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La rapida evoluzione del grande formato

Agfa Jeti Mira.
Agfa Jeti Mira.

Non molti anni fa il mercato della stampa di grande formato attraversava ancora una fase sperimentale e non poteva essere considerato un vero e proprio concorrente per la produzione in ambienti commerciali. Da quei primi passi, gli sviluppi tecnologici sono stati rapidi, e hanno ora raggiunto il punto in cui il digitale è diventato il formato preferito per numerose applicazioni per insegne. L’affidabilità della struttura della macchina è andata di pari passo con l’evoluzione continua di teste di stampa e inchiostri, che si è tradotta in piattaforme in grado di produrre risultati uniformi adeguati; attualmente è raro trovare un’attività di stampa coinvolta in lavori di grande formato che non disponga di un sistema inkjet come parte del proprio parco macchine.

Inca Onset di Fujifilm.
Inca Onset di Fujifilm.

Sebbene si sia registrata un’espansione importante dei sistemi di stampa digitale tra i produttori di insegne, le aziende di stampa serigrafica, i produttori di insegne e sempre più nel settore della stampa offset, ciò non ha implicato un accantonamento totale dei metodi di produzione analogica. Negli ambiti in cui il grande formato ha ottenuto buoni risultati, integrato dagli sviluppi del software associato e dei materiali disponibili, ciò è avvenuto offrendo versatilità e flessibilità a tutti i segmenti di settore in cui la rivoluzione digitale ha aperto le porte alla produzione di bassi volumi, copie singole, stampa di versioni diverse e di dati variabili. A questi criteri è possibile aggiungere i vantaggi ambientali ottenuti grazie a un processo che non impiega agenti chimici tradizionali, oltre a una riduzione degli scarti e ai vantaggi degli ordini just-in-time e su richiesta in base ai marchi e ai clienti finali.

Vantaggi pratici della produzione digitale

Da un punto di vista pratico, la produzione inkjet di grande formato offre i vantaggi di tempi di produzione più rapidi, migliori ambienti operativi, logistica più semplice e flussi di lavoro end-to-end più efficienti. Inoltre, gli aspetti economici e di riduzione degli stock sono stati presi in considerazione in questo mix e hanno aiutato a portare in prima linea i processi inkjet.

Durante gli ultimi due decenni perciò si è osservato un importante passaggio nel modo in cui vengono prodotte applicazioni che rientrano negli ambiti della stampa di grande formato. Ciò ha portato i motori di stampa digitali, disponibili solitamente in dimensioni comprese tra 1 e 5 metri, dall’essere macchine specializzate alla diffusione nei mercati più tradizionali. In quel periodo di tempo, i produttori hanno potuto osservare un cambiamento nelle esigenze dei clienti, con un’evoluzione delle richieste relative a un dispositivo di stampa verso aspetti più diversificati ed eclettici in numerosi ambienti.

Mercati di nicchia e specializzati

Mentre la crescita nei settori di stampa di grande formato continua, è da notare che gli utenti delle macchine non rispondono solo ai requisiti di settore più tradizionali, ma si stanno anche spostando verso nuove aree di nicchia e specializzate in cui la tecnologia digitale può realizzare lavori che in precedenza non erano possibili. La capacità di sperimentare con l’inkjet e diversi materiali viene promossa grazie ai rapidi tempi di configurazione e cambio lavoro, alla facilità del processo di prestampa e alla semplicità di produzione di singoli esemplari o di volumi estremamente bassi.

Inoltre, i fornitori di servizi di stampa devono affrontare sfide poste non solo dalla concorrenza generata dai loro colleghi che operano nello stesso settore ma anche da parte di nuovi investitori nella tecnologia digitale. Questi ultimi hanno scelto di operare in una nicchia o in un segmento specialistico anziché trasformarsi in una semplice azienda come tante, evitando così l’inevitabile corsa per accaparrarsi ordini in un ambiente in cui la competitività spesso si basa sul prezzo offerto.

Tuttavia, la domanda di dispositivi di produzione inkjet di grande formato continua a crescere su tutto il fronte digitale, spinta da motivazioni quali il desiderio di una qualità superiore, di una produzione più rapida e dalla necessità di affidabilità.

Velocità o versatilità?

La velocità è essenziale per gli stampatori di grandi formati di oggi? La risposta a questa domanda fondamentale varia in base al modello commerciale e al tipo di richiesta. La versatilità è ancora fondamentale per ottenere i vantaggi legati ai volumi di produzione dell’inkjet e la diversificazione può essere spesso un fattore determinante che consente di ottenere margini migliori e una maggiore redditività. Perciò, un flusso di lavoro efficace riveste la stessa importanza dei volumi di produzione di un dispositivo di stampa specifico e l’investimento deve essere quantificato in base ai volumi giornalieri, alla diversità e alla variabilità dei lavori previsti.

«Sappiamo che molti dei nostri clienti utilizzano le nostre stampanti per produrre un ampio ventaglio di prodotti su diversi supporti per soddisfare le esigenze dei loro clienti e per ottimizzare il ROI. Una sola stampante può perciò essere utilizzata per tutti i prodotti, da grafica POP, banner pop up e adesivi ed etichette autoadesivi fino a rivestimenti per pareti, cartelloni per esterni e grafica per veicoli,» Richard Barrow, Senior Product Manager, LFP signage presso, Epson Europe.

Mike Horsten, General Manager Marketing EMEA di Mimaki, concorda: «Ritengo che la diversità dell’offerta sia fondamentale per garantire il successo. In termini generali, un’azienda di stampa concentrata su un singolo tipo di produzione non esiste più. L’offerta di una serie diversificata di prodotti di stampa sta trasformando in realtà il concetto di one-stop-shop.»

Mimaki CJV150.
Mimaki CJV150.

La flessibilità non è gestita solo dalla creatività del produttore di insegne. Viene incoraggiata dalle tecnologie che sono state sviluppate per ridurre al minimo i tempi morti durante i cambi lavoro e dalla capacità di produrre applicazioni nel modo corretto al primo tentativo. Ogni minuto perso quando una macchina resta inutilizzata compromette la redditività generale dell’azienda e gli attuali miglioramenti dei dispositivi sottolineano tali principi quando si parla di funzionalità e prestazioni.

Vantaggi del flusso di lavoro end-to-end

I vantaggi non risiedono esclusivamente nella progettazione e realizzazione del motore di stampa; il vantaggio di un flusso di lavoro end-to-end efficiente riveste un’importanza sempre maggiore, assieme all’integrazione con servizi costanti che rafforzano l’affidabilità, come una finitura ottimizzata in ambienti di stampa e taglio, sistemi MIS/ERP e la conformità al JDF.

Ken Hanulec, vicepresidente per le Inkjet Solutions di EFI, conferma: «È abbastanza ovvio il calcolo di come un’azienda può aumentare i propri volumi di stampa e i suoi profitti stampando più lavori con una stampante più grande e più rapida. Ma è troppo facile per le aziende ignorare i modi in cui possono anche ottenere migliori risultati con un flusso di lavoro migliore. Si tratta quindi senza dubbio di un modo per ottenere un vantaggio sulla concorrenza che deve essere tenuto in considerazione.»

«Se si è una grande azienda con diverse stampanti a disposizione, allora il flusso di lavoro è cruciale per la sopravvivenza. Senza un buon sistema MIS o un flusso di lavoro automatico, la quantità di lavoro farebbe soccombere qualsiasi azienda sul lungo termine. Invece la necessità di un flusso di lavoro perfetto non è poi così importanti se si è una piccola azienda e si conosce la propria intera base clienti,» Mike Horsten, General Manager Marketing EMEA, Mimaki.

Con i dispositivi di stampa di grande formato di ogni livello che producono una gamma sempre più ampia di applicazioni finali, l’efficienza continua ad assumere sempre maggiore importanza. «Il nostro sostegno al flusso di lavoro rappresenta il motore alla base dell’efficienza delle nostre stampanti,» insiste Barrow. «Lavoriamo in stretta collaborazione con i nostri partner di software per garantire che il flusso di lavoro rispetto all’interfaccia della stampante sia estremamente efficiente.»

Il buon risultato al primo tentativo

Paul Adriaensen di Agfa sostiene l’importanza di un buon flusso di lavoro nelle odierne attività di stampa: «Un buon volume di lavoro significa che la macchina stampa correttamente al primo tentativo e ogni volta, lavoro dopo lavoro. Il flusso di lavoro automatizza i file di input e l’elaborazione dei dati, la gestione dei colori, le impostazioni di stampante e finitura per evitare ritardi durante l’intero processo di produzione.»

Agfa Jeti Mira.
Agfa Jeti Mira.

Gli utenti attuali delle stampanti di grande formato provengono da diversi ambienti, che siano progettisti, ex specialisti di fotocomposizione o reprografia, creatori di insegne, stampatori serigrafici. La caratteristica comune a tutti è la qualità di stampa che deve essere garantita per ogni ordine, che verrà prodotto in base a un prezzo accettabile e nei tempi stabiliti. Ma ogni fornitore di servizi di stampa dovrebbe guardare anche alla redditività e non solo ai costi di produzione. Horsten sottolinea che: «Vi sono ancora aziende che non calcolano il costo completo del flusso di lavoro prima dell’aggiunta del margine. Se guardassero all’intera struttura dei costi della loro attività conoscerebbero la redditività del lavoro svolto.»

La crescita nel segmento del grande formato dipende da molti fattori, in base alle tecnologie e all’affidabilità delle macchine, ai costi di produzione, alla diversificazione nelle applicazioni e nel bilanciamento dei volumi rispetto alla versatilità di bassi volumi o singole tirature. Ma la flessibilità dei dispositivi si sta dimostrando un fattore chiave per gli investimenti futuri, in cui meno motori di stampa sono in grado di generare i volumi adeguati su una vasta gamma di materiali e tipi di applicazione.

«La diversità è uno dei motivi per cui i clienti amano usare le nostre stampanti ibride a bobina e a letto piano. Molti dei nostri clienti devono essere in grado di stampare il maggior numero di lavori di stampa possibile, dai display in materiale ondulato fino ai banner tradizionali e tutti i prodotti intermedi,» Ken Hanulec, vicepresidente Inkjet Solutions, EFI.

A partire da drupa 2012, gli sviluppi nel settore dell’inkjet hanno mantenuto il loro ritmo, con l’annuncio di nuovi inchiostri e macchine più rapide che comprendono l’automazione per la gestione di materiali, opzioni di ottimizzazione dalla stampa al taglio e gli sviluppi nell’essiccazione LED. Le nuove formulazioni chimiche includono soluzioni UV a base acqua, la sfida posta dal latex e le onnipresenti capacità delle soluzioni a base acqua, a base di solvente e UV che continuano a essere impiegate negli ambienti odierni.

L’autore: Sophie Matthews-Paul

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Ex fotografa, Sophie Matthews-Paul ha iniziato a occuparsi del settore della stampa alla fine degli anni ‘70, concentrandosi sul segmento della stampa serigrafica e, con l’avvento delle tecniche computerizzate, si è interessata sempre più alla gestione dei dati e alla creazione di file in diverse aree della prestampa. Attualmente lavora principalmente come consulente internazionale indipendente, vista la sua implicazione sin dall’inizio negli sviluppi della stampa di grande formato, che ha seguito attraverso l’evoluzione dei dispositivi. È specializzata nell’uso della stampa digitale per i settori di grafica, display, insegne, imballaggi ed etichette e si sta ora concentrando sui segmenti industriale, funzionale e tessile a livello mondiale.

Q.I. Press Controls unisce le forze con Intro International

Da sinistra Sascha Eschweiler di Intro International con Menno Jansen, uno dei due direttori di QIPC.
Da sinistra Sascha Eschweiler di Intro International con Menno Jansen, uno dei due direttori di QIPC.
Da sinistra Sascha Eschweiler di Intro International con Menno Jansen, uno dei due direttori di QIPC.
Da sinistra Sascha Eschweiler di Intro International con Menno Jansen, uno dei due direttori di QIPC.

A partire da oggi 28 gennaio i prodotti dell’azienda tedesca Intro International entrano a far parte del portafoglio di Q.I. Press Controls (QIPC). QIPC, sviluppatore e fornitore di sistemi di controllo e misurazione per macchine da stampa offset a bobina, ha rilevato i beni patrimoniali e la proprietà intellettuale di Intro International nel quadro di un cosiddetto «asset deal».

Come QIPC, Intro International opera nel settore dello sviluppo e della fornitura di sistemi ottici di controllo e misurazione per l’industria della stampa. L’azienda a conduzione familiare basata in Germania è tuttavia focalizzata sulle macchine da stampa a banda stretta e sulla stampa digitale, contrariamente a QIPC che si è finora rivolta principalmente al mercato delle macchine da stampa offset a bobina. «Il nostro obiettivo è di espanderci al mondo della stampa digitale e sul mercato delle etichette e del packaging», ha spiegato Menno Jansen, uno dei due direttori di QIPC. «I sistemi ottici di misurazione di Intro completano perfettamente la nostra gamma di prodotti. Con l’ulteriore sviluppo dei loro prodotti grazie alla partecipazione del nostro grande team di ricerca e sviluppo faremo crescere le sinergie».

I prodotti di Intro International saranno commercializzati con il nome QIPC-Intro.

Soluzioni sempre più automatizzate, da Zünd

Il robot collaborativo di Zund.
Il robot collaborativo di Zund.

Nel suo stand Zünd dimostra come i fornitori di servizi di stampa possono aumentare la produttività riducendo al contempo le spese per il personale. Con soluzioni di automazione, il fornitore di soluzioni svizzero perfeziona la movimentazione del materiale, dall’alimentazione versatile al prelievo e al deposito automatici. Uno dei punti forti dello stand di Zünd è il robot UR collaborativo. In un S3 M-800, il robot preleva in modo completamente automatico i pezzi lavorati e le deposita in punti predefiniti. Il robot funziona in modo indipendente in ambienti di produzione in cui gli esseri umani e i robot lavorano sugli stessi compiti. Nella produzione automatica rientra anche la registrazione dell’ordine mediante codice QR: una camera rileva il codice QR stampato sul materiale. Infine lo Zünd Cut Center ZCC apre automaticamente l’ordine corretto. Prima di inziare la produzione vengono determinati automaticamente la posizione e l’orientamento dell’ordine. In caso di ritardo del materiale, lo ZZC adegua automaticamente i dati di taglio.

Il robot collaborativo di Zund.
S3 M-800 con il robot collaborativo di Zund.

L’ARC automatizza il cambio fresa

Con il cambiafresa automatico ARC, Zünd presenta un’ulteriore soluzione di automazione. L’ARC rende disponibili per la lavorazione fino a otto frese in un magazzino configurabile in modo versatile. Le frese vengono selezionate in modo completamente automatico in funzione del materiale. Il tempo di configurazione viene così ridotto al minimo e la sicurezza del processo aumenta in modo durevole. Il sistema di fresatura consente la fresatura, la lucidatura e l’incisione efficiente di alluminio, legno, plastica o materiali compositi.

Alimentazione senza ritardi del materiale con il Center Winder

Zünd presenterà inoltre in diretta il funzionamento del collaudato cutter G3 3XL-1600, specificamente pensato per le esigenze dei produttori di materiali pubblicitari di grande formato. Questo cutter ad alte prestazioni taglia materiale in rotoli come pellicole decorative con una larghezza massima di 3,21 m. Il Center Winder con rullo ballerino integrato assicura una tensione costante del materiale che consente di lavorare le stoffe senza pieghe né ritardi.

Massima produttività con il funzionamento in tandem

Zünd compie grandi sforzi per accrescere ulteriormente la già elevata produttività dei suoi cutter ad alte prestazioni, in particolare in fase di caricamento e scaricamento del cutter. Un esempio è la possibilità di utilizzare un cutter Zund in cosiddetta modalità tandem. In questa modalità il cutter Zünd viene suddiviso in due superfici di lavoro azionabili in modo indipendente. L’alimentazione, la lavorazione e il prelievo del materiale avvengono alternativamente, senza interruzioni di alcun tipo. Ciò consente di dare seguito con la massima produttività ed efficienza anche ad ordini improvvisi con scadenze di consegna strette.

La Tavecchi (Arti Group) chiude. A marzo si conclude la cassa integrazione per i lavoratori

Alla Tavecchi di Seriate è giunto l’annuncio della cessazione dell’attività e della mobilità per tutti i 41 dipendenti che, a partire dal mese di marzo, cioè alla conclusione del periodo di cassa integrazione, potrebbero perdere definitivamente il posto. La procedura è stata avviata il 18 gennaio scorso. Specializzata nella produzione di pelletteria, agende e calendari, l’azienda fa parte della più ampia Arti Group, insieme a Arti Grafiche, Editoriale Johnson ed Eurogravure (per un totale di un migliaio di dipendenti, tra Bergamo, Seriate e Treviglio). I sindacati si aspettavamo di riprendere la discussione sulle prospettive aziendali dopo i mesi di cassa straordinaria che, in Tavecchi, ha coinvolto solo una minoranza di dipendenti, visto che la maggior parte dell’organico ha continuato a lavorare. Invece è arrivato l’annuncio della chiusura. Lo scorso 20 gennaio a Zanica, nella sede di Arti Grafiche, si è svolta una riunione di gruppo tra segreterie sindacali provinciali e tutti delegati di Arti Group: durante l’incontro è emersa la preoccupazione per i 41 lavoratori di Tavecchi, che si aggiunge a quella per i 22 già in mobilità a seguito dell’esternalizzazione della logistica in Arti Grafiche. I sindacati sperano che si adotti un approccio che tenga conto di ogni ulteriore possibile uso di ammortizzatori sociali e, al limite, di una ricollocazione all’interno del Gruppo. Inoltre, bisogna ricordare che, con l’inizio del 2016, le regole della mobilità cambiano con la conseguenza che per questi lavoratori si ridurrà di sei il periodo di copertura massima, passando da 24 a 18 mesi. Il prossimo 29 gennaio, dunque, è stato indetto uno sciopero per un’ora in tutte e quattro le aziende, alla fine di ogni turno.

A Fespa 2016 i nuovi inchiostri latex AR di Ricoh

I nuovi inchiostri latex AR sono disponibili per Ricoh Pro L4100, la serie grande formato per il settore Graphic Arts. Tra le principali caratteristiche dei nuovi inchiostri: ecosostenibilità e rapida asciugatura.

Per rispondere alle esigenze delle aziende del settore sign and display graphics, Ricoh ha sviluppato nuovi inchiostri latex AR disponibili per la serie Ricoh Pro L4100. Gli inchiostri verranno presentati a Fespa Digital.  I nuovi inchiostri, ecosostenibili e resistenti, migliorano la produttività e la qualità dell’immagine consentendo di stampare colori brillanti su un’ampia gamma di supporti con tempi di asciugatura più rapidi e consumi energetici ridotti rispetto ad altre soluzioni latex oggi presenti sul mercato. Durante Fespa i fornitori di servizi di stampa potranno confrontarsi con i professionisti Ricoh presenti allo stand per capire in che modo espandere l’offerta di applicazioni grafiche indoor e outdoor.

Un gamut colore esteso per infinite possibilità

I nuovi inchiostri AR di Ricoh sono disponibili in CMYK, con l’aggiunta degli inchiostri arancio e verde che ampliano il gamut colore. L’inchiostro bianco migliora la stampa su supporti trasparenti o molto scuri. I nuovi inchiostri sono ideali per un’ampia gamma di applicazioni, dai poster alle vetrofanie, ai banner per utilizzo esterno. L’eccellente riproduzione del colore spot, resa possibile dal processo di stampa a sei colori, offre accuratezza nelle applicazioni in cui il colore è fondamentale, come per esempio il packaging. L’alta densità e la lucentezza del nero migliorano la riproduzione dei dettagli, mentre il bianco permette di stampare colori più vividi.

Produttività ed ecosostenibilità

I nuovi inchiostri AR di Ricoh si asciugano più rapidamente consentendo all’operatore di svolgere subito altre attività come per esempio la laminazione. I nuovi inchiostri possono essere utilizzati su un’ampia gamma di materiali leggeri o molto sensibili al calore. La gamma di supporti include pellicole, materiali rivestiti, PET, tarpaulin, vinile trasparente e molti altri. Oltre a garantire flessibilità nella gestione dei supporti, l’asciugatura rapida dell’inchiostro consente di ottimizzare i costi grazie alle temperature più basse per il fissaggio e alla conseguente riduzione dei consumi energetici. I nuovi inchiostri sono stati sviluppati in un’ottica di ecosostenibilità e hanno infatti ricevuto la certificazione Greenguard Gold da parte dell’ente UL Environment per le basse emissioni chimiche; questo migliora la qualità dell’aria degli ambienti in cui le applicazioni vengono utilizzate. Dal momento che le emissioni di composti organici volatili (VOC) e l’odore sono ridotti al minimo non è necessario installare particolari sistemi di ventilazione. Le cartucce sono riciclabili e anche il loro imballo è eco-friendly. Le caratteristiche degli inchiostri – unite alle teste di stampa Ricoh e alla tecnologia di stampa multi-drop che consente di stampare gocce fino a 4 picolitri – offrono affidabilità, qualità e allo stesso tempo una riduzione del consumo di inchiostro. I fornitori di servizi di stampa possono scegliere al momento dell’installazione di Ricoh Pro L4100 fino a otto cartucce per ottenere la configurazione del colore che risponde alle effettive esigenze.

Nuovi inchiostri: la parola a chi li ha già testati

L’azienda olandese Multicopy Lansingerland ha testato i nuovi inchiostri utilizzando Ricoh Pro L4160 per produrre applicazioni indoor e outdoor. Robert de Klijne, proprietario dell’azienda, afferma: «Siamo molto soddisfatti sia della stampante sia degli inchiostri. Non abbiamo riscontrato difficoltà nella gestione dei supporti e i nostri clienti hanno apprezzato le applicazioni prodotte. I tempi di asciugatura sono molto più rapidi rispetto alla precedente soluzione, la saturazione e la qualità del colore sono decisamente migliori. Il nero è più profondo e ci garantisce maggior contrasto. Credo che, quando la nuova soluzione sarà a pieno regime, la nostra capacità di produzione sarà praticamente raddoppiata. Grazie alle temperature più basse abbiamo migliorato la gestione dei supporti, in particolare di quelli molto leggeri o altamente sensibili al calore, e ridotto gli sprechi». Per quanto riguarda l’impatto sul business Robert de Klijne commenta: «Nella primavera 2015 ci siamo posti l’obiettivo di aumentare il business del signage del 50%. Entro la fine dell’anno la crescita si attesterà al 60% e questo è in gran parte dovuto alle soluzioni Ricoh».

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Onlineprinters chiude il 2015 con una crescita a doppia cifra

A sinistra il fondatore e amministratore delegato di Onlineprinters Walter Meyer e a destra l'amministratore delegato Michael Fries.
A sinistra il fondatore e amministratore delegato di Onlineprinters Walter Meyer e a destra l'amministratore delegato Michael Fries.
A sinistra il fondatore e amministratore delegato di Onlineprinters Walter Meyer e a destra l'amministratore delegato Michael Fries.
A sinistra il fondatore e amministratore delegato di Onlineprinters Walter Meyer e a destra l’amministratore delegato Michael Fries.

La stamperia online Onlineprinters continua la sua crescita dinamica. L’azienda, che gestisce 15 onlineshop internazionali con il marchio Onlineprinters, ha acquisito numerosi nuovi clienti e, nel corso del 2015, ha anche aumentato il numero di dipendenti fino a 600 unità con la produzione di più di 2,1 miliardi di articoli.

Nel corso dell’anno appena conclusosi Onlineprinters ha investito milioni di euro in infrastrutture, macchine da stampa e post-stampa. Con oltre 110 gruppi di stampa, Onlineprinters si conferma la più grande tipografia d’Europa per il formato 70×100.

L’azienda, con sede in Germania e sorta undici anni fa inizialmente come una tipografia tradizionale, è una delle più grandi stamperie online d’Europa ed è stata una delle prime a imporsi nel settore della stampa online. Il modello commerciale fonde industria ed e-commerce: i clienti possono effettuare i propri ordini su internet in modo rapido e semplice e successivamente i prodotti sono realizzati negli stabilimenti interni dell’azienda. Grazie alla produzione mediante sistema di stampa combinata, gli ordini di più clienti possono essere uniti su una lastra di stampa, riducendo così i costi e salvaguardando l’ambiente. La gamma di prodotti Onlineprinters include oltre 1.400 articoli tra biglietti da visita, carta da lettera, volantini, cataloghi, riviste con punti metallici e sistemi pubblicitari di grande formato.

Del resto, la stampa online ha reso accessibili i prodotti stampati personalizzati a un vasto gruppo di acquirenti: la produzione industriale, infatti, consente di produrre piccole tirature a un prezzo vantaggioso. Rispetto all’anno precedente, cioè il 2014, Onlineprinters ha registrato un incremento di oltre un quinto degli ordini fino a una tiratura di 100 esemplari. La stessa tendenza si è vista anche per quanto riguarda gli ordini di un unico esemplare. Notevole, infine, la crescita registrata nel settore dei prodotti di grande formato. In questo ambito sono particolarmente apprezzati i mezzi pubblicitari da esterno, come striscioni pubblicitari, cartelloni pubblicitari e bandiere che possono essere ordinati nel formato a scelta e con la massima precisione.

Onlineprinters e Drupa 2016

Per il 2016 Onlineprinters rimane si aspetta una crescita a due cifre. Da qui la necessità di ulteriori investimenti nella stampa. «Vediamo un grosso potenziale soprattutto nel settore b2b e nei mercati internazionali», afferma l’amministratore delegato Michael Fries. Il fondatore e amministratore delegato dell’azienda, Walter Meyer, prevede un’ulteriore crescita nel settore delle stampe di grande formato: «La tendenza verso una pubblicità esterna di grande formato è destinata a rafforzarsi nel 2016. Grazie alla stampa online e alla rapida procedura di ordinazione, infatti, questi prodotti sono diventati estremamente vantaggiosi sotto il profilo economico». Onlineprinters, inoltre, si aspetta di ottenere riscontri importanti anche da Drupa 2016, la fiera dedicata alla stampa digitale. «Temi come il miglioramento dei processi di realizzazione e la qualità della stampa digitale in grandi volumi» conclude Fries «sono interessanti e giocano a favore della stampa industriale. La stampa online lascia quindi più spazio a nuove proposte e prodotti».

San Zeno: il nuovo percorso formativo è pro competenze su packaging, area video e Web

Giuseppe Tripaldi, Uteco.
Giuseppe Tripaldi, Uteco.

L’Istituto Salesiano San Zeno di Verona svolge da quasi cinquant’anni un ruolo molto importante nella formazione iniziale dei giovani e nell’aggiornamento professionale per gli operatori delle aziende nei diversi aspetti del comparto grafico. Nello stesso istituto è compresente il percorso professionale triennale (CFP) e quello quinquennale dell’Istituto Tecnico Tecnologico a indirizzo Grafico e Comunicazione. Entrambi i percorsi hanno subito nel tempo diversi mutamenti al fine di allinearsi, come si è sempre cercato di fare, alle diverse richieste del mercato e alle nuove necessità della formazione scolastica. L’Istituto Tecnico Tecnologico, nello specifico, ha colto l’occasione della riforma nazionale degli istituti tecnici, iniziata nell’anno scolastico 2010-2011, per riscrivere le competenze e le specificità del nuovo percorso formativo. È stato modificata in modo significativo la distribuzione delle ore scolastiche a favore dei contenuti di indirizzo professionale, permettendo di affrontare nuovi contenuti quali lo sviluppo delle competenze sul packaging, nell’area video e nel Web.

Questa nuova condizione ha dato il via a una «scuola di packaging» costituita da una serie di incontri delle diverse classi con esperti dello specifico comparto su argomenti tecnologici e da visite tecniche e stage conoscitivi ad aziende fornitrici di tecnologia o produttrici di packaging. Quest’anno la collaborazione è stata particolarmente intensa e proficua con BeeGraphic (fornitore di tecnologia), Biesse (adesivi per flessografia), DuPont (prodotti grafici), Lhomann (adesivi per flessografia) e Uteco (produttore di macchine da stampa flessografiche e rotocalco), che hanno messo a disposizione degli studenti le loro competenze tramite la presenza dei loro tecnici intervenuti direttamente nella formazione in aula. Le lezioni organizzate in classe sono state seguite anche da visite tecniche per far comprendere direttamente «sul campo» quelle che sono le specificità di questo mercato/settore.

Questo tipo di collaborazioni facilitano l’apprendimento degli studenti che vengono così a percepire le problematiche reali del mercato e della quotidianità di chi opera nel settore e rompono la monotonia del solo studio sul libro; inoltre viene offerta loro la possibilità di avere un contatto con dei professionisti che potrebbero diventare in futuro delle figure con cui confrontarsi. Per l’Istituto Salesiano «San Zeno» la collaborazione tra aziende e scuola è un aspetto fondamentale e imprescindibile per la formazione dei propri giovani e l’unica strategia per garantire un’adeguata preparazione al mondo del lavoro.

I feed-back delle esperienze di stage degli allievi dell’Istituto Tecnico Tecnologico che hanno potuto appoggiarsi a un’azienda di packaging hanno dato delle risposte più che positive, e in alcuni casi si sono confermate con il prolungamento dell’esperienza e con accordi di future collaborazioni alla conclusione del percorso scolastico. La coscienza di tutto il corpo docente è quella che i contenuti e le proposte didattiche dovranno continuamente essere modificate e trasformate nel tempo, per mantenere la scuola in linea con le necessità di un mercato legato alle nuove tecnologie e quindi in continuo mutamento. L’unico metodo per essere aggiornati è quello di sviluppare una collaborazione stretta con le aziende del territorio che forniscono input fondamentali.

Nava Press installa la Heidelberg Speedmaster XL106 LE UV

Nava Press ha annunciato che la Heidelberg Speedmaster XL106 LE UV recentemente acquistata è ora installata e pienamente operativa. La nuova macchina consente a Nava Press di offrire ai propri clienti una gamma più ampia di stampati e aumentare la capacità produttiva nei suoi mercati di riferimento: luxury e fashion. La domanda di stampa in questi settori è molto alta e le aziende che vi operano sono alla ricerca di partner affidabili a cui chiedere maggiore produttività, massima qualità e prodotti che li differenzino dai competitor. «Grazie al sistema di controllo del colore Inpress» spiega Luca Nesi, direttore di stabilimento presso Nava Press, «la Speedmaster XL106 LE UV ci permette di fornire un prodotto di fascia alta nel pieno rispetto degli standard di qualità. Abbiamo già eseguito numerosi lavori per il settore del lusso e della moda utilizzando questa nuova macchina la cui produttività è così elevata che ci consente ampi margini di crescita in termini produttivi».

La Speedmaster XL106 LE UV è entrata a far parte a pieno titolo del ciclo produttivo di Nava Press, che si compone di tre turni lavorativi, insieme alla Hp Indigo 7800 Digital Press, installata presso Nava Press nell’aprile dello scorso anno. Queste due macchine rappresentano i primi investimenti importanti dopo l’acquisizione da parte di Rotolito Lombarda, e dimostrano l’intenzione di mantenere gli elevati standard di qualità e servizio di Nava Press, riconosciuti dai clienti come il più importante vantaggio competitivo dell’azienda. «La bellezza di un catalogo dovrebbe essere in linea con quella rappresentata dal prodotto» prosegue Nesi. «Se il prodotto è un prodotto di lusso, il catalogo deve essere esclusivo. I nostri clienti sono estremamente esigenti in termini di qualità, ricercatezza dei materiali e finiture, e noi soddisfiamo sempre le loro aspettative, grazie anche a un personale tecnico e commerciale qualificato e capace di accompagnare il cliente dalla progettazione al confezionamento».

I cicli di produzione di Nava Press comprendono varie fasi, dall’elaborazione dei file di stampa sino al packaging del prodotto. Nello stabilimento dell’azienda sono installate attrezzature all’avanguardia che permettono a Nava Press di soddisfare gli standard ambientali richiesti dai grandi marchi e fornire un servizio di stampa di alta qualità e lavorazioni speciali. Nava Press è un partner di lunga data di Heidelberg: nel suo stabilimento di Milano sono installate diverse macchine del produttore tedesco alle quali si ora aggiunta la nuovissima Heidelberg Speedmaster XL106 6LX3 LE (sei colori e verniciatura in linea) completamente configurata che, oltre agli inchiostri convenzionali, può utilizzare sia inchiostri UV sia LE UV (Low Energy).

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SAi ed EFI collaborano per fornire completa integrazione tra programmi e periferiche negli gli ambienti «stampa e scontorno» di Fiery Driven

L’opzione EFI Cut Server di SAi consente agli utenti che si avvalgono delle soluzioni Fiery di usufruire di un flusso di lavoro «stampa e ritaglia» mediante l’integrazione di funzioni del programma più versatile e potente sul mercato.
L’opzione EFI Cut Server di SAi consente agli utenti che si avvalgono delle soluzioni Fiery di usufruire di un flusso di lavoro «stampa e ritaglia» mediante l’integrazione di funzioni del programma più versatile e potente sul mercato.

SA International (SAi) ed EFI hanno annunciato la disponibilità dell’opzione EFI Cut Server per i programmi digitali Fiery proServer e Fiery XF. Questo programma in opzione è stato progettato dalla SAi, fornitore di soluzioni software per la produzione di insegne professionali, di stampe digitali su grande formato e di CAD/CAM per le industrie che utilizzano macchine CNC­. Il pacchetto opzionale consente agli utenti che si avvalgono delle soluzioni per il flusso di lavoro Fiery di aggiungere la funzione «stampa e scontorno»: il pacchetto progettato dalla Sai si integra perfettamente nei flussi di lavoro del Fiery.

Il vicepresidente senior alle vendite internazionali della SAI, Sarit Tichon, ha così commentato: «Entrambe le società contano su una base di clienti distribuita nel mondo, il rilascio dell’opzione EFI Cut Server ottimamente integrata promossa da Sai, consente ai clienti Fiery di pilotare tutti i dispositivi di taglio disponibili nella propria attività per cui trarne incredibili vantaggi».

Sarit Tichon aggiunge: «Ciò che più conta è che l’opzione Cut Server che SAi ha sviluppato per EFI fornisca agli utenti convenienza, affidabilità e precisione, Cut Server permette all’utente finale di utilizzare qualsiasi tipo di dispositivo da taglio, dal piccolo plotter all’apparecchio altamente professionale».

Attualmente disponibile, l’opzione EFI Cut Server fornisce agli utenti la potenza e la versatilità della tecnologia SAi per lo scontorno di sagome in un flusso di lavoro Fiery, l’opzione può pilotare più di 1.300 dispositivi di taglio commercializzati da più di 80 produttori, alimentati a rotolo o a singolo foglio.

Eliminando la necessità di lavorare con un software diverso per ciascun tipo di dispositivo di taglio, la gestione del lavoro viene semplificata e tutti i processi di stampa e di taglio possono essere collegati in modo omogeneo. Il Cut Server può pilotare in simultanea fino a otto periferiche di taglio, questo permette di diversificare la tipologia i produzione ed evitare i colli di bottiglia. La collaborazione consente a più clienti di avvalersi, in maniera efficace, di un ambiente «stampa e scontorno» mediante un sistema integrato che permette di automatizzare ai massimi livelli. La riduzione di passaggi manuali diminuisce anche la possibilità di incorrere in errori umani e, di conseguenza, negli sprechi.

La soluzione funziona nel modo seguente: il pacchetto digitale Fiery crea autonomamente il collegamento tra la stampa ed lo scontorno, separa i risultati e li invia ai dispositivi per i quali sono stati creati. Nessun bisogno di interventi manuali, dopo la stampa automatica il lavoro passa al plotter da taglio per ultimare il prodotto.

In base al flusso di lavoro, alle caratteristiche della periferica da taglio e alle preferenze del cliente, il riconoscimento del percorso di taglio può essere automatico o manuale, in modo che, se necessario, l’operazione non richieda di essere monitorata, al fine di garantire alle aziende completa flessibilità.

Parlando per conto di EFI, Stefan Spiegel, Direttore Generale per la tecnologia Fiery Wide Format, commenta «Con la continua introduzione di nuove tipologie di applicazioni e materiali per la realizzazione di insegne, i nostri clienti si rivolgono costantemente alla nostra azienda per velocizzare le loro operazioni e rispettare le scadenze dei clienti. La tecnologia Fiery offre ai nostri clienti una velocità e una qualità di lavorazione senza pari, attualmente la nuova opzione Cut Server offre loro vantaggi nuovi e consistenti».

«SAi vanta il più grande catalogo di dispositivi di taglio supportati sul mercato, inoltre la popolarità e la facilità di utilizzo del software SAi sono due fattori che hanno giocato un ruolo importante nella scelta da parte di EFI del partner con cui collaborare. Pertanto, è grazie alla combinazione vincente delle competenze di EFI e SAi che siamo in grado di fornire questa soluzione leader dell’industria», conclude Spiegel.

L’opzione EFI Cut Server di SAi consente agli utenti che si avvalgono delle soluzioni Fiery di usufruire di un flusso di lavoro «stampa e ritaglia» mediante l’integrazione di funzioni del programma più versatile e potente sul mercato.
L’opzione EFI Cut Server di SAi consente agli utenti che si avvalgono delle soluzioni Fiery di usufruire di un flusso di lavoro «stampa e ritaglia» mediante l’integrazione di funzioni del programma più versatile e potente sul mercato.

Super offerta del Gruppo Palm per rilevare Ondulati Giusti e Cartonificio Fiorentino

Un grande gruppo cartario tedesco ha depositato nella cancelleria fallimentare del tribunale di Lucca un’offerta irrevocabile e congiunta per gli Ondulati Giusti di Altopascio (192 dipendenti) e per il Cartonificio Fiorentino di Sesto Fiorentino (101 tra impiegati e operai), aziende attualmente sottoposte a concordato preventivo. Si tratta della società Papierfabrik Palm Gmbh & Co. Kg con sede ad Aalen e 25 stabilimenti per la produzione di cartone ondulato in Germania, Francia e Gran Bretagna. Un vero e proprio colosso a conduzione familiare che ha avanzato un’offerta molto più vantaggiosa rispetto alla proposta di acquisto di Pro-gest di Istrana (Treviso), l’attuale affittuaria che dallo scorso autunno ha stipulato un contratto di ramo d’affitto d’azienda sia per Ondulati Giusti sia per il Cartonificio fiorentino garantendo continuità aziendale.

L’offerta d’acquisto è stata formulata complessivamente in 29 milioni di euro: 20 per gli Ondulati Giusti, 9 per il Cartonificio fiorentino. La procedura competitiva di evidenza pubblica tenutasi lo scorso 19 gennaio di fronte al giudice delegato Giacomo Lucente ha visto il deposito in cancelleria della sola offerta del gruppo Palm per entrambe le aziende. Con acquisto diretto e cash per gli Ondulati Giusti e l’affitto e il successivo acquisto del Cartonificio fiorentino. Il tribunale ha ritenuto l’offerta della multinazionale tedesca, oltre che aderente a tutte le condizioni stabilite nel bando, più vantaggiosa a parità di prezzo incassato rispetto alla proposta d’acquisto della Pro-gest.

Piacciono, innanzitutto, le modalità di pagamento immediato tanto che all’inizio di dicembre la società tedesca aveva depositato a garanzia una cauzione di due milioni di euro sul conto corrente vincolato della procedura. Inoltre l’offerta congiunta dei tedeschi non è condizionata all’omologa del concordato preventivo cose che invece Pro-gest aveva posto come condizione essenziale. Infine la multinazionale tedesca garantirebbe il mantenimento degli attuali posti di lavoro nelle due aziende con la possibilità di nuovi investimenti sul territorio. Insomma, un’offerta davvero ottima per i commissari giudiziari Paola Del Prete e Renzo Regoli nominati dal tribunale subito dopo l’inizio del concordato.

L’aggiudicazione al gruppo Palm è in ogni caso ancora provvisoria. Pro-gest ha infatti sessanta giorni (entro il 19 marzo) per esercitare il diritto di prelazione su una o entrambe le aziende a parità delle condizioni offerte dal gruppo Palm.