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Spazio Oberdan ospita l’arte del Premio Ricoh

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Dal 5 al 9 marzo 2014, allo Spazio Oberdan, sono esposte le opere dei 24 artisti finalisti della quarta edizione del Premio Ricoh per giovani artisti contemporanei. Agli artisti è stato chiesto di esprimere, attraverso le loro opere, i «valori» Ricoh riassumibili ne: «Lo sforzo verso l’innovazione, che semplifica la vita e il lavoro, salvaguardando nel contempo l’ambiente e in generale i principi della responsabilità sociale d’impresa».

Il Premio Ricoh rappresenta per i giovani artisti un’occasione per farsi conoscere e Spazio Oberdan è una prestigiosa vetrina capace di dare grande visibilità alle opere selezionate.

A questa edizione del Premio hanno aderito oltre 500 artisti under 40, coinvolti anche grazie alla collaborazione delle Accademie d’arte italiane e di numerose Scuole d’arte il cui intervento è stato determinante; nelle prime quattro edizioni del Premio sono state quasi 30 le Accademie che hanno svolto un ruolo attivo.

L’esposizione è organizzata da Ricoh Italia (filiale della omonima multinazionale giapponese, nel mercato delle soluzioni e dei servizi per la gestione documentale) e Art Relation con la collaborazione degli Assessorati alle Politiche giovanili e alla Cultura della Provincia di Milano e con il patrocinio del Comune di Vimodrone.

La Responsabilità Sociale è parte integrante dei valori Ricoh che adotta un approccio etico in ogni attività aziendale e attribuisce grande importanza alla salvaguardia dell’ambiente, all’armonia con la società e al rispetto delle persone. L’impegno di Ricoh si concretizza in progetti sia a livello globale che locale e l’azienda lavora in stretta sinergia con le istituzioni per realizzare iniziative che coinvolgono tutta la comunità. L’arte, la cultura e la creatività sono fattori di sviluppo per il nostro sistema Paese. Con il Premio Ricoh l’azienda vuole dare ai giovani un’opportunità per farsi conoscere anche favorendo il confronto e lo scambio di esperienze. La quarta edizione del Premio riconferma la volontà dell’azienda di supportare la crescita professionale dei giovani consentendo loro di esprimere il proprio talento e di incontrare altri artisti ed esperti del mondo dell’arte.

Dove: Foyer Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto, 2 – Milano

Quando: dal 5 al 9 marzo 2104 – orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.00

Ingresso libero

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I relatori: da sinistra Giacinto Di Pietrantonio, Presidente della giuria ed esperto d’arte contemporanea, Milo Goj, CEO di Art Relation, Novo Umberto Maerna, Assessore alla Cultura e Vice Presidente della Provincia di Milano, Mirko Bianchi, ex Presidente di Ricoh Italia.

Nuove iniziative e misure rafforzano la sostenibilità ambientale di HP

HP Indigo 20000 Digital Press

Negli ultimi anni HP ha collaborato con molti esperti del mondo accademico e produttivo per raccogliere dati sulla disinchiostrabilità delle stampe rispetto a prove in laboratorio, progetti pilota e industriali. Questo al fine di dimostrare che le stampe HP Indigo possono essere effettivamente disinchiostrate nei normali impianti di trattamento delle carte da macero per uso grafico, sono totalmente riciclabili e possono essere smaltite nella raccolta differenziata. In particolare qualche mese fa Voith Paper e il dipartimento Paper Technology di PMV Darmstadt, primario istituto tedesco del settore, hanno condotto due sperimentazioni a livello pilota dimostrando che, non solo con il 5% ma anche con il 10 per cento di input HP Indigo, la pasta di cellulosa ottenuta nei test è idonea per la produzione di carte riciclate per uso grafico standard e di alta qualità. I test, svolti presso il Fiber Systems Technology Center di Voith Paper a Ravensburg in Germania, sono stati espressamente condotti per il suo impianto di livello quasi industriale, creando una simulazione realistica di un normale impianto di disinchiostrazione con pulperaggio a tamburo, due celle di flottazione e un disperger. Da segnalare un elemento importante dei test: è stato utilizzato un livello di energia scaricata sull’impasto di tipo industriale.

Enrico Monteverdi, Development Manager di HP Indigo.
Enrico Monteverdi, Market Development Manager di HP Indigo.

«I test pilota a livello industriale hanno dimostrato in modo convincente l’idoneità delle stampe HP Indigo per la disinchiostrazione con normali processi di deinking a doppio loop», spiega Enrico Monteverdi, HP Indigo Market Development Manager. «Queste consentono di utilizzare attrezzature e disinchiostranti chimici di provata efficacia: i parametri quali sviluppo di lucentezza, contenuto in ceneri e resa non risultano influenzati dalla presenza di un 10 per cento di materiale stampato con inchiostro elettrofotografico liquido».

PMV-Darmstadt ha fatto un importante passo in avanti sviluppando un test a doppio loop a livello di laboratorio, che si ricollega con la sperimentazione pilota di Voith Paper. I risultati di queste sperimentazioni integrano quelli di altri due trial di disinchiostrazione a livello industriale già condotti nel novembre 2011 e ottobre 2012 presso il nuovissimo stabilimento a triplo loop di Chateau-Thierry (Francia) di Arjowiggins Graphic. Nei test di livello industriale alla carta da macero è stato aggiunto un 5 per cento di carte stampate con la tecnologia elettrofotografica liquida (LEP) HP Indigo. In entrambi i casi si è ottenuta pasta di cellulosa disinchiostrata di alta qualità, senza impatti sulle efficienze di processo e i parametri operativi.

«I risultati delle sperimentazioni pilota mostrano che la carta stampata con macchine digitali HP Indigo è compatibile con i normali impianti di disinchiostrazione carte grafiche, anche in concentrazioni superiori a quelle che normalmente si riscontrano nella pratica», afferma Monteverdi. «Come nelle sperimentazioni condotte nel 2011 e nel 2012 presso l’impianto di Arjowiggins, anche i risultati più recenti mostrano che gli utenti di HP Indigo possono stare certi che le loro stampe saranno tranquillamente riciclabili in carte grafiche di alta qualità».

Riciclo e riconsegna materiali di consumo

L’impegno di HP per la sostenibilità ambientale si estende anche all’imballo delle cartucce di inchiostro relative alle macchine da stampa digitali HP Indigo serie 6000 e 7000. Il nuovo vassoio interno ora è realizzato completamente con pasta di cellulosa riciclata pressoformata ed è riciclabile al cento per cento. Il vassoietto potrà essere quindi smaltito insieme alla scatola di cartone della cartuccia. Oltre a questo HP offre, a clienti di oltre 17 paesi a livello mondiale, servizi gratuiti di riconsegna dei materiali di consumo usati Indigo con caratteristiche e disponibilità variabili. Il programma è stato recentemente ampliato con l’inclusione della base e del rullo del BID serie quattro che è utilizzato nelle macchine digitali HP Indigo 10000, 20000 e 30000.

HP Indigo 20000 Digital Press
HP Indigo 20000 Digital Press.

Riduzione emissioni gas serra

In qualità di fautore della responsabilità ambientale nel settore della stampa, HP ha stabilito un programma – che sta proseguendo con successo – di riduzione delle emissioni di CO2 associate alla produzione e all’integrazione delle macchine da stampa digitali HP Indigo di nuova generazione.

Collaborando con Good Energy Initiative (il calcolo delle emissioni di CO2 è stato verificato da un consulente terzo indipendente, mentre i progetti di riduzione delle emissioni sono condotti da Good Energy Initiative), HP Indigo supporta progetti nella comunità volti a ridurre la quantità netta di emissioni di CO2 nei processi di produzione. Grazie a questo impegno tutte le macchine da stampa HP Indigo serie tre vengono prodotte con un livello di emissioni di CO2 neutro.

Un secolo di vita e quattro generazioni, Saul Sadoch

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Nell’aprile del 1914, con una lettera in francese, Saul Sadoch comunicava ufficialmente l’apertura a Trieste della sua ditta di commercio, che si occuperà di importazione ed esportazione in generale, e in particolare del commercio di carta, cartone e di tutti gli articoli inerenti a questo settore. Iniziò così la Saul Sadoch S.p.A. – impresa nel settore confezionamento regali, cartine per sigarette e tovaglioli di carta per bar che giunge a questo prestigioso traguardo ricca di un’intensa storia imprenditoriale.

L’azienda mosse quindi i suoi primi passi nell’allora Trieste asburgica operando prevalentemente nel settore delle cartine per sigarette, per poi passare, a partire dagli anni Venti, alla produzione di diversi tipi di cartine per sigarette tra cui le Riz Bravo e i tubetti per sigarette Rex. Gli articoli riscossero subito un grande successo, fecero conoscere al mercato l’Azienda e avrebbero rappresentato per decenni – le Rex Bravo sono prodotte ancora oggi – i marchi di punta della Sadoch nel settore fumo.

Dopo gli anni difficili del secondo conflitto mondiale e dell’immediato dopoguerra, sulla spinta di una graduale ripresa economica e dei consumi, cresceva anche in Italia, la domanda di oggetti e prodotti che soddisfacessero le esigenze di rinnovamento e modernizzazione della società.

Queste tendenze furono presto recepite dalla Sadoch che si organizzò per diversificare la produzione e avviare nuove strategie commerciali: dalla brillante intuizione di Emilio ed Ernesto, i figli di Saul, nacquero i fazzoletti multiuso «usa&getta», la carta regalo e la carta rivesto, che proiettarono la Sadoch nel mondo degli articoli monouso e della cartoleria.

L’azienda raggiunse, nel giro di qualche anno, ritmi di produzione molto elevati e un consistente ampliamento delle offerte commerciali che la consolidarono tra le maggiori imprese italiane del settore, con sbocchi di mercato anche nelle Americhe, in Australia e in Sud Africa.

Vennero poi affiancate nuove e importanti produzioni, quali gli articoli per party e successivamente le borse regalo che, uniti a una sempre maggiore diversificazione degli articoli già in gamma, portarono a una costante crescita a livello commerciale.

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Gli ultimi decenni…

Il grande sviluppo raggiunto dalla Sadoch negli ultimi decenni ha origine, innanzitutto, nell’applicazione di tecnologie sempre più avanzate che l’azienda, a partire soprattutto dagli anni Novanta, ha introdotto nella sua produzione tramite un costante rinnovamento dei macchinari soprattutto nei settori della stampa e dei processi di trasformazione.

A questo si sono aggiunte nuove strategie sul piano commerciale, che Paolo Sadoch ha saputo adottare con coraggio fin dai primi anni del suo incarico di amministratore delegato (1981) e che hanno permesso di acquisire ulteriori canali di vendita sia in Italia che all’estero.

Significativi in tal senso sono stati gli accordi con la Walt Disney nel 1982 con un contratto di licenza che dura tuttora, con Warner Bros e Marvel e, non ultimo, con la Brizzolari, con la quale dal 2003 ha un rapporto di partnership sia di natura commerciale che di sviluppo linee di prodotto coordinate carta-borse-nastri a marchio Brirex.

È trascorso un secolo da quel lontano 1914 e oggi la Saul Sadoch S.p.a.–Rex Prodotti Cartotecnici giunge a questo prestigioso traguardo ricca di un’intensa storia imprenditoriale che ha visto tre generazioni della famiglia Sadoch – la quarta sta subentrando – avvicendarsi nella conduzione dell’ azienda.

Una storia fatta essenzialmente di passione e dedizione al lavoro, di scelte e innovazioni coraggiose che è possibile ripercorrere sin dalle origini, grazie a documenti e testimonianze gelosamente conservati dai vari componenti familiari che si sono succeduti alla guida, a cominciare dal fondatore, quel nonno Saul, come viene ricordato da tutti in famiglia, che un secolo fa trovò i mezzi e la volontà per iniziare.

Un’impresa moderna ed efficiente, dunque, che giunge al traguardo del secolo di vita in una fase di pieno sviluppo e di forte competitività, come ben evidenziano i numeri della sua attuale portata aziendale e commerciale: un moderno stabilimento di produzione di 24.000 metri quadrati coperti, alimentato da quattro impianti fotovoltaici (l’energia prodotta raggiungere circa il 49% del fabbisogno annuo) più di settanta dipendenti e macchinari tecnologicamente avanzati, cinque cataloghi di vendita, rinnovati annualmente, con undici linee di prodotti – tra i quali, oltre seicento varianti grafiche di carte-regalo e da rivestimento – quattro aziende affiliate, una fitta rete di distributori e sbocchi nei più importanti e qualificati mercati italiani e stranieri.

L’Azienda è anche sicurezza ed eco-sostenibilità del lavoro nel nome del made in Italy.

Certificata ISO 14001 già dal 2003, nel 2011 ha ottenuto la certificazione BS OHSAS 18001:2007 che identifica lo standard ufficiale, riconosciuto a livello internazionale, in tema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori.

Da alcuni anni Paolo Sadoch non è più solo nella conduzione dell’azienda: dal 2009 lo affianca il giovane figlio Davide.

È la quarta generazione della famiglia che subentra, gradatamente, nella lunga e intensa storia imprenditoriale della Saul Sadoch, iniziata nel lontano aprile del 1914 con una piccola ditta di carta, cartone e di tutti gli articoli inerenti a questo settore.

Paolo Sadoch rappresenta la terza generazione.
Paolo Sadoch rappresenta la terza generazione.

Dalla collaborazione tra Favini e Barilla nasce Cartacrusca

Dopo un anno di ricerca comune tra Barilla e Favini è stata messa a punto la ricetta per trasformare in carta la crusca che avanza dalla macinatura del grano: questa è selezionata e polverizzata, fino a ottenere una sostanza finissima, capace di mescolarsi con le fibre della cellulosa.

Cartacrusca Barilla, che contiene un sesto in meno della cellulosa normalmente presente, è caratterizzata da un colore naturale ed è stata realizzate in due grammature: 250 grammi per cartoncini, copertine, shopper e cartelline, e 100 grammi ideale per notebook, fogli lettera e pubblicazioni. Per adesso è a uso esclusivo di Barilla, ma in futuro potrebbe anche essere messa in commercio.

 

Edigit è tra gli sponsor del Flexo Day Salerno 2014

FlexoDay Salerno 2014

Anche quest’anno Edigit sarà tra gli sponsor del Flexo Day Salerno, la giornata interamente dedicata alla discussione di temi e argomenti relativi alla stampa flessografica.

L’incontro «Flexo per crescere: la sfida del risultato», organizzato dall’Atif, avrà luogo il 20 marzo prossimo presso il Lloyd’s Baia Hotel di Vietri sul Mare (SA) e sarà un approfondimento sulle innovazioni del mercato e i nuovi trend del settore.

Edigit, in qualità di sponsor dell’evento, avrà una postazione presso la quale tutti gli interessati potranno visionare Flexo-64, la nuova soluzione gestionale integrata specifica per l’organizzazione delle Aziende di stampa flessografica, dalla creazione del preventivo, alla gestione della produzione, fino alla contabilità integrata e al Business Intelligence.

Un tocco contemporaneo al quartier generale Skype di Londra

Il nuovo ed elegante ufficio della Skype di Londra adesso è decorato con i loghi di emblematiche famose rock band, brands e personaggi come parte di un lavoro radicale di ristrutturazione effettuato dall’azienda di comunicazioni visive Signbox con l’utiizzo del prodotto NON-PVC E-2200ZC della gamma Vitrocolour® della Lintec Graphic Films’.

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Considerato uno degli edifici più importanti di Londra, il nuovo quartier generale della Skype è una struttura gotica di particolare interesse e classificata, nel quartiere di Holborn. Una superficie di 90.000 mq distribuita su tre piani, la nuova disposizione degli uffici è stato progettato dal premiato studio di architettura tp Bennett LLP, mentre la realizzazione è stata affidata alla società di servizi ISG.

Signbox è stata coinvolta per aiutare a meglio visualizzare il famoso e conosciuto marchio di Skype negli uffici. Matthew Wilkins, Direttore della Signbox, spiega: «È impossibile non conoscere Skype e il ruolo che l’azienda ha avuto nella comunicazione globale. È un marchio moderno ed elegante, presente nella maggioranza delle case e degli uffici e tp Bennet LLP è riuscita a trasmetterlo benissimo nel suo progetto. Noi siamo stati chiamati per completare la loro visione attraverso le nostre soluzioni di decoro personalizzate.»

Un ufficio ecologico, garantendo la privacy

Avendo lavorato con Lintec Graphic Films in precedenza, Wilkins sapeva che potevano fornirgli una soluzione speciale e versatile in grado di permettergli di sfruttare la luce naturale che entrava nell’edificio. Spiega Wilkins: «Considerando la natura del business di Skype – video chiamate personali – dovevano esserci elementi che garantissero la privacy senza sminuire lo sforzo di costruire un ufficio ecologico. I prodotti Vitrocolour della Lintec Graphic Films hanno quella flessibilità ed elevata qualità che permettono di realizzare delle grafiche vivaci e con una precisione dei dettagli impressionante.»

Armati delle loro stampanti in grande formato, delle Durst Omega 2, Wilkins e il suo team hanno prodotto 1.000 metri quadri di film ultra cristallino da installare nei tre pini del palazzo. Ogni piano ha un tema – Complessi musicali Inglesi famosi, prodotti, persone – con stanze individuali identificate di conseguenza e le famose emoticons di Skype inserite abilemente all’interno del disegno. La combinazione tra la qualità dell’inchiostro bianco della stampante e della trapsarenza del film E-2200ZC hanno permesso di ottenere un accattivante effetto di opacità delle grafiche.

«Era fondamentale che riuscissimo a presentare un design che avesse la capacità di rimanere attuale per lungo tempo mantenendo il passo con il ritmo frenetico del business di Skype – spiega Wilkins. I prodotti Vitrocolour permettono di avere un trattamento anti graffio, combinato con una brillantezza di colori unica che non sbiadiscono. La trasparenza delle zone non stampate è così perfetta da sembrare stampata direttamente su vetro. Inoltre installare le grafiche è stato incredibilemnte semplice e può essere altrettanto facilmente rimosso in caso di futuri programmi di rinnovo dei locali, rendendoli vantaggiosi da un punto di vista economico.»

Il film E-2200ZC della Lintec Graphic Films è un poliestere lucido stampabile UV con un’ ottima resistenza ai graffi. Il materiale NON-PVC combina una eccezionale trasparenza, facilità di installazione e notevoli credenziali sul concetto di impatto ambientale. Grazie alla possibilità di essere stampato con tutti i colori possibili, E-2200ZC permette agli stampatori di concepire immagini accattivanti e uniche. La quantità di luce da far passare, i colori e il posizionamento possono essere modificati per ottenere una personalizzazione confezionata su misura con la natura degli spazi da decorare.

Matthew Wilkins, Direttore della Signbox, commenta: «Le grafiche da applicare sui vetri non sono semplicemente un di complemento a un bellissimo ufficio ma svolgono anche delle importanti funzioni tecniche e di sicurezza. Questo è stato un progetto stimolante e tecnico allo stesso tempo e le soluzioni proposte da Lintec Graphic Films hanno aggiunto un tocco fondamentae per la realizzazione del progetto grafico.»

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Durst Rhotex 322: produttività e rispetto per l’ambiente

In grado di raggiungere una produttività oraria di 140 metri quadri, con una risoluzione massima di 1.200 dpi in esacromia, la nuova stampante inkjet industriale per il soft signage Rhotex 322 è la risposta tecnologica di Durst 8 alle necessità di un mercato che sta crescendo rapidamente. L’elevata qualità, garantita dall’innovativa tecnologia delle testine greyscale a tre livelli con dimensioni delle gocce comprese tra sette e 21 picolitri, non va a discapito della velocità: infatti mantiene la promessa di produttività di livello industriale, a differenza di molte altre macchine usate per la stampa di tessuti in poliestere che usano inchiostri a base solvente o garantiscono solo tirature minime.

Durst Rhotex 322 non è da meno anche dal punto di vista del rispetto per l’ambiente. I tessuti in poliestere stampati con gli inchiostri Rhotex dispersed dye a base acqua sono, infatti, completamente ecocompatibili, riciclabili e smaltibili. Inoltre non sono nocivi per la pelle, sono inodore e non producono VOC – composti organici volatili (dall’inglese Volatile Organic Compounds), prodotti chimici comunemente presenti nelle vernici, adesivi e, per l’appunto, negli inchiostri.

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Una nuova società per integrazioni a getto d’inchiostro, Radex AG

From right to left the four founders: Peter Brandenberger, Marcel Galliker, Walter Urech and Piero Pierantozzi.

I fondatori di Graph-Tech AG sono lieti di annunciare il lancio della loro nuova società per integrazioni a getto d’inchiostro, Radex AG. Graph-Tech è stata acquisita da Domino Printing Sciences nel 2012, dopo che la squadra fondazione a creato uno dei più grandi sviluppatori mondiali di soluzioni per stampante a getto d’inchiostro ad alta capacità industriali. Radex con il suo team di grande esperienza di specialisti a getto d’inchiostro si concentrerà sullo sviluppo di soluzione complete per OEM e clienti finali. Dopo aver prodotto migliaia di sistemi a getto d’inchiostro industriali negli ultimi dieci anni, la squadra combinerà le proprie competenze in hardware, software e materiali di consumo per creare nuove soluzioni per applicazioni dal packaging al tessile alla stampa 3D.

«Molti mercati di stampa stanno passando rapidamente da analogico a digitale, e la necessità di soluzioni a getto d’inchiostro industriale affidabili sta crescendo ogni giorno», ha detto Piero Pierantozzi, Direttore di Radex. «Mentre ci sono molte nuove aziende che cercano di offrire servizi di integrazione, Radex mette insieme una squadra che ha esperienza senza pari nella fornitura di soluzioni complete per OEM e utenti finali. Una soluzione completa è molto più di una stampante – è hardware, software e consumabili tutto funzionando come un sistema. Il team della Radex ha fornito soluzioni con successo per oltre 20 anni. Lavorando con aziende come Domino Printing Sciences, EFI Jetrion e Landa, non comprendiamo solo pienamente sistemi a getto d’inchiostro, ma anche il modo di aiutare i nostri clienti in specificare, installare e sostenere i sistemi inkjet industriali. Uno dei nostri obiettivi principali è quello di realizzare la consegna del sistema incredibilmente veloce. È quello che noi rappresentiamo: Radex=Rapid Development Experts».

Radex ha già iniziato il sviluppo delle tecnologie di base, come i sistemi d’elettronica, d’inchiostro e di trasporto per una varietà di applicazioni. L’azienda lavora con due fornitori più recenti per la tecnologie delle testine di stampa, permettendo ai clienti di ottenere prestazioni affidabili per la loro applicazione specifica. Rapporti con numerosi fornitori di consumo permette Radex di fornire una soluzione completa – hardware, software e materiali di consumo – su misura per le esigenze del cliente. Accoppiato con la sua esperienza in graduare la produzione, installazione e il servizio, Radex è ben posizionata sia per i clienti OEM che potrebbero essere interasti in aiuto nella progettazione e nello sviluppo, e clienti finali in cerca di una soluzione personalizzata completa.

Pierantozzi Piero, Urech Walter, Brandenberger Peter e Galliker Marcel sono co-proprietari della società, come in precedenza con Graph-Tech AG. Radex si trova a Grenchen, in Svizzera, e serve i clienti a livello globale.

 

From right to left the four founders: Peter Brandenberger, Marcel Galliker, Walter Urech and Piero Pierantozzi.
From right to left the four founders: Peter Brandenberger, Marcel Galliker, Walter Urech and Piero Pierantozzi.

I sistemi Ricoh con inchiostri latex a basso Voc

I sistemi Pro L4160 e L4130 di Ricoh, dedicati alla comunicazione visiva, sono disponibili nei formati da 160 e 130 centimetri, supportano fino a sette colori in differenti configurazioni (CMYK, arancio, verde e bianco) e offrono alta produttività e qualità, grazie a innovazioni tecnologiche tra cui le teste di stampa piezoelettriche permanenti.

La nuova serie riduce l’impatto ambientale della stampa grazie ai ridotti consumi energetici e agli inchiostri latex che rilasciano un basso livello di VOC – Volatile Organic Compounds, ovvero componenti organici volatili. L’inchiostro è inodore, mentre la temperatura di polimerizzazione e fissaggio a 60°C consente un’asciugatura rapida che velocizza i cicli produttivi e la stampa su supporti sensibili al calore senza danneggiarli. L’ampia gamma di supporti include tra l’altro PVC-banner, carta patinata, carta non patinata, pellicole, PET trasparenti, supporti tessili e supporti vinilici.

Una nuova serie di inchiostri UV per lampade iron-doped

In alternativa alla stampa con inchiostri grassi, vengono installate sempre più macchine da stampa equipaggiate con sistemi a lampade iron-doped per la stampa UV ozone-free, sia commerciale sia di imballaggi. Hubergroup, uno dei principali fornitori di inchiostri da stampa UV, ha sviluppato inchiostri offset UV – denominati HS e KHS – per questo particolare utilizzo. La nuova serie, per garantire performance ottimali sulle soluzioni Komori equipaggiate con sistemi di essicazione H-UV, è stata formulata e testata in stretta collaborazione con il produttore di macchine da stampa.

A confronto con i tradizionali inchiostri grassi, gli stampati con la nuova serie d’inchiostri UV hanno dimostrato di avere una migliore resistenza meccanica, minor effetto ricalco, e una più veloce essiccazione su carta e cartone sia patinata sia uso mano. La serie per supporti non assorbenti possiede elevate proprietà di adesione sui vari materiali plastici, quali PE, PS, PVC e PP. Sono inoltre possibili, senza alcuna limitazione, lavorazioni successive quali plastificazione e laminazione. Effetti benefici per l’ambiente di lavoro derivano da una produzione priva di nebulizzazione, a basso impatto energetico e dalla caratteristica delle lampade ozone-free.

hubergroup HS-KHS