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La certificazione Ul Greenguard Gold agli inchiostri Canon

Canon Europe ha ottenuto la certificazione Greenguard Gold dall’ente UL Environment per la gamma di inchiostri UV curable per le stampanti flatbed Océ Arizona e per gli inchiostri UVgel per la stampante roll-to-roll Océ Colorado.

I criteri per ottenere questa certificazione indipendente e ampiamente riconosciuta, sono tra i più severi in materia di emissioni. La Greenguard Certification stabilisce standard basati sulle prestazioni, per definire e certificare prodotti e processi che assicurano un basso livello di emissioni chimiche negli ambienti interni. Gli standard riguardano principalmente materiali edili, finiture e complementi d’arredo, mobili, prodotti per la pulizia e dispositivi elettronici.

Alberto Uggetti, vicepresidente e general manager di UL Environment, ha dichiarato: “UL incoraggia le aziende a testare nuove tecnologie per tutelare la salute dei consumatori; ciò è particolarmente importante negli ambienti sensibili, come ospedali, scuole e altri luoghi pubblici. Ci congratuliamo dunque con Canon che ha ottenuto la certificazione Greenguard per la sostenibilità ambientale delle proprie tecnologie”.

Numerosi clienti Canon diversificano la propria attività realizzando, attraverso la stampa grande formato, applicazioni di design d’interni. Anche per questo è molto importante ottenere certificazioni indipendenti che testimonino il basso livello di emissioni degli inchiostri, garantendo a produttori di soluzioni grafiche nonché ai loro consumatori la piena sostenibilità dei prodotti utilizzati.

Gli inchiostri Océ UV per la serie di stampanti a getto d’inchiostro di grande formato Arizona sono a basse emissioni e a bassi odori per garantire stampe nitide e di qualità su svariati supporti, tra cui un’ampia gamma di substrati rigidi utilizzati per decorare gli spazi interni. 

L’inchiostro Canon UVgel è parte dell’innovativa tecnologia alla base della stampante roll-to-roll Océ Colorado 1640 da 64”, annunciata recentemente. La nuova stampante è stata progettata per eccellere in un’ampia gamma di applicazioni per interni ed esterni, per l’ utilizzo in molti ambienti diversi, con un’incredibile gamut colori e la massima qualità che la rendono ideale per la decorazione d’interni. La certificazione sulla sicurezza è la chiave per permettere ai fornitori di servizi di stampa di promuovere e produrre stampe Canon UVgel, ad esempio carta da parati o segnaletica per interni, destinate ad ambienti interni.

Mark Lawn, director graphic & communications group di Canon Europe, ha dichiarato: “La certificazione Greenguard testimonia l’impegno di Canon nello sviluppare prodotti che permettano ai clienti di espandere i propri campi di applicazione. È importante che i nostri clienti sappiano che lavoriamo costantemente sia internamente che con i nostri fornitori esterni, affinché i nostri inchiostri rispettino i più elevati standard in termini sostenibilità e bassi livelli di emissioni”.

Iggesund vince in due categorie agli European Carton Excellence Awards

Gli astucci realizzati con il cartoncino di Iggesund Paperboard si sono aggiudicati il primo premio in due diverse categorie all’edizione degli European Carton Excellence Awards 2017. L’assegnazione dei premi si è svolta durante il congresso Pro Carton/Ecma tenutosi a Vienna a fine settembre. I cartoncini Iggesund sono stati utilizzati per le confezioni vincitrici nelle sezioni ”Bellezza e Cosmetica” e ”Save the Planet”, nuova categoria introdotta.

Il Beauty Box del marchio FEMIA Cosmetics Vertriebsgesellschaft è un trattamento intensivo della durata di cinque giorni che, grazie alla sua alta concentrazione di ingredienti, rappresenta un vero toccasana per la pelle. La confezione colpisce al primo sguardo sugli scaffali dei punti vendita: la finestrella nell’astuccio polarizza l’attenzione sulle dieci fragili fiale in vetro contenenti il liquido rosa per il trattamento cosmetico.

L’impresa tedesca Rlc packaging group si è occupata della progettazione strutturale e della trasformazione. Il cartoncino utilizzato è Incada Silk 280 g/m2. Questi i segni particolari del design: le fiale sono accuratamente fissate al tappo ed alla base per una protezione efficace contro danni, rotture e distacchi prematuri, senza l’applicazione di una lamina di PET. Realizzato interamente in cartone, l’astuccio è del tutto riciclabile e rappresenta un connubio perfetto tra qualità e sostenibilità.

“Bella, semplice e sicura. Questa splendida confezione possiede ciò che serve per bloccare, proteggere ed esporre le preziose fiale in vetro con estrema eleganza. Le fiale vengono tenute in posizione dalla base e dal coperchio dell’astuccio. A confezione chiusa, vengono trattenute alle due estremità da aperture ricavate nella parte inferiore e superiore della confezione. All’apertura si presentano nel loro splendore. La verniciatura soft-touch aggiunge un tocco distintivo alla confezione, ha commentato la giuria.

Hal Allergy Venomenhal, vincitore nella categoria Save the Planet, costituisce un esempio di come idee intelligenti siano assai ricercate nel settore sanitario, offrendo maggiori vantaggi al consumatore e al produttore. La nuova struttura interna della confezione è stata sviluppata per adattarsi alla parte esterna di un astuccio preesistente e può essere incollata e montata utilizzando una confezionatrice semiautomatica. Il nuovo sistema sostituisce il design precedente, del tutto manuale, ed elimina la necessità di utilizzare un imballaggio dedicato per il trasporto. I colori stampati sul fondo della parte interna semplificano il corretto riempimento dei flaconcini nell’astuccio, essendo  corrispondenti a quelli del tappo. Il nuovo design riduce sostanzialmente i costi di imballaggio e la quantità di materiale utilizzato, sortendo effetti benefici sull’ambiente. Il comparto interno mantiene i flaconcini integri e pronti all’uso. In aggiunta, il nuovo astuccio ha un ingombro minore del precedente, assicurando un ulteriore risparmio sui costi.

È la riduzione considerevole di materiale per l’imballaggio di questo astuccio ad averne decretato la vittoria nella sezione Save the Planet. Il nuovo design ha permesso di eliminare il montaggio manuale delle confezioni e l’utilizzo di imballaggi dedicati per il trasporto. Questo non ha tuttavia pregiudicato la sicurezza dei preziosi flaconi contenuti al suo interno”, è stato il verdetto della giuria.

È Federico Gonzalez il nuovo marketing & sales director di Pixartprinting

photo credits: andrea verzola www.andreaverzola.com

Giunta al 23° compleanno, Pixartprinting ha creato in Italia il mercato del web to print, esportando poi negli anni il modello vincente anche all’estero. 600.000 clienti attivi, 700 dipendenti operativi presso la sede veneziana che occupa una superficie di 35.000 mq, 400 prodotti a catalogo per un totale di 3 milioni di combinazioni possibili, 10.000 lavorazioni al giorno da cui i 3 milioni di colli spediti su base annua in oltre 50 Paesi.

Il cuore di Pixartprinting è formato da Produzione & Tecnologia che si fonde con Marketing & Sales dando vita a sinergie che massimizzano il valore dell’azienda. I nuovi prodotti nascono infatti grazie all’inedito utilizzo di tecnologie innovative, al lavoro del reparto R&D che intercetta nuove esigenze dell’utenza, all’attività del marketing che sviluppa nuovi mercati, come è avvenuto di recente con la linea del packaging. Un’attività quella del marketing che sicuramente ha contribuito in modo significativo alla crescita aziendale. Pixartprinting, infatti, dispone di un reparto interno dedicato fortemente orientato all’online advertising. Con 45 addetti contraddistinti da skill ed esperienza consolidata, oggi il reparto è guidato da Federico Gonzalez, dal 1 ottobre nuovo marketing & sales director.

Origini argentine, trasferitosi ventenne in Italia per perseguire la carriera di atleta professionista in forze alla nazionale argentina di pallamano, prosegue gli studi in Italia e continua a sviluppare la sua passione per il marketing. Conseguita la laurea in Economia Aziendale con indirizzo marketing all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dopo alcune esperienze lavorative, Federico entra in Pixartprinting. Qui ha inizio il suo lungo e stimolante percorso di carriera che lo porta a ricoprire ruoli sempre più importanti: da problem solver nel customer care a digital marketing manager, da commercial manager all’attuale incarico di direttore marketing & vendite. “Pixartprinting è una realtà unica, non solo per il suo indiscusso posizionamento sul mercato, ma anche per la possibilità che offre di sviluppare all’interno dell’azienda competenze come è capitato a me. Sicuramente uno dei punti di forza è la capacità di trasferire in chi ci lavora la passione per quello che si fa, che ti spinge a raggiungere insieme, come una vera squadra, traguardi sempre più ambiziosi”, commenta Federico.

Gonzalez è alla guida di un reparto marketing già molto strutturato, come poche aziende hanno in Italia, dove si prevedono nel breve ulteriori integrazioni. Ad oggi le attività svolte dal team si suddividono in: Comunicazione, che comprende le attività di localizzazione, copywriting, content marketing, graphic design e creatività; Digital marketing, che tra le altre attività include SEO, SEM e Digital Advertising; Web Design, focalizzato sull’ottimizzazione del tasso di conversione e sulla user experience; CRM e Customer Strategy per i programmi di fidelizzazione e la massimizzazione del ciclo di vita dei clienti, R&D per lo sviluppo di nuovi prodotti e Planning & Analysis per la pianificazione commerciale delle campagne, il pricing, il monitoraggio dei competitor e le attività di analisi dei dati.

Gli obiettivi per il prossimo futuro di Pixartprinting? “Stiamo mettendo in atto nuove azioni per consolidare la nostra leadership nell’Upload & Print e per garantire la crescita a doppia cifra conseguita negli ultimi anni in un contesto che però sta cambiando – illustra Federico Gonzalez. Il mercato è sicuramente più affollato e, oltre ai competitor diretti, la nostra politica di diversificazione ci porta a confrontarci anche con aziende verticali che operano in segmenti che vanno oltre il service di stampa. La sfida è sempre più avvincente e per questo abbiamo in programma un ulteriore sviluppo del nostro team con aree di competenza oggi non ancora presenti in azienda”.

Avery Dennison investe in Gauzy, sviluppatore di film specializzati a cristalli liquidi

Avery Dennison Corporation ha dichiarato di aver investito in Gauzy, uno sviluppatore e produttore con sede in Israele di materiali, film, applicazioni e soluzioni a cristalli liquidi per svariati mercati tra cui quello edilizio, automobilistico, dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici, dell’energia solare ed altri.

Con sede a Tel Aviv, in Israele, Gauzy ha commercializzato con successo diversi prodotti in “vetro intelligente”, tra cui un film switchable incorporato per vetri in grado di passare da trasparente a satinato con il semplice tocco di un pulsante. Gauzy è un fornitore che offre una soluzione integrata garantita che comprende film per vetri, controller hardware per l’uso e la conservazione dei film, nonché certificazione e formazione complete con strumenti di verifica per i suoi partner in tutto il mondo. Questo film è attualmente utilizzato in applicazioni architettoniche e se ne sta valutando l’applicazione nel settore automobilistico.

La divisione commerciale Hanita di Avery Dennison, che produce film specializzati per tutta una serie di applicazioni industriali e commerciali, ha stipulato un accordo con Gauzy per collaborare nello sviluppo e nella commercializzazione di una versione retrofit del film switchable per vetri di Gauzy, che sarebbe una preziosa aggiunta per il portfolio Avery Dennison di film per vetri. Hanita di Avery Dennison ha identificato opportunità nei segmenti dell’architettura e della vendita al dettaglio per tali soluzioni. In particolare, le due aziende prevedono la possibilità che dalla loro collaborazione nascano ulteriori opportunità di sviluppo di prodotto nel settore automobilistico.

“Siamo lieti di collaborare con gli innovatori di Gauzy allo sviluppo e all’espansione della loro tecnologia di film switchable” ha dichiarato Georges Gravanis, presidente del gruppo Label and Graphic Materials di Avery Dennison. “Inoltre, non vediamo l’ora di sfruttare l’esperienza delle nostre due aziende per guidare l’innovazione nell’ambito dei film specializzati e sviluppare nuove applicazioni e canali di vendita per questi materiali così versatili”. “Questo è un importante traguardo per Gauzy. Non vediamo l’ora di collaborare con Avery Dennison per alimentare le nostre capacità di ricerca e sviluppo e creare nuovi prodotti innovativi. In qualità di investitore strategico, Avery Dennison migliorerà in maniera significativa la nostra rete di distribuzione grazie alla sua vasta portata nel mercato del retrofit” ha dichiarato Eyal Peso, amministratore delegato e co-fondatore di Gauzy.

Canon per la riduzione dell’impatto ambientale nei processi di stampa

Promuovere l’eco-sostenibilità come fattore chiave per lo sviluppo aziendale, sensibilizzando clienti e partner riguardo l’importanza della riduzione delle emissioni nei processi di stampa è motivo di impegno costante da parte di Canon, da sempre attenta allo sviluppo di soluzioni green.

Di questo impegno e dell’importanza delle attività di sensibilizzazione sul fronte dell’ecosostenibilità Canon parlerà in occasione della tavola rotonda dal titolo “Carta In Regola” organizzata da Perego Carta Spa nel quadro di un evento speciale dedicato alla storia della carta e della stampa che si terrà presso la Gipsoteca del Liceo Artistico di Porta Romana Firenze, il prossimo 26 ottobre.

Moderata da Marco Vimercati, esperto di comunicazione, la tavola rotonda, cui parteciperà Daniela Valterio, enviroment, Quality & Product Safety Manager di Canon Italia insieme a Marco Perego di Perego Carta SpA, Massimo Rumunni, Vice Direttore di Assocarta e Chairman of the  Ecolabel Issue Group presso CEPI, Marco Bertolo, Direttore Commerciale Italia di Favini, e Geary Brod,Head of Sales Region Western Europe at Mondi Uncoated Fine Paper Sales, sarà l’occasione per trattare il tema della sostenibilità della carta e della stampa, con particolare attenzione alle carte certificate e a quelle riciclate.

Si tratta di un tema molto caro a Canon che promuove da tempo il progetto “Climate Neutral Printing”: un programma sviluppato da Climate Partner che consente di calcolare le emissioni di COcollegate alle attività di stampa e la relativa riduzione grazie a progetti di compensazione, a partire dall’ottimizzazione dei dispositivi utilizzati. I clienti Canon possono scegliere tra diversi progetti per la compensazione delle emissioni di CO2, certificati in base a standard internazionali e sottoposti a regolari controlli.

In questa direzione si ascrive anche l’introduzione di carte della serie “zero label”, le cui emissioni – già ridotte all’origine perché prodotte in maniera sostenibile –  vengono compensate da Canon, rendendole di fatto “carbon neutral”. Queste carte hanno l’etichetta “Climate neutral paper” e numero identificativo.

“Siamo lieti di partecipare a questo evento dedicato a un tema centrale per noi e per la nostra azienda. Ed è un piacere che questa iniziativa veda grande coinvolgimento delle generazioni più giovani. In Canon crediamo fortemente che l’adozione di misure e soluzioni ecosostenibili costituisca una lezione di responsabilità sociale e al tempo stesso un fattore chiave per uno sviluppo sostenibile delle aziende presenti e future. Negli anni, il programma “Climate Neutral Printing” ci ha permesso di proporci come partner di valore per tutte quelle realtà che desiderano rispettare l’ambiente e le direttive internazionali, compensando le emissioni generate da ogni singola stampa.” ha commentato Daniela Valterio, Enviroment, quality & product safety manager di Canon Italia che aggiunge: “Canon mette a disposizione dei propri clienti e partner la più avanzata tecnologia per assicurare il minor impatto ambientale possibile nei processi di stampa, senza per questo incorrere in un aumento dei costi o dei tempi di stampa”.

Esko ArtPro+ si rinnova

La nuova interfaccia utente sarà sicuramente un grande cambiamento per tutti gli operatori. Non ci sarà più bisogno del secondo monitor dove posizionare le palette perché il workspace è stato ripensato e lo spazio ottimizzato. Un selettore a rotella da accesso immediato a tutti i comandi del software in qualsiasi punto del monitor.

Preparare la grafica per un prodotto del mondo packaging, fatto di imballaggi flessibili, di astucci, scatole ed etichette, è un compito complesso che richiede software specifici. ArtPro è da sempre un protagonista assoluto e, da quando è entrato a far parte di Esko, la sua posizione sul mercato si è rafforzata.

Poiché sul mercato europeo il software per il l’imballaggio maggiormente diffuso soprattutto in realtà medio-piccole è Illustrator, Esko ha anche un’altra soluzione, DeskPack, costituita da una serie di plug-in in grado di funzionare sia con Illustrator sia con Photoshop, ma in questo articolo ci occuperemo solo di ArtPro; per farlo abbiamo dato voce a tre esperti a cui abbiamo chiesto di segnalare quanto ritenuto più importante.

Boris Gruppo, Application Sales Manager di Esko.
Boris Gruppo, Application Sales Manager di Esko.

Boris Gruppo, Application Sales Manager Esko

«Prima del rilascio di ArtPro+ il programma utilizzava un formato proprietario; per iniziare una qualsiasi lavorazione su un file era richiesto un passaggio di conversione dal formato di input a quello interno.

Durante questo passaggio il file subiva delle rielaborazioni e venivano estratte e collegate le immagini che diventavano così oggetti esterni. L’affermazione del PDF ha convinto Esko ad adottarlo; con ArtPro+ scompare il formato proprietario .ap ma rimane comunque la capacità di importarlo. Questo garantisce la compatibilità con l’archivio dei file già presenti in azienda ma non sarà più possibile salvare nel vecchio formato.

«La nuova versione può aprire PDF, PDF+, Normalized PDF e file ArtPro. Innanzitutto va chiarito cosa si intende con questi nomi; un PDF+ è un PDF con l’aggiunta di metadati in grado di specificare caratteristiche particolari. Il PDF+ può essere aperto con qualsiasi programma ma solo i software che seguono le specifiche ISO in corso di approvazione potranno trarre vantaggio da questi dati aggiuntivi.

Un Normalized PDF è un PDF che ha subito una lavorazione in un software Esko e per questo ha una struttura ottimizzata e contiene metadati utili a dare informazioni più dettagliate alle lavorazioni successive. In uscita il software salva sempre in formato PDF+ e, in un ambiente dove è presente il workflow di prestampa Automation Engine, questo consente di realizzare automatismi molto sofisticati grazie alla presenza dei metadati.

«Ritengo molto importanti tutte le funzionalità legate alla gestione dei livelli che, dalla loro introduzione nella versione 1.6 del PDF, hanno dato vita agli studi da parte del mondo del packaging. I livelli nei file grafici per i prodotti come scatole, astucci e imballi flessibili sono indispensabili e hanno la funzione di contenere informazioni inerenti il processo produttivo come per esempio le linee di taglio (cutting lines), le dimensioni del lavoro, le vernici, i bar code e altro ancora.

«Abbinando ai livelli i metadati è possibile aggiungere tantissime informazioni e dettagli al PDF abilitando così l’esecuzione di processi automatici sul file stesso evitando al contempo la dispersione dei dati. Ma il fatto che esista il modo per memorizzare informazioni extra per gestire i livelli non era sufficiente; c’era bisogno di un metodo standard. È stato il
Ghent PDF Workgroup a sviluppare un primo nucleo di specifiche per la nomina dei livelli e l’impostazione dei metadati
; queste poi sono confluite all’interno del sottocomitato ISO che si sta occupando della definizione della norma ISO/DIS 19593-1.

«Esko, che è stato tra i promotori degli studi sia nel GWG che in ISO, ha già inserito in ArtPro+ quanto stabilito dalla norma utilizzando gli Special Type Layers. Quando un livello diventa Special Type Layer acquisisce una lavorazione precisa (Processing Step) che sarà applicata a tutti gli oggetti presenti in esso.»

Angelo Manzoni, I.T. e Technical Service Manager in Digital Flex.
Angelo Manzoni, I.T. e Technical Service Manager in Digital Flex.

Angelo Manzoni, I.T. e Technical Service Manager in Digital Flex

«Noi abbiamo già inserito in produzione due postazioni con ArtPro+ per essere pronti alla transizione quando sarà rilasciata la versione definitiva; siamo specializzati nella fornitura delle matrici in fotopolimero per la stampa flessografica e per questo eseguiamo interventi sia grafici che tecnici sui file che i clienti di forniscono. Le cose da dire sulla nuova versione del software sono tante; personalmente utilizzo da più di vent’anni il software ArtPro e di cambiamenti ce ne sono parecchi. Nel nuovo ArtPro Plus la nuova interfaccia utente è sicuramente un miglioramento.

«Il nuovo “mirino” richiamabile con il tasto di destra del mouse mette a disposizione strumenti e informazioni contestuali velocizzando le operazioni. Il ridisegno delle palette e della barra degli strumenti lascia più spazio alla grafica, ma come utilizzatore finale preferirei avere ancora la possibilità di utilizzare un secondo monitor per la gestione delle finestre comandi.

La nuova interfaccia utente sarà sicuramente un grande cambiamento per tutti gli operatori. Non ci sarà più bisogno del secondo monitor dove posizionare le palette perché il workspace è stato ripensato e lo spazio ottimizzato. Un selettore a rotella da accesso immediato a tutti i comandi del software in qualsiasi punto del monitor.

«Con ArtPro+ è stato creato il concetto di modalità di utilizzo che aiuta l’operatore a eseguire i comandi di pertinenza di quella modalità senza rischiare di toccare altri elementi della grafica. Per esempio quando si deve lavorare sul trapping si entra in una modalità che consente di eseguire solo ed esclusivamente operazioni legate a quell’esigenza.

Questo approccio risulta utilissimo in grafiche molto complesse dove può capitare di spostare o eliminare inavvertitamente elementi molto vicini all’area su cui si sta lavorando.

«Nella preparazione dei file per la flessografia è necessario specificare retini diversi agli elementi che compongono la grafica; questa è un’operazione complessa che spesso si realizza con vari passaggi di raffinamento. Nella modalità “retinatura” ArtPro+ segnala con colori diversi le aree della grafica a cui è stato applicato un retino: questo consente di identificare subito gli oggetti coinvolti e di eseguire le modifiche senza timore di tralasciare nulla. In modalità “rottura” ArtPro+ segnala le aree dove sono presenti delle percentuali di punto che devono essere modificate per evitare problemi in stampa.»

Daniele Sala, co-proprietario di Altramente

«Altramente è una struttura che si occupa di comunicazione d’impresa e di prodotto ma lo sviluppo tecnico-grafico del packaging è l’attività principale dell’azienda. Seguiamo i brand dei nostri clienti dallo sviluppo creativo del progetto alla preparazione dei file ottimizzati per la stampa e per fare questo utilizziamo ArtPro dal 1999. La tipologia dei nostri lavori varia tra etichette, astucci e imballi esterni, generalmente progettati e sviluppati direttamente in ArtPro, in modo da poter verificare in tempo reale i risultati di stampa. Invece, i progetti che finalizziamo per conto dei nostri clienti sono per lo più prodotti in formato Illustrator e pdf e al nostro interno, sempre attraverso ArtPro, vengono ottimizzati per la stampa e ricondivisi in formato PDF con clienti e fornitori.

«Ho messo in test le nuove funzioni di ArtPro+ da circa sei mesi e penso che il prodotto abbia veramente tante funzioni interessanti, ma tre sono quelle che mi hanno colpito. La prima, quella che in assoluto risulta essere più utile nella risoluzione delle problematiche quotidiane, è la gestione del testo.
Mi spiego: importando in ArtPro file PDF che provengono da Illustrator, i testi a volte risultano frammentati in tanti blocchetti che devono essere “riuniti” a mano. Ora, il software, aprendo direttamente il file PDF e non eseguendo un’importazione, evita questo problema, presentando all’operatore blocchetti di testo su cui si può intervenire immediatamente; in termini pratici significa un notevole risparmio di tempo che rende, di conseguenza, più veloce e produttivo il lavoro.

«La seconda funzione che voglio segnalare è quella che consente di intervenire sulle sfumature multi-step: infatti, i comandi che, in presenza di sfumature raster, permettono di “clonare” i vari passaggi al fine di trasformarle in vettoriale, danno grandi vantaggi in termini di editabilità e di elaborazione da parte del RIP. Inoltre, ora è anche più semplice inserire colpi di luce sulle sfumature dei colori metallizzati, elaborazione molto frequente sui pack che devono catturare l’attenzione del consumatore.

«Terza funzione che ha determinato, a mio parere, un passo avanti importante, è il PDF come formato standard. Perché il PDF, contenendo tutto, dai font alla grafica, per la nostra tipologia di lavoro, è senza dubbio il flusso più sicuro di invio dei dati in un unico file agli stampatori.
È vero che anche con le precedenti versioni di ArtPro era possibile generare PDF ma “esportando” il file, mentre ora, con ArtPro+, non c’è nessun passaggio intermedio e questo garantisce maggiormente l’integrità del file “che vive” in una sola versione per tutta la fase di lavorazione.»

Tutti concordi nel dire che…

Ciò che emerge dalla chiacchierata con gli intervistati è il notevole passo avanti fatto da ArtPro+. Significativi tutti gli interventi orientati a rendere più veloce ogni attività di editing e messa a punto del file; per il settore della flexo le funzioni per la gestione della retinatura e per l’individuazione dei punti di rottura da sole giustificano il passaggio alla nuova versione.

Alcune considerazioni sono comuni a tutti gli intervistati e riguardano essenzialmente la gestione dell’interfaccia utente e delle scorciatoie da tastiera. Spesso chi si affianca agli operatori di ArtPro rimane affascinato dalla velocità con cui interagiscono con il programma; questo avviene perché molti comandi sono richiamati ed eseguiti tramite delle scorciatoie di tastiera, cioè senza toccare il mouse.

ArtPro+ su questo aspetto ha introdotto diverse modifiche, cosa poco gradita agli utenti che con la vecchia versione potevano anche personalizzare le scorciatoie; noi pensiamo che ci sia spazio per un miglioramento poiché in casa Esko c’è sensibilità alle richieste degli operatori.

Il software è in rilascio in versione definitiva e ci aspettiamo una significativa migrazione ad ArtPro+ quando sarà completa l’integrazione con Automation Engine poiché sempre di più la fase di preparazione dei file richiede l’applicazione di automatismi, come per esempio l’inserimento del cartiglio, che può essere realizzata senza l’intervento dell’operatore a patto che ArtPro+ e il flusso di lavoro di prestampa comunichino.

ArtPro+ funziona su Mac e Windows

Gli utenti di ArtPro e PackEdge titolari di un contratto di manutenzione possono scaricare ArtPro+ in mySoftware.

Mac

  • Mac Intel processor (PowerPC not supported)
  • 4 GB RAM (raccomandato: 8 GB RAM)
  • Monitor: risoluzione minima 1.280×1.024
  • Sistema operativo: 10.12 (Sierra), 10.11 (El Capitan), 10.10 (Yosemite)

Windows

  • CPU: x64 (64-bit) processore dual-core (Intel or AMD), minimo dual-core
  • 4 GB RAM (raccomandato: 8 GB RAM)
  • Monitor: risoluzione minima 1.024×768 (1.280×1.024 consigliata)

Poligrafico Roggero & Tortia sceglie Ricoh Pro VC60000

Fondata nel 1921 come azienda di arti grafiche e stampa, Poligrafico Roggero & Tortia (PRT) è oggi in grado di proporre un’offerta a 360° nell’ambito dell’output management, con servizi che vanno dal direct mailing al transpromo, al digital marketing.

Alla base dell’evoluzione del business vi sono le tecnologie, come spiega Riccardo Pesce, amministratore delegato di PRT: “siamo molto attenti all’innovazione e alla ricerca. Secondo i nuovi paradigmi della multicanalità e dell’approccio one-to-one gestiamo ogni tipo di comunicazione, offrendo servizi competitivi sia alle aziende che spediscono milioni di documenti sia a quelle che inviano un documento alla volta”.

Un partner importante in questa trasformazione è Ricoh. La collaborazione è nata nel 2007 con la prima installazione a livello mondiale di InfoPrint 5000 – sistema di stampa digitale che ha consentito all’azienda di aumentare i volumi di produzione – per poi proseguire nel 2013 con la soluzione Ricoh Full Colour Modulo Continuo, InfoPrint 5000 AD3/AD4.

Per compiere un ulteriore passo in avanti PRT ha scelto Ricoh Pro VC60000, soluzione inkjet a modulo continuo a colori con inchiostro multi-drop che offre una risoluzione di 1.200 x 1.200 dpi, con gocce di dimensione variabile a livello del singolo pixel. “Oltre ad essere una soluzione molto produttiva, Ricoh VC60000 – commenta Pesce – ci permette di garantire una elevata qualità dell’output, con tutti i vantaggi della tecnologia digitale. Si tratta di un sistema molto flessibile ad esempio dal punto di vista della varietà dei supporti gestiti. Tutti questi aspetti sono fondamentali e ci permettono di andare oltre il business tradizionale per rafforzarci nella proposta di servizi per il mondo transazionale e del direct mailing, ampliando ulteriormente l’offerta per la comunicazione”.

L’evoluzione della stampa: cinque secoli di storia

Domenica 29 ottobre alle ore 16:00, nell’ambito delle mostre “Metodo Simoncini” e “Il Garamond ritrovato”, il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna propone un incontro gratuito con Adalberto Monti, insegnante consulente tecnico di stampa, dedicato all’evoluzione dell’arte della stampa nei secoli.

La stampa a caratteri mobili è forse la più importante innovazione tecnologica in ambito culturale. Nel 1454 la Bibbia a 42 linee pubblicata a Magonza da Johannes Gutemberg dimostrava già le infinite possibilità di quest’incredibile mezzo. Cinquant’anni dopo in Europa circolavano già 30.000 titoli per una tiratura superiore ai dodici milioni di volumi.

Il processo di stampa non ha particolari accelerazioni sino al XIX secolo con l’introduzione della litografia e la successiva evoluzione della composizione automatica dovuta alla introduzione della Linotype, macchina tipografica in grado di comporre e giustificare automaticamente intere righe di caratteri. La rivoluzione avviene invece in tempi recentissimi con la stampa digitale.

Adalberto Monti accompagnerà in un viaggio alla scoperta della stampa attraverso la sua evoluzione, illustrandoci le varie fasi di lavorazione dai caratteri in piombo sino agli stampati e il funzionamento di torchi, platine, monotype e linotype presenti nella sezione tipografica del Museo.

Per ulteriori informazioni: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Viscom Italia 2017, i numeri

Si è chiusa con soddisfazione ed entusiasmo la 29° edizione di Viscom Italia 2017, segnando 19.732 presenze di visitatori professionali (+7% rispetto all’edizione 2016, con un importante incremento dall’estero del 13%).

Viscom Italia, si conferma capace di mutare nel segno della continuità edizione dopo edizione, trovando sempre nuova linfa in eventi e iniziative espositive che valorizzano le aziende e offrono idee di business per il suo pubblico. Una dinamicità che è l’immagine di un mercato in continuo cambiamento e teso a un rinnovamento orientato alla personalizzazione del prodotto.

Business, creatività, tendenze, innovazione, tecnologia, sperimentazione e approfondimento sono state le parole chiave che hanno contraddistinto l’edizione 2017 di Viscom Italia – commenta Paola Sarco, exhibition manager di Viscom Italia – e che ne fanno un’occasione imperdibile per tutti gli operatori e un momento importante di confronto sulla professione e sulle dinamiche del comparto. La vivacità del settore si è percepita anche tra gli stand, dove abbiamo raccolto i commenti molto positivi degli oltre 200 espositori presenti”.

Gli eventi proposti hanno offerto un ambiente di formazione specializzato, per costruire il know-how tecnico, un’occasione di networking nonché la possibilità di cogliere le opportunità commerciali rese possibili dalle dimostrazioni di nuove tecnologie. La diversificazione di applicazioni o format nuovi è una delle maggiori soluzioni rappresentate in manifestazione, che hanno fornito nuovi spunti a tutti i visitatori che intendono scostarsi da quanto già provato e sperimentato da loro nel passato.

11 seminari, 17 relatori e 1628 professionisti hanno partecipato al ricco programma dei Viscom Talks. Un confronto diretto di esperienze hanno messo in luce svariati temi: da come saper utilizzare i social per realizzare strategie di comunicazioni vincenti e di come creare esperienze di valore con la stampa digitale o come la moda e la stampa digitale stanno rivoluzionando lo stile dello street wear. Si è parlato anche di come migliorare le idee creative per realizzare nuovi modelli di packaging o nuove campagne pubblicitarie e infine come comunicare tra arte e architettura per la promozione della città e del brand. Infine abbiamo lanciato i tormentoni e i trend futuri del wrapping.

Grande successo anche per il nuovo concept Viscom City Live che ha visto una location di 400 mq realizzata interamente con le applicazioni degli espositori. Sponsor tecnici dell’iniziativa: Dooh.it, Epson, Gravotech, HP Italy, Mimaki Bompan Textile, Plotterfilms, Roland DG Mid Europe, Trotec. I visitatori hanno potuto conoscere come sono stati creati i diversi ambienti bar, negozi, vetrine alla moda, stampe su mobili, tessuti e diversi materiali, ma anche prodotti e gadget personalizzati, incisi e un progetto all’avanguardia di digital signage alla scoperta della città del futuro. 3M Italia – main sponsor dell’evento – ha presentato gli ultimi modelli di pellicole utilizzate per il mondo del car wrapping e all’interior decoration.

Stile e design sono stati i veri protagonisti di Elementaria, che ha messo in mostra 7 prototipi realizzati da noti studi di architettura e artisti internazionali insieme alle materie prime per l’arredo espositivo, il display design e la comunicazione di marca dedicata al mondo del Bellessere.

Editoria digitale, ma su carta: Canon e i cinque benefici per i PSP

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Libri, giornali, riviste. Le tecnologie digitali hanno ridotto le tirature di questi prodotti stampati, ma non ne hanno decretato la fine. Anzi, proprio grazie al digitale e alla ventata di innovazione che porta con sé, la stampa su carta sta vivendo una nuova vita. Grazie alle tecnologie e le applicazioni giuste.

Le copie dei quotidiani e delle riviste si riducono. In molti decidono di informarsi online e scelgono di recarsi sempre meno in edicola. Allo stesso modo i libri stampati devono fare i conti con gli ebook, preferiti da un numero sempre crescente di lettori. Questi sono soltanto alcuni degli effetti di quella rivoluzione digitale, che ha confinato alcuni prodotti, come la pellicola fotografica e i supporti musicali fisici, in nicchie frequentate da pochi fedelissimi. Gli scatti oggi sono digitali e la musica liquida è il presente e il futuro. Per un certo periodo si è temuto che la carta dovesse subire lo stesso destino, ma in questo campo gli editori hanno scoperto di poter contare su modi innovativi per sfruttare le tecnologie digitali. Certo, le tirature di riviste, giornali e libri si accorciano, ma sono disponibili strumenti produttivi nuovi che, se usati nella maniera corretta, possono dare un valore aggiunto alla stampa su carta.

È curioso il fatto che a salvare la carta dal pericolo digitale sia proprio la tecnologia di stampa digitale. Una delle aziende che ha intuito per prima questo potenziale è Canon, pioniere di queste soluzioni di stampa, instancabile nel mostrare ai PSP (Print Service Provider) come questa tecnologia possa fare la differenza per gli editori. Il segreto? L’estremo potenziale di personalizzazione. Per fare un esempio la compagnia aerea TAM Airlines ha prodotto una versione personalizzata della rivista di bordo per ciascuno dei passeggeri, sulla base dei dati Facebook ottenuti dalla vendita online dei biglietti. L’editore della rivista ha potuto presentare a ogni passeggero una pubblicazione unica, basata sui like di chi aveva comprato i biglietti, con articoli scelti in base ai propri interessi. Grazie a questo tocco personale, il tempo medio dedicato alla lettura della rivista è aumentato del 1.200% e molti passeggeri hanno scelto di conservare la rivista anche oltre l’esperienza di volo.

Lo stesso vale per il mercato dei libri. Canon ha individuato cinque benefici che i Print Service Provider e gli editori possono ottenere dalla stampa digitale.

In primo luogo l’efficienza, garantita da una produzione più economica per le tirature ridotte. Evitando le tecniche ad alta intensità di lavoro, tipiche nella stampa analogica e tradizionale, è possibile ottenere maggiore flessibilità degli ordini, tempi di consegna più rapidi e una più ampia gamma di prodotti stampati, il tutto a prezzi competitivi. Il secondo beneficio è rappresentato dai minori rischi nella gestione del ciclo di vita del prodotto, dal momento che diventa possibile minimizzare il rischio di eccedenze di magazzino. Inoltre nascono nuove opportunità di profitto legate alla stampa on-demand, che trasforma in reddito anche i libri di nicchia o a vendita lenta. In aggiunta a ciò la stampa digitale costituisce un valido alleato per tutti quei piccoli autori che si affidano ai PSP per auto-pubblicare i propri testi, facendosi supportare anche nella revisione, progettazione e produzione dei propri libri. Infine, gli editori possono contare su servizi di pubblicazione intelligente e personalizzata, che permettono di personalizzare e modificare i contenuti a seconda del lettore e dei suoi specifici interessi.

In conclusione la stampa digitale offre agli editori ben più della stampa a costi convenienti, bensì uno strumento unico di fidelizzazione dei propri lettori grazie al suo incredibile potenziale di personalizzazione.

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