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Koenig & Bauer, le risposte alle domande che verranno

Quali sono le tendenze del mercato della stampa e in quale direzione punterà il settore dei costruttori delle macchine da stampa? Ne abbiamo parlato con Peter Andrich, amministratore delegato di Koenig & Bauer IT, che siamo andati a trovare nella sede di Lainate (MI).

Koenig & Bauer è una realtà tedesca dalla storia secolare, legata alla città bavarese di Würzburg, nel cui territorio nasce a inizio Ottocento e dove sorge quella che dal 1901 è la sede principale del gruppo. Una realtà ora internazionale che è tra i protagonisti mondiali del settore dei costruttori di macchine per la stampa e che, attualmente, conta sedi in cinque Paesi diversi: Germania, Repubblica Ceca, Spagna, Turchia e Italia. È qui – più precisamente nella filiale di Lainate, in provincia di Milano – che abbiamo incontrato Peter Andrich, amministratore delegato di Koenig & Bauer IT.

Come siete strutturati e cosa seguite oggi in Italia?
«Abbiamo in Italia due società: questa a Lainate, che si chiama Koenig & Bauer IT srl, esperta nel comparto delle macchine offset a foglio e rotative, e la Koenig & Bauer Flexotecnica spa, che si trova a Tavazzano, nel lodigiano, e che è nata dall’acquisizione dell’azienda Flexotecnica nel 2013. Un’acquisizione finalizzata ad avere nel portafoglio anche la produzione di macchine da stampa rotative flessografiche CI. Poi, due anni fa circa, è stato deciso di spostare gradualmente la produzione a Würzburg, presso la sede tedesca, mentre le strutture di Tavazzano e Lainate sono state ridimensionate e dedicate soprattutto al commerciale e al service. Il team di ingegneri e tecnici in Italia ha una vasta esperienza ed è quindi in grado di supportare i clienti in tutto il mondo».

Il know-how sviluppato nei diversi Paesi, quindi, viene sfruttato nell’assistenza ai clienti?
«Certamente, anche in quello però siamo in una fase continua di perfezionamento. È necessario localizzare l’assistenza nelle diverse regioni, dobbiamo avere competenze sui principali mercati, ovvero Nord America, America Latina, Asia e naturalmente Europa. Questo perché, se l’esigenza produttiva è uguale in tutto il mondo, ciò che cambia sono gli standard di certificazione o sicurezza. In Europa abbiamo il marchio CE, mentre in America c’è la certificazione UL, il che significa avere, per esempio, cavi con colori diversi dai nostri oppure altre codifiche. Occorre quindi conoscere il mercato».

In Germania, invece, accanto alla produzione cos’altro viene accentrato?
«Oltre alla produzione di tutti i macchinari Koenig & Bauer, nella sede tedesca abbiamo il centro demo, il magazzino ricambi automatizzato, i reparti di R&S e del Controllo qualità per misurare le tolleranze ed effettuare tutte le verifiche di qualità. Queste operazioni avvengono all’interno di una struttura apposita in cui il clima è calibrato a valori costanti di temperatura e umidità; ciò permette di avere parametri di misurazione costanti e standard».

Veniamo al mercato. Dalla vostra visuale di costruttori di macchine da stampa, come lo vedete caratterizzarsi in questo particolare periodo storico?
«Le difficoltà che si incontrano in questo momento sono dovute all’andamento generale dell’economia, quindi tassi alti, incertezze dovute alle guerre in corso e inflazione dei prezzi. Ciò che abbiamo potuto verificare rispetto al nostro business è un forte calo degli ordini nel comparto delle macchine da stampa offset a foglio, mentre il settore flessografico è rimasto praticamente invariato. E questa è una sorpresa perché, per quanto in varie situazioni il processo flessografico sia più economico rispetto ad altri processi, per tirature più brevi risulta più costoso con qualità più limitate. Quindi una scelta sensata per tirature più lunghe può essere il processo flessografico».

Avete notato, negli ultimi anni, se le strategie delle aziende si siano modificate?
«Di certo ormai è chiaro che la de-globalizzazione è diventata parte della strategia. Non si tratta di un abbandono totale della globalizzazione però va bilanciata meglio. Tutto questo ha un impatto finanziario, in quanto diventa necessario gestire anche i magazzini, inoltre effettivamente oggi il costo dei macchinari è più alto rispetto a prima. Costi che non potranno mai più ritornare indietro perché hanno effetti subito permanenti. De-globalizzazione, del resto, vuol dire accettare un elemento di costo anche più alto rispetto al passato, a fronte però di una maggiore affidabilità e possibilità di pianificare con una certa sicurezza il lavoro».

E nel futuro, quali sviluppi vedete?
«Assisteremo alla digitalizzazione di tanti aspetti. Ovviamente non potrà essere una digitalizzare della macchina in toto, in cui restano processi meccanici, ma tanti aspetti entreranno in questa logica. Si tratta di raccolta dati per capire, migliorare, efficientare i processi e arrivare poi persino a riconfigurare alcuni aspetti tecnologici. Cè poi anche l’aspetto del service: avendo più dati a disposizione è possibile monitorare l’andamento del macchinario nel suo insieme, così come dei singoli piccoli aggregati della macchina, e avvisare il cliente per tempo della necessità di sostituire preventivamente un pezzo in usura avanzata.
Il digitale permette, inoltre, di personalizzare il materiale stampato – ogni astuccio potrebbe essere diverso dall’altro, permettendo un cambio continuo – anche in chiave di sicurezza, riduzione degli sprechi, tracciabilità e anticontraffazione. È possibile stampare codici univoci con elementi unici, che identificano il singolo imballaggio, e non riconoscibili a occhio nudo, ma che possono essere decodificati solo dall’apposita applicazione software. Allo stesso tempo i dati possono essere raccolti e utilizzati dalle aziende per fare statistiche, per esempio, della ripartizione delle vendite del dato prodotto. O ancora dai consumatori per avere informazioni legate all’impatto ambientale e sociale dell’azienda produttrice della data merce e così via.
Riceviamo già richieste di questo tipo, i clienti vogliono sapere quali tecnologie e inchiostri le nostre macchine possono usare e ci chiedono di aiutarli ad avere un tracciamento su ogni singolo imballaggio. L’esigenza, quindi, già c’è e credo che ci sarà presto anche una grande ondata di investimenti. Questo è il futuro che sta arrivando e, da parte nostra, abbiamo le tecnologie per rispondere a queste nuove esigenze».

Infine, ci potete dare qualche anticipazione su drupa 2024?
«Dopo otto anni dall’ultima edizione c’è sicuramente molta attesa e un grande interesse di scoprire cosa c’è di nuovo sul mercato. In generale a Drupa presenteremo tutte le tecnologie che abbiamo, però ancora non posso dare informazioni certe. Alcune macchine andranno in fiera, altre saranno esposte in altri siti che sarà possibile visitare, ma sicuramente saremo presenti con i tre processi: quindi flexo, digitale, offset a foglio e anche con la poststampa, quindi fustellatura e macchine piega-incolla».

Non ci resta, quindi, che attendere il 28 maggio, quando si apriranno i cancelli della fiera tedesca, e rivedere Peter Andrich e Koenig & Bauer, questa volta direttamente a Düsseldorf.


Digitale in grandi volumi
La più recente novità di casa Koenig & Bauer si chiama RotaJET ed è una macchina da stampa industriale con tecnologia digitale a bobina e singolo passaggio, pensata per grandi volumi.
Sviluppata per rispondere alle esigenze di un mercato – quello della stampa digitale – in crescita, RotaJET si presta a diverse applicazioni e alla lavorazione di un’ampia gamma di substrati. È disponibile per larghezze di nastro da 770 a 2.250 mm e può arrivare a produrre fino a 36.450 m2 all’ora. La guida della bobina attorno a un cilindro centrale assicura precisione, mentre la qualità, anche su carta patinata offset, è data anche dal ricorso alla più recente tecnologia a getto d’inchiostro.
È una macchina molto versatile che, grazie al layout modulare, può adattarsi alle esigenze sia della stampa industriale, sia del packaging, sia di quella commerciale, ed essendo flessibile permette all’utilizzatore di realizzare stampe caratterizzate da una forte personalizzazione e con design innovativi.

Taga Day 2024, il focus è sul packaging

Torna l’appuntamento con il Taga Day: il 22 marzo 2024 presso la sede dell’ITS Angelo Rizzoli a Milano.

Il Taga Day è la giornata evento di Taga Italia in cui tecnici, aziende e professionisti si incontrano per condividere spunti e riflessioni sui molteplici aspetti del mondo della comunicazione stampata.

L’edizione 2024 avrà come focus il mondo della cartotecnica, con interventi che vanno dal mondo della creatività e dei trend alla realizzazione del prodotto e le normative aggiornate. Ecco alcuni dei temi:

  • Novità normative per il packaging
  • Trasformare la creatività in riproducibilità
  • Materiali per packaging: Carta, Cartone, richieste e specifiche relative a prodotto
  • Inchiostri, vernici, protezione funzionali all’uso del packaging.

Come coniugare arte e tecnologia, strategie per Illustratori e stampatori

Incontro dedicato agli illustratori in cerca di consigli pratici sul passaggio dal tradizionale al digitale e per i tecnici di prestampa e stampa desiderosi di comprendere le esigenze artistiche dei committenti.

Morena Forza rinomata illustratrice e Giovanni Daprà esperto di prestampa ci guideranno in una discussione sulle migliori pratiche e le sfide incontrate nell’ottenere stampe di alta qualità sia da opere eseguite in modalità tradizionale manualmente e sia dalle opere generate con il computer.

Verranno esplorate le nuove frontiere della creazione artistica digitale e condivise le migliori pratiche per garantire che l’arte trasferita dalla schermata alla stampa mantenga qualità e integrità.

Per iscriversi cliccare qui

Flexa, la transizione digitale nel finishing

Flexa è un esempio di come una PMI, con trent’anni di storia, affronta con successo la sfida della transizione digitale, grazie alla sua capacità di innovare e di conformarsi alle esigenze del mercato.

La flessibilità, intrinseca nel nome stesso dell’azienda, ha reso possibile progettare e realizzare macchine custom, tailor made sulle specifiche dei clienti per i più svariati settori: l’industria del converting, delle resistenze flessibili, delle maniglie per mobili, del vetro, del mobile e molto altro.

“Nel corso degli anni, Flexa si è impegnata a offrire macchinari all’avanguardia per il finishing della stampa digitale. La nostra esperienza continua nel settore industriale, specialmente nella creazione di macchine Custom, è stata fondamentale per questo successo,” afferma Debora Gava, amministratore delegato di Flexa. “Per farlo continuiamo a promuovere la ricerca e sviluppo e creare collaborazioni esterne con diverse realtà al fine di potenziare la nostra capacità progettuale. Abbiamo anche investito nella digitalizzazione dei nostri processi interni, come la gestione delle commesse, la logistica ed il magazzino. Un esempio: stiamo proponendo ai nostri distributori di accedere ad una piattaforma web nella quale possono trovare online il catalogo prodotti, il listino a loro dedicato ed inserire direttamente tramite piattaforma gli ordini”.

La strada della transizione digitale quindi è ben avviata, con più del 60% delle macchine Flexa già predisposte all’Industria 4.0: “Siamo estremamente soddisfatti della laminatrice Easy Lite, che è stata premiata in USA come prodotto innovativo 2022. È tra le prime laminatrici sul mercato ad avere una connessione internet via Wi-Fi/LAN, entrando così nell’ era dell’IoT (Internet of Things), in modo da renderla più evoluta ed intelligente. Grazie ad un software dedicato l’utente può verificare tutti i dati relativi alla laminazione in tempo reale. Così facendo può monitorare e ottimizzare il processo di finishing garantendo qualità e risparmio”, dichiara Maras Brambillasca COO di Flexa Srl.

Anche la taglierina automatica Miura, interamente progettata e costruita in Italia per il taglio di bobine in fogli, è uno dei prodotti perfettamente in linea con la trasformazione digitale in corso. Può essere connessa alla rete internet facilitando la trasmissione e l’analisi dei dati in tempo reale, rendendo possibile il monitoraggio e controllo a distanza dei processi produttivi di taglio, integrare i sistemi di stampa, ottimizzare i consumi energetici e ridurre i tempi di manutenzione.

Müller Martini, produzione più sostenibile con OnDemand

In combinazione con la produzione on demand intelligente, la smart factory di Müller Martini è la risposta alla sostenibilità nell’industria della stampa, non solo riducendo significativamente le emissioni di anidride carbonica, ma anche guidando la trasformazione digitale. Müller Martini dimostrerà i vantaggi economici ed ecologici allo stand 1B50 e al “touchpoint sostenibilità” nel padiglione 14 di drupa.

Müller Martini si sta concentrando su tre aree operative chiave dove è possibile ottenere un impatto diretto: le attività operative nei siti di produzione, l’uso delle macchine in azienda e la realizzazione di modelli commerciali ecologicamente sostenibili per i nostri clienti. Considerando la lunga durata delle robuste macchine Müller Martini, la leva più importante per l’ottimizzazione ecologica è la riduzione del consumo di carta, poiché è qui che viene generata gran parte delle emissioni di CO2. La smart factory di Müller Martini, che può produrre stampati personalizzati fino alla quantità di una sola copia, senza tempi di messa a punto e scarti di avviamento, è in linea con lo spirito della sostenibilità.

I vantaggi della produzione on demand sono evidenti in questo contesto, soprattutto in combinazione con i sistemi di stampa digitale (a bobina e a foglio). La tiratura si adatta esattamente alla domanda: viene stampato solo ciò che viene venduto, tutto il resto non viene prodotto affatto.

Al cuore della smart factory

L’attuale trasformazione dell’industria delle arti grafiche richiede soluzioni di finishing flessibili con processi di cambio formato brevi e automatizzati e scarti minimi. È qui che entra in gioco la strategia di sviluppo Finishing 4.0  di Muller Martini. Non sono necessarie regolazioni, o lo sono solo in minima parte, per i cambi commessa. Questo supporto alla configurazione fa risparmiare tempo e riduce al minimo gli scarti di avviamento. Il valore aggiunto del Finishing 4.0 è visibile anche nell’efficienza energetica e delle risorse. La produzione on demand consente di risparmiare notevoli quantità di carta, inchiostro, solventi, acqua ed energia, che rappresentano oltre il 95% delle emissioni di carbonio di un prodotto di stampa.

Produzione sotto controllo

Per collegare in rete i singoli impianti, è necessario un sistema di workflow completo che colleghi tutte le fasi di lavoro, dall’accettazione dell’ordine alla spedizione. Oggi il  workflow Connex  di Müller Martini è in grado di gestire un’ampia gamma di scenari di produzione, come il print-on-demand o il book-of-one. Il flusso di lavoro Connex è il cuore della smart factory, dove non esistono soluzioni preconfezionate. “Per attuare concretamente la trasformazione digitale è necessario un flusso di lavoro perfettamente adattato alla singola azienda”, afferma Adrian Mayr, responsabile del Product Management di Müller Martini.

Il workflow Connex garantisce il collegamento in rete tra il livello organizzativo (MES/MIS) e il livello produttivo. In questo modo è possibile tracciare in tempo reale il feedback della produzione fino al singolo prodotto. L’ottimizzazione intelligente della produzione consente di ridurre ulteriormente i tempi di cambio formato e gli sprechi di carta, contribuendo così all’efficienza e alla sostenibilità. L’approccio di Müller Martini in questo contesto si basa sul principio della “prima copia vendibile”.

 Driving the Digital Transformation

“La maggior parte dei nostri sistemi è predisposta per un ampliamento successivo nel tempo con componenti per la lavorazione di prodotti stampati in digitale. Questo vale sia per le accavallatrici-cucitrici che per i sistemi di brossura e di cartonato”, sottolinea Adrian Mayer. In pratica, ciò significa che i sistemi installati possono essere migliorati in loco per soddisfare le attuali richieste del mercato. Ad esempio, un’accavallatrice-cucitrice esistente può essere dotata di un’opzione digitale e quindi essere utilizzata per la stampa digitale a foglio e a bobina, o per applicazioni combinate.

drupa 2024: tutta l’industria della stampa e del packaging riunita

Source Messe Düsseldorf/drupa 2024

L’importanza e l’unicità di drupa è confermata dal fatto che a tre mesi dall’inizio della fiera circa 140.000 metri quadrati di spazio espositivo netto sono già stati prenotati da oltre 1.400 espositori provenienti da 50 Paesi.

Source Messe Düsseldorf/drupa 2024

Dai più noti operatori globali alle realtà emergenti, l’elenco degli espositori registrati è notevole, una sorta di “who’s who” dell’industria della stampa e del packaging che copre l’intera catena del valore. Espositori noti e immancabili come Bobst, Canon, Comexi, Duplo, EFI, Epson, ESKO, Fujifilm, Heidelberg, Horizon, HP, Kodak, Koenig & Bauer, Kolbus, Komori, Konica Minolta, Kurz, Landa, Müller Martini, Ricoh, Screen, Windmöller & Hölscher, Xeikon e molti altri si sono registrati e presenteranno le loro innovazioni, le tendenze tecnologiche, i portafogli di prodotti e le novità in anteprima a Düsseldorf dal 28 maggio al 7 giugno 2024. I partecipanti vivranno un’esperienza unica perché in fiera saranno presentati dal vivo flussi operativi complessi e automatizzati, i processi e nuovi macchinari.

Attualmente il numero maggiore di espositori proviene da Germania, Giappone, Italia, Cina, Regno Unito, Svizzera, Paesi Bassi, Stati Uniti, Israele, India e Spagna.

Source Messe Düsseldorf/drupa 2024
Sabine Geldermann, direttrice di drupa, Source Messe Düsseldorf/drupa 2024

“La risposta positiva degli espositori lo conferma: l’industria mondiale della stampa e del packaging punta ancora a drupa come piattaforma commerciale e la considera il luogo di incontro del settore più importante al mondo”, afferma Sabine Geldermann, direttrice di drupa, Portfolio Print Technologies Messe Düsseldorf. “Dato che circa l’80% degli espositori proviene dall’estero, la fiera occupa una posizione di primo piano a livello globale. La gamma dei prodotti offerti, la varietà e la presentazione dal vivo delle innovazioni sono uniche e offrono ancora una volta uno sguardo al futuro del settore. Condizioni ideali per il networking tra espositori e visitatori e per portare avanti progetti che guardano al futuro”.

Al centro dell’attenzione saranno il trasferimento intensivo di conoscenze e l’interazione con esperti di tutto il mondo sugli effetti dei megatrend globali e sui relativi nuovi modelli di business e opportunità per il settore. I forum speciali come drupa cube (area conferenze), drupa next age (dna), l’area espositiva per i nuovi attori, le start-up, i giovani talenti e gli espositori affermati nel campo delle tecnologie trasversali, così come il touchpoint packaging per soluzioni di packaging visionarie e intelligenti, il touchpoint tessile in cui sarà realizzata una microfabbrica tessile e il touchpoint sostenibilità, dedicato alla sostenibilità e all’economia circolare, offrono una visione di altissimo interesse e attualità sui temi del futuro ad alto potenziale di crescita. Con il suo programma tematico, la fiera è al passo con i tempi ed è al contempo espressione di un’industria altamente creativa che attinge continuamente a nuovi mercati verticali con le sue applicazioni e soluzioni industriali e funzionali, dimostrando così la sua grande sostenibilità nel tempo.

LegoDigit, più qualità e produttività con HP Indigo 15K Digital Press e HP PageWide Advantage 2200

LegoDigit ha sede a Lavis in provincia di Trento, è nata nel 2013 e oggi è diventata un player serio e affidabile nella produzione di libri, conosciuto a livello nazionale.
Ha sempre prestato la massima attenzione alla qualità dei volumi che escono dalle sue linee di produzione, puntando sull’innovazione tecnologica, sulla sostenibilità e sulla semplificazione, investendo costantemente in nuove tecnologie.

Grazie alla passione dei suoi collaboratori, alla gestione attenta delle commesse, a sistemi di stampa di ultimissima generazione e a soluzioni di finitura moderne e integrate, oggi LegoDigit è in grado di offrire a tutti i suoi clienti un servizio esclusivo e un alto valore aggiunto.

Per migliorare ulteriormente il servizio offerto, aumentando la qualità di stampa e ottimizzando i processi produttivi, LegoDigit ha deciso di investire su due nuovi sistemi di stampa.

Una nuova macchina da stampa offset-digitale in formato B2, HP Indigo 15K Digital Press, installata nel 2022, in grado di garantire qualità e produttività ai massimi livelli di mercato. Grazie a questa nuova tecnologia di stampa, l’azienda trentina amplia il suo catalogo di proposte, guadagnando un vantaggio competitivo in termini di produttività, efficienza, qualità di stampa.

La nuova HP Indigo 15K Digital Press consente a LegoDigit di stampare su una gamma di supporti cartacei e sintetici molto ampia, garantendo sempre la massima qualità di stampa.

La presenza di sette stazioni di inchiostro consente la riproduzione di colori in combinazioni illimitate e la possibilità di utilizzare inchiostri speciali come il bianco, i colori Pantone ecc.

La produttività è garantita da strumenti di automazione e programmi di ottimizzazione e controllo del flusso di lavoro.

Nel 2023, prima azienda in Italia, LegoDigit ha deciso di installare la nuova HP PageWide Advantage 2200, che rispetto alle tecnologie utilizzate in precedenza incrementa significativamente qualità e prestazioni. Con questo nuovo investimento LegoDigit si assicura:

  • Maggior produttività, grazie alla velocità di stampa di 152 metri/min a colori e di 244 metri/min in bianco e nero, con volumi di stampa che arrivano a 58 milioni di pagine acolori al mese.
  • Maggior qualità di stampa, assicurata dall’utilizzo dei nuovi inchiostri HP Brilliant inks e alle testine di stampa con una risoluzione nativa di 2.400 DPI.
  • Versatilità unica grazie all’ampia gamma di grammature gestite: da 40 g/m² fino a 300 g/m², su carte offset sia naturali sia patinate opache e lucide.
  • Sostenibilità, all’interno di HP PageWide Advantage 2200 infatti, è integrato l’innovativo sistema HP High Efficiency Drying (HED), essenziale per ridurre al minimo il consumo energetico, mantenendo velocità di stampa elevate e garantendo un ricircolo di circa l’80% di aria riscaldata durante il processo di asciugatura.

Grazie alla tecnologia HP abbiamo avuto la possibilità di crescere in termini di produttività, qualità ed efficienza, ottimizzando così l’efficacia rispetto ai processi produttivi della nostra azienda – afferma Alessandro Leto, Amministratore Delegato di LegoDigit. “Le soluzioni HP Indigo e PageWide WebPress sono state fattori abilitanti di questo percorso di trasformazione”.

Le tecnologie di HP sono in sintonia con le necessità di LegoDigit sia in termini di miglioramento della produttività e qualità, sia per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile. L’automazione e l’ottimizzazione dei processi produttivi garantite dalle soluzioni HP, supportano LegoDigit nella crescita virtuosa, garantendo una risposta adeguata alle esigenze di qualità, produttività, e sostenibilità che il mercato dell’editoria oggi richiede.
HP collabora con i suoi clienti per conseguire obiettivi di sostenibilità ambiziosi, grazie a tecnologie di stampa a ridotto impatto ambientale, adattandosi all’economia circolare grazie a una continua innovazione tecnologica, un campo in cui HP è leader da oltre un decennio.

Il Gruppo Editoriale Tecniche Nuove completa l’acquisizione di MazzMedia

Con l’obiettivo di consolidare ulteriormente l’offerta omnichannel del Gruppo editoriale Tecniche Nuove SpA., è stata perfezionata l’acquisizione del 100% del capitale di MazzMedia srl dal socio di maggioranza Francesco Fiori e da Samuele Marazzita, Tommaso Dozio, Federico Anelli. 

MazzMedia è una digital agency, specializzata nell’ideazione e sviluppo di progetti di comunicazione multicanale; strategia digitale, creatività, sviluppo tecnologico e digital marketing. Una realtà capace di rispondere molto rapidamente alle richieste e ai bisogni dei clienti. Channel mix planning, campagne strategiche crossmediali, ricerche e analisi di mercato, sono la base del lavoro della squadra di MazzMedia. 

Questa importante acquisizione segue una strategia di crescita per linee esterne avviata da tempo e completa il posizionamento del nostro gruppo come leader nell’offerta di comunicazione multicanale B2b – dichiara Ivo Alfonso Nardella, presidente e AD di Tecniche Nuove Spa –. La conferma del gruppo dirigente che ha reso MazzMedia una struttura di primo livello tra le web agency è un segnale di continuità di gestione e ci permetterà di sviluppare nuovi servizi, tra cui quelli basati su AI, nel settore editoriale e di comunicazione per le imprese e i segmenti professionali che sono nel portfolio del Gruppo”. Il nuovo asset societario ha confermato alla guida l’AD Francesco Fiori, il sales director Tomaso Dozio, l’head of UX Designer Samuele Marazzita e l’head of technology Federico Anelli.

Sono lieto di annunciare ufficialmente il perfezionamento dell’acquisizione di Mazzmedia da parte del prestigioso Gruppo Tecniche Nuove, storico leader nella creazione di contenuti e formati editoriali indirizzati principalmente ad aziende e professionisti del settore B2B. – dichiara Francesco Fiori L’integrazione con il Gruppo Tecniche Nuove rappresenta un passo estremamente significativo per MazzMedia, offrendoci un’opportunità straordinaria di potenziare le nostre capacità e risorse. Sono profondamente convinto che questa unione costituisca un’ulteriore concreta possibilità di crescita per tutti i nostri clienti”.

Questa nuova integrazione – commenta Francesca Ferilli membro del Cda – sarà un asset anche per Senaf la società parte del Gruppo Tecniche Nuove che si occupa di organizzare e realizzare fiere ed eventi espositivi dedicati ai diversi settori del mondo industriale e produttivo, come MecSpe, SAIE, Cosmofarma ed Exposanità”. 

Aggiunge l’advisor e imprenditore Davide Maggi: Quella tra Tecniche Nuove e MazzMedia è un’operazione che permette al Gruppo di crescere in innovazione e consolidare una unit digitale ad alto livello di professionalità, già maturato da MazzMedia. Sono felice di aver accompagnato Ivo Nardella e il Gruppo, già mio socio in altre operazioni a questo nuovo traguardo”. 

Scuola e lavoro. Dal banco alla bottega, il valore dell’insegnamento

Un incontro dedicato al rapporto tra scuola e lavoro nel campo dell’industria grafica, un’importante opportunità di riflessione e dialogo tra chi forma e chi assume, tra chi insegna e chi crea.

Se ne parla con tre figure di spicco nel mondo dell’istruzione e dell’impresa: Manuel Rosini, docente di informatica e computer grafica presso l’Università Europea del Design di Pescara, e due imprenditori di successo nel settore: Cesare Casiraghi, fondatore e direttore creativo di “casiraghi greco&”, nota agenzia di comunicazione integrata, e Maura Trainoni, direttrice commerciale e responsabile Capi Commessa presso Esperia, tipografia industriale trentina.

Manuel Rosini offrirà il suo punto di vista dall’ambiente accademico, evidenziando l’importanza dell’aggiornamento costante e dell’ottimizzazione dei metodi didattici per preparare gli studenti al meglio per il mondo reale del lavoro.

Dall’altra parte della medaglia, Maura Trainoni e Cesare Casiraghi condivideranno le loro esperienze e prospettive di imprenditori, illustrando le sfide incontrate nel reclutamento di personale qualificato e le strategie adottate per garantire un’integrazione efficace dei giovani talenti nel contesto aziendale.

Verranno analizzate le soluzioni innovative, i modelli di collaborazione e le best practice che possono favorire un dialogo costruttivo tra scuola e lavoro, con l’obiettivo di promuovere un ambiente in cui tutti possano prosperare e contribuire al successo del settore dell’industria grafica.

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Carte speciali, Fedrigoni acquisisce alcuni asset dell’azienda statunitense Mohawk

Il Gruppo Fedrigoni annuncia l’acquisizione di alcuni asset di Mohawk Fine Papers, Inc. con cui ha stretto una partnership industriale lo scorso settembre 2022 per rafforzare la distribuzione di carte pregiate nel mercato nordamericano. La transazione è stata finalizzata attraverso una NewCo costituita da Fedrigoni per acquisire gli asset di Mohawk in un processo di vendita avviato da un istituto finanziario, a seguito di un periodo di significativa sofferenza finanziaria che ha interessato l’azienda statunitense negli ultimi mesi. La transazione ha liberato interamente la nuova società dall’indebitamento esistente, consentendo di preservare la maggior parte dei posti di lavoro, delle attività industriali e delle relazioni con i clienti.

Fondata nel 1931, Mohawk è un’azienda a conduzione familiare che produce alcune delle più note carte speciali per designer, brand e stampatori e che – come Fedrigoni – ha fortemente innovato nel campo della stampa digitale e della sostenibilità. La condivisione di valori fondamentali come un solido know-how e l’attenzione all’innovazione e alla riduzione dell’impatto ambientale ha portato all’acquisizione di questa azienda, che entra a far parte della divisione Fedrigoni Special Papers e rappresenta un tassello importante nella strategia di crescita del Gruppo all’estero.

“Si tratta della nostra terza M&A quest’anno (dopo SharpEnd nel Regno Unito e Arjowiggins China), un passo importante per potenziare la nostra offerta di prodotti premium per i clienti negli Stati Uniti – commenta Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni -. Grazie all’ingresso di Mohawk nel nostro Gruppo saremo in grado di produrre e distribuire ai clienti un’ampia gamma di carte Fedrigoni ad alto valore aggiunto direttamente in Nord America e di ampliare l’accesso alle carte speciali Mohawk a livello internazionale. In questo modo sosterremo sempre di più le strategie dei nostri clienti che privilegiano modelli di nearshoring al posto del tradizionale approccio orientato all’acquisto globale, per ridurre l’impatto ambientale e minimizzare i rischi di interruzione della supply chain”.