Per la trentacinquesima edizione, Finat ha introdotto una quinta categoria (Gruppo E): Digitale.
Per la trentacinquesima edizione, Finat ha introdotto una quinta categoria (Gruppo E): Digitale.
Il concorso annuale Finatè una vetrina che mette in mostra il meglio della stampa di etichette autoadesive: a riconoscimento dei risultati relativamente all’impatto nell’ottica del marketing e degli utenti finali; qualità di stampa e trasformazione. I premi vengono assegnati nei principali segmenti in cui sono utilizzate le etichette autoadesive: bevande alcoliche, prodotti alimentari, per la casa, industriali, farmaceutici e cosmetici, ed etichette multipagina e per i principali processi di stampa con alimentazione a bobina.
«Questo concorso annuale ha una tripla finalità» ha spiegato Kurt Walker, presidente di Finat. «Non solo aiuta a evidenziare i vantaggi delle etichette autoadesive e dei prodotti correlati come efficienti strumenti di marketing, promozione e identificazione, ma incoraggia inoltre i trasformatori a espandere i propri confini tecnici e qualitativi. Promuove anche le etichette e le tecniche di etichettatura in tutto il mondo, a vantaggio dell’industria delle etichette e dei settori correlati. Pertanto invito tutti i trasformatori di etichette a partecipare a questo prestigioso concorso e a coglierne i vantaggi.»
I vincitori sarannopremiati in occasione del convegno annuale, che si terrà dall’11 al 13 giugno 2015 ad Amsterdam, Paesi Bassi. I lavori vincenti saranno esposti al convegno e a Labelexpo Europe 2015. Tra questi ne saranno selezionati alcuni per la partecipazione al concorso mondiale World Label Awards (WLA) 2015.
Nuova categoria
Finat ha rinnovato le modalità di partecipazione e le condizioni per la candidatura, e ha introdotto una quinta categoria (Gruppo E): Digitale. Questa è stata aggiunta a riconoscimento dell’importanza del ruolo che la stampa digitale sta svolgendo nel settore delle etichette. Sono state incluse tre categorie per comprendere i principali ambiti della stampa digitale: toner liquido, toner secco e inkjet. Quella digitale è complementare alle altre categorie, che includono: marketing/impieghi finali, processi di stampa, applicazioni non adesive e innovazione.
Angela Castro e Bruno Grillo, Amministratori e titolari di Inkam.
Fondata all’inizio del 2013 e con sede a Genova, Inkam Snc è un fornitore di servizi di stampa fortemente orientato all’innovazione per garantire ai clienti applicazioni e possibilità sempre nuove. «Offriamo servizi di stampa a 360° e il nostro sguardo è sempre rivolto al cliente» spiega Angela Castro, Amministratrice e Titolare dell’azienda. «Oltre alla proposta delle tipografie tradizionali, la nostra offerta include servizi per la comunicazione visiva tra cui per esempio la realizzazione di pannelli rigidi per la comunicazione pubblicitaria e per l’allestimento indoor e outdoor e insegne per le attività commerciali. A queste applicazioni si aggiungono la laminazione di pannelli e cartellonistica e produzione di poster e banner di piccolo e grande formato. Siamo inoltre un service di stampa CAD e di prototipazione basata su stampa 3D. Infine, grazie a un team interno di professionisti supportiamo i clienti nelle realizzazioni grafiche».
Innovazione e qualità con un occhio di riguardo all’ambiente
Tra i punti di forza dell’azienda vi sono la qualità e la flessibilità dell’offerta, le possibilità di personalizzazione e la puntualità nelle consegne. Per garantire questi plus Inkam Snc percorre la strada dell’innovazione tecnologica e per farlo ha scelto Ricoh installando:
Ricoh MP CW2200SP per applicazioni CAD (poster, cartine, disegni CAD)
Ricoh Pro L4160 Latex per la comunicazione visiva – soluzione di stampa a 7 colori (CMYK, bianco, arancio e verde) che consente a Inkam Snc di produrre lavori di qualità fotografica. La soluzione integra teste di stampa piezoelettriche Ricoh a goccia variabile ed è in grado di produrre gocce di tre differenti dimensioni, la più piccola delle quali di 4 picolitri.
«Abbiamo scelto Ricoh Pro L4160 Latex – commenta Bruno Grillo, Grafico e Titolare dell’azienda – perché ci consente di proporre un’offerta completa e di qualità». L’impatto ambientale della stampa è ridotto grazie agli inchiostri latex e ai consumi energetici ottimizzati. Gli inchiostri latex di Ricoh Pro L4100 rilasciano un basso livello di Volatile Organic Compounds (Componenti organici volatili), mentre i consumi energetici sono ridotti del 50% rispetto alle soluzioni più performanti dei competitor. «Oltre a rendere il nostro ambiente di lavoro più sano – continua Bruno Grillo – l’ecosostenibilità del sistema di stampa ci consente di soddisfare le esigenze dei clienti sensibili alle tematiche ambientali e di sensibilizzare quelli che ancora non lo sono».
Non un fornitore, ma un interlocutore per tutte le esigenze di stampa
Inkam Snc si è da subito affidata a Ricoh valutando positivamente non solo la qualità delle tecnologie ma anche l’affidabilità dell’assistenza tecnica sul territorio. «Avere sistemi di stampa sempre disponibili – afferma Angela Castro – è per noi fondamentale al fine di garantire le consegne nei tempi stabiliti. Abbiamo trovato in questa azienda molto di più di un semplice fornitore tecnologico: Ricoh è per noi un interlocutore per quanto riguarda tutte le nostre esigenze nell’ambito della stampa di produzione». Ricoh propone a Inkam Snc un’innovazione costante. «Per noi questo è fondamentale – commenta Bruno Grillo. Siamo un’azienda giovane, ma abituata a pensare in grande e a esplorare nuove possibilità. Stiamo per esempio pensando di sviluppare un sito di Web-to-print che consentirà ai clienti di personalizzare online i prodotti con le proprie grafiche. Crediamo nella qualità e nell’innovazione e per ambedue gli aspetti abbiamo trovato in Ricoh un partner affidabile».
Angela Castro e Bruno Grillo, Amministratori e titolari di Inkam.
DB Ingegneria dell’Immagine ha ampliato il parco macchine per la stampa digitale con la nuova HP Scitex FB 10000.
HP ha annunciato oggi che DB Ingegneria dell’Immagine SRL ha acquistato il sistema di stampa industriale HP Scitex FB 10000 per accrescere la sua competitività, ridurre i tempi di consegna e rispondere in maniera sempre più adeguata all’aumento della domanda di stampa in piano di largo formato.
«Grazie all’evoluzione di sistemi di stampa digitale in piano come HP Scitex FB 10000 – afferma Mauro Biancavilla, Sales Director di DB Ingegneria dell’Immagine – il mercato della stampa su cartone sta diventando sempre più accessibile in un contesto in cui i clienti hanno bisogno di tirature minori e di personalizzare maggiormente la loro comunicazione».
DB Ingegneria dell’Immagine, con 52 addetti e un fatturato in crescita che nel 2013 ha sfiorato i 10 milioni di euro, è specializzata nella fornitura di soluzioni di comunicazione visiva ad aziende medio grandi e agenzie, per le quali progetta, produce e allestisce soluzioni di comunicazione per eventi, punti vendita e mezzi di trasporto.
«Negli ultimi anni – prosegue Mauro Biancavilla – è aumentata la nostra attenzione per le soluzioni di comunicazione destinate ai punti vendita, dove stiamo assistendo a una grande richiesta di originalità e innovazione da parte dei clienti finali. In questo ambito cerchiamo di lavorare in maniera originale su tutti gli spazi, dalle vetrate al pavimento, dalle pareti al soffitto, non sottovalutando l’importanza anche delle strutture come display e totem. A volte l’originalità è rappresentata dal combinare tecniche diverse come può essere una stampa digitale con l’aggiunta di effetti realizzati con inchiostri serigrafici, altre volte ci aiuta il design, in special modo nelle strutture».
DB Ingegneria dell’Immagine opera in un mercato molto variegato e stampa indistintamente su supporti che spaziano dal cartone strutturato al polipropilene, dal PVC all’acrilico. Supporti sui quali l’innovativa macchina da stampa digitale HP Scitex FB 10000 è in grado di stampare sino a una velocità massima di 600 metri quadrati all’ora su fogli da 160×320 centimetri. La stampante industriale di HP è inoltre in grado di stampare su polistirolo, carta sintetica, vinile autoadesivo e tanti altri materiali molto usati nella comunicazione visiva.
«HP Scitex FB 10000 – prosegue Biancavilla – risponde perfettamente alle nostre esigenze: è una macchina estremamente versatile, capace di stampare in qualità e velocità una vastissima gamma di supporti. Inoltre il software di gestione delle code riduce notevolmente anche i tempi di stampa di uno o pochi pannelli. Lavorando per importanti brand, in occasione di grandi campagne promozionali, era diventato indispensabile avere un sistema di stampa che riducesse i tempi di produzione. Questa stampante industriale ci consente di gestire con tranquillità commesse che fino a pochi mesi fa ci mettevano in ansia. Si sta inoltre rivelando una macchina estremamente affidabile, sostenuta da un supporto tecnico tempestivo e competente».
HP Scitex FB 10000 va a integrare il nutrito parco macchine di DB Ingegneria dell’Immagine affiancando la macchina da stampa HP Indigo 7500 che la stessa azienda ha acquistato nel 2012 per potenziare la sua offerta nel piccolo formato e la HP Scitex LX800 per il grande formato a bobina.
«Abbiamo sempre avuto ottime relazioni con HP – conclude Biancavilla – che si sono ulteriormente consolidate negli ultimi anni. Per un’azienda con esigenze di stampa eterogenee come la nostra, è molto importante avere un fornitore tecnologico che garantisca un livello qualitativo e di innovazione elevato in tutti settori di stampa. HP ha dimostrato di saper essere affidabile in ogni ambito, con prodotti di qualità e con un grande potenziale di sviluppo per gli anni a venire. Il primo investimento importante che abbiamo fatto è stato qualche anno fa con la HP Scitex LX800 da tre metri, che ha dimostrato una qualità di stampa decisamente fuori dal comune con il beneficio di avere inchiostri di lunga durata e privi di solvente. Quando in seguito decidemmo di entrare nel mercato del Web, acquistammo una HP Indigo 7500 per la stampa della carta. Le due positive esperienze ci hanno recentemente spinto a rivolgerci ad HP anche per l’acquisto della stampante flatbed di ultima generazione».
«L’acquisto di HP Scitex FB 10000 da parte di DB Ingegneria dell’Immagine risponde alle esigenze dell’azienda e gli permetterà di incrementare ulteriormente il proprio business» afferma Hind Guilleminot, South Europe Market Development Manager Sign & Display Industrial di HP. «Grazie alla tecnologia High Dynamic Range (HDR), DB Ingegneria dell’Immagine potrà beneficiare di alta qualità e produttività, senza compromessi. HP Scitex FB 10000 permette inoltre di personalizzare le applicazioni, consegnare rapidamente gli ordini e stampare su una vasta gamma di formati tra cui cartone, plexiglass e carta».
DB Ingegneria dell’Immagine ha ampliato il parco macchine per la stampa digitale con la nuova HP Scitex FB 10000.
Gli inchiostri a basso odore Streamline ESL HPQ sono i primi prodotti per getto d’inchiostro a beneficiare della nuova innovativa formulazione a basso odore di Sun Chemical. Gli inchiostri sono stati sviluppati per le stampanti Roland Soljet Pro 2, Pro 3 e Versacam e sono altresì compatibili con stampanti Mutoh, Agfa e Uniform e altre stampanti a getto d’inchiostro eco-solvent che utilizzano teste di stampa a getto d’inchiostro piezoelettrico Epson DX 4-DX 7.
Sei mesi di rigorosi test effettuati presso clienti nel Regno Unito, in Russia e Europa Continentale, hanno dimostrato le prestazioni a lungo termine di questi inchiostri in un’ampia gamma di installazioni.
James Gould, Product Manager per Streamline, Sun Chemical ha commentato: «Il settore sta assistendo a un boom di imprese start-up che utilizzano stampanti di ampio formato e che solitamente hanno sede in uffici più piccoli. Ne consegue che molti dei nostri clienti lavorino a più stretto contatto con la stampante di quanto accada nei negozi di stampa più grandi. Ciò rende gli inchiostri a basso odore essenziali per molti di loro».
Ha poi proseguito: «La nostra gamma Streamline offre un’alternativa agli inchiostri OEM. La nostra nuova gamma a basso odore offre le stesse elevate prestazioni e qualità di stampa di Streamline ESL HPQ con una formulazione a basso odore, offrendo a tutti i nostri clienti il meglio di entrambi i mondi».
I clienti che usano già gli inchiostri Streamline ESL HPQ possono passare alle nuove versioni a basso odore senza dover svuotare le loro macchine, poiché gli inchiostri sono completamente compatibili.
Gli inchiostri Streamline ESL HPQ LO sono disponibili nei colori CMYK, ciano chiaro, magenta chiaro o arancione, unitamente a una soluzione di lavaggio. Saranno disponibili in cartucce da 440 ml e in bottiglie da un litro per l’utilizzo in sistemi di caricamento dell’inchiostro da serbatoi di grande capacità, in tutta Europa.
Gli inchiostri Streamline vengono prodotti nella sede di Sun Chemical a Midsomer Norton, dedicata alla produzione della gamma per getto di inchiostro di Sun Chemical e uno dei centri analitici e tecnici per la ricerca e lo sviluppo più grandi al mondo.
Il MIS Edigit Packaging-64 è un sistema specifico e a 360º che collega tutti i reparti aziendali e li rende gestibili attraverso una unica interfaccia condivisa dagli utenti.
A Viscom 2015 Edigit ha ufficializzato la sua entrata a pieno titolo nel mondo del packaging, con la sua soluzione gestionale specializzata per il settore, che permette di gestire in pochi click tutte le attività delle aziende di imballaggi e cartotecniche grazie all’archivio fustelle integrato, alla gestione delle revisioni, dei formati e delle caratteristiche tecniche delle fustelle, alle schede prodotto integrate ed alla gestione delle certificazioni FSC e PEFC oltre che delle milestone per la certificazione.
Packaging-64 rende possibile e agevole la stesura di preventivi accurati, basati sui reali costi aziendali, l’organizzazione dei reparti produttivi dalla creazione della commessa al monitoraggio dell’avanzamento lavori ed alla pianificazione della produzione tramite lo schedulatore a capacità finita ed infinita, l’organizzazione del magazzino anche tramite lettori barcode, e la gestione della contabilità aziendale.
Le statistiche per operatore e per centro di costo, i report a cui sono applicabili filtri per data, prodotto, cliente o agente, e le applicazioni di Business Intelligence dedicate alle aziende maggiormente strutturate contribuiscono a rendere gestibili e fruibili in tempo reale tutte le informazioni e i dati commerciali, produttivi e contabili, per consentire agli operatori di intervenire prontamente su turni e programmazione macchine ottimizzando le performance, ed a titolari e responsabili di prendere decisioni strategiche in modo tempestivo ed efficace.
Il sistema è inoltre completamente integrabile ai workflow di prestampa ed alla piattaforma di e-commerce, oltre che consultabile da APP iEdigit per smartphone e tablet.
Il MIS Edigit Packaging-64 è un sistema specifico e a 360º che collega tutti i reparti aziendali e li rende gestibili attraverso una unica interfaccia condivisa dagli utenti.
Oggi Fratelli Carli ha un organico di 300 dipendenti e un fatturato che si aggira attorno ai 150 milioni di euro.
Oggi Fratelli Carli ha un organico di 300 dipendenti e un fatturato che si aggira attorno ai 150 milioni di euro.
Fratelli Carli è un’azienda a tradizione familiare che produce e distribuisce olio di oliva e prodotti derivati, vini e prodotti cosmetici. L’avventura è iniziata a Oneglia nel 1911, quando la famiglia Carli, proprietaria di un’avviata tipografia, ottiene dal proprio oliveto un raccolto eccezionale. Questo fa nascere l’idea di vendere l’olio in eccesso, intraprendendo un’attività di vendita porta a porta in modo da fidelizzare i clienti. Da qui in poi la storia di successo è nota.
Il centro stampa nel DNA di Fratelli Carli
«Un elemento distintivo della nostra azienda – spiega Marco Gardini IT Operations Manager di Fratelli Carli – è la presenza all’interno dello stabilimento di un centro tipografico all’avanguardia che produce il materiale di marketing dell’azienda (listini, brochure, cataloghi, flyer e depliant). Una realtà che risale alla prima vocazione imprenditoriale della famiglia Carli e che prosegue così la tradizione dell’antica tipografia. Grazie a questo reparto abbiamo l’opportunità di controllare l’intero processo di stampa, dall’ideazione alla divulgazione, e di curare tutto il materiale destinato ai clienti. Una prerogativa che poche altre aziende al mondo possono vantare».
L’evoluzione con Ricoh
La personalizzazione e le campagne di marketing one to one sono essenziali per incrementare le vendite e la fidelizzazione della clientela. Sei anni fa Fratelli Carli ha installato quindi due Infoprint IP4100 Simplex utilizzate per produrre bolle, fatture e listini. Nel 2010 l’azienda ha deciso di innovarsi iniziando a percorrere la strada della comunicazione personalizzata installando Ricoh Pro C900, la prima soluzione foglio singolo colore di Ricoh da 90 pagine al minuto, per produrre leaflet, brochure e flyers. Vendendo direttamente ai consumatori, il materiale inviato deve essere di qualità e facilmente personalizzabile.
L’innovazione tecnologica di Fratelli Carli non si ferma mai. Da qui la scelta nel 2012 di installare tre Ricoh Pro C901 (90 ppm a colori per la stampa di produzione di qualità) sostituendo una delle due IP4100 Simplex per la produzione di bolle e fatture. Prima il processo di stampa era suddiviso in due fasi, quella della stampa del layout (appoggiandosi a tipografie) e quella della stampa di dati variabili (gestita con la soluzione IP4100); con i nuovi sistemi di stampa il flusso produttivo viene gestito internamente in un solo passaggio.
Di recente introduzione Infoprint IP 5000 GP AD1/AD2 che ha sostituito la seconda IP4100 per la gestione dei cataloghi e dei listini prodotti. La soluzione adottata, che in futuro verrà utilizzata anche per altre applicazioni innovative, ha una velocità di 860 impressioni A4 al minuto e utilizza inchiostri dye-plus, che consentono di produrre colori intensi e stampe definite a costi contenuti. Grazie a questo progetto Fratelli Carli sta sviluppando strategie di Precision Marketing e Direct Mailing che consentono di aumentare l’efficacia della comunicazione, di personalizzare l’offerta e di essere sempre più vicino alle esigenze dei propri clienti.
La strategicità del Precision Marketing
In modo coerente alle strategie di approccio al mercato delle aziende maggiormente evolute nella comunicazione alla clientela Fratelli Carli ha deciso di investire su una soluzione tecnologica che nel breve periodo ha consentito di tradurre il Precision Marketing in realtà. Con la migrazione dalla tecnologia offset a quella digitale e grazie alla capacità di analizzare e gestire i dati e la formattazione grafica in modo dinamico mediante soluzioni software a corredo, l’azienda sarà in grado di raggiungere ogni singolo cliente con messaggi mirati e personalizzati sugli interessi e sulle specifiche esigenze aumentando così il grado di fidelizzazione e garantendo un’offerta di qualità a 360°.
La tradizione dell’antica tipografia di Fratelli Carli è oggi ancora viva, grazie al centro stampa all’interno dell’azienda.
Importanti aggiornamenti di XMF Workflow V6 by Fujifilm.
A seguito dello spostamento verso tirature limitate, la diversificazione dei prodotti e tempistiche più rapide, gli stampatori sono sotto pressione per elaborare in modo più efficiente un maggior numero di lavori che richiedono un elevato livello di elaborazione RIP. Sono progetti che utilizzano differenti tipologie di elaborazione grafica per la creazione di un prodotto finito con diversi effetti visivi, nonché progetti di marketing one-to-one che richiedono la stampa di dati variabili. Un altro aspetto importante è dato dalla necessità di migliorare il livello di servizio fornito attraverso una chiara comunicazione tra i reparti dell’azienda, clienti e soggetti esterni.
Per rispondere a queste esigenze, XMF V6 include Adobe PDF Print Engine 3 (APPE3) ed è anche il primo sistema workflow al mondo che integra Mercury RIP Architecture – una tecnologia per massimizzare l’operatività sviluppata da Adobe. Il risultato è un miglioramento di XMF V6 nei tempi di elaborazione file. Inoltre, XMF Remote R10, attraverso vari miglioramenti, è progettato per l’impiego in un’ampia gamma di ambienti ed è totalmente compatibile con Html 5.
La caratteristica più significativa di Mercury RIP Architecture, integrata per la prima volta in XMF V6, è data dalla possibilità del sistema di eseguire il bilanciamento del carico elaborando simultaneamente ogni pagina di un singolo lavoro durante il rendering; questa possibilità si traduce in velocità di elaborazione più elevate che massimizzano l’utilizzo delle risorse di sistema, che a loro volta offrono significativi miglioramenti della produttività quando si trasmettono le pagine a una stampante digitale o nella produzione di output variabili.
XMF V6 può anche sfruttare Mercury RIP Architecture per il l’elaborazione parallela di lavori multipli e raggiungere una capacità di elaborazione che è circa dieci volte maggiore rispetto ai precedenti sistemi, anche se questo dato dipende dall’ambiente operativo. Inoltre è possibile assegnare differenti ordini di priorità ai diversi processi e regolare dinamicamente l’allocazione delle risorse per ogni rispettivo processo. L’allocazione delle risorse, per esempio, può essere regolata in conformemente agli ordini di priorità stabiliti in anticipo come l’assegnazione di priorità per prove colore e anteprime remote visionate dai clienti tramite XMF Remote.
La capacità di elaborare in modo più efficiente lavori multipli, consente alle aziende di stampa di utilizzare in modo più efficace i differenti dispositivi di output. Anche nel caso di sovrapposizione tra l’uscita di un platesetter, prove colore o una stampante digitale, il sistema è in grado di ridurre al minimo lo “standby”’ dell’elaborazione, in modo che ogni dispositivo di output sia utilizzato in modo efficiente.
Inoltre, poiché una singola unità XMF è in grado di eseguire elaborazione RIP equivalente a cinque platesetters (es. Luxel T-9800, 67 lastre/ora), il numero dei dispositivi RIP può essere drasticamente ridotto, migliorandone la gestione e abbassando i costi; anche i risultati saranno dunque sempre coerenti – anche per lavori realizzati su differenti dispositivi di output – con la garanzia di un flusso di lavoro di elevata affidabilità.
La più recente tecnologia di virtualizzazione è in grado di aumentare notevolmente la ridondanza
Non importa quanto sia veloce l’elaborazione o quanto sia superiore la sua funzionalità, i sistemi workflow non possono essere una risorsa efficace se la loro velocità e capacità non è costantemente stabile e disponibile. Per esempio, se XMF V6 e XMF Remote R10 sono impiegati insieme su due computer e su uno di essi si verifica un problema hardware, è possibile utilizzare il computer funzionante per proseguire, senza interruzione, il lavoro da dove si è verificato il problema. Questo sistema di back-up fornisce un supporto sicuro per garantire operatività non-stop.
XMF Remote R10 è compatibile con Html 5 per tutte le funzioni utilizzate dal client. Ciò significa che nell’impossibilità di utilizzare Java, per sicurezza o per altri motivi, è comunque disponibile la completa funzionalità di Remote XMF. Poiché non è necessario scaricare l’applicazione Java, il tempo di start-up è anche più breve.
Un’altra nuova caratteristica di XMF Remote R10 è la funzione Express Job, progettata per lavorare con i nuovi clienti e con lavori «una tantum», che consente ai clienti di partecipare a un lavoro registrando semplicemente il proprio indirizzo di posta elettronica, senza l’attivazione di un account. Una semplice procedura consente la presentazione di dati online, servizi di controllo e approvazione, XMF Remote può essere quindi utilizzato per un’ampia gamma di applicazioni.
Importanti aggiornamenti di XMF Workflow V6 by Fujifilm.
Caratteristiche principali di XMF V6 in pillole
Integrazione di APPE3 e Mercury RIP Architecture agevolano l’elaborazione RIP che, in funzione dell’ambiente operativo, può essere da 2 a 10 volte più veloce rispetto ai precedenti sistemi
Ridondanza superiore ottenuta attraverso la più recente tecnologia di virtualizzazione
Diverse funzioni, tra cui pre-flighting, gestione colore e l’imposizione, sono tutte centralizzate
Una funzione di gestione lavori consente la gestione centralizzata, per ogni singolo lavoro, di tutti i dati per le impostazioni di stampa e di output
Una funzione di risparmio inchiostro ottimizza il volume di inchiostro impiegato, mantenendo gli effetti di trasparenza, sovrastampa e altre caratteristiche
Opzione di collegamento con MIS utilizzando JDF e CSV
Caratteristiche principali di XMF Remote R10 in pillole
Tutte le funzioni del client sono compatibili con Html 5
I clienti possono partecipare a lavori semplicemente registrando il proprio indirizzo di posta elettronica, senza l’attivazione di uno specifico account
È abilitata la semplice presentazione dei dati online utilizzando il drag-and-drop e il pre-flight è eseguito automaticamente
Utilizzando XMF, i clienti possono usufruire di efficienti prove colore in remoto mentre guardano i risultati delle operazioni in corso
Compatibilità con workflow ad approvazione multipla che richiede prove e approvazione da parte di un certo numero di persone
Per il controllo delle prove può essere utilizzato un iPad, consentendo ai clienti di dare istruzioni per le prove e confermare le modifiche in mobilità
I nuovi sistemi saranno commercializzati da Fujifilm Global Graphics Systems Co., Ltd (Presidente Morihiro Atsumi).
La stampante digitale inkjet formato B2 di nuova generazione con alimentazione a foglio singolo Jet Press 720S.
Fujifilmannuncia oggi il lancio della sua stampante digitale inkjet formato B2 di nuova generazione con alimentazione a foglio singolo Jet Press 720S. Caratterizzata da una serie di importanti miglioramenti, la stampante definisce un nuovo standard nella stampa digitale in termini di qualità e di consistenza, tempi di produzione, personalizzazione e gestione dei dati variabili insieme alla flessibilità applicativa.
Nel settore della stampa in rapida evoluzione, basse tirature, tempi di lavorazione più rapidi e print-on-demand sono tutti requisiti standard per i fornitori di servizi di stampa. Le pressioni commerciali fanno sì che l’ottimizzazione dei processi produttivi, per esempio, con la massima riduzione dei tempi di inattività causata dalla manutenzione e la creazione di un’offerta di servizi differenziata, stanno rapidamente diventando la discriminante tra successo e fallimento in questo mercato.
Elevata consistenza e qualità di stampa nel tempo, evitando la necessità di ritocchi on-press
Le testine di stampa Samba™ – la più evoluta tecnologia a singolo passaggio – possono raggiungere risoluzioni native di 1.200×1.200 dpi; ogni barra di stampa di larghezza B2 è costituita da 17 testine di stampa modulari sostituibili singolarmente, ciascuna dotata di 2.048 ugelli. La barra di stampa sfrutta anche l’esclusiva tecnologia VersaDrop™, che consente di controllare con precisione la dimensione e la forma di ogni goccia di inchiostro e il suo posizionamento sulla carta.
Jet Press 720S vanta anche una serie di modifiche che massimizzano la consistenza e la facilità con cui può essere ottenuta la massima qualità di stampa, riducendo il coinvolgimento e il tempo dell’operatore. Le modifiche sono state apportate al getto di inchiostro, alla superficie del tamburo di stampa e al controllo dell’aspirazione carta, che contribuiscono a migliorare tutti gli aspetti della qualità, ma soprattutto a ridurre la deformazione della carta nelle aree a elevata inchiostrazione.
La qualità di stampa è monitorata da un sensore CCD che analizza ogni foglio e opera le necessarie modifiche al modo in cui l’inchiostro viene scaricato dalle testine di stampa. Nella Jet Press 720S, il sistema proprietario In-Line Sensor (ILS) è montato a monte della stampa, in grado quindi di monitorare in tempo reale gli ugelli e correggere le eventuali incoerenze nella deposizione dell’inchiostro e apportare i necessari aggiustamenti foglio dopo foglio.
Infine, gli inchiostri a base d’acqua a elevate prestazioni Viviida di Fujifilm, sviluppati per l’impiego con le testine di stampa Sambra offrono colori vivaci, testi di straordinaria finezza, eccellenti tonalità della pelle e incredibili tinte piatte sulla più ampia gamma di carte standard per la stampa offset. Gli inchiostri sono stati ulteriormente affinati per la Jet Press 720S, ottimizzando le prestazione rispetto a tutti i criteri legati alla qualità, l’essiccazione e la rimozione inchiostro da foglio a foglio che, combinati con il nuovo sistema di asciugatura, producono copie asciutte subito dopo la stampa oppure sufficientemente asciutte per essere immediatamente ri-lavorate. Gli inchiostri Vivida mantengono le caratteristiche di de-inchiostrazione e «Toy Approval» già presenti nella Jet Press 720.
Un sistema completamente nuovo per la gestione delle personalizzazioni e dei dati variabili
Anche se è una macchina a singolo lato di stampa, si avvale di un sistema che stampa un codice a barre, nell’area non-stampata, su ogni foglio subito dopo il prelievo dalla pila dei fogli in ingresso. Quando il primo lato è stato stampato, i fogli vengono rivoltati e caricati nuovamente sulla pila. La stampante legge il codice a barre su ogni foglio che lascia la pila e scarica le corrette informazioni della pagina prima della stampa del secondo lato, garantendo la corrispondenza tra fronte e retro. Tutto questo può essere ottenuto a piena velocità di stampa pari a 2.700 fogli/ora nel formato B2.
Questa funzione consente la personalizzazione e la stampa di dati variabili su singolo lato, ma consente anche di stampare più facilmente applicazioni di differenti versioni oppure che le applicazioni possano essere stampate in ordine di pagina per semplificare o la logistica post stampa.
Massimizzazione dei tempi di stampa
Jet Press 720S è stata costruita per essere una stampante di elevata produzione della massima qualità, stampa di basse tirature tutti i giorni per tutto il giorno. I progressi comprendono un meccanismo modificato per alimentare la carta sul tamburo, un sofisticato sistema di sicurezza per il rilevamento altezza carta che riduce il rischio di inceppamenti e un sistema di pulizia delle testine di stampa notevolmente migliorato.
Sviluppi della gestione dati sono stati introdotti sulla Jet Press 720S che, grazie alla combinazione della potenza di XMF Workflow di Fujifilm e l’introduzione di nuovi server di dati a elevata capacità, accelerano il download e l’impostazione del lavoro. XMF Workflow gestisce una coda di lavoro intelligente che controlla automaticamente l’imposizione, l’automazione del flusso di lavoro e tutti gli aspetti della gestione colore.
Infine, l’introduzione di nuove testine modulari riduce significativamente la necessità di fermo del sistema e minimizza le interruzioni della produzione per la manutenzione della stampante.
Applicazioni
Sulla Jet Press 720S può essere stampata un’ampia gamma di applicazioni come per esempio libri di lusso, portfogli fotografici, cataloghi, direct mail con dati variabili, copertine di libri, calendari e poster d’arte.
Takashi Yanagawa, vice presidente senior di Fujifilm Europe GmbH commenta: «Negli ultimi venti anni la stampa digitale ha fatto molta strada, con tecnologie a getto d’inchiostro che hanno ora raggiunto la maturità nella capacità di trasformare la stampa commerciale. La commercializzazione di queste tecnologie è una lunga strada che molte aziende stanno percorrendo. In Fujifilm siamo in prima linea dal 2004 rispetto a tali sviluppi tecnologici e siamo lieti di lanciare una nuova generazione di stampanti inkjet formato B2.»
Mr. Yanagawa conclude: «Nel mercato della stampa commerciale, le continue pressioni competitive per migliorare l’efficienza e diversificare in un mercato dinamico dove le tirature diminuiscono, vi è un crescente interesse per le nuove stampanti digitali B2. La nostra Jet Press 720S di nuova generazione, grazie alle nostre tecnologie a getto d’inchiostro leader del settore, è a sua volta leader di mercato in termini di qualità, affidabilità, tempi di stampa e flessibilità applicative, stabilendo nuovi standard nella stampa digitale. Il nuovo modello di business ci rende entusiasti per il futuro e desideriamo mostrare agli stampatori commerciali come questa stampante possa contribuire a trasformare le loro attività.»
La stampante digitale inkjet formato B2 di nuova generazione con alimentazione a foglio singolo Jet Press 720S.
Caratteristiche tecniche in pillole
Testine di stampa: barre di stampa Fujifilm Dimatix Samba™ (x4)
Produttività: 2.700 fogli/ora formato B2 (stampa dati standard e variabili)
Risoluzione: 1.200×1.200 dpi, 4 livelli di grigio
Inchiostri: inchiostri Vivida CMYK
Dimensione carta: 545×394 mm (min), 750×532 mm (max)
«In Italia tutto ciò che ha a che fare con materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (i cosiddetti Moca) ha precise leggi e una serie di regole consolidate, presenti oramai da anni, e ben note al settore dei produttori di imballaggi», afferma Marco Di Bernardo, giovane segretario di Gifco. Nel caso specifico stiamo ovviamente parlando di imballaggi in carta e cartone, in particolare di quelli in cartone ondulato, utilizzati per contenere la pizza take away, «uno di quegli alimenti forse più critici per i quali sono previste infatti delle prove di migrazione, e per i quali la legge prevede che il materiale sia realizzato con carta proveniente da fibra di primo impiego, ovvero fibra vergine». Regole tuttavia ben note agli operatori e al settore, e su cui Gifco si spende molto per fare una corretta informazione tramite seminari e pubblicazioni, affinché i produttori abbiano gli strumenti giusti per operare secondo la legge.
In Italia la legge è applicata
Quali sono i capisaldi legislativi in materia di Moca? «Il DM 21 marzo 1973 può considerarsi come uno dei dieci comandamenti: è la legge principe in Italia per quanto riguarda questo argomento. Poi ci sono stati aggiornamenti e integrazioni, e c’è anche il regolamento europeo, il 1935/2004, che afferma, in sostanza, che la scatola non deve cambiare le proprietà organolettiche dell’alimento che contiene. Mentre quest’ultimo, tuttavia, è un po’ meno utile sotto l’aspetto pratico, la legge italiana – che è considerata tra le più restrittive d’Europa – stabilisce in maniera chiara e precisa cosa si può o non si può fare, e prevede, per esempio, carte di primo impiego per gli alimenti grassi. Per questo mi sento di poter rassicurare i consumatori sul fatto che esista una legge in materia di Moca nel nostro paese, e che questa legge è nota ai produttori».
Un sistema di controllo e sanzionatorio efficace
C’è quindi una legge, c’è chi è chiamato a fare i controlli (le Asl e i Nas), e in questo sistema legislativo c’è anche un sistema sanzionatorio efficace, perché vengono fatte ispezioni per verificare che gli imballaggi in Italia siano idonei come la legge stabilisce. «Bisogna infatti ricordare che ogni volta che una scatola destinata al mercato italiano esce da uno stabilimento di produzione di imballaggi, esiste la relativa dichiarazione di conformità che attesta che il prodotto sia a norma di legge».
Gifco pronta a supportare le aziende
Il sistema, quindi, funziona. Perché dunque si sente talvolta parlare di scatole non a norma di legge? «Bisogna considerare che ormai, con il mercato libero e la libera circolazione delle merci, sono molti gli scambi tra paese e paese», spiega Di Bernardo: beni che viaggiano dall’Italia verso l’estero e viceversa. Per questo, gli scambi con paesi che hanno leggi diverse da quella nazionale e talvolta meno rigide, e dove c’è anche meno tracciabilità, comportano il rischio di immettere in Italia imballaggi realizzati con materiali non conformi. Ecco dunque il duplice messaggio di Gifco: «Ai produttori di packaging e a chi vuole cominciare a produrre scatole di cartone ondulato per alimenti, lanciamo il nostro invito a rivolgersi a noi come associazione di categoria, perché è proprio la nostra mission supportare le aziende e aiutarle a districarsi nel complicato mondo delle normative. E ai produttori di beni, suggeriamo di verificare la provenienza delle scatole che acquistano stando ben attenti alla provenienza e alla serietà dei produttori di imballaggi».
A fianco dell’Istituto Superiore di Sanità
Questa operazione di aggiornamento, che permette a Gifco di comunicare alle aziende informazioni corrette, è da anni fortemente supportato da una solida collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, che è il braccio operativo del Ministero della Salute, e da tutto un sistema di enti, associazioni e aziende che lavorano affinché tutto possa funzionare correttamente: un esempio virtuoso di rete che permette al consumatore di sentirsi tranquillo quando acquista un imballaggio per alimenti, comprese le scatole della pizza.
Daniele Bussini di Innovhub Stazioni Sperimentali Industria Paper Division.
Daniele Bussini di Innovhub Stazioni Sperimentali Industria Paper Division.
Da uno studio di Analisi del ciclo di vita (LCA, Life Cicle Assessment), condotto nel progetto europeo EcoPaperLoop, è stato valutato l’impatto della riciclabilità sulla sostenibilità complessiva di un quotidiano medio stampato con tecnologia standard offset e con tecnologia standard flessografica. «Tra le varie attività del progetto EcoPaperLoop», racconta Daniele Bussini di Innovhub Stazioni Sperimentali Industria Paper Division, «è stato analizzato il ciclo di vita semplificato di due tipologie di quotidiani standard, rappresentativi delle caratteristiche medie della categoria di prodotto in oggetto, focalizzando lo studio sulla fase di fine vita e riciclo del prodotto. Il beneficio ambientale del riciclo in questo tipo di approccio viene conteggiato solo se il materiale può essere utilizzato per produrre lo stesso prodotto di partenza: un approccio a ciclo chiuso detto anche dalla culla alla culla».
Uno studio di confronto sulla riciclabilità
Tra gli scenari valutati per il fine vita dei prodotti, è stata considerata la possibilità di riciclare o meno il prodotto mediante disinchiostrazione per flottazione, tecnologia comunemente utilizzata in Europa per la produzione di DIP (DeInked Pulp).
Per la realizzazione di questo studio sono stati utilizzati dati disponibili del database Ecoinvent, oltre a dati medi di categoria, dati da letteratura scientifica ed esperienza di laboratorio. I dati si riferiscono alla situazione media Europea. L’unità funzionale per i calcoli è un kg di prodotto finito (ovvero di quotidiano stampato). Per il calcolo degli impatti e l’elaborazione dello studio è stato utilizzato il software SimaPro versione 8.0.3 e il metodo di calcolo ReCiPe Endpoint V1.10.
Limiti e assunzioni dello studio
Utilizzando le fonti di dati e informazioni indicate, sono state fatte le seguenti ipotesi e assunzioni:
La carta utilizzata è la stessa sia per il quotidiano con stampa offset e flexo: una Newsprint mista contenente principalmente impasto disinchiostrato da fibre di riciclo (DIP, DeInked Pulp) per circa il 77% e impasto di cellulosa da fibra vergine per circa il 23% (fonte Ecoinvent).
Il consumo energetico e l’impatto generale della stampa Web offset e flessografica sono considerati uguali (eventuali differenze sono ininfluenti rispetto al ciclo di vita complessivo del quotidiano).
La composizione dell’inchiostro flexo si suppone costituita dagli stessi pigmenti dell’inchiostro offset, ma senza la componente di oli leggeri e solventi che rappresenta il 47,5% dell’inchiostro offset (fonte Ecoinvent).
Il consumo di inchiostro è circa 2,5% rispetto al peso della carta per stampa offset e doppio per la stampa flessografica (fonte Best Available Tecniques in the printing industry, Okopol, Germany).
End of life: si assume che il 90% dei quotidiani venga recuperato e riciclato come carta, comprendendo sia la raccolta differenziata sia i resi, mentre la rimanente frazione viene invece smaltita per il 6% come discarica e il 4% come termovalorizzazione (fonte: Cepi/Eurostat).
Per il quotidiano offset, si suppone che il riciclo avvenga all’interno dello stesso ciclo produttivo della carta grafica, mediante processo di disinchiostrazione a tecnologia standard di flottazione. Si ipotizza un impianto di flottazione a 2 loop con una resa di processo dell’ 80%: lo scarto di disichiostrazione, pari al 20%, si ipotizza sia smaltito in discarica e termovalorizzazione.
Per il quotidiano Flexo, si suppone che non sia disinchiostrabile mediante tecnologia standard di flottazione, in quanto la composizione a base acquosa dell’inchiostro ne determina la dispersione in soluzione. I prodotti possono essere riciclati nel ciclo produttivo degli imballaggi, sebbene ciò comporti il riciclo nella produzione di un prodotto diverso da quello di partenza e di qualità inferiore (downgrading), uscendo quindi dai confini di sistema dello studio.
Risultati dell’impatto della riciclabilità sulla sostenibilità
Analizzando l’intero ciclo produttivo del quotidiano stampato, da questo studio è emerso che il processo con maggiore impatto è la produzione dell’impasto per la produzione della carta, dovuto al processo di riciclo per la produzione di DIP e al processo chimico-meccanico per la produzione della frazione di cellulosa. Il processo di stampa rappresenta circa il 5% dell’impatto totale per il quotidiano offset e circa il 4,2% per il quotidiano flexo (la differenza tuttavia è molto limitata rispetto al ciclo di vita complessivo).
Il principale vantaggio ambientale è dovuto alla possibilità di riciclare la materia all’interno dello stesso ciclo produttivo, riducendo la quantità di materia prima necessaria; questo avviene nel caso del quotidiano standard offset, il quale è riciclabile nel medesimo ciclo della carta grafica, previo processo di disinchiostrazione. Al contrario, il quotidiano standard flexo non è disinchiostrabile in modo soddisfacente e può essere riciclato per esempio nel ciclo dei prodotti da imballaggio, non nella carta grafica.
E infine, il riciclo con produzione di nuova carta dello stesso grado determina un effetto positivo in tutte le categorie di impatto ambientale valutate e prevalentemente nelle categorie in cui si manifesta il maggiore impatto dovuto alla produzione di materia prima (agricultural land transformation, natural land trasnformation, climate change, fossil resources).