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Imballaggi più sostenibili: CONAI premia i casi virtuosi

Cinque grandi innovazioni brillano nel medagliere dell’ottava edizione del Bando CONAI per l’eco-design degli imballaggi.
Pallet in plastica riciclata completamente tracciabili in modo da ottimizzarne il ritiro per il riutilizzo. Grucce di esposizione per il 70% in plastica riciclata, ridotte in peso e in ingombro. Flaconi di detersivo per il 25% in plastica riciclata che sostituiscono il colorante per essere facilmente selezionabili per l’avvio a riciclo. Cassette in plastica per il pane con sponde abbattibili, riparabili e riciclabili. Nuove buste in poliaccoppiato a prevalenza carta 100% riciclata più facili da trasportare.

Sono i casi virtuosi di revisione del pack che si sono aggiudicati i cinque super premi per l’innovazione circolare da 10.000 euro in occasione del Bando 2021. L’obiettivo? Come sempre, una riduzione dell’impatto sull’ambiente e una maggiore sostenibilità.

È Bayer a vincere nella categoria delle nuove tecnologie e applicazioni. I suoi pallet in polipropilene riciclato con TAG RFID hanno convinto la giuria: il TAG RFID ne consente la completa tracciabilità nella catena distributiva, ottimizzando il ritiro per il successivo riutilizzo. Nel mese di luglio l’azienda ha confermato che questo intervento ha permesso di aumentare il numero di rotazioni medio del pallet del 33%.

A Coop Italia va invece la “palma” per l’uso di materiale riciclato e il risparmio di materia prima. Le sue grucce di esposizione in polistirene della linea Intimo Adulti Coop sono state riprogettate e sostituite con una gruccia monoclip con il 70% di materiale riciclato. Il loro peso è stato inoltre ridotto del 27%. Possono essere anche riutilizzate come pinze o mollette.

Henkel Italia Operations vince per la facilitazione delle attività di riciclo. Ha modificato il flacone in polietilene ad alta densità di Perlana capi scuri usando il 25% di materia riciclata e sostituendo il colorante, passando dal carbon black al carbon black free. Una sostituzione che permette al flacone di essere selezionato dai sistemi ottici degli impianti, che spesso faticano a individuare imballaggi neri sui nastri trasportatori (neri anch’essi), per il successivo avvio a riciclo.

IFCO Systems Italia sale sul podio per il riutilizzo grazie alle sue cassette Brown Lift Lock, usate come imballaggio secondario nel settore della panificazione. Le cassette sono riutilizzabili e dotate di sponde abbattibili per ottimizzare gli spazi nelle fasi di logistica di ritorno. Sono concepite per essere riutilizzate più volte: quelle danneggiate vengono quindi riparate, mentre quelle non riparabili vengono preparate per il riciclo dall’azienda stessa e poi utilizzate per la produzione di nuovi contenitori.

Grazie a questi interventi, l’azienda ha ottenuto anche la Menzione Speciale da parte di Legambiente, una delle novità del Bando 2021.

Premiata invece Sales per il settore e-commerce. Le sue buste E|Pad hanno convinto: in poliaccoppiato a prevalenza carta, riciclabili e certificate Aticelca livello B, sostituiscono una precedente versione sempre in poliaccoppiato a prevalenza carta ma non riciclabile. La carta che compone la nuova busta è realizzata con il 100% di materiale riciclato e la logistica è migliorata, raddoppiando il numero di buste trasportabili su pallet.

Queste cinque best practice emergono da un totale di ben 326 progetti presentati: il 13% in più rispetto allo scorso anno. Un risultato che conferma nuovamente la crescente attenzione delle aziende italiane nei confronti della sostenibilità: ogni edizione del Bando CONAI, infatti, è stata segnata da un aumento delle candidature. Persino nel 2020, l’anno dell’inizio della pandemia e del lockdown.

I casi premiati quest’anno sono stati 185, tutti segnalati per la loro portata sostenibile.

«Un grande risultato» commenta con soddisfazione il presidente CONAI Luca Ruini. «Lo ricordo spesso: sono molto legato a questo Bando, che ho contribuito a far nascere otto anni fa. Vedere i suoi numeri crescere di anno in anno ci convince della bontà di questa iniziativa e ci stimola a portarla avanti con entusiasmo sempre crescente. Le best practice che vengono premiate, infatti, possono diventare esempi per altre aziende: è una delle finalità del Bando, che vuole essere anche un acceleratore della spinta verso la sostenibilità degli imballaggi. I 185 casi di imballaggi sostenibili premiati quest’anno hanno portato benefici quantificabili nel 28% in meno di anidride carbonica emessa, nel 21% in meno di energia consumata e nel 10% di acqua risparmiata. Progettare un imballaggio, del resto, è un’attività più complessa di quanto si immagini: ma è proprio nella fase della progettazione che è possibile intervenire per ridurre la maggior parte dei suoi impatti ambientali».

Anche quest’anno il montepremi a disposizione è stato di 500.000 euro. 50.000 euro sono andati alle cinque aziende vincitrici dei cinque super premi da 10.000 euro ciascuno. 450.000 euro sono stati invece divisi fra le altre aziende segnalate.

Tutte le candidature sono state analizzate attraverso l’EcoTool CONAI, che permette di calcolare, grazie a un’analisi LCA semplificata, gli effetti delle azioni di eco-design attuate dalle aziende sugli imballaggi attraverso una comparazione prima-dopo in termini di risparmio energetico, idrico e di riduzione delle emissioni di CO2. La lista completa delle aziende premiate, così come lo strumento di analisi dei benefici ambientali, è stata verificata dall’ente terzo di certificazione DNV GL.

A selezionare i cinque super premi per l’innovazione circolare è stato un Comitato Tecnico Allargato composto da Laura Badalucco dell’Università IUAV di Venezia, Silvia Barbero del Politecnico di Torino, Claudia Chiozzotto di Altroconsumo, Barbara Del Curto del Politecnico di Milano, Daniele Faverzani di Legambiente, Clara Giardina dell’Università di Bologna e Stefano Lavorini di Italia Imballaggio.

Nuova partnership tra Ulmex e Zecher

Ulmex sigla una nuova partnership con Zecher, protagonista mondiale nella produzione di anilox, di cui l’azienda italo-tedesca è già distributore esclusivo sul territorio italiano. A partire del 1 novembre 2021, Zecher collabora con Ulmex incaricando il proprio network internazionale della commercializzazione di Evolux, l’esclusiva tecnologia per la pulizia laser degli anilox sviluppata e ingegnerizzata da Ulmex. Una collaborazione che permette a entrambi i brand di fornire ai clienti di tutto il mondo un vero e proprio servizio “chiavi in mano”, che va dalla fornitura di cilindri e rulli di alta qualità a una soluzione integrata di pulizia e controllo in grado di gestire efficacemente l’intero parco anilox, applicando logiche di automatizzazione e di manutenzione predittiva.

“La partnership che ci lega a Zecher già da diversi anni è stata fondamentale sin dalle prime fasi di progettazione di Evolux”, spiega Angelo Maggi, amministratore di Ulmex Italia. “L’expertise maturata in questi anni al fianco di Zecher nel mondo degli anilox ci ha infatti permesso di ottimizzare la nostra tecnologia per rispondere in maniera mirata ed efficace alle esigenze di un mercato sempre più orientato alla massima qualità di stampa e alla sostenibilità dei processi”. E Thomas Reinking, direttore vendite di Zecher, aggiunge: “Questa nuova collaborazione con Ulmex, nostro storico partner commerciale, ci permette di arricchire ulteriormente il nostro portfolio con una soluzione davvero esclusiva”.

Unica sul mercato, Evolux, rappresenta una vera e propria evoluzione rispetto alle macchine laser tradizionali attualmente impiegate per la pulizia degli anilox. Cuore tecnologico del sistema è infatti l’esclusiva sorgente laser a fibra pulsata a impulsi variabili, configurata appositamente per Ulmex, e che, grazie alla possibilità di modulare e gestire il tempo e l’energia degli impulsi stessi, parametrizza la sua azione in funzione della tipologia di residuo: inchiostri, vernici o colle. Altra funzionalità inedita è Ulmex Ceramic Care System: un sistema unico in grado di trattare la ceramica durante il processo di pulizia laser preservandone tutte le caratteristiche tecniche e strutturali. L’integrazione del microscopio 3D e del software proprietario messo a punto dal team Ulmex consente di raccogliere ed esaminare dati importanti per il controllo del ciclo di vita dei singoli anilox, calcolandone con anticipo il raggiungimento della saturazione della portata. Un plus esclusivo che offre significativi vantaggi in termini di ottimizzazione dei processi, qualità di stampa e contenimento dei costi di produzione. Evolux, inoltre, non richiede l’utilizzo di detergenti, solventi chimici o bicarbonato, un aspetto particolarmente importante, soprattutto per gli stampatori che lavorano nel settore del packaging alimentare e che hanno iniziato un percorso green puntando su tecnologie e materiali sostenibili. Un ulteriore vantaggio di questa tecnologia deriva dalla conformità di Evolux agli standard dell’Industry 4.0, che oggi rende ancora più conveniente l’implementazione di questa innovativa soluzione.

Evolux è disponibile in 6 modelli di diverse dimensioni (1000 mm, 1700 mm, 2100 mm, 2500 mm, 3000 mm e Smart), che si differenziano anche per potenza e velocità. Pensata per adattarsi alle specifiche esigenze produttive dei singoli clienti, la gamma Evolux può essere impiegata nei settori della stampa di etichette, di imballaggi flessibili o su carta, quindi su banda stretta, media e larga, su macchine per la stampa di cartone ondulato o sul gruppo di verniciatura delle offset piane.

Questa nuova collaborazione va dunque a rafforzare il rapporto commerciale già esistente tra Ulmex e Zecher. Tra i prodotti fiore all’occhiello della gamma Zecher distribuiti in esclusiva italiana da Ulmex, i cilindri con incisione brevettata SteppedHex che garantiscono l’aumento delle lineature a parità di volume. SteppedHex è un concetto alternativo che supera i limiti delle singole applicazioni, consentendo agli utilizzatori di soddisfare tutte le loro esigenze con un unico sistema. Alla qualità dei prodotti Zecher, Ulmex associa inoltre l’eccellenza dei propri servizi che vanno dall’assistenza tecnica just in time all’innovativo servizio di pulizia laser degli anilox a domicilio 24/7 mediante un’esclusiva flotta di service truck proprietari. Si tratta di furgoni appositamente attrezzati con tecnologia laser Evolux Smart, grazie ai quali Ulmex è in grado di raggiungere direttamente i singoli clienti, provvedendo in poche ore alla pulizia a secco di tutto il parco anilox in piena conformità alle norme di sicurezza vigenti. L’intervento, effettuato da tecnici specializzati, può avvenire sia in modalità Off-Line, a bordo del furgone fuori dalla sede del cliente, sia In-Line per quei cilindri che risulta impossibile o difficoltoso rimuovere dalla macchina.

Indagine congiunturale Osi, la ripresa c’è

L’ultima indagine Osi condotta dal Centro Studi di Assografici, riferita al secondo trimestre e al primo semestre 2021, riporta finalmente dati positivi per le aziende dell’industria grafica e dell’industria cartotecnica trasformatrice. Va considerato, però, che ci si confronta coi bassi livelli del secondo trimestre 2020, colpito pesantemente dalla pandemia Covid-19 e dal primo lockdown. Destano inoltre grande preoccupazione i forti aumenti 2021 dei prezzi di carte e cartoni, altre materie prime, energia e trasporti.

A livello nazionale il primo semestre 2021 vede una robusta crescita del prodotto interno lordo che aumenta del 7,7% rispetto al primo semestre del “maledetto” 2020. Tutte le principali componenti assumono un segno positivo, dal +3,7% dei consumi nazionali, al +23,7% degli investimenti fissi lordi, al +17,2% delle esportazioni. Una cartina di tornasole davvero significativa di questa ripresa generale è rappresentata dall’innalzamento del livello degli investimenti pubblicitari nazionali totali che, secondo Nielsen, crescono di un buon 26,7% rispetto all’analogo periodo del 2020. Si tratta di un risultato importante che ha dirette conseguenze sull’intera industria della grafica e dell’editoria.

Non più vento contrario per l’industria grafica

E in effetti, stando alle rilevazioni del Centro Studi Assografici sul Panel Osi (Osservatorio Stampa e Imballaggio), il settore grafico registra nel secondo trimestre 2021 una forte crescita tendenziale sia della produzione (+31,1%), sia del fatturato (+17,5%). Nel secondo trimestre 2021 la produzione del settore grafico, dopo il calo del primo trimestre 2021, ha una crescita tendenziale del 31,1%, per il forte incremento sia della grafica editoriale (+32,3%), sia della grafica pubblicitaria e commerciale (+20,8%), rispetto al secondo trimestre 2020. Confrontando i primi sei mesi 2021 con lo stesso periodo 2020, la produzione del settore grafico registra un aumento tendenziale del 12,3%, determinata dal più intenso incremento della grafica editoriale (+15,2%) e da quello più moderato della grafica pubblicitaria e commerciale (+7%). Nell’area grafica editoriale, nel primo semestre 2021, la crescita produttiva tendenziale è molto forte per i libri (+28,3%), mentre restano in difficoltà le riviste (-19,6%). Nell’area grafica pubblicitaria e commerciale, nello stesso periodo, la crescita tendenziale della produzione di stampati pubblicitari e commerciali è del 6,7%, a fronte di una ripartenza più significativa della modulistica (+15,8%).

Dal lato della grafica editoriale, sulla base dei dati Aie, il mercato librario conferma una decisa ripresa anche nel secondo trimestre 2021. Nei primi sei mesi 2021 l’incremento è stimabile nel +42% in termini di vendite a valore dei libri, a fronte di una crescita del 44% delle copie vendute. Si conferma una ripresa diffusa, con un forte aumento delle vendite di libri anche nelle librerie (che recuperano il terreno perso nel 2020), oltreché un boom nell’online, mentre resta leggermente in difficoltà solo la Gdo.

Come anticipato, ripartono nel primo semestre 2021 anche gli investimenti pubblicitari nazionali totali che crescono complessivamente del 26,7% rispetto al primo semestre 2020. La pubblicità sulla stampa sale del 7,7%, per il +9,7% sui quotidiani e il +3,9% sui periodici. Indicazioni di ripartenza, inoltre, dell’adv sulle affissioni (+6,3%) e in direct mail (+11%). Considerando la domanda della grafica pubblicitaria e commerciale, il primo semestre 2021 si caratterizza per una ripresa della domanda degli stampati promozionali della Gdo che interessa diversi settori. Riguardo alla Grande Distribuzione Organizzata, fra i grandi utilizzatori di cataloghi, volantini e depliant, gli investimenti pubblicitari crescono del 54,8% nel primo semestre 2021.

Accelera il commercio con l’estero

Un ulteriore elemento positivo per il settore grafico nella prima parte del 2021 è la domanda estera: dopo un primo trimestre 2021 moderatamente positivo, l’export in valore del comparto ha un’intensa crescita del 56,1% nel secondo trimestre 2021 rispetto al secondo trimestre 2020, interessando i principali prodotti stampati con crescite a due cifre. Osservando i primi sei mesi 2021, le esportazioni in valore del settore grafico hanno un incremento complessivo del 27,6%, rispetto ai primi sei mesi 2020. Le esportazioni dei principali prodotti grafici sono in crescita simile per i libri che segnano un +31,8% e per gli stampati pubblicitari e commerciali con un +34,5%; in ritardo le riviste, con un -1,3% sui già bassi livelli dei primi sei mesi 2020. Dopo la crescita a due cifre del primo trimestre 2021, nel secondo trimestre 2021 l’import in valore del settore grafico ha una forte accelerazione del +42% rispetto al corrispondente periodo 2020; considerando i primi sei mesi 2021 le importazioni di stampati aumentano del 24,9% sull’analogo periodo 2020, per l’intensa crescita delle importazioni di stampati pubblicitari e commerciali (+82,5%) e di libri (+6,1%), a fronte della flessione dell’import di riviste (-16%).

Le aziende grafiche prevedono stabilità

I giudizi sul terzo trimestre 2021 delle imprese grafiche del Panel Osi sono migliori della precedente indagine, all’insegna della stabilità su produzione, fatturato e ordini esteri e leggermente positivi sugli ordini interni. Riguardo alla produzione e al fatturato, prevalgono le aziende che indicano una stabilità (78%), mentre l’11% quelle che segnalano una crescita o che indicano una diminuzione. L’orientamento dei giudizi è moderatamente positivo sugli ordini interni: il 67% delle aziende è per la stabilità, con un 22% di imprese in crescita e un 11% in diminuzione. Stabili le valutazioni riguardo agli ordini esteri per tutte le imprese del Panel Osi.

L’industria cartotecnica trasformatrice mette il turbo

Nel secondo trimestre 2021 il fatturato delle aziende cartotecniche trasformatrici del Panel Osi, dopo il lieve calo del primo trimestre 2021, ha nel secondo trimestre 2021 un’inversione di tendenza positiva, con un intenso aumento a due cifre del 14,1%, rispetto al secondo trimestre 2020. Il primo semestre 2021 si chiude con un aumento del giro d’affari del 5,9% sul primo semestre 2020.

La produzione del settore cartotecnico trasformatore ha un’intensa crescita nel secondo trimestre 2021 rispetto al secondo trimestre 2020 (+25,2%). Nei primi sei mesi 2021, la produzione del settore cartotecnico trasformatore cresce del 16% sullo stesso periodo 2020; nello specifico la produzione di imballaggio in carta, cartone e flessibile aumenta del 16,1%, a fronte di una simile crescita produttiva della cartotecnica del 15%. Con riferimento ai segmenti di attività, il Gifco (Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato) comunica nei primi sei mesi 2021 un incremento tendenziale del 19,2% della produzione in tonnellate di cartone ondulato, un dato in netto miglioramento rispetto a quello già favorevole dei primi 3 mesi dell’anno, determinato sia dalla ripresa delle attività produttive a monte, sia dallo sviluppo dell’e-commerce, per il cambiamento dei consumi legato allo stato pandemico. Il Gifasp (Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli), dopo la moderata crescita nel primo trimestre 2021, segnala nel secondo trimestre 2021 un’accelerazione produttiva del 13,5%: complessivamente il primo semestre 2021 si chiude con una buona crescita del 7,8% sul primo semestre 2020. Forte accelerazione a due cifre, vicina al 20% nel secondo trimestre 2021 anche per il Gipsac (Gruppo Italiano Produttori Sacchi Carta): nel complesso del primo semestre 2021, si osserva una crescita del 10,3% del numero di sacchi venduti, sullo stesso periodo 2020; considerando i principali segmenti della domanda la crescita è trainata dalle costruzioni e dai chimici-fertilizzanti, in calo invece alimentari e mangimi. Più moderata, ma comunque costante, la crescita produttiva, fra i segmenti dell’imballaggio, segnalata dal Giflex (Gruppo Imballaggio Flessibile) che stima nel primo semestre 2021 un aumento tendenziale della produzione intorno al 2%. Venendo al comparto della cartotecnica, per l’accelerazione del secondo trimestre 2021, nei primi sei mesi 2021 sullo stesso periodo 2020, è intenso l’aumento tendenziale della produzione di carte da parati (+45,2%) e delle carte trattate per uso industriale (+17,9%), in sintonia con il rimbalzo positivo della manifattura. Incremento produttivo intenso anche per i tubi di cartone, rappresentati dal Gitac (Gruppo Italiano Tubi Anime Cartone), per le etichette autoadesive (+9,7%) rappresentate dal Gipea (Gruppo Italiano Produttori Etichette Autoadesive) e per le buste da lettera (+7,2%). Nello stesso periodo calo di produzione invece per gli articoli per scuola, ufficio e cartoleria e per gli articoli igienici e sanitari (-6,1%).

L’import-export corre

L’export in valore del comparto ha un intenso incremento del 16,1% nel secondo trimestre 2021. Nel complesso, fra i principali prodotti, le esportazioni di scatole, sacchi e imballaggi vari in carta e cartone aumentano notevolmente fra aprile e giugno 2021 del 25,9%, a fronte di un minore calo degli articoli igienici e sanitari (-15,9%). Considerando invece il primo semestre 2021 sul primo semestre 2020, la crescita dell’export settoriale in valore è del 2,8% sui primi sei mesi 2020: l’export in valore di scatole, sacchi e imballaggi vari in carta e cartone aumenta del 12,9%, mentre resta ampiamente negativo il risultato degli articoli igienici e sanitari (-22%). In aumento a due cifre nello stesso periodo anche le esportazioni di etichette (+17,3%), tubi di cartone (+25,7%) e carte da parati (+44%), crescita moderata per l’export di prodotti cartotecnici per corrispondenza (+1%), mentre in controtendenza diminuiscono le esportazioni di articoli per scuola, ufficio e cartoleria (-10,1%). Passando all’import in valore dei prodotti della cartotecnica trasformazione, nel secondo trimestre 2021 si osserva un intenso incremento tendenziale del 28,5%, per cui complessivamente il risultato dei primi sei mesi 2021, rispetto ai primi sei mesi 2020, si colloca al +14,7%; in particolare le importazioni in valore di scatole, sacchi e imballaggi vari in carta e cartone aumentano del 16,1%, mentre quelle di articoli igienici e sanitari crescono del 5,7%.

Un futuro tutto sommato sereno per le aziende cartotecniche trasformatrici

Dopo le valutazioni estremamente positive sul secondo trimestre 2021, i giudizi delle imprese cartotecniche trasformatrici del Panel Osi sul terzo trimestre 2021 denotano un quadro che rimane favorevole: giudizi positivi su produzione, fatturato e ordini esteri, leggermente positivi sugli ordini interni. Sul fronte della produzione e del fatturato, il 48% delle imprese si attende un incremento, il 38% stabilità, solo il 14% delle aziende un decremento. Leggermente positivi gli orientamenti sugli ordini interni: nel 45% dei casi vi sono segnali di stabilità, nel 30% positivi e nel 25% negativi. Favorevoli le opinioni dei partecipanti all’indagine sugli ordini esteri: il 40% delle imprese li giudica in aumento, il 40% stabili e un minore 20% delle imprese in calo.

Allarme prezzi carte e cartoni, materie prime, energia e trasporti

A fronte di queste indicazioni di relativa ripresa sia del settore grafico sia del settore cartotecnico trasformatore, destano grande preoccupazione i forti aumenti dei prezzi di carte e cartoni che hanno caratterizzato i primi 9 mesi 2021. Tali aumenti, sommati alle difficoltà di reperimento di diverse tipologie di carte e cartoni, all’incremento dei prezzi di altre materie prime, dell’energia e dei trasporti, stanno creando una situazione di tensione in entrambi i comparti.

 

 

 

 

Bobst completa l’acquisizione di Cerutti

Bobst annuncia, in data 11 novembre 2021, il completamento del procedimento relativo all’asta definitiva per l’acquisizione da parte di Bobst Italia SpA del lotto unico dei beni di Officine Meccaniche Giovanni Cerutti SpA e Cerutti Packaging Equipment SpA, inclusa l’azienda di service 24/7 Cerutti Service S.r.l., (Cerutti).
Bobst Italia, con sede a San Giorgio Monferrato, è il centro di eccellenza mondiale Bobst per le tecnologie di stampa rotocalco, spalmatura e accoppiamento per l’industria dell’imballaggio flessibile. L’acquisizione di Cerutti è in linea con l’obiettivo strategico di consolidare ulteriormente sul mercato globale la propria leadership tecnologica e di mercato nella stampa rotocalco.
Fondato nel 1920 a Casale Monferrato in provincia di Alessandria, il Gruppo Cerutti è diventato un costruttore di fama mondiale di macchine da stampa rotocalco per imballaggio, l’editoria e le applicazioni speciali di stampa e converting. Attraverso questa acquisizione, il Gruppo Bobst aggiunge al proprio patrimonio il marchio Cerutti, i diritti di proprietà intellettuale Cerutti e tutti gli asset intangibili Cerutti. Trenta ex dipendenti Cerutti entreranno a far parte del personale di Bobst Italia presso la sede dell’azienda a San Giorgio Monferrato.
“Siamo molto lieti che il procedimento si sia finalmente concluso, ponendo fine a un periodo di incertezza per gli stakeholder di Cerutti a livello locale e mondiale”, ha commentato Davide Garavaglia, general manager e responsabile delle Linee di Prodotto Rotocalco, Metallizzazione, Spalmatura e Accoppiamento di Bobst Italia.
“Bobst Italia è un’azienda che si caratterizza per la sostenibilità finanziaria e sociale e, come tale, è in grado di creare valore nel lungo periodo. Ora che le procedure si sono concluse, potremo integrare nella nostra organizzazione la tecnologia Cerutti insieme ai suoi esperti tecnici, arricchendo ulteriormente il nostro know-how e le competenze esistenti. Inoltre, potremo anche fornire l’alto livello di servizio e supporto di Bobst alle macchine Cerutti installate in tutto il mondo”.

Heidelberg Versafire potenzia il reparto digitale di Tipografia ALA

da destra Marco Bellini, titolare Tipografia ALA l’operatore macchina Giovanni de Martini

Tipografia ALA, storica azienda a conduzione familiare di Arona (No), investe in una Heidelberg Versafire EV. Una scelta che si iscrive nel continuo rinnovamento tecnologico di una delle aziende più attive nel settore della stampa nel territorio di Novara e del Verbano.

Heidelberg Versafire EV va a potenziare il reparto digitale per la produzione di ogni genere di stampato commerciale, dalle brochure alle locandine, dai calendari alle buste.

«L’acquisto di una Heidelberg Versafire è un investimento fortemente voluto che integra altri investimenti tecnologici di ultima generazione per permetterci di proporre alla nostra clientela una altissima qualità di stampa per le medio-piccole tirature», affermano Ilaria e Marco Bellini, titolari dell’azienda. Tipografia ALA è sempre alla ricerca di nuove soluzioni e nuovi materiali, dalle carte speciali ai supporti sintetici. Inoltre vanta una lunga esperienza anche nel reparto prestampa così da aiutare i suoi clienti nella realizzazione dei loghi aziendali, nella pubblicità e nella comunicazione. «La nostra mission è quella di aiutare i nostri clienti a crescere, comunicando per loro in modo originale, emozionante, accattivante e sempre in maniera molto professionale», aggiungono i fratelli Bellini. «In quest’ottica la flessibilità della digitale Versafire EV di Heidelberg rende la produzione molto veloce senza perdere in qualità su una varietà molto ampia di supporti stampabili: buste, martellati, metallici, magnetici, sintetici, copiativi, idrorepellenti», commenta Massimo Nicolini di Heidelberg Italia.

Riparte Fedrigoni Top Award, il premio per le migliori creazioni su carte e materiali autoadesivi del Gruppo

Una fucina di idee e di suggestioni, un laboratorio di soluzioni che elevano la creatività e le danno vita concreta in bellissimi manufatti, un’occasione di confronto internazionale per  le realizzazioni più interessanti e innovative nel packaging, nella corporate communication, nella grafica, nell’editoria e – da quest’anno – nella large format communication (personalizzazioni con carta e materiali autoadesivi nei più diversi campi, dall’advertising alla brand communication su mezzi di trasporto o edifici, dai grandi eventi e fiere alla segnaletica di servizio), che dal luglio 2020 al gennaio 2022 abbiano utilizzato come supporto carta, etichette e materiali autoadesivi del Gruppo Fedrigoni.

È il Fedrigoni Top Award 2022, tredicesima edizione, che ci si attende partecipatissima da designer, stampatori, editori, brand owner e clienti finali, come lo sono state le precedenti. All’ultima, conclusasi a luglio con la proclamazione di 18 vincitori e l’esposizione delle 50 creazioni più interessanti all’ADI Museum di Milano, inserite anche in un prezioso catalogo internazionale, hanno partecipato oltre 1.100 progetti provenienti da 32 Paesi, presentati da più di 600 operatori.

Cifre che testimoniano la grande attenzione del settore, destinata ad aumentare con le novità della prossima edizione: a partire dal maggiore focus sull’evento finale, a Parigi nell’autunno 2022, che coinciderà con l’inaugurazione di una mostra e dove saranno esposti ben 80 tra i migliori progetti pervenuti, mentre i vincitori, proclamati in quella sede, verranno coinvolti nei due giorni di approfondimento con interviste, tavole rotonde e talk dei giurati internazionali, workshop. Ma non basta: oltre alla quinta categoria in concorso, Fedrigoni Top Award 2022 pone l’accento sulla sostenibilità. Insieme all’originalità grafica, alla funzionalità, al grado di innovazione, all’accuratezza di esecuzione e all’uso appropriato dei materiali, la giuria dovrà tenere conto anche della sostenibilità del progetto, considerandone tutto il ciclo di vita, inclusa la qualità della comunicazione al consumatore sugli aspetti green. Per candidarsi visitare il sito www.fedrigonitopaward.com e inviare l’iscrizione entro il 31 gennaio 2022.

“L’amore per il lavoro ben fatto, che sia un piccolo libro per diffusione privata, un’etichetta per il vino o una conserva gourmet, un astuccio per un cosmetico, una shopper bag o una scatola da tè, è la costante in tutti i lavori che riceviamo – commenta Chiara Medioli Fedrigoni, Chief Sustainability and Communication Officer del Gruppo Fedrigoni -.Celebriamo l’impegno arduo, il design e l’espressività di chi utilizza carte e materiali autoadesivi Fedrigoni: anno dopo anno, l’Award è un’occasione per fondere creatività e sperimentazione, cultura e tecnologia, dando lustro alle eccellenze e confermando il ruolo della carta e delle etichette come strumento di design, a partire dalle sempre maggiori esigenze di sostenibilità del packaging. Le centinaia di proposte di qualità che arrivano da ogni parte del mondo permettono di fare il punto sullo stato dell’arte, ma anche di capire quale direzione si stia prendendo e come contribuire al cambiamento. Anche noi di Fedrigoni intendiamo fare la nostra parte, supportando tutti i clienti a migliorare ed elevare i loro brand, come vuole la nostra mission ‘Elevating Creativity’”.

Cinque le categorie in concorso: Publishing, dedicata a Gianfranco Fedrigoni, che comprende volumi, riviste, edizioni d’arte; Corporate Communication, che va dai cataloghi di prodotti e servizi ai coordinati grafici, dai calendari ai diari, alla regalistica di cartotecnica; Labels, riservata a etichette di vini, liquori, alimenti di alta gamma (selezione speciale Manter); Packaging, cioè scatole, astucci, shopping bag, espositori da banco e contenitori rivestiti; e la nuova Large Format Communication, ossia la personalizzazione, attraverso carta e materiale autoadesivo, di progetti di visual communication, di edifici, mezzi di trasporto, mostre ed eventi, etc.

Da Durst i modelli “i” della serie Rho 2500 per produzioni industriali

Durst Group amplia la serie Rho 2500 con l’introduzione di due nuovi modelli: Rho 2500 i e Rho 2500 HS i, destinati a sostituire gli apprezzati sistemi Rho 1312 e Rho 1330.

Progettata per soddisfare esigenze di stampa digitale industriale che richiedono elevata produttività come segnaletica, packaging su cartone ondulato e interior decoration, la serie Rho 2500 è stata lanciata con successo nel 2019. A distanza di due anni si presenta ora con un design rinnovato e una risoluzione incrementata fino a 1000 dpi e gocce da 8 pl, per una qualità di stampa ancor più fine art. Il tutto mantenendo inalterata l’elevata produttività fino a 1.120 mq/h. Basata su un concept modulare, la serie Rho 2500 è disponibile in tre differenti configurazioni di testine di stampa, upgradabili in qualsiasi momento a seconda della produttività richiesta: configurazione iniziale su sei file per il modello S, otto file per il modello Rho 2500 M e dieci per Rho 2500 L.

Le nuove Rho 2500 i (abbreviazione di ‘industrial’) e Rho 2500 HS i sono progettate specificatamente per applicazioni in ambienti industriali come il settore della decorazione del legno, l’arredamento di interni, il packaging in cartone ondulato e gli espositori. In particolare, il modello HS (High Speed) può raggiungere una produttività massima di 1.250 mq/h e una capacità produttiva in qualità di 600 – 800 mq.

Tutte le versioni di Rho 2500 possono essere equipaggiate con il sistema di full automation Multiflex, altamente produttivo che raggiunge una capacità massima di carico e scarico di 380 pannelli/ora. Multiflex può essere configurato anche per una produzione solo parzialmente automatizzata (3/4 automation). Inoltre, tutti i modelli della serie Rho 2500 sono dotati del software di monitoraggio Durst Analytics e vengono gestiti dal software di gestione Durst Workflow, su richiesta del cliente. Tra le opzioni disponibili anche il colore bianco, la modalità di stampa a doppia fila (dual track), un sistema di identificazione del canale nel quale effettuare la ricarica d’inchiostro che previene possibili errori, come pure la telecamera di controllo della fase di stampa. Il sistema opzionale di stampaGradual Flow permette di ottenere livelli di brillantezza molto elevati su vari supporti fino a 125 cm di lunghezza, tra cui anche il cartone. Disponibile per tutti i tre modelli della serie Rho 2500 la funzione di guide automatiche in doppia fila, che assicura la planarità del cartone ondulato e permette di passare da una larghezza materiale all’altra molto rapidamente, aumentando l’efficienza del ciclo di produzione.

“La serie Rho 2500 è sicuramente una tra le storie di successo di Durst, non solo in termini di feedback dei clienti e di vendite, ma anche per aver ricevuto nel 2020 il prestigioso premio EDP come prodotto dell’anno”, afferma Andrea Riccardi, head of product management, Large Format Printing di Durst Group.

Sodai Art, il progetto di Sodai e Haltadefinizione, unisce design e arte in modo inedito

Dieci capolavori della Pinacoteca di Brera diventano contesti visivi per allestire ambienti di grande suggestione con Sodai Art, il progetto realizzato da Sodai, azienda made in Italy posizionata nel mercato internazionale dell’interior design, in collaborazione con Haltadefinizione, tech company della casa editrice Franco Cosimo Panini, su concessione della Pinacoteca di Brera.

Sodai Art è stato presentato alla Downtown Design di Dubai, la fiera internazionale dedicata al design innovativo di alta qualità.

I dieci capolavori del museo milanese potranno essere riprodotti su ceramica attraverso gigantografie straordinarie per esaltare i più bei dettagli delle opere. Sodai Art propone un linguaggio nuovo e attuale che parte dall’opera per arrivare a molteplici interpretazioni, tante quante i numerosi particolari svelati in un prodotto fatto su misura per il cliente: dal soggetto, al dettaglio, al supporto.

Tra le opere ci sono ritratti privati, scene quotidiane, opere di carattere religioso e paesaggistico; il catalogo di Sodai Art prevede un’ampia scelta che spazia dal moderno al contemporaneo: dalla Pala di Montefeltro di Piero della Francesca allo Sposalizio della Vergine di Raffaello, alla grande tavola con raffigurata la Predica di San Marco di Gentile Bellini e il Ritratto di Antonio Porcia di Tiziano.

Il ’600 è rappresentato da Caravaggio, maestro indiscusso del chiaro scuro, con la Cena di Emmaus, mentre il ’700 dalla Veduta del bacino del Canal Grande verso Punta la Dogana del Canaletto. Il Romanticismo ha come protagonista l’iconico Bacio di Hayez e l’Episodio della battaglia di Custoza di Fattori. Infine, per le avanguardie del ’900 la futurista Rissa in Galleria di Boccioni e l’Enfant Gras di Modigliani.

Tutte le opere sono state acquisite da Haltadefinizione con tecnologia gigapixel presso la Pinacoteca di Brera.
L’innovativa tecnica fotografica consente di ottenere immagini dotate di definizione, qualità e dettaglio non raggiungibili con altre tecniche di acquisizione. Centinaia, a volte migliaia di scatti fotografici con un alto livello di ingrandimento di dettagli di un unico soggetto vengono “cuciti” insieme; il risultato finale è l’immagine di un’opera composta da miliardi di pixel, che consente di ingrandire ogni singolo dettaglio decine di volte, mantenendo una definizione altissima e consentendo la visione di elementi altrimenti invisibili ad occhio nudo. È grazie a queste caratteristiche che le immagini in gigapixel possono essere adattate a superfici di grandi dimensioni senza perdere in qualità.

Ogni spazio ha caratteristiche proprie e una personalità specifica, l’impegno di Sodai nell’innovazione e nella creatività esplosiva volta all’esaltazione dell’estetica dell’abitare, combinata alle immagini in altissima definizione e alla loro possibilità di essere ingrandite senza mai perdere la nitidezza e la fedeltà dell’originale, diventa un rivestimento di alta qualità e dà vita a soluzioni ideali per vestire idee di spazio innovative.

“Le immagini in gigapixel di Haltadefinizione possono essere adattate a qualunque necessità di allestimento. Anche i quadri di dimensioni ridotte, grazie all’altissima definizione, possono essere ingranditi ed essere utilizzati per fondali, pareti scenografiche, allestimenti sofisticati e proiezioni dinamiche” afferma Luca Ponzio, fondatore della tech company, “dagli elementi d’arredo più prestigiosi alle finiture più elaborate, il progetto realizzato con Sodai permette di realizzare un’infinità di progetti personalizzati e offrire infiniti spunti per l’arredamento e lo styling di spazi commerciali e privati”

HP: la sostenibilità in tutti i suoi dettagli

Nella stampa di oggi la consapevolezza ambientale non riguarda solo i prodotti finiti, ma anche i processi di produzione, la sicurezza sul lavoro, il benessere delle persone e la tutela dell’ambiente. Parola di HP, pioniere del tema.

Oggi tutti parlano di sostenibilità, HP lo fa da più di tre lustri, largamente anticipando una sensibilità e un’esigenza oggi divenuta comune nel mondo della stampa e non solo. Dal 2008, infatti, quando lanciò la prima generazione della tecnologia Latex, HP sta puntando notevolmente sul tema della stampa sostenibile, specialmente per quanto riguarda la grafica da esterni. «Siamo stati dei veri pionieri, in un mercato che in quel momento era costituito da prodotti a base solvente ed eco-solvente», ricorda Roberto Giorgio, regional business manager. «Progressivamente la sensibilità è aumentata molto sul tema, perché ci si è resi conto che l’ambiente non lo si può né ricomprare né rigenerare».
Grazie alla lunga esperienza sin qui maturata, in virtù di una partenza anticipata rispetto agli altri attori, il vantaggio competitivo di HP oggi si manifesta sia sotto il profilo della tecnologia sia delle competenze. «La consapevolezza verso tematiche ambientali e sociali è nel nostro DNA», rimarca Giorgio. «Nel 2020 siamo stati riconosciuti tra le cento aziende più sostenibili in tutto il mondo».

Roberto Giorgio, regional business manager HP

Oggi HP è arrivata alla quarta generazione della tecnologia Latex, che consente di perfezionare sempre di più gli aspetti legati alla sostenibilità, oltre a migliorare gli elementi di qualità dei processi e dei prodotti. «Siamo sempre più compliant perché siamo andati a ridurre l’utilizzo della plastica, un impegno che stiamo portando avanti su tutti i prodotti. L’esempio classico è la cartuccia di inchiostro ora fatta di cartone, anziché di plastica. Quindi, la maggior parte dei componenti sono riciclabili», segnala Giorgio.
Inoltre, HP sta lavorando con il massimo impegno sui processi di produzione, degni della massima attenzione, nell’ottica di una piena sostenibilità. «Ecologico non è solo il fatto di avere una stampa che non rilascia odore ed emissioni nocive, ma in realtà è un intero processo, che parte dalla produzione della stampante, della cartuccia, dell’inchiostro, della stampa e arriva, infine, al prodotto finito. Sostenibile significa, ancora, considerare gli impatti delle macchine di produzione sulle persone che vi lavorano accanto o entrano in contatto con certi prodotti. Sostenibilità, infatti, è anche sicurezza nel mondo del lavoro e benessere delle persone, oltreché, naturalmente, la tutela dell’ambiente».

Cosa vuole e cosa dare al cliente

Gli argomenti legati alla consapevolezza ambientale e sociale stanno diventando sempre più importanti per gli stessi end user, sempre più decisi a valutare la sostenibilità del processo di produzione nel suo insieme, esigendo spesso certificazioni molto rigide. «Non solo richiedono prodotti riciclabili, ma, per un grande numero di realtà, già oggi sostenibili devono essere anche i processi che li realizzano. Perciò, come società, informiamo puntualmente i nostri clienti su tali opportunità e su come differenziarsi dagli altri», assicura Giorgio.
A tal proposito, solo in questo ultimo periodo, HP ha organizzato diversi webinar gestiti dal centro di sviluppo di Barcellona, mirati ai clienti europei e dedicati al tema della sostenibilità come valore. «Allo stesso tempo abbiamo creato il programma EcoSolutions, dedicato ai clienti con tecnologia Latex e caratterizzato da un livello base ed uno avanzato focalizzato sulle macchine industriali. L’iniziativa mira a fare capire ai nostri clienti stampatori la differenza garantita dai nostri prodotti».
Un impegno analogo è profuso verso i clienti finali, ovvero i brand che richiedono le stampe, per diffondere anche tra di loro la cultura e la conoscenza sul tema della sostenibilità dei processi, oltre che dell’applicazione finale. «Ricordiamo il ruolo delle certificazioni, che non riguardano solo il rilascio di sostanze nell’ambiente, ma anche tutto ciò che vi è dietro. Per esempio, la certificazione VDI 3882, ancora poco nota, va a misurare la percezione degli odori: nel nostro caso, essa attesta che le nostre stampe sono neutre, ovvero non producono odori sgradevoli e non modificano la componente del supporto, rispettando le caratteristiche della materia».
A tutto ciò si aggiunge ancora, da parte di HP, dettaglio dopo dettaglio, un ulteriore elemento in ottica di eco-consapevolezza: la possibilità di riciclo del materiale stampato. «Per essere sostenibili, oggi, è necessario progettare un prodotto considerandone l’impatto ambientale dal momento della sua creazione, valutando fin dalla sua concezione le possibilità di riciclo e di riutilizzo. Con la tecnologia Latex, il prodotto è riciclabile al 100 per cento e lo attestiamo attraverso un apposito certificato», rimarca Giorgio.

Applicazioni per ogni settore

Grazie alle frontiere aperte dal green, gli stampatori oggi possono ampliare la propria offerta di applicazioni, soddisfacendo grandi e “piccole” richieste. «In termini di volumi, gli stampatori continueranno a realizzare applicazioni per esterni come banner, vinili e poster», illustra Giorgio. «Poi vi è la gamma di prodotti per interni come carte da parati, tessuti, tende, divani ed eco-pelle, in forte crescita grazie alle possibilità offerte dal digitale. Infine, vi è tutta la parte legata alla personalizzazione in piccole quantità, come scatole in legno per il vino, esplorando un settore di alta qualità con applicazioni inodori e riciclabili».
La generazione 4 della tecnologia Latex ha aperto una ulteriore breccia, grazie alla sua possibilità certificata di stampare sui giocattoli. «Tante applicazioni, che prima non si potevano produrre, se non al massimo in parte, ora sono pienamente realizzabili».
Nel suo insieme, lo scenario applicativo descritto da Giorgio rappresenta indubbiamente una costellazione di opportunità da cogliere, alla luce dell’attuale scenario di mercato favorevole. «In questo momento si è tornati al periodo pre-Covid-19 in termini di volumi di stampa e sono ripartite le fiere, preziosi momenti di incontro e confronto». Consentendo di realizzare più tipologie di applicazioni e di diversificare l’offerta, in realtà le stampanti Latex di HP hanno supportato al meglio gli stampatori anche durante il periodo di lockdown. «Ora, utilizzando le medesime macchine, possono agganciare la ripresa aggiungendo la proposta di applicazioni innovative».
Peraltro, la generazione 4 della tecnologia Latex è impreziosita dall’introduzione del colore bianco lucido e neutro, che non ingiallisce nel tempo, una caratteristica che ha convinto anche quei clienti che, fino a ieri, «stavano sulla porta a guardare», riprendendo un’espressione dello stesso Giorgio. «Proponiamo un inchiostro bianco facile da utilizzare, poiché l’utente non è obbligato a utilizzarlo sempre e può mettere le teste di stampa in sicurezza, in modo tale da non dovere fare manutenzioni specifiche per ripristinarlo». Similmente, anche l’inchiostro neutro over coating, utile per dare più resistenza ai graffi, è ora disponibile a parte, per un suo dosaggio assolutamente libero da parte dello stampatore.
Oltre a garantire più qualità, la generazione 4 abbraccia con ancora più convinzione il tema della sostenibilità, con una riduzione del 40 per cento della temperatura necessaria per asciugare, mediante un apposito sistema di ventilazione, l’inchiostro Latex sul supporto. «Ciò rappresenta un vantaggio per i consumi energetici, oltre che una maggiore sostenibilità».

Diffondere cultura e know-how

Per il 2022 la sfida di HP sarà quella di raggiungere un numero sempre più ampio di stampatori, a partire da quelli che già dispongono della tecnologia Latex, a cui proporre la certificazione con il programma EcoSolutions. L’obiettivo è trasmettere il messaggio chiave della sostenibilità, dalla progettazione al prodotto finito, passando per i processi. «Trasferendo agli stampatori conoscenze e know-how, potranno essere a loro volta maggiormente propositivi verso l’end user, suggerendo alternative e materiali più eco-sostenibili».
Per esempio, come rimarca Giorgio, progettare in chiave sostenibile significa ridurre gli sprechi di materiale post-stampa, così come comprimere i costi ambientali connessi alla logistica; oppure, ancora, la stessa Industria 4.0, abbracciata da HP, sposa la causa della sostenibilità, assicurando un numero maggiore di controlli sulla produzione. «In questa direzione, proponiamo l’applicativo Print OS, che consente di monitorare le macchine e i consumi, supportando le analisi dei clienti».
Insomma, se è vero che la consapevolezza ambientale è un elemento che oggi accomuna tutti gli operatori, HP fornisce agli stampatori le conoscenze e gli strumenti per fare la differenza. Anche perché, oltre all’encomiabile aspetto etico, ribadisce Giorgio, «essere sostenibili significa ottenere maggiori risparmi e rafforzare la competitività».

Flussi di colore: quale Fogra usi?

Comparazione Gamut
sRGB (volume colorato) comparato al PSO Coated V3 (in wireframe). La prima immagine in nero è tratta da Color Think Pro, la seconda da ICCView

Se parliamo di colorimetria e, più in generale, di standard di riferimento in stampa, al grande pubblico di professionisti verrà in mente Fogra e il suo lavoro sulle caratterizzazioni. In realtà, basta allargare il sondaggio a tutta la filiera per rendersi conto di quanto poco si conoscano gli standard e le recenti evoluzioni in merito alle caratterizzazioni di “interscambio”. Adobe negli anni ha influenzato le scelte di grafici e creativi non aggiornando le opzioni relative alla gestione colore, che vedono nel Fogra39 una presenza a volte inappropriata.

In passato avevamo già promosso sondaggi specifici sulla colorimetria che hanno suggerito il lavoro distribuito lo scorso anno centrato sulla gestione del colore. I dati hanno confermato le attese, con una scarsa attenzione al tema e molti -troppi- luoghi comuni che vale la pena affrontare e su cui dibattere.

Per questo, un nuovo lavoro di ricerca è stato promosso dalla redazione che vuol far luce su questi aspetti e, perchè no, promuovere in futuro iniziative di aggiornamento per i propri lettori. Il sondaggio (disponibile a questo link) è anonimo e richiede pochi minuti: l’invito è a compilarlo e a lasciare la propria mail nel caso in cui si voglia restare aggiornati sui report e le attività legate a questa attività.