Creatività... da premio

Ricoh valorizza il quinto elemento e i giovani artisti

Con il premio «Il quinto elemento. Ricoh moltiplica l’arte», vinto da Stefany Savino, l’azienda ha voluto porre in risalto i giovani talenti e le potenzialità della soluzione di stampa Ricoh Pro C7100X e del suo quinto colore nel mondo della creatività.
Stefany Savino, 28 anni di San Giovanni Rotondo (FG), è la vincitrice della prima edizione del premio «Il quinto elemento. Ricoh moltiplica l’arte».
L'opera di Stefany Savino, 28 anni di San Giovanni Rotondo (FG), è la vincitrice della prima edizione del premio «Il quinto elemento. Ricoh moltiplica l’arte».

È Stefany Savino, artista ventottenne di San Giovanni Rotondo (FG), laureata a Brera, la vincitrice della prima edizione del premio «Il quinto elemento. Ricoh moltiplica l’arte» che è stato consegnato nei giorni scorsi a Cinisello Balsamo (MI), presso la sede di Fontegrafica. Il premio ha avuto l’obiettivo di valorizzare i giovani talenti e, nel contempo, di evidenziare le potenzialità di Ricoh Pro C7100X e del suo quinto colore nel mondo della creatività.

«Da tempo Ricoh, in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa, è vicina ai giovani e la loro formazione», ha spiegato Luca Tomellieri, communication manager di Ricoh Italia. «Dopo una prima fase, in cui l’azienda ha sostenuto iniziative a favore dei giovani tramite donazioni, è cresciuta la volontà di impegnarsi all’interno di progetti concreti».

Un primo progetto, giunto ormai alla quinta edizione, è il «Premio Ricoh per giovani artisti contemporanei», che ha visto quest’anno la partecipazione di ben 500 opere provenienti da tutta Italia. Nell’organizzare questa iniziativa, l’azienda ha sentito il bisogno di aggiungere un nuovo tipo di premio, volto a collegare maggiormente il mondo dell’arte a quello della tecnologia.

«Il mio lavoro, Purinto Kami” (carta stampata e piegata), si richiama alla tradizione giapponese del dono, fatto in particolare, a chi doveva partire», ha dichiarato la vincitrice nell’illustrare la propria opera d’arte. «Ho realizzato, così, delle scatole, al cui interno si trova un origami a forma di farfalla. Questo insetto è simbolo della trasformazione, metafora di quanto è in grado di realizzare la soluzione di stampa Ricoh Pro C7100X. Nella mia attività artistica svolgo spesso performance legate alla body art che qui trova espressione nelle mie impronte digitali, che percorrono tutto l’origami. Le impronte bianche valorizzano le potenzialità del quinto elemento».

Insieme a Stefany Savino, sono stati premiati anche Marco Abisso e Chiara Martino, entrambi provenienti da Brera.

«La mia idea è stata quella di utilizzare un foglio di pvc per dare un effetto di rilievo, quasi fosse una stampa realizzata con lastre», ha detto Marco Abisso, nell’illustrare la propria opera d’arte.» Non ho puntato a un’idea estetica di tipo compositivo (ho riprodotto semplicemente la mia firma) bensì a una ricerca di materiali che, giocando sulle trasparenze, dia l’idea che sia un lavoro sottovetro».

Chiara Martino ha spiegato: «Il mio progetto nasce per evidenziare le differenze tra i diversi tipi di carta e le diverse sfumature del bianco, coerentemente col mio lavoro pittorico, che si basa sul monocromo. Ho riprodotto formati che ricordano l’A4, dipingendone uno in prima persona. Questo lavoro, applicato su una superficie, è poi stato fotografato».

Disponibile dai primi mesi di quest’anno, la soluzione di stampa Pro C7100X si distingue per l’introduzione della quinta stazione/colore per il trasparente e il bianco. Studiata per garantire un’elevata produttività, con una velocità di stampa fino a 90 ppm, è in grado di lavorare su supporti fino a 360 g/m².

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