Plate Processor Nyloflex Iris Inliner di Flint Group Flexographic Products è stata scelta da Digital Flex: dopo circa sei mesi di beta test oggi è arrivata la tanto attesa firma sul contratto, che suggella l’acquisto della macchina. L’azienda monzese è dotata delle tecnologie più moderne e sofisticate e serve un mercato molto eterogeneo e diversificato con richieste sempre più stringenti nei tempi ed esigenti nella qualità. Oltre che in tecnologia Digital Flex sta investendo in risorse umane, per la sua volontà di espandersi.
Il sistema APP Nyloflex Iris, installato presso Digital Flex, è un sistema rivoluzionario, completamente automatico, di lavaggio, forno post esposizione e stacker. Grazie a questa automazione si ha un sensibile incremento della velocità di produzione, con minimizzazione delle tolleranze di processo e incremento della qualità del prodotto finale.
L’impianto viene gestito da un solo operatore. Una serie di telecamere collocate all’interno del sistema consente di controllare tutte le fasi del processo, e un’ avanzata diagnostica interna avvisa l’operatore se qualche componente necessita di una riparazione o sostituzione. «Siamo molto soddisfatti di come sta lavorando la macchina. Consente di evitare errori umani perché tutto è automatico,» commenta Paolo Cornali, socio e Responsabile Reparto Produzione Lastre e Reparto Spedizione dell’azienda, sottolineando che questo investimento va a migliorare ulteriormente la qualità della produzione, garantendo costanza e ripetibilità.
Digital Flex dispone di tre CTP Esko CDI Spark 5080 con ottiche Pixel Plus e di tre espositori, di cui due Nyloflex Next della Flint, di ultima generazione ed è in grado di far fronte a grandi moli di lavoro. Il sistema APP Nyloflex Iris può mettere in lavorazione ben 294 m² di lastre al giorno su tre turni.
Roberto Malagù, key account flexo Heidelberg Italia, che ha curato la transazione commerciale e la fase di test ha commentato: «l’installazione di questa attrezzatura, prima al mondo, ci permette di consolidare una fase di costante ricerca innovativa, avviata in Digital Flex con l’inserimento di due espositori UV Led Nyloflex Next, mirata a ottenere significativi miglioramenti qualitativi e produttivi.
«Con questa dotazione siamo pronti per accettare nuove sfide,» conclude Andrea Vergnano, senior Executive Vice President di Digital Flex, «la macchina, terminata la fase di beta test, è già impiegata su due turni di produzione.»
Da sinistra Andrea Vergnano (DigitalFlex), Paolo Cornali (DigitalFlex), Roberto Malagù (Heidelberg Italia).
Fespa Digital 2016 festeggerà il 10° anniversario della fiera dedicata alla stampa digitale grande formato.
Roz McGuinness, capodivisione di Fespa spiega: «Con quattro eventi che hanno registrato il tutto esaurito e le aree espositive di Fespa Digital e European Sign Expo più grandi fino ad oggi, la presentazione di una vasta gamma di applicazioni a Fespa Textile e il ritorno di Printeriors, di certo i visitatori avranno molte cose da scoprire. Il fatto che oltre 20 nuovi espositori parteciperanno ai quattro eventi, con più di 30 lanci di prodotti, sottolinea il valore che la comunità Fespa attribuisce ai nostri eventi quali piattaforma perfetta per lanciare i propri prodotti su scala mondiale».
L’evento Fespa Digital è quello di maggiori dimensioni fino ad oggi, con un’area espositiva di 42.000 m2 (lordi).
I visitatori interessati nella stampa tessile digitale potranno inoltre esplorare due padiglioni colmi di soluzioni dedicate al settore tessile, che quest’anno comprendono ancora più applicazioni e tecnologie rispetto alle edizioni precedenti.
Con una solida line-up di aziende del settore nei due padiglioni, inevitabilmente verranno lanciati numerosi prodotti destinati alla stampa tessile.
Roz continua: «Oltre ai nostri padiglioni dedicati al tessile, sappiamo che anche diversi espositori di Fespa Digital esporranno soluzioni per il settore tessile presso i loro stand, pertanto abbiamo implementato un percorso dedicato, contrassegnato dall’immagine della nostra supereroina Textilewoman, per segnalare gli esibitori che non sono presenti a Fespa Textile (padiglione 4 e 5). In questo modo, miriamo a semplificare il più possibile l’esperienza dei visitatori, in questo caso di quelli interessati al settore tessile, per consentire loro di visitare tutti gli stand che potrebbero offrire prodotti pertinenti ai loro interessi».
In occasione dell’evento European Sign Expo (ESE) più grande di sempre, che quest’anno prevedere un secondo padiglione e ha registrato il sold out in tempo record, i produttori e gli acquirenti di insegne potranno esplorare le ultime novità in fiera.
Molti degli espositori alla prima partecipazione lanceranno nuovi prodotti, riconoscendo ancora una volta lo European Sign Expo come una piattaforma di lancio chiave per le soluzioni della segnaletica.
Per indirizzare i visitatori particolarmente interessati alle soluzioni di segnaletica agli stand più pertinenti, sarà segnalato un apposito percorso che metterà in evidenza le soluzioni per la segnaletica presenti nei diversi padiglioni. Il catalogo della fiera fornirà inoltre tutte le informazioni necessarie sugli espositori e piantine delle aree espositive per garantire ai visitatori di non perdere niente.
Grazie al grande numero di novità in tutte le aree espositive dedicate, a una line-up prestigiosa di espositori, nonché all’opportunità di partecipare a numerosi lanci di prodotti internazionali e a molti altri eventi che devono ancora essere annunciati, Fespa Digital (8-11 marzo, Amsterdam) si profila come l’evento imperdibile del 2016.
A drupa 2016, Metsä Board, parte di Metsä Group, presenterà i suoi cartoncini, ideali per l’imballaggio di beni di consumo, vendita al dettaglio e per il settore alimentare. Prodotti con fibre vergini provenienti da foreste rinnovabili.
Per i beni di consumo, un marchio di successo è completato da un imballaggio con cartoncino di alta qualità. Oltre all’aspetto attraente, i cartoncini Metsä Board sono adatti al contatto con alimenti.
Per l’imballaggio di prodotti destinati alla vendita al dettaglio e ai punti vendita, la riproduzione dei colori del marchio così come la resistenza sono fondamentali attraverso tutti i canali di distribuzione. L’offerta Metsä Board per il settore della vendita al dettaglio è ideale quando è richiesta grafica di alta qualità, per i prodotti ad alta rotazione e per le promozioni a breve termine.
L’imballaggio per cibi da passeggio e confezioni monodose è in aumento, con i consumatori alla ricerca di convenienza. I cartoncini Metsä Board per l’alimentare sono progettati per il settore in crescita del food service essendo sicuri per il contatto diretto con gli alimenti e ideali per piatti, tazze, ciotole, vassoi e per l’imballaggio di prodotti alimentari. I cartoncini Metsä Board per il food service sono anche disponibili con un rivestimento per estrusione su un lato o entrambe i lati.
Metsä Board presenterà anche la sua gamma completa di cartoncini alto spessore così come i servizi a esso correlati. L’esposizione sarà insieme a PrintCity Alliance, che promuove il valore della stampa e del confezionamento. Metsä Board è anche al Touchpoint Packaging, un’esposizione speciale volta ai brand, ai packaging designer e ai fornitori di servizi del settore dell’imballaggio.
Il 23 febbraio si terrà un incontro organizzato da Acsg, con Marco Bergamaschi, fondatore dell’agenzia Raimondi & Campbell Associates che rappresenta l’Archivio Crepax.
Nel corso della serata ci racconterà 50 anni di successi di Valentina: dalla pubblicità al fumetto dal cinema alle grandi mostre e al collezionismo.
Bergamaschi ha fondato nel 2012 l’agenzia Raimondi & Campbell Associates, con l’obiettivo di gestire opere artistiche e letterarie nel mondo dell’editoria, gestione dei diritti delle opere, e delle mostre.
Marco Bergamaschi, socio di clubinnovazione.
Rappresenta Archivio Crepax che detiene i diritti di tutta l’opera di Guido Crepax. Con Archivio Crepax, la sua agenzia ha organizzato nel 2013 a Palazzo Reale di Milano la grande mostra dedicata al maestro in occasione del decimo anniversario della sua scomparsa, oltre 40.000 visitatori.
Precedentemente è stato un editore, ha fondato con successo case editrici come Gut Edizioni – Smemoranda (1990), Zelig Editore (1995) e Kowalski Editore (2002 – ora gruppo Feltrinelli).
Nel 2008 ha fondatro con il Gruppo Feltrinelli la società Effedc Srl che ha lanciato i negozi Lefel: Design, oggettistica, cartoleria, libri, memorabilia.
È stato membro di alcuni consigli di amministrazione sempre nel settore editoriale.
Dove, come, quando. Martedì 23 febbraio 2016 dalle 19:00 alle 22:00, Auditorium Pavoni presso Istituto Pavoniano Artigianelli in Via Benigno Crespi 30,
20159 Milano.
Ne avevamo dato notizia a ottobre, e oggi siao lieti di poter confermare che il master si farà!
Si tratta di un Master Universitario di I livello, annuale, istituito dall’Università degli Studi di Parma e promosso dal Dipartimento di Chimica, per rispondere a esigenze culturali di approfondimento nel settore del confezionamento, applicabile in molteplici ambiti compresi quello alimentare, cosmetico e farmaceutico. Permette di conseguire un titolo universitario della valenza di 60 CFU, è articolato in tre mesi circa di lezioni frontali, lo svolgimento di un periodo di tirocinio presso aziende ed enti del settore, e lo sviluppo di un Project Work. Completa il percorso formativo il sostenimento di una prova finale. L’unico master inerente il packaging in Italia, ha solide radici che derivano da un precedente corso universitario triennale e da numerose passate edizioni che hanno permesso la tessitura di una fitta rete di collaborazioni con aziende situate nel territorio del distretto di Parma, ma anche fuori regione.
Il Packaging è materia assolutamente interdisciplinare: fornisce un ampio spettro di competenze legate a materie specifiche che coprono settori disciplinari eterogenei ma essenziali per una formazione aderente alle necessità professionali. Intende formare una figura professionale in grado di inserirsi in realtà industriali sia nel settore produttivo che in laboratorio, operando in gruppi di lavoro, seguendo i processi di produzione, con la capacità di innovare e ottimizzare i prodotti per imballaggio.
Le macchine dotate del sistema di gestione dei dati e del Workflow Connex della Müller Martini sono facilmente integrabili nei sistemi dei suoi clienti. Con Finishing 4.0 Müller Martini dimostrerà a drupa 2016, quali opportunità di crescita offre il collegamento in rete nell’industria grafica.
Impianti automatizzati sono per Müller Martini state-of-the-art. Grazie all’interconnessione delle singole macchine altamente automatizzate con tutti i sistemi coinvolti nel processo di produzione si raggiunge un ulteriore incremento della produttività. Con la soluzione workflow di Mueller Martini conseguentemente basata su JDF/JMF, tutte le macchine, dal singolo aggregato fino alla complessa linea di produzione, sono integrabili nell’esistente sistema di rete del cliente mediante interfacce standard. I sistemi possono essere collegati in rete con il Management Informations System (MIS) operativo nell’interfaccia grafica e costituiscono così convincenti catene di produzione orientate all’efficienza.
L’elemento portante della produzione di stampa digitale e convenzionale è costituito nei sistemi Müller Martini dal Sistema Connex per la gestione dei processi e dei dati. In sala spedizione giornali il Connex.Mailroom collega in rete, per esempio, tutti i processi parziali dal software di produzione alla rampa di carico, supportando l’impiego economico dell’impianto, sia che si tratti di una lavorazione per zone degli stampati, del coordinamento della disposizione dei mettifogli o della perfetta formazione dei pacchi. Contemporaneamente Connex.Mailroom fornisce in tempo reale affidabili cifre di produzione per la gestione aziendale basata su dati produttivi (Management by Numbers).
Il collegamento in rete mediante Connex è un elemento altrettanto imprescindibile anche nelle configurazioni SigmaLine, l’unica soluzione al mondo completa e completamente automatizzata per la produzione digitale di stampati. Connex contiene un processo d’imposizione automatico, che collega in rete la stampa digitale e il confezionamento. Il sistema comanda e controlla tutti i processi necessari per la produzione e garantisce un wokflow continuo, totalmente interconnesso dal PDF fino al libro finito (puro PDF – libro finito).
Finishing 4.0 è già oggi una realtà alla Müller Martini. «Noi stiamo spingendo lo sviluppo nel settore dell’interconnessione da diversi anni e responsabilmente andiamo avanti basandoci sugli standard JDF e JMF», afferma Roland Kost, Direttore Reparto tecnico della Müller Martini Druckverarbeitungs-Systeme. «Allo stesso tempo i sistemi Müller Martini sono anche aperti ad altri formati di dati, fattore questo importante per esempio nella produzione di libri fotografici». Tutti i vantaggi dell’interconnessione continua verranno presentati da Müller Martini a maggio 2016 nelle presentazioni dal vivo sullo Stand dupa A49 nel padiglione 2.
La Synchroline 330: una delle caratteristiche più apprezzate è la flessibilità dei contatti per l’istruzione e l’assistenza tecnica in rete.
Lombardi Converting Machinery, azienda bresciana che da anni si è specializzata in macchine flessografiche a banda stretta di alta precisione, aveva deciso di implementare la propria presenza sui mercati esteri servendosi dei contatti social, e di twitter in particolare.
I risultati non hanno tardato ad arrivare, infatti la prima vendita si è concretizzata in Giordania: una Synchroline 330, macchina da stampa flexo dotata di un’elettronica intelligente con software ad alta tecnologia, che consente di stampare su BOPP, PVC, PE, PET, carta, carta adesiva, carta termica, cartone, materiali accoppiati ecc.
L’ingegnere Khalil Mohaisen direttore della Jordan Computer Forms Co, azienda di stampa di modulistica di sicurezza del Paese che fornisce banche, compagnie aeree e istituzioni governative, era alla ricerca della prima macchina flessografica da affiancare alle sei macchine offset dei propri reparti produttivi. Nella sua ricerca in rete ha scoperto l’esistenza della Lombardi Converting Machinery e delle sue quattro serie di macchine flessografiche, da confrontare con le offerte di mercato.
L’ingegnere Khalil Mohaisen direttore della Jordan Computer Forms Co.
Jordan Computer Forms Co (JCF) è un’azienda fondata nel 1987 da Mr. Radwan Mohaisen per la stampa di modulo continuo, iniziando con una piccola macchina offset monocolore. Nel giro di pochi anni si specializza nel settore della stampa di assegni bancari, buste con i codici PIN, stampa di sicurezza su carta termica, ticket e carte d’imbarco, passando in breve da 3.000 mq agli attuali 6.500 mq con sei macchine offset e 70 dipendenti.
Alla base del successo di JCF è la convinzione che gli affari devono basarsi su un livello superiore di servizi e integrazione tra il venditore e il cliente partner commerciale, con l’ambizione di diventare la più importante azienda giordana nel campo del converting.
«Onestà e integrità devono essere la nostra linea guida verso i clienti. E lo stesso vogliamo con i nostri fornitori» sostiene Radwan Mohaisen. «In linea con la nostra mission – aggiunge – che fin dalla nascita è quella di fornire stampati che offrano protezione e sicurezza finanziaria della più alta qualità a prezzi competitivi, noi miriamo a lavorare in stretto contatto con fornitori e clienti.»
Essendo specializzata nella stampa di assegni, documenti bancari, biglietti aerei, nella ricerca di una macchina per entrare nel mondo flexo, Khalil Mohaisen ha voluto esaminare quanto offre il mercato non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dando molta importanza alla personalità del fornitore.
Ed è così che dopo aver attentamente valutato le offerte di cinque fornitori diversi, e aver orientato la propria scelta sulla Synchroline 330 di Lombardi, ha voluto approfondire la conoscenza della macchina e dell’azienda. Dopo aver incontrato l’ingegner Claudio Lombardi ha visitato l’azienda a Brescia dove con i tecnici ha esaminato a fondo la Synchroline 330, le sue caratteristiche e funzionalità, rimanendo positivamente colpito dalla accuratezza del registro, dalla rapidità di messa a punto e di cambio lavoro, decisamente superiori a tutte le altre macchine della stessa categoria prese in considerazione.
La decisione per l’acquisto è stata presa nella primavera 2015 fissando la consegna per la fine dell’anno. La macchina è entrata in funzione a inizio 2016 con piena soddisfazione soprattutto dell’operatore che JCF ha assunto per la sua esperienza su macchine flexo, il quale ha dichiarato di non aver mai lavorato su una macchina così semplice da manovrare grazie al software intuitivo che controlla tutte le operazioni dalla messa in macchina della bobina, al set up e alla ribobinatura, e per la tecnologia d’avanguardia user friendly senza precedenti.
Uno dei punti di forza apprezzati da JCF in Lombardi è anche flessibilità dei contatti per l’istruzione e l’assistenza tecnica in rete, tanto da considerare Lombardi un “vicino di casa”. Per questo ha anche voluto che sulla macchina fosse applicata una visibile targa tricolore che evidenziasse la tecnologia “made in Italy”.
La Synchroline 330: una delle caratteristiche più apprezzate è la flessibilità dei contatti per l’istruzione e l’assistenza tecnica in rete.
Venetian Floors è il nuovo progetto promosso da Pixartprinting volto alla diffusione di contenuti esclusivi di alto livello. Un processo di culturizzazione legato al design, alla grafica e all’arte sviluppato con lo scopo di offrire agli utenti argomenti fruibili gratuitamente. Il primo appuntamento ci porta alla scoperta di Venezia da una prospettiva insolita, quella col naso all’ingiù. Protagonisti sono gli sfarzosi pavimenti veneziani: gli scatti del fotografo Sebastian Erras immortalano infatti una collezione unica di tecniche, colori, materiali come pietre, marmi, mosaici e vetri.
«Vogliamo essere promotori di un approccio innovativo non solo nel nostro business ma anche nella produzione e diffusione di contenuti. Grazie a questo progetto possiamo rendere disponibili un’incredibile galleria d’ispirazioni, una testimonianza della ricchezza decorativa del nostro Paese e una visione contemporanea del fare fotografia – commenta Davide Turatti, Digital Marketing Manager Pixartprinting – i pavimenti infatti sono ritratti in stile “selfeet”, dall’alto in basso con i piedi del fotografo visibili nell’immagine, una tecnica che sta diventando virale».
Visitando la pagina dedicata dalla grafica accattivante stile Pixartprinting, si può ammirare Venezia con occhi nuovi attraverso citazioni, incontri, racconti, curiosità e naturalmente fotografie. E scaricando la mappa interattiva del percorso, si può anche rivivere e, perché no, replicare, la “passeggiata” tra palazzi, musei, scuole, negozi, teatri, calli, caffè e altri luoghi alla ricerca della suggestiva pavimentazione.
Questo progetto parte da Venezia, città natale di Pixartprinting, ma avrà sviluppi internazionali, toccando i Paesi in cui l’azienda è presente da tempo. Il prossimo appuntamento sarà con Barcellona Floors… stay tuned!
Alla tavola rotonda, moderata da Carlo Alberto Carnevale Maffè (sda Bocconi) sono intervenuti, da destra Marco Calcagni, presidente Acimga, Riccardo Cavanna, Alessandro Grassi, presidente Assocomaplast, Roberto Levi Acobas e Andrea Züge, Direttore Generale Deutshce Messe Italia: a lui il nostro complimenti per la sua ottima parlata italiana!
Di certo chi ha partecipato alla conferenza stampa di The Innovation Alliance si ricorderà questa frase, detta dal Presidente di Ipack Ima e vice presidente Ucima Riccardo Cavanna, per convincere la stampa a parlare bene del packaging, di non vederlo come inquinante, ma anzi, come alleato: fa parte della vita di tutti i giorni di tutti, perché tutti conserviamo del cibo. La filiera dell’imballaggio in Italia è più che mai viva, e attiva, e sforna delle confezioni belle, attraenti, colorate, che vestono cibi e non: il design e la creatività sono infatti alla base del pack.
Per questo motivo cinque manifestazioni fieristiche dedicate ad altrettanti settori dei beni strumentali saranno protagoniste di un nuovo appuntamento espositivo dal 29 maggio al 1 giugno 2018 a Fiera Milano. The Innovation Alliance sarà il format che vedrà insieme differenti mondi produttivi uniti da una forte logica di filiera, dal processing al packaging, dalla lavorazione della plastica alla stampa industriale, commerciale e della personalizzazione grafica di imballaggi ed etichette, fino alla movimentazione e allo stoccaggio della merce pronta al consumo.
Non sarà però, come nell’esperienza 2006-2009, di un quartiere fieristico che ospita fiere diverse dove ognuno «guarda al suo»… al suo profitto, ai suoi visitatori, al suo successo. Ma questa volta si porterà l’intera filiera in fiera, si vuole portare la fabbrica, in fiera, il «ferro», come lo ha definito Cavanna: la fiera è la fabbrica, dove parlare e ascoltare. La exhibition diventa experience, ovvero cervelli, contenuti, storie, clienti, case history. Al centro c’è il processo produttivo, non il prodotto. Dal punto di vista logistico, ci sarà un unico biglietto, e servizi condivisi. Con questo unico biglietto, si accederà a una business comunity. Cinque segreterie lavoreranno in sinergia su questo unico obiettivo.
Si tratta di una proposta che trae forza dalla competenza e dal valore stesso degli attori che la rappresentano. La sinergia creata da queste cinque manifestazioni unisce, infatti, l’esperienza consolidata delle realtà che le gestiscono, integrando le competenze di due tra i principali organizzatori fieristici europei, Fiera Milano e Deutsche Messe, a quella delle principali associazioni di filiera. Sono infatti tra gli organizzatori del progetto tre associazioni aderenti a Federmacchine – Acimga (Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine per l’Industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria, di Trasformazione e Affini), Assocomaplast (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma) e Ucima (che rappresenta i costruttori di macchine per il packaging) – e Argi (Associazione Fornitori Industria Grafica).
Il 50% degli imballaggi è realizzato in plastica (contenitori, bottiglie, film, shopper, imballaggi protettivi); il settore del printing vede il 25% del suo fatturato derivare proprio dal packaging, percentuale che sale al 50% del giro d’affari se parliamo di converting e pre-stampa. La logistica, in tali sinergie, rappresenta un trait-d’union indispensabile per finalizzare le strategie produttive e rendere efficienti quelle distributive attraverso ogni fase della filiera.
I cinque marchi: Ipack-Ima, Meat-Tech, Plast, Print4All e Intralogistica Italia.
Insomma, The Innovation Alliance deve diventare una «piattaforma d’informazione globale», che serva anche a dare delle risposte tecniche (e non) a problematiche di settore, che non devono essere visti come stand-alone ma a 360° questa è la sfida: perché diventi realtà ci sono 2 anni e mezzo di tempo!
Print4All
Roberto Levi Acobas ha portato l’esperienza di Argi, che allo stesso modo cerca di mettere d’accordo il «ferro vecchio» con il «ferro nuovo» – che per la stampa è l’offset e il digitale. «Continuare a essere diversi, ma con un intento comune: la missione, la sfida, il messaggio sociale è creare storie, e renderle fruibili in soli 4 giorni.» La città però deve accogliere il visitatore. Si è così chiesto a Corrado Peraboni, AD di Fiera Milano, di creare un ecosistema città che possa essere anche conveniente, dal punto di vista economico, per chi desidera visitare il nuovo polo.
Per questo motivo si è deciso di mettere sotto il cappello di Print4All, manifestazione alla sua prima edizione dedicata a printing, converting e stampa industriale, che raccoglie l’eredità e rinnova la proposta di Converflex, Grafitalia e Inprinting. Organizzata da Fiera Milano, è di proprietà di Acimga (Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine per l’Industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria, di Trasformazione e Affini) e Argi (Associazione Fornitori Industria Grafica). La stampa per tutto (letterale): le tecnologie flexo, roto, offset, digitali, serigrafiche e di tampografia. La stampa per la grafica e la comunicazione, per il marketing commerciale, per l’editoria, per il packaging, per le etichette, per i settori industriali.
Alla tavola rotonda, moderata da Carlo Alberto Carnevale Maffè (Sda Bocconi) sono intervenuti, da destra Marco Calcagni, presidente Acimga, Riccardo Cavanna, Alessandro Grassi, presidente Assocomaplast, Roberto Levi Acobas e Andrea Züge, Direttore Generale Deutsche Messe Italia
Nel numero di febbraio troverete un articolo sulle novità introdotte dal Jobs Act, a pagina 42.
Sulla scia del successo del Flexo day di Bologna lo speciale Flexo ripercorre gli interventi più interessanti, a firma di un esperto del settore, Emilio Gerboni.
A pagina 34 la prova del direttore su come preparare un file per il W2P: sotto la lente Saxoprint.
Ma le novità non sono finite! Italia Grafica evolve, insieme al settore: da quest’anno infatti il database dei lettori si allarga e abbraccia anche il segmento della prestampa e impaginazione, delle agenzie creative e di progettazione: le parole chiave quindi sono multicanalità e premedia.
Forse qualcuno avrà notato che il titolo dell’editoriale di questo mese è lo stesso di un convegno sul tema della formazione svoltosi di recente a Torino: non è casuale, ma abbiamo deciso di riprenderlo pari pari perché sintetizza molto bene il travaglio che il settore grafico sta soffrendo da qualche anno.
Un settore che si trova costretto tra l’evoluzione tecnologica che ha stravolto i canoni della comunicazione e un cambiamento di mercato che ha portato a un ridimensionamento, e alle volte alla chiusura, di molte delle nostre aziende.