Mentre l’evento è stato spostato al 23 ottobre sempre a Firenze, una preziosa opportunità di cui approfittare subito, si è aggiunta per la fine di questo mese. Il 28 aprile, infatti, alle ore 11 sarà possibile collegarsi con il giornalista Matteo Bordone che modererà gli interventi del webinar sulla stampa rotocalco organizzato da Acimga, di cui Italia Grafica è media partner.
Ecco l’elenco degli interventi:
Perché nasce il Gruppo Rotocalco – Gianmatteo Maggioni, responsabile del Gruppo;
Il ruolo di Acimga, introduzione allo studio economico sulla rotocalco e il progetto sostenibilità – Andrea Briganti, direttore di Acimga;
Il Total Cost of Ownership della rotocalco – Enzo Baglieri, direttore executive MBA Bocconi;
Sostenibilità, tra standard internazionali e opportunità da cogliere – Elisabetta Bottazzoli, sustainability and circular economy manager.
La formazione non conosce pause: e allora approfittiamo di questi momenti particolari per migliorare la nostra cultura professionale grazie ai preziosi contenuti tecnici offerti gratis da TAGA Italia?
Italia Grafica è digital partner di quattro appuntamenti imprescindibili che vi accompagneranno alla scoperta di altrettanti temi caldi del mondo delle arti grafiche: seguite il nostro calendario eventi e non perdete l’occasione di parlare e interagire con professionisti specializzati dell’Associazione Italiana dei Tecnici delle Arti Grafiche.
Primo appuntamento con i segreti della stampa digitale e Alessandro Mambretti martedì 14 aprile alle 17:30 sul canale facebook di Italia Grafica.
Commentate il video con le vostre domande, i tecnici Taga Italia sono pronti a rispondere ai vostri quesiti.
“Buona Pasqua con una notizia che ci sta particolarmente a cuore: la riapertura delle librerie da martedì prossimo”. Fabio Franceschi presidente di Grafica Veneta Spa stamperia di riferimento di molte case editrici nazionali e estere guarda con favore a questa novità che per un settore in crisi ormai cronica è una boccata di ossigeno. “Abbiamo riconvertito parte della produzione aziendale alla tiratura di dispositivi protettivi, specificando che non è il nostro core business – spiega Franceschi – in questo periodo sono state garantite le consegne di libri in Italia, della scolastica in Francia e narrativa in Germania sostenendo sempre chi con ingegno e creatività ha saputo riciclarsi offrendo ai lettori la possibilità di avere un volume da leggere anche a porta a porta. In bici nelle città, tramite ordini on line, oppure grazie alle piattaforme mediatiche, l’organizzazione di alcuni ha favorito la crescita culturale di chi, costretto a rimanere a casa voleva sfogliare le novità o i classici della letteratura, con servizi pensati ad hoc. Ora per la Fase 2 è giusto dare al settore coraggio e speranza, magari con un fondo nazionale che aiuti gli editori a superare pienamente l’impasse economico, che con l’emergenza sanitaria ha raggiunto livelli preoccupanti. Le nostre rotative sono sempre accese e pronte alla ripresa, soprattutto per sostenere la nascita di nuove opere e talenti artistici”.
L’Associazione Italiana Scatolifici fa sentire la sua voce a tutela del suo comparto e delle sue imprese. In una lettera inviata nei giorni scorsi alla presidenza della Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato, il presidente Riccardo Cavicchioli sottolinea i problemi e le necessità urgenti del settore, che sta continuando a operare in mezzo a mille difficoltà per garantire gli imballaggi necessari per la consegna di beni e servizi di prima necessità.
“Abbiamo voluto richiamare le istituzioni a una maggiore attenzione verso la tutela delle imprese, pur consapevoli che la salute pubblica, in queste circostanze, resta l’obiettivo primario da salvaguardare”, afferma Riccardo Cavicchioli. “Quello che chiediamo alla politica è di avere il coraggio decidere rapidamente. Prendere tempo in questo momento non è un’opzione, bisogna avere la capacità di agire in fretta, perché in tempi straordinari servono azioni straordinarie”.
La prima richiesta urgente riguarda meccanismi di controllo sul rispetto delle scadenze di pagamento, a tutela della liquidità delle imprese e al fine di evitare un drammatico effetto domino su tutto il settore.
“Molti dei nostri clienti, anziché rivolgersi agli istituti bancari e utilizzare i mezzi che sono stati messi a disposizione per fronteggiare la crisi, stanno rovesciando sui fornitori i propri problemi, interrompendo i pagamenti e mettendo così in crisi le intere filiere. Nel contesto attuale le nostre aziende, che non hanno una base finanziaria pari a quella delle multinazionali appena sanzionate dall’AGCM e con le quali si trovano in diretta concorrenza, rischiano di non ripartire se non supportate adeguatamente”, continua Cavicchioli.
La lettera richiede inoltre una serie di semplificazioni su alcune procedure fondamentali per questo periodo, come la cassa integrazione e lo spostamento dei mutui e degli impegni finanziari contratti dalle imprese, oltre a sottolineare l’importanza della massima tutela dei lavoratori, anche dal punto di vista economico.
L’Associazione Italiana Scatolifici ribadisce inoltre l’importanza di agire immediatamente al fine di dare sufficienti impulsi alla ripartenza quando arriverà il momento. Tra i temi trattati, vi sono: la richiesta di misure fiscali che coprano un arco temporale maggiore di quello previsto; l’applicazione di un’IVA agevolata al settore degli scatolifici, parificandolo ai settori strategici della green economy che già godono di questo trattamento.
Il rilascio di Photoshop CC2020 ha portato,
tra le altre cose, all’integrazione (un po’ in sordina)
di un’app piuttosto diffusa in ambiente mobile:
Adobe Capture
È forse la prima volta che una serie di funzionalità sviluppate per il mobile segue il percorso
inverso e approda su desktop, ma personalmente apprezzo molto che Adobe abbia effettuato il porting. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Adobe Capture è un’app mobile
ben riuscita che permette di elaborare
rapidamente delle immagini, tipicamente
fotografie, per estrapolarne una serie di asset
Adobe Capture e Crea da immagine In estrema sintesi Adobe Capture è un’app mobile ben
riuscita che permette di elaborare rapidamente delle immagini, tipicamente fotografie, per estrapolarne una serie di asset tipo pattern, versioni vettorializzate, temi colore, pennelli e via discorrendo… (elenco e descrizioni più esaustive si possono reperire dal sito Adobe sulla pagina dedicata).
Una volta creati uno o più di questi contributi si possono agevolmente condividere con le diverse mobile e desktop app per tutti gli usi creativi del caso, passando sostanzialmente per le CC Libraries. All’interno di Photoshop ne troviamo una versione più “ridotta”, o per meglio dire, più mirata, e per aprire l’ambiente di lavoro dedicato a Capture si passa dal pannello Libraries, dal pulsante situato nell’angolo in basso a sinistra a forma di segno
più. Se state partendo da un documento nuovo (deve essercene almeno uno, altrimenti
il pulsante non è cliccabile) vi verrà chiesto di selezionare l’immagine da elaborare, se invece avete già uno o più livelli sarà sufficiente selezionarne uno dal pannello Livelli
(Figura 1).
Figura 1. Il pannello CC Libraries da cui accedere alla finestra “Crea da Immagine” e la richiesta di caricare dall’esterno un’immagine su cui lavorare nel caso il documento di partenza fosse il classico documento nuovo su fondo bianco. Dal segno “+” in alto a sinistra si possono caricare anche immagini diverse contemporaneamente
La finestra che si apre è nel complesso molto essenziale e presenta subito la prima delle 4 elaborazioni possibili: Pattern.
In alto a destra troviamo 5 diverse logiche di creazione pattern, alcune anche molto caleidoscopiche, basate su una porzione dell’immagine di partenza (qui è il gatto dell’hidden screen di Phoshop CC2020, un easter egg doveroso visto il recente trentesimo
anniversario), oltre alla possibilità di lavorare a colori o in scala di grigi.
I due cursori sottostanti ridimensionano e ruotano l’immagine all’interno della porzione pattern, e in tempo reale si riflettono i cambiamenti nella campitura in anteprima.
Una volta ottenuto un risultato soddisfacente si può salvare il pattern nelle CC Libraries (Figura 2).
La scheda Pattern è sicuramente la più creativa delle 4, giocando con i due cursori e le 5 diverse modalità in alto si ottengono sempre combinazioni molto gradevoli e senza soluzione di continuità
La seconda scheda si chiama Forme e serve a vettorializzare l’immagine
secondo il principio della soglia (bianco e nero). Il risultato assomiglia molto a quello ottenibile con il Ricalco Immagine di Illustrator, e scorrendo con il cursore Dettaglio si sposta intuitivamente la soglia di vettorializzazione dalle zone più scure a quelle più chiare.
Buona idea attivare infine “Uniforma al salvataggio”, che cerca di arrotondare le inevitabili seghettature residue dal processo di settorializzazione (Figura 3).
La scheda Forme è quella che potrebbe richiedere più risorse a causa del processo di vettorializzazione ma generalmente l’attesa viene ben ricompensata. L’anteprima risulta abbastanza veloce anche in caso di immagini complesse, così da consentire qualche opportuno aggiustamento prima di procedere al salvataggio
La terza riguarda i Temi colore, ossia il campionamento di 5 regioni di modo da generare palette in tinta con l’immagine di partenza. Alla voce “Stati d’animo colore” si possono scegliere diverse logiche di selezione colore, inizialmente automatiche, ma modificabili a piacere dall’utente spostando i vari target sull’anteprima immagine.
Anche in questo caso il salvataggio passa per le CC Libraries (Figura 4).
La scheda Temi colore non ha bisogno di presentazioni, a mio avviso la possibilità di estrapolare temi cromatici coerenti da un’immagine avrebbe dovuto esistere in Photoshop da sempre, e questo perché personalmente la trovo ben oltre l’utile
La quarta e ultima scheda consente la rapida creazione di Sfumature, sempre a partire dai colori presenti nell’immagine di partenza. Qui il numero di interruzioni sfumatura può essere impostato dall’utente, fino a un massimo di 15 (!), e come per la scheda precedente si possono modificare arbitrariamente le posizioni dei target prima di procedere al salvataggio del campione sfumatura (Figura 5).
La scheda “Sfumature” è probabilmente quella che, in senso assoluto, fa risparmiare più tempo tra tutte. Associare interruttori colore nell’editor Sfumatura può anche essere lungo e macchinoso, farlo da questa finestra invece è sostanzialmente istantaneo
Considerazioni
Ad eccezione della modalità di creazione Pattern, che per Photoshop è una (piacevole) novità, non si tratta di funzioni mai viste, ma nel complesso la rapidità offerta dall’uso di questa finestra è decisamente apprezzabile.
In Adobe devono essersi accorti che buona parte delle interazioni d’uso su mobile su questi ambiti terminavano su Photoshop, per cui l’integrazione a mio avviso risulta azzeccata. ❚
Un piccolo aiuto, un’azione di solidarietà per sostenere l’attività di operatori sanitari e volontari degli ospedali italiani impegnati nella lotta al Coronavirus. È lo spirito con cui l’Associazione Italian Digital Revolution (AIDR) e Canon Italia hanno condiviso l’iniziativa con grande impegno e convinzione, donando stampanti per la gestione documentale a decine di strutture ospedaliere, dalla Calabria alla Lombardia, passando per il Lazio.
“In linea con lo spirito con cui agisce il nostro Osservatorio sanità digitale – sostiene Mauro Nicastri, dell’Agenzia per l’Italia Digitale e presidente Aidr – abbiamo condiviso l’iniziativa di Canon Italia, considerando anche la necessità di soddisfare le esigenze di natura tecnologica. Ci auguriamo che questo gesto possa servire da supporto concreto agli operatori sanitari che, per le diverse esigenze lavorative, hanno necessità di gestire e stampare documenti”.
“Stiamo lavorando senza sosta per ultimare l’allestimento dell’ospedale da campo di Bergamo insieme alla Protezione civile e all’Associazione Nazionale Alpini”, dice Lorenzo Siracusano, responsabile della Logistica di Emergency.
“Siamo molto grati a Canon per il suo contributo: per noi è importantissimo sapere di poter contare sul suo aiuto e sulla condivisione dei nostri progetti in un momento così impegnativo per tutti”.
“Il sostegno di Canon per un’Italia che soffre, ma reagisce con prontezza, nasce dall’esigenza di sostenere con un piccolo gesto gli ospedali Covid che si trovano in un momento di grave emergenza sanitaria e difficoltà organizzativa”, fa notare Massimo Macarti, amministratore delegato di Canon Italia. “Da sempre, siamo guidati nelle nostre azioni dalla filosofia Kyosei che recita – vivere e lavorare insieme per il bene comune – e per tutti noi si tratta di un supporto concreto e quanto mai doveroso, già sperimentato con i Vigili del Fuoco nel recente terremoto che ha interessato il centro Italia. E la stretta collaborazione con Aidr sta dando una bella accelerazione all’idea: ce la faremo, insieme”, conclude.
Per poter ricevere la fornitura di stampanti pensata in base ai posti letto ricavati negli ospedali da campo, fino ad esaurimento scorte, le strutture ospedaliere che non sono state ancora raggiunte, potranno contattare l’Associazione all’indirizzo email emergenzacoronavirus@aidr.it indicando: l’azienda ospedaliera, un nominativo di riferimento, indirizzo ed i relativi contatti (indirizzo mail e telefono).
Xeikon svela la tecnologia a toner secco di nuova generazione per il settore delle arti grafiche in grado di garantire velocità elevate, costi di gestione inferiori e una qualità ulteriormente migliorata. La prima macchina da stampa digitale basata su questa nuova tecnologia verrà presentata e sarà disponibile in commercio da giugno 2020.
Con il lancio della campagna “Power Of Dry Toner” lo scorso anno, Xeikon ha fatto capire con estrema chiarezza di essere ancora convinta della forza esclusiva che la tecnologia a toner secco può offrire al settore delle arti grafiche. Oggi dimostra la propria tesi annunciando il lancio della macchina da stampa di prossima generazione Xeikon SX30000: un solido dispositivo duplex a passata singola completamente riprogettato, gestito dalla nuova tecnologia SIRIUS, in grado di stampare larghezze fino a 508 mm su un ampio ventaglio di substrati a 30 metri al minuto, che vanta un incremento della velocità media di oltre il 50% su tutta la gamma di 40-350 g/m2 rispetto alla piattaforma precedente.
Un nuovo standard per il toner secco
Dal 2017 Xeikon ha destinato importanti risorse per definire un nuovo standard per la tecnologia a toner secco e sviluppare una piattaforma innovativa per il settore delle arti grafiche. “Le serie di LDA con raffreddamento ad acqua con tecnologia da 1200×3600 dpi e il principio della rotativa con sistema duplex a passata singola sono rimasti invariati, nonché la configurazione della stazione di stampa 5/5. Quasi ogni altro aspetto è stato riprogettato”, afferma Dimitri Van Gaever di Xeikon. “Uno degli aspetti che differenzia realmente la tecnologia Sirius è la capacità di stampare su substrati pesanti ad alte velocità.”
Dimitri van Gaever presenta alcuni dei componenti principali che consentono a Sirius di definire un nuovo standard. “Abbiamo lavorato su quattro assi principali: sviluppo del toner, tecnologia di imaging, tecnologia di fusione e condizionamento dei supporti, con interventi che si sono tradotti in oltre 400 modifiche e sviluppi della progettazione rispetto alla generazione precedente. Tutti questi componenti principali sono stati riprogettati e migliorati per offrire una qualità superiore, prestazioni leader del mercato, sostenibilità senza precedenti, la più ampia gamma di applicazioni e il costo totale di gestione migliore della sua categoria. Un elemento importante per portare la tecnologia Sirius verso una nuova era di produttività è costituito dalla nuova tecnologia EkoFuse di Xeikon: un nuovo sistema di fusione e un nuovo sistema di raffreddamento a flusso incrociato brevettato si uniscono per ottenere livelli di qualità di stampa superiore a velocità leader di mercato.”
Innanzitutto, Xeikon destinerà la SX30000 ad applicazioni di valore elevato, solitamente con contenuti cromatici a copertura elevata su carta di alta qualità assieme a requisiti di qualità superiori. “Potrebbe trattarsi del segmento della stampa di libri o di direct mailing di alta qualità, ma grazie alla versatilità della tecnologia potrebbe interessare anche i materiali utilizzati nei segmenti di retail e insegne, stampa di sicurezza e altri tipi di stampa commerciale generale. Inoltre ci rivolgiamo a clienti che hanno bisogno di una produttività superiore assieme a costi di gestione inferiori e un costo totale di gestione interessante”.
Ieri si sarebbe chiuso il mese del riciclo della carta e del cartone organizzato da Comieco, a cui come Assocarta e Federazione Carta e Grafica abbiamo partecipato. In tempi normali, oggi 1° aprile, avremmo fatto un bilancio sul numero delle iniziative svolte e sulla partecipazione alle stesse, documentata da una corposa rassegna stampa.
Non è cosi.
Per girare pagina a una situazione iniziata il 21 febbraio (ero a Bruxelles per discutere di #greennewdeal) ci vorrà del tempo. Guardo all’appena trascorso mese di marzo che, per la prima volta nella storia di questo Paese, ha visto la pubblicazione di un atto normativo che elenca le attività essenziali per il Paese, tra cui c’è anche l’industria della carta. Dopo qualche giorno, un provvedimento analogo è stato pubblicato in Spagna.
Un’essenzialità che, prima che giuridica, è nei fatti. L’industria della carta e della trasformazione continua a produrre imballaggi per alimenti e medicinali, carte igienico sanitarie mai come in questo momento indispensabili, carte per usi speciali e medicali, per la cultura e l’informazione. Di ciò dobbiamo essere grati e riconoscenti alle persone e alle imprese che stanno lavorando per noi: agli operai, ai collaboratori, a tutti gli operatori della nostra filiera e agli organi della stampa che ci stanno supportando in questa fase di emergenza.
La campagna #lagentedellacarta nasce per questo, grazie d un modello sviluppato dai colleghi spagnoli di Aspapel. Accanto a ciò tante iniziative di sostegno da parte delle aziende della filiera cartaria alle comunità e ai territori, perché l’industria è comunità e territorio, ben prima di ogni forma di responsabilità sociale. “Grazie all’impegno delle imprese e dei nostri lavoratori” scriveva il presidente Marchi, alle associate, all’indomani del DPCM sulle attività essenziali “sapremo fare quanto è necessario per affrontare questa situazione”. E concludeva “Anzi, faremo sicuramente qualcosa di più, come è nella storia del nostro settore”.
Quando metteremo la parola fine a questa situazione, e gireremo finalmente pagina, saremo pronti per un nuovo inizio.
#questoviruslofermiamouniti
Foto: Cariere di Trevi (In primo piano direttore di stabilimento Andrea Marianucci, sulla scaletta conduttore di macchina continua di turno, sullo sfondo responsabile del processo produttivo Graziano Mattioli)
Un ulteriore rinvio era atteso, ma – nel caso di Roto4All – l’evento previsto per il 28 aprile a Firenze, posticipato al 23 ottobre, sarà preceduto da un webinar introduttivo.
Il 28 aprile sarà possibile collegarsi, attraverso un’apposita piattaforma, con il conduttore radiofonico Matteo Bordone che introdurrà gli interventi di Andrea Briganti (direttore di Acimga), Gianmatteo Maggioni (responsabile Gruppo Rotocalco), Enzo Baglieri (Professor of Practice di Operations and Technology Management presso SDA Bocconi School of Management – Direttore Executive MBA) ed Elisabetta Bottazzoli (Sustainability and Circular Economy Manager). Il webinar sarà così l’occasione per fornire alcune “pillole” sui punti di forza della stampa rotocalco, sulla diffusione di questa tecnologia nel mondo del packaging e sul concetto di sostenibilità inteso in senso complessivo. L’evento online sarà in italiano e in inglese, portando così anche oltre confine il know how italiano sulla rotocalco. A breve saranno comunicate le modalità per iscriversi al webinar.
Il 23 ottobre, invece, nella cornice fiorentina, i concetti anticipati del webinar saranno approfonditi e l’evento coinvolgerà tutto gli speaker in programma per Roto4all. Il 22 ottobre ci sarà una cena di networking al b-roof dell’Hotel Baglioni.
“In un momento difficile per il paese, le associazioni di categoria devono fare il massimo sforzo per sostenere le aziende e il grande know-how italiano – dichiara il direttore di Acimga Andrea Briganti –. Per questo abbiamo attivato, fin dall’inizio dell’emergenza, un Help Desk per condividere con i soci le informazioni. Inoltre, è stato fatto un lavoro di lobbying, con la Federazione Carta e Grafica e Confindustria, che ha portato il settore a veder riconosciuto uno dei suoi codici Ateco come servizio essenziale per il paese, e molte aziende a continuare a operare per sostenere la filiera del packaging del food e del pharma. Ma adesso dobbiamo programmare anche il dopo. Per questo abbiamo deciso di raddoppiare gli appuntamenti sulla rotocalco con un webinar il 28 aprile e l’evento Roto4all di Firenze a ottobre”.
Tra le imprese che possono continuare a operare, perché ritenute servizi essenziali, ci sono le aziende con codice Ateco Acimga 28.95.00, ovvero i produttori di tecnologie per il converting. Il decreto del 22 marzo, parzialmente rivisto dal decreto del Mise del 25 marzo, permette inoltre alle aziende della filiera, fornitrici delle imprese con i codici Ateco ritenuti servizi essenziali, di continuare la produzione per questi clienti, previa comunicazione al prefetto. Un modo per garantire la continuità della filiera del packaging e del converting per il food e il pharma.
L’inclusione del codice 28.95.00, nonché la disposizione per le aziende della filiera, è frutto di un intenso lavoro di dialogo e di lobbying portato avanti da Acimga, insieme alla Federazione Carta e Grafica e Confindustria.
L’associazione dei produttori macchine per il printing, il packaging e il converting ha attivato fin dall’inizio della crisi un Help Desk per la comunicazione tempestiva delle novità in campo, e la raccolta di quesiti e richieste da parte degli associati. Acimga sta inoltre monitorando il settore, con la collaborazione dei soci, attraverso delle survey; sta predisponendo gli strumenti per attivare le misure straordinarie del piano Made in Italy dell’Ice e sta preparando una campagna comunicativa per sostenere il settore in questo periodo e per rilanciarlo appena la crisi sarà alle spalle.
Va ricordato, in questo momento difficile per il Paese, lo sforzo di imprenditori e lavoratori del settore che, chiamati a svolgere un compito strategico, stanno lavorando in un’ottica di servizio per la nazione.