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La nuova vita di Arti Group

Johann Kral, Ceo di Arti Grafiche Johnoson.
Johann Kral, Ceo di Arti Grafiche Johnoson.
Johann Kral, Ceo di Arti Grafiche Johnoson.
Johann Kral, Ceo di Arti Grafiche Johnoson.

Sono iniziate le azioni di ristrutturazione e riorganizzazione di Arti Group. Bavaria Industries Group, holding di Monaco di Baviera che a ottobre scorso ha rilevato le attività bergamasche della divisione BePrinters del gruppo tedesco Bertelsmann, ha messo in moto un vero e proprio piano strategico volto a rilanciare un business che nel 2014 si è chiuso con fatturato consolidato di circa 200 milioni di euro, 46 in meno rispetto alle tre annate precedenti. E se la strada per il recupero del profitto prevederà sacrifici sul fronte occupazionale (ma i sindacati non stanno a guardare) non manca neanche il budget (sui 4 milioni di euro) per nuovi investimenti: il primo, in ordine di tempo, riguarda l’acquisto di una rotativa Goss 16 pagine, completamente accessoriata per soddisfare la clientela più esigente, anche in nicchie di mercato oggi non servite.

«La rotativa» dichiara a Italia Grafica Johann Kral, Ceo del Gruppo «ci piace perché è una macchina versatile, con i 5 colori e l’uscita a foglio. È installata presso lo stabilimento di Bergamo dal mese di settembre ed è costata al gruppo 2,5 milioni. Per quanto riguarda i già annunciati investimenti in nuovi impianti di legatoria cartonato e brossura, ci stiamo lavorando e ne daremo notizia verso l’ultimo trimestre dell’anno». Questo importante investimento rappresenta l’inizio della migrazione di tutti gli asset produttivi dallo stabilimento di Arti Grafiche Johnson, a Seriate, al Nuovo Istituto Italiano d’Arti Grafiche, nello storico stabilimento di Bergamo. «Lo stabilimento di Bergamo» spiega Kral «è dedicato alla stampa e confezionamento di riviste, cataloghi e flyer, prodotti in tecnologia offset, oltre che alla produzione di libri in bianco e nero e colori. Il sito accoglie tutti gli enti centrali, le funzioni amministrative, commerciali e IT di gruppo – progressivamente concentrati a Bergamo per tutte le società gestite. Il fabbricato ha una superficie coperta di 60mila metri quadri. Attualmente ospita circa 400 dipendenti, oltre a numerosi addetti di alcune società operative nel settore dei servizi di business process outsourcing. Dopo lo spostamento delle attività di Arti Grafiche Johnson i dipendenti saranno circa 700. Sul destino dello stabilimento di Arti Grafiche Johnson, invece, stiamo ancora valutando diverse possibilità di utilizzo. Attualmente il processo di razionalizzazione dei siti produttivi procede rapidamente e senza alcuna difficoltà.

L’operazione di fusione tra il Nuovo Istituto Italiano d’Arti Grafiche e Distriberg è già stata deliberata e, in relazione ai tempi tecnici necessari, ed è pienamente operativa dal luglio/agosto scorso.

Da un punto di vista operativo il trasferimento dei macchinari da Seriate a Bergamo è già in corso. Al termine procederemo al necessario accorpamento societario delle due entità legali. Questa operazione, indicativamente, maturerà i suoi effetti nel corso del 2016».

Una nuova strategia commerciale

«Sotto il profilo commerciale» aggiunge Kral «siamo riusciti a definire una partnership anche produttiva per il mercato francese, nel settore “Agende e Calendari”, con Calendrier de Paris: si tratta del più grande produttore francese di calendari con il quale abbiamo stipulato un accordo per poter offrire ai clienti un servizio più completo su questo prodotto con la nostra rete vendita e, dall’altra parte, per dare lo stesso valore aggiunto alla loro rete vendita sulle agende. Per quanto riguarda l’Italia è allo studio un’altra partnership di cui, al momento, non posso dire di più, mentre per la fine di ottobre dovremmo essere in grado di annunciare una nuova, importante acquisizione. Che probabilmente non sarà l’unica».

La versatilità del plexiglas ora la compri sul sito Pixartprinting

Pixartprinting nel suo e-shop propone un ampio ventaglio di applicazioni realizzabili con il Plexiglas, esaltandone la grande versatilità. Tra i tanti supporti rigidi proposti online, questo materiale spicca per alcune caratteristiche che lo rendono ideale a qualsiasi ambientazione e allestimento, indoor e outdoor. L’estetica pregiata, infatti, si accompagna a malleabilità, infrangibilità, leggerezza, elevata resistenza all’urto e alto coefficiente di trasparenza.

Ma come si lavora questo polimetilmetacrilato? Competenza, precisione e cura del dettaglio sono imprescindibili per Pixartprinting che garantisce alti standard di lavorazione, sia in fase di stampa diretta che di finitura. Ordinabili direttamente online in formato da 3 a 5 mm di spessore, le lastre in Plexiglas by Pixartprinting sono stampate su una superficie massima di 200×300 cm. Per realizzare effetti che vanno dall’iridescente al traslucido è possibile scegliere tra la versione trasparente, in grado di far risaltare i colori stampando anche un livello di bianco selettivo e coprente, o quella con sfondo opalino, perfetta per la retroilluminazione. Per la sagomatura vengono utilizztaer fresatrici piane e apposite lame, dando vita a prodotti di elevata qualità. Il tutto personalizzabile caricando la propria grafica attraverso i template disponibili sul sito Pixartprinting.

Le applicazioni del Plexiglas danno grande spazio alla creatività, grazie alla versatilità del materiale che lo rende ideale per ambiti e utilizzi disparati. Per esempio, è possibile ordinare online targhe con distanziali, in versione classica o a bandiera, personalizzabili a piacere con indicazioni logistiche o puro branding, facili da montare all’interno di sedi aziendali ed esercizi pubblici. Il Plexiglas è indicato anche per realizzare quadri, pannelli e lastre decorative, per eleganti allestimenti indoor e outdoor (durata garantita di tre anni) in occasione di eventi, mostre e installazioni permanenti.

Plexiglas_3_300dpi

Save the waste: da un fagiolo nasce un pack

Favini in collaborazione con Pedon hanno dato vita a Crush Fagiolo, la prima carta ottenuta dagli scarti di lavorazione dei fagioli, 100% riciclabile e destinata al packaging alimentare, certificata per il contatto diretto con gli alimenti.

La realizzazione di questa nuova carta ecologica si inserisce all’interno del progetto etico «Save the Waste», promosso da Pedon, che sostiene la cultura della responsabilità d’impresa, dal produttore fino al consumatore, garantendo la selezione delle sementi NO OGM coltivate da migliaia di famiglie di agricoltori all’interno di programmi per lo sviluppo economico e agricolo.

Favini, grazie a centinaia di ore di ricerca, di tecniche di perfezionamento e a 25 anni di esperienza nel campo delle carte ecologiche, si è rivelato il partner ideale per Pedon, dando vita a un prodotto unico: Crush Fagiolo, infatti, nasce dai sottoprodotti dei fagioli, riducendo del 15% l’impiego di cellulosa vergine proveniente da alberi e diminuendo del 20% l’emissione di gas effetto serra. Il risultato è un packaging ecologico OGM Free e certificato FSC, che racchiude il 30% di fibra riciclata post-consumo. Crush Fagiolo è la prima carta, realizzata da Favini, idonea per la realizzazione di packaging primari, a diretto contatto con gli alimenti: dal punto di vista ecologico, questo consente di evitare il doppio confezionamento e fornisce una soluzione davvero ecocompatibile per ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi. La confezione sviluppata da Lucaprint è stata stampata con inchiostri ecologici e prevede una finestra trasparente in PLA ottenuta da scarti vegetali recuperati che rende packaging 100% riciclabile.

Il progetto etico di Pedon, è stato avviato in concomitanza, e in perfetta coerenza, con il tema dell’Esposizione Universale di Milano – «Nutrire il pianeta – Energia per la vita». Un progetto ad ampio respiro che coinvolge e sostiene le comunità agricole, riutilizza gli scarti vegetali, produce nel rispetto dell’ambiente e destina risorse a sostegno di progetti etici e sociali.

 

Il nuovo packaging vestirà già da quest’anno la nota e apprezzata Lenticchia Pedina, la lenticchia etica di Pedon, che da oltre dieci anni sostiene campagne umanitarie in difesa dei diritti e della salute dei bambini, destinando quindici centesimi per ogni confezione venduta al progetto Every One, la campagna globale lanciata nel 2009 da Save The Children per combattere la mortalità infantile e garantire salute e assistenza a mamme e bambini in trentotto Paesi del mondo.

Pack Favini-Pedon

Edigit: i protagonisti saranno i gestionali per packaging e stampa digitale

Anche quest’anno Edigit sarà tra gli espositori di Viscom Italia (Pad. 8 – Stand D09.

Presso lo stand i visitatori potranno ricevere approfondimenti e dimostrazioni di tutte le soluzioni gestionali integrate prodotte dalla software house e, nello specifico, troveranno postazioni demo dedicate a Digital-64, il software per aziende di stampa digitale sia di piccolo che di grande formato, e a Packaging-64, la soluzione pensata per le specifiche esigenze delle aziende di imballaggi e cartotecniche.

Inoltre, presso gli altri desk dimostrativi, i tecnici Edigit metteranno a disposizione dei visitatori le proprie competenze e il proprio know-how per mostrare le soluzioni gestionali più adatte alle loro esigenze, specifiche per aziende flessografiche, offset, etichettifici e legatorie, e integrate alle APP iEdigit, per la gestione dell’azienda anche tramite tablet e smartphone.

Saranno poi disponibili demo gratuite della piattaforma di E-commerce Web-to-Print la quale, alle potenzialità di vendita online offerte dal commercio elettronico, affianca la capacità di realizzare un puntuale controllo di gestione aziendale, grazie all’integrazione con le soluzioni gestionali Edigit.

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I dati relativi al fatturato del venduto nel primo semestre 2015

I dati certificano che l’inversione di tendenza del mercato prosegue.
I dati certificano che l’inversione di tendenza del mercato prosegue.

Argi, l’Associazione che dal 1983 raggruppa i produttori e distributori di macchine, sistemi e prodotti per l’Industria Grafica, presenta i dati del suo Osservatorio, relativi al fatturato del venduto macchine nel primo semestre 2015.

Sono dati che certificano che, come già sostenuto dall’Associazione lo scorso aprile in occasione dell’annuale incontro stampa, il mercato ha invertito la propria tendenza. Nel 2013 il secondo semestre registrò un calo del 14% sul primo, un dato che già nel primo semestre 2014 si era andato attenuando (-9%) per poi letteralmente esplodere con un +97% nel secondo semestre 2014. E i primi sei mesi del 2015 registrano un’ulteriore crescita, seppur limitata (+2%).

A questo cambiamento contribuiscono entrambe le tecnologie. La stampa digitale sta procedendo con risultati analoghi a quelli dell’anno passato (32 milioni di fatturato in questi sei mesi) e sembra intenzionata a ripetere il risultato ottenuto a fine 2014 (61 milioni di euro). L’offset, finalmente uscito da un periodo di crisi che ne ha condizionato le performance nel primo semestre 2014, ha avviato una decisa ripresa, che in questo 2015 lo vede già a quota 44 milioni di euro, ovvero l’85% di quanto totalizzato in tutto l’anno precedente.

«Questi dati evidenziano come da dodici mesi il mercato mostri segnali di inequivocabile stabilità delle vendite e di un trend finalmente positivo», ha dichiarato il Presidente Roberto Levi. «In un mercato come quello dell’industria grafica che resta difficile a causa di sofferenze negli incassi, di una mancanza di etica nei rapporti commerciali e di sotto capitalizzazioni di molte società, questo è un segnale incoraggiante, che fa ben sperare per il futuro.»

I dati certificano che l’inversione di tendenza del mercato prosegue.
I dati certificano che l’inversione di tendenza del mercato prosegue.

Argi ha tra l’altro appena fatto un restyling del proprio marchio

Si tratta di un nuovo pay-off, per meglio esprimere la rappresentatività dell’Associazione: «Associazione Fornitori Industria Grafica».

Il marchio riflette la volontà dell’associazione di rinnovare la propria immagine e abbracciare uno stile più contemporaneo e diretto. La rivisitazione del pay-off, ora più sintetico e incisivo, vuole chiarire l’identità dell’Associazione e trasmettere la rappresentatività di tutti i fornitori per l’industria grafica, siano essi di macchine o di prodotti per la sala stampa, sia nella tecnologia digitale sia in quella off-set.

«Il nuovo stile è il risultato di un processo di coinvolgimento e partecipazione di tutto il Consiglio Direttivo» ha dichiarato il Presidente Roberto Levi. «I nostri valori e obiettivi associativi rimangono saldamente ancorati: rappresentare gli interessi istituzionali, tutelare la rilevanza sociale, supportare con azioni concrete lo sviluppo economico delle imprese associate con una attenzione particolare nel cogliere nuove opportunità. La nostra associazione è molto cresciuta negli ultimi tempi, arricchendosi di nuove competenze soprattutto da parte di aziende che forniscono prodotti per la sala stampa. Il restyling del logo vuole esprimere in maniera più chiara chi siamo oggi e al tempo stesso raccontare la nostra dinamicità».

Il nuovo logo accompagnerà l’Associazione nelle prossime attività. In programma, il prossimo 28 ottobre, in collaborazione con Acimga e nella cornice del Convention Centre di Expo, il convegno Il cibo racconta. Le nuove frontiere del packaging: brand owner del settore food e stampatori per il packaging si confronteranno in un dialogo tra forma e funzione del cibo, tra contenitore e consumer experience.

La nuova modernità del brand si abbinerà meglio anche al Progetto Scuola, un’iniziativa che con continuità avvicina l’Associazione alle scuole grafiche, coinvolgendo le aziende associate nella fornitura a condizioni di favore di materiale necessario al funzionamento delle risorse tecnologiche già presenti negli istituti.

Italia Grafica ora è disponibile in versione sfogliabile anche su dispositivi mobile!

minimale_GRA_2015_007L’industria delle etichette è in crescita: un business che nel 2013 (ultima rilevazione Gipea) valeva 5 miliardi di euro a livello europeo, di cui 744 milioni solo in Italia. Il nostro Paese si posiziona al quarto posto per performance, dopo Germania, Gran Bretagna e Francia, con il 14,7% del mercato. Ma con un trend di crescita, negli ultimi cinque anni, del 5,8%, di gran lunga superiore a quello dei Paesi che lo precedono.

Ma la cosa ancora più significativa è che gli ultimi dati rilevati da Gipea confermano uno sviluppo straordinario (intorno all’8,8%) anche per il 2014.

Ecco perché abbiamo dedicato ampio spazio a un settore che di cose da dire, ne ha tante, in termini di tecnologia, mercato, innovazioni, materiali, applicazioni…

Abbiamo intervistato Alberto Quaglia, che fa il punto della situazione italiana. E dato parola a Finat, per fare un confronto anche europeo.

Per i trend sui materiali abbiamo consultata Ritrama e Avery Dennison.

E infine abbiamo dato la parola alla Gdo.

Chiude lo speciale una serie di case history e una utilissima guida all’acquisto della macchina giusta.

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Ricoh valorizza il quinto elemento e i giovani artisti

Stefany Savino, 28 anni di San Giovanni Rotondo (FG), è la vincitrice della prima edizione del premio «Il quinto elemento. Ricoh moltiplica l’arte».
L'opera di Stefany Savino, 28 anni di San Giovanni Rotondo (FG), è la vincitrice della prima edizione del premio «Il quinto elemento. Ricoh moltiplica l’arte».

È Stefany Savino, artista ventottenne di San Giovanni Rotondo (FG), laureata a Brera, la vincitrice della prima edizione del premio «Il quinto elemento. Ricoh moltiplica l’arte» che è stato consegnato nei giorni scorsi a Cinisello Balsamo (MI), presso la sede di Fontegrafica. Il premio ha avuto l’obiettivo di valorizzare i giovani talenti e, nel contempo, di evidenziare le potenzialità di Ricoh Pro C7100X e del suo quinto colore nel mondo della creatività.

«Da tempo Ricoh, in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa, è vicina ai giovani e la loro formazione», ha spiegato Luca Tomellieri, communication manager di Ricoh Italia. «Dopo una prima fase, in cui l’azienda ha sostenuto iniziative a favore dei giovani tramite donazioni, è cresciuta la volontà di impegnarsi all’interno di progetti concreti».

Un primo progetto, giunto ormai alla quinta edizione, è il «Premio Ricoh per giovani artisti contemporanei», che ha visto quest’anno la partecipazione di ben 500 opere provenienti da tutta Italia. Nell’organizzare questa iniziativa, l’azienda ha sentito il bisogno di aggiungere un nuovo tipo di premio, volto a collegare maggiormente il mondo dell’arte a quello della tecnologia.

«Il mio lavoro, Purinto Kami” (carta stampata e piegata), si richiama alla tradizione giapponese del dono, fatto in particolare, a chi doveva partire», ha dichiarato la vincitrice nell’illustrare la propria opera d’arte. «Ho realizzato, così, delle scatole, al cui interno si trova un origami a forma di farfalla. Questo insetto è simbolo della trasformazione, metafora di quanto è in grado di realizzare la soluzione di stampa Ricoh Pro C7100X. Nella mia attività artistica svolgo spesso performance legate alla body art che qui trova espressione nelle mie impronte digitali, che percorrono tutto l’origami. Le impronte bianche valorizzano le potenzialità del quinto elemento».

Insieme a Stefany Savino, sono stati premiati anche Marco Abisso e Chiara Martino, entrambi provenienti da Brera.

«La mia idea è stata quella di utilizzare un foglio di pvc per dare un effetto di rilievo, quasi fosse una stampa realizzata con lastre», ha detto Marco Abisso, nell’illustrare la propria opera d’arte.» Non ho puntato a un’idea estetica di tipo compositivo (ho riprodotto semplicemente la mia firma) bensì a una ricerca di materiali che, giocando sulle trasparenze, dia l’idea che sia un lavoro sottovetro».

Chiara Martino ha spiegato: «Il mio progetto nasce per evidenziare le differenze tra i diversi tipi di carta e le diverse sfumature del bianco, coerentemente col mio lavoro pittorico, che si basa sul monocromo. Ho riprodotto formati che ricordano l’A4, dipingendone uno in prima persona. Questo lavoro, applicato su una superficie, è poi stato fotografato».

Disponibile dai primi mesi di quest’anno, la soluzione di stampa Pro C7100X si distingue per l’introduzione della quinta stazione/colore per il trasparente e il bianco. Studiata per garantire un’elevata produttività, con una velocità di stampa fino a 90 ppm, è in grado di lavorare su supporti fino a 360 g/m².

Prinect Workflow 2016: gli aggiornamenti in previsione di drupa

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Le nuove funzioni che Heidelberger aggiunge con la versione 2016 del suo flusso di lavoro Prinect (Produzione/Gestionale/Multimedia) renderanno la vita più facile alle aziende grafiche, nei settori della stampa commerciale e packaging, accelerandone i processi e rendendoli così più redditizi. Numerose aree dell’intero workflow sono state notevolmente ampliate, in stretta collaborazione con i clienti Prinect, che sono stati direttamente coinvolti nello sviluppo e che sono stati gli autori delle richieste stesse di ampliamento. I miglioramenti si concentrano sull’interfaccia dei «Cockpit» di Prinect per un funzionamento più intuitivo, per il rafforzamento dell’integrazione dei processi tra sistema informativo di gestione (MIS) e workflow di produzione, e la possibilità di reportistiche sul colore ancor più dettagliate per fornire agli utenti finali la prova documentata del livello qualitativo.

Oltre all’interfaccia JDF ormai consolidata, il sistema è ora dotato anche di una nuova applicazione: «API» (Application Programming Interface) che consente ai dati di essere condivisi facilmente, con eventuali sistemi MIS dei fornitori di terze parti. Per concludere con la nuova versione di Prinect è migliorata la gestione dei grandi volumi di dati (per esempio documenti di versioning/cambi lingua con diverse migliaia di pagine, che vengono trattati in tempi estremamente rapidi).

Anche quest’anno un gruppo di utenti che già utilizzano Prinect avranno la possibilità di dare uno sguardo da vicino alla nuova versione Prinect 2016 durante l’evento che si terrà presso la Print Media Academy di Heidelberg. I partecipanti, provenienti dalle diverse nazioni, potranno inoltre discutere/suggerire nuove funzionalità direttamente al Team di sviluppo del prodotto. Le innovazioni dei software, oltre alla spiegazione di nuovi standard industriali quali i nuovi ISO, saranno illustrate attraverso 24 gruppi di lavoro a cui i clienti potranno partecipare, scegliendo tra i vari temi proposti,quelli di maggiore interesse per le loro realtà. Appuntamento per il 18-19 novembre.

Il nuovo Cockpit di Prinect: funzionamento intuitivo

Heidelberg ha reso l’interfaccia utente del Prinect (Cockpit) molto più semplice e molto più intuitiva. Il lavoro in corso può ora essere visualizzato in contemporanea all’elenco dei lavori e alle note di processo del lavoro stesso. Gli utenti possono gettare uno sguardo rapido ed efficiente al contenuto del lavoro, identificare il lavoro corretto, e iniziare a elaborarlo. La situazione in tempo reale e la struttura del lavoro viene ora visualizzata in una tabella che raggruppa le varie info e che rende così la visualizzazione molto più chiara e più facile da leggere. Nel Cockpit, i singoli lavori possono essere visualizzati, filtrati e cancellati anche se all’interno di forme miste.

Gestione delle forme miste con Prinect Business Manager

Un numero crescente di fornitori di servizi per prodotti destinati alla comunicazione (stampata e non solo) utilizza forme miste per risparmiare tempo e denaro, elaborando lavori diversi in contemporanea sullo stesso foglio macchina. Nella nuova versione 2016, Prinect Business Manager consente ora la determinazione dei costi effettivi di tali forme miste, oltre al controllo e alle funzioni di monitoraggio. Prinect Business Manager si occupa inoltre della pianificazione del materiale necessario e analizza la ripartizione dei costi tra i singoli lavori. Di conseguenza, l’azienda grafica è in grado di effettuare una pianificazione affidabile dal momento in cui vengono inseriti i lavori nel sistema e possono calcolare i costi sostenuti in modo più accurato. Questo rende i processi produttivi economicamente efficienti, aumentandone la marginalità.

Migliorare la fidelizzazione dei clienti con una qualità documentata

Non è una novità per i fornitori di questi servizi, essere sotto pressione per il contenimento dei costi; ma ora la tendenza dei loro clienti sta variando: non solo attenzione ai costi, ma anche la tendenza a preferire fornitori che possano rilasciare una prova convincente della loro capacità/qualità di servizio. Di conseguenza sistemi indirizzati ad aumentare la fidelizzazione dei clienti diventano sempre più importanti. Prinect Analyze Point offre ora la possibilità, durante tutto il ciclo di stampa, di documentare la qualità del colore dei lavori effettuati per tutte le apparecchiature di misurazione Heidelberg. Tutto ciò grazie ai report colore che vengono generati e valutati automaticamente. Questo consente agli stampatori, per ogni lavoro effettuato, di dimostrare ai propri clienti il rispetto degli standard colore richiesti e raggiunti. Sono disponibili inoltre informazioni dettagliate a uso interno dell’azienda grafica, comprese le valutazioni sul lungo periodo, in modo da consentire ulteriori miglioramenti dei processi produttivi. Sia gli stampatori che i loro clienti possono così beneficiare di maggiore affidabilità, anche nella ristampa dei lavori.

Prinect offre un’interfaccia basata su API per il dialogo sistemi MIS di terze parti

Prinect può ora essere collegato a sistemi MIS di terze parti tramite un’interfaccia API. Di conseguenza, l’azienda grafica può ora condividere ed esportare i dati rilevati in automatico da Prinect. Mettendo il tutto a disposizione per il successivo monitoraggio della produzione, nei propri sistemi in modo da includerli nei propri schemi. È anche possibile trasferire i dati relativi allo stato di uno specifico lavoro in modo da documentare i singoli passi o lo stato del lavoro stesso.

Con le nuove funzioni Prinect, Heidelberg mira a rendere la vita più facile ai propri clienti. «In termini concreti, questo significa che vogliamo che i nostri clienti possano guadagnare più soldi e farlo in modo più veloce. Ad Heidelberg circa 200 ingegneri stanno lavorando per il raggiungimento di questo obiettivo, giorno dopo giorno. Questo fa di Heidelberg uno dei principali player IT nel nostro settore», dice Christopher Berti, Responsabile del Product Management di Prinect ad Heidelberg.

Options è pensata per le aziende che curano la propria immagine

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Una vera sfida lanciata dalla cartiera Mohawk che produce carte fini a livello mondiale, con due siti produttivi nello Stato di New York, una produzione annuale di 100.000 tonnellate, una rete distributiva mondiale con uffici vendita in Europa, Asia e America Latina e un portafoglio prodotti con più di 30 marchi e un’ampia gamma di supporti specifici per il digitale e innovativi per la comunicazione.

Stiamo parlando di Options, una carta 100% PCW (100% fibre riciclate post-consumer) prodotta dall’azienda americana da sempre impegnata nella protezione delle risorse naturali e nella riduzione dell’impatto ambientale dei propri processi produttivi a favore di uno sviluppo sostenibile: oggi tutte le sue carte sono prodotte con energia eolica, utilizzando cellulose certificate FSC e la maggior parte è «carbon neutral» (zero emissioni di CO2).

Presentata ufficialmente a un pubblico di designer, brand owner, stampatori e giornalisti lo scorso lunedì 21 settembre, in concomitanza con la settimana della moda a Milano, Mohawk Options è realizzata con 100% fibre riciclate post-consumer e sarà distribuita in Italia da Paper & People. Grazie a una tecnologia brevettata, Options è una carta «high tech» e «high touch», e offre infatti allo stesso tempo immagini nitide e brillanti e una sensazione piacevole al tatto, oltre a essere ambientalmente sostenibile perché riciclata e riciclabile.

Options in dieci punti

  • dà una fedeltà di stampa tipica delle carte patinate, mantenendo il tatto di una carta naturale;

  • trattiene più inchiostro in superficie, consentendo di ottenere immagini più nitide e definite, e di ridurre il «dot-gain»;

  • raggiunge più velocemente il punto di colore ottimale, riducendo tempi e scarti;

  • prodotta con una tecnologia che riduce i difetti e crea una maggiore uniformità di superficie e di tinta;

  • prodotta con una tecnologia brevettata da Mohawk che rende la carta adatta sia alla stampa digitale che offset;

  • certificata Hp Indigo (tranne il 270 g);

  • prodotta al 100% con cellulosa post-consumer (PCW);

  • certificata FSC;

  • prodotta con energia eolica;

  • inalterabile nel tempo (pH neutro).

Una resa di stampa in offset e allo stesso tempo un tatto piacevole e naturale: una scelta ambientalmente sostenibile che si rivolge in particolare a tutte quelle aziende esigenti in termine di immagine, attente al proprio modo di comunicare e che vogliono dimostrare concretamente il loro impegno a favore dell’ambiente e delle energie rinnovabili. Mohawk Options, infatti, oltre a essere 100% riciclata, è certificata Fsc e prodotta con energia eolica. È inoltre certificata Hp Indigo e adatta alla stampa digitale, ed è quindi la carta ideale per edizioni d’arte, pubblicazioni di pregio, cataloghi, brochure e bilanci aziendali. Per l’occasione erano presenti Joe O’Connor, vice presidente della cartiera e Russell Murphy, responsabile dell’ufficio marketing europeo, con cui abbiamo parlato. «In questa occasione Mohawk consolida la sua relazione con Paper & People, lanciando in Italia la nuova gamma Option che ha delle caratteristiche eccezionali di stampa grazie a un brevetto chiamato “Inxwell”: un trattamento che permette all’inchiostro di rimanere in superficie conferendo come risultato una notevole nitidezza di stampa», ha detto O’Connor. «I nostri clienti – stampatori, designer, proprietari di brand – vogliono infatti una carta che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, che si stampi bene e che non abbia l’effetto riciclato. E Options, che ha tutte queste caratteristiche, è già stata utilizzata e apprezzata nell’ambito della moda».

Per Paper & People la serata è stata anche l’occasione per presentare in anteprima un campionario d’eccezione, un kit composto da tre cataloghi che rappresentano le tre gamme Mohawk distribuite da Paper&People in Italia: Superfine, Options e Strathmore (quest’ultima sarà lanciata ufficialmente all’inizio del prossimo anno). Un originale ed esclusivo kit di campionari realizzato artigianalmente da Cristina Balbiano d’Aramengo – designer bookbinder – arricchiti da ricercati esempi di nobilitazioni firmati Jean Pierre Disseau di Gadeau Rilievo, che verrà prodotto in tiratura limitata di 100 pezzi. Una struttura spettacolare, funzionale e insieme elegante, che permette di vedere un numero elevato di supporti e che materializza in un rapido gesto l’invito a guardare e toccare le carte. «Ci voleva un catalogo speciale per una carta speciale», commenta Cristina Bonfoco di Paper&People, «un gioiello di legatoria che non si dimentica».

Da sinistra Jean Pierre Disseau, Joe O’Connor, Cristina Balbiano d’Aramengo e Cristina Bonfoco.
Da sinistra Jean Pierre Disseau, Joe O’Connor, Cristina Balbiano d’Aramengo e Cristina Bonfoco.

Tipografia Zardini di Marano di Valpollicella: 5 Gallus in 5 anni

Un agosto senza sosta per la Tipolitografia Zardini di Marano di Valpollicella, che forte dei recenti accordi commerciali punta sempre di più nel settore delle etichette da vino acquistando una nuova Gallus TCS 250, la quarta per l’azienda e la quinta Gallus dal 2011: la lunga serie di TCS è stata intervallata nel 2013 da una Gallus ECS 340 per la stampa flexo di etichette.

L’ultima macchina, sempre una TCS 250 era stata ordinata in aprile e installata nel mese di novembre dello scorso anno.

Tiziano Zardini, premiato come imprenditore dell’anno alla passata edizione della Vedovella è alla costate ricerca di diversificazione e ottimizzazione della propria azienda, ed è per questo che la scelta di questa configurazione è unica al modo, lunga più di 18 metri, oltre avere unità di stampa offset uv, lamina a caldo semirotativa, e unità stampa flexo uv semirotative è corredata di quattro unità di serigrafia semirotativa in linea.

La tendenza nel settore delle etichette del comparto enologico negli ultimi anni è sicuramente quella di essere nobilitate e impreziosite all’inverosimile poiché saranno poi ambasciatrici in tutto il mondo del proprio contenuto.

Il fatto di avere quattro unità serigrafiche permette di stampare bianchi assolutamente coprenti, permette di ottenere in combinazione alla lamina a caldo effetti «oro colato», diverse altezze di serigrafia ad alto spessore «Braille», ma soprattutto si ottiene tutto in linea senza dovere ripassare perdendo produttività e qualità nell’esecuzione.

Inoltre la Gallus TCS 250 è l’ideale per le etichette da vino che aumentano in numero assoluto ma diminuiscono in quantità di tiratura (10/20.000) e spesso diventano antieconomiche per macchine rotative dove la preparazione di tanti elementi richiede più tempo di messa a punto con conseguente spreco di materiali.

La scelta quindi di un’altra macchina «unica» è nello stile della Tipolitografia Zardini, la TCS acquista lo scorso anno era anch’essa unica per il mercato italiano poiché abbinata a una semirotativa offset è stato abbinato un sistema di lamina a caldo e rilievo Pantec Rhino.

Anche questa volta Tiziano Zardini non ha lasciato nulla al caso: la scelta dei macchinari è stata a lungo analizzata ma la decisione presa con rapidità, perché il mondo delle etichette è in costate evoluzione e si deve sempre avere qualche cosa di differente per rimanere un riferimento per i clienti attuali e futuri.

TCS250