Carta per banconote

Sicurezza: il lato B dell’innovazione. Fortress Paper lancia Durasafe

Chad Wasilenkoff, presidente esecutivo della canadese Fortress Paper.
Chad Wasilenkoff, presidente esecutivo della canadese Fortress Paper.

La multinazionale di origine canadese Fortress Paper conta fra i suoi clienti le Banche nazionali di 50 Stati e con la tecnologia proprietaria Durasafe creata dalla controllata Landqart ha conquistato anche quella svizzera. E la speciale superficie su cui si basa offre nuove opportunità agli stampatori.

Chad Wasilenkoff, presidente esecutivo della canadese Fortress Paper.
Chad Wasilenkoff, presidente esecutivo della canadese Fortress Paper.

«Questo innovativo sostrato garantisce agli stampatori un ampio ventaglio di opzioni di design mai sperimentate sino a questo momento. Perché si compone di strati molteplici che potenzialmente potrebbero essere stampati singolarmente prima che le varie facce siano definitivamente legate». Questo è quanto detto a Italia Grafica da Chad Wasilenkoff, presidente esecutivo della canadese Fortress Paper, nel presentare le specificità della tecnologia Durasafe. Sviluppata nel polo svizzero di Landqart essa è alla base della carta speciale con cui la Banca nazionale della Confederazione intende dare vita alla sua nuova tiratura di banconote anti-falsificazione da 50 franchi. Frutto di un lavoro avviato già nel 2004 Durasafe ha ottenuto con il tempo i favori delle istituzioni marocchine, a partire dal 2012; e di quelle del Kazakhstan soltanto dallo scorso anno. La ragione del successo, secondo l’azienda che a dispetto dei suoi 130 anni di storia si descrive quasi come una debuttante nel settore della cartamoneta, risiede in primo luogo nelle sue caratteristiche di massima sicurezza. Durasafe, parte di una vasta famiglia di prodotti che comprende anche carte speciali per passaporti e documenti ufficiali, si compone di due superfici esterne in carta di cotone e di una parte centrale in plastica interamente trasparente. Le aree esterne integrano una filigrana e le apposite fibre di sicurezza mentre le banconote così realizzate sono quasi indistinguibili al tatto rispetto a quelle tradizionali, pur acquisendo, secondo la multinazionale produttrice, più resistenza e durevolezza. Altri, però, sono i dettagli di potenziale interesse per l’industria cartografica e i fornitori di servizi: «Di norma», ha proseguito Chad Wasilenkoff, «quando una banconota viene stampata in rilievo il processo seguito viene chiamato intaglio. Ma se il secondo lato della banconota è realizzato con una classica carta basata sul cotone, l’intaglio sulla faccia opposta non offre le stesse esperienze tattili. Il sostrato Durasafe incrementa la tattilità delle banconote stampate a intaglio su entrambi i lati grazie alla sua anima polimerica interna. Il suo comportamento è simile a quello di una provvisoria spugna che consente una temporanea compressione dell’intaglio in attesa del processo di stampa seguente».

Qualità certificata

Sicurezza e qualità del prodotto sono caratteristiche dalle quali Fortress Paper – che conta circa 600 addetti nel mondo e che attraverso Landqart serve da circa mezzo secolo la Banca nazionale svizzera – non può assolutamente permettersi di derogare. «Tutti gli stampatori specializzati con i quali collaboriamo», ha puntualizzato a questo proposito Wasilenkoff, «sono in possesso di tutte le certificazioni erogate dagli istituti centrali di credito per i quali operano. E questo impone loro di adeguarsi a svariati standard e requisiti di sicurezza; nonché di conservarli nel corso del tempo». Ma oltre a ciò lavorare su commessa per conto del colosso nordamericano significa riuscire a coniugare l’eccellenza tecnologica con la flessibilità necessaria a gestire una molteplicità di processi. «Tipicamente», ha nuovamente sottolineato Chad Wasilenkoff, «gli stampatori nostri partner sono abili nel lavorare su formati diversi e tecniche quali l’offset, l’intaglio, la litografia». Secondo il presidente esecutivo il numero complessivo delle società fornitrici di Fortress Paper, tanto nell’ambito delle carte speciali per banconote quanto in quello della stampa tradizionale, potrebbe crescere di pari passo con un business in costante evoluzione. «Negli ultimi anni», ha concluso Wasilenkoff, «abbiamo consegnato carichi della nostra carta a qualcosa come 30 impianti di stampa in tutto il mondo. Il numero di questi stabilimenti può cambiare leggermente da un anno con l’altro, ma nel complesso ci aspettiamo che possa farsi più cospicuo. E questo anche grazie alla conquista di ulteriori quote del mercato internazionale da parte dei prodotti basati su Durasafe».

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