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Il monitor BenQ PG2401PT per la grafica professionale

Il monitor IPS BenQ PG2401PT distribuito da Pico ha un display da 24,1″ certificato Printing-Industry Color Certified, in grado di garantire ai professionisti della grafica un’assoluta corrispondenza tra i colori visualizzati a video e quelli che otterranno in stampa.
Da sempre alla ricerca delle soluzioni e delle tecnologie più idonee a soddisfare al meglio le esigenze degli operatori delle arti grafiche, con l’inserimento a catalogo del monitor BenQ PG2401PT, Pico intende mettere a disposizione dei propri rivenditori un prodotto capace di dare una risposta, finalmente soddisfacente, alle esigenze in termini di fedeltà colore di fotografi, illustratori, graphic designer e professionisti della prestampa.
In grado di consentire un totale controllo del colore nel corso dell’intero processo di lavoro, il pannello IPS da 24,1″ a 10-bit del BenQ PG2401PT permette di visualizzare oltre 1 miliardo di colori, di coprire il 100% dello spazio colore CMYK e il 99% dello spazio colore Adobe RGB. Le caratteristiche del pannello, insieme alla possibilità di effettuare una calibrazione hardware personalizzata, gli hanno consentito di ottenere la prestigiosa certificazione “Printing-Industry
Color Certified” (G7/FOGRA/UGRA), a garanzia del fatto che il monitor sia in grado di assicurare durante l’intero ciclo di lavoro una perfetta corrispondenza colori a schermo/stampati.


Oltre alle doti sul fronte della qualità d’immagine, il BenQ PG2401PT spicca per la sua ergonomia, che gli consente di adattarsi al meglio a ogni postazione di lavoro e condizione di luce. Regolabile in altezza e orientabile in ogni direzione, questo monitor firmato BenQ viene fornito completo di un’efficace palpebra antiriflesso, in grado di attenuare i disturbi provocati dalla luce ambientale e assicurare il massimo comfort. «Con l’introduzione di quest’avanzato display firmato BenQ, abbiamo idealmente inserito un nuovo e importante tassello nel mosaico della nostra offerta di soluzioni hardware e software per la grafica professionale, che consentirà ai nostri rivenditori di dare risposta a uno dei principali problemi che i professionisti della grafica si trovano quotidianamente ad affrontare», ha dichiarato Maurizio Desperati, Amministratore Delegato di Pico, che ha poi proseguito: «Per far toccare con mano i benefici che il PG2401PT è in grado di apportare e gli impatti che può avere sui flussi di lavoro, abbiamo deciso di creare un canale specializzato e mettere a punto un programma demo-unit, che consentirà ai nostri dealer di acquistare il prodotto per le loro dimostrazioni a un prezzo speciale.»
Dichiara Gennaro Frasca, Country manager di BenQ Italia: «Il lancio di un prodotto sofisticato come il nuovo BenQ PG2401PT necessita di un partner commerciale tecnicamente molto competente in grado di trasmettere ai venditori i contenuti a elevato valore che lo caratterizzano e i reali vantaggi competitivi che comporta per l’utente. Per questo la nostra scelta è ricaduta su un distributore di consolidata esperienza nel settore della grafica professionale come Pico.»
Clicca qui per maggiori informazioni sul programma demo-unit BenQ PG2401PT di Pico.

Il ruolo della stampa in un mondo omni-canale

«Il mondo della stampa ha attraversato un periodo difficile negli ultimi anni, a causa delle variazioni della domanda. I volumi si sono ridotti, c’è stata pressione al ribasso sui prezzi e, nonostante la chiusura di varie aziende, la capacità in eccesso rimane. In St Ives abbiamo assistito a tutto ciò, abbiamo chiuso aziende di stampa e consolidato altre per assicurare una competitività più a lungo termine. Alcune persone arrivano addirittura a domandarsi: “ma la stampa ha ancora un futuro?”. Di contro, attualmente il mondo della stampa presenta molte innovazioni. Per esempio, c’è molto interesse per la stampa in 3D e la realtà aumentata; entrambe le cose stanno catturando l’attenzione dei consumatori e dei media e apportando PR positive nel settore. Viste le difficoltà di prevedere investimenti in nuove opportunità in questo difficile periodo, questo potrebbe essere il momento adatto.»

Marketing rivolto ai consumatori

Non dobbiamo guardare molto lontano per renderci conto che il mondo sta cambiando. I consumatori di oggi sono molto più «digitali» rispetto al passato. Per esempio, la nostra ricerca in St Ives indica che nella generazione Y (ragazzi dai 18 ai 30 anni), il 78% utilizza i social network ogni settimana e il 56% dichiara di non poter vivere senza Facebook.

L’impatto di questo cambiamento è che questo gruppo di età rappresenta la prima vera generazione digitale. Comunicano tra loro e il resto del mondo in un modo mai visto prima e si aspettano di avere le informazioni sempre a disposizione e che esse siano pertinenti. Quando si tratta di vendite e marketing, questi nuovi gruppi di consumatori devono essere convinti e avere accesso alle informazioni. L’essere influenzati non è più un processo a senso unico da parte del venditore.

Questi nuovi consumatori ascoltano quello che hanno da dirsi l’un l’altro e sono molto aperti alle influenze degli altri. Per esempio, abbiamo scoperto che, nella scelta di una carta di credito, il 76% dichiara di essere influenzato da amici e colleghi, mentre il 43% dichiara di essere influenzato dai social media.

La sfida è che i marchi non possono più fare come vogliono e che non esiste più la soluzione ottimale per un unico gruppo di persone. Ora è necessario capire bene le persone e relazionarsi con loro alle loro condizioni.

E stiamo parlando solo della generazione Y! I ragazzi della generazione Z saranno ancora più agguerriti tecnologicamente, più collegati e scettici su quello che essi vedranno come il mondo dei consumatori di grandi marchi.

Omni-canale

Oltre il 60% dei consumatori che interagiscono con i marchi interagisce attraverso più canali, e questo significa che il marchio e le esperienze di shopping dei marketer devono essere non solo costanti, ma anche pertinenti al canale. Questa diversità spinge i marketer a tracciare dei percorsi di acquisto specifici dei consumatori, consolidare team di marketing da canali diversi e armonizzare le raccolte di dati per offrire un’esperienza superiore e costante, sia online che offline.

Se volete veramente vedere come il mondo sta cambiando, andate a fare shopping con qualcuno di venticinque anni circa e guardate come sarà diverso rispetto all’esperienza di acquisto lineare alla quali siamo abituati, sia che si tratti di acquisto in negozio che online. Ogni cosa viene fatta con l’ausilio di un dispositivo mobile; l’intera esperienza è vissuta con il telefono alla mano ed è interattiva. La ricerca, il confronto dei prezzi e il controllo dell’offerta vengono fatti all’istante; c’è sempre un modo per trovare l’affare migliore e ricevere le opinioni degli amici e a volte anche di chi non si conosce. Negozi come Burberry, H&M e Diesel stanno iniziando a introdurre la connessione wi-fi gratuita e specchi collegati a Internet per permettere di condividere fotografie online prima di acquistare un articolo.

Spesso i prodotti visti in negozio vengono acquistati online e fatti spedire a casa. Questa scelta non è solo dettata dal prezzo, ma anche dalla comodità. Alcuni marchi come McVities, Heinz, Cadbury e Budweiser offrono l’engagement on-pack attraverso dispositivi mobili, utilizzando strumenti come Blippar. Non si tratta solo di offerte, ma spesso anche di concorsi o di giochi.

Sebbene queste innovazioni siano molto interessanti e portino a una convergenza dei canali verso una presenza omni-canale dei marchi retail, non sono ancora qualcosa di davvero personale. Il passo successivo sarà quello di utilizzare le preferenze per personalizzare i contenuti e offrire un’esperienza più personale sia nei negozi che online.

Il futuro della stampa

Qual è allora il ruolo della stampa in quest’era così altamente tecnologica? Spesso i marketer considerano il marketing come una serie di canali individuali invece di unire questi canali in un unico canale che guida i consumatori dal momento della scoperta all’acquisto e oltre. Con l’evoluzione dei comportamenti dei consumatori, il confine tra i canali tradizionali e quelli digitali è diventato irrilevante: sia quelli vecchi che quelli nuovi sono fortemente presenti in ogni fase del ciclo di vita del consumatore.

Il futuro del marketing è un futuro in cui tutti i media vengono presi in considerazione al momento giusto e i mezzi stampa sono una parte fondamentale di questo insieme. Numerosi studi hanno dimostrato che l’unione dei media, compresi i mezzi stampa, crea un veicolo di comunicazione più efficace rispetto a un media isolato. Per esempio, il direct mail combinato a Internet e alle donazioni tramite messaggi di testo ha avuto un impatto significativo sul settore delle donazioni.

Tornando brevemente alla generazione Y, secondo alcune ricerche recenti di Royal Mail e Fast.Map, questa è la generazione che con più probabilità aprirà e leggerà una comunicazione di direct mail. Così, se da un lato la posta ricevuta non è molta, dall’altro quella piccola quantità di posta viene letta, a patto che però sia pertinente, personale e accattivante, tanto da portare il consumatore a muoversi attraverso altri canali. Questa generazione spesso si perde nelle campagne di direct mail, ma l’influenza della posta, unita ad altri media, può essere molto efficace.

I Point of Sale (POS) nei negozi devono essere abbinati all’engagement digitale tramite cellulari e possibilmente schermi digitali per offrire un’esperienza personalizzata. Assistiamo a ciò con l’evoluzione dei codici QR, incorporati nel prodotto collegato alle informazioni personali del cliente che offre qualcosa di unico: un’offerta, un concorso o anche qualcosa divertente. Quello che conta è che il materiale stampato e i dati combinati tra loro creino qualcosa di unico per la persona che interagisce.

Nel mondo dei media outdoor, il futuro riserva chiaramente un passaggio verso schermi digitali meno costosi. Tuttavia, l’idea di enormi schermi digitali che presentano ovunque offerte su misura a ogni consumatore è ancora abbastanza irreale. Quello che invece è più probabile vedere negli esterni sono gli schermi stampati con contenuti incorporati da distribuire, ancora una volta, tramite dispositivi mobili. Insieme alla realtà aumentata, ciò creerà una nuova dimensione nel mondo della pubblicità.

Per quanto riguarda le riviste e i giornali, il modello sta cambiando e continuerà a cambiare; le copie stampate continueranno a diminuire ma non scompariranno completamente. Tuttavia, acquistando la copia fisica, il cliente avrà accesso alla versione digitale gratuitamente. Ancora una volta è una questione di scelte, di quello che il consumatore vuole e di dove lo vuole. Alla fine, la convenienza risulterà in un consumo maggiore. La pubblicità deve arrivare a entrambe, alla pagina ma anche online, interconnessa e personale. Per i pubblicitari la questione è come fare affinché quello che è sulla pagina possa interessare la persona che legge.

Riteniamo inoltre che i libri si evolveranno in maniera simile e che l’e-book digitale e il libro fisico stampato potranno essere acquistati contemporaneamente, come un pacchetto. I contenuti del libro fisico potranno quindi prendere vita nell’e-book una volta connessi online. Per quanto il mondo possa diventare digitale, si sentirà sempre il bisogno e il desiderio del supporto fisico, del libro stampato.

Chi è Patrick Martell

Patrick ha iniziato a lavorare presso St Ives come apprendista negli anni ‘80, prima di ricoprire una serie di ruoli manageriali in Clays, la divisione libri di St Ives Group e di diventarne l’amministratore delegato nel 2000. Durante la sua carica di amministratore delegato, l’azienda è cresciuta grazie a una combinazione di fattori tra i quali la negoziazione di un accordo esclusivo con Harper Collins, il successo dei libri di Harry Potter e la diversificazione nella distribuzione, compresa la costruzione di un magazzino di distribuzione dedicato.

Successivamente, Patrick è arrivato a St Ives Group e ha assunto la direzione delle altre divisioni, comprese quelle in Germania e in Olanda e la Magazine Division. È stato eletto nel consiglio principale nel 2003 ed è diventato CEO nel 2009.

Sotto la guida di Patrick, St Ives si è trasformata da un’azienda di sola stampa a un importante gruppo di servizi editoriali e di marketing, un successo confermato dall’accresciuto valore e prezzo delle azioni del Gruppo.

Patrick è sposato, ha quattro figli e vive a Londra; è molto orgoglioso di essere stato nominato Presidente di Ipex 2014 e lavorerà a stretto contatto con il comitato consultivo per assicurare che il ricco ed esclusivo programma di contenuti includa le novità e le tendenze più recenti del settore della stampa.

 

Ricoh Italia per Qualità e Innovazione 2013

Giunta alla venticinquesima edizione, la Campagna Nazionale Qualità e Innovazione «Noi ci siamo» ha come obiettivo quello di diffondere la cultura della qualità e dell’innovazione, che dovrebbe diventare parte integrante dello stile gestionale di tutte le imprese. L’iniziativa – alla quale il Presidente Giorgio Napolitano conferisce dal 2009 la Speciale Medaglia Presidenziale quale riconoscimento del suo valore – vuole dare un contributo alla creazione di una community in grado di promuovere l’eccellenza, anche in un’ottica di Sistema Paese.

«Noi ci siamo», che si inserisce nell’ambito della diciannovesima Settimana Europea della Qualità (11-17 novembre 2013), si concretizza in una campagna di comunicazione a cui aderiscono centinaia di aziende pubbliche e private.

Ricoh partecipa da oltre dieci anni al progetto e per questo il logo aziendale viene riportato sul Manifesto della Qualità utilizzato nella campagna mediatica su quotidiani, settimanali, mensili e siti Web. L’iniziativa prevede inoltre affissioni negli aeroporti e una serie di convegni che saranno un’occasione di confronto su tematiche di grande attualità.

Ricoh partecipa alla Campagna «Noi ci siamo» convinta che la Qualità e l’Innovazione siano aspetti fondamentali per raggiungere l’eccellenza e per offrire servizi che rispondano alle nuove esigenze delle aziende. «Il miglioramento continuo – commenta Roberto Ghibaudo, Direttore Service, Quality and Environment di Ricoh Italia – è uno degli obiettivi che perseguiamo adottando una governance aziendale che ha come focus l’innovazione e la qualità, ma anche l’attenzione al cliente, lo sviluppo delle persone e la Responsabilità Sociale d’Impresa. L’adesione alla Campagna ci consente tra l’altro di relazionarci e fare rete con altre aziende italiane per promuovere l’importanza di un modello di business che punti all’eccellenza in ogni ambito».

CSR Report 2013 di Konica Minolta

La copertina del Corporate Social Responsability Report 2013

Konica Minolta ha pubblicato il CSR (Corporate Social Responsability) Report 2013 per informare tutte le parti interessate in merito alle iniziative di responsabilità sociale del Gruppo. Il rapporto fornisce informazioni dettagliate in diversi ambiti, evidenziando tutte le attività di Konica Minolta che hanno apportato significativi vantaggi per l’ambiente, come la riduzione del 50 per cento delle emissioni di CO2 nel ciclo di vita del prodotto registrata nell’anno fiscale 2012 rispetto al 2005.

La copertina del Corporate Social Responsability Report 2013

Insieme alla relazione circa l’avanzamento del piano ambientale a medio termine, il Report CSR evidenzia in particolar modo lo sviluppo di tre attività «verdi» che lo supportano: Green Products Certification System, Green Factory Certification System e Green Marketing Activities. Oltre alla situazione aziendale complessiva, in termini di progetti sostenibili e di eco-compatibilità, nel rapporto sono citati anche esempi concreti di prodotti innovativi, come la serie bizhub C554e che utilizza materiali riciclati per il 40% del corpo esterno. Uno dei due materiali, PC/PET riciclato, è stato originariamente sviluppato per le borracce di plastica come materiale iniettabile a stampo e avente la forza e le proprietà ignifughe necessarie per soddisfare gli standard di sicurezza richiesti.

Italia Grafica di novembre è online!

Nell’editoriale Ester Crisanti suggerisce alle aziende grafiche un approccio ibrido, che possa essere d’aiuto per affrontare le sfide del mercato. Nota infatti che, come testimonia lo speciale, è ampia la tendenza di avere «sale stampa eterogenee», dove convivono macchine offset e digitali in grado di coniugare la flessibilità produttiva con l’indipendenza dalla quantità di copie da stampare su una molteplicità di supporti stampabili.

Secondo Kai Büntemeyer il libro stampato continuerà a essere lo strumento privilegiato per il trasferimento delle conoscenze. In questa intervista la visione, che guarda assai lontano, di Kolbus, specialista del finishing.

Introdotto con il Decreto Legge n. 69 del 21 giugno scorso, il Decreto del Fare prevede modifiche e/o integrazioni legislative apportate dal Governo tese a snellire e velocizzare i procedimenti giudiziari.

SPECIALE SMALL FORMAT DIGITALE. La Federazione della filiera della carta e della grafica ha condotto un’indagine sullo stato di salute del mercato italiano dell’industria grafica, che sottolinea come le aziende grafiche siano costrette a barcamenarsi tra la debolezza dei flussi di domanda interna e il dimesso tono della domanda estera. Noi abbiamo chiesto il parere dei produttori di macchine. E, per mettere in luce i motivi per i quali scegliere le loro tecnologie, abbiamo organizzato delle case history per raccontarvi le esperienze degli stampatori italiani.

Nella sezione dedicata ad Assografici un importante annuncio: il Gruppo Pozzoni ha ottenuto la licenza per l’uso del marchio di qualità ecologica dell’ Unione europea -Ecolabel UE- per la carta stampata.

Adatti anche per carta e cartoncini con un’elevata percentuale di materiale riciclato

Arrivano da Videojet Technologies sei nuovi inchiostri per le stampanti a getto d’inchiostro serie 2300 a grandi caratteri (tecnologia LCM, Large Character Marking). Si tratta dell’M515-K rosso, M516-K arancio, M517-K verde, M518-K blu, M519-K viola e M520-K giallo, grazie ai quali l’azienda persegue l’obiettivo di aiutare i clienti a estendere le capacità di codifica visive e funzionali utilizzando le stampanti LCM Videojet ad alta risoluzione. Analogamente all’inchiostro Videojet M512-K nero, i sei nuovi colori vantano una buona resa su una varietà di tipi di carta e cartoncino porosi, anche con un’elevata percentuale di materiale riciclato: per esempio, sono in grado di imprimere informazioni sul marchio e identificativi di prodotto graficamente incisivi su carta e materie prime a base di polpa di cellulosa, come legno e derivati. Gli inchiostri a colori sono indicati anche per la stampa di segni grafici per identificare determinate sottomarche, distinguere le varie tipologie di prodotto (per esempio, i derivati del legno) o evidenziare la conformità del prodotto a specifici requisiti o normative settoriali.

Rotopress International si affida a Binuscan CMS Server

Rotopress, la prima azienda in Italia ad adottare macchinari che permettono la stampa ad alta qualità in tempi ridotti sia su carta patinata sia da giornale, ha scelto CMS Server, soluzione della monegasca Binuscan, che ogni giorno di più si sta affermando come prodotto di riferimento nell’ambito dei sistemi per la gestione automatica del colore e oggi utilizzato dal 90% dei quotidiani nazionali.

Due rotative KBA Comet gemelle e una KBA Comet composta da 4 unità di stampa a 16 pagine, usate per la stampa di giornali e freepress fino a 64 pagine full color.

Fin dalla sua nascita Rotopress ha concentrato le proprie energie per riuscire a offrire alla propria clientela eccellenti prodotti in tempi rapidi e a prezzi competitivi. Per far questo l’Azienda ha da subito puntato sull’innovazione, adottando le tecnologie più promettenti e utilizzando macchinari all’avanguardia, che gli hanno permesso negli anni di conquistarsi la fiducia di numerosi e importanti committenti di prodotti commerciali ed editori di testate periodiche.

La grande esperienza maturata, un indiscutibile know-how e uno stabilimento integrato per la stampa multiprodotto, in grado di funzionare 24 ore su 24, consentono oggi a Rotopress di essere un punto di riferimento per tutti coloro che hanno necessità di stampare giornali, riviste, cataloghi e prodotti commerciali di larga diffusione, che abbiano come comune denominatore un eccellente rapporto qualità-prezzo.

Per mantenere costante questa caratteristica, a un certo punto, Rotopress si è resa conto che avrebbe dovuto modificare alcuni aspetti del proprio ciclo produttivo, perché il precedente sistema per la gestione del colore non sembrava più in grado di assicurare i livelli qualitativi desiderati.

Sin dai primi test effettuati, Binuscan CMS Server ha dimostrato di essere in grado di mantenere le sue promesse, grazie a un impeccabile «supporto PostScript», che gli ha permesso di superare a pieni voti le prove effettuate con una serie di «test file», che avevano causato diversi problemi alle soluzioni concorrenti.

Anche l’introduzione all’interno del ciclo produttivo di Rotopress si è svolta senza particolari criticità, tanto che in una sola giornata è stato possibile portare a termine l’installazione e la calibrazione del sistema, complice anche una particolare semplicità d’uso della soluzione firmata Binuscan, che ha consentito al personale di prendere rapidamente confidenza con il nuovo strumento di lavoro e sfruttarne al meglio tutte le potenzialità.

A oltre un anno di distanza dall’inserimento di Binuscan CMS Server all’interno del proprio ciclo produttivo, Rotopress ha avuto modo di costatare numerosi e tangibili benefici.

«Tra i vantaggi che abbiamo avuto con l’adozione di Rotopress spicca senza dubbio la maggior soddisfazione della clientela, confermata anche dall’assenza di contestazioni, che ha portato immediati benefici sia in termini di tempo risparmiato per la loro gestione, sia meramente economici.», ha affermato Dimitri Santini, Responsabile Prepress di Rotopress International, che ha concluso: «ma non di minor rilievo è il generalizzato aumento del livello qualitativo degli stampati che, in particolare sul commerciale patinato, è stato davvero eclatante.»

Dimitri Santini, Responsabile Prepress di Rotopress International.

A tutto si è aggiunge, infine, anche un consistente risparmio sugli inchiostri, uno dei punti di forza di Binuscan CMS Server che, oltre a consentire la realizzazione di stampe in grado di rispettare perfettamente quelli che sono i colori originali e gli Standard ISO di riferimento, consente di farlo utilizzando la quantità minima necessaria d’inchiostro.

Mike Feldman nuovo Vice Presidente Corporate e Presidente della divisione Large Enterprise Operations di Xerox

Xerox annuncia oggi la nomina di Mike Feldman a Vice Presidente Corporate e Presidente della divisione Large Enterprise Operations di Xerox.

Feldman, 46 anni, ha conseguito una laurea in marketing presso la Pace University, ed è entrato in Xerox nel mese di marzo come Vice Presidente Senior del Global Document Outsourcing Services Business Group, dove era responsabile della gestione delle entrate e profitti relativi al business globale dei servizi di stampa gestiti per le grandi imprese e i canali indiretti.

Nel suo nuovo ruolo, egli sovrintenderà la divisione LEO di Xerox, la quale persegue opportunità di crescita per la gestione documentale in outsourcing, servizi di stampa gestiti, vendita di tecnologia e content management in tutto il mondo.

«La lunga esperienza di lavoro di Mike con i clienti enterprise e la sua profonda conoscenza del settore dei servizi gestiti si armonizza con la nostra strategia di business per le grandi aziende», ha affermato Armando Zagalo de Lima, Presidente di Xerox Technology.» Abbiamo la fortuna di avere una persona del calibro di Mike a condurre questa importante divisione.»

Prima di entrare in Xerox, Feldman ha trascorso 24 anni in Hewlett-Packard ed è stato Vice Presidente della società e Direttore Generale della Managed Enterprise Solutions Business Unit nell’Imaging and Printing Group di Americas Organisation.

Nyco Flexible Packaging installa la tecnologia flexo UV ibrida di ultima generazione

Varyflex V2, modello installato presso Nyco: la configurazione è solo a titolo esemplificativo.

Nyco Flexible Packaging del gruppo Clondalkin ha investito nella tecnologia flexo UV ibrida di ultima generazione, in un nuovo capannone e nel potenziamento delle capacità di taglio presso lo stabilimento di Kirchberg, Svizzera. Questi investimenti rappresentano uno dei principali progetti nella storia dell’azienda.

Sander Kool, direttore Vendite e Marketing di Nyco afferma: «Nostri obiettivi sono la qualità e la flessibilità che otteniamo da costanti investimenti e innovazione. I mercati di riferimento  – l’alimentare e bevande, il lattiero-caseario e il farmaceutico – sono in continua evoluzione ed è importante per noi mantenere la posizione di leadership. Tra i principali produttori di imballaggi svizzeri, Nyco ha da sempre scelto di investire per andare incontro alle richieste dei suoi clienti. Quest’ultimo investimento non fa eccezione e offre ai clienti l’accesso alla più alta qualità di stampa e alla flessibilità necessaria per ben fronteggiare le dinamiche dei rispettivi mercati consumer».

Prodotta dal costruttore italiano Omet, la nuova macchina UV flexo ibrida ha superato senza difficoltà la lunga serie di test ed è entrata in produzione a partire dalla fine di luglio 2013.

Varyflex V2, modello installato presso Nyco: la configurazione è solo a titolo esemplificativo.

 

Inci.Flex è il primo service al mondo a ottenere la certificazione Full HD Flexo

Esko annuncia che il service italiano Inci.Flex, che ha sede a Fisciano (SA), è il primo al mondo a ottenere la certificazione Full HD Flexo, dopo aver superato i rigidi test che precedono la certificazione. Inci.Flex è stato anche il primo service in Italia a installare, l’anno scorso, la tecnologia Full HD Flexo di Esko, grazie alla quale sfrutta al meglio le potenzialità della flexo per poter stampare immagini più omogenee e nitide con una gamma tonale più estesa e fondi pieni di grande impatto.

Essere certificati Full HD Flexo è stato molto importante per Inci.Flex. Subito dopo l’installazione nel 2012 di Full HD Flexo, la società ha collaborato con alcuni suoi clienti per mettere a punto step by step questa nuova tecnologia, e per acquisire la Certificazione. «I converter sono riusciti a ottenere notevoli densità di stampa, un’ottima definizione e una riduzione dello schiacciamento del punto. Le analisi, che hanno valutato non solo le lastre in sé ma anche tutto il processo di produzione, sono state eseguite da Esko in Germania. A fronte degli ottimi risultati siamo riusciti a ottenere la certificazione!», afferma Enzo Consalvo, CEO di Inci.Flex.

A seguito del successo di queste prove e dell’acquisita certficazione, Inci.Flex sta proponendo questa «agumented flexo» ai suoi clienti, che hanno espresso un parere molto positivo di fronte alla qualità degli stampati. «Ed è proprio questa qualità che,» conclude Consalvo, «rende la flexo perfetta per la stampa di imballaggi di alta gamma, perché con Full HD Flexo la qualità della flexo tende a colmare il gap con la rotocalco. Assicura infatti un’inchiostrazione simile, caratterizzata dalla corretta densità dei fondi pieni, accompagnata da colori vivaci. Con Full HD Flexo siamo sicuri di offrire una qualità assoluta, unica, non raggiungibile con altre soluzioni», aggiunge Consalvo.

Innovazione tecnologica continua

Nata nel 1997, Inci.Flex, che conta oltre 50 dipendenti, fornisce impianti stampa nell’ambito della stampa flessografica e rotocalco, offrendo soluzioni a 360° al settore dell’imballaggio. Afferma Enzo Consalvo: «Il nostro obiettivo è da sempre quello di programmare investimenti per stare al passo con lo sviluppo tecnologico e quindi essere in grado di fornire soluzioni innovative e soprattutto di qualità, dando risposte positive al mercato». Il mercato di riferimento di questa società è italiano, europeo e nord africano.

Il rapporto con Esko è iniziato nel 2000: Inci.Flex è stata una delle prime aziende a installare i CDI, e dopo aver sperimentato la qualità e l’affidabilità del sistema di esposizione digitale CDI Classic 5080, ha deciso nel 2008 l’acquisto del CDI Spark 5080 con HD Flexo e modulo UV in linea. Nel 2010 è arrivato il secondo CDI Spark 5080, una delle prime macchine in Europa a essere dotato di Autoloader, ovvero un sistema di caricamento automatico delle lastre.

Nel luglio 2012 la società ha deciso di aggiornare ulteriormente il secondo CDI Spark 5080 in modo da poter gestire e sviluppare la tecnologia Full HD Flexo. Consalvo descrive le innovazioni principali che hanno caratterizzato questo upgrade. «Abbiamo sostituito Inline UV con Inline UV2 che consente di selezionare il tipo di punto in stampa (con superficie tonda o piatta) secondo gli specifici requisiti di progetto. Grazie a questa nuova flessibilità, i nostri clienti stampatori possono offrire il meglio in termini di qualità dei punti di stampa. Molto importante per noi è l’assoluta libertà di scelta che riesce a fornire il sistema: è adatta a tutti i più comuni tipi di lastre flexo, così è possibile scegliere il supporto che meglio si addice alle singole esigenze operative. Con Full HD Flexo è possibile incidere lastre DuPont, Flint, MacDermid, Asahi e altri. Esko continua ad ampliare il portfolio di lastre supportate».

Inci.Flex usa anche Automation Engine di Esko, server modulare per l’automazione del flusso di lavoro di prestampa, di facile configurazione e funzionamento. «Stiamo cercando di aumentare sempre più l’automazione,» conferma Enzo Consalvo, «affinché il flusso commerciale possa interfacciarsi con quello della produzione e snellire i vari processi, tenendo costantemente sotto controllo movimenti e lavorazioni, al fine di garantire maggiore produttività e piena soddisfazione del cliente.»

Esko Full HD Flexo

HD Flexo è un sistema che combina le prestazioni dell’ottica HighRes a 4.000 dpi con un’esclusiva tecnologia di retinatura per ottenere un’incisione più nitida e accurata. Grazie alla tecnologia UV, l’esposizione principale non è più un processo analogico, ma una metodologia digitale estremamente precisa: l’esposizione principale a luce UV viene eseguita in linea dopo l’incisione della lastra flessografica, senza alcun intervento da parte dell’operatore. I vantaggi sono l’eccellente definizione di punti e lineature di retino, l’uniformità dell’esposizione della lastra, ripetibilità del risultato. Il CDI installato da Inci.Flex è dotato di un sistema di retroesposizione digitale UV, che integra la retro-esposizione digitale, l’esposizione e il caricamento automatico della lastra.

La Certificazione Esko Full HD Flexo

Per ottenere la Certificazione Full HD Flexo i clienti di Esko devono sottoporsi a varie prove di stampa prodotte utilizzando questa tecnologia. Gli specialisti di Esko controllano quindi la qualità dei campioni in base a parametri ben definiti. Il conseguimento della Certificazione è sancito dall’emissione di un attestato. Esko, inoltre, offre in dotazione un set di strumenti di marketing che li autorizza a usare il logo della Certificazione Full HD Flexo di Esko. Le aziende certificate possono garantire ai propri clienti uno standard elevato di qualità, a dimostrazione dell’impegno profuso per fornire il top dei prodotti disponibili sul mercato.