Supporti

I supporti per la stampa inkjet, tra sfide e opportunità

Dalla questione dell’approvvigionamento delle materie prime alle sollecitazioni che giungono dalle sempre più consolidate tendenze “green”, sono molteplici i fattori che stanno rimodulando l’offerta di supporti per la stampa inkjet, allo scopo di garantire agli end-user applicazioni di qualità ad hoc per le loro più diverse esigenze.

Costi energetici in crescita, nuove sfide nella reperibilità delle materie prime e crisi geopolitiche rappresentano oggi purtroppo emergenze di strettissima attualità per la crescita e lo sviluppo di ogni mercato. Da questo punto di vista, il settore dei supporti per la stampa inkjet non si sottrae alle enormi difficoltà che la cronaca presenta purtroppo quotidianamente, come un conto salato presentato a ogni operatore economico.

Tuttavia, anche in uno scenario tanto complesso, il settore dei supporti per la stampa inkjet si sta mostrando capace di evidenziare dei segnali di vivacità e novità davvero importanti, grazie alle sollecitazioni provenienti da tendenze come la sostenibilità, fautrice di una nuova generazione di media di stampa eco-friendly, e la digitalizzazione, motore di modelli di business innovativi basati su tirature ridotte e soluzioni personalizzate, che aprono all’individuazione e alla conquista di nuovi segmenti e nicchie di mercato tramite offerte ad hoc e time-to-market. Anche in questo caso, l’esplorazione di nuovi supporti diventa la chiave per ideare e realizzare applicazioni originali e di qualità al giusto prezzo.

Il mercato è in recupero

Le indicazioni positive sull’andamento del mercato dei supporti per l’inkjet sono confermate da Canon. «Questi primi mesi dell’anno il settore della stampa digitale inkjet di grande formato (roll to roll) è tornato con vigore a produrre volumi significativi ed in crescita rispetto il pari periodo dello scorso anno», spiega Massimiliano Klimciuk, sales manager di Canon Italia.

Massimiliano Klimciuk, sales manager di Canon Italia

Tuttavia, non si può ancora parlare di una piena ripresa del mercato che, naturalmente, dopo due anni di pandemia, richiederà più tempo per recuperare il terreno perduto. «Si tratta, infatti, pur sempre di una domanda ancora convalescente, per effetto delle restrizioni in ambito sanitario che hanno limitato moltissimo gli investimenti nei settori commerciali della stampa per il visual communication», prosegue Klimciuk.

D’altra parte, negli ultimi mesi, altre sfide di portata globale hanno aumentato la complessità del mercato, esacerbando le incertezze degli operatori. «In questo scenario non vanno poi messi in secondo piano altri fenomeni, quali l’incremento dei costi energetici come delle materie prime, che nel settore della stampa in generale stanno creando notevoli difficoltà a livello di reperibilità di molti semi lavorati e prodotti finiti per la stampa digitale inkjet», segnala Klimciuk.

Certamente una realtà di livello internazionale come Canon ha le spalle sufficientemente larghe per rassicurare il mercato sulla sua capacità di affrontare le difficili sfide di oggi. «Canon Europa come gruppo e la sua Business Unit Imaging Supplies cercano di differenziare il più possibile la propria offerta, contando su molteplici partnership con le principali cartiere europee. Questo ci permette, non senza difficoltà, di mantenere un adeguato livello di stock come semi lavorato e prodotto finito», assicura Klimciuk.

La sostenibilità è il nuovo must

In realtà la crisi strutturale di oggi sta comportando una riorganizzazione del mercato, che si manifesta peraltro con un vero e proprio cambio di paradigma dei modelli di business. Lo dimostra l’avanzare di nuove esigenze e sensibilità da parte dei consumatori, andando ad alimentare una domanda che si rivolge sempre a nuove tipologie di applicazioni, i cui valori di riferimento si confermano giorno dopo giorno la sostenibilità, la qualità e la personalizzazione, la cui espressione è garantita da processi di stampa flessibili e supporti di nuova generazione.

Proprio per questo motivo, secondo Canon in questo momento è possibile individuare alcune evoluzioni particolarmente significative anche nel caso dei supporti per l’inkjet. «In assoluto, sono le applicazioni che guidano i produttori nello sviluppo ed evoluzione dei supporti per stampa inkjet», afferma Klimciuk. «In questo senso, la personalizzazione per decorazione murale continua a mantenere un trend in costante crescita; ma, in generale, direi che sono la richiesta di supporti green e sostenibili ad essere il must più gettonato».

Da questo punto di vista, Canon si sta muovendo a sua volta in tale direzione. «Dai supporti pvc-free, a tessuti riciclabili fino a supporti in finta pelle a base di resina poliuretanica. Questi sono i trend sui quali, anche noi come Gruppo e livello europeo, stiamo investendo per offrire ai nostri clienti una proposta sempre più mirata e specialistica», aggiunge Klimciuk.

Proprio recentemente Canon ha colto l’occasione di presentare pubblicamente alcuni suoi prodotti, combinando valori “green” e caratteristiche tecniche di assoluto spessore. «In occasione dell’ultima manifestazione Print 4 All, abbiamo presentato la gamma delle nostre pelli sintetiche (100% PU) dedicate alla tecnologia di stampa UVgel C1650, oltre al supporto in bobina fino al formato W1600; IJM817 MC Self Adhesive Paper Silk 130 gr pvc-free. Con la stampa diretta UVgel, in abbinamento alla gamma Canon Synthetic Leather, offriamo ai nostri clienti un prodotto con elevate performance di resistenza meccanica (abrasione, flessione e sfregamento) per il settore contract arredo e accessori di pelletteria», ricorda Klimciuk.

La collaborazione tra fornitori

A proposito di prodotti, sono diversi i fornitori pronti a catturare l’attenzione del mercato con una offerta rinnovata e specificamente indirizzata al settore dei media inkjet. Tra questi spicca il nome di Fedrigoni, realtà anch’essa pronta a cogliere le opportunità di mercato offerte da una domanda dinamica e vivace. «Per Gruppo Fedrigoni, tra i principali operatori al mondo nella produzione e vendita di carte speciali ad alto valore aggiunto per packaging di lusso e altre applicazioni creative e per materiali autoadesivi premium, quello delle stampe digitali inkjet è un segmento estremamente interessante, per il quale sta sviluppando un’offerta di prodotti completa e specifica da presentare prossimamente al mercato», racconta Marta Franceschi, product manager Fedrigoni Paper.

Marta Franceschi, product manager Fedrigoni Paper

La scelta di Fedrigoni è di muoversi in ogni direzione, puntando sulle competenze interne, così come su sinergie e collaborazioni con le altre realtà del mondo della stampa, sempre con l’obiettivo di arrivare a proporre supporti di qualità in grado di soddisfare ogni tipologia di aspettativa degli utenti finali.

«Sul fronte delle tecnologie UV, tutti i supporti ideati e prodotti da Fedrigoni risultano già perfettamente adeguati a tutte le macchine da stampa, con rese ottimali con alcuni modelli come ad esempio la KM1 di Konika Minolta o la JPress di Fujifilm», prosegue Franceschi. «Sul fronte invece delle tecnologie “ad acqua”, o water-based, dove spesso viene richiesto un primer, Fedrigoni sta collaborando con tutti i principali player del settore, da Canon a Mgi, a Fujifilm, per testare la compatibilità dei propri prodotti con le loro macchine ed eventualmente sviluppare gamme ad hoc».

La sfida dell’approvvigionamento

Certamente le sinergie costruite da Fedrigoni con gli altri attori del settore, oltre che foriere di preziose opportunità di business, nell’immediato rappresentano ciascuno una sfida diversa, dovendosi di volta in volta misurare con tecnologie differenti. «Tutte le ricerche di mercato danno la tecnologia inkjet tra quelle in maggiore crescita nel settore della stampa digitale», conferma Franceschi, che aggiunge: «Fedrigoni sta dunque ideando e sviluppando un’offerta specifica in grado di coprire tutte le esigenze, una sfida non banale perché la complessità e la diversificazione delle macchine e degli inchiostri richiedono substrati con caratteristiche tecniche e formati molto diversi tra loro».

A proposito di sfide, Fedrigoni si è fatta trovare pronta rispetto alla questione della reperibilità delle materie prime, probabilmente il tema più complesso da affrontare per numerosi operatori, considerate le tensioni internazionali che sembrano riportare il mondo ad una divisione in blocchi, con le conseguenti ricadute sulle catene di fornitura internazionali. Fedrigoni ha però implementato per tempo una strategia che le ha consentito di adottare contromisure vincenti. «Quanto agli approvvigionamenti,  grazie all’impegno e alla disponibilità di tutti Fedrigoni è riuscita a non farsi condizionare dalla carenza di materie prime, garantendo in tutti i segmenti la piena continuità del business», afferma Franceschi. «Il Gruppo è intervenuto in maniera preventiva su tutta la supply chain proprio per evitare interruzioni nella fornitura, diversificando il panel dei fornitori laddove possibile, pianificando acquisti e facendo scorte, e anche riformulando i prodotti in modo da essere meno dipendenti da certi materiali».

In questo momento, per quanto riguarda la possibilità di individuare alcune evoluzioni significative dei supporti per l’inkjet, lo scenario appare ancora piuttosto liquido, nel senso che di fronte agli operatori si stendono molti sentieri allettanti da percorrere, tuttavia bisognerà capire quali tra di essi potranno davvero fare la differenza per la crescita del settore. «Si tratta di un mercato molto variegato», spiega infatti Franceschi, «dove non c’è ancora uno standard e i vari OEM si stanno specializzando ognuno in tecnologie specifiche e proprietarie. Occorrerà quindi essere più flessibili possibile e sviluppare supporti per tutte le soluzioni, finché non emergerà quella più promettente, più produttiva e di maggiore qualità».

Puntare su ricerca e sviluppo

Quando si parla di supporti per la stampa inkjet, Edoardo Elmi è riconosciuto dal mercato tra i maggiori esperti di materiali plastici per la stampa. Il presidente di Guandong esordisce spiega: «Sono oltre 30 anni che ci interfacciamo con l’ink-jet printing technology, prima con Caledonia poi con Guandong». Grazie alla sua lunga esperienza sul campo, negli anni Edoardo Elmi si è misurato con molteplici evoluzioni del mercato, dove tecnologie diverse hanno conosciuto fortune alterne o sono state riscoperte nel tempo, dopo un debutto incerto. «Come sempre i produttori di stampanti, quando studiano un nuovo sistema, pensano sempre ai grandi volumi, quindi alla carta e all’inchiostro a base acqua. Correva l’anno 1992 quando veniva presentato il primo plotter ink-jet in Italia, ovviamente con inchiostri a base acqua», racconta Elmi. «Non ebbe un grande successo, fino a quando i produttori di media presentarono i supporti coatizzati atti a ricevere anche l’inchiostro a base acqua. A questi seguirono stampanti ink-jet che operavano con inchiostri a base solvente, poi eco-solvente, poi UV, poi latex».

Edoardo Elmi, presidente di Guandong

In questa direzione, per Edoardo Elmi diventa decisiva la collaborazione tra i diversi operatori per fare sbocciare definitivamente le nuove opportunità che mostrano di affacciarsi sul mercato. «Le mie aziende, prima Caledonia, oggi Guandong, hanno sempre lavorato a fianco dei produttori di impianti e di inchiostri, realizzando supporti compatibili con tutte le tecnologie di stampa e con tutti i tipi di inchiostro per ink-jet e non solo. Per tanti anni il nostro reparto R&D ha lavorato per affinare, da un lato, le formulazioni e la compaudizzazione dei polimeri; dall’altro, i trattamenti superficiali dei supporti per essere stampati con tutti i tipi di inchiostro per ink-jet, toner liquido e solido e inchiostri ossidativi. Tecnologie sviluppate per andare oltre il plotter ink-jet, arrivando al foglio nel formato adatto a stampanti laser e impianti offset.

Ma tutto questo è il passato. Tutto questo è il bagaglio di conoscenze su cui si fonda la nostra consolidata reputazione di azienda capace di produrre supporti sintetici per la stampa: ogni tipo di stampa, con ogni tipo di tecnologia», rimarca Elmi.

Applicazioni su misura

Edoardo Elmi conferma a sua volta come tendenze che caratterizzano in modo particolare il mercato di oggi la sostenibilità e le soluzioni personalizzate. «A livello europeo Guandong è riconosciuta dal mercato come lo“specialista delle specialità”. Un titolo che nasce dalla nostra capacità di pensare ai bisogni degli stampatori sviluppando linee di prodotto per soddisfare specifiche applicazioni e specifici bisogni. Un esempio sono i supporti delle linee NANO TACK (Wally, Dotty, Nano-TaCar ecc.) basati sull’utilizzo della nanotecnologia applicata ai materiali per la stampa».

Per quanto riguarda la tematiche “green”, Edoardo Elmi conferma l’impegno di Guandong anche su questo versante. «Oggi viviamo un momento di forte sensibilizzazione rispetto ai temi legati alla sostenibilità ambientale. E Guandong da anni sta già lavorando proprio in questa direzione. Al prossimo Fespa presenteremo ufficialmente in anteprima altre novità».

Edoardo Elmi passa dunque la parola a Fabio Elmi, responsabile ricerca e sviluppo di Guandong, che segnala le evoluzioni più significative dei supporti per l’inkjet. «Un esempio su tutti è TRIO, un prodotto di nuova generazione, super green, con nell’anima il 76% di materiale riciclato e compaudizzato, riciclabile al 100%. La superficie di questo materiale viene realizzata con resine multistrato atte a ricevere tutti i tipi di inchiostro per ink-jet, toner e inchiostri ossidativi per offset. Riteniamo che TRIO, idoneo anche per il contatto con alimenti, traccerà un solco profondo in tutto il comparto della stampa digitale in generale».

Fabio Elmi è positivo anche in merito all’andamento del mercato dei supporti per l’inkjet, così come in riferimento alla questione della reperibilità delle materie prime. «Per le resine sintetiche non esiste un problema di disponibilità di materie prime. Tutte le materie plastiche sono realizzate utilizzando i by-product derivanti dalla raffinazione del petrolio. Finché nel mondo continueremo a muoverci utilizzando mezzi con motori a scoppio avremo abbondanti disponibilità di materie prime di base (Etano e Propano) per la realizzazione delle materie plastiche. Semmai, il problema potrebbe derivare dai tempi di produzione sempre più lunghi e dalla logistica internazionale sempre più complicata. Va da sé che assisteremo ad importanti lievitazioni dei listini derivanti dalle fluttuazioni dei prezzi del greggio e dei trasporti».

La spinta della stampa commerciale

Un’altra realtà che propone supporti per la stampa inkjet è Sappi, che ha saputo rinnovare la propria offerta seguendo con attenzione le evoluzioni del mercato. «Abbiamo molti prodotti nel nostro portafoglio che sono adatti per la stampa inkjet», interviene Nicola Tisi, Managing Director di Sappi Papier Holding in Italia. «Negli ultimi anni le macchine inkjet per la stampa commerciale sono state sviluppate in modo tale – inchiostri, essiccazione, primer, ecc. – che spesso è possibile utilizzare carte offset standard e Sappi ha ottimizzato alcuni prodotti per l’idoneità all’inkjet. Le carte che possiamo consigliare includono le gamme Magno, Galerie e Raw».

Nicola Tisi, managing director di Sappi Papier Holding in Italia

Per quanto riguarda l’andamento del mercato, Sappi fornisce anch’essa un riscontro positivo, guardando i nuovi orientamenti della domanda. Proprio su questo versante, infatti, alcune sollecitazioni da parte degli utenti consentono di guardare con fiducia al futuro. «Nel mercato della stampa digitale, la tecnologia inkjet è quella in più rapida crescita. Soprattutto per la stampa commerciale, dove i clienti si stanno muovendo sempre di più in questa direzione», osserva Tisi.

Per quanto riguarda la reperibilità delle materie prime, secondo Sappi la questione va inquadrata in un discorso più ampio, che va oltre la stampa a getto di inchiostro. D’altra parte, se è vero che nello scenario globale attuale la questione rappresenta una sfida pressante e complessa, è altrettanto vero che realtà con la storia e la struttura di Sappi sono perfettamente in grado di implementare strategie di business in grado di adottare le corrette contromisure. «La disponibilità delle materie prime è al momento un argomento generale per l’industria della carta e non specificamente correlato alla tecnologia inkjet», argomenta Tisi, che aggiunge: «Per essere più vicini ai nostri clienti e offrire loro un servizio “just in time”, Sappi ha deciso d’investire sui mercati locali mettendo a disposizione dei magazzini di merce pronta e/o appoggiandosi a dei grossisti specializzati nel dare un servizio celere ai clienti dal loro stock».

Effetto Wow

In virtù della crescita del mercato, i supporti per la stampa inkjet stanno conoscendo una evoluzione costante, dove produttori e distributori, in virtù di una domanda sempre più consapevole e attenta, sono chiamati ad alzare puntualmente l’asticella della qualità della propria offerta.

«Lo sviluppo principale è che i supporti per la stampa inkjet stanno diventando più “tradizionali”», sostiene Tisi. «Sappi, in qualità di punto di riferimento del mercato, sta sviluppando ottimizzazioni sui prodotti per renderli sempre più “compatibili” per tutte le tecnologie digitali, inkjet incluso. Oltre a questo aspetto puramente tecnologico, stiamo lavorando anche sugli imballaggi e distribuzione, per soddisfare la crescente domanda».

A proposito di operatori impegnati a fare crescere il mercato, Tisi ricorda il ruolo anche di altri attori, facendo ancora meglio emergere il concerto di realtà impegnate nella medesima direzione. «I Digital Oem (Official Equipment Manufacturer) hanno a loro volta sviluppato la tecnologia delle loro macchine inkjet, per renderle più adatte alle qualità offset standard (tutte le superfici e le grammature). Questa è una richiesta che arriva anche dai loro clienti. Chi decide d’investire nel mondo del digitale e dell’inkjet in particolare, vuole avere la possibilità di attingere ad un ampio portafoglio di prodotti adatti alle proprie macchine», conclude Tisi, ricordando come, anche nell’era delle molteplici incertezze, il mercato sia costantemente orientato dalla puntuale ricerca della qualità e della ricchezza dell’offerta. Due valori che concorrono verso lo stesso fine, ovvero rispondere alle richieste più personali e specifiche di ogni singolo cliente, preferibilmente sorprendendolo con il famoso “effetto wow”.

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