Scenari

Drupa Global Trends: avanti con fiducia

Stanchi di outlook preoccupati sul futuro della stampa, gli operatori del settore possono ora tirare un respiro di sollievo nel leggere il Drupa Global Trends Report appena presentato al grande pubblico. Il rapporto sulle tendenze globali dell’industria della stampa redatto da Drupa è infatti una delle fonti più autorevoli a livello globale per interpretare le nuove dinamiche economiche del settore per i mesi futuri. E quel che viene restituito in questa nona edizione del report è davvero positivo.
In estrema sintesi, il mercato sta affrontando le notevoli difficoltà congiunturali dell’ultimo anno con crescente fiducia, mentre il calmieramento dei prezzi e l’accettazione del digitale sono in progressivo aumento, così come gli investimenti. Insomma, dopo le turbolenze degli ultimi tre anni ci sono segnali che la tempesta si sta attenuando e che il peggio è ormai alle spalle. Un buon viatico, dunque, per avvicinarsi con maggiore ottimismo al 2024.

Due target per capire meglio le attese
La ricerca è stata condotta su un campione di oltre 600 operatori e ha consentito la somministrazione di due differenti questionari rivolti al pubblico degli stampatori e a quello dei fornitori tra maggio e giugno di quest’anno. Le survey condividevano molte domande ma garantivano l’approfondimento di alcune tematiche di interesse specifico per i due distinti target. In entrambi i casi è stato riscontrato che i livelli di fiducia sono in crescita in tutti i mercati e in quasi tutte le regioni, nonostante le difficili condizioni economiche di questi mesi. Occorre sottolineare come quello attuale sia un report ben diverso da quello dello scorso anno, il primo condotto subito dopo la pandemia e quindi straordinariamente positivo grazie alla ripresa del settore della stampa, che aveva registrato una condizione complessiva ancora più favorevole rispetto al 2019, ovvero l’anno che precedette il Covid-19.

La fiducia cresce a livello globale
Ma andiamo subito ai dati emergenti in questo strano 2023 partendo dalle considerazioni più emotive e generiche, vale a dire il “sentiment”, fornite dai due target a livello globale. Ben il 44% del campione ha dichiarato che la situazione economica della propria azienda era “buona”, contro il 12% che l’ha definita “scarsa” e il restante 44% che l’ha qualificata come “soddisfacente”. Il saldo positivo è quindi di ben 14 punti percentuali rispetto allo scorso anno.
Ma non ci sono soltanto buone notizie: guardando alle performance Paese per Pese, si registra un calo della fiducia per la Germania, ferma al 12%, la stessa percentuale del 2022, mentre il resto dell’Europa è in media intorno al +34%. Il sentiment medio del Nord America è invece sceso al 50% rispetto al picco registrato lo scorso anno. Tuttavia l’America Meridionale e Centrale (+24%), l’Africa (+34%), il Medio Oriente (+52%) e l’Australia/Oceania (+56%) hanno recuperato bene rispetto ai dati precedenti. Guardando al futuro, tutte le regioni a eccezione di Australia/Oceania, si aspettano prestazioni migliori nel 2024, mentre in Europa solo la Germania, con appena +4% di “confidence”, si mostra più cauta nelle previsioni.
Osservando i diversi mercati, si registra una sorprendente ripresa della fiducia tra gli stampatori commerciali ed editoriali in tutto il mondo, mentre il settore del packaging continua a essere fiducioso.

Stampa digitale e diversificazione delle tecnologie
Per quanto riguarda l’impiego delle tecnologie di stampa, l’offset a foglio rimane la prima scelta a livello globale (29%), continuando a rimanere con costanza la tecnologia più diffusa sin dal primo rapporto Drupa Global Trends avvenuto nel 2014. Le macchine da stampa digitali occupano i due posti successivi in termini di diffusione, con il toner digitale a foglio singolo al 20% e l’inkjet per il wide format al 19%. Solo nella stampa commerciale il digitale supera l’offset con la tecnologia inkjet per il wide format (33%) e il toner digitale per la stampa su foglio singolo (31%).
A livello globale il tasso di adozione del digitale sta crescendo lentamente, dal 26% del 2014 al 29% del 2023. A prima vista sembrerebbe una crescita piuttosto modesta, tuttavia i volumi sono aumentati in modo significativo dalla prima rilevazione del 2014 anche se l’adozione del digitale appare ancora incerta e a macchia di leopardo. Il 25% del panel totale di stampatori nel 2014 aveva riferito di avere fatto installazioni web-to-print. Ebbene quella percentuale nel 2023 è ancora del 25%. Alcune regioni hanno meno e-commerce per ragioni culturali, tecniche e di altro tipo, ma la cifra è stabile quasi ovunque. Coloro che operano dal web-to-print hanno goduto di un’impennata della domanda da quella fonte durante il periodo Covid-19, ma quest’anno la domanda è scesa quasi ai livelli pre Covid-19. L’eccezione è il packaging, dove la buona crescita avvenuta nel 2022 è stata ampiamente mantenuta anche nel 2023.

Il “new normal” è ormai qui
Nell’era post Covid-19 si è tornati a porsi domande specifiche sul mercato per la prima volta dal 2019. Per i mercati commerciali il punto chiave è quello relativo ai vantaggi della diversificazione dei prodotti e dei servizi offerti. La quota di stampatori editoriali nel campione si è infatti dimezzata dal 2014, passando dal 30% del 2014 al 15% del 2023. E anche il mix di mercati serviti è cambiato, con meno operatori nei mercati di giornali, riviste e cataloghi, ma un numero più alto di operatori che offrono diverse opzioni di stampa di libri. Anche gli stampatori di imballaggi segnalano una crescente domanda di imballaggi a valore aggiunto, come ad esempio nella stampa interattiva. E la ricerca di alternative più sostenibili agli imballaggi in plastica rappresenta un target molto importante per gli stampatori di imballaggi flessibili. Infine, anche se il campione del panel relativa agli stampatori “funzionali” è ancora piccolo, il passaggio dalla serigrafia e dal toner alla stampa a getto d’inchiostro è sempre più chiaro.

Conclusioni ottimistiche ma pur sempre provvisorie
Con il rallentamento della crescita economica globale, il calo dell’inflazione dei prezzi energetici e alimentari e l’inasprimento della politica monetaria da parte della maggior parte delle principali banche centrali, si prevede che l’inflazione dei prezzi al consumo si modererà. Si prevede anche che l’inflazione complessiva diminuirà nel 2024 in quasi tutte le economie del G20, anche se l’inflazione annuale rimarrà ben al di sopra del target.
Mentre i Paesi combattono la congiuntura sfavorevole su più fronti, è fondamentale non trascurare la sfida a lungo termine di migliorare la loro resilienza agli shock futuri al fine di raggiungere obiettivi di crescita sostenibili. Uno dei maggiori shock futuri arriverà probabilmente dal cambiamento climatico, che impone grandi costi economici e sociali e ogni Paese deve pianificare per le sfide future.
È interessante notare che durante questi anni di difficoltà molte aziende si sono rifocalizzate e si sono adattate alle nuove condizioni del mercato, alcune hanno anche prosperato. Queste aziende sono ora più forti, più resilienti, più efficienti e meglio attrezzate per crescere in futuro. Alcune settori di mercato subiranno cambiamenti strutturali, ma il cambiamento costante, la capacità di pensare al futuro e una migliore gestione del rischio diverranno le caratteristiche tipiche delle aziende di successo. D’altronde l’industria della stampa ha subito enormi cambiamenti negli ultimi vent’anni con la migrazione alla stampa digitale e ai servizi multimediali digitali, il che dimostra la sua resilienza e capacità di adattarsi alle fluttuanti richieste di un mercato in continua evoluzione.

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