volta generato da FF tramite un prompt, e può essere ripescato proprio per il trattamento dei loghi che, a loro volta, vengono inseriti come riferimento di composizione

Istituto San Zeno di Verona: formazione e automazione per il futuro della carta

Martedì 24 giugno presso l‘Istituto San Zeno di Verona si è svolto un seminario tecnico in collaborazione tra la scuola Cartaria San Zeno di Verona e ABB.

Alla manifestazione hanno partecipato 80 persone tar le quali anche i giovani neo diplomati del corso annuale per Tecnici per la gestione di impianti di produzione della carta.

Nella prima parte dell’incontro si è parlato di formazione ed opportunità offerte grazie alla collaborazione attiva tra l’industria della carta e le aziende fornitrici. A l termine di questa sessione sono stati consegnati i diplomi di fine corso ai giovani che hanno frequentato il 29° e il 30° corso annuale di tecnologie per tecniche cartarie.

Nella seconda parte, curata da ABB, sono state illustrate le nuove tecnologie di misura e la capacità dei nuovi sistemi di tradurre tali misure in informazioni predittive sulla qualità della carta e sull’efficienza di produzione.

Gli argomenti affrontati hanno presentato soluzioni tecnologiche innovative con visione verso il futuro. L’efficienza operativa e la sostenibilità ambientale sono poste come priorità imprescindibili. Pertanto ABB ha voluto dare evidenza del suo impegno nel voler mantenere il passo con la trasformazione profonda dell’industria della carta, in particolare, grazie all’adozione di tecnologie avanzate che migliorano la qualità del prodotto, riducono i consumi energetici e abilitano nuovi modelli di gestione digitale.

Tra gli aspetti principali presentati si è dedicata particolare attenzione ai nuovi sistemi di campionamento, di misurazione on-line della scolantezza e dell’analisi morfologica delle fibre presenti nell’impasto.

Successivamente sono stati presentati gli sviluppi relativi ai sistemi di gestione del processo completamente integrati. ABB Ability System 800xA 7.0 di nuova generazione che integra la funzionalità di controllo DCS, QCS, con un focus sulla cybersecurity e le soluzioni digitali.

Legato a quest’ultimo argomento è stato affrontato il tema dell’intelligenza artificiale e della digitalizzazione, con strumenti come l’Industrial Knowledge Vault e l’APC che supportano il controllo avanzato dei processi produttivi in tutti i segmenti dell’industria cartaria.

Terminata la conferenza i partecipanti hanno potuto visitare il demo TRUCK sul quale erano presenti in forma demo i prodotti e i software illustrati in sala.

Fujifilm protagonista a Labelexpo 2025 con soluzioni di stampa analogica e digitale all’insegna della sostenibilità

Fujifilm conferma la sua presenza a Labelexpo Europe 2025 con una proposta espositiva completa e innovativa che unisce tecnologie di stampa analogiche, digitali e sostenibili. L’azienda presenterà una gamma estesa di soluzioni per il settore del packaging e dell’etichettatura, evidenziando il proprio impegno nell’accompagnare l’evoluzione dell’industria con strumenti all’avanguardia.

Stampa tradizionale e digitale: un’esperienza immersiva

Lo stand Fujifilm sarà suddiviso in due aree distinte – analogica e digitale – offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva che mette in luce la continuità e la trasformazione dei processi produttivi.

Nell’area analogica, i riflettori saranno puntati sulle lastre flessografiche Flenex FW lavabili con acqua, con dimostrazioni live di produzione completa in meno di 40 minuti. Saranno inoltre protagonisti il sistema LED UV LuXtreme e gli inchiostri e vernici CuremaX, pensati per ottimizzare l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale.

Innovazione digitale e testimonianze dal vivo

L’area digitale vedrà la presentazione della Jet Press FP790, stampante inkjet a base acqua progettata per imballaggi flessibili, e della Jet Press 750S, ideale per applicazioni su cartone pieghevole. Tra le novità più attese, Fujifilm mostrerà anche la Revoria Press SC285S, stampante “5UPER COLOUR” a 5 colori con stazione toner speciale, lanciata di recente sul mercato europeo.

Un palco dedicato ospiterà sessioni e interventi con case history e testimonianze dirette da parte di clienti e partner, a dimostrazione concreta dell’impatto positivo delle tecnologie Fujifilm sui processi produttivi.

Soluzioni di imprinting e tecnologie scalabili

Saranno esposte anche le soluzioni di imprinting Fujifilm, dotate di testine Samba e barra di stampa a passaggio singolo, capaci di operare su una vasta gamma di supporti senza interruzioni, garantendo qualità e flessibilità nelle applicazioni di packaging.

Sostenibilità al centro dell’innovazione

Tutte le soluzioni presentate riflettono la visione “Analogico. Digitale. Sostenibile.” che guida Fujifilm: tecnologie sviluppate con attenzione alle prestazioni, alla responsabilità ambientale e alla riduzione dei consumi energetici, come le lastre lavabili con acqua, gli inchiostri LED UV e le soluzioni toner a basso impatto.

Manuel Schrutt, Business Strategy Packaging Director di FUJIFILM Corporation, ha dichiarato: “Con il continuo ampliamento del nostro portafoglio, Labelexpo è il luogo ideale per mostrare l’evoluzione delle nostre soluzioni. Il messaggio ‘Analogico. Digitale. Sostenibile.’ rappresenta la nostra strategia per aiutare i clienti a innovare secondo le proprie esigenze. Quest’anno abbiamo ancora più novità e siamo pronti ad accogliere i visitatori in uno stand che riflette la direzione in cui sta andando il settore”.

Paper Industrial Deal: il piano strategico per proteggere e rilanciare il settore cartario italiano tra sfide energetiche ed economiche

Nell’ambito dell’Assemblea Pubblica di Assocarta, svoltasi a Roma presso Civita e moderata da Valentina Bisti del TG1, il presidente di Assocarta Lorenzo Poli ha presentato il Paper Industrial Deal del sistema cartario italiano. Un piano strategico per mettere in sicurezza il settore cartario italiano dagli shock economici e di transizione energetica che mira a rendere il comparto più resiliente, competitivo e sostenibile, riducendo i costi dell’energia e trasformando gli obiettivi di decarbonizzazione in un motore di crescita.

Nel 2024 la produzione e la domanda interna presentano un recupero del 6,2% e del 7,8% rispettivamente, a fronte di un fatturato di 8,3 miliardi di Euro – in aumento dell’1,5% – generato da 19.000 addetti diretti in 151 cartiere. Ma crescono anche le importazioni del 12,7% che soddisfano oltre il 54% della domanda interna confermando una perdita di competitività sul mercato interno dei prodotti nazionali. E dopo un biennio di contrazione, torna a crescere la domanda estera che registra un aumento dell’11,2% sul 2023 con un export per lo più diretto verso Francia, Germania e Spagna, in particolare per le carte e cartoni da imballaggio (+15,4%).

“In un contesto politico-economico incerto ed imprevedibile a livello europeo e mondiale, il sistema cartario nazionale ha la certezza di dove è arrivato e di dove vorrebbe andare. Siamo i terzi produttori UE di carta e cartone dietro a Germania e Svezia con una quota dell’89% di materie prime provenienti da materiali riciclabili 56% e da fonti rinnovabili (biomasse) 33% e secondi utilizzatori UE di carta da riciclare con l’11,4% del consumo europeo dopo la Germania, con un tasso di riciclo del 70,9% che negli imballaggi supera l’85%, andando oltre gli obiettivi UE” illustra il Presidente di Assocarta Lorenzo Poli nella sua relazione.

“Mettere in sicurezza il settore e l’intera filiera con misure non più rinviabili” sottolinea Poli “per azzerare il differenziale PSV-TTF che per il settore nel 2024 ha comportato extracosti per oltre 50 milioni di Euro e per cercare di ridurre il costo del gas con una nuova gas release che superi l’attuale schema e che faccia leva sul biometano per gli hard-to-abate. Oltre a interventi concreti per sostenere la decarbonizzazione attraverso la decarbonizzazione dei combustibili con una biometano release e l’elettrificazione delle rinnovabili con contratti per differenze rispetto al costo del gas e piano di sviluppo dell’infrastruttura elettrica per sviluppare l’elettrificazione”.

Positive le aperture sulla disciplina UE degli Aiuti di Stato perché consentono di varare misure di sostegno alle politiche energetiche di decarbonizzazione come l’energy e la gas release ma rimane il rischio che venga compromessa la coesione del mercato unico perché ci sono vari spazi di bilancio.

Si tratta di una delle dieci misure per rafforzare circolarità e decarbonizzazione del settore contenute nel Paper Industrial Deal che prevede interventi strutturali che riguardano la valorizzazione delle biomasse per la decarbonizzazione degli hard-to-abate in linea con la Strategia Forestale Nazionale, la semplificazione dell’EUDR per favorire l’utilizzo di materie prime rinnovabili come legno e carta ma soprattutto misure che riguardano il costo energetico che, nel 2024, ha visto un differenziale di prezzo del gas naturale  tra il mercato nazionale e quello dei principali competitor europei – pari a circa 2,30 euro/MWh, il più alto dal 2020 ad oggioltre il 6% del prezzo del gas.

Non solo energia ma anche economia circolare su cui innestare un ciclo virtuoso su occupazione e produttività. “Come settore cartario vorremmo mantenere i benefici ambientali, economici, e sociali del riciclo della carta sul territorio italiano con misure volte a ridurre l’export di materia prima riciclabile che, nel 2020-2024, ha raggiunto un valore medio annuo di 1,73 milioni di tonnellate: un quarto della carta raccolta da cittadini e imprese italiane che se fosse riciclata in Italia aumenterebbe la produttività dell’industria cartaria italiana del 27%, creerebbe 1.360 nuovi posti di lavoro in Italia e produrrebbe un PIL aggiuntivo per l’Italia di 1,4 miliardi di euro ogni anno” afferma Poli.

A questo va aggiunta rinnovata attenzione al lavoro. “Detassare le indennità che i lavoratori, organizzati sui turni percepiscono come lavoro domenicale, notturno, festivo e straordinario per rendere più attrattivo il settore e facilitare il reperimento di nuove risorse e il cambio generazionale” aggiunge ancora Poli.

Misure che sono all’interno della piattaforma Federazione Carta e Grafica e intendono rafforzare un comparto centrale per la competitività e produttività di una filiera che rappresenta un valore di circa 27 miliardi di euro di fatturato (1,2% PIL), generato da oltre 160.000 addetti diretti in circa 16.000 imprese, essenziale per attività chiave della società quali igiene, cultura, prevenzione dello spreco alimentare, scambi commerciali e per circolarità complessiva dell’economia italiana. Nel 2024 le carte e cartoni per imballaggio hanno sostenuto la ripresa con un +5,7% e dopo cinque anni di pesanti contrazioni si è assistito a un rimbalzo del +11,2% per le carte per usi grafici. Si è rafforzata la crescita dei volumi di carte per usi igienico-sanitari del 4,6%, segmento che presenta livelli superiori a quelli pre-pandemia.

Sul tema del Paper Industrial Deal del sistema cartario europeo è intervenuto il Presidente di CEPI Confederazione europea dell’industria cartaria Marco Eikelenboom. “Il Clean Industrial Deal deve essere più di una visione. Deve offrire strumenti pratici che consentano alle industrie come la nostra di decarbonizzarsi senza deindustrializzarsi” afferma Eikelenboom “È urgentemente necessario il sostegno nazionale all’elettrificazione, al calore green da fonte rinnovabile a prezzi accessibili e all’integrazione della rete. Allo stesso tempo, la prossima strategia europea per la bioeconomia deve riconoscere che le bioindustrie europee come la carta non sono di nicchia, bensì il nostro motore industriale. Il nostro settore realizza le priorità europee: posti di lavoro, la transizione dal fossile basata sulle foreste e riciclo leader a livello mondiale, contribuendo a trasformare la pressione di oggi in un vantaggio di domani.’’

Si è poi discusso di Industrial Deal nel settore cartario italiano in una tavola rotonda a cui hanno partecipato Laura D’Aprile, Capo dipartimento sviluppo sostenibile Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Paolo Arrigoni, Presidente del GSE – Gestore dei servizi energetici, Stefano Besseghini, Presidente di ARERA – Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, e Federico Boschi, Capo dipartimento energia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Antonio Gozzi Special Advisor per l’Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività di Confindustria ha quindi concluso l’Assemblea con u focus sui temi della politica UE. “Il susseguirsi delle decisioni prese a Bruxelles dalla Commissione” afferma Gozzi “pone un problema di fondo. Al di là della constatazione che il percorso oramai è “un passo avanti ed uno indietro” affermare oggi una cosa e correggerla domani, il problema è chi fa l’agenda a Bruxelles? Chi decide su cosa e su come intervenire.
L’Europa, può dispiacere, non è uno stato federale e la commissione non è il governo di questo stato.
Allora l’Italia, il Governo e per quanto ci riguarda la Confindustria devono fare attenzione al processo decisionale. E non tollerare fughe in avanti”.

Al termine dell’Assemblea Pubblica di Assocarta si è tenuta la presentazione “Il ruolo della carta nella divulgazione scientifica”, a cura dell’Aeronautica Militare. Un dibattito ispirato ai volumi “Atlante del Clima e della Meteorologia” e “Andrea Baroni, il cavaliere delle rose e delle nuvole” moderato dal Ten. Col. Guido Guidi al quale sono intervenuti il Ten. Col. Orazio di Casola direttore della rivista di meteorologia dell’Aeronautica, il Col. Daniele Mocio e Annalisa Venditti, giornalista Rai e autrice della biografia su Baroni.

Konica Minolta porta l’innovazione digitale per etichette a Labelexpo Europe 2025

Konica Minolta a Labelexpo Europe 2025, in programma dal 16 al 19 settembre presso la Fira Gran Via di Barcellon: l’azienda sarà presente insieme al partner MGI Digital Technology negli stand 5E61 e 5G60, per presentare le ultime novità tecnologiche e soluzioni integrate per la stampa digitale e la nobilitazione di etichette e packaging.

Stampa digitale di etichette: nuove opportunità di business con Konica Minolta

Durante la fiera, Konica Minolta proporrà dimostrazioni live sulle potenzialità della stampa digitale di etichette, ormai una tecnologia mainstream in grado di soddisfare le esigenze di personalizzazione, tirature ridotte e consegne rapide. Tra i prodotti in evidenza ci saranno i modelli AccurioLabel 230 e AccurioLabel 400, quest’ultimo caratterizzato da una risoluzione di stampa di 2400 x 1200 dpi e dal toner bianco con oltre il 70% di opacità, garantendo uniformità e qualità cromatica superiore grazie alla tecnologia Intelligent Quality Care.

Inoltre, sarà presentato in anteprima un prototipo innovativo della serie AccurioLabel, insieme alle soluzioni MGI JETvarnish 3D Web 400 e MGI Octopus Web per il taglio e la finitura digitale di etichette autoadesive, oltre al controller Creo IC-320L e ai software di gestione AccurioPro Flux e AccurioPro Dashboard.

Partnership strategiche per la nobilitazione digitale

Konica Minolta Italia rafforza la sua presenza a Labelexpo con una nuova collaborazione strategica con due aziende italiane di eccellenza nel settore della finitura per etichette: Prati e Berra. Questa sinergia mira a offrire soluzioni integrate di stampa e nobilitazione digitale, valorizzando l’innovazione tecnologica e l’efficienza produttiva.

Innovazione, sostenibilità e futuro della stampa digitale di etichette

Secondo Toshi Uemura, Head of Industrial Printing di Konica Minolta Business Solutions Europe, il mercato delle etichette e del packaging è più dinamico che mai: “Konica Minolta punta a trasformare il settore con tecnologie che non solo migliorano la comunicazione visiva, ma generano anche un impatto sociale positivo. La nostra presenza a Labelexpo testimonia l’impegno continuo nell’innovazione, nell’efficienza e nella sostenibilità”.

I visitatori dello stand Konica Minolta potranno ricevere un kit campione personalizzato, per sperimentare in prima persona come la stampa digitale possa rendere le etichette un elemento distintivo e creativo.