L’assemblea di Assocarta che si è tenuta a Roma il 25 giugno scorso ha deciso di costruire un unico soggetto, in sintonia con la decisione presa il 18 giugno 2015 da Assografici. Il percorso per la costituzione del nuovo soggetto, una federazione allargata, durerà due anni e avrà come punti d’arrivo le assemblee del 2107 (Della riforma Pesenti pubblicheremo un articolo sul numero di settembre, con intervista a Claudio C
«Avevamo già costituito la Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, alcuni anni fa, poi nel 2014 è arrivata la riforma Pesenti di Confindustria – ha detto il presidente, riconfermato, di Assocarta Paolo Culicchi. Abbiamo iniziato un percorso inedito tra le associazioni di categoria. Il nuovo soggetto potrà tutelare al meglio gli interessi di entrambi i settori, ponendosi come un soggetto unico rispetto a tutti gli stakeholder». Durante la sua relazione Culicchi ha insistito sul problema di crescente gravità per il nostro Pese, il costo dell’energia, che per il settore cartario ha un incidenza tra il 20 e il 45%, con un costo complessivo di 1,1 miliardi di Euro: il 17% del fatturato. E ben il 14% della bolletta, pari a 160 milioni di Euro è rappresentato dagli oneri di sistema, mentre sul fronte del prezzo la differenza rispetto agli altri paesi europei è notevole: 140 euro/MWh in Italia, conto i 60 €/MWh della Francia e i 50 della Germania. «Gli oneri di sistema sono triplicati – ha proseguito Culicchi – passando da 16,65 €/MWh a 49,71 €/MWh. Si tratta di livelli elevati che sono destinati a durare per 20 anni, con una spesa di circa 250 miliardi di Euro: il 10% del debito pubblico italiano».