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Inaugurato il parco fotovoltaico a copertura dello stabilimento produttivo di 4Graph

Inaugurato il parco fotovoltaico realizzato da 4Graph a totale copertura dello stabilimento di nuova generazione di Cellole (CE), che ha visto l’installazione di 588 pannelli per una potenza totale di 248 kilowatt. Già raggiunto, dunque, uno degli step previsti dal piano di sviluppo triennale messo a punto dall’azienda per diventare la prima azienda di stampa online d’Italia interamente sostenibile e a impatto zero sull’ambiente.

L’impianto fotovoltaico permetterà di produrre il 100% della potenza impegnata e di coprire il 75% dei propri assorbimenti, considerando i normali cali di produzione dovuti alle ore notturne o alla mancanza di luce. “L’industria manifatturiera è chiamata a efficientare i processi produttivi, la cui sostenibilità è minata dalla vulnerabilità delle fonti energetiche tradizionali. Per incentivare lo sviluppo economico e favorire l’occupazione, puntiamo, da un lato, sulla sostenibilità energetica, dall’altro, sull’economia circolare che interessa tutta la filiera, dalle materie prime alla produzione, dalla logistica al prodotto finale”, commenta Biagio Di Mambro, amministratore di 4Graph. Per massimizzare l’utilizzo dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, inoltre, l’azienda sta finalizzando un nuovo progetto che prevede il recupero di batterie di accumulo già installate al servizio di impianti di produzione che verranno utilizzate per immagazzinare l’energia non assorbita nei weekend e rilasciarla per i consumi dei reparti produttivi e degli uffici durante la settimana.

Biagio Di Mambro, amministratore di 4Graph

Oltre alla produzione di energia green, la transizione energetica per 4Graph tocca diversi aspetti, tra cui l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per gestire efficientemente, anche in chiave green, le infrastrutture tecnologiche, e l’installazione di macchinari accuratamente selezionati puntando sulle più recenti tecnologie atte a minimizzare i consumi. L’efficientamento energetico di uno stabilimento produttivo, come sottolinea Di Mambro, si traduce anche nella progettazione a basso assorbimento degli impianti di servizio come sistemi di umidificazione, refrigerazione e illuminazione LED e nell’utilizzo di dispositivi di accensione e spegnimento automatico dei macchinari per ridurre i consumi. Per una vera transizione ecologica della produzione, inoltre, 4Graph sta implementando procedure sempre più efficienti per il riciclo, la gestione degli scarti, la scelta dei materiali impiegati per lavorazioni secondarie. Ad esempio, l’azienda ha totalmente sostituito il classico nastro adesivo per gli imballi con uno in carta riciclata. Tra gli obiettivi di 4Graph, infatti, la volontà di eliminare totalmente l’utilizzo della plastica da tutto il ciclo produttivo, puntando all’economia circolare. Ciò si traduce in scelte come quella di riutilizzare gli scarti di produzione come riempimento degli imballi al posto delle tradizionali bolle d’aria in plastica. Sempre in ottica di efficientamento dei processi, 4Graph ha già pianificato di investire in distributori automatici di inchiostro che verranno installati sugli impianti di stampa e che permetteranno di abbattere dell’80% l’utilizzo di contenitori in alluminio normalmente impiegati a tale scopo.

La crescita di 4Graph, confermata dal costante potenziamento dell’organico e dall’importante incremento di fatturato conseguito nel 2022, testimonia che il forte orientamento alla sostenibilità può essere premiante in un mercato che sempre di più dimostra di apprezzare non soltanto la qualità dei prodotti e servizi offerti, ma anche il modo in cui vengono realizzati.

Chi è 4Graph

4Graph offre servizi di stampa online. Opera in Italia dal 2008 secondo un modello di business basato su un ecosistema virtuoso in cui ogni passaggio, dall’ordine alla stampa, risponde ai massimi criteri di trasparenza e tutela ambientale. I prodotti vengono commercializzati nel web mediante la piattaforma all’avanguardia facile e trasparente 4graph.it. Il core business è la carta, in tutti i suoi formati: 4Graph seleziona le carte migliori tutte certificate FSC e può garantire l’intera filiera della carta su cui stampa.

4Graph opera con un approccio etico nei confronti dei collaboratori e dell’ambiente basato su valori condivisi quali cura, creatività, chiarezza e sostenibilità. Negli anni ha conseguito le più importanti certificazioni nternazionali in ambito di qualità e sostenibilità ambientale dei processi di produzione: Certificazione Qualità ISO 9001:2015; Certificazione Ambientale ISO 14001:2015; Certificazione FSC.

Da tempo 4Graph ha avviato diverse iniziative che spaziano dalla ricerca continua sulle materie prime alle ottimizzazioni dei processi di stampa, dagli inchiostri a base vegetale fino agli imballaggi PVC free, per diventare la prima tipografia italiana online interamente sostenibile. L’interazione sempre più stretta tra tecnologia e sostenibilità è alla base dell’operato di 4Graph.

Gallus Labelfire 340 speciale: il nuovo investimento di Eurolabel

Eurolabel, azienda specializzata nella stampa di etichette con sede alle porte di Milano, ha deciso di installare una Gallus Labelfire 340.
“Dal 1964 a oggi, in continua evoluzione”: questa frase, presa direttamente dal sito di Eurolabel, esemplifica perfettamente lo spirito con cui è stato compiuto questo investimento. Ovvero dotarsi di un sistema di stampa moderno per rispondere in maniera innovativa alle nuove richieste di segmenti di mercato nei quali l’azienda è specializzata da quasi sessant’anni.
La Gallus Labelfire 340 che verrà installata nello stabilimento di Eurolabel, infatti, non è solo un sistema di stampa all’avanguardia tecnologica, che mescola la flessibilità e la versatilità della stampa digitale con l’affidabilità e precisione della tecnologia ibrida. È una macchina con una tecnologia unica in Italia, ovvero la capacità di stampa con inchiostri “pieghevoli”.
Grazie alla loro particolare elasticità e tenuta alla piega, questi speciali inchiostri sono destinati all’uso su materiale tubo laminato o su packaging cartotecnico con cordonature complesse. Caratteristiche che permetteranno a Eurolabel, da sempre protagonista di mercato nel tubo laminato, di soddisfare le richieste di tirature sempre più corte.
Questo investimento, che segue di pochi mesi quello di una Gallus Labelmaster 440 a 12 colori, rappresenta l’ennesimo attestato di stima dell’azienda verso il team di Heidelberg Italia.

Fespa 2023, Guandong annuncia l’ingresso nel digital textile

Guandong ha scelto il palcoscenico di Fespa 2023 per annunciare al mercato europeo l’ingresso di Giovanardi nella compagine societaria. Il Gruppo, che il mese scorso ha festeggiato i 60 anni di attività, è specializzato nell’offerta di tessuti tecnici per ambiti che spaziano dall’architettura alla nautica, dal design al mondo della stampa. L’accordo con Giovanardi consentirà a Guandong, che anno dopo anno ha acquisito autorevolezza diventando lo specialista europeo dei supporti sintetici, di ampliare l’offerta con nuove linee di tessuti, accessori e servizi specificatamente messi a punto per la visual communication. Guandong continuerà a operare in modo indipendente con la propria rete commerciale, proseguendo nel proprio piano di sviluppo tecnico e tecnologico sempre più orientato al mondo green e ai mercati esteri.

Un annuncio accolto con interesse dai numerosi operatori che hanno visitato l’area espositiva di Guandong a Fespa, allestita simulando un vero e proprio punto vendita che combina le esigenze del POP-UP store con quelle dell’interior decoration. In particolare, l’attenzione è stata catalizzata da alcune soluzioni esclusive firmate Guandong tra cui Revita Tack Puro e Dotty Satin Testurizzato, oltre che da best seller come Opty-clear super-trasparente in nuova formulazione.

Ideale per l’applicazione su porte e vetrate, Dotty Satin Testurizzato è la pellicola realizzata per il 74% da PVC rigenerato coniugando eleganza e sostenibilità. Le sue principali peculiarità sono la velocità di applicazione e la facilità di rimozione che Guandong garantisce per 6 mesi assicurando l’assenza di bolle d’aria e di residui di colla. Un materiale, dunque, che può essere stampato sia in serigrafia sia in digitale, trasformandosi in un elemento decorativo di grande impatto per vetrine e specchi di negozi, uffici e pubblici esercizi, oppure semplicemente intagliato per creare privacy elegante e di design.

Niente tracce o residui anche con Revita Tack Puro, rivoluzionario supporto in fibra di poliestere per pareti e grafiche calpestabili certificate R13, messo a punto da Guandong per applicazioni di alto livello. “Grazie all’esclusiva tecnologia Nano-Tack, infatti, questo materiale permette il totale scarico dell’aria evitando la formazione di antiestetiche bolle durante l’applicazione”, spiega Daniele Faoro, Chief sales&marketing advisor di Guandong. “Inoltre, l’assenza di colle o primer velocizza la posa in opera, facilitando il cambio periodico delle grafiche su pareti, porte e pavimenti”. Realizzato con il 100% di materiale riciclato da bottiglie di plastica, Revita Tack Puro è stampabile con inchiostri ecosolvent, UV e soprattutto Latex, per un risultato 100% eco-friendly. Questo supporto rientra, dunque, a pieno titolo tra i prodotti garantiti dal sigillo GreenLife, il marchio che attesta l’impegno di Guandong verso ogni aspetto amico dell’ambiente nelle diverse fasi dei processi di produzione e distribuzione.

Müller Martini, al via l’era del finishing 4.0

Quando si parla di finitura, l’automazione diventa la chiave per garantire un processo di lavoro continuo nella produzione di applicazioni di qualità personalizzate, in linea con le esigenze di una domanda di mercato sempre più esigente. Le soluzioni di Müller Martini.

Muoversi in tempo reale con le esigenze del mercato è altamente sfidante. Tuttavia, gli strumenti per riuscirci non mancano e spesso rispondono nel loro insieme a un unico nome: automazione. Una parola cardine in ogni processo di stampa, finishing compreso, come sa bene Müller Martini. «Non può esistere digitalizzazione senza automazione e questo connubio ha radicalmente trasformato il settore del finishing negli ultimi anni», osserva Bernd Volken, managing director, Region Western Europe di Müller Martini.

Sotto questo profilo, Müller Martini è un alfiere consolidato nella sua capacità di supportare da tempo il percorso di innovazione dell’industria grafica, aprendo il settore ai nuovi scenari 4.0 grazie all’insieme della sua offerta. «Müller Martini è impegnata da tempo nello sviluppo della tecnologia digitale e dell’integrazione sulla base del concept Finishing 4.0, poiché il calo delle tirature e le opportunità offerte dalle macchine da stampa moderne rendono indispensabile l’uso di un workflow continuo, senza intervento manuale in svariate applicazioni di finishing, per un confezionamento ottimizzato di stampati variabili e personalizzati».

A tal riguardo, Bernd Volken entra nel dettaglio di alcuni aspetti della salienti dell’approccio di Müller Martini al tema dell’automazione, illustrandone i caratteri distintivi. «“Touchless Workflow” è il concept con cui Müller Martini garantisce una gestione automatica dei processi e dei dati di produzione, nonché un collegamento in rete completo dei suoi impianti. Questo percorso, grazie al nostro sistema Connex, include praticamente tutte le fasi di produzione: dall’acquisizione dell’ordine, alla preparazione del lavoro, alle operazioni di prestampa, confezionamento e spedizione. Solo questo consente a un’azienda di sfruttare pienamente tutti i vantaggi di un collegamento in rete ed eseguire una commessa in modo più semplice, veloce e conveniente in termini di costi. Un esempio: con il sistema di produzione libri digitale SigmaLine vengono realizzati in sequenza blocchi-libro personalizzati, completamente differenziati per contenuto, numero di pagine, formato e spessore, in tirature anche di una copia singola».

Verso la smart factory

Per sfruttare adeguatamente i vantaggi della trasformazione digitale e dell’automazione, ogni impresa grafica deve guardare a se stessa come un organismo complesso, che deve la sua capacità di misurarsi con le sfide più alte del mercato grazie all’equilibrio che sorge tra l’implementazioni di nuove tecnologie, la formazione di competenze interne e la visione del management di attivare i processi di innovazioni più adatti alle proprie esigenze. Sotto questo profilo, Müller Martini si pone non solo come un fornitore tecnologico, ma anche come un vero e proprio consulente.

«Per realizzare una trasformazione digitale, è necessario un flusso di lavoro perfettamente adattato ad ogni singola azienda e Müller Martini non solo dispone dei prodotti, delle soluzioni aziendali e dei flussi lavorativi per questo processo, ma supporta anche i clienti grazie alla sua esperienza, maturata durante numerosi progetti già implementati», conferma Volken. «A tal proposito, Müller Martini suggerisce un processo suddiviso in quattro fasi, che prima definisce il processo di digitalizzazione, quindi chiarisce le esigenze dell’impresa, struttura i processi e, infine, progetta il flusso di lavoro per una smart factory».

Passando dalla “teoria” alla pratica, in virtù della sua articolata offerta prodotto e dei progetti messi in campo nel tempo, Müller Martini può portare qualche esempio concreto ai suoi ragionamenti. «La base per un flusso di lavoro digitalizzato sono, ovviamente, sistemi di produzione altamente automatizzati in grado di implementare processi e flussi di lavoro collegati in rete. Un esempio è l’abbinamento della brossuratrice Vareo Pro con il trilaterale InfiniTrim, un sistema ibrido per lavorazioni a copertina morbida e rigida, che garantisce l’ingresso automatico blocco libro, assicura un’elevata variabilità dei formati e riduce gli interventi manuali, proprio come descritto da Müller Martini nella sua strategia Finishing 4.0».

Nell’ottica di adottare il paradigma della fabbrica intelligente, chiaramente gli aspetti di connettività risultano decisivi e, anche in questa direzione, Müller Martini assicura il suo supporto agli stampatori. «L’ottimizzazione del flusso di lavoro è ovviamente cruciale per il successo di una smart factory, che oggi sta diventando una realtà per l’industria grafica, in quanto garantisce il più alto livello possibile di networking e automazione dalla prestampa alla finitura, con la massima produzione netta possibile. Grazie al sistema workflow Connex, Müller Martini può sviluppare una soluzione integrata per il cliente dall’assemblaggio di segnature digitali mediante il comando della rotativa, al tracking della produzione, alla preselezione automatica delle commesse digitali fino al controllo della produzione. I numerosi progetti implementati presso i nostri clienti a livello internazionale dimostrano il grande potenziale di una tipografia messa in rete».

L’industria grafica italiana sta accogliendo favorevolmente gli scenari 4.0 e il modello della smart factory, raccogliendo le opportunità offerte dagli incentivi per l’Industria 4.0, che effettivamente hanno contribuito enormemente a concretizzare il proprio interesse con numerosi investimenti. «Il piano Industria 4.0», spiega Volken, «ha dato una spinta notevole agli investimenti e il settore delle arti grafiche ne ha tratto grandi benefici: gli imprenditori italiani hanno compreso il valore di questo piano industriale, che gli ha consentito di rinnovare i processi produttivi in modalità interconnessa. Non mancano infatti in Italia aziende capaci di guardare al futuro e di comprendere che il digitale e l’automazione sono la via giusta.

Siamo consapevoli che fare investimenti importanti in un momento così particolare sia difficile, ma è strategico e determinante per proiettarsi nel futuro».

Tuttavia, è lecito chiedersi: gli stampatori utilizzano realmente l’efficienza e l’automazione ora a disposizione? Non di rado, d’altra parte, alcune analisi e ricerche di mercato condotte nel mondo industriale italiano (e non solo) denunciano fenomeni di skill gap. «La flessibilità garantita dalle tecnologie digitali di finishing sta diventando un fattore indispensabile. Un simile passaggio richiede impegno e riflessione, poiché modifica i processi in quasi tutte le aree dell’azienda, ma l’elemento più importante è quello di essere consapevoli dei propri punti di forza e sapere come svilupparli ulteriormente».

Al lavoro sui nuovi scenari

Questo aspetto in particolare, per certi aspetti, appare forse il maggiormente decisivo, dal momento che le evoluzioni tecnologiche, sempre relativamente all’automazione dei processi di finishing, sono continue e perciò nuovi scenari sono pronti a vedere la luce. Per questo motivo, il confronto con l’innovazione è davvero senza soluzione di continuità. «In questo mercato complesso e difficile i nostri clienti hanno bisogno di continue innovazioni tecnologiche adeguate alle nuove richieste. I sistemi Müller Martini hanno un’architettura modulare che garantisce agli stampatori flessibilità e possibilità di ampliamento delle macchine, in un mercato in cui essere flessibili fa la differenza. Il grande cambiamento apportato dal digitale, negli ultimi anni, ha messo in evidenza la necessità, da parte dei nostri clienti, di affrontare il cambiamento puntando su scelte oculate, mirate a mercati ben specifici, rimanendo, comunque, all’interno della propria area di competenza e capacità. In questo contesto, così complesso, i nostri clienti hanno perciò bisogno di partner affidabili e, soprattutto, di continue innovazioni tecnologiche adeguate alle loro richieste, di macchine a elevata automazione, integrabili in un processo di workflow continuo».

Da questo punto di vista, Müller Martini garantisce l’affidabilità e la solidità di una roadmap di soluzioni pronte ad affiancare e supportare gli stampatori nel loro lavoro quotidiano. «Per questi motivi non si ferma lo sviluppo delle nostre soluzioni», aggiunge, concludendo, Volken: «Müller Martini propone al mercato nuovi modelli di impianti per il finishing, come la nuova accavallatrice-cucitrice Prinova Digital che può essere ripreparata in brevissimo tempo, ideale per le produzioni short run; la nuova generazione di brossuratrici con brevi tempi di messa a punto, scarti ridotti e arresti praticamente azzerati e la SigmaLine, ora anche in versione più compatta. La SigmaLine Compact, che occupa uno spazio di soli 40 m2, non solo si contraddistingue per la facilità d’uso e la manutenzione ridotta, ma incrementa anche la produttività e riduce sensibilmente i tempi di messa a punto e di cambio formato».

Edigit, migliorare grazie ai dati

ERP - Enterprise resource planning theme with businessman in a city at night

Nel percorso di automazione delle imprese di stampa, i software gestionali figurano tra i protagonisti, grazie alla loro capacità di utilizzare i dati allo scopo di migliorare tutti i processi aziendali. L’automazione 4.0 di Edigit – TiKappaPi Group.

L’obiettivo di ogni azienda è aumentare la sua redditività, uno scopo che può essere raggiunto in più modi e attraverso diversi approcci. Ebbene, sotto questo profilo, l’automazione appare la tipologia di intervento cardine per ridurre i costi e migliorare le prestazioni dei processi di business. Una considerazione, questa, che vale per ogni mercato, industrie grafiche comprese, tanto più in una fase di internazionalizzazione dei mercati come quella in corso da diversi anni, dove ogni impresa deve misurarsi con competitor di ogni continente. «L’economia moderna si basa sull’automazione delle produzioni e dei processi aziendali, in quanto rendere automatiche le operazioni ripetitive, anche più complesse, permette di ottimizzare la produttività, quindi i profitti delle imprese, che agiscono nella concorrenza dei mercati globali», osserva infatti Gabriele Montanari, direttore esecutivo presso Edigit – TiKappaPi Group.

La missione dell’automazione consiste proprio nell’utilizzare tecnologie che consentano di ridurre le attività manuali, guadagnando più tempo e risorse da dedicare all’innovazione. L’obiettivo di un’azienda automatizzata, perciò, non è soltanto lavorare più velocemente, ma anche con maggiore qualità. «Oltre a velocizzare il lavoro, garantendone un elevato livello di qualità, l’automazione dei processi riduce gli errori, abbatte i costi, anche energetici, agevola l’individuazione delle criticità favorendone il superamento produttivo, infine accresce conseguentemente il profitto aziendale e il benessere lavorativo degli operatori».

L’automazione diventa 4.0

Peraltro, oggi siamo entrati in una nuova era dell’automazione, nel segno della diffusione del quarto paradigma industriale, che sta portando le aziende verso una produzione interamente interconnessa, per una gestione ancora più flessibile del ciclo produttivo e per un ulteriore miglioramento dell’interazione tra uomo e macchina, grazie alla raccolta e analisi in tempo reale di tutte le informazioni di processo pertinenti.

«Industria 4.0 ha contribuito ad accelerare l’automazione nei processi di stampa, anche se siamo solo all’inizio, in quanto il processo di reale automazione è molto impegnativo e non coinvolge solo le attrezzature e la comunicazione tra esse, ma soprattutto le persone e le loro procedure», afferma Montanari.

In virtù della spinta del mercato ad adottare nuove soluzioni, la sfida dell’Industria 4.0, dunque, non è esclusivamente tecnologica, ma si estende fino all’adozione di modelli di business innovativi e allo sviluppo di nuove competenze. Lato prodotti, nell’implementazione dello scenario 4.0, il software è protagonista e deve evidenziare qualità molto precise. «Ovviamente il software gestionale “gioca” un ruolo molto importante nel processo di automazione e deve essere tecnologicamente avanzato per condividere e acquisire facilmente le informazioni con tutte le tecnologie delle attrezzature presenti in azienda».

L’impresa 4.0, d’altra parte, abbatte silos e barriere e mette in comunicazione reciproca tutte le risorse aziendali, ovvero persone, macchinari e attrezzature. «Il percorso per la vera automazione passa attraverso il coinvolgimento di tutti i processi aziendali, la formazione e l’affiancamento alle persone “chiave” presenti in azienda e supportate da professionisti fornitori delle attrezzature e project manager del sistema informativo aziendale».

La sfida è culturale

Negli ultimi anni, gli incentivi per l’Industria 4.0 hanno favorito molti investimenti in Italia nel nuovo paradigma industriale. L’impegno istituzionale ed economico assicurato dal legislatore è risultato indubbiamente ragguardevole e decisivo, tuttavia il processo di transizione digitale delle imprese è ancora in pieno svolgimento, con sfide tuttora aperte, soprattutto sul piano culturale e in merito alla ridefinizione dei modelli di business. Proprio per questo motivo, è lecito chiedersi: gli stampatori utilizzano realmente l’efficienza e l’automazione ora a disposizione?

«È un quesito che contiene già al suo interno la risposta, in quanto, se l’investimento in Industria 4.0 fosse stato sempre fatto con l’obiettivo reale di aumentare l’efficienza e l’automazione, non ci faremmo questa domanda», spiega Montanari. «Naturalmente, non si può generalizzare e possiamo dire che, per la nostra esperienza, ci sono molti processi di stampa che attualmente sfruttano le automazioni legate ad Industria 4.0, soprattutto dove il flusso di lavoro è completo, partendo dal gestionale, e percorre tutti i processi dalla prestampa alla stampa e finissaggio».

Per cogliere a pieno le opportunità offerte dall’automazione 4.0 è necessario perciò alzare l’asticella, consci che il surplus di impegno richiesto oggi, successivamente porterà importanti indubbi benefici alle diverse attività di business, in termini di redditività ed efficienza. Sotto questo profilo, è perciò necessario fissare alcuni concetti chiave, allo scopo di implementare la strategia di investimento più corretta. «Gli incentivi non bastano, occorre la consapevolezza che un progetto fatto bene deve essere completo e integrato con il gestionale aziendale. Certamente si tratta di un percorso più costoso, per professionisti esperti, ma restituisce quel valore all’azienda che le permette a distanza di poco tempo di manifestarsi realmente efficiente, produttivo e conveniente».

Il prossimo scenario

Ecco perché per gli stampatori diventa importante trovare gli interlocutori giusti per arrivare a cogliere effettivamente le opportunità dell’automazione: il percorso verso l’innovazione e la digitalizzazione non deve essere affatto una strada solitaria. «Affidarsi al partner giusto è essenziale», sottolinea Montanari. «Occorre avere in mano la fotografia esatta della propria azienda e dei propri processi aziendali, capire quali sono i punti di miglioramento, sia in termini di efficienza produttiva  di nuovi prodotti da presentare al mercato, investire sulle attrezzature che veramente possono portare un valore aggiunto, elementi misurabili con un buon sistema gestionale aziendale in grado di analizzare le informazioni che si ottengono in automatico dalle nuove attrezzature. Naturalmente, per completare tutto questo, una Business Intelligence è fondamentale, per permettere all’imprenditore di avere i dati per lui essenziali consultabili velocemente, in modo che possa prendere le decisioni strategiche per la propria azienda».

Del resto l’innovazione non si ferma, lo scenario tecnologico è in costante evoluzione e, di conseguenza, anche i modelli di business richiederanno un aggiornamento puntuale. Le aziende di stampa dovranno avere perciò le antenne ben dritte per cogliere il cambiamento prossimo venturo. Qualche indicazione su cosa potrebbe celarsi dietro l’angolo è anticipato agli stampatori dalla stessa Edigit, forte della sua solida e comprovata esperienza sul campo. «Posso ipotizzare che l’automazione sarà sempre più “spinta” sulle nuove attrezzature e sui sistemi gestionali. L’ERP Edigit è continuamente evoluto, estendendosi negli anni e potenziandosi per completezza e per profondità nella gestione del dato. Questo lo mantiene leader sul mercato per installazioni attive, segno che i clienti lo premiano e lo scelgono. Ciononostante sono sempre altissimi gli investimenti in ricerche e sviluppi tecnologici. L’innovativa versione Net porterà i nostri clienti ad utilizzare un sistema gestionale sempre più sicuro, efficiente, completo e aperto al dialogo con qualsiasi processo di stampa», promette Montanari.

ACA Digitale sceglie HP Latex per potenziare le soluzioni per il retail

Il centro stampa ACA Digitale nasce nel 2009 imponendosi in breve tempo nel panorama nazionale della stampa digitale di piccolo e grande formato. L’esperienza, la passione, l’aggiornamento costante, la scelta dei materiali migliori, le partnership con fornitori di alto livello e la dedizione al lavoro hanno prodotto risultati brillanti consentendo all’azienda di raggiungere un importante obiettivo: essere oggi un punto di riferimento per qualità ed esperienza dell’allestimento dei punti vendita.

In occasione di Viscom 2022, ACA Digitale ha avuto l’opportunità di conoscere le funzionalità e il valore aggiunto di HP Latex 2700W, che le avrebbe consentito di arricchire la propria gamma prodotti e offrire soluzioni con elevati standard qualitativi e di sostenibilità, rispondendo così alle richieste sempre in evoluzione dei propri clienti retail, negozi di importanti brand della moda e del lusso così come punti vendita in ambito GDO.

ACA Digitale introduce così la HP Latex L2700W nel proprio parco macchine a novembre 2022, al fine di incrementare il proprio business offrendo prodotti premium ed aumentando i propri margini di guadagno, differenziandosi dalla concorrenza.  Grazie all’inchiostro bianco, l’azienda ha realizzato vetrofanie di altissima qualità, adesivi, wrapping su materiali con fondo colorato e trasparente, che non avrebbe potuto realizzare con altre tecnologie.

“Grazie al mio partner di riferimento ho capito che la stampante HP Latex 2700W fosse la soluzione perfetta per i miei progetti di business e devo dire che ad oggi sono pienamente soddisfatto. – ha dichiarato Raffaele Ruggiero, proprietario di ACA Digitale – La macchina ha iniziato fin da subito a stampare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, risultato di un eccellente servizio di supporto tecnico, formazione e accompagnamento alla produzione che abbiamo ricevuto. Per noi utilizzare inchiostri latex, supporti eco-friendly e fornire stampe inodori per ambienti chiusi e a basso impatto ambientale, significa offrire una soluzione realmente sostenibile”.

Per completare la gamma e per riuscire a rispondere al meglio alle esigenze della sua clientela, il centro stampa ha introdotto anche HP Latex 800W, nel gennaio 2023.

Così facendo, con un’unica tecnologia scalabile su diverse macchine e produttività, riesce a semplificare i processi e garantire una qualità costante su una larga scala di prodotti e soluzioni.

Gli inchiostri HP Latex, grazie alla loro composizione a base acqua, permettono di ottenere stampe sicure per la salute sia dei lavoratori sia dei clienti. Un aspetto fondamentale se si pensa agli spazi commerciali al chiuso, come ad esempio un punto vendita, che oltre ad essere un luogo di visita da parte dei clienti è anche un ambiente di lavoro per molte persone che vi passano l’intera giornata stando a contatto con diversi oggetti e materiali, come gli elementi di comunicazione visiva e le decorazioni di pareti ed oggetti. Inoltre i supporti di stampa riciclabili, se stampati con inchiostri a base acqua HP Latex, mantengono intatte le caratteristiche di riciclabilità e possono essere inseriti in un processo di economia circolare.

HP PrintOS, di serie in tutte le stampanti HP Latex, aiuta a supportare ACA Digitale nel gestire e verificare l’andamento della produzione anche attraverso dispositivi mobili, pianificare un’attenta analisi dei costi e monitorare la produzione in tempo reale da qualsiasi luogo. Il sistema operativo basato su cloud favorisce la produttività e stimola l’innovazione con una suite esclusiva di applicazioni che offrono un maggiore controllo sui processi e ne consentono la semplificazione.

Conai, Ignazio Capuano è il nuovo presidente

Ignazio Capuano è il nuovo presidente di Conai. Lo ha eletto durante la sua prima riunione a Milano il nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio Nazionale Imballaggi, che aveva già designato i nuovi consiglieri lo scorso 11 maggio a Roma, in occasione dell’assemblea annuale.
Laurea in ingegneria e master in economia alla New York University, Capuano è amministratore delegato di Burgo Group e di Burgo Ardennes. È membro del consiglio direttivo di Assocarta e fa parte del consiglio di amministrazione della Confederazione europea dell’industria cartaria (Cepi).
È stato direttore generale di Saffa, poi amministratore delegato di Reno de Medici. Ha lavorato anche nel campo delle utilities come amministratore delegato di RWE Italia, nel comparto bancario con la Manufacturers Hanover Trust of New York (oggi JP Morgan Chase) e in quello della consulenza strategica con KPMG.
È stato presidente di Comieco dal 2012 al 2016 e presidente di Cepi da gennaio 2020 a dicembre 2021.
Capuano prende ora il testimone da Luca Ruini: guiderà Conai per il triennio 2023-2025.
«Un onore e una responsabilità» commenta il presidente Capuano. «Il mio mandato inizia in una fase che vede l’Italia ai vertici delle classifiche europee per riciclo pro-capite di imballaggi, ma in cui il nostro tessuto imprenditoriale si trova di fronte obiettivi di circolarità sempre più sfidanti. Conai è oggi un modello di sostenibilità che fa scuola a livello internazionale: sono entusiasta di assumerne la presidenza e di portare avanti un’attività di tutela ambientale che si rivela sempre più essenziale. Ringrazio il consiglio di amministrazione per la fiducia, e il direttore generale Valter Facciotto e il presidente uscente Luca Ruini per il lavoro che hanno svolto, mantenendo così solide la vitalità e la proattività del Consorzio».
Ad affiancarlo come vicepresidenti saranno Angelo Tortorelli, in rappresentanza delle imprese del commercio e della distribuzione, e Antonio Feola, in rappresentanza degli utilizzatori industriali.
«Siamo felici di dare il benvenuto al presidente Ignazio Capuano, pronti a una collaborazione che renda ancora migliori i risultati italiani nel campo dell’economia circolare e del riciclo degli imballaggi» dichiara il direttore generale di Conai Valter Facciotto. «A lui gli auguri per un triennio di successi e di obiettivi raggiunti».

Fespa 2023, Durst si aggiudica tre EDP Awards

da sinistra Christian Harder vicepresident sales; Christoph Gamper CEO Durst Group e Andrea Riccardi head of product management graphics

A Fespa 2023, Durst Group si è aggiudicato tre EDP Awards assegnati a: P5 Robotics, il nuovo livello di automazione per cicli di produzione prolungati e flessibili; P5 350 HSR, la più veloce stampante roll-to-roll LED da 3,5 metri attualmente disponibile sul mercato; il software Durst Workflow.

“Il conferimento dei premi EDP rappresenta il coronamento di un percorso iniziato cinque anni fa, proprio a Fespa”, ha dichiarato Christoph Gamper, CEO e co-proprietario di Durst Group. “In quell’occasione abbiamo presentato il nostro planning che prevedeva la creazione di una divisione software interna e lo sviluppo della piattaforma P5 per offrire al settore una nuova dimensione in termini di qualità, velocità, flessibilità, automazione e sostenibilità. Questi riconoscimenti premiano il nostro ambizioso progetto e i clienti che ne stanno beneficiando. Sono particolarmente lieto che il nostro desiderio di innovare, unito a un pizzico di caparbietà tirolese, sia stato ulteriormente riconosciuto”.

Alcune delle peculiarità delle tecnologie Durst che hanno ricevuto i riconoscimenti EDP.

Il cuore di P5 Robotics è il sistema di stampa ibrido P5 350 HS D4, la cui unità di carico e scarico è composta da due robot Kuka che gestiscono la produzione non presidiata di un intero turno.

La nuova roll-to-roll P5 350 HSR è contraddistinta da produttività fino a 670 mq/h e opzione Big Roll per bobine di grandi dimensioni con peso fino a 1.000 kg e 635 mm di diametro.

Durst Workflow è l’esclusivo software proprietario per la gestione delle fasi di prestampa già utilizzato da oltre 600 service di stampa in tutto il mondo.

I prestigiosi EDP Awards ogni anno vengono assegnati alle tecnologie più innovative del settore della stampa digitale dalle 21 riviste specializzate che fanno parte della European Digital Press Association.

Alfio Brandi e Nanni Bertorelli nuovi vicepresidenti Acimga

Nanni Bertorelli, nuovo vicepresidente di Acimga

Nominati durante l’assemblea del 29 maggio 2023 a Milano i nuovi vicepresidenti di Acimga, Alfio Brandi (Fosber) e Nanni Bertorelli (BOBST). Nel gruppo dei 4 vicepresidenti andranno a sostituire gli uscenti Matteo Cardinotti (BOBST Firenze) e Giulia Rossini (Rossini). Riconfermati alla vicepresidenza, invece, Giorgio Petratto (Petratto) ed Emilio Della Torre (Simec Group).

Alfio Brandi, laureato in Scienze Politiche Internazionali presso l’Università di Pisa nel 1997, terminati gli studi presta servizio come ufficiale nella Marina Militare Italiana, congedandosi nel 1999. Successivamente consegue un Master per la carriera diplomatica e le funzioni internazionali presso l’Università di Padova. Dal 2000 al 2002 frequenta ed ottiene un Dottorato triennale (Ph.D.) in storia e relazioni internazionali presso l’Università di Pisa. Dal 2003 entra in Fosber come Area Sales Manager, contribuendo all’espansione commerciale e al posizionamento del brand nei mercati di lingua spagnola e portoghese. Nel 2010 Brandi diventa Sales Director, ruolo che ricopre fino al 2019, anno in cui viene nominato Commercial Director.

Alfio Brandi, nuovo vicepresidente di Acimga

Nanni Bertorelli, classe 1972, è ingegnere Meccanico laureatosi al Politecnico di Torino. Inizia nel 2001 nell’ormai ex-Rotomec e spende diversi anni all’interno dell’ufficio tecnico come progettista. Ricopre poi il ruolo di Product Manager fino al 2008, quando decide di lasciare BOBST per un’esperienza diversa nel settore dei veicoli speciali. Ritorna in BOBST nel 2014, nella sede di Mex in Svizzera, come Operations Director. Dal 2019 si sposta nella sede rinnovata di San Giorgio in Monferrato dove assume il ruolo di Product Line Director, responsabile dell’R&D e dello sviluppo di nuovi prodotti per il Coating e il Laminating, oltre che dello sviluppo dei relativi business.

“L’approdo alla vicepresidenza di Nanni Bertorelli e Alfio Brandi è un ulteriore stimolo alle molteplici attività associative – dichiara il Presidente di Acimga, Daniele Barbui. – Ad entrambi riconosco profonda stima e sono certo che il loro contributo sarà estremamente positivo per tutto il direttivo. Il lavoro della nostra squadra potrà dunque proseguire nell’ottica della collaborazione reciproca, della ricerca e del sostegno attivo alle aziende associate. Colgo l’occasione per ringraziare per il lavoro svolto i due vicepresidenti uscenti, Matteo Cardinotti e Giulia Rossini, il cui impegno è stato davvero importante negli ultimi anni”.

Una nuova immagine per Print4All

Organizzata da Fiera Milano e promossa da Argi e Acimga, Print4All riconferma la propria identità di piattaforma integrata a servizio del mondo del printing e dei suoi professionisti. L’edizione 2025 si focalizzerà sulle opportunità offerte dalla crescente convergenza tra tecnologie di stampa e mercati di riferimento per dare voce a tutte le componenti di soluzioni integrate in grado di soddisfare le necessità del cliente.

Tre le parole chiave che identificheranno l’edizione 2025: Convergenza, Esperienza e Networking.

La Convergenza è quella tra le diverse applicazioni di stampa, che si intersecano per creare nuove soluzioni e nuove opportunità di business, ma anche quella tra tecnologie e nuove tecniche.

Esperienza perché, in particolare attraverso l’offerta espositiva e le aree tematiche dedicate a particolari segmenti di mercato, si potrà non solo approcciare nuovi temi, ma anche confrontarsi sulle grandi sfide del settore, in particolar modo su come essere sostenibili ed efficienti nei processi produttivi e nell’offerta al mercato.

Infine il Networking, perché la fiera è momento di business, ma anche di incontro e confronto con settori sinergici, elemento garantito sia dal format di Print4all, che si propone di accogliere in un solo momento tutta la filiera (produttori, stampatori, agenzie di comunicazione/designer, brand), sia dalla rinnovata appartenenza a The Innovation Alliance, che vede svolgersi in contemporanea a Print4All, Ipack-Ima, Green Plast e Intralogistica Italia, quattro fiere che insieme rappresentano l’eccellenza della meccanica strumentale.

Tre parole, dunque, che sintetizzano l’identità della mostra: occasione di business in cui far incontrare domanda e offerta internazionale, punto di riferimento di conoscenza dove trovare le risposte a qualsiasi domanda relativa al mercato e alle tecnologie ed evento di sistema a servizio della community di riferimento.

Per raccontare e condividere lo spirito che caratterizzerà la prossima edizione, Print4All ha scelto di presentarsi attraverso una nuova immagine che sarà declinata su tutti i suoi canali di comunicazione, dal sito web ai canali social, passando per il below-the-line, le pagine pubblicitarie e la segnaletica di manifestazione.