La copertina del volume è stampata su carta Crush di Favini, la gamma di carte ecologiche realizzate con scarti di lavorazioni agro-industriali
Per la copertina del volume «Cantine Luoghi Incontri» è stata selezionata Crush di Favini, l’innovativa gamma di carte ecologiche realizzate con scarti di lavorazioni agro-industriali, che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero.
Grazie a centinaia di ore di ricerca, Favini è riuscita a trasformare i sottoprodotti di mais, agrumi, kiwi, olive, mandorle, nocciole e caffè in altrettante straordinarie carte, dalle tonalità uniche ispirate dalla natura.
Per l’interno del volume, invece, è stata utilizzata Shiro Echo bianco brillante, la carta Favini prodotta con il 100% di fibre riciclate post-consumo e certificata FSC.
Il libro, edito da Antiga Edizioni e presentato a Milano il 22 maggio in occasione dell’evento «Cantine Aperte» organizzato dal Movimento Turismo Lombardo è un viaggio contemporaneo che unisce il vino italiano e la cucina giapponese.
Con il patrocinio della Fondazione Italia-Giappone, «Cantine Luoghi Incontri» nasce dall’idea di Marco Milan, Kumiko Yamada e Nora Zanella di realizzare un viaggio contemporaneo che unisca la cultura italiana del vino con la cultura gastronomica giapponese. Un ponte ideale di sapori e immagini che si svolge tra 14 cantine italiane e dunque 14 territori dal Trentino alla Basilicata, sviluppando un percorso fotografico cui vengono abbinati i gusti della cucina tradizionale del Sol Levante, grazie al prezioso apporto della direttrice dei sommelier giapponesi Kumiko Yamada.
La rotativa Magnum Compact a bobina 2x1 per stampa offset altamente automatizzata.
Altamente automatizzata per giornali, libri e stampe semi commerciali è dotata di cambio automatico delle lastre incluso nel modello standard e cicli di stampa flessibili che danno un vantaggio chiave del nuovo design. L’altezza compatta (2,2 metri) garantisce vantaggi di qualità, funzionamento e ROI.
La rotativa Magnum Compact a bobina 2×1 per stampa offset altamente automatizzata.
Il sistema della nuova rotativa Goss Magnum Compact di Goss International vanta una serie di caratteristiche di design realizzate per offrire una preparazione più rapida, un funzionamento semplificato e un ciclo flessibile. Il nuovo design dispone delle funzionalità comprovate e di classe superiore della piattaforma Goss Community/Magnum – piattaforma di vendita di rotative a singola larghezza – introducendo allo stesso tempo per la prima volta, in questo settore del mercato, il caricamento automatico delle lastre e il design compatto.
Preparazioni più rapide, meno sprechi. L’aggiunta del cambio automatico delle lastre già nel modello standard è elemento fondamentale nella fornitura di nuove capacità. Abilitare il cambiamento automatico delle piastre mentre la rotativa è in funzione, la successione completa della rimozione delle vecchie lastre e del caricamento delle nuove richiede meno di 30 secondi, producendo un forte impatto sul numero degli operatori, sugli scarti in avviamento e sui tempi di attività della rotativa. In aggiunta le lastre rimosse possono essere riutilizzate – rendendo questa tecnologia ideale per piccoli lotti di produzione ripetitiva di libri e altre pubblicazioni. I drive per rotative multi-shaftless sono simili su tutti i modelli, con il risultato che ciascun livello di cilindro e modulo colori viene gestito in totale indipendenza (come nell’infeed), per la massima flessibilità e controllo sugli sprechi nella procedura di cambio lastre. Questo tipo di controllo può essere ulteriormente ottimizzato con l’aggiunta del sistema opzionale d’inchiostrazione digitale Goss DigiRail.
Cambio automatico delle lastre: la rotativa compatta permette una successione completa di rimozione delle vecchie lastre/caricamento nuove lastre in meno di 30 secondi.
Secondo Eric Bell, il direttore marketing di Goss International, questa combinazione di tecnologie di automazione rende la rotativa Magnum Compact ideale per produzioni da 500 a oltre 250.000 copie. «Oggi la pressione dei costi sui media cartacei implica che aziende di stampa di ogni tipo e dimensione abbiano bisogno di ottimizzare la produzione, ridurre le spese e mantenere le rotative in funzione 24 ore su 24», commenta Bell. «Questa rotativa è un altro esempio di come Goss utilizza la sua decennale esperienza tecnologica e competenza meccanica per portare i benefici dell’automazione e l’efficienza della produzione su larga scala anche ai progetti di entità minore. Quest’ultima innovazione fornirà flessibilità e opportunità maggiori per le aziende di stampa specializzate in giornali, libri o pubblicazioni di nicchia.»
Funzionamento più semplice, maggiore flessibilità. Grazie ai ben noti vantaggi di qualità di stampa delle torri compatte, la rotatoria Magnum Compact con design a singola larghezza e un’altezza di 2,2 metri fornisce inoltre evidenti vantaggi di funzionamento, consentendo uno svolgimento senza interruzioni delle fasi di prestampa, stampa e distribuzione. Anche la manutenzione è semplificata – l’apertura delle unità inchiostranti permette un accesso semplice ai cilindri caucciù, ai rulli in gomma e ai condotti di passaggio dell’inchiostro per la pulizia e l’impostazione. L’altezza ridotta si traduce inoltre nella possibilità d’installazione di questa rotativa in semplici strutture industriali. Come risultato, tanto l’investimento iniziale quanto i successivi costi operativi si riducono drammaticamente senza trascurare l’impatto ambientale di gran lunga ridotto. Riducendo i tempi di preparazione di quasi il 90%, l’automazione della Magnum Compact consente alle aziende di stampa e agli editori di raggiungere nuovi mercati e nuove applicazioni. Produzioni a tiratura ridotta e bassa numerazione possono essere economicamente vantaggiose. Le piegatrici che accolgono fino a 16 bobine permettono configurazioni intelligenti di produzione, mentre le opzioni di quarto di piega o doppio parallelo aggiungono la flessibilità di formato per libri, riviste semi commerciali, direct mail e letteratura accademica.
Le opzioni heatset e UV possono offrire un valore aggiunto. «Affrontando le maggiori fonti di costo nelle procedure di stampa, il design della Magnum Compact incorpora caratteristiche che consentono la riduzione delle spese – incluse quelle relative al numero di operatori – e del consumo dei materiali in un design di rotativa che facilita una più ampia gamma di applicazioni», conclude Bell. «In più, con una maggiore flessibilità dei substrati e l’impiego di inchiostri standard, la rotativa Magnum Compact rappresenta persino un’alternativa convincente a rotative a getto di inchiostro per una ampia serie di applicazioni.»
Un modulo full color a quattro colori con cambio automatico delle lastre ha debuttato al China Print di Pechino e sarà inoltre il clou delle esposizioni Goss nei prossimi eventi, tra cui Printtek a Istanbul, Turchia (17-22 maggio) e Poligrafia Expo a Poznan, Polonia (21-24 maggio).
La fustellatrice automatica Heidelberg Varimatrix 105 CS
Grafiche Sabbioni, storica azienda grafica di Trestina in provincia di Perugia, ha concentrato con ottimi risultati gli investimenti nel dopo stampa packaging. La nuova fustellatrice automatica Heidelberg Varimatrix 105 CS installata da Macchingrafha garantito la possibilità di realizzare internamente all’azienda le lavorazioni che, effettuate fino all’installazione della nuova macchina con l’ausilio di terzisti, generavano problematiche relative a costi e tempistiche di realizzazione e di controllo della qualità del prodotto finito.
La fustellatrice automatica Heidelberg Varimatrix 105 CS
La nuova fustellatrice, dotata di estrattore, permette di trattare materiali dalla carta a 80 g/m2 al cartone ondulato B fino a 4 mm di spessore, con un velocità di produzione fino a 7.500 fogli/h.
Anche gli avviamenti per nuove lavorazioni e per quelle ripetitive sono un altro punto di forza di questa nuova macchina, progettata e costruita per rispondere alle nuove esigenze dell’industria cartotecnica che ha visto ridurre e frammentare le tirature. Dotata di telai a serraggio rapido, sistemi di centratura micrometrica per l’estrazione, consente in pochi minuti di iniziare la lavorazione in modo efficace e affidabile.
Grafiche Sabbioni sono riuscite in questo modo a compensare la flessione legata al tradizionale settore commerciale.
Per Ricoh giugno è il «Ricoh Global Eco Action Month», un mese dedicato all’ambiente che prevede il coinvolgimento dei dipendenti di tutto il mondo, Italia inclusa.
Per dare un ulteriore contributo alla conservazione dell’ambiente la notte del 5 giugno (il World Environment Day delle Nazioni Unite) Ricoh terrà spente le insegne con il logo e le luci notturne di tutte le filiali del Gruppo. Resteranno invece accesi i pannelli ecocompatibili di New York (Times Square), Londra e Sydney. I pannelli sono alimentati al 100% da energia eolica e solare e restano spenti quando non ci sono le condizioni atmosferiche necessarie al funzionamento, aumentando così la consapevolezza ambientale delle persone e promuovendo una società sostenibile. Lo sviluppo di questi pannelli è iniziato nell’aprile del 2009. L’installazione del primo pannello è avvenuta a Times Square, New York, nel 2010 e altri due sono stati successivamente installati a Londra e a Sydney. I consumi energetici dei tre pannelli si attestano in totale attorno a 150.000 Wh al giorno.
Il «Ricoh Global Eco Action» è stato introdotto nel 2006 con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla sostenibilità ambientale tra i dipendenti Ricoh di tutto il mondo invitandoli ad assumere comportamenti eco-sostenibili. Al motto di «THINK & ACT. Think and act on your own», i dipendenti vengono incoraggiati a impegnarsi nella conservazione dell’energia al lavoro e a casa, a partecipare a iniziative ambientali e a compiere azioni per la tutela dell’ambiente. Le iniziative e gli eventi vengono comunicati mediante poster informativi, e-mail, Facebook e altri canali come per esempio il portale ambientale e la intranet. Ricoh vuole diffondere il più possibile l’attenzione all’ambiente e per questo invita i dipendenti a coinvolgere famiglie, amici, fornitori e clienti.
In Italia. «Anche Ricoh Italia – commenta Roberto Ghibaudo, Direttore Service, Quality and Environment– sviluppa nel mese di giugno una serie di iniziative green e di attività di sensibilizzazione verso la tematica ambientale, tra cui una mostra con foto scattate dai dipendenti che valorizzino le bellezze della natura oppure denuncino il degrado delle stesse. Per avvicinare i dipendenti alla natura, riproponiamo l’iniziativa “Olimpiadi” che lo scorso anno ha riscosso un grande successo: invitiamo i dipendenti a partecipare a gare podistiche, ciclistiche e camminate, formando squadre “virtuali” e alla fine del mese verrà eletta la “squadra virtuosa Ricoh Italia 2013”. Per il 5 giugno abbiamo organizzato una giornata a km 0 nella cucina aziendale per cui, per esempio, verranno acquistati prodotti a km zero e verranno privilegiati i prodotti di stagione come anche i cibi e gli ingredienti che possono essere preparati con particolari tipologie di cottura a basse temperature. Oltre a coinvolgere i dipendenti, cercheremo di trasmettere anche all’esterno l’importanza della tutela ambientale. Questo mediante attività di formazione nell’ambito del progetto il “Giardino Incantato” realizzato da Ricoh Italia presso la scuola dell’infanzia e primaria di via Fiume nel Comune di Vimodrone. Stiamo organizzando una giornata in cui i bambini saranno coinvolti in giochi e laboratori per toccare con mano cosa sia la biodiversità e capire perché sia importante salvaguardarla. Coinvolgere le generazioni future nella tutela del nostro territorio è fondamentale per ottenere risultati anche nel lungo periodo e questo è un aspetto fondamentale dell’idea di Responsabilità Sociale di Ricoh».
Mimaki ha annunciato che in occasione di Fespa 2013 verrà esposta la stampante JV400SUV. Bompan, l’importatore esclusivo per l’Italia, sarà presente all’esposizione, prevista dal 25-29 giugno a Londra, allo stand J5S di Mimaki per accogliere i visitatori italiani. JV400SUV era stata presentata a Fespa 2012 come prototipo e in seguito esposta in anteprima mondiale a Viscom Italia. In entrambi i casi il mercato ha risposto in modo entusiasta alle possibilità offerte dalla polimerizzazione UV di inchiostri a base solvente.
«Dal momento della sua presentazione a Fespa lo scorso anno, le stampanti di grande formato della serie JV400 sono state installate in tutto il mondo e sono state insignite di diversi prestigiosi riconoscimenti», spiega Mike Horsten, direttore generale marketing di Mimaki Emea.» L’ingresso più recente nella famiglia JV400 è la serie JV400SUV, che utilizza inchiostri solventi/UV e offre una stampa di elevata qualità con colori vivaci e una durata in esterno eccellente. Siamo entusiasti di aggiungere questo nuovo sistema al nostro portfolio in occasione di Fespa 2013. Le stampanti JV400SUV saranno disponibili a partire dal 1 luglio 2013».
Le JV400-130/160SUV stampano in quadricromia (CMYK) e raggiungono una velocità di 18 mq/h. Si tratta dell’unica tecnologia sul mercato che integra la flessibilità del solvente alla resistenza della polimerizzazione UV e che utilizza gli innovativi inchiostri Mimaki sviluppati appositamente per questa stampante.
Durante il processo di stampa, l’inchiostro a base solvente viene assorbito dalla superficie del materiale e il pigmento si fissa sul supporto. Successivamente, l’inchiostro stampato viene polimerizzato mediante un processo UV che dona un aspetto liscio e lucido «effetto coating», garantendo al tempo stesso la brillantezza dei colori tipica di una tradizionale stampante a solvente. La polimerizzazione UV si traduce inoltre in una maggiore resistenza al graffio e agli agenti atmosferici. Una volta usciti dalla stampante, i supporti sono completamente asciutti e pronti all’istante per la post-produzione.
RasterLink6
Mimaki presenterà anche la sua soluzione RIP RasterLink6 assieme alla JV400SUV e ad altri modelli. Il software RIP RasterLink6 offre una soluzione intuitiva a finestra unica per la selezione di tutte le opzioni e consente di convertire con facilità colori speciali in colori Pantone e in corrispondenze CMYK per garantire l’integrità cromatica. Gli utenti possono misurare un colore target con un colorimetro opzionale e utilizzare il sistema di selezione colore Color Picker di RasterLink6 per riprodurre con precisione i colori target.
«Incoraggiamo i visitatori del nostro stand a provare in che modo RasterLink6 funziona assieme alle stampanti Mimaki, compresa la JV400SUV, per ottenere il massimo in termini di qualità e intuitività», ha aggiunto Horsten. «Mimaki si impegna a creare strumenti e soluzioni che consentono agli utenti di ridurre i tempi di commercializzazione e a incrementare la produttività e la redditività. Questo è esattamente quello che i visitatori potranno vedere durante la dimostrazione della JV400SUV con RasterLink6 a Fespa. Organizzeremo dimostrazioni speciali dal vivo del sistema RIP nel nostro esclusivo spazio “Mimaki Design Aquarium”, un appuntamento imperdibile a Fespa».
Finat, l’associazione internazionale del settore delle etichette autoadesive invita alla partecipazione al suo seminario tecnico 2014 in programma dal 5 al 7 marzo e verrà organizzato presso il Fira Palace Hotel a Barcellona, in Spagna.
Kurt Walker, il presidente Finat
Il presidente Finat, Kurt Walker, afferma: «Il settore delle etichette autoadesive è in continua evoluzione e i materiali autoadesivi restano la scelta più versatile per la decorazione di prodotti. In occasione del seminario tecnico 2014 tratteremo il tema «Riprogettare l’etichetta». Questo seminario prevede l’analisi della tecnologia attuale e del mercato possibile per le etichette autoadesive, nonché delle ultime tendenze nel campo delle materie prime, della creazione dell’etichetta, della stampa, della trasformazione e delle applicazioni per le etichette autoadesive».
Il seminario di una giornata e mezza è rivolto a tutti i livelli della comunità tecnica, dal settore di ricerca e sviluppo a quello della produzione fino ai direttori e ai dirigenti tecnici. I partecipanti riceveranno un aggiornamento in merito a una vasta serie di argomenti, quali normative, scienza dei materiali, tecnologia di trasformazione e applicazioni per etichette. Le presentazioni saranno a cura di esperti del settore che offriranno consigli pratici per aiutare i delegati a rendere le loro infrastrutture più efficienti, produttive e redditizie.
Una volta selezionata l’area utile dovreste ottenere una specie di biglia metallica, se avete esagerato con il filtro Deforma (o Sfera) arriverete a qualcosa di più somigliante a un bottone, quindi attenzione.
Partite da un documento nuovo di dimensioni 600×600 pixel in RGB, premete il tasto D per ripristinare i colori di primo piano e sfondo di default (bianco e nero) e applicate il «Filtro>Rendering>Nuvole».
Questo filtro genera una specie di tessitura casuale mescolando i colori di primo piano e sfondo con una trama vagamente riconducibile a delle nuvole (da qui il nome), in realtà questa vaga somiglianza non ci interessa minimamente per quanto stiamo per fare.
Potete automaticamente contrastare il risultato ottenuto tenendo premuto il tasto «Alt» quando confermate il filtro.
Involucro di plastica
Selezionate la voce «Filtro>Galleria Filtri»… trovate «Artistico>Involucro di plastica» e impostate i seguenti valori indicativi:
Intensità: 20
Dettagli: 15
Sfumatura:15
Applicate lo stesso filtro per due o tre volte (con «Cmd/Ctrl F» lo potete fare automaticamente senza passare nuovamente dal menu Filtro, oppure applicandolo più volte direttamente all’interno della finestra Galleria filtri usando il tasto «Nuovo livello effetti» in basso a destra).
Superficie sferica
Selezionate il «Filtro>Distorsione>Deforma» con Fattore -100 e applicatelo tre o quattro volte, in alternativa potete provare anche il «Filtro>Distorsione>Effetto Sfera» con Fattore 100, dovrete però applicarlo più volte per avere un risultato ugualmente soddisfacente.
Con lo strumento di selezione circolare delimitate la zona centrale del documento dove, a causa delle distorsioni, si è generata una specie di bolla. Visto che il documento è quadrato e il filtro agisce a partire dal suo centro, vi consiglio di creare due guide a croce esattamente a metà di altezza e larghezza (menu «Visualizza>Nuova Guida» e mettete 50% nella casella così vi risparmiate calcoli a mente), dopodiché con lo strumento di selezione partite dall’intersezione delle due guide tenendo premuti i tasti «Alt» e «Shift» (che rispettivamente faranno partire la selezione dal centro e la manterranno regolare).
Con «Cmd/Ctrl J» portate il contenuto della selezione su un nuovo livello ed eliminate quello su cui avete appena lavorato dato che ha esaurito la sua utilità.
Aggiungere luci e ombre
Una volta selezionata l’area utile dovreste ottenere una specie di biglia metallica, se avete esagerato con il filtro Deforma (o Sfera) arriverete a qualcosa di più somigliante a un bottone, quindi attenzione.
Andate nel menu «Selezione>Carica Selezione» e nel menu a tendina Canale controllate che ci sia il nome del livello su cui vi trovate (dovrebbe essere già così in automatico), dopodiché confermate. In questo modo avete caricato la cosiddetta «trasparenza del livello», equivalente al «Cmd/Ctrl click» sulla miniatura del livello nella palette omonima.Con la selezione ancora attiva create un nuovo livello sopra a tutti gli altri («Cmd/Ctrl Shift N»), con lo strumento sfumatura impostato su «Radiale» e «Da primo piano a trasparente» fate un punto luce con il bianco in alto a sinistra e un rinforzo d’ombra con il nero in basso a destra.
Creazione e definizione del pennello
Raggruppate in un Set i livelli che avete utilizzato, premete la combinazione «Cmd/Ctrl Shift E» (applica visibili) per unirli tutti in un livello separato in maniera automatica e nascondete il set.
Il ridimensionamento della sfera iniziale è fondamentale per evitare drastici ricampionamenti nel pannello dei Pennelli. Partire da una grafica enorme e ridimensionarla dal pannello è sensibilmente peggio rispetto a una dimensione corretta fin dalla sua definizione.
Ora potete ridimensionare il nuovo livello così creato (dovrebbe essere una sferetta su sfondo trasparente) fino a un ingombro di circa 40 pixel usando «Modifica>Trasformazione libera» («Cmd/Ctrl T») e inserendo questi valori nelle caselle contrassegnate da L e A nella Barra delle Opzioni in alto.
Dal menu «Modifica» selezionate la voce «Definisci pennello predefinito», e all’interno del pannello «Pennelli» impostate le dinamiche come indicato nelle righe che seguono.
In «Forma punta del pennello»: spaziatura 110%.
In «Dinamica Forme»: variazione dimensione 90%, dimensione minima 20%.
In «Dispersione»: dispersione 300% con la casella di spunta «Entrambi gli assi attiva».
In «Trasferimento»: variazione opacità al 50%.
Alla fine ricordatevi di salvare il pennello sotto un altro nome.
Seguire il tracciato
Come già visto nel tutorial di Italia Grafica di marzo disegnate un tracciato con lo strumento «Penna» o ricavatelo da una eventuale scritta opportunamente convertita (o da una forma), dopodiché dal menu del pannello tracciati selezionate «Traccia tracciato» abilitando il pennello appena creato.
Cambiando le dimensioni del pennello e tracciando più volte lo stesso tracciato si possono ottenere rapidamente effetti interessanti.
Scegliendo una forma tra quelle già disponibili e creando un minimo di sfondo colorato è possibile ottenere con pochi clic una forma composta da bollicine di varia grandezza.
HP ha annunciato la produzione, su grande tiratura, di etichette personalizzate su macchine da stampa digitali serie HP Indigo WS6000 per la campagna di personalizzazione del marchio Coca-Cola più grande di tutti i tempi. La campagna «Condividi una Coca-Cola» è stata avviata in tutta Europa il 1 maggio ed è studiata per consentire a Coca-Cola di coinvolgere direttamente i suoi consumatori in 32 paesi. Il famoso logo sulle bottiglie, Coca-Cola light e Coca-Cola Zero sarà sostituito con 150 tra i nomi, i soprannomi e i vezzeggiativi più comuni in ogni paese.
Il progetto ha combinato tecnologia di stampa convenzionale e stampa digitale HP Indigo per la creazione di 800 milioni di etichette personalizzate di alta qualità.
«La confezione svolge un ruolo critico nella campagna “Condividi una Coca-Cola” poiché collega la bottiglia fisica ai canali di comunicazione online, inclusi social network e siti di contenuto generato dagli utenti» afferma Marit Kroon, marketing manager di Coca-Cola Europa. «La possibilità di personalizzare un così elevato volume di etichette con le macchine da stampa digitali HP Indigo ottenendo al contempo la qualità e l’uniformità richieste da Coca-Cola, apre la via a nuove possibilità per future campagne creative.»
Coralpack «PFOA-free» è la carta di Ahlstrom senza acido perfluorottanico.
L’intera gamma di carta Ahlstrom Coralpack per packaging alimentare è oggi disponibile su richiesta in una versione New Generation (NG), ovvero senza acido perfluorottanico. Coralpack «PFOA-free» è utilizzabile per packaging flessibile per confezionare prodotti oleosi come il burro. Cambiando il tipo di resina nel processo produttivo, si ottiene infatti una carta nella quale l’acido perfluorottanico non è presente. Quindi, nonostante il loro contenuto oleoso, i prodotti confezionati con Coralpack NG non hanno macchie di unto, qualità che ha un positivo impatto sul consumatore. Lo scorso gennaio 2006 l’EPA americana (Environmental Protection Agency) invitò le aziende produttrici di fluorine chimiche a impegnarsi per ridurre del 95% il PFOA dalle loro emissioni e prodotti entro il 2010, e di eliminarli del tutto entro il 2015.
Ogni anno gli eventi infortunistici che coinvolgono la persona nell’ambiente domestico sono significativi. Attualmente in Italia si verificano 4.500.000 infortuni all’anno di cui circa 8.000 con esito mortale. Se confrontiamo il dato con l’incidenza di persone coinvolte in incidenti sulla strada e sul lavoro – rispettivamente: da dati Istat e ACI 2010 circa 210.000 incidenti stradali con lesioni a persone con circa 4.000 morti e sul lavoro 775.000 infortuni e 980 morti (dati Inail) – ci si rende conto di quanto sia importante non ignorare la realtà domestica. Numeri che comportano anche un impatto economico: il costo degli infortuni domestici per la società italiana viene stimato il 6% del PIL pari a 120.000.000.000 euro annui. Numeri che fanno capire ancor di più l’importanza di una diminuzione del fenomeno.
Proprio sulla base di questi dati nasce il progetto «Safety Bridge», ideato dal Centro per la Prevenzione dei Rischi Ceper per trasferire la prevenzione dei rischi dagli ambienti di lavoro agli ambienti domestici rendendo il lavoratore il gestore in prima persona dell’incolumità e serenità della propria famiglia. L’iniziativa è stata sostenuta e promossa da Gifco che ha creduto subito in questo progetto, tanto da essere la prima Associazione in Italia a essersene fatta promotrice fra i propri soci. «Siamo felici che alcune aziende abbiano dimostrato interesse per il Safety Bridge e ci auguriamo che possa essere un ulteriore passo verso il consolidamento del rapporto tra azienda e lavoratore», ha dichiarato Marco Di Bernardo, segretario generale.