Home Blog Pagina 161

Successo per Competence 18, l’evento porte aperte di Bobst 

Competence 18, la nuova edizione dell’evento porte aperte organizzato da Bobst, ha accolto oltre 600 visitatori, compresi molti tra i più importanti produttori e trasformatori di imballaggi ed etichette del settore. L’evento, che ha avuto luogo a giugno 2018 presso il Competence Center di Bobst a Mex, Svizzera, ha presentato le “Soluzioni per affrontare le sfide di domani”, prendendo in considerazione le principali sfide che i trasformatori di imballaggi si trovano ad affrontare, come ad esempio la necessità di tirature più corte, di una maggiore versatilità, di soluzioni per l’e-commerce e di una costante innovazione.

«Sviluppiamo le nostre soluzioni pensando ai nostri clienti e tenendo conto dei feedback che riceviamo durante i nostri eventi, poiché ciò ci consente di migliorarci continuamente» ha affermato Philippe Milliet, responsabile della business unit sheet-fed. «Molti partecipanti sono rimasti sorpresi della vastità dell’offerta di Bobst. Bobst è esperta nella lavorazione, la trasformazione e la stampa dei materiali ed è stato davvero gratificante poter presentare alcune delle soluzioni più innovative della nostra azienda e spiegare ai visitatori che potremmo davvero aiutarli a fare la differenza e a migliorare in modo significativo la loro attività, oggi e domani».

I partecipanti hanno potuto assistere a dimostrazioni dal vivo con le principali macchine Bobst, alla presentazione dei Servizi Bobst e all’introduzione di alcune innovazioni davvero interessanti.

Ecco cosa ho imparato da Steve Jobs

Ce lo ha raccontato il re dei chief evengelist Guy Kawasaki, stretto collaboratore di Jobs sin dai tempi del primo Macintosh – considerato uno dei miti del mondo tech USA – in occasione del primo “Digital Convergence Day”, evento organizzato dall’Università Bocconi.

Jobs era sicuramente un innovatore e un visionario, ma  – ancor più- un uomo incredibilmente determinato e con capacità comunicative e persuasive fuori dal comune. Uno dei sui mantra principali era: Customers don’t know what they want. Come dire: «Non importa quello che chiedono le persone, dobbiamo essere noi a proporre il sogno del futuro, il prodotto che nessuno immagina possa esistere, ma di cui non si potrà più fare a meno».

Nell’era dei Big Data, questo pensiero contrasta in modo piuttosto evidente con le nuove tendenze del digital marketing orientate alla raccolta dei dati, alla loro elaborazione ed al delivery di una strategia di comunicazione customer centric, esclusivamente finalizzata alla trasmissione di un messaggio personalizzato, su misura delle esigenze del consumatore.

D’altra parte, questo argomento era anche uno dei principali punti di contrasto e discussione con  John Sculley (colui che lo mise in minoranza nel consiglio di amministrazione di Apple, facendo in modo – di fatto – che venisse cacciato dall’azienda che lui stesso aveva creato). Sculley infatti sosteneva che che per avere successo era necessario che Apple commercializzasse prodotti “market driven” fatti su misura per rispondere alle esigenze e richieste del mercato. Al contrario, Jobs dimostrò – al suo rientro – di avere ragione nell’insistere nella creazione di prodotti unici, che prima non c’erano, vestiti con una strategia volta a trasformarli nella realizzazione di un sogno.

Per avere successo occorre quindi insistere con perseveranza nella ricerca di innovazione che porti “to the next curve”. Kawasaky ha ricordato che le aziende che hanno ceduto alla tentazione di intendere il futuro come una continua evoluzione – più o meno lineare – dei loro prodotti, hanno fallito. Il successo arriva quando, ad esempio – come per Bezos – si passa dalla carta al libro digitale, cioè quando si trovano nuovi paradigmi che rendono la vita più facile o divertente.

Ma la curiosità rimane il consiglio principale. Non smettere mai di fare domande come Therefore what? – Is there a better way?. E soprattutto Don’t worry, be crappy, spesso sostituito con un Good enough, is good enough. Inseguire la perfezione, nello sviluppo come nel management, non porta al risultato. Esiti ragionevoli sono già un successo. Kawasaky ha citato anche Reed Hoffman, il fondatore di Linkedin: «If you are not embarrassed by the first version of your product, you’ve launched too late». D’altra parte non è una novità: qualche magagna iniziale, da sempre, è il prezzo da pagare per chi parte per primo.

Goss e manroland web system pianificano la fusione

Goss International e manroland web systems, entrambi produttori e fornitori di sistemi di stampa offset a bobina per giornali, prodotti commerciali e packaging, stanno progettando di unire le loro attività complementari. L’azienda combinata beneficerà del footprint geografico complementare delle aziende, creerà ampie sinergie, assicurerà la redditività a lungo termine e fornirà soluzioni orientate al valore, in particolare nel settore dei servizi post-vendita. Soggetta alle varie approvazioni di legge, la fusione dovrebbe essere completata entro la metà del 2018. L’attività Contiweb di Goss International non è inclusa in questa transazione. «manroland è sulla strada del successo» dichiara Alexander Wasserman, Ceo di manroland.«Vogliamo continuare a sviluppare questo percorso creando sinergie, promuovendo le nostre attività di ricerca e sviluppo e rafforzando il focus sull’innovazione. I nostri clienti potranno scegliere tra un portafoglio più ampio di prodotti e servizi». «Questa combinazione ci consentirà di realizzare estese sinergie che ci aiuteranno a servire in modo ottimale i nostri clienti» spiega Mohit Uberoi, Ceo di Goss.

Gli attuali azionisti di Goss, American Industrial Partners e di manroland, Possehl Group (Lübeck), continueranno a essere co-proprietari della nuova società che farà affidamento sulle competenze combinate dei suoi dipendenti e proseguirà ulteriormente le attività nei settori dei sistemi di stampa roto-offset, dei servizi e dei consumabili nei mercati dei quotidiani, del packaging, della stampa commerciale e della stampa digitale. Sarà inoltre guidata l’espansione del business attraverso l’offerta di retrofit e upgrade per le macchine già installate. La sistematica espansione delle attività di e-commerce sarà una delle principali aree di focus.

Reno De Medici: firmato il preliminare di acquisto del 100% di Barcelona Cartonboard

Reno De Medici rende noto che proprio oggi è stato stipulato con il fondo tedesco di private equity Quantum Capital Partners il preliminare di acquisto del 100% di Barcelona Cartonboard S.A.U., società di diritto spagnolo e settimo player europeo nel settore del cartoncino patinato.

Gli effetti contrattuali sono sospensivamente condizionati alle Autorizzazioni di legge da parte delle competenti Autorità Antitrust. Il closing dell’operazione è atteso entro la fine del 2018. Si ricorda che il prezzo provvisorio della partecipazione è basato su un Enterprise Value di 46,4 milioni di Euro – calcolato su un EBITDA proforma per il 2018 di 8,2 milioni di Euro – e su una PFN stimata in circa 9,9 milioni di Euro. Il prezzo sarà soggetto ad aggiustamenti, contrattualmente previsti, conseguenti al livello della PFN e del capitale circolante alla data di efficacia dell’operazione.

L’acquisizione verrà finanziata da Reno De Medici S.p.A. prevalentemente con il ricorso a una specifica linea esterna di finanziamento.

Con l’integrazione di Barcelona Cartonboard S.A.U., il Gruppo RDM, secondo produttore in Europa di cartoncino da materiale riciclato, rafforzerà la propria leadership nel Sud Europa e ottimizzerà il proprio portafoglio prodotti e il servizio clienti, grazie alla prossimità dell’impianto di Barcellona ad alcuni dei maggiori converters europei.

Reno De Medici S.p.A. si è avvalsa di UniCredit S.p.A. quale proprio advisor finanziario esclusivo e di EY per le attività di due diligence a supporto dell’operazione.

 

Liyu Italia, il nuovo che avanza

Sistemi flat bed con tecnologia LED e tecnologia a bulbo, stampanti roll-to-roll a eco-solvente, UV e per stampa diretta su tessuto, anche con forno per finissaggio in linea; elettronica Panasonic, teste Konica Minolta 1024i e inchiostri Odorless su tutta la gamma prodotti: l’offerta Liyu offre nuove frontiere per il mondo della visual communication e per la stampa industriale.

Il mercato italiano ne sta cogliendo le grandi potenzialità. Dall’esordio all’ultima edizione di Viscom Italia, al successo riscosso sul palcoscenico internazionale di Fespa, fino alla recente conferma in occasione di Print4All. «Il nuovo che avanza può destare dubbi e curiosità, – commenta Paolo Littamè, portavoce Liyu Italia. – Per questo invitiamo gli operatori del settore pronti a investire in tecnologie emergenti e nuove, a fare un ultimo test visitando il nostro Centro Demo. Le prestazioni delle stampanti Liyu stupiscono, offrendo standard inediti. Ne sono conferma le numerose installazioni di questi primi mesi di attività in Italia».

Tra le ultime novità del catalogo Liyu, i sistemi presentati in anteprima italiana a Print4All: la flat bed KRJ-3020 UV-LED per supporti rigidi fino a 100 mm con un carico massimo di 300 kg e la roll-to-roll PCT-SPEED 3200 eco-solvente, con 330 cm di luce e velocità massima di 290 mq/h. I clienti del Centro-Nord Italia, inoltre, possono beneficiare della solidità e del know-how consolidato di Colorcopy, player attivo da oltre 25 anni nel mondo delle arti grafiche e della visual communication, che ha siglato con Liyu un accordo per la commercializzazione di tutta la gamma.

Nella nuova sede OKI apre le porte a verticalità, personalizzazione e versatilità

A conferma della crescita ottenuta negli ultimi anni, e della volontà di credere sempre più nel mercato italiano, OKI cambia sede, alla ricerca di nuovi spazi, ma soprattutto di nuove opportunità. Lasciata la  precedente collocazione di Lacchiarella, a Sud di Milano, l’arrivo negli spazi direzionali storici di Milanofiori ad Assago, coincide anche con rinnovate ambizioni. «Durante i miei venticinque anni di lavoro in questa società ho visto crescere una stretta relazione con i collaboratori in Italia, afferma Dennie Kawahara, managing director di OKI Europe -. Oggi possiamo contare su un gruppo particolarmente affidabile, per buona parte con noi da lungo tempo».

In attesa di scoprire le carte sul futuro del grande formato ereditato da Seiko, il centro dell’attenzione resta sulle soluzioni a toner e la versatilità delle applicazioni create dal proprio ecosistema. «Uno degli obiettivi strategici è continuare a crescere nella stampa professionale con prodotti specifici per ogni settore – prosegue Kawahara -. Il successo dei sistemi a 4 colori più il bianco si affianca alle potenzialità del dato variabile e all’interesse per il sistema di stampa delle buste». Tra le novità ormai prossime, rilanciare la sfida nel settore delle etichette, puntando forte su personalizzazione creatività.

Nel frattempo però, la nuova casa Oki vuole tornare a diventare luogo di incontro per partner e clienti. «Nella vecchia sede ormai lo spazio non era più sufficiente – osserva Romano Zanon, general manager south regional marketing di OKI Europe -. Ora invece possiamo tornare ad accogliere i partner, invitare i clienti per mostrare dal vivo soluzioni e metterle alla prova insieme». In particolare, grande attenzione alle opportunità offerte dalle soluzioni verticali, a partire da sanità e signage.

 

 

Da Ricoh la nuova ricerca The Future of Print

Secondo la nuova ricerca Ricoh The Future of Print, le tecnologie di stampa ricoprono un ruolo fondamentale nella formazione degli studenti facilitando loro l’ingresso negli ambienti di lavoro di oggi e di domani.

I cambiamenti demografici e le nuove tecnologie stanno trasformando il volto del settore dell’Istruzione. In particolare, secondo la nuova ricerca Ricoh l’88% dei dirigenti delle università (campione: 787 strutture) è convinto che digital fabrication e stampa 3D possano dare un contributo molto positivo alla formazione degli studenti preparandoli meglio al mondo del lavoro.

David Mills, CEO di Ricoh Europe, commenta: «In molti corsi universitari, digital fabrication e stampa 3D possono aiutare a concretizzare concetti complessi. Il modo in cui le persone e le macchine interagiscono tra loro continua ad evolvere. Integrare aspetti tecnici nel programma dei corsi aiuta gli studenti a sviluppare oggi competenze che saranno imprescindibili negli ambienti di lavoro di domani».

Queste competenze sono importanti ad esempio nell’ambito della prototipazione e progettazione di parti finite nel settore medicale, automobilistico, ingegneristico e tessile. Il 65% sostiene che la stampa 3D sia un aspetto sempre più importante nel programma STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). L’84% delle università coinvolte ha già investito, o prevede di farlo nei prossimi due anni, in tecnologie di stampa che permettono agli studenti di produrre e personalizzare oggetti per mettere in pratica quanto appreso. Il 66% delle università sostiene che investire nelle nuove tecnologie di stampa sia il giusto modo per essere più attrattive verso i potenziali studenti e per coinvolgere maggiormente coloro che già lo sono grazie a corsi personalizzati. Sempre in quest’ottica, molte università cercano di semplificare il più possibile l’accesso a risorse e informazioni, fornendo agli studenti contenuti personalizzati (48% del campione) e offrendo loro flessibilità nel printing grazie alla possibilità di inviare in stampa i propri lavori ovunque si trovino (43%).

 

Kodak aumenta il prezzo delle lastre

Kodak ha annunciato che aumenterà il prezzo delle lastre di stampa offset in tutto il mondo. Il prezzo delle lastre subirà un aumento fino al 9%. Il prezzo dell’alluminio, il materiale grezzo primario impiegato per la produzione delle lastre di stampa, è aumentato significativamente negli ultimi mesi. Sebbene si sia provveduto a una riduzione dei costi interni e a un miglioramento della produttività operativa, l’aumento dei prezzi d’acquisto dell’alluminio ha raggiunto una dimensione tale da non poter essere più sostenuto dalla società, come indicato durante la conference call di comunicazione dei risultati del Q1 2018.

John O’Grady, presidente della divisione dei sistemi di stampa Kodak, ha spiegato che, «A causa dell’attuale aumento dei prezzi dell’alluminio, che ha raggiunto i massimi livelli da tempo, si è reso necessario implementare un incremento del prezzo delle lastre. Sebbene Kodak si sia impegnata a fondo per ridurrei propri costi operativi al fine di diminuire l’impatto dell’alluminio, il divario è diventato per noi troppo grande da sostenere, desiderando mantenere al contempo una qualità elevata dei nostri prodotti».

O’Grady ha poi aggiunto «Con uno sguardo rivolto al futuro, stiamo esplorando diversi modelli commerciali per ridurre gli effetti della volatilità dell’alluminio sui nostri clienti. I nostri clienti possono, dal canto loro, adottare alcune misure per controbilanciare l’aumento del prezzo delle lastre. Gli stampatori possono trarre vantaggio dall’aumento del prezzo dell’alluminio tramite il riciclo delle lastre utilizzate, mentre molti clienti riescono a risparmiare ulteriormente convertendosi alle lastre senza sviluppo chimico Sonora, che consentono di eliminare i costi di trattamento delle lastre, inclusi i costi chimici, idrici ed elettrici».

 

Gabel Group, export e vendite in crescita grazie a Durst Serie Alpha

Durst ha contribuito con un approccio di partnership a trasformare il business di Gabel Group favorendo l’apertura di nuovi mercati di esportazione. Importante produttore e rivenditore di biancheria per la casa con sede nel cuore del distretto tessile italiano, Gabel ha investito nella stampante multi-pass ad alte prestazioni Alpha 330 con inchiostro a pigmento One-Step Greentex P.

Installata nello stabilimento situato nei pressi di Milano, Durst Alpha 330 ha permesso a Gabel Group di realizzare una produzione digitale su scala industriale, tanto che l’azienda sta valutando di investire in un secondo sistema per soddisfare le esigenze in costante evoluzione di tirature sempre più ridotte e fortemente personalizzate, mentre continua a diversificare ed espandersi in nuovi mercati.

«Il volto del retail sta cambiando», dichiara Michele Moltrasio, Chairman e Presidente del Gruppo Gabel. «Oggi la maggior parte degli ordini comporta la stampa di centinaia di metri rispetto alle tirature di migliaia di metri del passato, ma aumenta enormemente il numero delle commesse. I negozi al dettaglio richiedono disegni e colori diversi ogni due o tre settimane perché vogliono sviluppare nuove idee e collezioni inedite. Mentre continuiamo a espandere il mercato export, che attualmente rappresenta circa il 20% delle nostre attività e prevediamo raddoppierà entro un anno, il digitale diventerà sempre più importante perché praticamente ogni Paese europeo ha specifiche differenti per la produzione di biancheria. E Durst Alpha 330 è la risposta perfetta per soddisfare le nostre esigenze».

«Abbiamo scelto Durst perché non solo è il miglior fornitore possibile, ma offre anche la migliore qualità in fatto di stampa digitale», prosegue Moltrasio. «Alpha 330 ha soddisfatto e superato le aspettative e vorremmo investire al più presto in una seconda stampante della stessa Serie. Sempre più applicazioni stanno diventando possibili grazie al digitale che al momento rappresenta il 10% del nostro fatturato, ma mi aspetto che entro i prossimi 5 anni tale cifra raggiunga circa il 30%. A un anno dall’installazione abbiamo stampato circa 400.000 metri solamente con Durst. Un risultato che grazie alle opportunità di personalizzazione offerte da questa tecnologia ci ha permesso di aprire nuovi mercati, in particolare quello dell’export».

Alpha 330 utilizza l’inchiostro pigmentato eco-compatibile Durst One-Step Greentex P, sviluppato appositamente per le stampanti Alpha Series e basato sulla tecnologia Durst Water Technology. Grazie a questo inchiostro materiali come cotone, poliestere e policotone non richiedono pre e post trattamento, accelerando e semplificando così l’intero processo che risulta quasi un processo “a secco”.

La nuova Textile Collection di Guandong

Destinato quasi esclusivamente per oltre 20 anni al nobile segmento della fine art, oggi il tessuto è entrato a pieno titolo nel mondo della stampa digitale con una presenza tanto capillare che ormai non esistono applicazioni che non si possano realizzare con questo materiale. «Il tessuto è friendly, non suscita timori ed è uno ‘di casa’ – commenta Fabio Elmi, Guandong marketing manager.– Versatilità, ecosostenibilità ed estrema maneggevolezza sono le caratteristiche che ne hanno decretato il successo, favorito anche dalla rapida evoluzione delle tecnologie inkjet e degli inchiostri, che hanno completamente rivoluzionato la percezione di questo prodotto sul mercato».

Pioniere dello Spot Déco, Guandong risponde a questa nuova esigenza con l’esclusiva Textile Collection. Messa punto dal reparto R&D interno,la gamma comprende una varietà di supporti completamente rinnovata, studiata appositamente per adattarsi alle caratteristiche delle diverse tecnologie di stampa, dagli inchiostri eco-solvente fino al Latex e all’UV LED. Tra le novità spiccano il Block-out poliestere, che raddoppia la creatività grazie alla possibilità di essere stampato su entrambi i lati, e il Texon Quattro, dalla finitura ruvida e dal retro grigio per la realizzazione di grafiche di altissimo impatto. Quest’ultimo in particolare è ottenuto grazie a un innovativo processo di produzione che permette di ottenere un banner tessile piacevole al tatto (mano cotoniera) e di alto effetto estetico.

Best seller della Textile Collection Guandong, inoltre, sono i supporti della linea Backlit, adeguatamente resinati che possono essere stampati e montati in strutture dotate di luci LED per illuminare attraverso le immagini, in particolare nel settore retail. «Il mondo della retroilluminazione indoor è ormai dominato dal tessuto, che gioca un ruolo fondamentale anche in ambito di soluzioni per l’interior decoration grazie a materiali sempre più poliedrici, leggeri ed eleganti» spiega Fabio Elmi.