Panel Osi

Panel Osi, un inizio anno poco performante

I risultati dell’ultima indagine Osi, riferita al primo trimestre del 2019, sono poco entusiasmanti per il settore grafico. Che risente anche della débâcle della domanda estera. Ma anche il settore cartotecnico evidenzia nell’analogo periodo una flessione della produzione. Cosa, forse, non troppo incredibile dal momento che l’intera produzione industriale nazionale cala dell’1%. Migliore l’outlook sul secondo trimestre 2019.

Il 2019 inizia decisamente sottotono per l’industria grafica. Secondo l’ultima indagine del Centro Studi Assografici, realizzata sul Panel Osi (Osservatorio Stampa ed Imballaggio), nel primo trimestre dell’anno calano in maniera intensa sia il fatturato sia la produzione del settore. Tale rimbalzo negativo è connesso a una certa flessione della domanda estera, con un pronunciato abbassamento del livello delle esportazioni in valore del comparto. Bisogna però evidenziare che il confronto è davvero sfavorevole: il primo trimestre 2018 fu, infatti, molto buono.

Il fatturato delle aziende cartotecniche trasformatrici, invece, cresce ancora rispetto allo stesso periodo del 2018. Ciononostante, la produzione, in sintonia con il rallentamento macroeconomico nazionale e dell’Eurozona, subisce una battuta d’arresto. Si segnala tuttavia una prima fase di stabilizzazione sul fronte dei prezzi delle carte e dei cartoni, dopo i forti aumenti che hanno caratterizzato il 2018.

A fare da sfondo a questi dati c’è uno scenario economico italiano all’insegna della completa stagnazione: il Pil cala dello 0,1% sul primo trimestre 2018; i consumi nazionali sono praticamente fermi, così come la spesa delle famiglie (+0,2%). Solo le esportazioni mantengono un discreto ritmo di crescita (+3,5%), divenendo in questo modo un vero e proprio salvagente per l’andamento dell’intera economia nazionale, mentre rallenta anche l’Eurozona.

Fatturato e produzione in declino per le aziende grafiche

Nel primo trimestre 2019 il fatturato delle aziende grafiche del Panel Osi evidenzia una flessione del 7,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma va detto che ci confronta con un primo trimestre 2018 che era stato positivo (+2,6% sul primo trimestre 2017). A livello di singola impresa prevalgono nettamente i risultati negativi, confermando un inizio 2019 difficile: il 93% delle aziende grafiche del Panel Osi riduce infatti il fatturato, in media del 12,4%, a fronte di un 7% di imprese che lo aumenta, mediamente del 9,4%. Anche i dati sulla produzione segnalano un inizio 2019 complesso per il settore grafico: sulla base dei dati Istat rielaborati dal Centro Studi Assografici, il settore grafico mostra una flessione della produzione del 9,8%, rispetto al primo trimestre 2018. Bisogna sottolineare però che, come nel caso del fatturato, ci si confronta con un primo trimestre 2018 che era stato particolarmente (ma occasionalmente) positivo, in cui si era verificata una crescita produttiva del 14% sul primo trimestre 2017 degli stampati pubblicitari e commerciali, legata alla stampa dei materiali elettorali per le elezioni politiche di marzo 2018.

La flessione produttiva tendenziale del primo trimestre 2019 è imputabile principalmente al comparto della grafica pubblicitaria e commerciale (-16,2%), mentre moderato è il calo produttivo della grafica editoriale (-1,6%). Nella grafica editoriale la diminuzione produttiva di gennaio-marzo 2019 è più intensa per le riviste (-4,3%), mentre è modesta per i libri (-0,5%). Nella grafica pubblicitaria e commerciale vi è un calo a due cifre in termini produttivi degli stampati pubblicitari e commerciali (-16,1%), a fronte di una flessione anche della produzione di modulistica (-20,6%).

Mercato pubblicitario in difficoltà

Dal lato della grafica editoriale, i dati di fonte Nielsen dei primi tre mesi 2019, sui primi tre mesi 2018, vedono un mercato pubblicitario in leggero calo nel complesso (-0,2%), ma che risulta in flessione del 3,5% se si esclude il web and social advertising. La pubblicità su stampa ha iniziato, ancora una volta, il 2019 come aveva chiuso il 2018, cioè male. Si segnala un calo degli investimenti del 12,5%, determinato da un -13,1% sui periodici e un -12,2% sui quotidiani, nel primo trimestre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018. Dal lato della grafica pubblicitaria e commerciale, la flessione in termini di stampa del primo trimestre 2019 è confermata anche dal negativo andamento della pubblicità della Grande Distribuzione Organizzata (-4,3% per Nielsen), fra i grandi utilizzatori di cataloghi e depliant. Osservando gli altri segmenti dell’advertising che hanno un’influenza sulla domanda di stampati pubblicitari e commerciali, si osserva che prosegue la crisi dell’advertising in affissioni (-7,2%) e resta in calo anche l’adv sul direct mail (-3,7%).

Arretramento anche del commercio estero

Anche sul fronte della domanda estera, l’export grafico ha un forte decremento nei primi 3 mesi 2019 sui primi 3 mesi 2018: nel complesso l’Istat rileva una diminuzione delle esportazioni in valore del comparto del 20,4%, imputabile alla caduta dell’export delle riviste (-39,7%) e degli stampati pubblicitari e commerciali (-25,5%); meno intenso il calo delle esportazioni di libri (-2,7%).

Anche nel caso dell’export in valore settoriale va però evidenziato che ci si confronta con un primo trimestre 2018 in crescita del 22,9% sul primo trimestre 2017, per cui le variazioni tendenziali andranno verificate nei trimestri successivi. Positivo invece nel primo trimestre 2019 il profilo delle importazioni in valore del settore grafico (+2,8% sul primo trimestre 2018), per l’incremento dell’import di libri (+15,9%) e riviste (+3,3%), a fronte di un calo delle importazioni di stampati pubblicitari e commerciali (-9,5%).

Aspettative di stabilità sul secondo trimestre

Sul fronte delle previsioni per il secondo trimestre dell’anno, le imprese grafiche tracciano quadro di stabilizzazione su diversi indicatori, ovvero produzione, fatturato e ordini interni. Stazionarie le aspettative sugli ordini interni: prevalgono nettamente le aziende che segnalano una stabilità.

Migliorano, rispetto alla precedente indagine, le aspettative sugli ordini esteri: dopo un difficile primo trimestre 2019, le attese sul secondo trimestre 2019 vedono un 57% di imprese in miglioramento e un 43% di aziende con aspettative stazionarie.

L’industria cartotecnica trasformatrice perde in produzione, ma guadagna in fatturato

Nel primo trimestre 2019 il fatturato delle aziende cartotecniche trasformatrici del Panel Osi cresce del 2,3%, rispetto allo stesso periodo 2018. Lo sviluppo del giro d’affari è prevalente fra le singole imprese cartotecniche del Panel Osi, poiché il 64% delle aziende ha un incremento (in media del 7%), contro un 36% delle imprese che ha un calo delle vendite (mediamente dell’8,6%).

Tuttavia, in base alle indagini di Assografici, la produzione del settore cartotecnico trasformatore, dopo un positivo 2018, diminuisce nel primo trimestre 2019 dell’1,2%, rispetto al primo trimestre 2018: un calo produttivo del genere per il settore, superiore all’1%, non si vedeva in effetti dal primo trimestre 2015.

Del resto, il trimestre 2019 è stato difficile per tutta la produzione industriale nazionale, che cala dell’1% sullo stesso trimestre del 2018. Fra i motori della domanda di imballaggio in carta e cartone e flessibile, alimentari e bevande hanno un discreto aumento produttivo (+1,3%) mentre, dopo la forte crescita che aveva caratterizzato il 2018, la farmaceutica vive una fase di arretramento (-4,5%).

Nel primo trimestre 2019 la diminuzione produttiva è simile nel comparto dell’imballaggio in carta e cartone flessibile (-1,3%) e in quello della cartotecnica (-1%). Con riferimento ai segmenti di attività, il Gifco (Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato) dichiara un primo trimestre 2019 in calo del 2,1%, rispetto al primo trimestre 2018, in termini di tonnellate prodotte di cartone ondulato. Il Gifasp (Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli), sulla base dei dati Istat, segnala nello stesso periodo un incremento moderato dello 0,4% delle quantità prodotte di astucci e scatole pieghevoli. Continuano a crescere i volumi produttivi dei sacchi in carta a grande contenuto, il segmento attualmente più performante: sulla base delle statistiche del Gipsac (Gruppo Italiano Produttori Sacchi Carta), il numero di sacchi venduti aumenta del 2,8% nei primi 3 mesi 2019, per la spinta della domanda nei comparti delle costruzioni e dei mangimi. Il Giflex (Gruppo Imballaggio Flessibile), nello stesso periodo stima una crescita tendenziale della produzione di imballaggi flessibili intorno al 2,5%. Nel comparto della cartotecnica, sulla base degli indici Istat, la produzione di carte trattate per uso industriale ha un aumento del 3,5%, nel primo trimestre 2019 sullo stesso periodo 2018, mentre c’è una diminuzione produttiva per le buste per corrispondenza (-14,6%).

Commercio estero di segno positivo

Sul fronte del commercio estero, gli scambi internazionali della cartotecnica trasformazione mantengono l’intonazione positiva che aveva già caratterizzato il 2018: le esportazioni in valore crescono del 3,3%, nel primo trimestre 2019, rispetto al primo trimestre 2018. L’incremento dell’export è dovuto alla crescita di scatole, sacchi e imballaggi vari in carta e cartone (+5,2%), mentre è moderatamente positiva l’esportazione di articoli igienici e sanitari (+0,9%); aumenta anche l’export di articoli per scuola, ufficio e cartoleria (+12,7%) ed etichette (+1,6%). Calo intenso per le esportazioni di prodotti cartotecnici per corrispondenza (-21,3%) e carte da parati (-13,7), diminuzione più moderata per l’export di tubi di cartone (-3,4%). Nei primi tre mesi 2019 le importazioni in valore del comparto cartotecnico trasformatore crescono moderatamente (+0,5%), rispetto ai primi tre mesi 2018: nello specifico, fra i principali prodotti, l’import di scatole, sacchi ed imballaggi vari in carta e cartone cala del 3,8%, a fronte di un incremento a due cifre delle importazioni di articoli igienici e sanitari (+15,4%).

Buono l’outlook per il secondo trimestre

Decisamente positivi i pareri delle imprese cartotecniche trasformatrici su tutti gli indicatori indagati. In particolare, riguardo la produzione, il 48% delle imprese si esprime per la stabilità, il 35% per l’incremento e il 17% per il decremento. Migliori i giudizi sul fatturato, con un 44% di imprese ottimiste. Per quanto concerne gli ordini interni, gli stazionari sono il 57%, i fiduciosi sono il 39% e gli scettici solo il 4%. Gli ordini provenienti dall’estero sono previsti stabili dal 48% delle imprese, in crescita dal 43% ed in calo dal 9% delle imprese.

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