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L’imballaggio flessibile tra caro energia e global warming

“Avvolgiamo il futuro!” è il titolo del convegno organizzato da Giflex – Gruppo Imballaggio Flessibile, che si svolgerà mercoledì 19 ottobre 2022 presso l’Hotel Royal Carlton, a Bologna.

Al centro del dibattito per spazi di confronto e riflessione i temi caldi del momento: caro energia, sostenibilità ed economia circolare, valore identitario dell’imballaggio flessibile.

“Operiamo in un presente incerto e non prevedibile, caratterizzato da una crisi energetica che potrebbe metterci davanti a scelte difficili, consumatori spaventati dal rialzo dei prezzi, instabilità della politica nazionale e internazionale causa il perdurare del conflitto Russia-Ucraina. Il tema è capire quali saranno le conseguenze da pagare nei prossimi mesi e come fare fronte a scenari così complessi” dichiara Alberto Palaveri, presidente di Giflex.

Proprio per questo, nel corso della giornata, si parlerà di misure a sostegno del mondo produttivo e modelli di efficienza energetica a supporto di un caro bolletta che sta mettendo a dura prova i conti delle aziende, andando ad aggravare una situazione già minata dalla pandemia e dall’aumento dei costi di tutte le materie prime.

Il global warming e come essere credibili e competitivi in tema di sostenibilità saranno altresì al centro del dibattito. Per conoscere e far conoscere la logica LCA nell’analisi della sostenibilità dei pack flessibili, Giflex porterà sul palco esperti in materia e presenterà il nuovo comitato interdisciplinare associativo “Gruppo LCA ed economia circolare”.

Seppure le emergenze siano molte, il flessibile continua a rappresentare una storia di valore, come dimostrato già dai primi insight della ricerca “La value story dell’imballaggio flessibile”, a cura dell’Osservatorio Innovazione Packaging, Università di Bologna. Dopo l’anteprima al congresso di Roma la scorsa primavera, il 19 ottobre verranno presentati i risultati conclusivi di un complesso lavoro di ricerca che ha già dimostrato come il flessibile si confermi un packaging dall’elevata complessità valoriale, grazie alle sue qualità di sostenibilità, funzionalità, etica e digitalizzazione.

Qualità, versatilità e produttività con la nuova HP PageWide Advantage 2200

HP ha annunciato la nuova macchina da stampa HP PageWide Advantage serie 2200 la nuova piattaforma di stampa inkjet a bobina, l’ultima generazione della tecnologia PageWide.
Progettata per soddisfare le esigenze dei fornitori di servizi di stampa di tutte le dimensioni, questa macchina da stampa rivoluzionaria offre grande produttività e qualità e massima versatilità nei supporti per chi opera nei settori dell’editoria, del direct mail e della stampa commerciale.
La macchina in tutte e tre le configurazioni offre diverse modalità di stampa tra cui Mono Performance (monocromatico) che raggiunge i 244 metri/minuto, Performance HDK fino a 152 metri/minuto e Quality con velocità fino a 101 metri/minuto. In termini di produttività si parla di 90 milioni di pagine A4 monocromatiche al mese o 214.000 pagine A3 a colori, personalizzate fronte/retro per turno.
“Questa nuova piattaforma PageWide Advantage è una novità assoluta per il settore della stampa commerciale”, ha dichiarato Annette Friskopp, global head e general manager di HP PageWide. “HP ha ascoltato i clienti e si è resa conto che la facilità d’uso e l’operatività sono fattori critici di successo. Questa nuova macchina da stampa offre configurazioni che consentono ai clienti di ottimizzare la macchina in base alla qualità, alla produttività, alla versatilità e all’economia per far crescere le loro attività di produzione digitale”.

A Viscom 2022 la produttività e l’innovazione tecnologica Durst e Vanguard

Produttività e innovazione tecnologica: queste le parole chiave della partecipazione di Durst a Viscom 2022. Il produttore altoatesino conferma la propria presenza alla kermesse milanese con uno stand che vedrà protagonista la rivoluzionaria piattaforma P5 e le tecnologie firmate Vanguard.

A rappresentare la gamma P5, fiore all’occhiello delle soluzioni Durst per il LFP, l’ammiraglia P5 350 in versione High Speed. Già best seller con numerose installazioni all’attivo in Italia, questa ibrida è caratterizzata da eccellente qualità di stampa, produttività oltre i 300 mq/h ed estrema rapidità nel cambio dei materiali. Tra i plus che contraddistinguono P5 350 HS anche l’elevata versatilità, garantita da funzionalità esclusive come la stampa Multiroll e Multitrack 6 che, grazie a sensori con lettura frontale, consente di gestire fino a 6 code di stampa differenti. Prestazioni ulteriormente potenziate da soluzioni esclusive firmate dall’R&D interno, come Durst Automat, per il carico e scarico di materiali rigidi. E ancora, la nuova tecnologia opzionale Durst P5 Double 4, presentata in anteprima a Fespa, che consente l’installazione di una seconda fila di teste di stampa CMYK raddoppiando la produttività. Inoltre, i processi di stampa sono ulteriormente ottimizzati dall’integrazione della suite di software proprietari Durst per la gestione del flusso di lavoro, quali Workflow, Analytics e Smart Shop. Configurabile fino a un massimo di nove colori, compresi light colors, bianco e vernice, Durst P5 350 HS permette la realizzazione di stampe multistrato e applicazioni speciali, tra cui gli effetti “Day&Night”, “In&Out” e le stampe a rilievo fino a 12 strati.

Come lo scorso anno, ad affiancare le soluzioni Durst sotto i riflettori di Viscom ci sarà anche un inedito sistema dalla gamma Vanguard che verrà svelato solo in occasione della fiera. L’acquisizione del brand statunitense nel 2020 e la recente creazione della filiale Vanguard Europe, con sede proprio a Bressanone, hanno permesso al Gruppo altoatesino di ampliare ulteriormente la propria gamma di soluzioni per il LFP.

I sistemi Liyu all’open house di ASI D.G. per il Sud Italia

Liyu invita i clienti e prospect del Sud Italia a scoprire le potenzialità delle nuove tecnologie che saranno in funzione durante l’Open House organizzato in collaborazione con ASI D.G., rivenditore di riferimento per la Puglia e le altre regioni meridionali.

In programma dal 23 al 25 settembre 2022 presso la sede ASI D.G. di Nardò (Lecce), l’evento sarà l’occasione per visitare il nuovo showroom che vede installati alcuni dei sistemi di punta dell’ampia gamma Liyu a disposizione per demo personalizzate. La capillarità territoriale è, infatti, da sempre uno degli asset che caratterizzano la strategia di Liyu Italia, grazie a una rete distributiva che comprende realtà d’eccellenza selezionate lungo tutta la penisola. “Per noi il mercato del Sud è molto interessante in quanto presenta grandi potenzialità di sviluppo”, commenta il management Liyu Italia. “In queste aree abbiamo già messo a segno numerose installazioni grazie alla partnership con ASI D.G. e siamo lieti di poter offrire a clienti e prospect la possibilità di organizzare appuntamenti per vedere in funzione le nostre tecnologie ed effettuare prove di stampe su specifiche esigenze applicative”.

L’evento del 23-25 settembre, che avrà come focus le applicazioni per il fashion design e l’interior decoration, prevede un ricco calendario di seminari, approfondimenti e dimostrazioni di cui le tecnologie Liyu saranno protagoniste. Ingegnerizzati per specifici mercati verticali, i sistemi Liyu consentono, infatti, di stampare direttamente su un ampio range di materiali, con una versatilità e una produttività senza precedenti. Come la flatbed KC 2512 con tecnologia UV LED che rappresenta la soluzione ideale per la stampa diretta di materiali rigidi come legno, vetro, plexiglass, ma anche dibond e forex, abitualmente utilizzati nella decorazione d’interni e nella visual communication. Dotato di piano aspirato in grado di supportare materiali fino a 300 kg e 250 mm di spessore e di sistema di pinza-squadra automatico, KC 2512 assicura sempre il perfetto allineamento dei supporti e permette di spostare agevolmente anche i materiali pesanti.

Tra i protagonisti dell’open house anche il plotter ibrido Platinum EQ2 2050 con tecnologia UV Led, la soluzione entry level che assicura versatilità e qualità di stampa fino a 2880 dpi su un ampio range di supporti in piano e in bobina, tra cui pelle ed ecopelle. Caratterizzato da un design accurato e da estrema compattezza che lo rende facilmente implementabile in qualsiasi ambiente di lavoro, questo sistema è dotato di un esclusivo meccanismo di apertura che facilita il passaggio da roll to roll a flatbed, ampliandone le potenzialità applicative e assicurando prestazioni industriali. Tra i plus, anche il sistema parzializzato di aspirazione a 4 turbine, il rullo di pressione del materiale sia in entrata che in uscita e il tappeto aspirante autolivellante che consente di stabilizzare materiali rigidi ampiamente impiegati per applicazioni di interior decoration, mantenendo perfettamente la planarità di stampa e minimizzando le distorsioni causate da sistemi a tappeto fisso.

PTE-PromotionTrade Exhibition torna a gennaio 2023

PTE-PromotionTrade Exhibition, l’evento dedicato a oggettistica pubblicitaria, regalistica, tessile promozionale e tecnologie per la personalizzazione annuncia le date della prossima edizione, a Fiera Milano, da mercoledì 25 a venerdì 27 gennaio 2023. Si conferma, dunque, la collocazione nel quartiere di Rho, nuovamente nel padiglione 18.

Al centro della proposta, la sostenibilità e la qualità e durabilità dei prodotti, attenzioni ormai imprescindibili per gli operatori e che faranno da linea guida a una manifestazione che si propone di mettere in mostra il meglio del mercato, declinato in tutte le sue anime.

L’area promozionale e tessile sarà dedicata al meglio dei prodotti a catalogo, con nuove proposte di oggettistica, tessile e regalistica aziendale e per le ricorrenze, in grado di rispondere ad ogni esigenza di tipo e budget.

L’innovazione tecnologica sarà invece protagonista dell’area tech, che darà spazio a macchine e soluzioni in grado di personalizzare ogni tipo di materiale e prodotto. A completare l’offerta tecnologica torna anche il PTE Lab, che vedrà numerose macchine in funzione e dove sarà possibile scoprire le nuove tecnologie che animano il settore, ideare nuovi progetti e scambiare opinioni con tutti i protagonisti della filiera.

La tecnologia accessibile a tutti con il Taga Tour 2022/2023

Taga Italia, in seguito al successo riscontrato dal Taga Day 2021 e alla richiesta ricevuta da più parti di divulgare più approfonditamente la conoscenza delle tecnologie di stampa a polimerizzazione, ha deciso di promuovere la diffusione dei due documenti tecnici prodotti negli ultimi quattro anni e unici nel loro genere: TAGA.DOC.19 LA TECNOLOGIA UV e TAGA.DOC.20 LA STAMPA UV SU SUPPORTI PLASTICI.
Il Taga Tour 2022/2023 si svolgerà in quattro tappe itineranti nelle città di Napoli, Vicenza, Torino, Città di Castello, nelle quali oltre alla conoscenza e approfondimento dei documenti Taga dedicati al mondo UV, saranno presenti tutte le aziende che hanno partecipato alla stesura dei documenti tecnici. Queste saranno a disposizione dei partecipanti per rispondere a tutte le domande che verranno poste allo scopo di fare formazione su una tecnologia complessa e articolata come quella UV.
TAGA.DOC.19, un documento che permette di approfondire le conoscenze tecniche di base sulla tecnologia UV, oltre che dare informazioni chiare e condivise sugli impianti, i prodotti specifici, gli ausiliari, le macchine e le problematiche possibili. Tutto quello che si vuole e si deve sapere allo scopo di fare riflessioni imprenditoriali mirate e per conoscere da dove potrebbero derivare gli inconvenienti tecnici in fase di produzione, le cause e i rimedi, le norme e condizioni per la sicurezza degli operatori, dell’ambiente di lavoro e delle attrezzature.
TAGA.DOC.20, la stampa UV su materiali plastici è la necessaria evoluzione tecnologica per approcciare un supporto complicato e poco conosciuto. Dalla conoscenza delle varie materie plastiche che normalmente vengono utilizzate per la stampa, a tutte le spiegazioni tecniche approfondite per produrre senza imprevisti: tipi di lampade adatte a supporti diversi, prodotti e ausiliari diversificati, settaggi delle macchine da stampa, ubicazione delle lampade ed eventualmente interdeck, soluzioni per la gestione degli scarti e per i problemi di smaltimento degli stessi. Stampare la plastica non è difficile. È una tecnica e come tale deve essere conosciuta e governata.

Ogni evento avrà un panel di relatori composta da membri di Taga Italia e alcune delle aziende che hanno partecipato alla stesura dei documenti e che hanno sponsorizzato i quattro appuntamenti: Color Consulting, Colorgraf, Guandong, Heidelberg, Huber, Kba, Ist, Sun Chemical, T&K, Tecnologie Grafiche, Printgraph, Francesco Bordoni.

L’iscrizione è gratuita.

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Industria della carta e della trasformazione a rischio tenuta, necessarie misure per ridurre i costi energetici e il credito d’imposta

“L’essenzialità della carta non nasce per decreto, ma in quanto materiale indispensabile per l’imballaggio, per la cultura, l’igiene e l’istruzione oltre che essere parte fondamentale dell’economia circolare, riciclando ogni anno 6 milioni di tonnellate di carta e avendo già raggiunto il tasso di riciclo dell’85%. Si può ottimizzarne l’uso, ma farne a meno significa non proteggere gli alimenti, avere meno igiene, penalizzare la cultura e l’istruzione, tornare dunque indietro nella sostenibilità del Paese”, commenta così il presidente della Federazione Carta e Grafica, Emanuele Bona, le dichiarazioni apparse sui media riguardanti il costo dei prodotti in carta e la conseguente intenzione di volerne farne a meno negli esercizi commerciali.

“La quotazione del gas è aumentata a oggi di circa 12 volte – con punte di 16-17 volte rispetto al giugno 2021 (20 euro Mkwh) – e ciò ha determinato conseguenti aumenti dei costi in cartiera, che si riverberano su tutta la filiera, e incrementi ingenti in tutte le attività di stampa e trasformazione, incluse quelle relative ai materiali flessibili” prosegue Bona “ma quel che è peggio sono i costi energetici, che a questi livelli, rischiano di fermare o rallentare la produzione. A queste condizioni è a rischio la tenuta dell’intera filiera, con tutte le conseguenze che ciò comporta”.

Secondo Bona bisogna, quindi, con rapidità intervenire sui costi energetici di produzione oltre che sostenere l’industria culturale tramite un credito d’imposta per l’acquisto di carta per la stampa di libri, come richiesto anche da AIE, l’Associazione degli Editori.

“La carta non dev’essere considerata solo un costo, ma un valore per quanto rappresenta in termini di rinnovabilità, riciclabilità, compostabilità e di effettivo riciclo oltre che necessaria per l’apprendimento e per la diffusione della cultura e dell’informazione”.

In sintesi e per punti, le proposte della Federazione Carta e Grafica

Come incidere sui costi energetici di produzione

Innanzi tutto, il price cap a livello europeo e il disaccoppiamento tra prezzo del gas e delle rinnovabili sempre a livello europeo (coerentemente all’esistenza del mercato unico). Indispensabile anche l’estensione a livello nazionale del credito imposta per il caro energia al quarto trimestre.

Inoltre, trasparenza e informazione sui contratti (numerosi) che non sono “negoziati” sulla piattaforma TTF di Amsterdam.

Electricity e Gas Releases: su questi due punti il Governo ha annunciato delle importanti novità proprio lo scorso 1° settembre.

L’Electricity release riguarderebbe l’energia rinnovabile già nella disponibilità del GSE (dai 17 ai 25 TWh), dando la priorità agli energivori. Ovviamente il prezzo di ritiro da parte del GSE è stato di molto inferiore alle quotazioni odierne e, quindi va “rivenduto” ad un prezzo ragionevole agli energivori, come fatto dalla Francia che ha utilizzato l’elettricità da nucleare.

La “gas release” dovrebbe invece assicurare che tutto il gas supplementare estraibile dai giacimenti nazionali sia effettivamente estratto e che i prezzi offerti dagli operatori riflettano i costi marginali di estrazione (per un giacimento in terraferma si parla di 15 – 20 c€/Smc). Inoltre, andrebbe previsto un ulteriore quantitativo offerto all’interno del meccanismo (attraverso il gas di nuova importazione), riservando una quota dei contratti che il Governo sta concludendo per limitare la dipendenza dalla Russia a tale meccanismo e curando che il prezzo offerto rifletta i reali costi di trasporto e di estrazione.

Ancora, autorizzare in via generale l’utilizzo di altri combustibili (da biomassa, il combustibile solido secondario da rifiuti e gli stessi oli combustibili) da parte degli impianti industriali ai fini del soddisfacimento del relativo fabbisogno energetico. La misura attua gli indirizzi europei per affrontare la crisi energetica legata all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Questo nell’immediato: occorre poi pensare ad una strategia che renda l’Italia, secondo paese manifatturiero d’Europa, indipendente sotto il profilo energetico.

Come risolvere il problema dei contratti

Un sistema di garanzia pubblico per il rinnovare i contratti di fornitura gas per il nuovo anno termico (ottobre). Ad esempio, SACE potrebbe offrire un servizio di copertura per l’emissione di collaterali per l’acquisto di gas naturale per un importo pari ad una frazione del differenziale tra il valore a termine attuale e il prezzo medio del periodo ottobre 2020 / settembre 2021. Tali strumenti sono erogabili a supporto dei contratti di approvvigionamento gas all’ingrosso (in favore dei fornitori) e dei contratti di acquisto gas sul mercato retail (in favore dei consumatori). In questo modo si sosterrebbe il mercato dell’energia e, soprattutto, si consentirebbe a molte imprese, quelle energivore e gasivore in particolar modo, di accedere alle forniture che, in questo momento, non sono rinnovate sia per la scarsezza di gas naturale riportata da traders e shippers sia per l’incertezza delle condizioni future e la relativa continuità della produzione dei clienti.

Come mitigare gli effetti inflazionistici su bene essenziali e strategici come i libri

Introdurre un meccanismo specifico di credito d’imposta per l’acquisto della carta destinata alla stampa di tutti i libri, in particolare quelli scolastici.

Difficile? Dipende dalla prospettiva. Il virtual prototyping oggi

Guida alla prototipazione virtuale nell’ambito del design e dell’arredamento di interni. Il procedimento passo passo per utilizzare al meglio Photoshop.

Uno degli ambiti del fotoritocco più interessanti nell’ambito della prototipazione virtuale è quello dell’arredamento d’interni.

Difficile dire se si tratta del più complesso o meno, molto dipende dalle richieste e dal file di partenza, diciamo che offre un ventaglio di difficoltà piuttosto ampio ed eterogeneo, che spazia dai “semplici” cambi di colore (cui abbiamo accennato nel numero scorso), alla ricostruzione/rimozione di elementi specifici con eventuale cambio di materiali e relative proprietà fisiche di superficie (ad esempio da opaco diventa lucido e viceversa).

A differenza di altri settori della prototipazione virtuale che stanno venendo parzialmente o interamente assorbiti dai programmi 3D (come la suite di Adobe Substance), quello dell’arredamento d’interni ha una nutrita schiera di affezionati allo scatto fotografico, che si interseca a sua volta con il mondo dei più recenti render fotorealistici (che a loro volta possono richiedere post produzioni fotografiche ecc…).

In principio era il timbro clone

Gli strumenti di ricostruzione ormai sono numerosi e variegati, una volta si poteva contare solo sul timbro clone ma con il passare degli anni si sono aggiunti strumenti molto più efficienti come il Pennello correttivo, il Pennello correttivo al volo o la Toppa, e algoritmi interessanti come la famiglia di quelli Sensibili al contenuto.

Tutto perfetto, vista così.

E invece non proprio.

In tutti quei contesti dove gli interventi di ricostruzione devono aderire a piani prospetticamente inclinati questi strumenti hanno scarsa utilità, e l’utilizzo di comandi di trasformazione manuali come la Trasformazione libera o la più recente Alterazione prospettica non sempre risolvono (oltre a richiedere metodologie spezzate lavorando prima sul bidimensionale frontale per poi deformare il risultato).

Sequenza prima e dopo

Questa è una porzione di un’immagine più grande, dove è stato utile utilizzare il Fuoco prospettico per creare una base di lavoro sul pavimento ed il muro sullo sfondo.

A sinistra c’è l’immagine originale, al centro quella ritoccata dove ho evidenziato l’area postprodotta, a destra sono evidenziate le aree originali rimosse, ottenute per differenza con l’immagine finale

Ci si deve capire

Dato che Photoshop è un software tradizionalmente improntato sul mondo bidimensionale statico (con marginali eccezioni come le funzioni 3D, prossime al pensionamento definitivo, e la Timeline), dobbiamo fargli capire com’è fatto un ambiente tridimensionale in modo che possa aiutarci di conseguenza.

Il comando chiave con queste premesse è il Fuoco prospettico, una funzione ormai quasi maggiorenne ma tuttora poco sfruttata, nonostante le potenzialità.

Iniziamo subito con i suoi fastidiosi limiti: non sfrutta alcuna accelerazione su GPU, risulta un po’ “legnosa” nell’utilizzo dei suoi strumenti come la Selezione rettangolare, la Trasformazione libera ed il timbro con gli algoritmi di adattamento, e infine, occasionalmente, si pianta frequentemente in alcuni (rari) casi.

Queste mancanze sono senz’altro un’incuria degli sviluppatori Adobe, che avranno probabilmente deciso di non investire ulteriori sforzi su qualcosa di poco usato per dedicarsi ad altro, comunque mi piace pensare che stiano pensando di svecchiarlo un po’ per adeguarlo ai tempi attuali.

Mi piace pensarlo da una decina d’anni. Giusto per capirsi.

Griglie prospettiche

Il passaggio nel Filtro>Fuoco prospettico porta ad una situazione come questa: si disegnano le griglie aderenti ai piani inclinati per poi procedere all’uso degli strumenti di ricostruzione o di pittura in prospettiva

Il procedimento in breve: il primo piano…

Trattandosi di una funzione datata meglio prevenire piuttosto che curare, quindi prima di selezionare il Filtro>Fuoco prospettico, create un livello nuovo su cui il filtro potrà mettere quello che gli farete fare. Diversamente agirete sul livello in quel momento attivo, fattibile ma generalmente sconsigliabile.

L’apertura del filtro vi farà accedere ad un ambiente di lavoro indipendente, come altri già presenti in Photoshop (Selezione e maschera, Correzione obiettivo, Camera Raw…), in cui il primo passaggio sarà disegnare il primo piano inclinato.

Lo strumento che vi servirà (Crea Piano) è già attivo, dovrete delimitare il primo rettangolo prospettico centrando i suoi vertici su dei riferimenti già esistenti nell’immagine, aiutandovi con la pressione del tasto X per zoomare temporaneamente nell’area del cursore, aumentando così la precisione.

Non serve trovare aree di riferimento grandi, spesso basta una mattonella, dopodiché trascinate i punti mediani del rettangolo per ingrandirlo in maniera prospetticamente coerente.

In questa fase si può liberamente sistemare qualunque allineamento, anche dopo l’ingrandimento.

… e il secondo (o più)

Il secondo piano si genera trascinando una maniglia mediana del primo, tenendo premuto Cmd/Ctrl (oppure selezionando manualmente lo strumento Modifica piano, cioè il primo in alto a sinistra).

Di default si genera un piano perpendicolare al primo, eventualmente regolabile sia spostando marginalmente qualche vertice, sia inclinandolo rispetto al lato da cui è stato generato, tenendo premuto questa volta il tasto Opt/Alt.

Questo step è ripetibile svariate volte, al bisogno, consentendo mappature anche molto complesse su cui far scorrere contributi grafici che si andranno a “spalmare” sui piani rispettando tutti gli spigoli del caso.

Il colore delle griglie

Se il colore delle griglie prospettiche dovesse cambiare verificate se l’allineamento che avete scelto è corretto, se da azzurra diventa gialla significa che Photoshop la ritiene poco plausibile o molto estrema, se diventa addirittura rossa significa che per Photoshop rappresenta un piano prospetticamente non possibile

Via col 110

Adesso si può ricostruire: in questo caso sono partito con la selezione rettangolare di un’area del pavimento con i listelli completamente visibili e l’ho poi trascinata tenendo premuto il tasto opt/alt (la classica operazione di duplicazione, molto simile a quello che farebbe la Toppa), ripetendo il processo diverse volte.

In queste operazioni è risultato spesso utile (non obbligatorio) attivare la correzione (menu Correggi, in alto), prestando attenzione a non coinvolgere aree limitrofe con grandi differenze tonali, altrimenti il sistema produrrà degli aloni molto simili a quelli che produrrebbe il classico Pennello correttivo, con cui condivide l’algoritmo di adattamento.

La mancanza di ampie aree libere da cui campionare ha reso il processo più lungo e complicato, ma la prassi di base è sempre rimasta la stessa.

In aggiunta alla selezione rettangolare è stato utile scomodare il timbro per alcuni interventi più mirati, anch’esso lavora sui piani inclinati anziché frontali e, come la selezione, prevede la possibilità di attivare un algoritmo di correzione che lo fa somigliare al solito Pennello correttivo.

Una volta terminata la base in prospettiva ho confermato l’applicazione del filtro e proseguito con gli strumenti classici di Photoshop (maschere, regolazioni tonali e interventi locali con timbri e trasformazioni) fino ad ottenere il risultato in figura.

Certo, se ci fosse stata un’ampia superficie pavimentata da poter copiare (in PS) e incollare (nel Fuoco prospettico, sopra ad una griglia già inclinata) sarebbe stato più rapido, ma le risoluzioni a singolo clic funzionano solitamente con i file demo e, a volte, neanche con quelli.

Quando si rimuovono elementi di un ambiente bisogna sempre riflettere un momento sulle interazioni che detti elementi hanno nell’ambiente, in questa foto sono evidenziate le ombre portate dal puf rettangolare e i suoi riflessi sul pavimento.

Entrambe le interazioni qui vanno rimosse, in altri casi potrebbe essere invece necessario aggiungerle, contestualmente ai nuovi elementi inseriti

Zone critiche. Quando si rimuovono elementi di un ambiente bisogna sempre riflettere un momento sulle interazioni che detti elementi hanno nell’ambiente, in questa foto sono evidenziate le ombre portate dal puf rettangolare e i suoi riflessi sul pavimento. Entrambe le interazioni qui vanno rimosse, in altri casi potrebbe essere invece necessario aggiungerle, contestualmente ai nuovi elementi inseriti
Comparativa finale. L’area prima (a destra) e dopo (a sinistra) il ritocco, in sovrapposizione divisa, il risultato è adeguato considerando la dimensione di stampa finale, ma per contesti con dimensioni più importanti potrebbe essere utile rifinire ulteriormente i listelli del pavimento

Quadient: il futuro della nobilitazione a Viscom 2022 con il nuovo UV spot Duplo DDC-8000 DuSense

Foil in linea, flessibilità nella gestione del formato B2, trattamento corona integrato e strumenti avanzati per l’automazione. Sono le caratteristiche che rendono unica una soluzione come quella del nuovo verniciatore UV spot Duplo DuSense DDC-8000.

Quadient presenterà in anteprima nazionale la nuova attrezzature Duplo in occasione di Viscom dal 13 al 15 ottobre a Fiera Milano.

Nuove tecnologie per la nobilitazione e maggiore scelta nel formato permettono alle aziende di distinguersi nel panorama della stampa digitale, offrendo un valore aggiunto concreto per i clienti. Questo oltre a evitare di cadere in una logica di confronto basata solo sul prezzo consente di apprezzare realmente le caratteristiche di una macchina che offre specifiche studiate sulle nuove esigenze degli stampatori: formati più grandi come il B2, maggiore automazione e personalizzazione dei processi e altissima qualità di stampa.

L’ultimo verniciatore UV spot con tecnologia inkjet di Duplo permette un investimento modulare; è disponibile in quattro versioni dalla base fino alla configurazione più avanzata, il modello Ultimate, con trattamento corona integrato e unità di applicazione del foil in linea.

In poco più di 6 metri la macchina risulta compatta nonostante gestisca una dimensione massima del foglio di 585×1.068 mm con un’area immagine fino a 538×1.048 mm e supporti di grammatura da 160 g/m2 a 600 g/m2.

Come tutte le tecnologie di casa Duplo, DuSense DCC-8000 rispecchia la filosofia “Green Button”: una volta impostato il lavoro sul PC controller l’operatore deve solo premere un pulsante per avviare il processo ed ottenere una lavorazione che garantisce i massimi standard di qualità. L’automazione fa il resto: mentre la macchina esegue la lavorazione l’operatore può dedicarsi ad altre attività.

Questa macchina opera con una velocità media di 12 fogli/min in formato B2 e ha un range di verniciatura da 10 a 80 micron, con la possibilità di tre livelli diversi in un unico passaggio.

Grazie al pinning LED UV la macchina può gestire l’applicazione di foil a freddo, questo permette di nobilitare con l’uso del foil senza necessariamente plastificare

Tra le altre caratteristiche il verniciatore UV è dotato di teste di stampa Kyocera da 600x600dpi; un sistema di rilevamento automatico dello spessore del foglio per la gestione di pile di supporti di tipo misto, che regola anche automaticamente le testine di stampa e la pressione del foglio; l’unità di registro con telecamere per identificare problemi di traslazione sull’asse X e Y o di distorsione della stampa; l’indicatore dei consumi di vernice in base alla maschera inserita.

TASKalfa Pro 15000c: Kyocera rivoluziona la stampa di produzione

Kyocera Document Solutions Italia vi invita a un evento a partecipazione gratuita sulla sostenibilità economica ed ecologica di TASKalfa Pro 15000c.

La richiesta di chi stampa oggi è di una maggiore efficienza, sostenibilità, versatilità applicativa a costi vantaggiosi. Kyocera TASKalfa Pro 15000c è il sistema da stampa digitale inkjet a colori ad alta velocità, che riduce gli sprechi e aumenta la produttività, ponendo particolare attenzione ai costi di produzione e all’ambiente.

TASKalfa Pro 15000c è uno dei prodotti migliori per efficienza energetica nella propria categoria di mercato.

L’affidabilità della tecnologia Kyocera e la capacità produttiva di TASKalfa Pro 15000c – a basso consumo energetico – riducono i numeri d’intervento, assicurando lunghi cicli di lavoro. L’efficienza operativa e la gestione dei flussi di stampa sono i prerequisiti per la produzione di volumi significativi, fino ad ora realizzabili solo in bobina o in stampa analogica, mantenendo il giusto compromesso tra qualità e prezzo. Grazie a tutto ciò è possibile tenere sotto controllo la gestione dei costi sia diretti che indiretti per mantenere elevata la competitività aziendale.

In questo webinar Kyocera Document Solutions, sempre attenta alle necessità del mercato e dei propri clienti, spiegherà come la sostenibilità si tramuta anche in risparmio e mostrerà l’efficienza a 360° di TASKalfa Pro 15000c, parlando di applicazioni e progetti clienti.

Interverrà al webinar Alessandro Mambretti, Expert Production Print Solutions Kyocera Document Solutions Italia.

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