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3D e marketing: un rapporto di collaborazione

I prodotti basati sulla filosofia del 3D printing hanno la capacità di catalizzare approcci collaborativi. Le comunità che si creano sono dei veri e propri ecosistemi aperti: la condivisione serve per incrementare le conoscenze e quindi le possibilità creative.

La stampa 3D ha aperto forme inedite di marketing e di comunicazione partecipativa. Accade per la prima volta un rovesciamento dei parametri tradizionali di produzione. Siamo infatti abituati a vedere i prodotti e gli oggetti nascere da altri materiali e poi essere messi in digitale. Nel caso dei prodotti 3D invece si ha un rovesciamento di questo processo: si parte da progetti digitali (file 3D) che si trasformano in prodotti materici tridimensionali consentendo in questo senso una materializzazione dell’informazione digitale.

Questo approccio particolare determina – se unito al social media marketing e all’ecommerce marketing e al video marketing – la creazione di nuove forme di prodotto, nuovi approcci partecipativi alla realizzazione di un prodotto e forme peculiari di viral marketing.

The Vibe: creare cover personalizzate per iPhone

The Vibe è un’applicazione che genera delle Cover per il proprio iPhone stampate sulla base delle onde sonore dei brani preferiti dell’utente che sta creando/ordinando la propria cover.

Nasce dall’unione di SoundCloud, la celebre piattaforma per permettere agli artisti di caricare la propria musica e agli utenti di «sincronizzare» il proprio account a un altro sito (come Facebook, Twitter, YouTube ecc.) e di condividere le proprie canzoni con altri siti, a un sistema di stampa 3D.

Il procedimento è molto semplice: si connette all’app The Vibe il proprio account di SoundCloud, si sceglie il proprio brano preferito. Un sistema di Stampa 3D stamperà la cover per iPhone con un design unico, basato sulle onde sonore del brano scelto dall’utente.

IMMAGINE-1-TheVibeIl prodotto che di fatto è creato e personalizzato dal singolo utente verrà venduto via e-commerce e spedito all’indirizzo di destinazione.

In questo caso un sistema di stampa 3D genera e dà forma a un prodotto partendo da dati privi di forme, le note, l’armonia espressa attraverso onde sonore, e il prodotto risultante – la cover per iPhone – nasce dall’identità e dai valori del suo creatore rappresentando visivamente le sue emozioni all’ascolto della musica.

The #Cast, uno dei primi casi di integrazione tra presidio medico e social network

The #Cast è un’app molto particolare, tra il medical e il ludico: riprende l’antico rituale di firmare i gessi di chi si è fratturato un arto rovesciandone diametralmente il processo: anziché partire da un gesso per scrivervi sopra, si parte dalle scritte per generare un gesso personalizzato e costruito sui messaggi di auguri.

In pratica nel momento in cui si è nella poco piacevole condizione di avere un arto fratturato, l’app The #Cast consente alla persona infortunata di invitare i propri amici a scrivere dei messaggi di auguri tramite social network che un sistema di stampa 3D tramuterà in un gesso composto appunto dai messaggi di auguri.

Immagine-2-CAST-Media-kitYearbook, il primo libro di ricordi del college tattile

Yearbook è un’app molto importante per chi è non vedente. Consente infatti di «vedere in modo tattile» la rappresentazione 3D dei volti dei propri compagni di college.

Gli Yearbook sono album fotografici che raccontano i ricordi degli studenti del college e sono una vera e propria tradizione delle culture anglofone (USA e UK): purtroppo fino a ora questo rituale non poteva essere esperito fino in fondo da chi è non vedente in quanto basati su fotografia.

Attraverso l’app YearBook il volto di una persona viene trasformato in una rappresentazione 3D permettendo in questo modo a chi non è vedente di avere una visione tattile dei volti dei propri compagni di studi. Provvede inoltre a scrivere in Braille il nome della persona associando in questo modo il volto in 3D al suo nome.

Tatiana, mamma brasiliana non vedente è riuscita ad avere contatto tattile con il proprio bimbo in grembo

Tatiana è in attesa del suo bambino di nome Murilo: essendo cieca può sentire solo le descrizioni del suo ginecologo sull’ecografia, che si prodiga di raccontarle in tutti i particolari facendo dei paragoni sulla somiglianza del suo volto.

Attraverso un sistema di stampa 3D collegato all’ecografo si è realizzato un calco tridimensionale dell’ecografia del bambino consentendo in questo modo a Tatiana di sentire con le mani Murilo, il suo bimbo che porta in grembo.

Questo video che è veramente di una dolcezza indescrivibile è diventato virale durante la festa della mamma ottenendo più di 8 milioni di visualizzazioni. Huggies Brasil ne ha successivamente creato una campagna virale su YouTube – #CountingTheDays – incentrata appunto sul rapporto tra mamma e bambino.

Cambiano i paradigmi della vendita e l’commerce ha un ruolo cardine

Come si vede dal primo esempio di custodie per iPhone (The Vibe), i prodotti derivanti dal 3D printing cambiano radicalmente l’economia di prodotto e l’e-commerce diventa un veicolo fondamentale non solo nella vendita, ma nella concezione di questi prodotti: vendita e concezione/personalizzazione del prodotto diventano in questo senso un tutt’uno.

L’app che produce cover di iPhone ci fa comprendere come tramite i prodotti 3D non esiste più un prodotto finito, ma il prodotto diventa personalizzato da parte dell’utente e il processo di personalizzazione avviene in diretta on demand durante la fase di acquisto via e-commerce (compro personalizzando il mio prodotto).

Oltre a ottenere prodotti personalizzati e non più standardizzati e seriali, vengono sensibilmente ridotti i tempi di spedizione in quanto ogni prodotto è stampato nel service 3D logisticamente più vicino al domicilio del cliente (come mette in evidenza Carine Carmy in uno studio pubblicato su AdAge il 28 marzo 2013.

Un vantaggio molto interessante dei sistemi di stampa 3D applicati all’ecommerce sta nel fatto che con i sistemi 3D i retailer si trovano nella condizione di essere totalmente estrnei dal doversi preoccupare di dare forma al prodotto. Loro concorrono nel dare ai propri clienti o aspiranti clienti la possibilità di creare/definire/personalizzare i loro prodotti e una volta pagato, il centro di stampa 3D più vicino al cliente si occuperà di stamparlo e consegnarglielo. Di fatto i retailer diventano dei produttori di file digitali.

Personalizzazione dei prodotti ed effetti di diffusione virale sui social: da Insta3D a Espresso Cup

Attraverso le App di 3D printing ogni consumatore può agire su un livello altissimo di parametri creandosi la sua versione di prodotto a sua immagine e somiglianza e definendo in molti casi un prodotto unico e irripetibile nato dai suoi bisogni come per esempio alcune app simili a Insta3D che consentono di creare una versione in 3D del proprio avatar sui social network.

Non deve stupire per questo motivo l’altissimo livello di interesse virale che questi prodotti determinano, come è avvenuto per il progetto 3D Printed Rocket Espresso Cup che subito dopo il lancio è diventato immediatamente molto virale.

È infatti bastato inserire alcune immagini delle tazzine di caffè di ceramica ottenute attraverso un procedimento di stampa 3D su Flickr.com per vedere subito una proliferazione da parte delle varie community di Tumblr blog e altri social network creando un mix quasi esplosivo di crescita esponenziale e consentendo agli utenti tramite la condivisione, di scambiarsi pareri, consigli e suggerimenti sui prodotti.

Il design collaborativo e la stampa 3D

Una delle caratteristiche che si notano negli esempi è l’alto livello di collaborazione nel generare i prodotti, che nel caso di The #Cast – l’app del gesso – diventa fondamentale alla generazione di un prodotto.

Esistono in questo senso diverse comunità di condivisione di conoscenze e progetti relative al 3D printing. Una di queste è ShapeWays.com, il più grande marketplace di 3D printing al mondo la cui mission è di consentire a chiunque di dare vita alle proprie idee.

Shapeways consente a chiunque di dare vita al proprio prodotto in cinque passaggi.

Primo: disegnare il proprio prodotto in 3D con i più comuni software adatti allo scopo.

Secondo: caricare il progetto in 3D sul sito di Shapeways che

Terzo: si occuperà della messa in stampa del prodotto.

Quarto: tramite il MarketPlace Shapeways consentirà ai clienti di acquistare il prodotto e di personalizzarlo.

Quinto: tramite Shapeways la community può – e nella quasi totalità dei casi lo fa – condividere i prodotti.

HP a quota 30.000

HP Latex 3500 è progettata per gestire grandi workflow.
HP Latex 3500 è progettata per gestire grandi workflow.

HP ha annunciato l’installazione di 30.000 stampanti Latex dal suo lancio nel 2008, dimostrazione di come queste siano diventate le soluzioni maggiormente scelte da provider di servizi di stampa in tutto il mondo.

«30.000 installazioni sono un risultato eccezionale», ha detto Joan Perez Pericot, Worldwide Marketing Director, Large Format Printing, HP. «La versatilità della tecnologia HP Latex ha permesso ai nostri clienti di diventare pionieri di nuove applicazioni ad alto profitto, come la decorazione di interni, e di focalizzarsi su margini di mercato più elevati, raggiungendo una clientela interessata a usare solventi ecologici, solventi o inchiostri UV-curable».

Le stampanti HP Latex stanno diventando un nuovo standard di mercato e i fornitori di servizi media sostengono questo trend. Sono più di 72 i fornitori di servizi media e più di 360 media differenti a essere certificati per le HP Latex.

Le stampanti HP Latex 310, 330, 360 e 370 aiutano i clienti a espandere efficientemente il loro mercato nell’ambito delle applicazioni per grandi formati, raggiungendo i segmenti indoor, che altrimenti i solventi non potrebbero raggiungere, con qualità e velocità elevate per consegne dei lavori nello stesso giorno, oltre che a garantire un ambiente di lavoro più salutare.

Le stampanti HP Latex 3100 e 3500 forniscono al provider di servizi di stampa i mezzi per lavorare a elevati volumi di produzione in tempi brevi per una vasta gamma di applicazioni. La stampante HP Latex 3500 è progettata per gestire grandi workflow, rendendola la soluzione ideale per la produzione di applicazioni esclusive, per l’aumento della produttività e la riduzione dei costi di produzione. La stampante HP Latex 3100 fornisce una qualità dell’immagine elevata per una serie di applicazioni indoor e outdoor; è l’ideale per grandi espositori e cartellonistica offrendo ai PSP la possibilità di diversificare la loro offerta di servizi.

HP Latex 3500 è progettata per gestire grandi workflow.
HP Latex 3500 è progettata per gestire grandi workflow.

Ulteriori informazioni sulle nuove soluzioni HP Latex sono disponibili qui. Video dei prodotti e novità sono disponibili su Facebook, Twitter e YouTube.

Le carte Artic Paper scelte per simboleggiare un pezzo della storia d’Italia

From the Garage to my Way è un viaggio fotografico tra passioni per i motori, dettagli e paesaggi, tutto reso «vero» grazie alla superfice della carta che riproduce la tridimensionalità delle immagini che ci accompagnano per tutto l’anno.

In collaborazione con l’agenzia torinese Brunazzi & Associati, Arctic Paper Italia ha prodotto un originale calendario per il 2016.

Il filo conduttore del calendario è la strada: inediti scatti fotografici mostrano un percorso attraverso le differenti stagioni e le celebri auto italiane, progettate nei minimi dettagli dall’estro di rinomati designer che hanno contribuito a motorizzare il nostro Paese.

Si incontra la lussuosa Giulia, qui nella versione spider cabrio che nasce dall’idea di Giovan Battista Pininfarina nel 1962, allora un sogno quasi irraggiungibile. La simpatica 500, regina delle utilitarie, nel suo impareggiabile design di Dante Giacosa (1957), ancora oggi amato in tutto il mondo nelle più moderne versioni. Poche primavere precedenti, la mitica Lambretta cavalcava le strade dei più arditi anni ‘50.

Nelle originali fotografie del calendario le delicate tinte delle cromature della carrozzeria emergono a contrasto con gli sfondi grezzi del cemento di un’autorimessa. I dettagli del cuoio del rivestimento della leva del cambio della Giulia acquistano una profondità tridimensionale, come i paesaggi nei quali si proiettano anonime strade di Paesi agli antipodi.

Le morbide carte patinate opache senza legno ad alto spessore Arctic Volume, qui nella versione bianco naturale Arctic Volume White, mettono in risalto i colori desueti delle auto d’epoca trasmettendo nostalgici ricordi alla guida immaginaria di un prezioso volante e strumenti di bordo vintage.

L’elegante tinta crema di Munken Pure, gioiello delle carte naturali di pregio Munken Design, rende vera la polvere battuta di uno sterrato, piuttosto che un tappeto di neve di un paesaggio montano. Le immagini acquistano calore, mentre il testo stampato una veste più elegante.

calendario

Gli stampatori davanti alla scelta delle tecnologie digitali

Le preoccupazioni economiche, la minaccia tecnologica e l’incertezza sul futuro hanno contribuito a una crisi di fiducia nel settore della stampa. Se aggiungiamo aspettative di settore e gamme di supporti in rapida evoluzione si ottiene un settore che da anni si trova sotto pressione. Ma è in corso un’inversione di tendenza. La stampa si sta reinventando per diventare più vivace che mai e piena di energie in un mondo di comunicazioni multicanale.

Anni di stravolgimenti hanno spinto gli stampatori a perfezionare i loro sistemi, a ridurre al minimo gli scarti e ottimizzare l’automazione e l’efficienza dei processi. La gestione ottimizzata dei processi basata su una risorsa rinnovabile rende la stampa un mezzo altamente sostenibile, oltre che efficiente. La creazione di una coscienza ambientale sta spingendo gli acquirenti di supporti attenti all’ambiente a rivolgere nuovamente la loro attenzione alla stampa.

Dinamiche complicate

Le forze che attualmente definiscono il settore della stampa e la sua sostenibilità sono complesse e spesso creano confusione negli stampatori e nei loro clienti. Tali fattori comprendono supporti elettronici, innovazione tecnologica, modelli commerciali crossmedia, normative ambientali, economia globale e un pubblico sempre più mobile e interattivo. InMobi, azienda di sviluppo di piattaforme pubblicitarie mobile, stima che i consumatori trascorrono un’incredibile percentuale del 37% del tempo dedicato ai media sui supporti portatili. I marchi globali stanno traendo vantaggio da tale tendenza. Mark Fellows di McCann, un’agenzia pubblicitaria globale, ha lavorato con Ikea per stampare grafiche speciali anziché codici QR nei cataloghi, in modo che «i contenuti estesi vengano attivati da scansioni nelle pagine di simboli speciali.» Questi smartphone acquisiscono il link dai siti Web Ikea per avere ulteriori idee per decorazione di interni e upselling.

Ma le nuove complesse opzioni di media, l’adozione della tecnologia digitale e le aspettative in ambito ambientale possono generare incertezza nel settore. Per molti stampatori le decisioni di investimento in un tale clima possono essere rischiose e quindi stanno esplorando con cautela nuove strategie commerciali, adottando gli strumenti digitali per rispondere alle esigenze in evoluzione dei loro clienti. Gli stampatori di successo stanno rimodellando le loro attività per aiutare i clienti a trarre vantaggio dai canali e allineare obiettivi commerciali e ambientali.

Un problema di tutti

Nuove risposte sul breve termine e una consapevolezza ambientale promossa fino all’eccesso non sono sufficienti per fare la differenza. La sostenibilità è un problema globale e fondamentalmente economico che richiede risorse enormi per essere risolto.

«Le soluzioni ambientali sono fondamentalmente economiche, quindi si tratta di un problema condiviso,» Stephen Fitzgerald, cofondatore Affirmative Investment Management.

Affermative Investment Management è la prima azienda che si dedica alla gestione delle obbligazioni verdi. Il gruppo di organizzazioni che affronta il cambiamento climatico e la riduzione dell’impatto ambientale è in crescita. Dall’UNFCCC e ISO fino alla Sustainable Green Printing Partnership negli USA, oltre a moltissimi progetti ambientali locali più piccoli, sta aumentando la consapevolezza del fatto che la gestione ambientale è responsabilità di tutti e una necessità per il pianeta.

Stampa sempre e ovunque

La sostenibilità ambientale non è un aspetto che viene risolto facilmente ma il settore della stampa può fare la differenza. La stampa non è sostenibile solo perché impiega risorse rinnovabili. Il collasso dei settori tradizionali della stampa ha spinto a un consolidamento diffuso e a uno slancio a reinventarsi. Gli stampatori hanno automatizzato e ottimizzato i processi, riducendo gli scarti e le emissioni in eccesso. In tutti i settori e in tutte le aree geografiche la sopravvivenza ha imposto una produzione flessibile ed efficiente basata su automazione e standardizzazione. Gli standard di settore come la serie ISO 12647 sono emersi a sostegno di una produzione basata sui dati e sul controllo dei processi, traducendosi in meno sprechi. La produzione automatizzata e standardizzata gestisce la qualità cromatica e il consumo degli inchiostri tenendo conto dei supporti e per la stampa digitale. Grazie alla tecnologia, agli standard e alle competenze dello stampatore, gli acquirenti di supporti possono essere certi che i colori saranno precisi a ogni ripetizione, dalla grafica per edifici e banner fino a etichette e imballaggi per prodotti. E questa efficienza consente di ridurre al minimo emissioni e sprechi, migliorando la sostenibilità ambientale e commerciale.

Imballaggi ed etichette in prima linea

Imballaggi ed etichette sono forse la nostra esperienza di stampa più comunemente condivisa.

«Un imballaggio responsabile protegge il prodotto, ne prolunga la durata sullo scaffale e garantisce che sia sicuro per il consumatore Ken MacKenzie, managing director Amcor.

L’organizzazione europea per l’imballaggio e l’ambiente afferma che «l’imballaggio deve essere in grado di svolgere il proprio ruolo determinante in una economia circolare ottimizzando l’uso di risorse, riducendo gli sprechi e ampliando il valore in un prodotto e nell’economia.» Gli stampatori stanno investendo tenendo in considerazione la sostenibilità.

«La sostenibilità è un elemento fondamentale dei nostri criteri strategici al momento di selezionare i fornitori di tecnologia per lo sviluppo della nostra attività e lavorare con partner come Xeikon in particolare ci ha consentito di investire in una piattaforma, certi che la sostenibilità costituisce un aspetto fondamentale per la nostra e per la loro filosofia Adrian Steele, managing director Mercian Labels.

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La qualità cromatica trasmette i valori dei proprietari dei marchi e i loro messaggi ambientali e di sostenibilità. La velocità dà impulso alla produzione di imballaggi ed etichette per i beni di largo consumo. SmileyColor, un gruppo di consulenza per la produzione di imballaggi negli USA, afferma che il ritardo di un giorno sulla distribuzione del prodotto sugli scaffali può costare a un marchio $100.000, quindi l’efficienza e il controllo dei processi sono fondamentali. L’equilibrio tra l’economia volta a ottenere un fatturato elevato e l’impatto ambientale gestito assieme al controllo degli sprechi è molto fragile.

Lo scenario

Nonostante la portata e la complessità insite nel raggiungimento di tale sottile equilibrio, il settore degli imballaggi sta reagendo. Un esempio ambizioso è quello di Carlsberg Circular Community (CCC). Tra le altre attività, questo gruppo di fornitori Carlsberg e globali sta sviluppando materiali per imballaggio ottimizzati per il riciclo e il riutilizzo. La Green Fibre Bottle, biodegradabile e biologica, è attualmente in fase di sviluppo e consisterà principalmente di fibre del legno ottenute da fonti sostenibili.

«L’adozione di partership strategiche ci può consentire di ottenere risultati in misura e portata molto più ampie per le nostre attività di sostenibilità e siamo entusiasti ogni volta che un partner potenziale ci contatta per richiedere di accedere alla community. Assieme possiamo creare un impatto veramente duraturo Simon Boas Hoffmeyer, sustainability director presso Carlsberg Group.

Green Fiber Bottle Prototype - Carlsberg GroupLa Green Fiber Bottle potrebbe rappresentare un’opportunità anche per stampatori di packaging innovativi: «attualmente non contiamo nessun partner attivo nel settore della stampa nella CCC, ma in nessun modo ne escludiamo la partecipazione.»

Legislazione e denaro

Investire in alternative sostenibili sta diventando un aspetto di importanza crescente per governi e investitori, oltre che per gli acquirenti di supporti. Stephen Fitzgerald è anche membro del comitato che gestisce il fondo sovrano dell’Australia, istituito per garantire finanziamenti completi delle prestazioni pensionistiche del governo federale. Fitzgerald afferma che «i governi devono credere che ci sono cose che dovremmo fare per tutelare l’ambiente perché si tratta di un problema condiviso, ma in realtà ciò che fa la differenza è assumersi le responsabilità e fare veramente qualcosa.»

È difficile, ma ci stiamo arrivando. Stando a McKinsey, un’agenzia di consulenza, la sostenibilità è un elemento permanente a livello gestionale per il 70% dei CEO. Freddie Woolfe, direttore associato per l’impegno aziendale di Hermes Investment Management auspica che «le aziende prendano impegni più forti per affrontare problemi come la deforestazione, eliminando prassi di silvicoltura insostenibili dalle loro supply chain.» Fitzgerald afferma che «il nostro compito è ottenere redditività, ma esiste una componente ESG (ambientale, sociale e di governance) in ciò che facciamo.»

Il controllo delle emissioni nell’aria, nell’acqua e nella terra e le normative che disciplinano l’uso delle sostanze chimiche coinvolgono tutti i settori, compreso quello della stampa. Gli USA stanno rendendo più rigide le leggi in ambito ambientale in numerosi stati e a livello federale si stanno prendendo come riferimento i generatori di energia. In Cina è in fase di sviluppo una rigida legislazione in campo ambientale, ma esistono fattori di incoerenza che affliggono la legislazione globale. Fitzgerald spiega che «questo non è un catalizzatore in Australia, ma lo è in Germania e in Scandinavia.» Anche i mercati non sono uniformi. Steel afferma che «la sostenibilità rappresenta un fattore che interessa in modo diverso la nostra base clienti: alcuni la considerano un elemento importante nella selezione dei loro fornitori e nel processo di audit, mentre altri non sono semplicemente interessati.» Aggiunge che «il mercato non ci ha spinti ad adottare un sistema di gestione ambientale particolare e quindi gestiamo attivamente la nostra conoscenza della normativa tramite le risorse online.»

A vari livelli in diverse aree geografiche, le norme limitano le composizione dei supporti, degli inchiostri e dei materiali da stampa e disciplinano anche la gestione dei rifiuti. Alle aziende del Regno Unito che utilizzano imballaggi che pesano oltre 50 tonnellate all’anno è richiesto di recuperare e di riciclare gli scarti da imballaggi. Qui e altrove gli stampatori che utilizzano formule di inchiostro con elevate percentuali di VOC devono soddisfare requisiti con diversi livelli di severità per tutelare la salute e la sicurezza ed evitare di inquinare. I produttori di inchiostri devono soddisfare diverse normative chimiche, in particolare per gli inchiostri di imballaggi di prodotti deperibili. Gli inchiostri a bassa migrazione sono fondamentali ma le formule non devono mettere a repentaglio il materiale su cui sono stampati o i contenuti dell’imballaggio.

Prassi standard

Il rapporto ISO 17098 sulle sostanze e sui materiali che potrebbero impedire il riciclo rappresenta uno tra i molti strumenti utili. Gli standard quali l’ISO 14001 (sistemi di gestione ambientale) e ISO 16759 (calcolo dell’impronta di carbonio della stampa) consentono agli stampatori di agevolare gli impegni ambientali pubblici dei clienti, che possono rivelarsi ambiziosi. Kingfisher, un conglomerato del settore multi-retail, desidera utilizzare «legno e carta provenienti al 100% da fonti gestite in modo responsabile in tutte le nostre aziende entro il 2020,» stando a Jamie Lawrence, consulente senior alla sostenibilità. Kingfisher desidera raggiungere la conformità alle normative ambientali come il Lacey act negli Stati Uniti, il regolamento sul legname dell’UE e le restrizioni sulle sostanze pericolose II, oltre ad altre normative man mano che si presentano.

Ma nulla può cambiare se i clienti non condividono gli obiettivi di sostenibilità. I proprietari dei marchi possono spingere verso una dipendenza ridotta dai materiali principali, portando all’innovazione dei supporti per etichette e dei processi di stampa. Ma il mercato e l’economia stimolano il settore della stampa affinché sia più sostenibile, quindi la sfida maggiore per la sostenibilità della stampa è la relazione tra priorità commerciali, pratiche e sostenibilità.

Questa dinamica influisce su tutti gli aspetti e i collegamenti interni della supply chain dei supporti di stampa, richiedendo motivazione e risorse. La gestione dell’impatto ambientale della stampa richiede un impegno nei confronti di obiettivi commerciali, pratici e di sostenibilità, oltre alla loro chiara articolazione.

Il modo in cui gli stampatori riescono a ottenere un equilibrio tra questi interessi è soggettivo. Devono essere in grado di creare prodotti all’interno di un quadro ambientale coeso e ottenere dei guadagni. Lo sviluppo delle politiche della sostenibilità e dei modelli di produzione rappresenta un’enorme sfida per le supply chain dei supporti di stampa. Ma è una sfida che tutte le parti coinvolte possono accettare.

L’autore: Laurel Brunner

Laurel è attiva da oltre 30 anni nel settore dell’industria grafica. Ha iniziato a lavorare come contabile per un’azienda di stampa a Londra ma si annoiava e ha iniziato a viaggiare. È rimasta coinvolta nella rivoluzione del desktop publishing in California per l’organizzazione Seybold, dove è stata una figura fondamentale nello sviluppo delle conferenze Seybold. Negli anni ha lavorato in modo esclusivo nei settori di prestampa ed editoria, e si è specializzata nella prestampa digitale, nella produzione digitale e nella stampa digitale. È direttore generale di Digital Dots, che offre consulenza internazionale e servizi formativi.

Laurel collabora con diversi gruppi di lavoro ISO ed è l’organizzatrice del gruppo di lavoro 11 ISO. Questo gruppo sviluppa gli standard relativi all’impatto ambientale della tecnologia grafica, inclusi i supporti di stampa. Lo standard ISO 16759 per la quantificazione e il calcolo dell’impronta di carbonio dei supporti di stampa, pubblicato nel luglio 2013, fornisce un quadro per i calcoli dell’impronta di carbonio dei supporti di stampa. Laurel offre consulenza privata e servizi editoriali a un ampio gruppo di editori, produttori e associazioni di settore. Il suo lavoro compare regolarmente in pubblicazioni e su siti Web di tutto il mondo. Laurel partecipa regolarmente come relatrice a eventi di settore in America settentrionale e meridionale, in Europa e Asia.

Laurel è inoltre professore ospite presso l’Università tecnica di Shenzen in Cina e fa parte di un piccolo gruppo di Women of Distinction selezionate dagli editori USA Output Links. Afga Graphics le ha conferito il premio Sustanaibility Award per il suo lavoro nell’ambito della sostenibilità e anche l’associazione indonesiana per il settore della stampa ATGMI le ha conferito un riconoscimento per il suo lavoro.

Laurel Brunner

La prima edizione di Advances in the Packaging Industry

di Emilio Gerboni

L’evento, promosso congiuntamente da Giflex – Gruppo Italiano Imballaggio Flessibile – e dal Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Salerno, è stato organizzato con la collaborazione del Centro Regionale di Competenza Tecnologie e del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Salerno.

«Si tratta di un’idea lanciata dall’Ing. Mario Mensitieri, della società Icimen e membro del Comitato Esecutivo Giflex – dichiara l’Ing. Italo Vailati, Segretario di Giflex – con l’obiettivo di coinvolgere imprese internazionali, centri di ricerca ed enti accademici che contribuiscono attivamente allo sviluppo dell’imballaggio protagonista della nostra civiltà e componente essenziale del nostro benessere.»

Mario Mensiteri.
Mario Mensiteri.

Un intenso programma di interventi di alto profilo ha radunato oltre 170 congressisti a Castel dell’Ovo in un’ampia sala attrezzata con tutti i supporti audiovisivi e un sistema di traduzione simultanea dato che l’evento si è svolto interamente in inglese.

Dopo il saluto di benvenuto di Domenico Acierno del Centro Regionale di Competenza Tecnologie e l’introduzione di Michele Guala di Giflex, ha preso la parola Giuseppe Marrucci dell’Università Federico II che nel suo intervento ha trattato ampiamente dei Processi di modellazione per l’imballaggio flessibile. Egli ha esordito ricordando che l’imballaggio flessibile ha registrato un notevole progresso negli ultimi decenni grazie alle richieste del mercato e all’impiego di nuovi materiali unitamente allo sviluppo di nuove tecnologie e al perfezionamento di quelle esistenti. Analogamente a quanto avviene anche in altri settori, gran parte dei progressi derivano da tentativi ed errate procedure tramite l’accumulo di esperienza e l’acquisizione di conoscenze maturate in vari campi. Tuttavia, in alcuni casi, il progresso scaturisce da un’attenta analisi del problema specifico che porta a formulare un modello che descriva correttamente il processo e sia quindi in grado di indicare utili previsioni, per esempio sugli effetti delle modifiche di rilevanti parametri. Ciò premesso, il relatore ha illustrato tre casi specifici di modelli prevedibili che possono essere sviluppati praticamente:

1) l’orientamento delle molecole nella produzione del film mediante soffiaggio (blowing),

2) la modellazione nella produzione del film per colata (casting),

3) la modellazione delle proprietà barriera dei film.

È importante rilevare che lo studio di Marcucci dimostra che nel processo di soffiatura le molecole risultano orientate secondo la direzione di macchina e in senso trasversale in base alla velocità di scorrimento del film che passa dallo stato fuso a quello solido nell’area di raffreddamento ed è quindi importante calcolare correttamente la tensione in quell’area. Per quanto attiene alla produzione di film con tecnologia casting, il relatore ha ricordato gli interessanti risultati ottenuti presso il laboratorio dell’Università di Salerno confrontati con una produzione industriale. Misurazioni eseguite su un polipropilene commerciale per differenti ratei di flusso e gradi di stiramento comprendevano la determinazione della larghezza del film, la temperatura, l’orientamento molecolare e la cristallinità lungo la direzione di stesa. In merito alle proprietà barriera del film, generalmente richieste per prevenire l’ossidazione, è dimostrato che l’orientamento molecolare influenza in modo significante le proprietà barriera; infatti, la morfologia cristallina è sensibilmente modificata dall’operazione di stiramento del film: le lamelle cristalline vengono orientate e si formano strutture fibrose, pertanto le proprietà barriera di un film orientato risultano superiori. Marrucci ha quindi concluso che sono indispensabili esperimenti in laboratorio e sulle linee di produzione unitamente ad analisi dei processi fisico-chimici che ne fanno parte.

Un programma scientifico ricco e articolato

Sono stati ben 35 gli interventi svolti in sette sessioni nel corso di due intense giornate di lavoro con l’intervento di esperti e docenti provenienti da vari Paesi europei, dalla Cina e dagli Stati Uniti. Oltre a temi specifici inerenti i materiali e le tecnologie di stampa e converting per l’imballaggio flessibile, grande attenzione è stata rivolta agli aspetti della sostenibilità, della protezione ambientale, della salvaguardia della salute umana tramite adeguati imballaggi alimentari. Ecco alcuni titoli significativi tra i tanti: Impatto del packaging flessibile sulle proprietà organolettiche degli alimenti. Inchiostri funzionali per applicazioni nel packaging attivo. Tecniche termo-analitiche per analizzare la qualità della carta per imballaggio. Sostenibilità nel packaging – importanza della consociazione. L’uso di film metallizzati per confezioni alimentari e imballi decorativi. La stampa di componenti elettronici e l’imballaggio. Trattamento superficiale senza Cromo su foglia di Alluminio per imballaggio flessibile.

La sessione Poster

Parallelamente alle sette sessioni con presentazioni da parte di relatori, era attiva in una sala attigua la mostra di 28 Poster con diciture, immagini e diagrammi per illustrare visivamente diversi temi che non hanno trovato posto nel programma scientifico sopra illustrato. Gli argomenti trattati erano molteplici e spaziavano dalla Biosostenibilità, innovazione e ricerca per il futuro ai Film commestibili antimicrobici basati su strati chitosan modificati contenenti nanoemulsioni di oli essenziali.

Un evento culturale e conviviale al Monastero di Santa Chiara

La sera di Giovedì 19 i congressisti hanno goduto di una piacevole parentesi con la visita al celebre Monastero di Santa Chiara e al sottostante sito archeologico di età romana accompagnati da una esauriente guida culturale. Successivamente ha avuto luogo la cena di gala nel suggestivo refettorio del Monastero ove le piacevolezze gastronomiche della cucina napoletana sono state accompagnate dalle musiche di un quartetto d’archi. Una serata rilassante e corroborante per prepararsi a una seconda giornata congressuale molto intensa, conclusasi con notevole soddisfazione per i partecipanti e gli organizzatori.

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Italo Vailati

«Riteniamo che questa prima edizione del Congresso API sia stata un successo per il buon numero di partecipanti e per l’elevato contenuto delle presentazioni» ha dichiarato Italo Vailati. «Sicuramente l’iniziativa avrà un seguito e decideremo insieme ai nostri partner se ripeterla a Napoli o in altra sede al Sud o al Nord. È comunque emerso in modo chiaro che il mondo del Packaging flessibile (alimentare e non food) sta vivendo una fase di sviluppo molto intensa e sono molteplici le realtà produttive e accademiche impegnate direttamente nel processo evolutivo con contributi tecnologici e scientifici secondo le indicazioni di un mercato dinamico sempre più esigente».

Nasce la campagna di rottamazione dei ricambi Heidelberg: Intelligent Service e Camporese Loves Green

Parte integrante del gruppo Camporese Spa, Intelligent Service (IS) contribuisce alla tutela dell’ambiente in quanto si occupa di manutenere le macchine da stampa «usate» rendendole perfettamente operative.

Tale attività limita il consumo di materie prime utilizzate nella costruzione di nuove macchine da stampa e quindi riduce inutili sprechi consentendo ai clienti un risparmio economico.

Lo staff di tecnici elettronici e meccanici di Camporese e Intelligent Service sono impegnati tutti i giorni in processi di revisione delle macchine Heidelberg che includono ispezione, stoccaggio, smontaggio, pulizia e sostituzione di parti. Eseguono anche riparazione, verniciatura, rimontaggio e calibrazione di tutte le componenti meccaniche, oltre alla stampa con print test. Ove possibile e per tutti i processi (in particolare nella fase di pulizia) i tecnici utilizzano solo solventi e prodotti totalmente ecologici.

Così, quando le problematiche ambientali si fondono con le esigenze economiche del cliente, non può che nascere la «Campagna Rottamazione Ricambi Heidelberg».

Dedicata a tutti i possessori di macchine da stampa Heidelberg, e quindi non solo ai clienti Camporese e Intelligent Service, l’iniziativa si focalizza sulla possibilità di far fruttare gli investimenti ormai obsoleti o non funzionanti delle aziende grafiche.

Da oggi è infatti possibile guadagnare rivendendo i vecchi pezzi a magazzino di interesse per le due società e ricavarne profitto: schede, rulli, pompe e parti meccaniche in giacenza utilizzate torneranno così a essere utili e remunerative.

Per informazioni contattare 0297164386 oppure scrivere a questo indirizzo e-mail.

Ricoh lancia la sua prima stampante 3D pensata per il settore manifatturiero

Ricoh AM S5500P è una soluzione che offre qualità e velocità elevate e supporta i materiali PA6 e PP che sono di importanza strategica per il settore manifatturiero, in particolare per l’industria dell’automotive: è in grado di produrre oggetti ad alta risoluzione e durevoli utilizzando la tecnologia SLS® (Selective Laser Sintering). Si tratta di una soluzione per la sinterizzazione laser selettiva. Oltre ai materiali polimerici utilizzati con il metodo SLS (come per esempio PA[1] 11 e PA12) possono essere utilizzati anche i materiali PA6 e PP[2]. Ricoh AM S5500P può per esempio realizzare componenti automobilistici di grandi dimensioni per test funzionali oppure prodotti finiti. Con un volume di costruzione di 550×550×500 mm (ampiezza×profondità×altezza), questa stampante 3D può produrre differenti oggetti contemporaneamente e prototipi di grandi dimensioni in una sola volta.

RICOH AM S5500PPer lo sviluppo della AM S5500P Ricoh ha collaborato con Aspect, società con cui continuerà a collaborare per sviluppare materiali proprietari e migliorare le funzionalità.

Nel settembre 2014 Ricoh ha annunciato a livello globale la propria strategia in relazione all’Additive Manufacturing Business (AM Business). Fino a questo momento ha distribuito in Giappone soluzioni 3D di terze parti e supportato i clienti con un’ampia gamma di servizi, dalla consulenza alla progettazione, ai processi di post-produzione. AM S5500P entra a fare parte dell’offerta per la stampa 3D. L’Italia sarà uno dei mercati principali all’interno della strategia europea e localmente verrà istituita una business unit dedicata all’additive manufacturing.

Più nel dettaglio, Ricoh offre un supporto end-to-end alle aziende che vogliono esplorare i vantaggi dell’additive manufacturing. Il supporto include:

  • progettazione/design/ingegnerizzazione
  • prototipazione rapida
  • competenze tecniche su tecnologie e materiali
  • servizi di finitura
  • supporto post-vendita

Ricoh partecipa a Formnext 2015, fiera dedicata alla stampa 3D (Francoforte, 17-20 novembre 2015). Presso lo stand D20 (Padiglione 3.1) gli esperti Ricoh presentano la AM S5500P e la gamma di servizi a supporto.

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[1] PA (Poliammide): Nylon. Polimeri in polvere che offrono resistenza e flessibilità.

[2] PP (Polipropilene): Polimeri in polvere leggeri, molto durevoli e flessibili.

Saxoprint lancia la versione mobile del sito per smartphone e tablet

Saxoprint risponde all’uso crescente di smartphone e tablet e del boom dell’E-Commerce con il lancio della versione mobile del sito: i clienti possono visualizzare i prodotti e i servizi, nonché calcolare il preventivo totale dell’ordine direttamente dal proprio dispositivo mobile, esattamente come nella versione desktop. È possibile configurare i prodotti stampati su smartphone e tablet e successivamente trasmettere i file di stampa comodamente dal proprio pc. Inoltre, grazie a un menu di navigazione semplice e intuitivo, gli utenti potranno accedere in pochi clic a tutti le sezioni del sito, a tutte le informazioni riguardanti l’azienda e il trattamento dei dati e al servizio di assistenza personale dedicato.

Per maggiori informazioni è possibile contattare l’assistenza Saxoprint: un operatore risponderà, in italiano, a tutte le domande, assistendo il cliente nella totalità dell’ordine, dal caricamento del file fino alla spedizione.

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Saxoprint offre ai propri clienti la possibilità di sfruttare i servizi del proprio shop online anche tramite i dispositivi mobili.

La tecnologia HP Indigo dà vita al libro che celebra i premi Nobel per la pace

HP Indigo 10000.
HP Indigo 10000.

Il libro è stato presentato ai premi Nobel e ai giovani delegati durante il 15° Summit mondiale dei premi Nobel per la pace, che siè tenuto a Barcellona dal 13 al 15 novembre. Tra i vari ospiti erano presenti anche i Capi di Stato mondiali, il Sindaco di Barcellona e alcune star di Hollywood.

Being Nobel è stato scritto da Livia Malcangio e stampato in Germania da Elanders, che ha scelto la HP Indigo 10000 Digital Press per dare vita a questa splendida storia, grazie alla sua capacità di produrre stampe fotografiche con dettagli rifiniti e di garantire una qualità superiore delle immagini in tempi molto brevi.

Giornalista italiana e attivista dei diritti umani, Livia Malcangio lavora dal 2001 per la segreteria del Summit mondiale dei premi Nobel per la pace. «Grazie a Being Nobel posso condividere la mia passione per le storie di uomini straordinari con i quali ho avuto la fortuna di lavorare», ha affermato la Malcangio. «Il libro parla dell’importanza di cambiare il modo in cui la storia viene oggi insegnata, appresa e capita dai giovani di tutto il mondo, e di interpretarla non più in funzione della guerra, bensì della pace».

Con più di 170 immagini, illustrazioni e mappe, il libro descrive le coraggiose storie dei recenti vincitori del premio Nobel per la pace, tra cui Mikhail Gorbachev e Desmond Tutu, il Dalai Lama e la diciottenne Malala Yousafzai, il premio Nobel per la pace più giovane della storia. Being Nobel, suddiviso per continenti, è arricchito da intense fotografie e illustrazioni. In ogni capitolo sono state inserite accuratamente le storie dei personaggi che, per caso o volontà, hanno fatto la storia mondiale degli ultimi 60 anni.

«Ogni anno abbiamo tempi ridotti per stampare il libro perché i vincitori vengono annunciati quasi a ridosso del Summit», ha affermato Ashley Woods, Print Production Manager. «Tra i tempi stretti e le immancabili modifiche dell’ultimo minuto, inclusa la necessità di personalizzare ogni copia, la scelta di utilizzare la tecnologia Indigo mi ha conferito tranquillità».

La HP Indigo 10000 Digital Press, vincitrice dell’InterTech Technology Award for Innovation nel 2013, è stata scelta per stampare il libro perché permette di lavorare a una qualità superiore con tutti i formati e su una vasta scelta di supporti: da biglietti e brochure a sei pagine, a poster e libri con rilegatura lay-flat, di cui Being Nobel è un esempio. HP Indigo 10000 con formato B2/29 pollici utilizza fino a sette stazioni di inchiostro per un’estesa gamma di colori, incluso il bianco HP Indigo ElectroInk, tinte piatte e colori speciali. E poiché i vincitori sono scelti a così breve distanza dalla data della cerimonia, la velocità di stampa è fondamentale. Questa macchina da stampa digitale può stampare fino a 4.600 fogli a colori in formato B2 all’ora e vi si possono integrare una serie di dispositivi di finitura inline e near line per una produzione senza interruzioni.

Le edizioni precedenti di Being Nobel sono state stampate in Germania (Elanders) e in Sud Africa (Fairstep).

HP Indigo 10000.
HP Indigo 10000.

Ucima: previsioni triennali sulla domanda mondiale

Il Centro Studi Ucima ha presentato alle aziende associate un nuovo ed esclusivo studio previsionale sulla domanda mondiale di macchine per il confezionamento e l’imballaggio.
Si tratta dell’unico studio dettagliato e completo presente sul mercato che consente a ciascuna azienda di fare delle previsioni triennali “sartoriali” sulla domanda di macchine per il confezionamento e l’imballaggio cucita su misura per la propria specificità produttiva e commerciale.
Secondo lo studio, alla fine del prossimo triennio il valore del mercato mondiale raggiungerà un valore di 40,3 miliardi di Euro, con una crescita annua stimata del 4,9%.
A trainare la crescita, la domanda proveniente da Asia e Africa-Oceania (+7,1%) seguita da quella proveniente dall’America Latina (+5,6%).
Per quanto riguarda i settori di sbocco, le crescite maggiori saranno registrate globalmente dalle macchine per l’industria cosmetica (+6,6%), seguite dalle macchine per l’industria chimica (+5,4%) e dalle macchine per il food (+5,2%).
In valori assoluti, invece, il food resterà il principale settore cliente generando il 31,8% della domanda totale pari in valore assoluto a 12,8 miliardi di euro, seguito dal beverage con il 31,5% e pari a 12,7 miliardi di euro.
La domanda per tipologie di macchine riflette solo in parte quella per settore cliente. Sono infatti le macchine avvolgitrici a far registrare gli incrementi percentuali maggiori nel triennio (+5,6%), riempitrici (+5,2%) e etichettatrici (+5,0%).
L’UE crescerà del 3% fino a un valore complessivo di mercato pari a 10,7 miliardi di Euro con le macchine per l’industria cosmetica in crescita del +4,8%, quelle per il food del +4,1% e per l’industria chimica del 3,5%.
Per quanto riguarda l’Italia, l’export di macchinari italiani crescerà in media con la crescita mondiale con performace superiori alla media in UE (+3,2%), Nord America (+4,6%), Africa e Oceania (+7,7%).
In particolare l’export italiano registrerà le crescite percentuali maggiori in Arabia Saudita, Nigeria, Perù, Indonesia, Malesia, Algeria, Turchia e Iran.
Nell’anno in corso i costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio stanno registrando un andamento in linea con l’andamento dell’anno scorso quando il settore archiviò l’ennesimo record di fatturato pari a 6,3 miliardi di Euro.
Nell’anno in corso, infatti, un lieve rallentamento dell’export (che rappresenta l’83% del fatturato totale) è stato compensato dalla crescita delle vendite sul mercato italiano.