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Etichette e carte intelligenti, Fedrigoni accelera e acquisisce una quota di SharpEnd

L’operazione rientra in un nuovo programma di corporate venture capital che Fedrigoni ha avviato per identificare start-up con cui accelerare il processo di innovazione e acquisire nuove tecnologie. SharpEnd nasce nel 2015 come la prima agenzia Internet of Things (IoT) al mondo, con la missione di aiutare i brand a far evolvere i propri prodotti, il packaging e il customer engagement attraverso soluzioni connesse, sfruttando una piattaforma proprietaria SaaS (software as a service) lanciata nel 2019, denominata io.tt, che oggi gestisce miliardi di punti di contatto attraverso il packaging e la vendita al dettaglio.
Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni: “Il mondo dei prodotti connessi è sempre più strategico per noi e quest’operazione, fortemente sinergica con le recenti acquisizioni di Tageos e del Centro di Ricerca e Sviluppo di Grenoble, arricchirà il nostro portafoglio di soluzioni nel mondo delle etichette e delle carte intelligenti”.

L’operazione consiste in un investimento iniziale, con un percorso di acquisizione dell’intero capitale nel lungo termine, e rientra nel nuovo programma di corporate venture capital che Fedrigoni ha avviato per identificare start-up innovative con cui accelerare il proprio processo di innovazione e l’acquisizione di nuove tecnologie.
“Quello di Fedrigoni e SharpEnd / io.tt è un incontro perfetto in questo mondo connesso – commenta Cameron Worth, fondatore e CEO di SharpEnd / io.tt -, in grado di consolidare la nostra posizione nel mercato globale per sviluppare nuovi prodotti e soluzioni integrate ad alte prestazioni. Le sinergie potenziali con i due business del Gruppo, quello delle carte speciali e quello delle etichette premium, sono innumerevoli e il network e la presenza globale di Fedrigoni in oltre 130 Paesi saranno per noi un forte acceleratore di crescita. Sono entusiasta ed orgoglioso – aggiunge – di dare il benvenuto a Fedrigoni nella nostra Cap Table come investitore strategico e partner al nostro fianco nel percorso per rendere la nostra piattaforma io.tt sempre più il collante dell’ecosistema del packaging”.

La stampa coldset per quotidiani

A dispetto del prodotto “povero”, i processi e le tecnologie impiegate nella realizzazione del quotidiano sono particolarmente sofisticati e caratterizzati da forte automazione. Per fare fronte all’inesorabile calo della diffusione dei prodotti quotidiani stampati, i centri stampa devono ottimizzare al massimo i cicli produttivi, riducendo i tempi e i costi fissi della produzione. I tempi di avviamento in primis, gli scarti, cercando di migliorare il rapporto tra tempo effettivo di stampa della produzione e tempo di lavorazione totale del prodotto

La stampa dei quotidiani necessita di un flusso di lavoro perfetto, elevata informatizzazione dei processi, tracciamento di tutti gli avvenimenti, alto livello di ingegnerizzazione della produzione. Per questo le scelte tecnologiche fatte al momento giusto sono determinanti per il successo.

Scrivere di prodotti quotidiani stampati può apparire bizzarro o anacronistico. Che i prodotti quotidiani stampati siano in forte calo è una realtà incontrovertibile, lo dicono le cifre, lo dicono i fatti e ciò che si osserva intorno a noi. Basta entrare in un’edicola (a proposito dove sono le edicole? Stanno scomparendo anche loro…)  per accorgerci che i giornali sono diventata merce rara. Se consideriamo che la diffusione complessiva nazionale oggi si attesta, tra prodotti cartacei e digitali intorno ai 2 milioni di copie giornaliere e che 20 anni fa questa era la diffusione dei soli primi due o tre quotidiani nazionali, si capisce l’entità del fenomeno. Niente di nuovo sotto il sole, il funerale della stampa quotidiana è già stato celebrato più e più volte, e la curva discendente nessuno sa dire che andamento avrà nel futuro.

Le pagine di una rivista tecnica non sono il luogo per analizzare il fenomeno sotto il profilo sociologico, non ci vuole certo un dottorato di ricerca per capire quanto la tecnologia abbia impattato su questa categoria di prodotti che fanno della tempestività e della “freschezza” la ragione principale della loro esistenza. I media digitali sotto questo aspetto sono insuperabili, infatti le edizioni digitali dei quotidiani sono nate come i funghi ma non hanno per nulla rimpiazzato le copie cartacee perse. La scommessa che i quotidiani avevano fatto agli albori di Internet è stata disattesa nei numeri. Il motivo è che sono cambiati i lettori, o meglio sono spariti i lettori nel senso comune che noi attribuiamo al termine. Sono migrati verso terre nuove, dove trovano gratuitamente (così credono) divertimento e informazione più digeribile rispetto alle colonne di caratteri in corpo 8. Sono i social, le piattaforme dove giovani e meno giovani passano la maggior parte del tempo quando sono on line. Sono questi i nuovi “quotidiani”.

Ciò che sta accadendo in questo mondo, che rappresenta sempre più una nicchia, è un fenomeno opposto al trend che ha caratterizzato i decenni precedenti. Se negli anni 2000 la tendenza fu quella di polverizzare la produzione dei quotidiani, cercando una capillarità sul territorio nazionale, facendo fiorire centri stampa sia nuovi sia “rinnovati”, sulla spinta di un “must” che in quegli anni tutti seguivano (“il giornale full color”), oggi si assiste al fenomeno opposto, una concentrazione della stampa dei quotidiani in pochi centri stampa super efficienti, in grado di offrire un servizio “chiavi in mano” agli editori, dalla consulenza iniziale per stilare il capitolato di fornitura, sino alla logistica di distribuzione. Volendo fare un’analisi e un po’ di inutile dietrologia, si potrebbe dire che forse quella anomala era la situazione degli anni “d’oro” quando tanti editori hanno cavalcato il sogno, il prestigio e la comodità di avere un centro stampa dedicato alla propria testata, investendo milioni di euro a fronte di una prospettiva di produzione interna non così prepotente. Chi invece è un terzista, cioè uno stampatore conto terzi abituato a competere nel mercato libero, ha un approccio mentale più propenso a sostenere questa pressione rispetto a un editore puro.

Le sfide di oggi

Parlare di giornali quotidiani è però interessante a prescindere dalla situazione contingente, anzi a maggior ragione bisogna parlarne, per capire come questo settore si stia organizzando per affrontare le sfide del momento. Perché può essere una chiave di lettura e di ispirazione anche per altri settori della stampa. Lo voglio fare con una persona che ritengo la più titolata per analizzare sotto il profilo tecnico e imprenditoriale quello che sta accadendo. Dario De Cian, direttore generale di Centro Stampa Quotidiani di Erbusco (BS), una realtà protagonista del mercato della stampa di prodotti periodici con tecnologia offset coldset e digitale. La prima cosa che nota chi visita il Centro stampa che è indicativa del tipo di filosofia che l’azienda adotta che di seguito cercheremo di esplorare, è l’ordine, la pulizia, l’organizzazione degli spazi produttivi e quelli di servizio interni ed esterni. Basta fare un giro sulla gallery fotografica della homepage del sito per capire cosa intendo. L’esatto contrario di ciò che nell’immaginario collettivo, è la rappresentazione di una “tipografia” che stampa i giornali: macchine sporche, inchiostro dappertutto, caos (anche il cinema ha contribuito a costruire questo falso mito). A Dario De Cian ho chiesto di fare un’analisi a tutto tondo del mercato attuale e di come CSQ lo stia affrontando. Ci siamo incontrati al termine della sua riunione di budget è infatti come prima cosa mi ha riferito che per il ventitreesimo anno consecutivo, nella strategia del Centro Stampa, gli investimenti in tecnologie avranno un ruolo importante. Sì perché questo è uno dei fattori chiave che De Cian ritiene alla base del mantenimento di un alto livello di competitività nel mercato. Fondamentale per quelle imprese che si propongono come “terzisti” nel mercato della stampa. Un mercato che costantemente e ineluttabilmente richiede qualche copia in meno da stampare. È quello che accade in tutti i segmenti della stampa a dire il vero, vuoi per motivi tecnologici (migrazione dei contenuti su altre piattaforme di comunicazione) vuoi per motivi di marketing (la personalizzazione spinta all’eccesso, il time-to-market esasperato ecc.). Dovendo necessariamente far “girare” le rotative, diminuendo le tirature, è necessario aumentare le messe in macchina ossia le commesse. E questa possibilità è subordinata al livello di automazione ed efficienza che il sistema è in grado di mettere in campo. In questo senso gli stampatori di quotidiani hanno veramente da insegnare a tutto il settore della stampa. La prima cosa che mi ha colpito quando 20 anni fa ho iniziato a frequentare CSQ e il mondo dei quotidiani in generale, è stato proprio il flusso di lavoro, l’elevata informatizzazione dei processi, il tracciamento di tutti gli avvenimenti, il livello di ingegnerizzazione della produzione. A fronte di un prodotto povero (la Cenerentola dei prodotti stampati) il tenore di investimento in tecnologia per produrlo è sproporzionata: dal file della singola pagina inviato dalla redazione al centro stampa all’uscita della lastra sviluppata, tutto avviene senza intervento umano,  che significa: instradare correttamente il file, fare un preflight, fare il repurposing per adeguarne i dati colore, rasterizzarlo,  eseguire l’imposition, esporlo sulla lastra e eseguirne il processo di sviluppo, posizionarlo a bordo macchina su carrelli. Ma anche durante la stampa e la spedizione, il percorso senza sosta che conduce alla ribalta dove le copie vengono smistate e trovano posto sui mezzi di trasporto, gli interventi manuali sono ridotti all’osso e gli automatismi prevalgono. Questo per le migliaia di lastra (e di pagine) che ogni sera il Centro Stampa Quotidiani, che ancora oggi stampa 12 quotidiani ogni notte, deve gestire senza intoppi. Perché in quei momenti i minuti sono preziosi e andare in ritardo significa perdere le coincidenze di distribuzione e quindi perdere copie diffuse. Ecco perché De Cian ci dice che anche quest’anno CSQ investirà più di mezzo milione di euro per potenziare la prestampa, per far fronte all’incremento delle messe in macchina dovuto al calo delle tirature. È questo il segreto che fa sì che, in un panorama dove i centri stampa per quotidiani si stanno riducendo e polarizzando su pochi attori distribuiti sul territorio nazionale, CSQ ancora oggi è un’azienda che fa utili? Probabilmente è così.

C’è un altro aspetto che ho trovato molto interessante nella chiacchierata fatta con il direttore di CSQ e che ritengo utile evidenziare in quanto credo possa essere di ispirazione anche in altri ambiti. Riguarda di fatto la mission dell’azienda, di come questa si pone verso il cliente. Non come un venditore di copie stampate ma di slot di “tempo aziendale”. Spostare cioè il focus commerciale dell’azienda dalle tirature agli slot di stampa. Slegare quindi il numero delle copie, la tiratura, dalla trattativa commerciale, per introdurre invece un concetto di “servizio di stampa basato sul tempo”. Questo permette a mio avviso di ottenere un duplice vantaggio: monitorare in modo migliore i costi effettivi di produzione, creare con il cliente un rapporto di partnership più stretto, “vendendogli” l’azienda per uno slot di tempo definito all’interno del quale può sfruttare al meglio le risorse messe a disposizione. Questo fa anche da stimolo per fare le cose bene, sfruttando il tempo al massimo. Per cui il cliente può decidere se desidera un prodotto semplice oppure più elaborato, sfruttando l’inserimento automatico dei fascicoli, l’applicazione di sticker, le personalizzazioni in digitale ecc. Questo approccio molto orientato alla soddisfazione del cliente è fondamentale per il mantenimento del successo competitivo, anche in un mercato dove potrebbe sembrare che “il prezzo” sia tutto, dato il tipo di prodotto finale. E nel caso specifico ha guidato le scelte fin dalle origini a partire dalla scelta del formato delle rotative, inserite nel corso dei due decenni di attività. Come sottolinea De Cian, i formati carta hanno determinato la possibilità di acquisire commesse che altri non potevano offrire e dato quindi un vantaggio tecnologico importante. Le scelte tecnologiche fatte al momento giusto per assecondare i cambiamenti del mercato sono determinanti per il successo. Un altro esempio a sostegno di questa tesi riguarda gli automatismi e i controlli sulle macchine da stampa. Anche se qui si somma un fattore (umano) che sovente rallenta (ahimè) il processo di implementazione. Spesso visti come “nemici” dagli operatori di macchina, necessitano di un paziente lavoro di “digestione”, perché la stampa non dimentichiamo, è da sempre considerata “arti grafiche” e gli stampatori, di conseguenza, si considerano un po’ artisti e in quanto tali, autorizzati a interpretare il lavoro. Cosa giusta quando le competenze ci sono e la tipologia di lavoro lo richiede, poco produttiva quando bisogna assicurare l’efficienza per processo. O meglio, la competenza dell’operatore dovrebbe assecondare l’automatismo per massimizzarne la resa. Anche in questo aspetto ci dice Dario De Cian, CSQ ha segnato la via, studiando le soluzioni tecnologiche quando si sono presentate sul mercato, senza affrettare le scelte ma valutando in modo accurato gli aspetti positivi e negativi di ogni proposta. Il risultato di questo percorso ha portato il Centro Stampa ad essere probabilmente quello più automatizzato in Italia, con tutte e 5 le rotative dotate di controlli automatici di registro colore e registro teste, registro di taglio e, caso unico, controllo colore. Anche l’ultima installata solo nell’estate passata, è stata allestita con tutti i controlli in linea, nonostante gli scenari attuali e futuri avrebbero potuto suggerire di fare economia. Ma l’automazione come sappiamo consente di ottimizzare al massimo anche l’impiego delle risorse manuali e questo   purtroppo è un fattore che non può essere sottovalutato. Dovendo necessariamente minimizzare i costi, diminuendo le tirature e aumentando le messe in macchina, è giocoforza ridurre minimo anche gli scarti e i tempi di avviamento. E solo l’automazione consente di farlo.

A un certo punto della storia anche nei centri stampa per giornali la tecnologia digitale ha cominciato a bussare alla porta. C’erano tutte le premesse perché trovasse una sua ragione di essere, di affiancare la teologia offset per allargare il panorama dei servizi offerti: in primis la diffusione capillare e puntuale delle testate straniere sul territorio nazionale. Questa appariva la naturale applicazione per un sistema in grado di ridurre pressoché a zero i costi di prestampa e di avviamento a fronte delle piccole quantità da produrre, a confronto della tecnologia offset molto più impegnativa. La tecnologia inkjet roll-to-roll con primerizzazione del supporto standard da quotidiano, rappresentava una risposta valida per questa esigenza. Come ci dice De Cian, CSQ come d’abitudine ha cercato di essere l’apri pista di questa nuova tecnologia, installando la prima macchina da stampa digitale in grado di produrre in digitale un prodotto uguale a quello delle proprie rotative offset, sia per formato che per foliazione. Anche questa scelta si è dimostrata alla lunga vincente, nonostante un mercato che repentinamente è cambiato. La rivoluzione dei dispositivi digitali e delle edizioni digitali dei giornali ha fatto crollare la richiesta di giornali stranieri cartacei, ma la possibilità di creare edizioni digitali dei prodotti tradizionali ha aperto a progetti di micro-edizioni diversificate della stessa testata o a progetti editoriali di piccole realtà locali. Sempre nell’ottica di dare al cliente la possibilità di utilizzare il tempo-azienda al meglio offrendo tutti i servizi possibili.

Il mondo dei quotidiani e delle tecnologie per produrli sta vivendo un momento difficile è inutile negarlo, quale sia il destino nessuno può dirlo, sicuramente non si ritornerà indietro. Però Dario De Cian e il Centra Stampa Quotidiani ci insegnano che chi si adatta al meglio alle situazioni, plasmandosi e reagendo in modo dinamico agli stimoli, investendo nella tecnologia quando serve per essere più appetibile e versatile, può continuare ad avere risultati positivi. Si direbbe “resilienza” un termine a volte un po’ inflazionato, che indica la capacità di resistere a rotture o di riprendere la forma dopo una sollecitazione. Forse “plasticità” si adatta meglio.

Acimga: fatturato 2023 stazionario, ma export si conferma in crescita

 Il 2023 di Acimga, l’associazione confindustriale dei costruttori italiani di macchine per il printing e il converting che raggruppa circa settanta di aziende su tutto il territorio nazionale, si chiude nel segno della stabilità. Il fatturato si attende pressoché immutato rispetto all’anno precedente, a 2.940 milioni di euro, -0,2% sul 2022. Rispetto all’anno precedente l’export conferma la sua tendenza positiva con una crescita dell’8%; crescita moderata rispetto alle attese, soprattutto dopo un primo semestre positivo in termini di fatturato, trainato soprattutto dall’export. È invece in calo di 2 punti percentuale l’import. 

«Le prospettive ottimistiche dello scorso anno, dove abbiamo assistito ad un aumento significativo degli ordini, trainati dall’export e ad un aumento a due cifre del fatturato, hanno trovato un 2023 che ci restituisce un settore che rimane stazionario. – dichiara Enrico Barboglio, direttore di Acimga. – Nel corso dell’anno abbiamo assistito a fasi diverse dell’andamento del mercato, caratterizzato da un primo periodo di ottimi fatturati anche grazie al recupero dei backlog derivanti dall’accumulo ordini dovuti allo shortage di materiali e componentistica, e da una seconda parte dell’anno dove invece si è vista una frenata sugli ordini. È il mercato interno a dare più evidenza a questo fenomeno, mentre l’export ancora mette in evidenza le buone performance del made in Italy. Ci auguriamo che i nuovi piani di Impresa 5.0 possano essere utilizzati al meglio proprio per ridare vigore stabile al mercato interno.» 

Il 2023 di Acimga

L’anno che volge al termine ha consolidato importanti traguardi e segnato l’avvio di nuovi progetti, guardando al grande obiettivo di Print4All 2025, nell’ottica della costruzione di un percorso di valore verso il prossimo evento fieristico. 

Nel mese di maggio è ufficialmente partito il conto alla rovescia per Print4All, in programma dal 27 al 30 maggio 2025, con la presentazione del nuovo visual e del progetto di base che Fiera Milano, Acimga e Argi andranno a sviluppare nel corso del prossimo anno. Il nuovo visual incarna il dinamismo del mondo del printing e la sua evoluzione nei secoli, attraverso tre palette cromatiche e diverse icone che identificano tre dimensioni – le macchine, i supporti e l’innovazione – che si fondono a creare un soggetto unico, dal forte impatto cromatico e figurativo, supportato dal nuovo claim: “Not your ordinary Printing Af(fair)”. 

Tre sono anche le parole chiave a identificare Print4All 2025: convergenza, tra le diverse applicazioni di stampa ma anche tra tecnologie e nuove tecniche; esperienza, alla base dell’ampliamento dell’offerta espositiva e dell’approccio ai nuovi temi di mercato; networking, a sottolineare l’importanza, anche nel contesto fieristico, dell’incontro tra settori sinergici e attori lungo tutta la filiera. 

Tre infine, le aree speciali, focus strategico del progetto fieristico 2025: la Corrugated Experience, dedicata al segmento del cartone ondulato, il cui trend in costante crescita non accenna a diminuire; l’area Printmat, un’area espositiva multipurpose che metterà in mostra materiali e supporti in relazione alla loro possibilità e resa di stampa; l’area dedicata al green printing, che, in ottica di sostenibilità e del paradigma delle 4R, è pensata per chi offre soluzioni per la gestione dei rifiuti nell’industria grafica e cartotecnica. 

Per il nuovo anno torna l’appuntamento con Roto4All, per la sua quarta edizione nel nuovo formato di evento puramente convegnistico nel periodo primaverile, accompagnato all’edizione autunnale più concreta presso un produttore di tecnologia rotocalco, al fine di continuare a diffondere sempre di più il valore di questa tecnologia di stampa su cui l’Italia detiene competenze e know-how di estremo valore. 

Tornerà anche la Print4All Conference, evento chiave nella Roadmap verso la prossima edizione di Print4All, dal 27 al 30 maggio 2025, e importante occasione di scambio tra tutti gli attori nella vasta community della stampa. 

Sempre all’interno del progetto di Roadmap verso Print4All 2025, pensato per costruire un percorso di stimolo affinché i buyer internazionali vengano in Italia per conoscere l’avanzato stato di innovazione del comparto e l’offerta tecnologica nazionale, Acimga sarà presente a drupa 2024. A drupa, l’Italia è da molte edizioni il secondo espositore dopo la Germania e la manifestazione è una occasione unica per mettere in evidenza il valore dell’offerta italiana, che viene indubbiamente ben rappresentato direttamente dalle singole aziende all’interno dei loro spazi espositivi, ma trova nella presenza dell’associazione una forte azione di rinforzo. Inoltre, l’edizione 2025 di Print4All trova in drupa il bacino ideale per essere presentata a potenziali espositori, visitatori e rappresentanti della stampa esteri. 

Continueranno le attività di internazionalizzazione, con il supporto di ICE – Agenzia, attraverso programmi promozionali dedicati e l’organizzazione di nuove Collettive italiane all’interno di fiere estere di interesse. 

Il primo appuntamento è a PrintPack Alger nel mese di marzo. 

«Sono soddisfatto dei risultati ottenuti nel corso di quest’anno. Come presidente mi pongo per il nuovo anno degli obiettivi strategici che consolidino i percorsi avviati e sviluppino ulteriormente le importanti attività di Acimga. Prima di tutto è fondamentale continuare a dialogare con tutte le associazioni del settore della stampa, converting e del packaging, e implementare le partnership esistenti, ma anche crearne di nuove, per allargare il bacino della collaborazione tra attori del comparto.- afferma Daniele Barbui, presidente di Acimga – Creare una community che sappia agire negli interessi di tutto il mercato è importante anche in funzione di Print4All 2025, che rimane il progetto di punta dell’associazione e che si presenta con novità importanti anche a sostegno del percorso di transizione ecologica della nostra intera filiera, parlando di materiali sostenibili e di gestione in logica di economia circolare dei prodotti a fine vita».

Le innovazioni di Heidelberg riducono i costi e semplificano il lavoro

Saxoprint: cambio completamente automatico delle lastre. Plate to Unit aumenta la produttività

L’industria della stampa si trova ad affrontare alcune sfide: la continua pressione sui costi e, ormai sempre più spesso, la carenza di lavoratori qualificati. Heidelberg offre alle tipografie soluzioni che possono aiutare a risolvere entrambi questi problemi fondamentali. “La tecnologia offset a foglio di Heidelberg sta diventando sempre più produttiva. In alcuni casi, può addirittura raddoppiare la produzione di una tipografia grazie alla combinazione di Push to Stop e Performance Services. Automatizzando il processo di stampa, contribuiamo anche a compensare la difficoltà di reperimento di lavoratori”, afferma David Schmedding, global head of sales & marketing dell’azienda.

Ecco dieci innovazioni selezionate come esempio dai clienti Heidelberg:

  • Efficienza: con una velocità di stampa di 21.000 fogli all’ora, la Speedmaster XL 106 di Heidelberg consente di aumentare la produzione netta nella produzione di scatole pieghevoli fino al 10% rispetto alla configurazione standard con una produzione di 18.000 fogli all’ora. Un esempio di stampa di imballaggi altamente efficiente con i sistemi Heidelberg è fornito da WestRock negli Stati Uniti, in Polonia e in Germania;
  • Automazione: i processi sono sempre più completamente automatizzati e alleggeriscono il lavoro degli operatori. Il software Prinect integra tutti i processi, dagli ordini in arrivo alla spedizione, in un flusso di lavoro end-to-end, mentre il consolidato concetto Push to Stop assicura operazioni altamente automatizzate che possono essere collegate anche a flussi di lavoro di terzi. Il modo in cui Heidelberg può collaborare con i clienti per promuovere l’automazione è dimostrato dall’esempio di Saxoprint in Germania;
  • Algoritmi intelligenti: L’uso dell’intelligenza artificiale semplifica la vita delle tipografie supportando la configurazione automatica di parametri di produzione complessi. Le prime funzioni implementate da Heidelberg comprendono la soluzione di ottimizzazione dei processi Preset 2.0, i sistemi di assistenza intelligente Intellistart 3, Wash Assistant, Powder Assistant e Color Assistant Pro e la Performance Advisor Technology (PAT) dell’azienda (un esempio è il cliente Girzig+Gottschalk in Germania);
  • Sostenibilità: l’efficienza energetica delle macchine da stampa è in continuo miglioramento. Un esempio specifico è rappresentato dal cliente Biopax dell’Irlanda del Nord;
  • Impostazione della macchina da stampa digitale tramite touch control: una soluzione Heidelberg può aumentare le prestazioni della tipografia in pochi clic. Un utente di questo sistema è Omaks Packaging in Turchia;
  • Qualità: la riproduzione accurata dei colori gioca un ruolo fondamentale nel moderno mondo dei brand dei clienti delle tipografie. Un esempio di regolazione del colore altamente automatizzata è fornito dalla Modern Litho negli Stati Uniti;
  • Due tecnologie di stampa in una: Heidelberg combina perfettamente la stampa digitale e quella offset a foglio. I nuovi sistemi di stampa digitale Versafire LV e Versafire LP sono dotati di un Prinect Digital Front End (DFE) potenziato, che garantisce un’interazione intuitiva tra la tecnologia di stampa offset e digitale. Tra gli utenti soddisfatti di Versafire figurano Mollet Printing e G2 Graphic Service, entrambi negli Stati Uniti;
  • Precisione estrema: i processi di produzione perfettamente coordinati garantiscono che tutti i componenti contribuiscano alla produzione di stampe senza problemi (vedere il dietro le quinte della fonderia Heidelberg di Amstetten);
  • Assistenza: Heidelberg vanta la rete di assistenza più completa del settore a livello mondiale. La sua rete globale di vendita e assistenza comprende più di 2.000 dipendenti in 250 sedi in 170 Paesi diversi. Un esempio che dimostra il servizio è fornito dal cliente Bromberger in Germania;
  • Modello “Pay-per-use”: Heidelberg fornisce tutto ciò di cui una tipografia ha bisogno per una produzione efficiente, e lo fa da un unico fornitore. Oltre all’assistenza, ai materiali di consumo, al software, alla formazione e alla consulenza, il modello Subscription Plus che l’azienda offre copre anche la macchina da stampa stessa. L’importo che i clienti pagano per il pacchetto all-in dipende dalla loro produzione. Un cliente soddisfatto: Weig Packaging, Germania.

Textile: partnership tra Konica Minolta e Gentili Mosconi

Si tratta di una notizia di pochi mesi fa la partnership tra Konica Minolta e Gentili Mosconi, gruppo protagonista mondiale nel mercato della moda a servizio dei principali player internazionali del mondo luxury. Obiettivo dell’accordo, unire l’esperienza tecnologica di Konica Minolta e la sua vocazione all’innovazione alle competenze tecniche di design e alla cura del dettaglio di Gentili Mosconi, al fine di ottimizzare gli elevati standard qualitativi, anche dal punto di vista della sostenibilità. La sinergia tra le due realtà ha dato ottimi risultati nello sviluppo delle tecnologie destinate ai tessuti per le collezioni prét-a-porter e accessori e le aziende si apprestano ora ad entrare nella fase 2.

In questi mesi Gentili Mosconi ha testato la produzione dei propri tessuti per il mercato high-end luxury attraverso il già noto e apprezzato Nassenger 8, il sistema Konica Minolta all’avanguardia nella stampa tessile digitale, in grado di offrire ai professionisti del settore massima precisione e qualità, tempi di stampa brevi e semplicità di utilizzo.

La vera innovazione però ha riguardato l’introduzione nel processo di stampa di una nuova modalità di gestione del pre-trattamento in linea, in grado di saltare completamente la fase di pre-treatment del tessuto, arrivando direttamente alla fase di stampa. Grazie a questa tecnologia è stato possibile ridurre le fasi del processo, incrementando quindi la velocità di stampa, produrre in modo più sostenibile, riducendo il consumo di acqua e fare efficienza, limitando l’utilizzo di materiali, inchiostri ed energia.

Relativamente agli inchiostri è in corso un fine tuning rispetto all’Ink reattivo. Se i risultati saranno positivi, seguiranno poi ulteriori test relativi alle altre chimiche: inchiostri acido e disperso.

I due player possono quindi ritenersi soddisfatti degli importanti passi avanti che sono stati fatti e dell’evoluzione positiva della Partnership. Attualmente, le aziende si trovano in una fase di perfezionamento e si prevede che a breve Konica Minolta sarà pronta a vendere il prodotto a livello mondiale.

Francesco Gentili, CEO e fondatore di Gentili Mosconi ha commentato: “Siamo onorati di essere stati scelti da Konica Minolta come partner strategico per sviluppare insieme nuove soluzioni innovative per la stampa digitale. È per noi una collaborazione di prestigio, di portata internazionale, che avvalora la nostra capacità innovativa e il know-how nei tessuti stampati per il prét-a-porter, rafforzando il posizionamento del gruppo quale player di riferimento nell’alta moda, con un’offerta sempre più personalizzata che unisce tecnologia e innovazione all’artigianalità e cura dei dettagli”.

“Siamo lieti di aver stipulato un accordo con un partner prestigioso come Gentili Mosconi, referenza a livello mondiale per il prét-a-porter. Grazie a questa partnership stiamo sviluppando insieme nuove soluzioni che potranno realmente migliorare il processo produttivo; unendo il nostro know-how con quello di Gentili Mosconi concretizzeremo gli obiettivi desiderati, lasciando sempre aperte le porte ad ulteriori sviluppi tecnologici. Siamo certi che questo sia solo l’inizio di un lungo percorso di cooperazione proficua per entrambe le società” ha dichiarato Enrico Verga, Inkjet Textile director di Konica Minolta.

Ricoh Pro VC80000, automazione e versatilità

Una nuova piattaforma inkjet a bobina ad alta velocità che integra un avanzato sistema di controllo qualità: Ricoh Pro VC80000. Evoluzione di Ricoh Pro VC70000, la soluzione Ricoh Pro VC80000 è ideale per la produzione di direct mail, libri a colori, cataloghi, riviste e applicazioni di stampa commerciale di qualità elevata su supporti patinati fino a 300 g/m². Una serie di strumenti hardware e software offre automazione e controllo avanzato della qualità di stampa, mettendo inoltre a disposizione funzionalità di intelligenza artificiale, apprendimento automatico e analisi dei dati che garantiscono una produzione prevedibile e ripetibile con un intervento minimo dell’operatore. RICOH Pro VC80000 si caratterizza per un ingombro estremamente ridotto, integra un motore full duplex lungo meno di dieci metri e utilizza inchiostro di ultima generazione e teste di stampa inkjet a temperatura controllata. Le tecnologie all’avanguardia messe a disposizione consentono di raggiungere una risoluzione massima di 1200×1200 dpi e una velocità massima di 150 mpm, con un aumento del 50% della produzione rispetto ai sistemi della generazione precedente.

Tra i software disponibili per Ricoh Pro VC80000 vi sono Ricoh ProcessDirector – soluzione innovativa per la gestione automatizzata e completa dei flussi di lavoro, progettata per acquisire, trasformare e gestire le informazioni e i processi in modo da arrivare a una uniformità dell’output del 100% – Ricoh Auto Color Adjuster, che assicura una gestione precisa del colore e la possibilità di abbinarlo senza dover ricorrere a uno specialista e FusionPro, che risponde a tutte le esigenze di comunicazione personalizzata che favoriscono l’efficienza e un maggiore ritorno sull’investimento.

Tutte queste caratteristiche si sono rivelate una combinazione vincente per l’installazione beta presso Sattler Media Group in Germania, importante azienda con competenze specialistiche in stampa commerciale, direct mail, marketing omnicanale e logistica.

Christian Haneke, Innovation and Solutions Manager di Sattler Media Group, commenta: “Il livello di automazione raggiunto da Ricoh Pro VC80000, unito all’incremento del 50% della produzione di stampati di alta qualità rispetto al sistema precedente e alla semplicità di utilizzo, stanno trasformando il ruolo della stampa inkjet all’interno del nostro ambiente produttivo”.

Eef de Ridder, vice president Graphic Communications Group, Ricoh Europe, aggiunge “I nostri clienti che operano nel settore della stampa inkjet ad alta velocità condividono sfide produttive tra loro molto simili: hanno bisogno di elevata velocità per soddisfare ordini di grandi dimensioni e tempi di consegna sempre più stretti, e di strumenti che rendano il funzionamento delle soluzioni di stampa più semplice ed efficiente. RICOH Pro VC80000 conferma la nostra capacità di aiutare i clienti a vincere sfide importanti e definisce un nuovo standard nell’automazione e nell’analisi dei dati”.

Koenig & Bauer, la produzione è intelligente e sostenibile

Hardware, software e servizi. Koenig & Bauer pensa e lavora a 360° per accompagnare gli stampatori nel futuro della stampa commerciale, caratterizzata da processi sempre più smart e green.

Sono sostenibilità, modularità e digitalizzazione i punti di forza della strategia Exceeding Print di Koenig & Bauer. L’azienda continua ad avanzare nella sua trasformazione da produttore tradizionale di macchinari a gruppo tecnologico agile. Sulla base dei megatrend globali e di intense discussioni con clienti ed esperti del settore, Koenig & Bauer ha definito la sua direzione strategica per i prossimi anni.

Il percorso già intrapreso verso una maggiore digitalizzazione e un più alto grado di modularità non solo porterà a un maggiore successo nei mercati di riferimento di Koenig & Bauer, con la stampa di imballaggi in prima linea, ma porterà anche a un minore utilizzo di materiali ed energia nei processi di stampa, rendendoli più sostenibili. Inoltre, Koenig & Bauer si pone obiettivi di sostenibilità ancora più ambiziosi con la sua nuova strategia di Gruppo Exceeding Print. Oltre alla responsabilità nei confronti dei clienti e dei dipendenti, in qualità di membro del Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità al mondo, il Gruppo intende aumentare ulteriormente gli sforzi per adempiere alle proprie responsabilità ecologiche, sociali e comunitarie.

In questo scenario, si inseriscono i nuovi stimoli che caratterizzano, tra gli altri, il settore della stampa commerciale, che – come ricorda Peter Andrich, amministratore delegato di Koenig & Bauer IT – sta vivendo un periodo di profonda trasformazione, evidenziando un bilancio per l’anno in chiusura non privo di criticità. «Il settore delle macchine per la stampa e la grafica ha segnato una brusca frenata nel mercato italiano. Il valore dell’ordinato è risultato in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Appaiono evidenti le conseguenze del dimezzamento degli incentivi previsti dal piano transizione 4.0. Gli investimenti pubblicitari sulla stampa registrano un trend negativo nel primo semestre 2023. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Stampa FCP relativi, appunto, al periodo gennaio-giugno 2023, il fatturato pubblicitario del mezzo ha registrato in generale un decremento del -2,7%. I vertici di Acimga preferiscono evidenziare i dati positivi: “I dati dei primi tre mesi dell’anno ci consegnano un segmento di grande interesse per i clienti esteri”, afferma Enrico Barboglio, direttore generale di Acimga».

Le opportunità all’orizzonte

Questo scenario di riferimento, meno luminoso rispetto al passato seguendo il ragionamento di Andrich, rende alquanto difficoltoso individuare quali possano essere, con l’arrivo del nuovo anno, le nuove prospettive di business per gli stampatori. «È difficile da dire. Il mercato è in continua evoluzione e sarà importante cogliere le occasioni che si aprono per il business della stampa. Sarà importante saper sfruttare le opportunità che si aprono nell’ambito della sicurezza delle informazioni o i processi green».

Ciò significa che le opportunità per fare business ad alti livelli non mancheranno, nonostante tutto. Tuttavia, gli stampatori potranno misurarsi con alcune tendenze emergenti da volgere in occasioni di business da cogliere al volo, puntando su un adeguato know-how culturale e tecnologico. «La stampa on demand, per un’alta personalizzazione, sarà sicuramente una tendenza da sfruttare, sia nel settore editoriale – per esempio stampa di libri di testo personalizzati per facilitare lo studio – sia nel settore retail, utilizzando supporti di stampa diversificati con prodotti a basse tirature».

A proposito di tendenze emergenti, resta da chiedersi come stia impattando la concorrenza della comunicazione digitale sulle applicazioni di stampa commerciale. Parliamo di un nuovo mondo che per molti rappresenta una sfida davvero cruciale. Tuttavia, Andrich ha un punto di vista differente al riguardo, capace di vedere il bicchiere mezzo pieno. «Parlerei, più che di una sfida, di una straordinaria opportunità. È possibile convogliare le diverse tecnologie, utilizzandole a supporto di vendite e marketing. I vantaggi della digitalizzazione e le qualità vincenti della stampa tradizionale uniti possono contribuire a raggiungere i fruitori individuando contenuti su misura, personalizzati secondo le loro peculiarità. In effetti le campagne migliori sono quelle che sono in grado di creare un forte impatto emotivo, unendo stampa tradizionale e digitale. Ritengo che il futuro della tecnologia di stampa risieda in un corretto abbinamento tra stampa e digitale, sfruttando in modo intelligente i dati personalizzati e personalizzabili per raggiungere soluzioni uniche e su misura».

Nuovo scenario, nuovi valori

A proposito, poi, di transizione digitale, ambientale ed energetica, a vantaggio dei suoi clienti, Koenig & Bauer è pronta a interpretare un ruolo da protagonista nello scenario della produzione sostenibile. Innanzitutto, l’azienda utilizza un sistema di energy management per preparare il terreno ai propri clienti affinché siano più efficienti dal punto di vista energetico nelle operazioni di stampa, aiutandoli a orientare i propri processi produttivi verso una direzione sostenibile. In qualità di membro della rete 4evergreen Alliance, Koenig & Bauer collabora con i produttori di carta e cartone, i produttori di cartoni pieghevoli, i brand owner, i fornitori di tecnologie e materiali, nonché con l’industria della raccolta, dello smistamento e del riciclaggio, fin dalla fase iniziale per trovare soluzioni adeguate. Koenig & Bauer mantiene una partnership con ClimatePartner per promuovere gli sforzi per compensare le emissioni di CO2, sostenendo progetti certificati per la protezione del clima. Inoltre, l’azienda è partner dell’iniziativa di sostenibilità “BlueCompetence”, gestita dalla VDMA, ed è stato il primo produttore di macchine da stampa a diventare membro della rete “Healthy Printing”.

Personalizzazione e sostenibilità richiamano un altro valore ben presente all’interno del mondo di Koenig & Bauer, ovvero la modularità. È convinzione dell’azienda, infatti, che una piattaforma modulare per le future generazioni di macchine offre ai clienti numerosi vantaggi. «Non solo le nuove tecnologie sono pronte per il mercato più rapidamente, ma è anche possibile il controllo integrato di macchine e sistemi e la standardizzazione della manutenzione», come sottolinea Michael Ulverich, membro del consiglio direttivo e chief operating officer. «Il principio modulare assicura che i clienti continuino a beneficiare di soluzioni su misura. La standardizzazione di una serie di elementi apre maggiori opportunità di innovazione e personalizzazione, mantenendo al contempo la stessa elevata qualità». Koenig & Bauer intende mantenere la propria indipendenza imprenditoriale anche in futuro, mantenendo un elevato livello di integrazione verticale, dalla più piccola ruota dentata alle unità complesse.

Non solo hardware

Per quanto riguarda la digitalizzazione, Koenig & Bauer è focalizzata a essere un partner in grado di offrire soluzioni complete che vadano oltre al solo impianto da stampa, che ne amplifichino le potenzialità, offrendo il miglior ecosistema possibile per i propri clienti, definito sì da prodotti hardware, ma anche da software e servizi che siano connessi, funzionali e duraturi nel tempo. Portare gli impianti da stampa al livello successivo è l’obiettivo del connubio tra un know how di più di 200 anni e le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’Internet of Things, il cloud e l’instant data.

Recentemente il team di Koenig & Bauer ha portato sul mercato diverse soluzioni con l’obiettivo di rendere il lavoro più facile ed efficiente, riducendo sprechi e tempi improduttivi. Per esempio, Instrument Flight di System Brunner è un software basato sull’intelligenza artificiale per il controllo automatico del colore in combinazione con il sistema di misura e regolazione QualiTronic. Il sistema valuta una moltitudine di parametri del processo di stampa, tra cui il bilanciamento dei grigi, per una migliore regolazione e consistenza del colore durante tutto il processo di stampa permettendo così di massimizzare la qualità e minimizzare le copie di scarto.

Job Optimiser è il software adibito alla programmazione efficiente dei lavori in tutte le unità produttive presenti in azienda. Una schedulazione intelligente e proattiva che colloca le diverse commesse nelle unità produttive più consone in base alle caratteristiche del lavoro stesso. Uno schedulatore a capacità finita, utilissimo nelle situazioni d’emergenza, quando si deve stravolgere la programmazione.

A sua volta VisuEnergy X è il software che permette il controllo e l’analisi dei consumi energetici di tutte le parti della macchina. Un’attenta analisi dei dati raccolti permette un miglioramento dei consumi energetici e un risparmio per tutta l’azienda.

E il futuro cosa ci riserva? La strada è tracciata e la roadmap per il 2024 porta con sé tante novità. La prima risponde al nome di MyKiana, la porta d’accesso al mondo Koenig & Bauer, un portale virtuale dove il cliente potrà vedere, interagire e tenere monitorate tutte le sue unità produttive e tutto ciò che ci ruota attorno. La seconda è Kiana Analytics, una soluzione di business intelligence che colleziona e analizza tutti i dati produttivi della macchina, per permettere al cliente di migliorare e avere performance sempre più costanti e altamente efficienti.

Piccole commesse, grandi opportunità

Le piccole tirature trovano sempre più spazio nel mercato della stampa commerciale. Una sfida che Graphicscalve trasforma in opportunità grazie ai continui investimenti in infrastrutture e competenze.

Nata nel 1981 come piccola tipografia artigiana e oggi attore di rilievo nell’industria grafica, Graphicscalve è costantemente cresciuta negli anni grazie a un’autentica passione per la stampa. Attiva su due sedi in provincia di Bergamo, nel tempo ha incrementato il proprio giro di affari grazie a collaborazioni sempre più importanti con gruppi editoriali e industriali. Nel 2011, per diversificare ulteriormente l’offerta, la proprietà decide di affiancare alla stampa tradizionale offset e rotoffset nuovi servizi legati al mondo della stampa transazionale e direct mailing.

A seguito di una fusione societaria, Graphicscalve acquisisce Wave Post Srl, azienda attiva nel mercato della stampa transazionale, grazie alla quale può proporsi come fornitore unico per la stampa, la personalizzazione, l’imbustamento e la spedizione di corrispondenza obbligatoria (business communication) e di mailing pubblicitari (direct marketing).

Con il trascorrere del tempo, l’evoluzione delle tecnologie digitali ha condotto Graphicscalve a investire notevoli risorse nella stampa digitale, con l’obiettivo di soddisfare i mercati a 360°. La sfida per il futuro è di portare avanti un processo di diversificazione per affiancare alla stampa servizi che siano in grado di supportare i clienti nell’evoluzione del documento, che non è più solo di carta.

Ogni richiesta dei clienti viene valutata considerando alcuni importanti fattori come la tiratura, la qualità, il formato e le tempistiche di consegna del prodotto stampato, per identificare la tecnologia più adatta per realizzarlo. Graphicscalve opera a ciclo continuo, 12 mesi all’anno e 6 giorni la settimana, svolgendo al suo interno tutte le fasi di lavorazione, dalla prestampa alla stampa, fino alla confezione.

La politica produttiva di Graphicscalve ha sempre mostrato particolare attenzione all’utilizzo di prodotti e procedimenti “eco sostenibili”: l’azienda ha, infatti, conseguito le certificazioni FSC e PEFC, attestazioni alle quali ha aderito volontariamente, nel rispetto dell’ambiente.

Dai grandi clienti alle piccole tirature

Gli orizzonti di mercato di Graphicscalve contemplano anche la stampa commerciale, con l’obiettivo di fornire ai clienti un servizio completo caratterizzato da rapidità nella risposta ed elevata qualità. Un mercato, quello della stampa commerciale, particolarmente sfidante oggi per tutti gli stampatori, in virtù di una domanda sempre più alla ricerca di applicazioni personalizzate e con tirature ridotte.

Proprio per questa ragione, esperienza, competenza e conoscenza fanno indubbiamente la differenza: parliamo di valori che appartengono al dna di Graphicscalve, realtà che oggi si sta misurando con il settore della stampa commerciale utilizzando come bussola una strategia di business collaudata sul campo e capace di confrontarsi con le tendenze di mercato emerse durante l’anno ormai in chiusura. «L’andamento del mercato della stampa per l’anno 2023 è in calo», dichiara Ezio Ferrari, presidente e amministratore delegato. «Il nostro obiettivo è quello di trovare sempre nuove soluzioni per compensare questo calo, soddisfacendo le nuove richieste dei clienti e monitorando l’offerta dei competitor».

La strategia di business dell’azienda è puntualmente allineata all’evoluzione delle esigenze che oggi provengono dai clienti. «Le richieste di stampa sono sempre più flessibili, veloci e personalizzate. Il mercato si è evoluto e i volumi sono cambiati. Il cliente è sempre più attento alla qualità delle lavorazioni e delle rifiniture».

A tal proposito, Graphicscalve è riuscita ad intercettare la domanda proveniente da tipologie di clientela tra loro differenti. L’azienda, infatti, sa interfacciarsi con realtà molto diverse, arrivando ogni volta a proporre una soluzione cucita su misura. «I nostri clienti sono grandi e medie aziende di tutti i settori merceologici», prosegue Ferrari. «Grazie ai nuovi investimenti a livelli di infrastrutture, ci siamo aperti ad un nuovo mercato, caratterizzato dalla stampa di piccole e medie tirature».

Inoltre, per quei clienti che dovessero richiedere un supporto anche sotto il profilo creativo e del design, Graphicscalve propone un percorso specifico che poggia sulle competenze di soggetti terzi, sempre mettendo al centro le esigenze specifiche del cliente. «Attualmente il supporto creativo e di design non fa parte dei nostri servizi, preferiamo esternalizzare a professionisti e agenzie di comunicazione, nel caso in cui il cliente non fosse autonomo da questo punto di vista».

Avanti tutta con gli investimenti

In generale, per competere con successo sul mercato, è necessario procedere con un programma ben definito di investimenti nelle diverse aree aziendali, secondo specifiche necessità ed esigenze. Sotto questo profilo, nel corso del 2023 l’azienda si è mossa in più direzioni.

«A livello di infrastrutture», segnala Ferrari, «presso la sede di Vilminore, abbiamo introdotto una nuova macchina, integrata al sistema aziendale di riduzione dei costi. Le caratteristiche di questa macchina sono sicuramente l’aumento della qualità dei prodotti stampati e la velocità di lavorazione, che ci consente di rispondere in modo efficiente alle nuove esigenze di mercato.

Per una maggiore efficienza nella gestione degli ordini, abbiamo riorganizzato e ampliato con figure professionali specifiche il reparto tecnico e di produzione».

Inoltre, continua Ferrari, «le tipologie di applicazioni delle lavorazioni commerciali sono rimaste invariate: cataloghi, brochure, depliant, mailing. Come anticipato quello che è cambiato è la ricerca di una maggiore qualità di stampa e di rifinitura delle lavorazioni da parte del cliente; per alcune lavorazioni è cambiata anche la qualità della carta utilizzata».

La stampa come servizio a 360°

Chiaramente, come ogni mercato, anche la stampa commerciale presenta diverse sfide agli operatori del settore. Oltre alla riduzione delle tirature e dei volumi di stampa, a cui rispondere investendo su produzione flessibile e qualità al giusto prezzo, gli stampatori devono misurarsi con i nuovi scenari aperti dalla comunicazione digitale, un canale in più che non deve essere necessariamente considerato un concorrente, quanto piuttosto un’opportunità innovativa da integrare in modo originale in progetti di comunicazione più ampi e articolati rispetto al passato. «La comunicazione digitale sta, ovviamente, avendo un impatto considerevole sulle applicazioni di stampa», osserva Ferrari. «Molti clienti sviluppano campagne solo in ambito digitale, anche se la volontà generale è quella di promuovere una comunicazione multicanale, rendendo comunicazione digitale e stampa commerciale complementari».

Alla luce di quanto raccontato finora, tuttavia, Graphicscalve sta affrontando la sua sfida più impegnativa: «quella di essere sempre più flessibili e performanti anche su commesse piccole, passando dall’essere un’azienda di stampa di grandi volumi, all’essere un’azienda di servizi di stampa a 360°. Per questo scopo, nel 2023 sono stati effettuati molti investimenti a livello di infrastrutture, di riorganizzazione interna e di risorse a favore di professionalità sempre più specifiche. Abbiamo recentemente integrato nella nostra offerta la stampa digitale di grande formato, con l’introduzione della divisione Sphero, per diversificare il business e per soddisfare le esigenze di applicazioni di visual communication del nostro target».

Sphero assicura quel mix di creatività, tecnologia ed esperienza oggi necessario per offrire ai clienti emozioni a 360° nel mondo della comunicazione visiva. La giovane divisione di Graphicscalve si propone come global partner in grado di gestire il progetto dall’ideazione all’installazione finale, proponendo soluzioni uniche con l’impiego di nuovi materiali speciali, sempre più green, per ogni ambiente, parete, pavimento o vetrata.

I programmi per l’anno nuovo

L’azienda bergamasca , in relazione alle crescenti richieste di qualità e personalizzazione che provengono dai clienti, ha le idee chiare: «Vogliamo sempre migliorare ed essere ancora più diversificati, efficienti e flessibili, in modo da fronteggiare i sempre più rapidi cambiamenti del mercato ed offrire le giuste risposte ai clienti», aggiunge Ferrari. «Tutto questo, unito ad un costante programma di continua formazione del nostro personale».

Chiamata a segnalare una applicazione di stampa commerciale che considera particolarmente significativa all’interno della propria offerta e produzione, Graphicscalve non ha dubbi: «Il mailing personalizzato resta per noi un’applicazione di stampa significativa. Offriamo un servizio di lavorazione completo: gestione del database del cliente, normalizzazione delle anagrafiche, stampa e personalizzazione, imbustamento automatizzato con l’eventuale aggiunta di allegati e gadget, ordinamento postale e consegna del materiale a Poste Italiane o altri recapitisti, rendicontazione».

Ora che l’anno è in chiusura, con un bilancio reso positivo dalle numerose iniziative di successo messe in campo negli ultimi dodici mesi, Graphicscalve guarda all’anno nuovo preparandosi all’ennesimo rilancio. «L’obiettivo per il 2024 – conclude Ferrari – è quello di aggredire il settore della cataloghistica, di piccole e media quantità: commesse più piccole, ma qualitativamente più ricercate in lavorazioni, personalizzazioni e rifiniture».

Da Ulmex la nuova Evolux Compact C1700

La gamma Evolux di Ulmex si arricchisce del nuovo modello Compact C1700 per il settore dell’imballaggio flessibile e delle etichette narrow web.

Evolux Compact C1700 è l’ultimo nato della gamma Evolux, l’innovativo concept per la pulizia e il controllo analitico degli anilox sviluppato e ingegnerizzato da Ulmex per diventare parte integrante dei processi produttivi aziendali. Presentato in anteprima assoluta a Labelexpo Europe 2023, il nuovo modello Compact C1700 è progettato specificatamente per soddisfare le esigenze del mercato dell’imballaggio flessibile della fascia media e il settore delle etichette “narrow web” per le fasce medio-strette.

Caratterizzato da un design compatto e versatile, si distingue anche per l’innovativa struttura meccanica di rotazione degli anilox semplificata. Questa configurazione specifica offre una soluzione più agile alle aziende di medie e piccole dimensioni, senza compromessi in termini di potenza e prestazioni. La tecnologia laser a luce pulsante è, infatti, la stessa che contraddistingue tutti i sistemi Evolux. Anche il modello Compact C1700 garantisce, dunque, la pulizia efficace e duratura di ogni tipologia di sleeve e rulli anilox, anche cromati, persino sui residui più difficili, assicurando l’affidabilità del processo flexografico, dove la portata è fondamentale per il risultato di stampa.

Connubio tra potenza e maneggevolezza, Evolux Compact C1700 offre massima versatilità d’utilizzo grazie all’inedita funzionalità “Multi-Rollers” che permette di pulire contemporaneamente più sleeve o rulli fino a 1700 mm di lunghezza e 220 mm di diametro, garantendo risultati impeccabili. Un plus che consente di ottimizzare ulteriormente i processi di lavaggio, riducendo significativamente tempi e costi di gestione.

Inoltre, Evolux Compact è dotato di PC integrato con software di processo proprietari che permettono la parametrizzazione specifica di ogni tipo di anilox, al fine di ottenere una pulizia ottimale e al tempo stesso sicura, preservando la superficie di cilindri e sleeve da deterioramenti dovuti a settaggi di macchine non conformi. Tra le novità che caratterizzano le prestazioni di Evolux Compact C1700, i nuovi esclusivi programmi di lavaggio per anilox ceramici messi a punto da Ulmex in oltre sei mesi di intensa attività di ricerca e sviluppo in stretta collaborazione con il partner commerciale e tecnologico Zecher, leader mondiale nella produzione di anilox ceramici e cromati. I nuovi programmi, completamente parametrizzati per tenere conto di tutte le principali variabili che influiscono sul processo di pulizia degli anilox, consentono di rimuovere efficacemente anche le particelle più ostinate e i residui più difficili, senza danneggiare la delicata superficie e struttura ceramica. L’operatore dovrà solamente inserire il rullo in macchina, selezionare il programma di lavaggio e avviare la pulizia con un semplice clic.

Oltre alla pulizia, Evolux assicura il monitoraggio continuo e puntuale del parco anilox in ottica di manutenzione predittiva, riducendo i costi di rigenerazione grazie dotazioni opzionali al microscopio 3D integrato e all’esclusivo software proprietario DAM. Come tutti i sistemi Evolux, inoltre, anche il modello Compact C1700 ha un’anima green: non utilizza, infatti, solventi chimici, detergenti, bicarbonato o altre sostanze inquinanti. Un aspetto fondamentale per gli stampatori del settore del packaging alimentare sempre più orientati verso tecnologie sostenibili.

Già installato presso il demo center Ulmex di Padova, Evolux Compact C1700 è a disposizione dei clienti perdimostrazioni personalizzate insieme agli altri modelli della gamma, tutti dotati di certificazione 4.0 Ready: l’ammiraglia Evolux Plus, dedicata al mercato della banda medio-larga e larghissima per la stampa di stampa di imballaggi flessibile e su carta, cartone ondulato, tissue e coating e la portatile Evolux Smart, implementata sulla nostra flotta di service truck proprietari per il servizio di pulizia a domicilio 24/7.

Convegno Gipea, presentato l’Osservatorio Economico 2023

Martedì 5 dicembre 2023, presso l’NH Milano Fiera di Rho, si è tenuto l’annuale Convegno Gipea: una giornata dedicata all’approfondimento dell’andamento economico nazionale e internazionale, con un focus sul settore grafico, cartotecnico e trasformatore, e agli aggiornamenti tecnici e legislativi. È stato inoltre presentato il XII Osservatorio Economico Gipea.
Il Convegno si è aperto con i saluti della presidente Elisabetta Brambilla, che ha sottolineato l’importanza di “aggiornare la propria cassetta degli attrezzi come imprenditori, in periodi sfidanti come quello che stiamo vivendo”. In quest’ottica è stato strutturato l’intero programma del Convegno, incentrato su interventi pratici e ricchi di indicazioni concrete per prepararsi al 2024.

Il segretario Gipea Italo Vailati ha aggiunto le congratulazioni ai soci Gipea che hanno ottenuto questo autunno importanti riconoscimenti: Tikedo, Arca, Ario, Etic.a srl, Clodia Print, Eurolabel srl e Grafiche Pradella srl sono saliti sul podio del Best in Flexo in diverse categorie, mentre Sales Srl e Fustel Grafica sono stati premiati all’Oro della Stampa insieme al Presidente Elisabetta Brambilla, a cui è andato il riconoscimento di Imprenditore dell’anno.

Il Convegno è proseguito con l’intervento di Marco Battaglia, responsabile Area Lavoro Assografici, per un focus sulle prospettive nei rinnovi dei CCNL Grafico e Cartotecnico, influenzati dalle vicende degli ultimi anni e dall’aumento incontrollato degli indici inflattivi. A seguire, Giorgio Fabbri Corsarini e Piero Pozzi, del Dipartimento Assistenza Tecnica Colorgraf, hanno condotto un approfondimento tecnico sull’aggiornamento della Guida Pantone 2023.

Il segretario Gipea e Vice Direttore Assografici Italo Vailati ha invece presentato un focus sugli aggiornamenti legislativi, con particolare attenzione alla dibattuta Packaging and Packaging Waste Regulation attualmente in fase di definizione. Una normativa che presenta diverse criticità, come sottolineato da Italo Vailati: “L’Italia ha raggiunto i migliori risultati d’Europa in termini di riciclo. Ora, a livello normativo, occorre fare in modo che la spinta al riuso non penalizzi questo percorso e le pratiche virtuose di riciclo”. Al centro dell’intervento anche i temi del CAC e della Plastic Tax.

Hanno fatto seguito alcuni interventi di carattere economico, a partire dall’analisi presentata dal membro del direttivo Gipea Alberto Quaglia, sulla base delle elaborazioni trimestrali presenti nello studio “Report & Analysis: the European narrow web market – 3° Quarter 2023, Finat Radar nr. 21” realizzato per Finat. Quello che è emerso è un quadro non privo di difficoltà, seppur con qualche segno positivo: “In particolare, per quanto riguarda il settore etichette, si può dire che il mercato autoadesivo europeo ha continuato a incontrare sfide impreviste nel terzo trimestre del 2023. In compenso, nel confronto con i primi due trimestri dell’anno, il terzo trimestre del 2023 ha mostrato un leggero miglioramento delle prestazioni. Questa ripresa può essere attribuita alla resilienza dei segmenti di utilizzo finale, con l’industria alimentare in testa”.

Una visione d’insieme arricchita dai dati presentati da Alessandro Rigo, Responsabile Centro Studi Assografici, che hanno permesso di approfondire anche alcune previsioni per il 2024: “Si prevede un PIL con una crescita bassa (+0,5%). Emergono però anche segni positivi: da metà 2024 il tasso interesse BCE potrebbe calare, fino al 4% a fine anno, mentre l’inflazione si dimezza e torna sostenibile (+2,1%). Si prevede inoltre una ripresa dell’export (+2,3%)”.

Durante la seconda parte dell’evento, Gianluca Cinti, founding partner XGen Advisory e Federico Visconti, rettore LIUC – Università Cattaneo di Castellanza, hanno presentato il XII Osservatorio Economico Gipea, uno strumento a disposizione delle imprese associate GIPEA per analizzare le performance economiche e finanziarie delle aziende del settore, con riguardo all’andamento recente e al trend nel lungo periodo.

Dai dati emersi, si delinea un 2022 caratterizzato da una significativa crescita dei fatturati, anche sulla scorta della spinta inflattiva; un ulteriore miglioramento dei margini assoluti, ma non percentuali; un cambiamento della composizione del CCN e crescita delle immobilizzazioni finanziarie; una crescita dell’indebitamento e la conferma della correlazione tra performance e dimensione.

L’intervento si è chiuso con la condivisione di importanti interrogativi con i quali gli imprenditori del settore saranno chiamati a confrontarsi nell’immediato futuro. Al termine del Convegno, il vice presidente Gipea Stefano Salvemini e il componente del Direttivo Vito Giurazza hanno guidato un momento di confronto conclusivo, per un focus su sfide e opportunità per le aziende del settore.