Il nuovo shock energetico, seguente al conflitto in Ucraina, sta rapidamente compromettendo la situazione di un’intera filiera, già in difficoltà nella gestione degli incrementi dei prezzi della carta e degli altri fattori produttivi e nell’approvvigionamento di tutte le materie prime.
Emilio Albertini, presidente di Assografici, lancia l’allarme: “Molti stabilimenti cartari, fortemente energivori, hanno ora annunciato rallentamenti se non veri e propri fermi produttivi. Data la situazione critica che già registriamo da mesi, non è difficile intuire come sia ora a rischio la continuità produttiva anche di tutta la filiera a valle”.
Da mesi tutti i comparti della stampa e della trasformazione di carta, cartone e imballaggio flessibile denunciano infatti difficoltà che ora rischiano di diventare veri ostacoli a proseguire regolarmente l’attività:
– la stampa di riviste in rotocalco, anch’essa energivora, è già da tempo in condizioni di non economicità;
– la stampa di libri è frenata dalla scarsa disponibilità di carte a uso editoriale, ormai prodotte da pochi player europei (ad aggravare ulteriormente la situazione si segnala lo sciopero di un’importante cartiera nord-europea, in atto da lungo tempo) e dal difficile reperimento di quasi tutti i materiali, in particolare quelli per la produzione di lastre;
– il settore del cartone ondulato, fogli e scatole, non riesce a fare fronte a una domanda per giunta crescente e la notizia di ieri dello stop di alcuni importanti siti produttivi cartari, rende concreta la prospettiva di fermi anche per gli ondulatori, che hanno già scorte ridotte di carta a magazzino;
– la produzione di astucci in cartoncino per alimentare, farmaceutico, cosmetica è rallentata dalla carenza di carta e altre materie prime;
– manca il materiale per produrre etichette, imprescindibili per molte filiere, in particolare quella farmaceutica e quella alimentare;
– anche la produzione di packaging flessibile, che utilizza prevalentemente materiali plastici, è appesantita dagli straordinari rincari energetici, dal rincaro dei prezzi delle materie prime in conseguenza dell’aumento del costo del petrolio e frenata dalla difficoltà a reperire alcune materie prime (foglia d’alluminio, EVOH) che spesso provengono da paesi extra UE, perché l’offerta europea non basta a soddisfare la domanda interna.
“Per tutti i comparti – prosegue Albertini – dalla produzione di sacchi a quella di shopper, dai produttori di tubi e anime in cartone agli scatolifici, gli incrementi di prezzo sul costo della carta sono continui da parte dei fornitori, che ora si riservano di applicarli in totale autonomia e discrezionalità, anche al momento della consegna. Coi nostri clienti, purtroppo, saremo a breve costretti a fare lo stesso. Ma gli incrementi di prezzo sono generalizzati, dall’energia ai trasporti. È una situazione veramente eccezionale, anche di carenza di materie prime, che segue il periodo pandemico già molto complicato, e che nessuno ricorda si sia mai verificata prima con questa intensità e rapidità sui nostri mercati”.
Il settore grafico italiano (stampa di libri, riviste e stampati pubblicitari e commerciali) genera un fatturato di circa 5,5mld di euro, con oltre 13mila imprese coinvolte e 75mila addetti. Il comparto della trasformazione e della cartotecnica (che comprende gran parte del mondo dell’imballaggio, compreso quello in plastica flessibile) coinvolge altre 3mila imprese, 60mila addetti e fattura quasi 8mld di euro. Tutto il comparto è un’eccellenza del made in Italy, con oltre 2,3mld di euro di saldo attivo sulla bilancia commerciale. Le potenziali ripercussioni delle difficoltà di questi settori sono dirette su tutto il mondo dell’informazione, sull’editoria libraria, di varia e scolastica. Rischia di venire meno la disponibilità di tutti i prodotti, che non possono essere commercializzati privi del loro packaging, anche quelli essenziali, come i farmaci, i beni alimentari, quelli per l’igiene personale. Anche il funzionamento dell’e-commerce rischia concretamente di venire compromesso, in assenza di imballaggi.
“Assografici – conclude Albertini – insieme ad Assocarta e Acimga nella Federazione Carta e Grafica, unisce la sua voce a quella di Confindustria nella richiesta di misure straordinarie che divengono sempre più urgenti per affrontare l’emergenza, sia in sede Ue che da parte del Governo italiano”.
Stampa editoriale e commerciale e produzione di packaging a forte rischio continuità produttiva
Guandong, la divisione Mr Magnus presenta Two Tack Jelly
La divisione Mr Magnus di Guandong presenta Two Tack Jelly, lo speciale nastro biadesivo trasparente senza colla con tecnologia Nano-Tack. Grazie alle sue potenti microventose, Two Tack Jelly assicura alta adesività ed estrema tenacia senza rovinare le superfici. 3 cm di nastro possono sostenere fino a 1 kg di peso, rendendo così Two Tack Jelly un’alternativa meno invasiva ai classici chiodi. I campi applicativi sono infiniti: interior e in-store decoration, home decor e diversi ambiti della visual communication. Two Tack Jelly può essere utilizzato per appendere stampe, pannelli, quadri e fotografie; fissare mensole, attrezzi o utensili; fermare tappeti e zerbini; attaccare tende. Inoltre, può essere impiegato come sostituto della colla anche per uso professionale, in particolar modo nella realizzazione di allestimenti.
Two Tack Jelly è contraddistinto da grande versatilità che lo rende utilizzabile su qualsiasi superficie, liscia o irregolare, anche le più delicate come legno, vetro, gres, ceramica. L’assenza di colla ne assicura la rimozione senza lasciare residui. Ideale sia per applicazioni indoor sia outdoor, resiste anche all’acqua senza perdere il suo potere incollante. Infatti, può essere lavato e riutilizzato fino all’esaurimento della capacità adesiva.
“Realizzato in gel trasparente, questo prodotto strizza l’occhio all’ambiente poiché a fine vita può essere smaltito insieme alla plastica e dunque destinato al riciclo, così come il suo imballo in cartone riciclato”, spiega Debora Martinez, sales specialist di Mr Magnus.
Disponibile in rotoli da 3 metri x 2,5 cm di larghezza, Two Tack Jelly è in vendita al dettaglio presso ferramenta, cartolerie, copisterie, primarie catene della grande distribuzione e centri specializzati nella vendita di prodotti per l’edilizia e il fai da te tra cui il Gruppo Made. Inoltre, Two Tack Jelly è acquistabile online sull’e-shop di Mr Magnus, anche in pezzi singoli.
Two Tack Jelly fa parte della Bravo Collection by Mr Magnus, la linea di prodotti messa a punto dall’omonima business unit di Guandong per un mercato trasversale, dagli stampatori fino al mondo B2C. Oltre a Two Tack Jelly, la Bravo Collection comprende infatti esclusive specialità in formato più piccolo tra cui nastri adesivi, lavagne, fogli ed etichette attacca-stacca lavabili.
Durst Expo 2022 Label, dal 26 al 29 aprile a Bressanone
Durst Group organizza un evento internazionale dedicato al comparto label, in programma dal 26 al 29 aprile presso l’headquarter di Bressanone. L’appuntamento, realizzato in collaborazione con AB Graphics, Actega, Avery Dennison, Fedrigoni, OMET, UPM Raflatac e altre realtà leader del settore, è rivolto in particolare a converter, stampatori e giornalisti interessati alla produzione di etichette di alta qualità. I partecipanti avranno l’opportunità di vedere in azione le stampanti della famiglia Durst Tau RSC in sinergia con i prodotti e le soluzioni degli altri brand che saranno protagonisti dell’evento.
“Dopo la cancellazione di Labelexpo Europe 2022, abbiamo deciso di organizzare un evento per offrire a clienti e prospect la possibilità di sperimentare dal vivo le innovazioni delle nostre soluzioni di stampa per etichette. L’appuntamento si svolgerà presso la sede centrale di Durst a Bressanone in collaborazione con molte aziende leader del settore che offrono prodotti e soluzioni complementari alla nostra gamma e che hanno subito aderito con entusiasmo all’iniziativa”, afferma Martin Leitner, Durst product manager Label&Flexible Packaging.
d*EXPO Labels 2022 prevede un fitto programma di dimostrazioni live dei sistemi Tau RSC, tavole rotonde, keynote di esperti del settore e presentazioni dal vivo delle aziende partecipanti. Inoltre, la Durst Lounge sarà deputata a momenti di confronto e networking per un proficuo scambio di idee in un’atmosfera rilassata.
Escursioni in e-bike sulle montagne circostanti e visite guidate nel centro storico di Bressanone con degustazioni di prodotti locali completano il programma offrendo momenti leisure per stimolare ulteriormente la condivisione di nuove idee.
I&C e Neos insieme per sostenere l’integrazione digitale
Dare impulso alla stampa digitale per l’industria e alle sue infinite potenzialità. Questo l’obiettivo della collaborazione appena sottoscritta tra Neos, produttore di avanzate stampanti digitali inkjet, e I&C, punto di riferimento per l’innovazione nel campo della stampa editoriale, commerciale e per il packaging. Una partnership che nasce e si sviluppa dalla volontà di creare forte integrazione tra le tecnologie di stampa tradizionali e le nuove opportunità offerte dalla stampa digitale di Neos.
Da una parte la I&C di Sante Conselvan, CEO anche di Fama International e Gama Americas, ex presidente di Atif e attuale presidente di FTA Europe, associazioni che rappresentano rispettivamente le aziende italiane ed europee operanti nel settore della stampa flessografica. Dall’altra Vincenzo Palumbo, ingegnere, già fondatore di Projecta Engineering, e Andrea Malagoli, manager esperto e apprezzato, molto noto nel mondo delle macchine per il packaging. Due realtà uniche e pronte per intraprendere una nuova e inedita avventura, accomunate dalla stessa visione imprenditoriale e dalla totale padronanza nel campo dei processi industriali.
«Oggi c’è una coesistenza tra la stampa rotocalco, flexo e offset, ma manca come supporto quella digitale», introduce il discorso Dario Cavalcoli, marketing manager di I&C, durante l’incontro con Neos in occasione del FlexoDay 2021. E prosegue: «Se parliamo di tecnologia, la flexo negli ultimi 25 anni è quella che ha avuto maggiore successo, ma chiunque adesso riconosce che la stampa digitale è il futuro. Questo non vuol dire che andrà a sostituirsi ai sistemi tradizionali, ma credo che, a fronte di tirature via via più contenute e di una progettazione grafica sempre più ricercata, oggi il suo utilizzo sia pienamente giustificato e caldamente consigliato se si vuole affrontare un mercato in forte competizione. Un’altra strada possibile è scegliere il digitale per integrare una tecnologia di stampa già in produzione».
La crescente varietà dei prodotti a disposizione, infatti, unita alle attuali tecniche di marketing e ai suoi strumenti, sta portando le aziende ad adottare nuove strategie per differenziarsi e raggiungere l’obiettivo primario: catturare l’attenzione di potenziali consumatori e stupire i clienti fidelizzati, ormai abituati alla novità. Nel settore del packaging alimentare, per esempio, lo studio di confezioni in grado di contraddistinguere un prodotto e renderlo facilmente riconoscibile è diventato un’attività che, insieme alla ricerca di materiali sempre più compatibili con l’ambiente, non può più essere trascurata.
«Facendo riferimento agli anni Novanta – commenta Andrea Malagoli, Neos director – era un tempo ancora acerbo per la stampa digitale e la tecnologia era ancora indietro. Il mercato non era pronto, i brand andavano con grandi numeri e avevano poche variazioni nel packaging. Non c’era tutto il fiorire di piccole aziende che c’è ora, che coprono anche diversi segmenti di mercato e che hanno produzioni medio basse. Nel panorama contemporaneo una tecnologia che ha nella flessibilità il suo punto di forza troverà sicuramente uno spazio significativo, così come l’ha trovato nel labelling».
In questa direzione va la tecnologia Neos, studiata per creare soluzioni ibride in cui l’unità a getto d’inchiostro può essere combinata con unità flessografiche o rotocalco, il che è utile nei mercati degli imballaggi. Così come nel packaging, anche in altri settori il turn over di tendenze e la consapevolezza che le produzioni di massa saranno affiancate da lotti progressivamente più customizzati ed esclusivi stanno portando le aziende a ricercare tecnologie che permettano di innovare il proprio business. Ma anche a sperimentare e testare nuovi progetti senza rischiare di essere sopraffatte dai costi proibitivi dei metodi classici, ammortizzati solamente in caso di ampie tirature.
Negli anni, infatti, la stampa digitale è diventata sempre più conveniente: non richiede la preparazione di lastre o matrici e qualsiasi quantità può essere stampata senza incidere sul costo della singola copia. Quello che, però, contraddistingue Neos dai suoi competitor è l’approccio personalizzato al cliente, che riesce a garantire grazie al fatto che ogni parte delle sue macchine viene sviluppata in casa e può essere plasmata sulle singole esigenze. Ogni aspetto, dalla meccanica all’elettronica, passando dal software e dal colour management, è frutto dell’ingegno e della collaborazione del team interno. Quanto alla qualità di stampa, le macchine Neos possono accogliere 200 tipi di testine. Di recente, inoltre, l’azienda ha inglobato un produttore di inchiostri per poter avere pieno controllo sulla resa e studiare il miglior preparato in base al tipo di supporto: plastica, carta, cartone, legno, metallo e vetro.
«Per noi gli inchiostri sono importanti – prosegue Malagoli – perché ci permettono di usare al meglio la nostra tecnologia. Questa è una rivoluzione nel mondo della stampa digitale che le grandi aziende fanno fatica a cavalcare e su cui noi invece puntiamo tantissimo».
Canon presenta la nuova versione web di PosterArtist
Canon presenta una nuova versione web di “PosterArtist”, rendendo più semplice la creazione e la stampa di poster in-house. Tutto ciò che serve per iniziare a creare un poster è una stampante Canon compatibile e l’accesso al sito PosterArtist dove è possibile trovare un’ampia gamma di modelli, immagini, font e clipart.
Questo software gratuito per la creazione di poster online è compatibile con un’ampia gamma di dispositivi Canon, tra i quali: le stampanti di grande formato della serie imagePROGRAF, i sistemi di stampa imagePRESS, i sistemi multifunzione della serie imageRUNNER, i versatili modelli iSENSYS fino alle stampanti per la casa e i piccoli uffici incluse nelle gamme PIXMA e MAXIFY.
Hiro Imamura, vice presidente marketing&innovation, digital printing&solutions di Canon Europe ha commentato: “I poster stampati rimangono uno dei sistemi più efficaci per far conoscere un prodotto, un servizio o un evento. Che si tratti della campagna pubblicitaria per un punto vendita di alto profilo, di un evento pubblico o di un mercato agricolo locale, la versione web di PosterArtist consente ai nostri clienti di realizzare straordinari materiali promozionali, sbloccando il loro potenziale creativo e ampliando il valore della loro stampante. Fino ad oggi, i clienti che desideravano produrre poster dovevano investire in complessi pacchetti di design e impiegare molto tempo per scoprire come utilizzarli. Adesso, grazie all’intuitiva interfaccia utente di PosterArtist, qualsiasi cliente Canon, dal produttore di grafica professionale all’utente non professionista, può creare poster, volantini e striscioni di grande impatto, indipendentemente dal livello di esperienza nel campo del design. Inoltre, la possibilità di accedere al software sempre e ovunque assicura agli utenti privati e business la flessibilità necessaria per personalizzare i loro poster in linea con le attuali modalità di lavoro ibrido.”
La nuova versione web di PosterArtist guida l’utente attraverso tutte le fasi di creazione e stampa dei poster. Coloro che hanno già un’idea chiara di ciò che vorrebbero progettare possono semplicemente selezionare “Poster”, “Flyer” o “Banner” dal menu dell’applicazione. Oppure, chi ha già un obiettivo preciso in mente può selezionare un tema, come “Retail/Distribution” o “Sale”. L’opzione “Auto Design” aiuta a creare poster, volantini e striscioni ex novo. Selezionando una categoria come “Food and Beverage” o “Newly Opened” e immettendo un titolo e delle immagini, è possibile generare molteplici proposte di design.
Pro-Gest sospende le attività di sei cartiere del Gruppo a causa dell’incremento dei costi energetici
Pro-Gest, il più importante gruppo cartario italiano, annuncia che la produzione delle 6 cartiere del Gruppo attive in Italia sarà sospesa a causa dell’ulteriore aumento dei prezzi del gas naturale. A seguito della rapida escalation delle quotazioni del metano, ora ai massimi storici, Pro-Gest invoca la forza maggiore e decide di interrompere temporaneamente la produzione di tutte e 9 le macchine continue di carte per ondulatore e tissue.
Accanto ai rincari energetici, la situazione dei prezzi delle materie prime, ancora in crescita, e l’aumento del costo dei trasporti impediscono infatti di mantenere il costo della produzione entro i limiti consentiti dal mantenimento dell’equilibrio finanziario complessivo.
Si tratta di una decisione presa con enorme rammarico dal Gruppo di proprietà della famiglia Zago, in queste ore totalmente impegnata a cercare una soluzione nel minor tempo possibile e salvaguardare la solidità e stabilità del Gruppo, per questo costretta a una decisione immediata con grande senso di realismo. La carta, venduta a circa 680 euro a tonnellata, richiede oggi infatti circa 750 euro di soli costi energetici, al netto degli importanti investimenti effettuati dal Gruppo negli ultimi anni che consentono a Pro-Gest di avere un parco macchine all’avanguardia e stabilimenti allo stato dell’arte.
“È un momento di straordinaria e drammatica criticità che vogliamo superare quanto prima. Stiamo monitorando da vicino la situazione della guerra e siamo profondamente addolorati per il popolo ucraino, auspicando una soluzione immediata del conflitto armato. Anche a causa di queste gravi tensioni, il prezzo del gas naturale oggi è di oltre dieci volte superiore rispetto a dodici mesi fa ed è triplicato in poco più di una settimana. Ci auguriamo sinceramente di poter riprendere la produzione non appena le condizioni lo consentiranno e chiediamo alle istituzioni di intervenire per salvaguardare interi comparti produttivi, messi oggi fuori mercato da un aumento incontrollato dei costi”, afferma Francesco Zago, AD del Gruppo Pro-Gest.
Per il momento nessuna sospensione riguarderà invece gli impianti del Gruppo destinati alla produzione degli imballaggi.
Da Epson TM-L100, nuova stampante per etichette liner-free
Epson ha presentato la sua ultima stampante mPOS per etichette dedicata al mercato dei servizi di asporto, “clicca e ritira” e consegna di prodotti alimentari e non.
TM-L100 è una stampante per etichette altamente compatta e che non fa uso di carta siliconata. La stampante offre un’integrazione ePOS completa e semplice per iOS, Android e Java con i sistemi POS già in uso.
La stampante è fornita di diverse interfacce e funzioni, tra cui la funzionalità Sync and Charge, che consente agli utenti di collegare il tablet direttamente alla stampante gestendo sia la stampa delle etichette che la carica della batteria del tablet.
È importante sottolineare che la nuova stampante per etichette eco-sostenibile non genera quei rifiuti plastici normalmente derivanti da questa tipologia di utilizzo; inoltre con TM-L100 è garantito un risparmio di tempo: non è, infatti, necessario rimuovere le etichette dal momento che sono già pronte all’uso.
L’utilizzo di una stampante per etichette riduce gli errori legati alla scrittura a mano e consente di visualizzare chiaramente informazioni come il nome del cliente, l’indirizzo di consegna e la lista degli ingredienti utilizzati nella preparazione degli alimenti.
Con la stampante liner-free è possibile utilizzare un’ampia gamma di supporti tra cui etichette semi-permanenti ultra adesive ad alto spessore. Un’altra caratteristica di sostenibilità è l’avanzata funzione Epson di riduzione della carta, che consente un notevole risparmio.
Camillo Radaelli, head of sales business systems di Epson Italia, ha dichiarato: “La nuova TM-L100 è progettata per aiutare i fornitori di prodotti alimentari da asporto, clicca e ritira e consegne a domicilio a operare in modo più efficiente e a risparmiare tempo, con l’ulteriore vantaggio di fare uso di etichette eco-sostenibili. Le etichette senza carta siliconata possono migliorare i flussi di lavoro operativi, non dovendo essere staccate o scritte a mano, operazioni che richiedono molto tempo e possono causare errori. La stampante TM-L100 produce etichette chiare e leggibili e può contenere una serie di informazioni utili, come, ad esempio, i dettagli dell’ordine e la lista degli ingredienti utilizzati nella produzione degli alimenti. Inoltre grazie alle soluzioni ePOS incorporate, TM-L100 può essere integrata molto facilmente con qualsiasi software gestionale”.
La nuova TM-L100 è disponibile da febbraio 2022.
Fit for 55: dare priorità alla cogenerazione industriale
Assocarta, aderente a Cepi, Confederazione Europea dell’Industria Cartaria, si unisce alla Dichiarazione congiunta delle associazioni europee CEFS EU Sugar, Cerame-Unie, EUROFER, COGEN Europe, FEDIOL, IFIEC Europe, Primary Food Processors, STARCHEUROPE e ne condivide i contenuti in una lettera inviata ai 76 parlamentari italiani al Parlamento Europeo.
Il pacchetto “Fit for 55” deve salvaguardare l’operatività dei siti industriali con impianti di cogenerazione ad alto rendimento. I firmatari chiedono al Parlamento europeo e agli Stati membri di dare visibilità e valorizzare il contributo che la cogenerazione ad alto rendimento dà agli obiettivi climatici dell’UE. Dare la priorità all’utilizzo della cogenerazione ad alto rendimento in sito garantisce infatti riduzioni di emissioni di gas a effetto serra e rendimenti di efficienza energetica superiori a quelli che possono essere raggiunti con la produzione separata di energia elettrica e calore, liberando disponibilità di fonti energetiche pulite a prezzi competitivi.
Fino al 70% del fabbisogno energetico industriale è costituito da calore di processo a media e alta temperatura, la maggior parte del quale non può essere elettrificato in ragioni di costi o vincoli tecnici. Considerando i propri fabbisogni combinati di energia termica ed elettrica, così come la disponibilità la disponibilità e l’accessibilità di fonti energetiche in sito e in rete, molti consumatori industriali impiegano la cogenerazione per ridurre in modo economicamente efficiente i propri consumi energetici e le emissioni di gas serra. La cogenerazione è la migliore soluzione disponibile per molte applicazioni industriali.
In settori trainanti dell’industria sono oggi installati 60 GW di potenza elettrica di cogenerazione ad alto rendimento. Gli autoproduttori industriali cogenerano 192,5 miliardi di kilowattora di elettricità, che equivale al totale dell’elettricità prodotta nei Paesi Bassi e in Belgio messi insieme. In tutta Europa, la cogenerazione industriale fa risparmiare circa 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio: una quantità pari al 5% dell’obiettivo di efficienza energetica del 2020. La stessa tecnologia comporta una riduzione annua di 40 milioni di tonnellate di CO2 a livello europeo. Un dato che è equivalente alle emissioni prodotte da 30 milioni di auto a benzina.
I firmatari sostengono pienamente il nuovo obiettivo climatico al 2030 e l’impegno politico del Green Deal europeo per un’economia competitiva ed efficiente sotto il profilo delle risorse, che nel 2050 non genererà emissioni di gas serra. Osservano che per garantire il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione dell’UE, secondo criteri di validità in termini di efficienza economica e di competitività sul mercato globale, è necessario garantire all’industria manifatturiera europea l’accesso a calore ed energia elettrica sicuri, puliti e a prezzi ragionevoli. Ne consegue l’opportunità di incoraggiare un maggiore ricorso alla cogenerazione ad alto rendimento da parte degli operatori industriali. La cogenerazione apporta un contributo importante alla protezione del clima, dell’ambiente e delle risorse.
La cogenerazione è di per sé una soluzione di efficienza energetica estremamente preziosa e a prova di futuro, che può avere un ruolo di primo piano nella transizione verde. Il suo contributo al sistema energetico europeo e agli ecosistemi industriali comprende la sicurezza energetica (cioè l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia in sito), l’integrazione del sistema energetico (cioè la flessibilità delle domanda energetica), l’uso circolare dell’energia all’interno del sito e un’alternativa all’acquisto di energia ad alta intensità di carbonio dalla rete.
Nuovi adesivi Basf, più facile il riciclo di carta e imballaggi
Basf ha sviluppato adesivi che non interferiscono con il riciclo degli imballi in carta e cartone. Nascono così le etichette rivestite con Acronal RCF 3705 o Acronal RCF 3706, entrambi certificati da “Papiertechnische Stiftung” (PTS); istituto tedesco che supporta le aziende nelle fasi di sviluppo e applicazione di soluzioni basate sull’uso delle fibre.
“Ponendosi come obiettivo la neutralità climatica su scala mondiale – ha commentato Uwe Düsterwald, project manager sustainability in adhesives Basf – è fondamentale riuscire a stimolare la circolarità e i processi di riciclo. Con lo sviluppo degli adesivi riciclabili Acronal RCF 3705 e Acronal RCF 3706, Basf contribuisce in maniera decisiva a modalità di etichettatura più sostenibili anche per il settore logistica”.
Infatti, accanto a industria automobilistica e alimentare, la logistica è un settore in cui la domanda di etichette autoadesive è molto elevata, con le etichette che recano i dati di trasporto a rappresentare il segmento in più rapida crescita.
La nuova famiglia di adesivi risolve un problema cruciale per il riciclo degli imballaggi in carta e cartone. Infatti, mentre la maggior parte degli adesivi utilizzati per le etichette interferisce con il processo di riciclo della carta, questi nuovi adesivi sono facili da rimuovere e agevolano stampa e riutilizzo degli imballaggi in carta o cartone riciclati.
Come ha sottolineato Thomas Schiele, vice president adhesives, Fiber Bonding and Paper Coating Chemicals Basf: “La costante crescita della domanda di imballaggi ha fatto della riciclabilità una questione fondamentale per tutta l’industria. È necessario adottare misure che riguardino non solo i materiali di imballaggio, ma anche gli adesivi. L’innovazione delle nostre tecnologie adesive apre possibilità completamente nuove per un’economia circolare efficace, nell’industria degli imballaggi, ma anche in altri settori”.
Labelexpo Europe rinviata a settembre 2023
Tarsus Group, organizzatore di Labelexpo Global Series, ha annunciato che Labelexpo Europe 2022 è stato riprogrammato e che l’evento avrà luogo dall’11 al 14 settembre 2023. Il team organizzativo ha preso la decisione di spostare le date della manifestazione alla luce delle significative pressioni sulla catena di approvvigionamento che l’industria europea delle etichette sta attualmente vivendo, insieme alla situazione in rapida evoluzione in Ucraina.
La decisione è il risultato di una stretta consultazione con gli espositori, le associazioni e l’intero settore, che vede molti direttamente colpiti dalla carenza di componenti e materiali. Queste carenze, innescate dalla pandemia, si sono intensificate negli ultimi mesi con lunghi tempi di consegna. Lisa Milburn, amministratore delegato di Labelexpo, ha spiegato: “In primo luogo, vorrei riconoscere il sostegno che abbiamo avuto dal settore. La decisione di riprogrammare la fiera è stata una decisione molto difficile da prendere, abbiamo lavorato instancabilmente per superare i problemi della catena di fornitura e organizzare la fiera di cui l’industria ha bisogno, specialmente alla luce delle sfide degli ultimi due anni. Sfortunatamente questi problemi si sono dimostrati insormontabili in questa fase, quindi riteniamo che la riprogrammazione sia la decisione più responsabile da prendere”.









