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Nobilitazioni mirate

Figura 4. La comparativa di un dettaglio dell’immagine da nobilitare con i vari step di trattamento.

La nobilitazione dello stampato è sempre stata una delle discriminanti che poteva fare la differenza tra un prodotto più dozzinale e uno pregiato, ma in questi ultimi anni il settore ne ha visto un incremento davvero marcato.

Un prodotto soggetto a nobilitazione necessita di un file preparato in maniera rigorosa.

Magari fino a una decina d’anni fa se ne faceva richiesta meno frequentemente, un po’ per la poca consapevolezza al di fuori degli addetti ai lavori, un po’ per i costi non indifferenti, e un po’ anche perché non c’era poi questa diffusa esigenza di rendere particolari gli stampati. Il proliferare dei service di stampa online ha invece portato al grande pubblico tutta una serie di trattamenti di pregio a costi piuttosto contenuti, e le linee guida per la creazione dei file corretti ne hanno semplificato anche la preparazione tecnica.

Le premesse tecniche

Un prodotto soggetto a nobilitazione dipende necessariamente da un file preparato in maniera rigorosa, che contenga al suo interno non soltanto le separazioni colore in CMYK opportune (o l’RGB opportuno in caso di late binding), ma soprattutto le specifiche per le aree soggette a nobilitazione.

Il tipo di nobilitazione è sostanzialmente indifferente, che si debba definire un’area da verniciare UV in rilievo, o un nastro a caldo, oppure una da serigrafare con una qualsiasi sostanza le vie da seguire sono sempre le stessa.

L’unica limitazione, se così si può definire, è l’obbligo di determinare campiture piene al 100% di copertura con dettagli di dimensione compatibile alla risolvenza del materiale nobilitante, in quanto non è possibile dissolvere in trasparenza una qualunque nobilitazione a meno di non ricorrere forzatamente ad una retinatura controllata della stessa.

In questo articolo vedremo in quali modi Photoshop permette di preparare i file corretti, non tratteremo invece il workflow vettoriale con Indesign e Illustrator dal momento che è molto più semplice, non aiuta un granché nelle campiture diverse da 100% ed è presente in tutte le linee guida dei service di stampa online.

Primo modo: file Bitmap

Probabilmente il più datato tra tutti, è comunque ancora funzionale: consiste nel preparare un secondo file, da abbinare a quello principale (supponiamo in CMYK, pronto per la stampa) avente le stesse dimensioni del primo. Opportunamente messi a registro (ad esempio con gli appositi crocini) il file bitmap dovrà indicare con delle aree perfettamente nere tutte le zone che dovranno essere nobilitate sul primo file stampato.

Una buona norma è assegnare al file bitmap una risoluzione pari a quella che il RIP di stampa userebbe per la rasterizzazione degli elementi vettoriali, quindi probabilmente 1200 ppi (ma il valore è variabile in funzione delle impostazioni del RIP), così da massimizzare la definizione dei contorni in caso di elementi sottili.

Figura 1. Il file bitmap con un dettaglio del suo contorno, in questo caso il risultato è sostanzialmente sovrapponibile a quello ottenuto con il medesimo contorno realizzato in vettoriale, a patto di utilizzare il medesimo valore utilizzato dal RIP per rasterizzare i vettori.

Secondo modo: canale tinta piatta

Questo tipo di canale, presente da tempo in Photoshop, consente di specificare un inchiostro (o più) aggiuntivo che sarà per definizione in sovrastampa.

Le differenze con il modo precedente sono:

1. Detto canale avrà la medesima profondità colore del documento nativo, nella quasi totalità dei casi saranno 8 bit, e potenzialmente potrebbe quindi avere 256 valori di copertura differenti.

2. il file principale contiene al suo interno tutti i canali tinta piatta senza dover fare file separati.

Nel caso delle tinte piatte, trattandosi di inchiostri, questo è utile per le sfumature, anzi, direi obbligatorio, ma nel caso delle nobilitazioni bisogna che le coperture siano piene (o trattate come nelle righe che seguono), come anticipato in apertura di articolo.

I casi in cui si può avere una nobilitazione sfumata sono limitati e per questi è opportuno confrontarsi con lo stampatore per evitare intoppi.

Figura 2.
Il menu di creazione del canale Tinta piatta, situato nel menu del pannello Livelli, è l’unico modo corretto per assegnare un quinto colore in un file di Photoshop (in questo caso utile per le nobilitazioni). Eventuali livelli di riempimento con assegnata una tinta piatta dalle librerie Pantone vengono istantaneamente separati nei canali colore del metodo in cui si lavora.

Nobilitazioni “parziali”

Fino a qui niente di nuovo o di particolarmente interessante, delimitare in vettori le stesse aree piene delle righe precedenti è generalmente più comodo e garantisce una definizione migliore dei contorni.

Ma come comportarsi per nobilitare delle aree in maniera “parziale”?

In altre parole: si può creare una nobilitazione in dissolvenza, cioè che vada da un’area completamente piena ad una sostanzialmente trasparente? La risposta è positiva, a patto di accettare alcuni compromessi, ma si tratta di compromessi che conosciamo bene dal momento che andremo a retinare le aree sfumate con la stessa logica del retino tipografico.

Il metodo bitmap e il filtro Colore mezzetinte

Supponiamo di voler verniciare in UV il foulard della foto, solo in corrispondenza delle zone più scure tralasciando progressivamente quelle più chiare.

Una rapida analisi dei canali ci presenta diverse versioni in scala di grigio con differenti contrasti, ottime basi di partenza per creare la nostra versione ideale in toni di grigio, qualora non fosse addirittura già pronta così com’è (niente vi impedisce di elaborare una versione in “bianco e nero” nel modo che più vi piace).

Questa versione in scala di grigio però non è adatta per la nobilitazione per i motivi accennati nelle righe sopra, mandare in produzione un’indicazione del genere porterà quasi certamente ad un’approssimazione delle mezze tinte con il metodo soglia, quindi un 50/50.

Per generare una mezzatinta controllata abbiamo due modi, in linea con quelli presentati finora.

1. Prendiamo l’immagine in scala di grigio con i contrasti desiderati e convertiamola in Bitmap (immagine>Metodo>Bitmap), selezionando poi la voce “Retino Mezzetinte…” dal menu a tendina e impostano i parametri desiderabili dalla successiva finestra di dialogo.

Figura 3.
La conversione in metodo bitmap elimina qualunque colore diverso da bianco e nero, utilizzando diverse approssimazioni percettive: dithering, retini ecc…
Permette un buon controllo su dimensioni e forme dei retini con cui approssimare le mezze tinte, e questo consente di allinearsi alle limitazioni tecniche dei sistemi di nobilitazione.

2. Prendiamo l’immagine a colori (funziona anche sulla scala di grigio) e andiamo a selezionare il menu filtro>pixel>colore mezzetinte; analogamente al modo precedente definiamo le dimensioni del retino e le eventuali inclinazioni, fermo restando che dovremo poi scegliere dal risultato a colori uno dei canali di colore per isolare la trama di retino ottimale.

Figura 4.
La comparativa di un dettaglio dell’immagine da nobilitare con i vari step di trattamento.

La comparativa di un dettaglio dell’immagine da nobilitare con i vari step di trattamento.

Nella Figura 4 vediamo la comparativa di un dettaglio dell’immagine da nobilitare con i vari step di trattamento:

1. L’originale;

2. La versione in scala di grigi dove in corrispondenza del nero si vuole applicare la verniciatura UV, ma che essendo caratterizzata da una scala di grigi pone diverse criticità;

3. Il canale tinta piatta generato dal solo contorno del foulard, in questo caso la verniciatura sarà piena e distribuita su tutta la forma principale, senza distinzioni;

4. La conversione delle sfumature con il metodo Soglia: non potendo avere mezzetinte ci sarà un valore di soglia prima del quale la nobilitazione viene applicata e dopo il quale invece no;

5. L’immagine RGB con il filtro Colore mezzetinte applicato, da qui si andranno ad analizzare i canali di colore per recuperare la versione bianco e nero più indicata che simulerà una verniciatura retinata in corrispondenza delle zone scure;

6. La versione bitmap con una retinatura a punto diamante, i punti di retino più piccoli probabilmente non potranno essere “verniciati”, ma nel complesso avremo una sensazione visiva e tattile selettiva, diversa dalla consueta campitura piena.

Packaging Conference 2019, il mondo dell’imballaggio ha fatto il punto a Bruxelles

Pierluigi Gava, ceo di Cartotecnica Postumia. Foto di Jason Bickley per Intergraf. For more information: https://www.intergraf.eu/events/shaping-the-future-of-print

Intergraf, in collaborazione con FTA Europe Smithers Pira, ha riunito oltre 100 professionisti qualificati del mondo dell’imballaggio a Bruxelles, in occasione della Packaging Conference 2019. L’evento, che si è svolto lo scorso 21 febbraio, ha esplorato le tendenze del comparto da ogni punto di vista: il mercato, il design, la sostenibilità e le prospettive aziendali. Un comparto definito il «settore più dinamico della stampa» dalla prima relatrice della giornata, Ana Krolak (Smithers Pira),che ha presentato l’analisi di mercato riportata nell’European Printed Packaging Trends: Market Report. Il tema della sostenibilità è stato introdotto invece da Kęstutis Sadauskas (direttore di Green Economy presso la DG Ambiente, Commissione europea) che ha sottolineato l’attenzione della Commissione Ue per la prevenzione dei rifiuti e l’eco-progettazione dei prodotti. In particolare, per promuovere quest’ultima, ha annunciato entro la fine del 2019 lo sviluppo di linee guida per la nuova EPR (extended producer responsibility), che entro il 2024 sarà obbligatoria per tutti gli imballaggi, e la stesura di una proposta legislativa per rivedere i requisiti di progettazione nella direttiva sui rifiuti di imballaggio. La sostenibilità è stata affrontata anche da altri punti di vista, quali la necessità di educare il consumatore al corretto utilizzo e riciclo del packaging, nonché l’importanza di sviluppare imballaggi che siano compostabili e di qualità.

For more information: https://www.intergraf.eu/events/shaping-the-future-of-print © Jason Bickley per Intergraf

Diversi interventi hanno rimarcato il valore dell’aspetto qualitativo e di design del packaging; conoscere e comprendere i trend di mercato e gli stimoli agli acquisti è importante per consentire a produttori e rivenditori di creare imballaggi che siano rispondenti a specifici bisogni, interessi e valori, e che al contempo offrano al consumatore un’esperienza capace di coinvolgerne tutti i sensi.

Infine, è stato dato spazio anche alle esperienze aziendali. Pierluigi Gava, ceo di Cartotecnica Postumia e vincitore del FTA Europe Diamond Award 2018, ha raccontato il successo della propria azienda, evidenziando l’importanza del fattore culturale quale elemento determinante per trasformare e fare crescere un’impresa.

Atif presenta il FlexoDay Sud 2019

Appuntamento il 3 aprile 2019 presso il Lloyd’s Baia Hotel di Vietri Sul Mare, in provincia di Salerno, per il FlexoDay Sud 2019.

L’evento sarà l’occasione per delineare le tendenze della stampa flessografica e per dare spazio alle esperienze che si vivono nel comparto, con un’attenzione particolare ai temi della sostenibilità, dell’importanza della ricerca di metodi che garantiscano sempre la migliore qualità e delle innovazioni del mondo flexo – dall’impatto delle tecnologie di retinatura all’uso di inchiostri sostenibili per realizzare imballaggi compostabili fino all’introduzione dei materiali compositi nella stampa flessografica. Un viaggio nell’evoluzione del settore nel quale troveranno posto non solo testimonianze di operatori che da tempo lavorano nel mondo flexo, ma anche dei giovani che vi si avvicinano, come quella di uno studente del Matespack, il Master in Materiali e tecnologie sostenibili per packaging polimerici e cellulosici.

Durante l’evento saranno presentati anche i vincitori di Bestinflexo 2018.

Fespa 2019, da Mimaki nuove soluzioni per aumentare la redditività nel large format

Mimaki Europe, conferma la partecipazione a Fespa Global Print Expo 2019 (Monaco, Germania – 14-17 maggio 2019) dove accoglierà i visitatori in uno stand che promette di battere ogni record. Uno spazio ancora più imponente rispetto alle precedenti edizioni, progettato non solo per ospitare l’ampia gamma di sistemi di stampa del brand nipponico, ma che ne rappresenterà simbolicamente la crescita internazionale, l’importante posizionamento di mercato e il costante impegno nel favorire il successo dei clienti. In occasione della fiera, inoltre, Mimaki presenterà inedite soluzioni, ancora più versatili e ricche di funzionalità che favoriscono la differenziazione e la redditività.

Lo stand Mimaki sarà suddiviso in quattro aree che rappresentano le business unit aziendali: Sign & Graphic, Industrial Products, Textile e 3D. Qui i visitatori potranno toccare con mano la potenza innovativa delle tecnologie di stampa messe a punto da Mimaki scoprendone le innumerevoli opportunità applicative per l’ampliamento della propria attività in nuovi mercati.

«Ci presentiamo a Fespa 2019 con un’area espositiva più grande progettata per accogliere il nostro portfolio ancora più ricco e completo, con l’obiettivo di dimostrare chiaramente il nostro impegno a favore dello sviluppo del settore, – commenta Danna Drion, Marketing Manager Mimaki EMEA. – L’eccezionale versatilità e i costanti investimenti in R&D sono i punti di forza che Mimaki mette da sempre a disposizione del mondo della stampa, a cui si affianca un’innata capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato anticipando le nuove opportunità che si presentano. Questo ci permette di migliorare costantemente i nostri sistemi offrendo soluzioni sempre all’avanguardia, come quelle che presenteremo in fiera. Inoltre, Fespa sarà l’occasione per ribadire al mercato che il successo e la profittabilità della vasta gamma di applicazioni realizzabili con i sistemi Mimaki offrono l’opportunità di incrementare business e marginalità».

 

Acimga diventa brand ambassador di Confindustria

Acimga è stata insignita da Confindustria della qualifica di brand ambassador, per il primato conseguito nel 2018 nella categoria Alto Impatto, fra i Best performers della Confederazione su oltre 200 associazioni in gara. Nel corso di una cerimonia che si è svolta ieri 13 marzo a Roma, nella sede di viale dell’Astronomia, il direttore di Acimga, Andrea Briganti, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento, che è stato assegnato sulla base della media ponderata tra saldo imprese e saldo dipendenti, per le associazioni che portano del sistema confindustriale non solo tante imprese, ma aziende di maggiori dimensioni.

Il risultato è tanto più significativo in quanto va a premiare una realtà, che, partendo da piccole dimensioni, nell’ultimo quadriennio ha inanellato performance di primo piano: numero dei soci quasi triplicato (da 27 a 70 associati) , gamma dei servizi ampliata, iniziative di successo nel settore fieristico con 9 collettive estere all’anno, nell’internazionalizzazione con la creazione del progetto Printech dedicato ai Paesi più promettenti del Sud-Est Asiatico in collaborazione con UBM ALLWORLD (leader mondiale del panorama fieristico) e nello sviluppo verso Industria 4.0.

«Abbiamo lavorato per spersonalizzare il lavoro associativo, allineandolo al percorso confindustriale, verso un associazionismo sempre più orientato al servizio e alla condivisione – ha spiegato Briganti -. Da due anni, inoltre, Acimga fa parte della Federazione Carta Grafica, nel cui ambito ha responsabilità specifiche nei settori dell’internazionalizzazione e di Industry 4.0».

Accanto all’ampliamento della base associativa, il nuovo corso di Acimga si connota per una serie di iniziative significative di un nuovo modo di interpretare ruolo e rappresentanza. L’Associazione fin dal 2014 ha dato il via, partendo dalla Germania, agli incontri di filiera, che mettono a confronto i produttori di macchine con i settori a monte e a valle su tematiche produttive e fattori di innovazione. L’esperienza è proseguita con un’iniziativa specifica in Expo 2015, quindi con le Print4All Conference, declinazioni annuali che radunano tutti i protagonisti del settore in sinergia con la fiera Print4All. Quest’ultima è il nuovo format espositivo che nell’edizione di debutto, nel 2018, ha doppiato tutti gli indicatori adoperati per valutare il successo di un evento fieristico, con 35.000 visitatori su una superficie di 15.000 mq, oltre 400 espositori di cui ben il 40% esteri e, soprattutto, un altissimo grado di soddisfazione complessiva dei partecipanti. La prossima edizione di Print4All è già in calendario per il 2021 confermando lo svolgimento nell’ambito della Innovation Alliance che la vede in simultanea con le manifestazioni Plast, Ipack Ima, Meat Tech e Intralogistica Italia. L’evento annuale Print4All Conference è invece in programma fra pochi giorni, il 21 e 22 marzo a Fieramilano.

Da Ricoh una nuova soluzione per la stampa su capi d’abbigliamento

Ricoh lancia Ri 1000 direct to garment che debutterà a Fespa 2019 (Monaco, 14-17 maggio), e risponde alla sempre maggiore esigenza da parte del mercato di soluzioni per la stampa su capi d’abbigliamento che siano semplici da utilizzare, efficienti e in grado di realizzare applicazioni a valore aggiunto.

Ricoh Ri 1000 entra a far parte della gamma Ricoh di soluzioni direct to garment. Offre una qualità di stampa elevata con una risoluzione di 1.200 x 1.200 dpi ed è compatibile con gli inchiostri CMYK + bianco assicurando risultati eccellenti su tessuti di qualsiasi colore.

La flessibilità applicativa della soluzione è garantita dal nuovo liquido pretrattamento adatto per tessuti 100% poliestere, 100% cotone o misti. Questo aumenta le opportunità per la stampa su tessuti e capi d’abbigliamento in un’ampia gamma di settori, tra cui quello sportivo.

Ricoh Ri 1000 è dotata di un piano di stampa che arriva a 406.4 mm x 508 mm. La possibilità di cambiare rapidamente i diversi opzionali di stampa grazie ad un ancoraggio magnetico aumenta la velocità e la flessibilità nella produzione. Questa versatilità permette la produzione ininterrotta di stampe su capi di differenti dimensioni, dalle taglie per i bambini fino a quelle extra large.

«Tutte queste caratteristiche rendono Ricoh Ri 1000 la soluzione ideale per la stampa on demand di capi d’abbigliamento personalizzati» commenta Graham Kennedy, responsabile della divisione Commercial Inkjet Business, Commercial and Industrial Printing Group, Ricoh Europe. «Garantisce la perfetta combinazione tra tecnologia avanzata, velocità di stampa e qualità dell’output per offrire ai fornitori di servizi di stampa nuove opportunità di crescita. Le teste di stampa Ricoh, le funzionalità avanzate, come ad esempio i sensori per il rilevamento della temperatura e dell’umidità, e il monitoraggio dell’erogazione dell’inchiostro assicurano affidabilità ed elevata qualità dei risultati».

Ulmex e gli stampatori italiani al Symposium Zecher

“Save the date to save your money” è il motto scelto da Zecher GmbH, primo produttore al mondo di cilindri anilox, per l’edizione 2019 dell’annuale Symposium organizzato nella scenografica cornice del prestigioso Mercedes-Benz Museum a Stoccarda. Un evento al quale Ulmex, unico rivenditore dei cilindri anilox Zecher in Italia, ha invitato diversi clienti per scoprire nuove opportunità di lavorare in modo più efficiente ed economico attraverso la standardizzazione degli anilox. Questo il focus dell’evento internazionale dove è stata presentata un’ampia gamma di possibilità di risparmio attraverso l’ottimizzazione dei processi che portano alla riduzione dei costi produttivi agendo su diverse leve: riduzione delle scorte; risparmio sui costi dell’inchiostro; riduzione dei tempi di cambio cilindri; maggiore produttività della macchina; riduzione dei costi di gestione. «Siamo lieti che molti clienti italiani abbiamo accettato il nostro invito a partecipare al Symposium; sicuramente un’interessante occasione di aggiornamento e di confronto tra operatori a livello worldwide», ha spiegato Angelo Maggi, direttore Vendite Ulmex. «Un’iniziativa che rientra nel nostro approccio al business che si sviluppa su due livelli: da un lato selezionare le eccellenze mondiali, dall’altro offrire valore aggiunto in termini di consulenza altamente specializzata e assistenza tecnica just in time assicurata capillarmente in tutta Italia».

Durante il Symposium i concetti teorici sono stati approfonditi attraverso esempi reali, forti della consolidata esperienza di Zecher che vanta oltre 70 anni nella produzione di cilindri e nella messa a punto di tecnologie esclusive e brevettate come il sistema con struttura di incisione aperta SteppedHex che trova applicazione nell’imballaggio flessibile, nella stampa di cartone ondulato pre-print e nella stampa di etichette. Questa incisione garantisce un trasferimento dell’inchiostro più omogeneo a tutte le velocità di stampa, assicurando maggiore economicità del processo. Ad esempio, ipotizzando un costo dell’inchiostro di 3.5 €/kg, una macchina da stampa con una tiratura di 50 milioni di metri e una percentuale di fondi pieni del 60% può generare un risparmio annuo di 100.000 euro per il colore bianco. Altri vantaggi economici derivano dalla maggiore facilità garantita per la pulizia degli anilox,un processo che ne potenzia le prestazioni e ne prolunga il ciclo di vita, posticipando i tempi di rigenerazione. «Un tema questo a cui noi di Ulmex siamo particolarmente sensibili»,spiega Maggi. «Proprio recentemente abbiamo presentato al mercato italiano l’esclusivo sistema Laser Clean per la pulizia degli anilox con tecnologia laser e stiamo effettuando numerosi test, sia nel nostro laboratorio, sia presso clienti che stanno già utilizzando questo sistema dopo averlo implementato direttamente nelle loro linee produttive o attraverso il nostro servizio di pulizia a domicilio In e Off Line. I vantaggi riscontrati in termini di prestazioni dei cilindri sono davvero significativi e vanno ad incidere in modo importante sui costi complessivi di produzione». Inoltre, attraverso l’efficacia della pulizia laser si riducono significativamente i costi di rigenerazione degli anilox.

Da 20 anni Ulmex fornisce componenti tecnici, apparecchiature e servizi, selezionando solo produttori leader che si distinguono a livello internazionale per qualità e innovazione. Tra i brand rappresentati in esclusiva italiana, Zecher e la sua tecnologia SteppedHex rappresentano indiscutibilmente un fiore all’occhiello della formula Ulmex. Gli anilox SteppedHex, infatti, sono contraddistinti da una incisione innovativa e brevettata che soddisfa importanti requisiti quali risoluzione più elevata senza perdita di volume. Compatibili con tutti i tipi di inchiostro e vernici (base acqua, solvente e UV), inoltre, assicurano un trasferimento omogeneo dell’inchiostro, alta opacità, riproduzione eccellente di dettagli, pulizia del punto a una risoluzione superiore (fino a 580 linee/cm con portata volume fino a 4,0 cm3/m2).

OneMorePack 2019: iscrizioni aperte fino al 31 marzo

Ultime settimane per iscrivere progetti e lavori in cartotecnica alla sesta edizione di OneMorePack, il premio di packaging design promosso da Grafica Metelliana e patrocinato da Aiap, Unicom, Assografici e Confindustria Campania, rivolto ai designer professionisti e a quelli in formazione e di cui Italia Grafica è media partner.

Professionisti

Freelance, agenzie di comunicazione e aziende potranno iscrivere uno o più lavori realizzati per il mercato italiano o estero delle seguenti categorie: Packaging (astucci di ogni settore merceologico – food, no food); Visual (espositori da terra, espositori e dispenser da banco, selfpromotion), Label (etichette in carta, ad esclusione di bottiglie solo serigrafate). Il vincitore di ogni categoria, scelto in maniera collegiale dalla giuria tecnica, riceverà un premio del valore di 1500 euro. La giuria, inoltre, potrà assegnare una o più menzioni speciali relative a specifiche caratteristiche dei prodotti in gara.

Studenti

I partecipanti sono chiamati a sviluppare un sistema di packaging che conterrà una selezione di prodotti dolciari a marchio Sabadì, partner tecnico della competizione. La competizione è rivolta a singoli studenti maggiorenni (fino a 27 anni) italiani e stranieri che frequentino scuole, accademie e università con indirizzo design del territorio nazionale. Saranno premiati i primi tre classificati con premi del valore di 1500 euro (il primo classificato) e di 500 euro (secondo e terzo classificato).

L’iscrizione è gratuita e deve essere effettuata attraverso l’apposito form sul sito www.onemorepack.it e formalizzata con l’invio di un campione (per i professionisti) o del prototipo (per gli studenti) di ogni lavoro che si intende far competere entro il 31 marzo 2019.

OneMorePack 2019 si avvale della partnership dei principali operatori del settore: Heidelberg, Bobst, Zund,Fontana Grafica, Fedrigoni, Hp, Luxoro, Adiscart, Oneprint.

Partner tecnico: Sabadì.

 

In arrivo presso Etichettificio Aretino Domino N610i

Etichettificio Aretino, con sede a Castelluccio in provincia di Arezzo, produce etichette autoadesive dal 1986 per il settore alimentare e beverage. È specializzato in particolare nelle etichette per olio, vino e cosmesi con una clientela distribuita a livello nazionale.

L’etichettificio ha percorso tutta l’evoluzione tecnologica che ha attraversato il settore della stampa di etichette, avendo sempre come obiettivo quello di aggiornarsi investendo in risorse e tecnologie all’avanguardia. La filosofia alla base della strategia aziendale è il connubio tra il sapere artigianale e l’innovazione tecnologica.

All’Etichettificio Aretino si realizzano molteplici tipologie di etichette potendo scegliere tra diverse tecniche di stampa: tipografica semirotativa, serigrafica, a caldo e offset. I supporti vanno dalla carta, al PVC fino ai materiali biodegradabili.

Si possono anche scegliere, in base al packaging su cui verranno applicate le etichette, generi diversi di adesivo: permanente, semi-permanente, removibile, per surgelati o per prodotti in cui le etichette devono resistere ad alti livelli di umidità. La fustellatura, inoltre, è sempre personalizzabile in base al progetto grafico.

In ottica di aggiornamento tecnologico e di ottimizzazione dei processi, l’etichettificio di Arezzo ha scelto di installare il sistema di stampa digitale Domino N610i, fornito da NTG Digital. «Si tratta della nostra prima macchina digitale – spiegano i titolari dell’azienda. – Abbiamo scelto il sistema di Domino, perché ci è sembrato il più adatto a rispondere alle nostre esigenze in termini di velocità e qualità di stampa. Siamo convinti che potrà dare un impulso ulteriore al nostro business. Grazie alla stampa digitale, potremo fornire un servizio più vantaggioso alla nostra clientela e potremo essere più presenti e competitivi sul mercato delle brevi tirature. Riteniamo di aver fatto la scelta più idonea, perché abbiamo valutato tramite prove e test la sua elevata affidabilità».

Domino N610i stampa fino a sette colori (CMYK + due bianchi, orange e violet) con risoluzione nativa di 600 dpi fino a quattro livelli di scala di grigi. Ha una delle più piccole dimensioni di goccia (6 pl) per garantire la massima qualità su un’ampia gamma di supporti per etichette in plastica e carta patinata. La stampante è in grado di realizzare la stampa del bianco con doppia testa in qualità serigrafica.

«Il doppio bianco con effetto serigrafico – spiegano i titolari – è un’applicazione molto interessante per le nostre lavorazioni, poiché forniamo etichette a elevato valore aggiunto. La possibilità dell’applicazione del doppio bianco è stata tra i fattori decisivi nella scelta di investire di questo sistema».

Per Etichettificio Aretino, il supporto di NTG Digital è stato molto importante. «Nel team commerciale e tecnico di NTG abbiamo trovato persone di estrema competenza e professionalità – concludono. – Ci ha colpito la disponibilità, e credo che non avremo alcun problema in futuro».

CONVEGNO – Carrelli elevatori, quanto risparmio con le batterie agli ioni di litio?

Da alcuni anni sono disponibili carrelli alimentati con batterie al litio che, nel medio periodo, portano a una maggiore convenienza economica nonostante l’elevato costo iniziale. Per capire l’impatto sui processi logistici e comprendere vantaggi/svantaggi del loro impiego rispetto alle tradizionali batterie al piombo-acido, la rivista Logistica in collaborazione con LIUC Università Cattaneo organizza un convegno il giorno 16 aprile 2019 a Milano, presso il Palazzo della Cultura Tecniche Nuove, durante il quale verranno presentati i risultati di una indagine elaborata dai ricercatori del Center for Supply Chain, Operations & Logistics della LIUC.

Rivolto al mondo industriale e logistico nazionale, l’evento ha come obiettivo quello di spiegare i vantaggi e gli svantaggi associati all’utilizzo delle batterie agli ioni di litio con particolare attenzione all’applicazione del modello TCO (Total Cost of Ownership) e del modello OEE (Overall Equipment Effectiveness), per un approccio quantitativo dell’argomento.