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Economia circolare: da rifiuto a etichetta di pregio

Fedrigoni lancia sul mercato un nuovo range di prodotti frutto dell’upcycling del supporto siliconato che finora veniva in parte riciclato e in parte smaltito in discarica. Il liner, ritirato presso gli utilizzatori finali, diventa ora, e per la prima volta, parte del frontale dell’autoadesivo, acquistando valore e permettendo di abbattere scarti, emissioni e consumi di energia.

Da Cenerentola a reginetta del ballo: la glassine, il supporto siliconato che viene separato e scartato nella fase di applicazione delle etichette autoadesive, per la prima volta grazie a Fedrigoni Self-Adhesives diventa la parte nobile, l’etichetta decorativa che caratterizza il prodotto. Gruppo Fedrigoni ha infatti lanciato Re-Play, un prodotto rivoluzionario nel mondo dell’autoadesivo, a tutti gli effetti il primo esempio al mondo di upcycling: non un semplice riciclo, ma un processo grazie al quale lo scarto acquista valore, trasformandosi in un materiale più prezioso, e nello stesso tempo con il minimo impatto.

Re-Play è il risultato di una soluzione di economia circolare che inizia con il programma di raccolta delle siliconate Re-Play. “Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso perché è in linea con molti dei nostri obiettivi ESG, in termini di riduzione dei rifiuti e di abbattimento delle emissioni di CO2 – commenta Fulvio Capussotti, executive vice president Fedrigoni Self-Adhesives -. L’obiettivo di Fedrigoni è di rendere il cliente finale parte integrante del processo di economia circolare, coinvolgendo tutta la filiera a partire dagli stampatori, che per primi utilizzano il materiale autoadesivo. Sul fronte del riciclo, invece, è stata siglata una partnership esclusiva con Les Papeteries de Clairefontaine, proprietaria di un processo di repulping a basse temperature grazie all’utilizzo della biomassa: la glassine, aggiunta a carta da macero bianca, dà vita a un prodotto di alta qualità senza bisogno di processi invasivi di deinchiostrazione, e con un consistente risparmio di materia prima”. Nasce così la nuova gamma Re-Play, che consiste in quattro tipi di carte riciclate al 100%: Nature White, Martelé, Retrò e Pearl. Tutte potranno contare sulla certificazione FSC recycled, che ne attesta la composizione e il valore di prodotto riciclato e sostenibile.

L’assemblea nazionale dell’Associazione Italiana Scatolifici: lo scenario e le prospettive del settore

Si è tenuta il 30 settembre scorso, a Cesenatico, l’Assemblea Nazionale dell’Associazione Italiana Scatolifici. L’appuntamento per il mondo dei trasformatori “puri” di cartone ondulato è stato accompagnato da una serie di iniziative, tra le quali il convegno “Prospettive per le PMI in un mercato votato alla globalizzazione o crisi della globalizzazione e nuovi spazi per le PMI?”, che si è tenuto sabato 1° ottobre, sempre a Cesenatico.

L’Assemblea ha segnato il ritorno ai livelli pre-pandemia sia in termini di partecipazione degli associati sia per la presenza delle numerose aziende sponsor, che hanno animato l’area espositiva con presentazioni di prodotti e servizi dedicati al settore degli scatolifici.

Nella sua relazione introduttiva, il presidente Andrea Mecarozzi ha ricordato la genialità che ha sempre contraddistinto la piccola imprenditoria italiana e che l’ha resa un fenomeno unico nel mondo grazie alla capacità di innovazione legata all’intuizione, alla forza delle idee, alle visioni, all’abilità di fare squadra con i propri clienti.

Ha poi sottolineato il ruolo fondamentale ricoperto dagli scatolifici in questi ultimi due anni pieni di turbolenze. Gli imprenditori si sono schierati al fianco dei propri clienti per trovare soluzioni in mezzo a mille difficoltà, tra shortage e aumenti esponenziali dei prezzi delle materie prime, garantendo la continuità non solo alle proprie aziende ma anche al business dei clienti. Andrea Mecarozzi ha concluso la sua relazione tracciando il percorso evolutivo dell’Associazione, che è sempre più posizionata come punto di riferimento per il settore degli scatolifici e è pronta a fare un ulteriore salto in avanti per favorire sempre più e sempre meglio lo sviluppo del settore degli scatolifici.

“Siamo nati dal basso per esigenze di rappresentanza reali e dopo 11 anni possiamo affermare di essere diventati l’unica rappresentanza della nostra categoria. Abbiamo dimostrato una grande capacità di stare insieme e abbiamo sperimentato la forza che deriva dall’essere uniti in battaglie importanti a favore del nostro settore. Sono onorato di rappresentare un’Associazione con questi livelli di partecipazione e di coesione e farò del mio meglio per portarla verso nuovi traguardi”, ha commentato Mecarozzi.

Giovanna Pandini, direttrice dell’Associazione, ha poi presentato i risultati della Survey ACIS 2022, un’indagine interna condotta nel mese di settembre per fotografare la situazione delle aziende associate e analizzarne cambiamenti e trend in atto. Ha poi coordinato gli interventi dei portavoce dei Gruppi di Lavoro, che hanno presentato all’Assemblea i progetti strategici per il 2023, tutti caratterizzati da obiettivi di posizionamento, evoluzione e reputazione, per fare divenire l’Associazione una voce sempre più forte e autorevole nel settore del packaging in cartone ondulato.

L’Assemblea ha inoltre ospitato Sabrina Bassan della Fondazione Carta Etica del Packaging – che ha condiviso i “10 Valori fondamentali per accompagnare il packaging verso un futuro più consapevole” e le numerose iniziative a supporto della Carta – e Sante Conselvan, Presidente di ATIF e di FTA EUROPE, l’Associazione Tecnica Europea per la Flessografia costituita dalle Associazioni Tecniche Flessografiche di Benelux, Danimarca, Francia, Italia, Spagna e UK.

Tutto il supporto del B2 al grande formato

L’evoluzione degli strumenti di stampa digitale allarga gli orizzonti al formato B2. Sistemi di finitura su misura permettono infatti nuovi processi e aprono a nuove idee.

In uno scenario della comunicazione visiva dove aspetti come personalizzazione, versatilità e flessibilità sono sempre più ricercati dagli addetti ai lavori, la stampa su foglio si sta rivelando un prezioso alleato. Grazie all’evoluzione delle tecnologie, quasi una via di mezzo tra la qualità dell’offset e la flessibilità di toner e inkjet.

Un settore in crescita, reso ancora più attraente dallo sviluppo parallelo dei sistemi di post stampa. Verniciatura, plastificazione e tutte le operazioni di sagomatura dei supporti (a partire da taglio, piega e fustella) offrono quello spazio di manovra utile a tradurre in pratica anche le idee più ricercate e proporre ai clienti soluzioni davvero innovative.

Una serie di opportunità già apprezzate sui formati piccoli e medi dei supporti su foglio. Oggi pronte però a un ulteriore salto di qualità, arrivando ad allargare l’intera offerta -sistemi di nobilitazione inclusi- a supporti di dimensione B2.

Il potenziale di questa sorta di grande formato su foglio non tarda a manifestarsi. Riduzione delle tirature e contrazione dei tempi di lavorazione hanno messo in difficoltà le altre procedure a partire dall’offset, abbassando progressivamente il limite dei volumi dove torni utile valutare alternative. Poter contare su processi alternativi completi, è la risposta ideale.

L’anello di congiunzione con il grande formato

Sul fronte dei sistemi di stampa su foglio, ormai praticamente tutti i principali produttori hanno in catalogo modelli per trattare formati fino al B2. Completare il ciclo con i relativi macchinari di post-stampa in grado di integrarsi, supportando anche la produttività, va oltre il semplice aumento di dimensioni.

Prima di tutto, significa infatti allargare il ventaglio della propria offerta. Presentarsi ai clienti più attenti in modo propositivo e conquistare/consolidare la fiducia. Inoltre, un foglio B2 equivale a sei supporti nel classico A4. Dietro il semplice fattore di scala, emerge una serie di nuove opportunità per quanto riguarda flessibilità e produttività. Si può infatti arrivare a trattare fino a sei elementi in contemporanea. Invece di stampare sei A4, è sufficiente produrre un B2 e affidarlo ai relativi sistemi di taglio o nobilitazione con un unico passaggio.

Altro aspetto importante, i macchinari di ultima generazione permettono di trattare supporti fino a 400 gmq. Vale a dire un ulteriore allargamento del potenziale, in un numero ristretto di dispositivi.

Sono diversi i settori potenzialmente interessati da un processo di produzione su foglio B2. Due però, riescono a esprimere al meglio le potenzialità, anche perché si tratta di mercati al momento tra i più dinamici.

Su tutti, la domanda di etichette. Sulla spinta di personalizzazione e ricerca di effetti speciali, attraversa un momento particolarmente favorevole. Contare su un flusso di lavoro con una stampante B2 significa poter estendere la propria capacità produttiva, in particolare per quanto riguarda i volumi o la flessibilità, senza dover necessariamente mettere in preventivo una stampante dedicata.

Discorso simile anche per quanto riguarda il mondo del packaging, dove probabilmente aspetti come personalizzazione e piccole tirature trovano una delle massime espressioni. La possibilità di stampare con supporti più spessorati allarga la capacità di produrre involucri di maggiori dimensioni con gli stessi macchinari dai quali produrre anche piccoli box su misura.

La prospettiva di un ciclo produttivo completo e integrato sul formato B2 si presenta quindi come opzione molto utile al servizio di chi vuole puntare a distinguere la propria offerta attraverso aspetti molto ricercati, quali: diversificazione, personalizzazione, cura dei dettagli e nobilitazione.

Un argomento da scoprire e approfondire senza esitazioni. Per questo, Italia Grafica e Quadient hanno voluto unire le proprie forze per affrontare l’argomento sotto ogni punto di vista e fornire agli addetti ai lavori le indicazioni utili a valutare un possibile investimento con tutte le carte in regola per aiutarli a distinguersi.

 

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Giflex, il flessibile cresce ed è sano

Il convegno di Giflex, edizione autunnale dal titolo “Avvolgiamo il futuro” riunirà, a Bologna il prossimo 19 ottobre, l’industria del flessibile in un momento carico di incertezze e di nuovi nodi da districare su molti fronti.

Il mondo dell’energia sta mettendo a dura prova la tenuta dell’industria. In questo mutato scenario cosa fare e quale ruolo assumerà la sostenibilità, non solo ambientale? A queste e ad altre domande si cercherà di dare risposte grazie a un programma che pone al centro del dibattito emergenza energetica e caro gas, situazione congiunturale, circolarità e valore identitario dell’imballaggio flessibile.

“Il flessibile cresce, è sano e solido ma l’attuale quadro economico impone alle nostre aziende un grande sforzo per mantenere costi e servizi competitivi a scapito di marginalità e liquidità. Fare impresa oggi non è facile se pensiamo all’impatto del caro bolletta sui costi di produzione aziendale. Il costo energetico è ormai superiore al costo del personale. Per non parlare dell’emergenza gas che potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza di alcune realtà imprenditoriali”, dichiara Alberto Palaveri, presidente di Giflex. “Inoltre – continua Palaveri – dopo decenni è ritornata l’inflazione e per noi una immediata contrazione dei margini. Il tentativo della GDO di ridurre l’impatto degli aumenti sui consumatori sta rallentando il corretto spostamento a valle dei maggiori costi (incomprimibili) che restano in azienda. Per far fronte ai fabbisogni finanziari in queste condizioni eccezionali serve un’attenzione al nostro settore produttivo per l’accesso al credito”, sottolinea il presidente di Giflex.

Secondo l’analisi di Prometeia sui bilanci del flessibile, nel 2021 il settore torna a crescere, +10.5%, con un fatturato che raggiunge i 3.383 milioni di euro. Rispetto ai dati pre-Covid tutte le classi dimensionali, dalle piccole alle grandi imprese, risultano dinamiche, confermando altresì una produttività superiore a quella dei competitor tedeschi e una forza lavoro che, nell’anno preso in esame, supera i 10 mila addetti (+2%). Va tuttavia sottolineato che tale crescita, pur mostrandosi superiore alla media del manifatturiero, appare comunque modesta considerata l’incidenza degli alti costi delle materie prime e dei forti aumenti dei prezzi delle commodity.

“In Giflex siamo convinti che l’attuale complessità del mercato vada gestita con la fiducia che, in primis, si fonda su una chiara percezione del proprio valore. E la percezione del proprio valore corrisponde al riconoscersi nella propria identità e nel contributo che, come settore, vogliamo e possiamo portare alla filiera”, aggiunge Palaveri.

Il valore identitario del packaging flessibile per le sue qualità di sostenibilità, funzionalità, etica e digitalizzazione trova conferma da quanto emerso dalla prima fase della ricerca La value story dell’imballaggio flessibile a cura dell’Osservatorio Innovazione Packaging dell’Università di Bologna. Durante il convegno verranno illustrati i dati conclusivi per i quali sono stati analizzati e validati oltre 170 casi studio, 87 siti web specializzati e 145 letture tecnico-scientifiche-divulgative e messe in campo occasioni di progettazione partecipata con gli associati Giflex.

Dall’analisi emergono elementi di innovazione del packaging flessibile riconducibili, da una parte a qualità visibili ed evidenti – come la semplicità e l’essenzialità strutturale – e dall’altra parte a qualità nascoste sotto la superficie e “silenti”, che rivelano tutta la complessità e intelligenza tecnologica di questa tipologia morfologica. “Tali qualità – spiega Clara Giardina, referente della ricerca insieme a Erik Ciravegna – costituiscono il profilo identitario del flessibile, e saranno messe al centro della costruzione di vere e proprie “value stories” dell’imballaggio flessibile: attraverso un metodo generativo emergeranno narrazioni dove l’utente è al centro e il packaging diventa “l’oggetto magico” che permette di superare sfide e ostacoli del quotidiano, proprio grazie alle sue qualità”.

Progetti Faro Carta e Cartone: progettualità che rafforzano l’economia circolare in Italia

“La pubblicazione della prima graduatoria dei Progetti Faro Carta e Cartone nei tempi previsti è un buon segnale per l’intera filiera della carta e cartone” commenta Massimo Medugno, DG Federazione Carta e Grafica alla pubblicazione della graduatoria  propedeutica a quella definitiva ”In tempi così difficili le imprese hanno bisogno di certezze, tra cui il rispetto dei tempi. Promuovere la capacità di trattare e riciclare a livello nazionale ed europeo è il modo per attuare una economia circolare con impatti positivi non solo sull’ambiente, ma anche sull’occupazione in Italia”

La Federazione Carta e Grafica ha sostenuto fin dall’inizio una misura ad hoc per la filiera carta e cartone per potenziare ulteriormente la capacità di trattamento e riciclo nella filiera della carta, che comunque ha raggiunto l’85% di riciclo nel settore dell’imballaggio, mentre lo scorso anno la capacità di riciclo da parte delle cartiere è cresciuta di 800 mila tonnellate, raggiungendo i 6 milioni (invece dei 5,2 del 2020), facendo dell’Italia il secondo riciclatore a livello continentale.

“E’ un momento difficile quello che attraversa il settore cartario in Italia e in Europa. E’ di questi giorni anche l’allarme delle associazioni tedesche sull’impatto del caro energia sull’economia circolare della carta “ricorda  Medugno che prosegue “Ma la via maestra è quella di rafforzare l’industria e la filiera del riciclo, come è il caso del PNRR e di promuovere le migliori condizioni competitive possibili. Infatti, la carta può vantare degli indubbi vantaggi: è rinnovabile,  può essere riciclata dalle 7 alle 25 volte e prima di ogni norma ha introdotto criteri per la riciclabilità dei prodotti cellulosici“.

“Giusto creare le migliori condizioni al riciclo in Europa e migliorare la tracciabilità sull’export extra UE. L’export non può essere un escape room” conclude Medugno.

Assocarta: “Il costo dell’energia minaccia l’economia circolare mentre la competitività dell’industria cartaria è a rischio dumping ambientale”

“Il forte impatto dei costi energetici sull’economia italiana sta minando, alla base, anche l’economia circolare oltre che aprire il mercato domestico al dumping ambientale con l’arrivo sul territorio europeo e italiano di prodotti cartari che costano meno a livello energetico ma soprattutto ambientale” afferma oggi Lorenzo Poli, presidente di Assocarta all’apertura della mostra MIAC, che aggiunge: “Sono necessarie misure a livello europeo per ridurre i costi energetici ed evitare che un singolo Paese, come ad esempio la Germania, adotti interventi a livello nazionale o introduca un cap a livello di singolo Stato, che modificano la competitività in Europa e minano la stessa Europa sotto il profilo economico e politico”.

Il comparto cartario con un tasso di riciclo dell’85% è parte di una filiera che rappresenta l’1,4% del PIL che ha quale materia prima la carta da riciclare. Il nostro Paese si posiziona, infatti, al secondo posto in Europa – dopo la Germania – sia per produzione che per utilizzo di carta da riciclare, tanto che ogni minuto il comparto ricicla 12 tonnellate di carta. Nel 2021 sono state riciclate 6 milioni di tonnellate di carta (+800 mila tonnellate rispetto al 2020).

“Alcuni impianti cartari, in questo momento, sono fermi ed altri stanno considerando di farlo a motivo del caro energia. Ma tale situazione, oltre che fermare la produzione, porterebbe anche al collasso della gestione della raccolta della carta che non potendo più essere utilizzata in cartiera richiederà ulteriori costi per la sua gestione e stoccaggio. Una situazione di emergenza rilevata anche dal primo riciclatore di cartaceo in Europa, la Germania, che potrebbe impattare sul nostro sistema industriale e sociale richiedendo un intervento immediato delle autorità competenti” afferma Lorenzo Poli presidente di Assocarta.

“Il distretto cartario di Lucca non sfugge, naturalmente, ai gravi problemi che stanno affliggendo il settore a livello italiano – interviene il presidente della sezione Carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti -. Attualmente quello dell’energia è il problema di gran lunga più serio che stiamo affrontando, un problema grave per i suoi potenziali effetti anche a medio termine. Perdere competitività e quote di mercato rispetto ai nostri concorrenti esteri significa imboccare una strada che potrebbe essere difficilmente reversibile anche quando, in un tempo che speriamo non sia troppo lontano, la situazione si sarà normalizzata. L’aggravio sui prezzi non può superare un certo livello: se accade questo, per gli acquirenti diventa conveniente ricorrere a forniture provenienti da paesi che fino a ieri erano impensabili, data l’incidenza dei costi di trasporto. Sono equilibri complessi che incidono su flussi commerciali importanti. E’ questo che stiamo cercando di far comprendere alle autorità politiche nazionali ed europee: attenzione, i guasti che si stanno producendo oggi potrebbero avere conseguenze gravi per il manifatturiero italiano e continentale, cartario incluso. Inoltre si rischia di generare un circuito in cui si andrebbero a premiare a livello di mercato produttori di paesi molto meno attenti dei nostri alla sostenibilità ambientale e alla dimensione sociale del lavoro. Alle istituzioni regionali e locali, pur nella consapevolezza che il tema generale va oltre il loro ambito di competenza, chiediamo di fare la loro parte per quanto possibile. Penso alle autorizzazioni, lunghe e faticose, per gli impianti per le energie rinnovabili; ma anche al pressing che ci auguriamo vogliano fare assieme a noi presso le autorità nazionali per estendere anche all’industria la possibilità di costituire comunità energetiche. Un provvedimento a costo zero, questo, che porterebbe benefici significativi.”

“Per questo il settore e l’intera filiera carta chiedono attenzione al Governo in quanto produttori di beni essenziali al cittadino ma soprattutto come best perfomer del riciclo (la carta è il materiale più riciclato sia in Italia che in Europa) e quindi dell’economia circolare. Mentre l’industria cartaria combatte contro il dumping ambientale vista la crescente importazione di prodotti cartari da Paesi extra UE (come la Cina) dove l’energia è rimasta una commodity e il capitale naturale non viene tutelato come in Europa” aggiunge Poli.

Si è discusso oggi di dumping ambientale e di misure contro il caro energia, in occasione della Mostra Internazionale dell’Industria Cartaria, nell’ambito di una tavola rotonda condotta da Giorgio Bernardini de Il Corriere Fiorentino, alla quale è intervenuto oltre al presidente di Assocarta Lorenzo Poli e al presidente della sezione Carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord (oltre che vicepresidente della stessa Assocarta) Tiziano Pieretti, anche l’Assessore alle attività produttive, all’economia, al credito e al turismo della Regione Toscana Leonardo Marras.

“Si stima che nei primi 9 mesi di quest’anno la bolletta del gas del settore cartario abbia superato di oltre il 95% quella dell’intero 2021, pari a oltre 1,3 miliardi di euro, 5 volte superiore a quella del 2020 (265 mln €)” spiega Poli durante il dibattito “Tra il 2020 e il 2022 l’incidenza sul fatturato del costo del gas è passata dal 4,2% al 47%”.

I primi sette mesi dell’anno registrano una modesta crescita del settore pari allo 0,3%. Dopo il miglioramento registrato nel primo trimestre (+4,5%), i volumi realizzati dal settore hanno presentato in luglio la prima sensibile riduzione (-5,9% su luglio 2021) da novembre 2020. La produzione di carte e cartoni per imballaggio, che ha sempre guidato le positive dinamiche del settore (anche nel 2020 con qualche eccezione), è scesa nel mese di luglio del 4%, del 7.5% sono diminuite le carte e cartoni per cartone ondulato.

In riduzione anche le carte per usi grafici (-9,9%) e carte per usi igienico-sanitari (-3,6%) ed altre specialità (-17,4%). Fatturato in recupero dei sette mesi 2022 di oltre il 50% per effetto della necessità delle cartiere di recuperare gli ingenti rincari degli input energetici e delle materie prime fibrose.

“Una crisi energetica, quella che viviamo, che rischia di avere un impatto devastante anche sull’occupazione del settore. Sono diverse le aziende cartiere che stanno già utilizzando la cassa integrazione per l’aumento eccezionale dei costi energetici con il concreto rischio di arrivare a chiusure di siti produttivi, con il coinvolgimento anche dell’intera filiera. Per questo è fondamentale il varo del piano di contenimento dei consumi dell’industria, collocando l’industria cartaria tra quelli essenziali, cioè tra gli ultimi a dover subire interruzioni”, afferma Poli.

“I settori energivori, come quello cartario, stanno adottando delle strategie per affrontare i temi della decarbonizzazione e dei costi energetici” conclude Poli “spingendo sugli investimenti e utilizzo di biometano e bioliquidi. Ma stiamo puntando anche sulla elettricità verde e sulle Comunità Energetiche Industriali: per questo dobbiamo accelerare la messa a disposizione di aree idonee per la costruzione di impianti alimentati a fonte rinnovabile, anche garantendo condizione di favore a consumatori industriali o gruppi di consumatori industriali che intendano autoprodurre l’energia di cui hanno bisogno.

Non ultimo il forte – e storico – impegno del settore nella Gestione Sostenibile delle Foreste con l’attuazione della Strategia Forestale Nazionale per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e decarbonizzare i cicli produttivi, favorendo l’utilizzo a cascata delle risorse forestali per produrre in maniera sostenibile energia da biomasse.

Liyu, anteprima italiana a Viscom per la nuova gamma della famiglia Pro XL

Forte di un successo internazionale che vede il brand ormai affermato tra i big player del settore, Liyu rinnova la partecipazione a Viscom 2022 e annuncia il debutto in Italia dei nuovi sistemi di stampa di fascia alta della famiglia Pro XL.

Presentata in anteprima mondiale a Fespa 2022, questa nuova linea di stampanti raddoppia di fatto la già vasta gamma di soluzioni per applicazioni industriali del catalogo Liyu. In particolare, i sistemi Pro XL sono contraddistinti da performance ulteriormente incrementate grazie all’implementazione di inedite soluzioni tecnologiche, tra cui l’esclusivo carrello di stampa in formato Extra Large, in grado di montare fino a 16 teste per offrire prestazioni ancora più elevate in termini di produttività  con una velocità che raggiunge i 360 m2/h. I sistemi della famiglia Pro XL, inoltre, sono equipaggiati con il nuovo motore lineare magnetico messo a punto dal reparto R&D di Liyu che permette la movimentazione del carrello tramite una banda magnetica, assicurando massima silenziosità ed eliminando qualsiasi vibrazione in fase di lavorazione. Tra le novità anche le barre Infrarossi di sicurezza per una sempre maggiore tutela degli operatori durante il processo di stampa e le teste Ricoh Gen 6 che assicurano un incremento della velocità del 30% rispetto al modello precedente e una qualità di stampa ancora più elevata grazie alla goccia da 5pl.

A rappresentare in anteprima la nuova famiglia Pro XL nella vasta area espositiva di Liyu a Viscom 2022, la ibrida Q3 Pro XL e la flatbed KC 3020 Pro XL, che saranno impegnate in sfidanti dimostrazioni live per tutta la durata della kermesse. Al loro fianco, un ampio range di soluzioni in grado di soddisfare le esigenze di molteplici settori, dalla visual communication alla cartotecnica, fino ai diversi comparti dell’industria. Tra i sistemi in mostra, il plotter ibrido Liyu Platinum EQ2 con tecnologia UV Led, la soluzione entry level che assicura versatilità e qualità di stampa fino a 2.880 dpi su un ampio range di supporti in piano e in bobina. Caratterizzata da un design accurato e da estrema compattezza, questa stampante industriale è dotata di un esclusivo meccanismo di apertura che facilita il passaggio da roll to roll a flatbed, ampliandone le potenzialità applicative. Prestazioni industriali ma piano di lavoro più piccolo per la fladbed KC-R 2512, con teste Ricoh a goccia variabile e movimentazione sui tre assi con motori Panasonic. Perfetto connubio tra produttività e qualità di stampa, questo plotter è in grado di supportare materiali fino a 300 kg e 250 mm di spessore grazie al piano di lavoro aspirato, dotato di due motori potenziati, per bloccare il materiale stampato e al sistema di pinza-squadra automatico. E ancora, PCT 3200, la roll to roll UV Led per lavorazioni di alta qualità su PVC, canvas, banner, carta fotografica, pelle, ecopelle, vinile e moltissimi altri materiali in bobina.

Tra le novità 2022 dello stand Liyu, l’area dedicata alla divisione taglio digitale di Liyu Italia guidata da Gianluca Bondioli, forte di una trentennale esperienza in questo ambito, dove verrà presentato per la prima volta a Viscom il plotter large format Platinum Q-Cut in versione 3521, con piano di lavoro da 3500×2100 mm. Contraddistinto da prestazioni industriali e da un ricco kit di lame intercambiabili per tagliare, fresare e cordonare una vasta varietà di supporti, Q-Cut può lavorare in linea con l’intera gamma di stampanti Liyu, dando vita a un flusso di lavoro automatizzato e conforme agli standard dell’Industry 4.0.

Guandong, il nuovo Trio a Viscom 2022

L’innovazione è il cuore di Guandong, che negli anni ha continuato a sperimentare e produrre materiali inediti per la stampa, tanto da essere riconosciuta nel mercato europeo come “Specialista delle specialità”. Un’azienda dinamica, votata alla creazione di materiali innovativi che possano valicare i confini della visual communication.

L’azienda ha scelto il palcoscenico di Viscom per presentare il nuovo Trio. Come racconta Edoardo Elmi, presidente e fondatore di Guandong, nonché tra i massimi esperti nel mondo della plastica: “In ambito musicale il Trio può essere composto da diversi elementi: un trio d’archi, un trio di legni in diverse formazioni, un trio di fiati. Le combinazioni sono tantissime, come gli ingredienti che possono essere miscelati nella formulazione di un materiale a più strati”. Edoardo Elmi spiega in dettaglio cosa rende Trio un supporto senza precedenti. “Il nostro reparto R&D ha lavorato a lungo nella messa a punto di Trio. Come per la musica, abbiamo fatto mesi di prove, testando i vari strumenti per ottenere la sinfonia a cui aspiravamo”.

Entrando negli aspetti più tecnici, E. Elmi spiega che l’innovativo trattamento multistrato rende Trio adatto all’utilizzo con tutte le principali tecnologie di stampa (laser, indigo, inkjet, offset e digital offset), assicurando risultati qualitativamente eccellenti con qualsiasi tipologia di inchiostro (toner liquido e solido, UV, Led, Latex ed ecosolvente). Inoltre, gli speciali leganti che compongono gli strati di Trio ne garantiscono performance ottimali anche alle temperature più estreme, per un range che va dai -20°C fino ai +160°C. “Un prodotto che in base alla mia lunga esperienza nel mondo dei supporti considero rivoluzionario, tanto da decidere di dedicargli interamente il nostro stand a Viscom 2022”, aggiunge E. Elmi.

Trio è una pellicola a tre strati di alta qualità in materiale composito che coniuga sostenibilità a un’eccezionale versatilità applicativa. Realizzato con il 74% di materie plastiche riciclate, TRIO è pensato sin dalla fase di progettazione per contenere la maggior quantità possibile di riciclato. Il tutto senza compromettere la qualità del prodotto finito, ma anzi, con la garanzia della massima stabilità per qualsiasi tipologia di applicazione. Disponibile sia in fogli, distribuiti dalla divisione Mr Magnus, sia in bobina, TRIO è completamente riciclabile e contraddistinto da un ineguagliabile rapporto prezzo/prestazioni.

Durante la kermesse ci sarà spazio anche per altre specialità firmate Guandong, che saranno protagoniste di prove di stampa e dimostrazioni applicative presso gli stand dei più importanti vendor di tecnologie.

L’innovazione sostenibile HP Large Format a Viscom 2022

In occasione dell’edizione Viscom 2022 HP presenterà ai protagonisti del mercato le proprie soluzioni all’avanguardia per ampliare e reinventare le attività di business in diversi ambiti, dal settore della cartellonistica a quello della decorazione di interni passando per la stampa su tessuto, con innovative opportunità di produzione e applicazione, capaci di riprodurre colori e texture di alta qualità ideali per stampare facilmente, in maniera ecologica e in sicurezza, all’interno di un unico ambiente.

HP esporrà il proprio portafoglio stampanti HP Latex, HP PageWide XL, HP DesignJet presso lo stand “Print for the Future” totalmente realizzato e basato sui principi di sostenibilità, su inchiostri a base acqua e sulla sicurezza. Uno stand 100% riciclabile, con strutture in legno, pavimento in legno, sedie e tavoli in cartone, reception in cartone.

“I continui investimenti in R&D ci consentono di proporre al mercato tecnologie, soluzioni e prodotti innovativi e all’avanguardia che portano un valore concreto ai professionisti in un settore in evoluzione come quello della stampa di grande formato.” – afferma Giampiero Savorelli, managing director HP Italy. “Appuntamenti come Viscom ci permettono di valutare più da vicino le specifiche esigenze del mercato: l’importanza di parlare non solo di prodotto ma soprattutto delle sue applicazioni e dell’attenzione nei confronti della sostenibilità. Oggi l’offerta di HP evidenzia il costante impegno dell’azienda nella ricerca di nuove soluzioni, che soddisfano le esigenze dei nostri clienti consentendo loro di reinventare i propri modelli di business”.

L’obiettivo di HP è creare tecnologie che migliorino la vita di tutti,  ovunque, con il costante impegno nel creare cambiamenti positivi e duraturi per il pianeta, le persone e le comunità. HP conta oggi su decenni di innovazione per ridurre l’impatto ambientale ed ha avviato questa trasformazione nel settore della stampa di grande formato nel 2008 sviluppando una tecnologia innovativa di inchiostro a base d’acqua. HP Latex è progettata per la sostenibilità, la qualità, la sicurezza sul posto di lavoro e la produttività. Gli inchiostri a base d’acqua progettati da HP soddisfano le normative ambientali durante l’intero ciclo di vita di una stampante, dalla produzione alla gestione del fine uso.

HP mostrerà le proprie soluzioni per il grande formato come le nuove HP Latex serie 700W e 800W che offrono elevata qualità di stampa, garantita dall’estensione della gamma cromatica e dall’introduzione dell’inchiostro bianco che non ingiallisce e garantisce durevolezza e resistenza allo scratching. La tecnologia HP Latex, grazie agli inchiostri a base acqua, è espressamente concepita per la sostenibilità, attraverso una formulazione avanzata degli inchiostri e una progettazione accurata di ogni aspetto della stampante, dal suo funzionamento allo smaltimento finale, alle applicazioni per i clienti.

L’azienda porterà a Viscom anche le stampanti grafiche e fotografiche HP DesignJet Z9+ Pro e HP PageWide XL Pro 10.000, la nuovissima e compatta stampante che permette di stampare su materiali di diverse dimensioni, tra cui carta e cartoni, cartoncini e fogli singoli a velocità elevatissime, fino a 1000 poster B1 all’ora. PageWide XL Pro 10.000 assicura una qualità fotografica e del colore avanzata, una maggiore precisione e un nuovo potenziale di applicazioni grafiche, il tutto promuovendo una maggiore sostenibilità. La stampante è infatti certificata Energy Star 3.0 e registrata EPEAT, a dimostrazione della sua efficienza energetica e prestazioni in materia di sostenibilità.

“La consapevolezza verso tematiche ambientali e sociali è nel nostro DNA tanto che nel 2021 HP è stata riconosciuta tra le cento aziende più sostenibili in tutto il mondo. La nostra tecnologia HP Latex è oggi alla quarta generazione e consente di perfezionare gli aspetti legati alla sostenibilità, oltre a migliorare gli elementi di qualità dei processi e dei prodotti – ha dichiarato Roberto Giorgio Regional Business Manager HP Italy -. “Grazie al know how ad oggi maturato, il nostro vantaggio competitivo si manifesta sia dal punto di vista tecnologico sia delle competenze”.

Inoltre, all’interno dello stand sarà presente l’area HP Planet Partners, il programma globale dedicato al recupero e riciclo di hardware e consumabili che, attualmente attivo in oltre 76 paesi nel mondo, consente in modo semplice e intuitivo di riciclare facilmente e con flessibilità cartucce e inchiostri originali HP, anche in grandi quantità.

Sempre all’interno di Viscom, HP è partner promotore di Elementaria 22, la mostra di materie prime per il display design e l’arredo espositivo, attraverso due progetti innovativi che mirano a rinnovare completamente applicazioni comuni nel mondo del retail e dello shopfitting in forma 100% sostenibile, con materiali provenienti da fonti rinnovabili e, a loro volta, riciclabili.

Epson Palestra Creativa con Istituto Grafico Rizzoli: comunicazione visiva sul punto vendita

“Epson Palestra creativa – Tecnologia e creatività per la comunicazione sul punto vendita” è il progetto che Epson Italia e Istituto Rizzoli di Milano hanno messo a punto per coinvolgere gli studenti delle classi terze dell’istituto in un’attività teorico-pratica con un obiettivo concreto: sviluppare e realizzare un progetto di comunicazione per il settore GDO.

Obiettivo dell’iniziativa, che si svolgerà tra ottobre e gennaio, è valorizzare l’importanza della comunicazione visiva stampata in ambito retail attraverso un percorso formativo, declinato in diversi momenti con esperti dell’azienda giapponese e docenti dell’Istituto Rizzoli.

Dopo il briefing di apertura tenutosi lo scorso 4 ottobre con Renato Sangalli, head of sales C&I printing di Epson Italia, Paola Mondinari, dirigente dell’istituto, Luisella Malighetti, responsabile marketing e Loredana Fenaroli, docente di graphic design, il progetto prosegue con l’alternarsi di lezioni teoriche e incontri di pratica dove gli studenti possono mettersi alla prova, partendo dall’ideazione del logo per arrivare fino alla realizzazione del manifesto e dell’immagine coordinata.

I momenti di formazione, illustrati da esperti Epson, riguardano la gestione del colore, il flusso di lavoro sino alla produzione, il supporto specifico per la stampa al fine di ottenere un prodotto fonale del tutto allineato alla proposta creativa.

“Con questa iniziativa – sostiene Renato Sangalli, head of sales C&I printing di Epson Italia – Epson esprime l’impegno in ambito education e vuole comunicare ai ragazzi quanto sia importante farsi spazio tra i molteplici messaggi che, in diversi ambiti, ogni giorno ci stimolano. Per questo progetto ci si vuole soffermare proprio su quelli relativi al punto vendita. L’azienda sostiene gli studenti non solo con la formazione tecnica, ma anche mettendo a disposizione le stampanti signage per consentire loro di sviluppare il progetto in concreto”.