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Zünd presente a Fespa 2024

Zünd sarà presente alla Fespa Global Print Expo di Amsterdam, dal 19 al 22 marzo. Presso lo stand l’azienda svizzera dimostrerà come la potente tecnologia di taglio digitale, combinata con un software intelligente e una gamma di soluzioni opzionali per la gestione automatizzata dei materiali, possa rendere il taglio digitale efficiente ed economico. Utilizzando le soluzioni di taglio Zünd, i fornitori di servizi di stampa di tutte le dimensioni possono massimizzare i tempi operativi e contemporaneamente ridurre i costi di produzione.
La linea di prodotti Zünd è altamente modulare, il che rende possibile l’aggiunta di ulteriori strumenti e opzioni di gestione del materiale in modo rapido e semplice in base all’aumento o al cambiamento delle esigenze. La possibilità di configurare le taglierine Zünd in base a requisiti specifici le rende un investimento sicuro e conveniente per il futuro.

Ad Amsterdam, Zünd esporrà anche soluzioni di automazione del flusso di lavoro per ogni esigenza e applicazione. PrimeCenter ne è un esempio: questo software consente una preparazione semplice e automatizzata dei file di stampa e taglio. Come centro di controllo nella prestampa, assicura un flusso di dati altamente produttivo ed efficiente. Con pochi clic è possibile creare layout di stampa e taglio.
Zünd Connect, la soluzione semplice per il monitoraggio e l’analisi della produzione, svolge un ruolo chiave nell’identificazione di potenziali aree di ottimizzazione del processo produttivo. Calcolando l’Overall Equipment Effectiveness delle frese Zünd collegate, il software di monitoraggio e analisi aiuta a migliorare l’efficienza della produzione e fornisce importanti indicatori per un’ottimizzazione sostenibile della produzione.

Mediatipo sceglie Durst per il packaging Xcatola

Parola chiave originalità, come il nome che la contraddistingue. Xcatola è la start up 100% digitale per la realizzazione di packaging e prodotti cartotecnici ad alto tasso di innovazione, frutto della creatività di Mediatipo, azienda pugliese già punto di riferimento nel settore della grafica e della stampa digitale in tutto il sud Italia. “Il progetto Xcatola nasce da un obiettivo ben preciso: quello di diversificare la nostra attività puntando su una nicchia di mercato, in un settore, quello della cartotecnica, ancora poco propenso al cambiamento”, spiega Cristiano Zonno, CEO e proprietario di Mediatipo, insieme ai cugini Nicola e Giuseppe.
Al centro di questo progetto c’è una linea produttiva basata sulle migliori tecnologie, come il sistema di stampa digitale Durst P5 250 WT in versione full automation abbinato a un plotter da taglio Zund BHS 150 di ultima generazione e un’incollatrice F-Service Phoenix. Una scelta quasi obbligata quella della Durst, come racconta Zonno. “Per dare vita a un progetto ambizioso come Xcatola eravamo alla ricerca di una stampante in grado di garantire massima affidabilità con qualità di stampa paragonabile all’offset. Caratteristiche che abbiamo ritrovato in Durst P5 250 WT”. L’ammiraglia del brand altoatesino per il settore cartotecnico, infatti, permette di stampare in esacromia riproducendo con grande fedeltà la maggior parte dei pantoni. Questo assicura risultati eccellenti in termini di qualità e di brillantezza, difficilmente raggiungibili con tecnologie alternative. Altro aspetto determinante nella scelta di Durst, che Zonno definisce la “Ferrari della stampa digitale”, è l’utilizzo di inchiostri base acqua con certificazione agro-alimentare per imballi primari. “Un’esigenza sempre più sentita anche nel mondo della cartotecnica e che presto diventerà una scelta obbligata per molti brand sempre più sensibili al tema della tutela ambientale e dunque orientati a soluzioni PVC Free”.
Con Xcatola, Mediatipo si propone, dunque, di rivoluzionare il tradizionale approccio alla stampa cartotecnica orientato alla produzione su larga scala con un concept basato su due asset fondamentali: personalizzazione e sostenibilità. “Ogni prodotto è realizzato assicurando il massimo grado di personalizzazione secondo la tiratura richiesta, ottimizzando le risorse e limitando gli sprechi”. Ma da dove nasce questo nome? “Si tratta di una scelta onomatopeica. La X, oltre a richiamare foneticamente la S di scatola, lascia massimo spazio all’immaginazione; così come l’esagono che racchiude la T nel logo rappresenta graficamente l’idea di un contenitore da riempire con la massima creatività”, illustra Zonno. E in effetti, il progetto non si limita alla realizzazione di packaging, ma comprende qualsiasi tipologia di prodotto in cartone: dagli espositori agli stand, dai display agli arredi, tutti stampati con Durst. “Il settore cartotecnico rappresenta ad oggi il 25-30% del fatturato di Mediatipo, ma siamo certi che con Xcatola questa percentuale possa crescere ancora, con l’ambizione di diventare, in futuro, un brand a sé stante”, aggiunge Zonno.
A breve tutti i prodotti cartotecnici proposti da Mediatipo saranno disponibili anche online sull’e-commerce Xcatola.com. La nuova piattaforma, in fase di fine tuning, si rivolgerà prevalentemente a una clientela aziendale che potrà acquistare direttamente online una vasta gamma di prodotti cartotecnici già preimpostati. Inoltre, su Xcatola.com ci sarà la possibilità di richiedere una consulenza personalizzata per la messa punto di progetti custom-fit che rispondano perfettamente alle specifiche esigenze produttive.

Lo scenario del print on demand

Parlare di Print on demand o il web to print potrebbe apparire anacronistico, dato che questo mercato è sicuramente consolidato e pressoché da tutti conosciuto nonché ampiamente utilizzato da singoli clienti e da aziende e da stampatori stessi. Ma proprio perché il comparto è maturo e ha raggiunto una dignità che è pari a tutti gli altri segmenti della comunicazione a mezzo stampa, vale la pena approfondire come è organizzato, quali attori compongono il panorama nazionale, regole e peculiarità.

Partiamo da un dato che proviene da una ricerca appena pubblicata da Research and Market, un importante editore americano specializzato in ricerche di mercato: «Il mercato globale del web to print stimato nel 2022 in 1,2 miliardi di dollari avrà un tasso annuo di crescita medio (CAGR) stimato del 6.6% nel periodo 2022-2030. La stampa di comunicazione e pubblicità, uno dei segmenti analizzati dallo studio registrerà un tasso di crescita del 7,1% e raggiungerà 1.1 miliardi di USD a fine periodo».

Web2print ieri

È sempre utile ripercorrere la storia di un fenomeno per comprenderne meglio i meccanismi che hanno determinato ciò che noi oggi vediamo e utilizziamo e soprattutto quale scenario ci attende per i prossimi anni, considerando che l’innovazione tecnologica in campo ICT galoppa e questo mercato è fortemente caratterizzato dall’impiego di infrastrutture informative per la gestione dei processi produttivi e per la logistica.

Il web to print ha ereditato quel fenomeno che agli inizi degli anni 2000 ha preso il nome di Print on Demand (POD) che a sua volta è stata l’espansione di un primo tentativo di stampa su richiesta che fu il Book on Demand. Nato per soddisfare l’esigenza di coprire quelle code di mercato, che nell’ambito editoriale non potevano essere gestite con i sistemi di stampa tradizionale, e che, con l’avvento dei sistemi di stampa digitale a più alta qualità e efficienza, è diventato gestibile in modo economico.

All’inizio il print on demand si è sviluppato con la stampa digitale. I sistemi di stampa laser a toner, diventando più efficienti, qualitativi ed economici in termini di costo al clic, ne hanno favorito l’impiego anche per quegli stampati che nelle piccole tirature, erano impraticabili per i processi di stampa tradizionali. Con pochi centesimi di euro al clic, un libro stampato e rilegato poteva essere prodotto al costo al di sotto di un paio di euro, in un numero di copie ridottissimo.

L’editoria individuale ha così potuto prendere l’abbrivio e pian piano il concetto si è allargato a tutti gli altri stampati che con il libro condividevano il processo produttivo, cataloghi brochure, biglietti da visita cartoline ecc…

L’aspetto che da subito si è rivelato fondamentale in questo tipo di mercato e che ancora oggi riveste il ruolo determinante nel decretare il successo di un provider di stampa, a dispetto di quello che potrebbe apparire a prima vista, e stato la capacità di finire il prodotto in modo efficiente unitamente all’interfaccia informatica (il front end) verso il cliente finale, sia questo il consumatore privato (B2C) o l’azienda (B2B). Questo, è stato all’inizio sottovalutato da parecchi attori che hanno approcciato il mercato del print on demand commettendo l’errore di considerare la stampa come il fulcro è il centro di tutto il processo. Investendo magari gran parte delle risorse per avere le migliori tecnologie, le più veloci e con la qualità più alta. Trascurando il finishing, il vero collo di bottiglia e fonte di tante inefficienze se non organizzato al meglio. Chi ha mantenuto un approccio “artigianale” con questa fase, ieri come oggi, ha rincorso un mercato che ha nei tempi di realizzazione e nell’automazione la chiave per poter essere vincente. Il secondo aspetto cruciale, Il front end, ossia la vetrina digitale, il negozio virtuale su cui effettuare i propri acquisti di prodotti stampati è il vero cuore del print on demand o del web to print che dir si voglia. Anche in questo caso chi lo ha sottovalutato non ha avuto il successo aspettato. Nel modo del web, solo i primi vincono, tutti gli altri vengono dimenticati in un limbo senza identità e invisibile alla massa dei naviganti. Internet ha contaminato la tipografia con le sue regole modificandone le abitudini e imponendo i propri ritmi, ha completamente scardinato i paradigmi temporali della produzione che hanno sempre caratterizzato i processi produttivi. Se un tempo, andando in tipografia, un cliente era disposto a considerare un’attesa di giorni o settimane per avere il proprio lavoro consegnato, e di conseguenza si organizzava per tempo nel procedere a programmare gli ordini, via via questa attitudine è venuta meno. L’operatore web to print si è dovuto quindi evolvere per dare un servizio completo dalla scelta del prodotto, alla sua configurazione fino al tracciamento della consegna, in tempo reale. Questo aspetto ha profondamente modificato l’assetto organizzativo della tipografia e ha reso indispensabile evolvere l’infrastruttura informatica necessaria per assecondarne i bisogni. Secondo me questo punto è stato cruciale nel determinare il successo di alcuni player rispetto ad altri. Chi ha spinto sull’informatizzazione ha vinto, chi ha mantenuto il focus sulla “stampa” ha perso. Purtroppo le tipografie commerciali, le prime a cogliere l’opportunità del print on demand, per loro natura sono sempre state caratterizzate da una forte connotazione “artigianale”, e da poca propensione all’automazione e informatizzazione dei processi; questo ha costituito uno scoglio per molti che non hanno fatto questo “salto culturale”. A onor del vero, forse non sono stati molto aiutati dai venditori di “tecnologie”, ovviamente focalizzati nel fornire le “macchine” ma non soluzioni intelligenti per gestire in modo integrato produzione, logistica e aspetti commerciali e di marketing. Chi ha conquistato il mercato, non a caso, è partito dall’ingegnerizzazione della piattaforma informativa di front end, back end e di CRM.

Dal libro al packaging

Oggi il web to print è un mercato allargato che abbraccia praticamente tutti i segmenti della comunicazione stampata. Dalla stampa dei prodotti librari e commerciali, al grande formato, all’oggettistica e gadget, al packaging, alle etichette, ai semplici fogli macchina. Come sempre accade quando la domanda si espande, ogni attore cerca di offrire la più ampia gamma di prodotti per coprire tutte le possibili esigenze, magari specializzandosi su alcune particolarità, mettendo in evidenza i propri punti di forza dove il prezzo può essere più competitivo. Perché comunque il prezzo da sempre rappresenta in questo mercato il fattore fondamentale di scelta. È stata un’arma a doppio taglio che inevitabilmente ha messo nelle mani del consumatore uno strumento di confronto estremamente potente. La possibilità di avere in tempo reale il prezzo finale della produzione in predicato di essere ordinata, potendone definire i dettagli tecnici in tutti gli aspetti, ha consentito e consente di fare una valutazione estremamente semplice e rapida della soluzione più conveniente. Tant’è che oggi si assiste a una lotta tra i player a colpi di strategie di marketing, basate su offerte speciali, premi di fedeltà e simili nel tentativo di accattivarsi i favori di potenziali clienti.

Oltre al prezzo un altro elemento veramente decisivo nel successo di uno stampatore on line è l’usabilità del sito di web to print. Alla stregua di un negozio, se le cose si trovano al punto giusto, sono visibili e ordinate in modo da favorire la ricerca di quello di cui si ha bisogno, così un sito deve curare al massimo quello che si chiama user experience. La maggioranza dei siti web to print ha un alto standard in questo senso, che permette di trovare e configurare il prodotto di cui si ha bisogno in modo semplificato e con pochi passaggi. È inoltre possibile memorizzare le proprie scelte per completare l’ordine anche in tempi differiti.

L’offerta di fornitori oggi è veramente variegata e consente di selezionare tra decine di diversi player che grosso modo sono in grado di proporre gli stessi prodotti, soprattutto quelli tradizionali, come opuscoli, i manifesti, biglietti e inviti. Le principali differenze che si notano sono sui tempi di consegna: i big player garantiscono anche tempi veramente brevi di soli due giorni per la consegna di un opuscolo. Gli stampatori online meno evoluti non riescono a tenere questo ritmo e inevitabilmente devono dilatare le scadenze. Mentre sul prezzo c’è un forte allineamento, anche perché come si diceva, questo è la prima discriminante che il consumatore prende in considerazione. L’evoluzione di questi ultimi anni ha portato i top player a fornire una gamma che si è arricchita anche nell’area del packaging, con le etichette e le scatole, che possono essere configurate in una gamma di forme e dimensioni piuttosto interessanti. Per i piccoli produttori che fanno vendita al dettaglio è senz’altro una risorsa interessante. Ma anche in senso quantitativo i siti web to print oggi offrono la possibilità di stampare dalle poche decine alle migliaia di copie, come le aziende commerciali classiche, grazie all’impiego dell’intera gamma delle apparecchiature di stampa, digitali e tradizionali.

L’evoluzione della stampa digitale, soprattutto nel campo dei supporti stampabili ha determinato l’incremento della gamma di prodotti offerti dai provider on line di stampati. Nell’area della stampa su carta, la possibilità di utilizzare carte di spessore e finiture importanti ha aumentato senza dubbio l’offerta. Anche se i supporti sono ancora il punto debole della proposta: non si va oltre le classiche carte patinate o usomano e forse una o due carte marcate, senza una reale scelta da un catalogo. Per la verità, credo sia abbastanza impossibile fare diversamente e chi utilizza il servizio online deve rassegnarsi a questo limite. Anche perché la vetrina on line “per definizione” non può offrire la possibilità di mostrare un reale catalogo delle carte, dove la sensazione visiva e tattile gioca un ruolo chiave. Un grande sviluppo ha avuto negli ultimi anni la proposta di stampa su materiali rigidi. Grazie all’evoluzione dei plotter di stampa flat bed e soprattutto agli inchiostri a polimerizzazione UV, un mondo di nuovi prodotti sono diventati disponibili anche per i clienti del pezzo singolo, allargando il mercato web to print al settore dell’interior decoration, alla stampa funzionale, all’arredamento. Oggi si può acquistare online la stampa su tutta la gamma di materiali rigidi standard quali forex, plexiglass, polionda, d-bond ecc.

Tutti grafici

Diventa sempre più importante riuscire a preparare correttamente i file per la stampa, visto che le possibilità offerte sono veramente tante. E naturalmente le competenze dei clienti, spesso comuni mortali e non grafici diplomati (sulle cui competenze nella preparazione dei file per la stampa ci sarebbe molto da dire ma non è questo il momento), non sono sempre adeguate a gestire in modo perfetto, colori, spazi tecnici, nobilitazioni e quant’altro. Su questo punto bisogna dire che i printer provider hanno sviluppato dei tutorial che sono piuttosto efficaci. Una volta che l’utente del servizio ha scelto la tipologia di stampato, il formato e le altre caratteristiche, nel migliore dei casi può scaricare un template in formato PDF direttamente utilizzabile per il layout degli elementi grafici oppure un documento con le istruzioni dettagliate su spazi tecnici e specifiche da tenere presente nella realizzazione dell’esecutivo per la stampa. Certo sarebbe bello che tutti si uniformassero nelle richieste, ma è chiedere troppo. Per esempio, sulla gestione delle abbondanze ci sono varie interpretazioni, certamente dovute ai differenti sistemi di stampa impiegati dai singoli stampatori.

A proposito di specifiche per la preparazione dei file è divertente che aziende appartenenti allo stesso gruppo riportino specifiche diverse per la preparazione dei file dal punto di vista cromatico. Vistaprint e Pixartprinting due colossi collegati sotto il profilo della proprietà societaria, indicano due caratterizzazioni differenti come standard a cui riferirsi. FOGRA 51 e FOGRA 52 per Vistaprint (scelta corretta) con la possibilità di scaricare il profilo colore relativo, FOGRA 39 per Pixartprinting (profilo obsoleto che non andrebbe più impiegato). Un altro servizio spesso offerto è la possibilità di eseguire un preflight per il controllo del file di stampa. Questo rappresenta un valido aiuto per entrambi, cliente e stampatore. Il primo ha la possibilità (a pagamento) di scongiurare errori tecnici anche banali sul prodotto finale, il secondo riesce a monetizzare un passaggio che comunque deve essere fatto nel processo produttivo, per prevenire inevitabili discussioni e controversie in caso di risultato non soddisfacente.

Quale futuro per il web to print grazie all’intelligenza artificiale?

Che l’intelligenza artificiale pervaderà tutti i settori merceologici senza distinzione è una realtà ineluttabile. Come saremo in grado di sfruttarla in modo utile è la scommessa su cui tutti stanno puntando. L’intelligenza artificiale generativa è palesemente un potenziale supporto per il web to print. Dal lato del fruitore del servizio di stampa, la possibilità di avere un supporto nella generazione dei testi o delle immagini rappresenta un’opportunità fino a ieri impensabile. Per il provider del servizio, l’uso di bot e altri strumenti in grado di accrescere l’interazione con il cliente, capirne i bisogni e supportarlo nel processo di fruizione del servizio può letteralmente cambiare l’esperienza d’uso.

E i grafici che fine faranno? Nessuno chiederà più il loro servizio per la preparazione dei contenuti da stampare? Siamo di fronte all’estinzione di una specie? Non credo ancora per un po’, almeno fino a quando l’intelligenza artificiale non sarà diventata veramente intelligente, poi il problema, se ci sarà, sarà per tutti e non solo per i grafici.

Ricoh Italia ottiene la certificazione per la parità di genere UNI/PdR 125:2022

La certificazione ottenuta da Ricoh Italia rappresenta un importante step nella creazione di un ambiente di lavoro basato su equità, rispetto e inclusione.

Nell’ambito del proprio impegno costante a favore della Diversity & Inclusion e delle tematiche di sostenibilità, Ricoh Italia ha conseguito la Certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere, rilasciata da RINA, dimostrando la propria capacità di realizzare un ambiente di lavoro in cui la diversità e la molteplicità di esperienze vengono accolte e integrate.

Si tratta di una certificazione su base volontaria che viene assegnata dopo un processo di valutazione basato su parametri riguardanti cultura e strategia aziendale, opportunità di formazione, crescita e inclusione delle donne, equità remunerativa, oltre a iniziative a tutela della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro.

“In Ricoh vogliamo creare le migliori condizioni affinché ogni persona si senta valorizzata e possa esprimere al meglio il proprio potenziale, senza incontrare ostacoli legati al genere o a qualsiasi altro tipo di discriminazione o di stereotipo” commenta Davide Oriani, CEO di Ricoh Italia. “Sono molte le iniziative che abbiamo intrapreso, ad esempio per sostenere la genitorialità oppure per promuovere una cultura dell’inclusione grazie a momenti di formazione e sensibilizzazione, alcuni dei quali organizzati insieme a Fondazione Pangea con cui abbiamo avviato una collaborazione. La centralità e il coinvolgimento degli individui fanno parte del DNA della nostra azienda, fin dalle origini. La certificazione ottenuta è il risultato di un percorso sostenibile che ha caratterizzato la nostra storia e che contraddistingue tutt’oggi la nostra identità”.

Alessandro Sanvito – direttore Risorse Umane e CSR di Ricoh Italia – aggiunge: “Questa certificazione si colloca nell’ambito del percorso ambizioso di Ricoh Italia di accreditarsi sempre di più come azienda che valorizza la sostenibilità sia ambientale che, come in questo caso, sociale. La bussola che ci guida ora e sempre più in futuro è quella degli SDG (Sustainable Development Goals), gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dalle Nazione Unite”.

Elisabetta Bertoldi, HR Manager di Ricoh Italia, conclude: “Con il percorso di Certificazione abbiamo voluto metterci alla prova sulla parità di genere. Il risultato dimostra che stiamo lavorando nella giusta direzione e ovviamente non ci fermiamo qui. La UNI/PdR 125:2022 rappresenta un punto di partenza e non di arrivo: prosegue fin da subito il nostro impegno per sviluppare nuove iniziative e progetti volti a realizzare un futuro sempre più inclusivo e rispettoso dell’empowerment di ogni persona”.

Adobe Bridge, uno strumento ignorato da molti

Giovedì 8 febbraio alle 18,30 l’appuntamento è con il Gruppo MeetUp Arti Grafiche stampa e web che ha organizzato un interessante incontro online su Adobe Bridge.

Bistrattato e talvolta ignorato e sottovalutato da molti creativi, agenzie di comunicazione, committenti e stampatori, Adobe Bridge, se usato correttamente, è il fulcro di un flusso di lavoro creativo.

In tanti ritengono Adobe colpevole di questa riduttiva percezione dello strumento, accusandola di aver fatto ben poco per comunicare al pubblico le vere potenzialità di questo software.

Di conseguenza, è l’applicazione meno compresa e più sottoutilizzata dell’intera Creative Suite. Molti utenti professionali, tuttavia, vi fanno grande affidamento.

Tra questi Alessandro Sottile, ospite di questo incontro che insieme a Giovanni Daprà spiegherà perché Adobe Bridge con le sue capacità di automazione può aiutare a semplificare alcune attività comuni associate alla gestione dei file digitali.

Immediatezza e semplificazione per Bodega Mexicana

Quattro ristoranti da gestire tra Roma e Milano e Novara, esigenze comuni e necessità di essere efficienti. Cristian Greppi area manager ci racconta perché hanno scelto di stampare on line.

Bodega Mexicana è una catena di ristoranti che nasce nel 2019 dalla passione dei suoi fondatori per i sapori autentici di una cucina ricca, colorata e speziata e, come recita il claim “100% gusto 0% piccante”. Per far rivivere l’atmosfera della tipica Taqueria Messicana con il giusto mix di piatti tradizionali e rivisitazioni contemporanee, il tutto in ambienti colorati e informali c’è parecchio lavoro tra personale, fornitori, coperture degli orari, con i molteplici imprevisti giornalieri che devono essere gestiti immediatamente per garantire sempre il servizio.

“Mi muovo settimanalmente tra i 4 ristoranti che sono sempre aperti perché all’interno di centri commerciali, per monitorare e gestire le singole situazioni, programmare le attività, gestire le esigenze dei singoli punti” ci dice Cristian Greppi “Per questo per me sono fondamentali la semplificazione e la certezza delle attività programmate, anche perché c’è da risolvere le problematiche giornaliere”.

Da quanto tempo usi i servizi di stampa on line e cosa ordini?

“Ho iniziato a utilizzare i servizi di stampa on line circa quattro anni fa e non ho più cambiato. Per Bodega Mexicana ordiniamo mensilmente circa 15.000 tovagliette e ogni sei mesi 5 totem espositivi, oltre ai menù ed ai volantini promozionali”.

Perché preferisci ordinare on line e non con uno stampatore diretto?

“Il servizio di stampa online ha molti vantaggi perché permette di gestire sia il programmato sia l’emergenza con costi certi, il servizio è sempre disponibile e mi permette di gestire semplicemente anche la logistica distributiva sui quattro punti vendita.  E per me che sono sempre in viaggio, poterlo fare da qualsiasi punto in qualsiasi momento semplifica questa parte di lavoro”.

Hai mai avuto problemi con gli stampati?

“Certamente, tutti lavoriamo e tutti sbagliamo. In questo aspetto si vede la differenza tra i vari fornitori di servizi online. Quello con cui lavoro attualmente ha sempre gestito bene e celermente i nostri reclami emettendo rimborsi senza troppa burocrazia”.

Quindi per te l’ottimizzazione del tempo e dei processi è il vero valore aggiunto…

“Si, poter eseguire operazioni ripetitive in modo semplice è il modo migliore per prevenire errori anche da parte nostra e sulla piattaforma che utilizzo ora mi muovo meccanicamente, anche se quando faccio un errore devo ripetere tutto dall’inizio”.

Se dovessi cambiare fornitore o chiedere di cambiare qualcosa cosa cercheresti?

“Ci sono pochi motivi per cambiare fornitore e uno è sicuramente il miglior prezzo a parità di servizio. Certo se ci fossero dei prodotti a servizio specifici per noi potrebbe essere qualcosa che valuteremmo come, ad esempio, una combo tovaglietta e colori per i bambini, la gestione di pezzature ridotte per la personalizzazione dei sacchetti per l’asporto. E poi certamente i programmi fedeltà con cashback e offerte mirate”.

E in merito alla qualità del prodotto stampato come vi rapportate?

“Questa resta imprescindibile, specialmente per i totem. I nostri ristoranti sono allegri e colorati e i colori aiutano a individuare anche le sezioni dei menù. Se lo stampato non è in linea con le nostre indicazioni non può essere usato, perché ci sarebbe una discontinuità visiva che penalizzerebbe l’intero ambiente”.

Fedrigoni Self-Adhesives, dagli scarti di fibre di cotone a raffinate etichette

Branding and Packaging Design for Galatrixa wine by Octávio Freitas. Design and Creativity: BRAVA Photography: LaMousse Visual Productions

Una collezione versatile e sofisticata, ma soprattutto mai uguale a sé stessa. Le protagoniste sono fibre di cotone derivanti da scarti tessili, che vengono sapientemente lavorate per creare raffinate etichette per molteplici applicazioni. È la Gamma Cotone di Manter by Fedrigoni Self-Adhesives. Frutto dell’incontro tra le tecnologie adesive di Manter by Fedrigoni Self-Adhesives e la qualità delle storiche carte Fedrigoni, il risultato è un prodotto innovativo, elegante ed esclusivo, carte autoadesive premium dalle preziose texture marcate a feltro.

Le carte utilizzate per la realizzazione dei frontali autoadesivi, provenienti da diverse realtà del Gruppo, sono caratterizzate da una grammatura elevata, che le rende ideali per goffrature e finiture in rilievo.

Dopo Bianco, Extra Bianco, Nero Felt e Nero Intenso, la gamma si arricchisce con due novità: Essenza, Bianco Sabbia, una soluzione molto richiesta dal mercato, che presenta una superficie più marcata e più ruvida al tatto. Tutte le etichette della Gamma Cotone sono sottoposte a Tecnologia UWS e Barrier, per garantire massime performance di adesione e resistenza allo strappo e umidità.

La Gamma Cotone è un racconto di sinergie e attenzione alle risorse. In essa si concretizza il senso di collaborazione che pervade il Gruppo Fedrigoni, un importante lavoro di sinergie che non avviene solo unendo l’universo della carta e quello degli autoadesivi di qualità, ma anche attraverso la scelta di materiali provenienti dalle numerose realtà del Gruppo – dichiara Susana Fajardo, product manager Premium Papers per Fedrigoni Self-Adhesives -. Il racconto di sostenibilità risiede nell’anima della collezione: gli scarti di cotone, inutilizzabili in ambito tessile, vengono impiegati al posto della cellulosa. Per noi la circolarità attraverso l’uso di materiale riciclato non è solamente una necessità, ma anche un’opportunità per innovare, creare, differenziarci”.

 

Congresso Giflex 2024 “Flessibile: un packaging da raccontare”

Torna il tradizionale appuntamento primaverile di Giflex, Gruppo Imballaggio Flessibile, in programma a Roma, il 17 e 18 aprile prossimi, presso l’Hotel Villa Pamphili, evento di approfondimento e networking per gli stakeholder del packaging flessibile.
La due giorni romana, dal titolo “Flessibile: un packaging da raccontare”, ospiterà importanti presenze istituzionali e autorevoli relatori al fine di approfondire ed esplorare i temi chiave del programma:
– Geopolitica: Europa, Cina e Stati Uniti nello scenario globale
– Il ruolo del packaging per la brand reputation: percezioni, valutazioni e aspettative del consumatore
– Sostenibilità: Linee guida LCA e fine vita del packaging flessibile
– Packaging &Packaging Waste Regulation: atti finali e ricadute.

“Nonostante scenari internazionali estremamente complicati e dibattiti sul futuro del packaging troppo spesso contaminati da un ecologismo radicale che non considera tutte le complesse componenti in campo, è nostro dovere continuare a raccontare di temi che impattano sul nostro presente e comprendere come procedere senza compromettere le esigenze delle nuove generazioni”, dichiara il presidente di Giflex, Alberto Palaveri.

PrintingUp, il web to print che non t’aspetti

Un web to print in grado di soddisfare le esigenze di aziende del lusso che richiedono prodotti stampati altamente personalizzati, in tempi rapidi e con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

PrintingUp è la piattaforma online di stampa in grado di rispondere alle esigenze di piccole tirature, finiture di altissima qualità e, se necessario, consegna in 48 ore. È un web to print atipico, quello di PrintingUp, perché si poggia sulle larghe spalle di Faenza Group e grazie a esso attinge a un know how che spazia dal printing al packaging. Come tutti gli stampatori web to print anche l’azienda milanese deve affrontare il tema dirimente delle marginalità: la concorrenza è infatti sempre più numerosa e quei piccoli vantaggi di un tempo, dettati dalla rapidità della consegna e dall’efficienza della logistica, sono ormai appannaggio di un po’ tutti i player. Eppure, anche da questo punto di vista, il caso di PrintingUp è davvero particolare perché alle componenti decisive di reattività e copertura logistica unisce qualità dell’output di stampa e un’elevata componente di servizio. Mette cioè a disposizione la stessa qualità della stampa tradizionale in tempi brevissimi e su poche copie.

Tecnologia in house

«PrintingUp», ci spiega Claudio Rossi, founder e Ceo di Faenza Group, «è un web to print estremamente customizzato e dedicato solo a grandi e selezionati clienti. Direi che è quasi un web to print privato per primari i clienti del settore moda e automotive. Il nostro target è rappresentato da aziende grandi e strutturate, molto attente alla comunicazione offline, con brochure, biglietti da visita, tutto realizzato in alta qualità e con finiture particolari. È vero, queste strutture comprano online, ma con noi possono contare su professionisti in grado di fornire un servizio consulenziale a tutto tondo. Inoltre attraverso il portale di PrintingUp serviamo clienti in ogni parte del mondo».

«La chiave di volta è la nostra tecnologia proprietaria», sottolinea Rossi. «Tutto viene monitorato, mappato da un portale che abbiamo sviluppato in casa. La tecnologia che gestisce l’autoprint, l’assistenza logistica, la preventivazione e il controllo amministrativo è stata realizzata internamente. La nostra piattaforma proprietaria è stata pensata per essere persino linkata al sistema di fatturazione e al controllo di gestione Sap del cliente. Si poggia quindi su un software molto complesso e costoso che trova una ragione di business solo se da entrambe le parti c’è l’esigenza di gestire dei volumi con una certa continuità. Insomma PrintingUp è una piattaforma one to one, con prodotti e prezzi personalizzati che può essere plasmata sulle esigenze del cliente. Niente a che vedere, quindi, con i player “classici” del web to print da cui siamo distanti anni luce per modello di business e servizi offerti. E, a dire il vero, nel panorama nazionale non ci sono realtà simili alla nostra».

Realtà in crescita

«Il 2023 di PrintingUp si è concluso molto bene con un incremento importante del fatturato che, con la sola attività di web to print e stampa digitale, si attesta su una cifra superiore ai due milioni di euro», continua Rossi. «Siamo contenti anche perché nel 2022 e nel 2023 PrintingUp è cresciuta senza che fosse spinta più di tanto. Quest’anno prevediamo un ulteriore avanzamento anche in considerazione di nuovi investimenti che andranno a regime a marzo e aprile. Nei prossimi mesi sarà infatti operativa una linea di produzione per prodotti di cartotecnica come scatole fondo coperchio, ma anche prodotti cofanetti speciali, cofanetti per libri sempre di alta gamma. Entro febbraio avremo anche un plotter con tanto di fresa per le lavorazione particolari e quindi allargheremo non poco il portafoglio prodotti medio alti. Tra le macchine abbiamo sempre Hp Indigo12000 e Konica Minolta di ultima generazione. E poi tutto quello che costituisce il giro di legatoria, quindi brochure a fresata e punto metallico. Infine ci sono le finiture lavorate internamente: la plastificazione in tutte le tipologie possibili fino alla serigrafia 3D e alla lamina con tecnologie digitali».

«Uno dei costi maggiori per uno stampatore web to print è quello dei macchinari», sottolinea il manager di Faenza Group, «dal momento che in questo particolare settore c’è una rapidissima obsolescenza tecnologica. Nel nostro specifico caso direi che abbiamo macchine in leasing, acquistate cash e in noleggio operativo. Utilizziamo, insomma, tutte le formule possibili a seconda della convenienza dettata dalla tipologia del macchinario stesso. Devo dire che nel caso dell’area stampa siamo maggiormente orientati a un noleggio operativo perché le tecnologie di rifermento invecchiano molto rapidamente e quindi conviene cambiarle con maggior frequenza senza accollarsi il peso dell’ammortamento. A dire il vero, oltre all’obsolescenza tecnologica, si verifica anche una sorta di condizionamento da parte della casa costruttrice con cui si è instaurato un rapporto di fiducia e continuità. L’acquisto tout court, invece, avviene per i macchinari di finitura che tipicamente durano nel tempo. Macchine, cioè, che hanno un contenuto tecnologico non così significativo da giustificare un ricambio elevato».

Una nuova “casa” produttiva

«Nell’aprile dello scorso anno», spiega Rossi, «abbiamo inaugurato il nuovo stabilimento a Rodano Millepini, nel milanese. In precedenza eravamo nella sede della Grafiche Bazzi che era stata accorpata dopo l’acquisizione da parte di Faenza Group nel 2012. Poi, però, sono cambiate molte cose e proprio l’anno scorso abbiamo colto l’occasione di realizzare uno stabilimento adeguato per un’azienda che produce digitale e che deve essere flessibile e assolutamente just in time. Con una produzione quindi molto pulita e molto lineare. Il nuovo stabilimento è stato pensato e costruito con il layout della commessa, cosa che prima con la sede storica di Grafiche Bazzi, cresciuta e modificatasi nel corso del tempo, non era possibile. Lo stabilimento semplicemente non era più adatto all’azienda di oggi. Ora siamo molto più flessibili e più competitivi perché abbiamo costi più bassi anche grazie a una produzione più celere».

La Commerciale Borgogno entra a far parte del Gruppo All4Labels

All4Labels Global Packaging Group gruppo operante a livello mondiale nel settore delle etichette e pioniere della stampa digitale, prosegue nel percorso di crescita globale, dà il benvenuto all’interno del Gruppo a La Commerciale Borgogno, azienda che in Italia si posiziona tra i primi stampatori di etichette per vini e liquori. L’azienda entra a far parte del Gruppo All4Labels e i termini e le condizioni della transazione non sono stati resi noti.

«L’ingresso di La Commerciale Borgogno nel nostro Gruppo globale rappresenta un ulteriore passo in avanti nel rinforzare i nostri servizi e la nostra competenza per il mercato del Wine & Spirits, per noi già fortemente strategico e in grande espansione. Diamo il benvenuto ai nostri nuovi colleghi e non vediamo l’ora di continuare insieme il percorso di successo di All4Labels» dichiara Paloma Alonso, Ceo di All4Labels.

«Siamo estremamente lieti e orgogliosi di accogliere tutto il team di La Commerciale Borgogno, un perfetto esempio di azienda italiana con una lunga storia alle spalle e ottimi rendimenti. Insieme a loro puntiamo a consolidare la nostra presenza nel settore del vino e dei liquori sia sul mercato italiano che all’estero. Raggiungiamo oggi un importante traguardo per All4Labels che dimostra la volontà di affermare ulteriormente la nostra presenza sul mercato, così come di ampliare le nostre competenze» afferma Antonio Iannone, Presidente di All4Labels Italia

Fondata nel 1957 nei pressi di Bolzano, La Commerciale Borgogno è un centro di eccellenza nella stampa di etichette per il settore del Wine & Spirits, grazie alle più recenti tecnologie di produzione e un team di collaboratori qualificati, capaci di garantire la gestione flessibile e tempestiva degli ordini. «Siamo molto orgogliosi di entrare a far parte del Gruppo All4Labels e di raggiungere questo importante traguardo di crescita. Ciò ci permetterà di rafforzare la nostra posizione sul mercato, collaborando con un team votato all’innovazione e per sviluppare insieme soluzioni all’avanguardia» dichiarano Luca e Antonio Borgogno, membri del top management di La Commerciale Borgogno.

Il Gruppo All4Labels continuerà a investire in aree del mondo, tecnologie e mercati interessanti che offrono opportunità di crescita sostenibile e di ulteriore espansione futura.