Opinioni

Omnicanalità, luci e ombre: il parere di Ester Crisanti

I paradigmi della comunicazione da tempo sono in forte mutamento. Alcuni definiscono questo cambiamento un’evoluzione, ma in molti si chiedono se tutto ciò stia realmente portando benefici alle imprese oppure stia contribuendo a rendere tutto più complesso. È vero che il modo di fare comunicazione era già cambiato 20 anni fa con l’affermazione del Web ma è indubbio che tablet e soprattutto smartphone abbiamo notevolmente accelerato questa tendenza. Tutti siamo sempre connessi alla rete e i device mobili sono diventati un’estensione del corpo stesso del consumatore.

Gli spunti di riflessione emersi sono stati tanti, a cominciare dal ruolo che ciascun media ricopre in un progetto di comunicazione fino alla constatazione che la frammentazione di mezzi o canali di comunicazione porta inevitabilmente a una frammentazione dell’attenzione dell’utente imponendo così a ogni progetto di comunicazione la ricerca costante del più alto livello di engagement. Social media e video sono emersi come elementi di primaria importanza anche se spesso a detta degli intervenuti il committente non ha le idee chiare né sui contenuti da proporre né sui budget da riservare.

Ed è proprio in questo contesto che l’azienda grafica deve sapersi inserire fornendo servizi di alto profilo guidando, allo stesso tempo, i clienti sulla giusta strada. Non ci sono certezze rispetto alla multicanalità poiché si trova ancora nella fase sperimentale. Se l’obiettivo di ogni progetto di comunicazione è creare sinergia tra i vari canali per meglio colpire il bersaglio, di certo non c’è ancora una soluzione chiara e soprattutto non esistono metriche sufficientemente collaudate per misurare il ritorno dell’investimento.

Le professionalità richieste per realizzare un progetto di comunicazione veicolato su più canali sono molte e difficilmente oggi possono essere presenti tutte all’interno di una stessa struttura, per questo si sta affermando una modalità operativa che prevede forti sinergie tra aziende specializzate in settori differenti. Come è facile intuire quando gli attori in un progetto sono molti la complessità gestionale e organizzativa cresce diventando un problema che va opportunamente tenuto in conto.

Anche la creatività e il ruolo che ricopre all’interno dei moderni prodotti di comunicazione è stata oggetto di analisi. Non è facile stabilire cosa sia la creatività in un sito o in video; oggi, rispetto al passato, sembra essere più definibile e meno soggetta ai “mi piace o non mi piace” da parte di colui che ha commissionato il prodotto. Creatività è anche un’interfaccia utente che abilita in modo semplice l’interazione con l’utente, è la disposizione sapiente degli elementi all’interno dei visori di varie dimensioni, è la calibrata miscela di testi, interattività e video.

La carta stampata è sempre uno dei media più importanti ma è fuori dubbio che tutti i brand stiano spostando sempre più risorse anche sui mezzi digitali, ed è per questo che le nostre aziende grafiche devono necessariamente aprirsi alla multicanalità. Non è facile, non è immediato e richiede la costruzione di sinergie tra più attori ma di certo, pur tra luci e ombre, è un’opportunità da cogliere.

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