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Liyu entra nel mercato di fascia alta con la nuova gamma PRO XL

Da brand emergente a protagonista del mercato internazionale della stampa digitale con prestazioni industriali. A poco più di 6 anni dal suo debutto in Italia quella di Liyu è una progressione continua, come dimostra il successo riscosso nel corso dell’ultima edizione di Viscom, dove tutte le novità tecnologiche presentate in fiera sono state accolte con entusiasmo. Il nuovo che avanza è ormai una certezza e ora Liyu rilancia con i nuovi sistemi della gamma PRO XL con cui entra di diritto nella categoria dei produttori di fascia alta.
Caratterizzata da performance ulteriormente incrementate in termini di produttività e qualità di stampa, la nuova linea PRO XL raddoppia di fatto la già vasta gamma di soluzioni per applicazioni industriali proposte dal brand, ampliando il target di riferimento per rispondere efficacemente anche alle esigenze di grandi stampatori e realtà industriali. Tra i sistemi in mostra che hanno catalizzato l’attenzione dei visitatori di Viscom, la flatbed KC 3020 Pro XL, in grado di raggiungere velocità di stampa fino a 360 mq/h senza compromessi sulla qualità, e la ibrida Q3 Pro XL, contraddistinta da un’altissima cura del dettaglio, le cui prime due vendite sono state messe a segno proprio nel corso della kermesse milanese. Come tutte le stampanti della linea PRO XL, KC 3020 Pro XL e Q3 Pro XL sono equipaggiate con l’esclusivo carrello di stampa in formato Extra Large, in grado di montare fino a 16 teste di stampa offrendo prestazioni ancora più elevate in termini di produttività. La serie Pro XL presenta, inoltre, un’altra grande novità: il motore lineare magnetico con encoder metallico, innovazione messa a punto dal reparto R&D di Liyu che permette la movimentazione del carrello tramite una banda magnetica, assicurando massima silenziosità ed eliminando qualsiasi vibrazione in fase di stampa. Tra le novità anche le barre di sicurezza a infrarossi per una sempre maggiore tutela degli operatori durante il processo di lavorazione. Inoltre, tutti i sistemi della gamma PRO XL montano teste di stampa Ricoh Gen 6 che assicurano un incremento della velocità del 30% rispetto al modello precedente e una qualità ancora più elevata grazie alla goccia da 5pl.
Liyu KC 3020 Pro XL e Q3 Pro XL sono già a disposizione dei clienti italiani che possono prenotare dimostrazioni personalizzate per testarne direttamente qualità, affidabilità, versatilità e scoprirne le innumerevoli potenzialità applicative.

Grande formato, guida ai diversi tipi di inchiostro

La viscosità dell’inchiostro gioca un ruolo fondamentale nel determinare la stampabilità. Se è troppo bassa la goccia emessa dalla testa risulta incontrollabile nelle traiettorie e forma, può causare sgocciolamenti in fase di pulizia, l’assorbimento da parte del supporto risulta eccessivo. Se è troppo elevata la goccia contrasta troppo la forza con la quale viene separata dalla restante massa di inchiostro

È sempre affascinante ragionare intorno al tema degli inchiostri, di qualsiasi tipo si parli. È l’elemento che dona visibilità al pensiero, che trasporta le parole e le immagini dalla mente che le ha originate ai destinatari del messaggio, sia che si tratti di singolo individuo o l’intera comunità degli abitanti del pianeta. Provocando tutta la gamma delle emozioni che il cervello può sperimentare. Lo sa bene chi si occupa di neuroscienze, i sociologi, gli psicologi, gli esperti di marketing. Anche se ai nostri giorni le immagini e i testi viaggiano sempre più sui media digitali, la sensazione prodotta da un prodotto stampato nel momento in cui viene fruito (toccato, osservato, letto) non è paragonabile all’equivalente esperienza digitale. Le neuroscienze ci dicono che la carta è un media “aptico” (dal greco apto, tocco) che coinvolge il tatto e per questo più coinvolgente dal punto di vista percettivo, crea più connessioni e a livello più profondo nel cervello anche in zone legate a percezioni relative al valore del prodotto.

Ed è affascinante parlare di inchiostri nei processi di stampa perché alla fine tutta la tecnologia che in secoli di stampa è stata prodotta e inventata, deve replicare il gesto che lo scrittore o l’artista fin dall’alba della civiltà ha ripetuto: dosare e indirizzare il colore su un supporto. E guardando con la lente di ingrandimento la tecnologia regina della stampa su grande formato, l’inkjet, l’immagine è ancora più sorprendente: tante goccioline di colore che letteralmente volano dal punto dove vengono prodotte al punto dove devono essere depositate. Se si pensa alle dimensioni delle goccioline (pochi picolitri) e alla velocità con cui le odierne macchine stampano, si capisce quale sia la sfida di questa tecnologia e quali studi vanno fatti sulle proprietà fisiche e chimiche degli inchiostri. La ricerca cerca di risolvere al meglio l’equazione che deriva dalle principali variabili che il mercato pone come requisiti desiderabili per i moderni impianti di stampa large format: produttività, qualità e velocità, gamma di supporti stampabili.

La piccola gocciolina di inchiostro deve possedere una serie di caratteristiche tali da bilanciare tutte le forze che agiscono durante l’azione di eiezione dalla testa di stampa, e considerando appunto le dimensioni di questa, è veramente sorprendente la sfida che la ricerca deve affrontare.

Le basi per la formulazione

La formulazione di un inchiostro deve tenere presente molti parametri di base affinché siano garantite i requisiti di stampabilità e di qualità:

–   Il rapporto tra soluto (il pigmento o colorante) e solvente (il veicolo) evitando che la concentrazione del soluto saturi la soluzione precipitando; in certi casi estremi appunto, esempio nei pigmenti molto pesanti come il bianco, per evitare la separazione dei componenti, l’inchiostro deve essere periodicamente rimescolato.

–   La temperatura di ebollizione della soluzione di inchiostro, cioè quella in cui la tensione di vapore dell’inchiostro eguaglia la pressione dell’aria circostante.

–   La stabilità chimica e fisica dell’inchiostro, che deve garantire la durabilità del prodotto.

–   La tensione superficiale dell’inchiostro, una delle caratteristiche fondamentali sia in fase di generazione della goccia che di adesione sul supporto: se la tensione è troppo bassa, in fase di eiezione si ha la formazione di gocce satellite, mentre, al contrario, se la tensione è troppo alta, si rischia l’otturazione degli ugelli. Naturalmente anche nel momento in cui la goccia di deposita sul supporto, la tensione superficiale determina la forma che questa avrà e come si disporrà.

–   La viscosità, che è un parametro di base di tutti gli inchiostri, negli inchiostri inkjet lo è in modo particolare: pochi cP (centiPoise) di differenza cambiano il comportamento durante la generazione e eiezione della goccia: bassa viscosità si traduce in cattivo controllo della goccia, viscosità più alta determina un buon controllo di volume e forma della goccia di inchiostro, ma una viscosità eccessiva può causare l’otturazione più frequente degli ugelli di stampa.

Le tecnologie di inchiostri oggi disponibili per la stampa inkjet di grande formato differiscono per la modalità con cui le gocce di inchiostro vengono fatte asciugare sul supporto, posto che l’essiccazione dell’inchiostro, in tutte le tecnologie, consiste sempre nel separare la fase liquida della soluzione dal pigmento o colorante.

GAMMA&PROPRIETÀ

Inchiostri a solvente, eco-solvente

Questa tecnologia, che ha segnato il periodo iniziale della stampa di grande formato con le stampanti a solvente, utilizza inchiostri a base solvente che vengono fatti evaporare dopo la deposizione della goccia. Le stampanti a eco-solvente, usano sostanze organiche meno pericolose per la salute e biodegradabili, che rendono gli impianti e gli ambienti di lavoro più compatibili con le attuali attenzioni che il mondo del lavoro richiede. La loro resa cromatica e la resistenza a luce e agenti esterni, nonché il costo finale dei prodotti, rendono questo processo ancora una soluzione valida per certe applicazioni.

Latex

È un inchiostro a base acqua composto dalla componente colorante (pigmento) e dal veicolo che è acqua (circa il 70%) e un lattice sintetico, un polimero che avvolge il pigmento una volta evaporata la parte acquosa e lo fissa sul supporto, rendendolo versatile su una vasta gamma di materiali, differentemente dai semplici inchiostri a base d’acqua. Il bassissimo impatto ambientale dei materiali coinvolti è stato sempre il cavallo di battaglia di questa diffusissima tecnologia di inchiostro.

Inchiostri UV e UV LED

In questa tecnologia di inchiostri, la composizione base è costituita da monomeri, che danno la struttura, resine e composti opportunamente formulati per conferire l’adesività su una vasta gamma di supporti, il pigmento che ovviamente conferisce il colore e il componente fondamentale per questa tecnologia e il fotoiniziatore, il catalizzatore che innesca il processo di polimerizzazione che solidifica i monomeri e le resine presenti.

Inchiostri UVgel

È l’ultima nata in termini di tempo come tecnologia di inchiostri, consiste in un inchiostro che reagisce alle radiazioni UV per solidificare come nell’UV LED tradizionale, ma a temperatura ambiente ha una consistenza di gel. Quindi viene gettato dalle teste in fase liquida, si trasforma in gel sul supporto e poi solidifica grazie all’UV.

Gli inchiostri sotto diversi angoli di osservazione

La sostenibilità

Attualmente incontriamo questa parola ovunque ci giriamo, è un parametro che guida tutte le attività della società, e a cui i produttori di tecnologia prestano tutta l’attenzione del caso. Siamo abituati a trovare sugli elettrodomestici le etichette di efficienza energetica, che ci guidano nella scelta dell’apparecchio meno energivoro. In questo periodo poi, in cui i costi dell’energia stanno diventando il problema per tutte le filiere produttive, a maggior ragione i consumi rivestono un ruolo fondamentale. Analizzando le diverse tecnologie di inchiostro per la stampa inkjet, si può dire che tutte hanno necessità di impiegare energia per far passare l’inchiostro dalla fase liquida a quella solida. E la richiesta di velocità sempre maggiori naturalmente accentua questo bisogno. Per asciugare l’inchiostro fondamentalmente vi sono due metodi: usare il calore per accelerare la reazione di evaporazione della parte liquida dell’inchiostro, oppure utilizzare l’energia sotto forma di radiazione UV che innesca una reazione chimica di reticolazione. Di fatto dal punto di vista fisico è la stessa cosa, nel senso che cambia semplicemente la lunghezza d’onda con cui s’irradia l’inchiostro: radiazione infrarossa nel caso degli inchiostri a solvente e Latex, radiazione UV nel caso degli inchiostri UV e UVgel. Ora, sotto il profilo del consumo di energia, il processo di essiccazione degli inchiostri Latex è più energivoro rispetto agli altri, ossia consuma più energia per ottenere il risultato di un film solidificato sul supporto. Se la tecnologia Latex si distingue senza dubbio per la natura verde dell’inchiostro impiegato (HP, per sottolineare provocatoriamente questo concetto, da sempre sostiene che l’inchiostro Latex si potrebbe bere… ) e sicuramente rappresenta un plus nei confronti delle altre tecnologie, solvente, eco-solvente e UV, paga però dazio sul fronte del consumo energetico, per il fatto che il supporto di stampa deve essere riscaldato per far evaporare l’acqua, che ha un punto di ebollizione piuttosto alto. Inoltre il riscaldamento per alcuni materiali può essere una limitazione.

Applicazione dell’inchiostro e consumi

La natura acquosa dell’inchiostro Latex, porta con sé alcune prerogative nella modalità con cui la goccia si depositata sul materiale da stampare. Innanzitutto, su materiali assorbenti, una percentuale del volume penetra all’interno del supporto in volume maggiore che nelle altre tecnologie. Il tempo necessario per il completo fissaggio dell’inchiostro con il calore causa questa migrazione, che varia evidentemente da supporto a supporto. Se questo può essere considerato uno svantaggio, da un altro punto di vista può essere un vantaggio: infatti la capacità di sopportare le pieghe senza che la pellicola faccia “crack” è superiore, grazie appunto alla maggiore penetrazione.

UV e UVgel

Sicuramente la tecnologia LED ha portato grandi benefici ai dispositivi di asciugatura basati sulla polimerizzazione UV degli inchiostri. Questo è vero sia nella stampa tradizionale (offset, flexo, serigrafica), che nella stampa inkjet. L’UV tradizionale, basato su lampade ai vapori di mercurio, ha degli inconvenienti evidenti, anche se dal punto di vista dell’efficacia, forse consente ancora risultati migliori. Ma al prezzo di essere molto energivora, di emettere nel suo funzionamento ozono, di essere quindi difficilmente sostenibile sotto il profilo ambientale.

Negli inchiostri UVLed, una lampada a LED irradia la goccia immediatamente dopo che questa è stata depositata, determinando la solidificazione dell’inchiostro praticamente all’istante. Questo rende possibile l’impiego di materiali non assorbenti e anche rigidi, come vetro metallo e simili. L’essiccazione immediata dell’inchiostro permette di creare una pellicola superficiale e una minore penetrazione su supporti assorbenti, se si paragona con la tecnologia Latex. La goccia ha quindi un “dot gain” naturale inferiore. La tecnologia UVgel che Canon ha introdotto qualche anno fa, rappresenta una soluzione certamente molto interessante, per caratteristiche del processo e per la qualità che riesce a garantire. La goccia che viene depositata sul supporto è appunto sottoforma di gel. Questo rende minimo quel fenomeno di dilatazione “spreading” tipico delle gocce liquide, la goccia rimarrà confinata nell’area del supporto dove è stata posizionata. Le gocce di differenti colori non avranno quindi la tipica sovrapposizione, garantendo una migliore saturazione nei colori a parità di volumi depositati e una qualità più costante. Il gel inoltre non rende indispensabile di irradiare la goccia con la radiazione UV non appena stampata, in quanto già parzialmente ancorata al supporto; l’esposizione alla lampada può avvenire quando tutto lo strato di inchiostro è stato stampato nei passaggi previsti. Il risultato è uno strato più uniforme e liscio rispetto all’inchiostro UV tradizionale, che rappresenta un vantaggio soprattutto se il materiale va successivamente laminato. Inoltre modulando le fasi di irraggiamento con dosi leggere e energiche in momenti diversi, è possibile ottenere una finitura matte o glossy.

La stampa grande formato è un mercato che per varietà di supporti e applicazioni non ha uguali in tutti gli altri comparti. Per questo oggi la scelta della tecnologia di stampa sempre più deve essere fatta in base alla tipologia di prodotti che si intende realizzare. Non esiste la tecnologia che per qualità, produttività, versatilità, può essere considerata superiore a tutte le altre. Quindi si vende e si compra l’applicazione, non la tecnologia.

Webinar: come si costruisce la figura del Packaging Specialist

Mercoledì 9 novembre alle ore 10.30 l’appuntamento è con il webinar di presentazione del Corso ITS AR Packaging 2022/24. Il webinar, destinato alle Aziende cartotecniche e grafiche milanesi e lombarde, è organizzato da Fondazione ITS Angelo Rizzoli e Unione Industriali GCT Milano per presentare il terzo Corso biennale ITS Packaging Specialist, le competenze in uscita e le possibili collocazioni aziendali degli allievi.

Il presidente dell’Unione, Tiziano Galuppo, sottolineerà l’impegno delle nostre Associazioni per lo sviluppo di un consolidato sistema ITS e l’importanza di intensificare il rapporto di collaborazione fra scuola e azienda.

Inoltre, saranno illustrate le modalità di svolgimento degli stage che prevedono, per i 23 allievi del secondo anno del biennio ITS in corso, l’utilizzo dell’apprendistato con i relativi vantaggi per le nostre aziende che potranno ospitarli continuativamente per 6 mesi, da gennaio a giugno 2023.

Uno spazio sarà dedicato anche al corso annuale IFTS Packaging che, avviato in parallelo, ha avuto un ottimo riscontro e fornisce pre-stampatori/progettisti di packaging e operatori su macchine da stampa.

Obiettivo è rendere maggiormente partecipi le nostre aziende alle varie fasi di co-progettazione, didattica dei corsi, tirocini e stage in questo delicato momento di ricambio generazionale abbinato all’esigenza di poter disporre di forze lavoro giovani e altamente qualificate.

Federazione Carta e Grafica partner del V Forum di Legambiente sulla gestione forestale sostenibile

Necessarie misure per promuovere gli investimenti privati nell’incremento e nella gestione della forestazione per mitigare il cambio climatico e migliorare il mix energetico della manifattura Made in Italy.

Massimo Ramunni Vice Direttore di Assocarta è intervenuto, in rappresentanza di Federazione Carta Grafica, al V Forum sulla Gestione Forestale Sostenibile organizzato da Legambiente.

“Il 90% della fibra di cellulosa utilizzata nella produzione cartaria“ afferma Ramunni nel suo intervento al Forum “è dotata di certificazione forestale in grado di attestare la sostenibilità del bosco o della piantagione di provenienza, grazie agli schemi di certificazione forestale Fsc e Pefc, riconosciuti dall’Unione Europea. Le cartiere italiane verificano infatti la legalità dei propri approvvigionamenti di legno e cellulosa sulla base di norme europee che non hanno eguali per gli altri materiali.

Inoltre il 62% delle fibre complessivamente impiegate in Italia sono di riciclo, grazie al sistema di raccolta e riciclo sul quale la filiera cartaria ha sempre investito in termini di miglioramento di target ed innovazione”.

Nel corso della tavola rotonda si è inoltre parlato di Strategia forestale nazionale (SFN) volta a  definire gli indirizzi nazionali per la tutela, la valorizzazione e la gestione sostenibile del patrimonio forestale nazionale e per lo sviluppo del settore e delle sue filiere produttive, ambientali e socio-culturali, compresa la filiera pioppicola.

“La Strategia Forestale Nazionale” ha affermato Ramunni “è un’occasione straordinaria per una gestione forestale sostenibile: sono necessarie misure per promuovere gli investimenti privati nell’incremento e nella gestione della forestazione per mitigare il cambio climatico e  migliorare il mix energetico dell’industria Made in Italy”. “L’industria cartaria italiana in quanto energivora ha una forte competenza nella gestione efficiente nei sistemi energetici per questo candidiamo il nostro settore per produrre energia da biomassa che verrebbe gestita al meglio in termini di efficienza e di controllo delle emissioni. E i cascami di energia potrebbero essere utilizzati direttamente dalle utenze private presenti sul territorio” evidenzia Ramunni.

La SFN comporterà benefici in termini di riduzione della CO2 in atmosfera, un’industria più competitiva sul profilo della decarbonizzazione, una migliore gestione del territorio e una produzione di biomasse per contribuire ulteriormente alla decarbonizzazione dell’energia.

“Assocarta con AIEL, Associazione italiana energie forestali” conclude infine Ramunni “sta lavorando su un’azione comune per aumentare l’utilizzo di biomasse nel menù per decarbonizzare l’industria cartaria”.

 

Lecta, imballaggi più sostenibili

Lecta, impegnata per un mondo senza rifiuti, continua a focalizzare i suoi obiettivi sulla continua ricerca di soluzioni innovative basate su materie prime naturali e rinnovabili che contribuiscano al raggiungimento di un’economia circolare.

A tal fine, Lecta parteciperà attivamente come sponsor agli eventi sulla sostenibilità più importanti nel settore degli imballaggi: Sustainability in Packaging Europe (Barcellona, 1-4 novembre 2022) e Plastic Free World Conference&Expo (Colonia, 9-10 novembre 2022).

In occasione di questi due appuntamenti internazionali, i principali produttori, gli esperti di economia circolare e altri operatori del settore del riciclaggio e degli imballaggi si riuniscono per discutere diversi argomenti chiave come le ultime tecnologie, i nuovi materiali, le migliori pratiche e le risorse sostenibili.

Lecta, ispirandosi alla natura, presenterà i suoi progressi nello sviluppo di prodotti che proteggono l’ambiente, nonché la sua gamma completa di carte funzionali per imballaggi nature-friendly, senza polietilene, completamente riciclabili, offrendo così soluzioni uniche per applicazioni food service e di imballaggio flessibile.

XI Convegno Nazionale ENIP-GCT Scuole Grafiche e Cartotecniche

Si è tenuta a Bari l’XI Edizione del Convegno Nazionale delle Scuole Grafiche e Cartotecniche organizzato dall’Ente Nazionale per l’Istruzione Professionale Grafica, Cartotecnica e Trasformatrice, che ha riunito sotto la prestigiosa cornice del Circolo dell’Unione – Teatro Petruzzelli, simbolo della città ospitante e di altissima artigianalità, tutti gli attori di un comparto che ha un’incidenza di fatturato dell’1.4 sul Pil Nazionale.

Presenti oltre 30 Scuole a indirizzo Grafico e Cartotecnico, a cui era espressamente dedicata la giornata dei lavori; i vertici delle Associazioni nazionali datoriali (Assografici, ARGI, ACIMGA, ATIF, GIFCO, TAGA Italia, AIMSC); le Federazioni Sindacali di categoria (SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM); le Istituzioni nazionali e locali (la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Direzione Generale degli Ordinamenti Scolastici del Ministero dell’Istruzione, la Regione Lazio, la Regione Puglia, il Comune di Bari); la Confindustria locale (Puglia, Bari e BAT e Giovani Imprenditori) e gli Sponsor, che con il loro prezioso contributo hanno supportato l’intera manifestazione: Comieco, Conai, Heidelberg, Koenig&Bauer, Ricoh, Fondo Pensione Byblos, Salute Sempre e UniSalute.

Titolo e leitmotiv dell’intero Convegno: la Professionalità, il Valore e l’importanza di Orientare, Formare, preparare i giovani, che con le loro competenze dovranno supportare le aziende di settore, oggi più che mai in cerca di figure professionali aggiornate, motivate ed in linea con le esigenze di un mercato in continua trasformazione.

Dopo i saluti iniziali di: Domenico Di Marsico, Presidente del Comitato Provinciale ENIPG di Bari; Eugenio Di Sciascio, Vice Sindaco del Comune di Bari e Donato Notarangelo, Presidente di Confindustria Bari e BAT Giovani Imprenditori, che sono entrati subito nel merito dell’importanza delle competenze, ha aperto i lavori il Presidente dell’ENIPG, Marco Spada, da anni al vertice del più antico Ente bilaterale italiano. Spada ha subito ufficializzato la nuova denominazione dell’Ente, che da maggio scorso si presenta con una nuova veste: ENIP-GCT, inglobando istituzionalmente anche il comparto cartotecnico-trasformatore. “Un cambiamento importante, che formalizza un’apertura già in atto da diversi anni verso il mondo della cartotecnica e del packaging contestualmente al riconoscimento delle Parti dell’Ente in seno al CCNL Cartotecnici industria”.

Nel suo intervento Marco Spada ha anche presentato la nuova collaborazione in piedi da aprile scorso tra l’Ente Nazionale e l’Istituto Tecnico Tecnologico Marconi-Hack di Bari, con l’indirizzo Grafica e Comunicazione, una Scuola che ha dimostrato di avere i requisiti per poter entrare a far parte della grande famiglia delle Scuole già accreditate presso l’ENIPG, con cui c’è grande voglia di collaborare, vista l’assenza nel meridione di scuole riconosciute ed anche per rispondere più prontamente ai fabbisogni formativi delle aziende di settore locali, che rappresentano una compagine importante.

La giornata convegnistica del 18 ottobre ha visto avvicendarsi sul palco relatori d’eccezione, di alto profilo, a cominciare dal Magnifico Rettore della LIUC Federico Visconti, il quale durante la sua coinvolgente presentazione ha sottolineato, attraverso un excursus di citazioni estrapolate da famose fiabe per bambini, l’importanza dell’orientamento e della comunicazione. “Per far funzionare la ‘cinghia di trasmissione’ tra Scuola e Lavoro serve il contributo fattivo e sinergico di tutti: Istituzioni, Scuole, Fondazioni ITS, Università, politica, famiglie, media, giovani e società civile”.

A rappresentare il Ministero dell’Istruzione era presente un Alto Funzionario della Direzione Generale degli Ordinamenti Scolastici, Rosalba Bonanni, che da anni segue con interesse il nostro settore e le nostre curvature e che ha parlato del lavoro che il Ministero sta portando avanti per sviluppare la Riforma degli Istituti Tecnici in atto, a cui si vuole dare il più possibile un taglio aggiornato e aderente con le esigenze del mercato produttivo, per ridurre il famoso mismatch, ovvero imprese che offrono lavoro ma non trovano personale con i giusti requisiti, o candidati che non corrispondono a nessuno dei profili ricercati.

Il Presidente Marco Spada, durante il suo speech, ha introdotto anche la recente Riforma organica degli ITS dello scorso luglio, poi ripresa dalla Bonanni nel suo intervento, e che rappresenta uno dei punti più qualificati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l’Istruzione, un’azione strategica per rendere la formazione terziaria professionalizzante più attrattiva per i giovani e per arricchire l’offerta anche in risposta alle esigenze del tessuto produttivo dei territori e delle nuove prospettive del mondo del lavoro e dell’economia. Il sistema degli ITS, a undici anni dal suo avvio, rappresenta un settore efficace in termini di qualità dell’offerta formativa e di occupabilità: secondo i dati del monitoraggio nazionale 2022, su 5.280 diplomati, l’80% (4.218) ha trovato un’occupazione nel corso dell’anno 2021, nonostante le restrizioni e le difficoltà causate dalla pandemia.

Durante la seconda parte dei lavori ci sono stati altri tre momenti molto apprezzati: l’intervento del Presidente di TAGA Italia, Alessandro Mambretti, il quale ha ricordato la pluriennale collaborazione in essere con l’ENIP-GCT a favore di tutte le Scuole italiane a indirizzo grafico e cartotecnico, soffermandosi sui documenti tecnici e studi di settore che TAGA mette a disposizione delle Aziende e dei Docenti per il loro aggiornamento professionale. Mambretti ha anche parlato dell’opportunità di coinvolgere le Scuole presenti nell’organizzazione e promozione del prossimo Concorso di abilità dedicato alla memoria di Alberto Sironi, in collaborazione con ARGI e Zeta’s Edizioni; l’evento di Premiazione del Concorso Nazionale 2020/2021 Modiano – ENIPG “Realizza il Logo e le Carte da gioco celebrative per i 150 anni di Modiano” durante il quale i presenti sono stati onorati della presenza del Sindaco di Bari Antonio Decaro e del Presidente di Modiano SpA Stefano Crechici che, insieme a Marco Spada, hanno premiato con delle importanti borse di studio messe a disposizione da Modiano alcuni studenti creativi e meritevoli selezionati da un’attenta Commissione di esperti tra oltre 700 candidature pervenute lo scorso anno alla Segreteria dell’ENIPG Nazionale; infine, la tradizionale Premiazione con la Targa d’Oro ENIPG dedicata alla memoria di Alberto Gajani, consegnata quest’anno ad una Donna: Elisabetta Giustini, Dirigente Scolastico dell’ITIS Galileo Galilei e dell’IIS Carlo Urbani di Roma, per il suo grande impegno dimostrato negli anni a favore dell’Istruzione e Formazione Professionale Grafica e Cartotecnica.

A tirare le fila di questa ricca giornata convegnistica il Direttore dell’ENIP-GCT Tommaso Savio Martinico, che ha nuovamente ringraziato tutti i presenti, in particolare il Presidente del Comitato Provinciale ENIPG di Bari, Domenico Di Marsico per il grande impegno profuso nell’organizzazione dell’intera manifestazione in collaborazione con lo Staff dell’ENIP-GCT Nazionale.

Zardini Etichette e Gallus, installazione digitale

Andrea Citernesi, business driver Gallus equipment Umberto Zardini, figlio del fondatore

Zardini Etichette, azienda con sede a Marano di Valpolicella (VR), certificata BRC, specializzata nella stampa di etichette autoadesive in bobina per l’industria alimentare, del vino e della cosmesi, entra nella stampa digitale. E lo fa scegliendo ancora una volta la tecnologia del proprio partner storico Gallus.
Lo stampatore veneto ha infatti scelto Gallus Labelfire 340 per il suo nuovo salto tecnologico. Una macchina che permette di stampare etichette in qualità offset e con finitura in linea, per abbassare i costi, ridurre gli scarti, accrescere il risparmio energetico e aumentare la produttività.
Si tratta del 13° sistema di stampa Gallus installato da Zardini Etichette, una storia di fiducia costantemente rinnovata nel corso degli anni. Si comincia nel 2011, con l’acquisto della prima semirotativa offset Gallus TCS 250, un successo certificato dalle altre sei macchine che seguono negli anni successivi. Nel 2013 Zardini Etichette entra nel mondo flexo con una Gallus ECS 340, a cui segue una seconda e due Gallus Labelmaster 440. Nel 2017 è la volta dell’ammiraglia di casa Gallus, la RCS 430. Per arrivare, infine, a un 2022 che segna l’arrivo della stampa digitale nel nuovo stabilimento di San Pietro in Cariano (VR) con la Gallus Labelfire 340.

Epson partner di Creative Hero 2022

Sono oltre 1400 – il doppio dello scorso anno – gli studenti partecipanti alla quarta edizione di Creative Hero, la gara di creatività dedicata ai giovani di scuole e istituti superiori ad indirizzo grafico e artistico di tutta Italia, di cui Epson anche quest’anno è uno dei partner, forte della riconosciuta competenza nei settori imaging e grafica. L’iniziativa, organizzata dall’Istituto Salesiano San Marco di Mestre insieme a Confartigianato Imprese Vicenza , vede i diversi team sfidarsi per creare progetti e soluzioni di comunicazione “vestendo” con le etichette i prodotti di alcune imprese briefer nel progetto.

Renato Sangalli, head of sales C&I printing di Epson Italia afferma: “C’è molta grinta in questo progetto: i ragazzi sono carichi di energia ed Epson li accompagna con pillole di formazione e soluzioni di stampa utili per dare concretezza alle loro idee e magari, per alcuni di loro, gettare anche le basi per il futuro professionale”.

Gli studenti partecipanti sono già al lavoro per realizzare i progetti per questa edizione 2022 che si concluderà l’11 e il 12 novembre con il bootcamp. Ad arricchire la gara in questa edizione sono previste delle “pillole formative”, che si svolgeranno in diretta online per tutte le classi iscritte e in presenza durante le giornate del bootcamp.

“Abbiamo visto crescere questa iniziativa di anno in anno – spiega Matteo Dittadi, direttore della Scuola Grafica San Marco di Mestre – e credo che il motivo principale sia che coinvolge non solo i ragazzi, ma anche i docenti e rafforza il senso di appartenenza alle scuole stesse. Creative Hero rappresenta un’esperienza formativa e stimolante che va ben oltre alle mere motivazioni positive di una competizione. Si tratta di un contenitore che racchiude senso di appartenenza ad una scuola, rapporto con gli insegnanti, confronto e collaborazione nel team fra gli studenti, ansia, stress e difficoltà della gara, aspettative e desiderio di vittoria. Insomma, un mix di emozioni e di attività che viene apprezzato e che coinvolge di anno in anno sempre più numerose realtà scolastiche”.

 

Fedrigoni acquisisce la spagnola Guarro Casas, specializzata in carte premium per la rilegatura e il packaging di lusso

Il Gruppo Fedrigoni ha stipulato un accordo con la multinazionale anglo-francese Arjowiggings per l’acquisizione di Guarro Casas, con oltre 300 anni di storia e forti competenze nella produzione e nobilitazione di carte grafiche speciali. L’azienda ha sede in Spagna a Gelida (Barcellona), dove opera con uno stabilimento che conta 140 persone.

L’accordo è stato firmato qualche giorno dopo che Arjowiggings Group e le sue filiali inglesi hanno presentato domanda di amministrazione controllata. Guarro Casas è una società altamente specializzata nella produzione di carte di qualità, in particolare per rilegature e applicazioni creative, dove è market leader in nobilitazioni ad alto valore aggiunto per il packaging di lusso, l’editoria e le applicazioni di sicurezza. In alcuni di questi segmenti Fedrigoni già eccelle a livello globale e ulteriori sinergie potranno essere sviluppate valorizzando al meglio il know-how di Guarro Casas, la sua struttura produttiva efficiente e la base clienti fidelizzata.

“L’acquisizione di Guarro Casas è un nuovo capitolo nella nostra strategia globale di crescita nel mondo delle carte speciali per il packaging di pregio e altre applicazioni creative, che ci permetterà di servire ancora meglio i brand, i designer, gli stampatori e i converter. L’ingresso di questa nuova realtà nel nostro gruppo ci consentirà di arricchire il portafoglio di offerta con ulteriori competenze e tecnologie fortemente complementari alle nostre – commenta Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni -. Sinergie future potranno riguardare anche la divisione Self-Adhesives di Fedrigoni, con particolare riferimento al segmento delle etichette premium.”

Anche Jordi Sauras, direttore generale di Guarro Casas, ha espresso grande soddisfazione per l’acquisizione. “Fedrigoni è un gruppo internazionale e una realtà industriale solida e in forte espansione, nella quale sono certo che Guarro Casas potrà crescere e consolidarsi in modo significativo nei prossimi anni. Le nostre due aziende sono fortemente complementari e l’esperienza di Fedrigoni nel settore del packaging di lusso, la sua conoscenza dei processi e della produzione, unita alla dimensione globale, saranno fondamentali per aiutarci a sviluppare nuove soluzioni altamente innovative”.

Oltre 15.000 visitatori a Viscom Italia 2022

Soddisfazione per la 33° edizione della più importante manifestazione italiana dedicata al mercato della comunicazione visiva, che si è chiusa sabato 15 ottobre con 300 brand internazionali e 15.483 visitatori professionali (+71% rispetto all’edizione 2021) provenienti da 59 Paesi.

“Business, creatività, tendenze, innovazione, sperimentazione e approfondimento sono state le parole chiave che hanno contraddistinto l’edizione 2022 di Viscom Italia – commenta Cecilia Montalbetti, exhibition manager di Viscom Italia – e che ne fanno un’occasione imperdibile per tutti gli operatori e un momento importante di confronto sulla professione e sulle dinamiche del comparto. La vivacità del settore si è percepita anche tra gli stand, dove abbiamo raccolto i commenti molto positivi degli espositori”.

9 seminari, oltre 20 relatori e 370 professionisti hanno partecipato al programma dei Viscom Talks. Un confronto diretto di esperienze hanno messo in luce svariati temi sulla sostenibilità applicata al mondo del design, della moda, del packaging ma si è parlato anche di NFT, realtà aumentata e di visual merchandising.

Gli eventi proposti hanno offerto un ambiente di formazione specializzato, per costruire il know-how sugli scenari del settore, un’occasione di networking nonché la possibilità di cogliere le opportunità commerciali rese possibili dalle dimostrazioni di nuove tecnologie.