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OKI acquisisce da SII il business delle stampanti di grande formato

OKI Data Corporation, società del Gruppo OKI specializzata nel business delle stampanti, ha annunciato che OKI Data Corporation e Seiko Instruments Inc. (di seguito definita SII) in data 8 luglio 2015 hanno firmato un accordo che prevede l’acquisizione a livello globale, da parte di OKI Data Corporation, del business stampanti di grande formato di Seiko I Infotech Inc. (di seguito definita SIIT), filiale di SII.

L’accordo prevede l’acquisizione da parte di OKI Data Corporation di tutte le azioni di SIIT detenute da SII. Inoltre ogni filiale europea e USA di OKI Data Corporation ha firmato con le aziende europee e USA del Gruppo SII, accordi di acquisto delle attività per acquisire il business delle stampanti di grande formato e le attività di SII in Europa e negli Stati Uniti. In linea con l’accordo, le parti completeranno il trasferimento d’impresa il 1° ottobre 2015. La transazione non inciderà sui prodotti e i servizi attualmente forniti da SIIT, compresi i prodotti e i servizi relativi alle stampanti di grande formato.

OKI Data Corporation posiziona il business della stampa ad alto valore aggiunto come una grande area di crescita e un importante segmento, focalizzato specificamente sul mercato della stampa professionale. OKI Data Corporation si aspetta una crescita continua del 6% CAGR della domanda della stampa di grande formato nel mercato della stampa professionale, guidata da un aumento delle esigenze di stampa on-demand in particolare nel retail e nella distribuzione.

Grazie a questa acquisizione, OKI Data Corporation non solo acquisirà il portfolio di stampanti inkjet di grande formato e di plotter LED per il settore della grafica di SIIT, ma anche le tecnologie e le risorse per lo sviluppo e i relativi canali di vendita. OKI Data Corporation si adopererà per potenziare le sue attività commerciali nel mercato delle stampanti professionali attraverso l’offerta di soluzioni di stampa one-stop destinate in particolare ai settori della stampa, distribuzione e retail. Con l’integrazione di tecnologie e risorse tra le parti grazie all’acquisizione, OKI Data Corporation rafforzerà il proprio portfolio di prodotti e le capacità di sviluppo dei prodotti.

FOTO_SII

Arti Grafiche Lombardi ha scelto una Rapida KBA 106

L’Azienda di Passirano, in provincia di Brescia, che da 50 anni opera nel settore cartotecnico, ha scelto una Rapida KBA 106 nel formato 70×100 per la stampa di astucci e scatole per i diversi settori produttivi.

Il contratto è stato siglato a dicembre del 2014 e la consegna della macchina è avvenuta in primavera; montaggio e istruzione di stampa si sono svolti senza particolari difficoltà e il collaudo positivo è stato effettuato nei tempi previsti. La macchina, ora regolarmente in produzione, è dotata di sei gruppi stampa con torre di verniciatura per inchiostri tradizionali, uscita prolungata e dotazione per la stampa di cartoncino.

L’azienda è in grado di eseguire il ciclo completo di produzione, dalla progettazione alla stampa e alla verniciatura, fino alla fustellatura e all’accoppiamento. Qualità e accuratezza nella produzione contraddistinguono questa azienda a gestione familiare che ha ottenuto anche la certificazione FSC per l’utilizzo  di materiali nel rispetto dell’ambiente.

 

 

Ha debuttato a Colonia la nuova versione del sistema di stampa inkjet NoeCha1

La nuova versione del rivoluzionario sistema di stampa inkjet NoeCha1.
NoeCha printer photo

NoeCha ha presentato all’ultimo Fespa, in anteprima europea, la nuova versione del sistema di stampa inkjet industriale UV-LED flatbed di grande formato NoeCha1.
Lanciata ufficialmente lo scorso anno nella sede di Capriate San Gervasio (in provincia di Bergamo) alla presenza di aziende grafiche e giornalisti della stampa specializzata, la macchina ha suscitato da subito molto interesse per alcune sue caratteristiche peculiari.
Cuore del sistema, un motore di stampa innovativo che consente una risoluzione nativa d’immagine di 600×600 dpi (in un solo passaggio), 4 livelli di scala di grigio con goccia di stampa da 3 a 14 picolitri offrendo così una qualità fotografica ed un testo perfettamente leggibile fino al corpo 1.
Le teste di stampa da 30 Khz di cui è dotata sono composte da filtri interni per eliminare eventuali residui, sistemi di riscaldamento interni per operare a qualsiasi temperatura e un design unico dei canali d’inchiostro che consente di fornire un’alimentazione stabile ai 2.656 ugelli. Queste caratteristiche, unitamente ad un grande piano di stampa formato 320×200 cm dotato di sistema di aspirazione, la rendono particolarmente indicata per i settori della grafica, del packaging & display e per alcune applicazioni industriali (ad esempio, stampa di pannelli di legno per mobili, ceramica, vetro e altri supporti per pavimenti e arredo). NoeCha1 può essere configurata in cinque diverse modalità con velocità di stampa da 120 mq/h fino a 700 mq/h assicurando lo stesso livello di qualità.

Il nuovo sistema di polimerizzazione a freddo UV-LED

La versione esposta allo stand della società bergamasca è equipaggiata con un nuovo sistema di polimerizzazione a freddo UV-LED realizzato interamente dal team di progettazione della società.
Basato sull’elettronica sviluppata da NoeCha per il controllo delle teste di stampa, il sistema LED non solo riduce il costo operativo della macchina ma incrementa in modo significativo la qualità di stampa. Non ultimo, questo sistema consente di ridurre il consumo di energia e di limitare l’impatto ambientale grazie a una ridotta emissione di ozono.

Al via le installazioni in Italia

Dovrebbe esswere oggi conclusa l’installazione di una macchina presso la società Large Format by Trimline di Borgoricco (PD) parte del gruppo Logo. Attiva nell’ambito della stampa digitale, offset e di grande formato, annovera tra i propri clienti alcuni brand di primo piano della moda e della distribuzione ai quali fornisce soluzioni complete per l’allestimento di negozi e punti vendita sul territorio italiano. Il recente investimento consentirà alla società padovana di stampare qualsiasi tipo di pannello rigido fino a 3,2×2 m e 12 cm di spessore ad una velocità di 210 mq/h e di espandere ulteriormente il proprio business.
Altre due macchine andranno successivamente a Trezzano Sul Naviglio, nei pressi di Milano, presso lo stabilimento di stampa della società fpe SpA, macchine che andranno a sostituire l’installato esistente. Nonostante gli importanti investimenti realizzati negli ultimi anni in sistemi di stampa digital flatbed, la fpe SpA, dopo un’attenta e dettagliata analisi delle performance della NoeCha1, ha capito immediatamente che l’elevate prestazioni produttive e qualitative le avrebbero permesso di incrementare in maniera significativa la propria competitività e di essere un passo avanti rispetto ai propri concorrenti. Una lunga esperienza nella progettazione e realizzazione di materiale pubblicitario e promozionale destinato a punti vendita, fiere di settore, promozioni e
packaging colloca quest’azienda tra i leader del settore grazie alla ricerca di materiali all’avanguardia e tecniche di stampa innovative.

Ma NoeCha guarda oltre l’Italia e grazie a una serie di accordi con partner internazionali si nota un crescente interesse anche dall’estero…

La nuova versione del rivoluzionario sistema di stampa inkjet NoeCha1.
NoeCha printer photo

Guido Corbella conclude il suo mandato di AD di Ipack-Ima Spa

Guido Corbella, AD dimissionario di Ipack-Ima.
Guido Corbella, AD dimissionario di Ipack-Ima.
Guido Corbella, AD dimissionario di Ipack-Ima.
Guido Corbella, AD dimissionario di Ipack-Ima.

Corbella è da 40 anni protagonista del settore fieristico del printing e del packaging, come direttore delle associazioni Acimga e Ucima, quindi come amministratore delegato delle società fieristiche Centrexpo e Ipack-Ima. Basti considerare che fu Corbella a organizzare la prima missione di produttori italiani di macchine da stampa in Cina, nel lontano 1979, ben prima che quel Paese avviasse relazioni commerciali stabili con il mondo occidentale.

Porta la sua firma, nel dettaglio dei riscontri positivi dell’edizione 2015 della manifestazione, anche il varo delle mostre verticali associate a Ipack-Ima, Dairytech, Meat-Tech e Fruit Innovation (quest’ultima in partnership con Fiera Milano), la nuova Intralogistica Italia, in partneship con Deutsche Messe, e l’ottima affermazione di Converflex, fiera delle macchine per la cartotecnica e il converting, per la prima volta effettuata senza il tradizionale abbinamento con Grafitalia.

«Giungo a conclusione del mio lungo rapporto professionale e umano con il Gruppo Acimga, Centrexpo, Ipack-Ima con la soddisfazione di avere pienamente raggiunto gli obiettivi professionali prefissati: l’effettuazione delle manifestazioni fieristiche organizzate da Ipack-Ima Spa il maggio scorso, concluse con apprezzamento unanime di tutti i nostri stakeholder e la conclusione della trattativa per la cessione di Ipack-Ima Spa a uno fra i più importanti e qualificati operatori fieristici a livello mondiale quale Fiera Milano – commenta Guido Corbella. Auguro a chi prenderà il timone di proseguire lungo questa strada di sviluppo che ha portato Ipack-Ima a consolidare il suo ruolo di fiera leader e che tutto quanto avviato nella formidabile edizione del 2015 possa continuare nella successiva edizione del 2018, potenziato e valorizzato dal nuovo, prestigioso azionista. Da parte mia, ho parecchi ringraziamenti da fare: innanzitutto alla squadra con la quale ho condiviso tanti anni di successi, i collaboratori e i colleghi tutti, quindi agli espositori italiani e stranieri, nonché agli esponenti di enti e istituzioni, con cui ho dialogato e collaborato in questi lunghi anni nei quali abbiamo, tutti assieme, dato il nostro piccolo contributo alla crescita di questo settore d’eccellenza dell’industria italiana».

Le novità Sappi per l’autunno

Sappi_Algro Sol_1La ristrutturazione della PM2 nella cartiera di Alfeld di Sappi ha incrementato la varietà e la quantità di carte speciali che la cartiera è in grado di produrre.

A Labelexpo Europe, Sappi Speciality Papers esporrà la sua linea di carte a base siliconata Algro Sol caratterizzate da un basso consumo di silicone: il 25% in meno rispetto ad altre carte con base standard attualmente disponibili sul mercato. Ciò garantisce un’eccellente rimozione delle pellicole autoadesive dal supporto siliconato, con un notevole risparmio. Le aumentate capacità produttive della cartiera di Alfeld ottenute con la ristrutturazione della PM2 assicurano un impegno di fornitura a lungo termine e sostenibile di questo materiale apprezzato in un mercato in continua evoluzione, che comprendere anche le Americhe e l’Asia.

Sappi esporrà inoltre il suo portfolio di carte per etichettatura a colla: Parade Prima A, G e HP, carta patinata su un lato con brillantezza e lucidità impressionanti progettata per i massimi risultati di stampa e un look eccellente.

A FachPack invece, Sappi Speciality Papers presenterà soluzioni innovative per imballaggio flessibile, rigido e top liner.

FachPack segna la prima apparizione pubblica di atelier, un cartoncino ibrido FBB che supera gli standard di settore attuali. atelier, prodotto presso la cartiera Sappi di Maastricht, è un cartone multistrato prodotto su una macchina per cartone monogetto, cosa che nessun altro produttore di carta ha mai ottenuto. Offre il massimo in quanto a brillantezza, purezza e lucidità, con un aspetto e una consistenza setosi e un range di grammature molto ampio e senza confronti tra i cartoncini per astucci.

«Venti anni fa siamo entrati nel mercato del cartoncino, rivoluzionandolo con la famiglia di cartoncini SBB Sappi Algro Design,» ha commentato Thomas Kratochwill, «ora stiamo facendo lo stesso con atelier e FBB, introducendo un livello qualitativo completamente nuovo nel settore del cartoncino per astucci pieghevoli.»

Supporto brillante e sostenibile: il segno distintivo di Sappi

Alla fiera verranno presentati anche il premiato cartoncino in pura cellulosa di Sappi Algro Design; il top liner bianco di fascia alta Fusion per l’accoppiamento su cartone e cartone ondulato e Algro Nature, un supporto certificato per imballaggio flessibile compostabile in ambito domestico che si basa su materie prime rinnovabili. Algro Nature è la prima e unica carta da imballaggio compostabile comodamente a casa. Può essere inoltre accoppiato con film per imballaggio flessibile di NatureFlex (prodotto da Innovia Films).

Sappi presenterà in occasione dello show le carte con barriera Algro Guard M e Leine Guard M con proprietà di termosigillatura, sviluppate in collaborazione con BASF ed Eurofins. Questi materiali per imballaggi sostenibili e riciclabili sono stati sviluppati per rispondere alle preoccupazioni relative alla migrazione di olio minerale nel cibo da una confezione prodotta con carta riciclata.

Algro Guard M, patinata su un lato, è ideale per gli imballaggi esterni che richiedono stampa di alta qualità, e Leine Guard M, semplice monolucida, è adatta agli imballaggi e contenitori interni/primari. Queste soluzioni sono consigliate per imballare zucchero, cioccolata e dolciumi, caffè, tè, patatine in busta, snack e noccioline, prodotti alimentari secchi e disidratati.

«Non importa quanto siano elevate le richieste dei proprietari dei marchi per le etichette e gli imballaggi,» conclude Thomas Kratochwill, «i nostri supporti sono l’ideale per soddisfarli. Trasformatori di imballaggi, proprietari di marchi, designer e coloro che si occupano della finitura di stampa potranno constatare come la flessibilità delle carte speciali Sappi contribuisca alla creazione di qualità estetiche, tattili e protettive dell’imballaggio finale. Siamo specialisti nel gestire richieste impegnative relative alla trasformazione e agli imballaggi. Viste le febbrili attività in corso nel nostro centro specializzato di Alfeld, ci sarà qualche sorpresa per i visitatori, e invitiamo tutti a passare da noi per ulteriori notizie e per prendere dei campioni di tutti questi eccezionali materiali per il confezionamento. Il nostro obiettivo è lanciare un’innovazione ogni anno, e ci stiamo riuscendo per il 2015.»

Sappi_atelier_image 7

Il Piemonte investe sulle tecnologie Heidelberg

Gallus RCS330.
Gallus RCS330.

Il Piemonte è una di quelle regioni dove la crisi nel settore grafico ha colpito duro, e dire che vi risiedevano numerose aziende prestigiose italiane, tipografie, costruttori di macchine, distributori di materiali e non ultime importanti associazioni di categoria, ma dal 2007 a oggi molte di queste aziende hanno chiuso.

Macchingraf, da pochi mesi entrata a far parte della famiglia Heidelberg, annuncia che dal 2014 a oggi sono stati investiti in Piemonte 20 Mio di euro in tecnologia Heidelberg/Gallus: 18 gruppi stampa VLF, 29 gruppi stampa 70×100 di macchine a foglio e 4 macchine a bobina per etichette Gallus/Heidelberg.

Non pare vero che una cifra del genere sia stata generata in una zona tanto sofferente ma l’elenco delle macchine installate ne è prova concreta partendo dal formato VLF, due macchine Heidelberg Speedmaster XL 145 6L (142×105 a sei colori più verniciatore) e un’altra XL 145 7LYYL (142×105 a sette colori con unità di verniciatura due unità di essicazione e una ulteriore unità di verniciatura UV) macchine dotate di logistica con cambio bancale robotizzato per rendere armonico l’approvvigionamento del materiale alla macchina e l’estrazione dopo la stampa.

Sono state vendute e installate tre Heidelberg Speedmaster CD 102 New generation, la prima con il sistema Foilstar per la laminazione a freddo in linea installato su di una 6 colori con verniciatore Bivalente tradizionale/UV la seconda una 5 colori più verniciatore è andata a sostituire una macchina di vecchia tecnologia presso uno storico stampatore di Savigliano e anche la terza è una 5 colori con verniciatore in una cartotecnica specializzata in farmaceutica.

In arrivo anche una Speedmaster XL 106 6LYYL, 6 colori con doppia torre di verniciatura presso una azienda Leader nel settore delle etichette.

Il totale delle vendite e installazioni in gruppi stampa, sono 29 70×100, e 18 VLF.

Sempre in questo periodo, sono state vendute in Piemonte anche quattro Gallus TCS 250 la macchina regina per la produzione di etichette, tutte con un comune denominatore, l’altissima qualità e integrazione di tutte le tecnologie di stampa offset, lamina a caldo, rilievo a secco e stampa flexografica e serigrafica in linea.

Parte integrante del processo di integrazione del work flow delle aziende grafiche, la vendita di un CTP Heidelberg Suprasetter 106 con caricamento automatico delle lastre ad altissima produttività tre sistemi di taglio Polar rispettivamente di formato 92, 115 e 137.

I responsabili Maurizio Storti per le attrezzature e Giorgio Galetti per i materiali di consumo commentano questo risultato: «è il frutto di anni di continuo servizio ai nostri clienti lavorando coordinati alle persone di Macchingraf che gestiscono l’area, oltre al supporto professionale e puntuale di Heidelberg Druckmachinen A.G.»

Concludiamo ringraziando le aziende che ci hanno dato fiducia e con l’ augurio che il trend di investimenti in tecnologia continui a cambiare positivamente il nostro mercato grafico.

Gallus RCS330.
Gallus RCS330.

Nuove prospettive per la stampa degli imballaggi

L’aspetto è importante e le prime impressioni sono decisive. Il modo in cui i prodotti vengono valutati in base ai loro numerosi e diversi attributi, non ultima la loro capacità di svolgere il loro compito finale, un’affidabilità uniforme e il rapporto qualità/prezzo – stabiliranno la loro capacità di creare una quota di mercato su base stabile. Prima di ciò tuttavia, sarà con ogni probabilità un colore spot, un font particolare oppure un’applicazione artistica di un inchiostro metallico sull’esterno della confezione a dare il via a una relazione tra un marchio e un consumatore.

«Grazie alla stampa di imballaggi che attirano l’attenzione, i marchi sono in grado di spingere i clienti a cambiare il comportamento di acquisto presso il punto vendita,» spiega il fondatore di Superbrands, Marcel Knobil. «Si avrebbe un minore appeal del marchio se non fosse per l’attenzione suscitata dalla confezione stessa.» Superbrands è riconosciuta a livello mondiale per essere un’autorità indipendente e arbitro dell’eccellenza del branding, impegnata a rendere omaggio a marchi eccezionali e a promuovere la disciplina del branding.

L’impatto di una combinazione vincente di testo e grafica va ben oltre questa iniziale ostentazione di bellezza. Oltre a essere un elemento piacevole che attira il cliente, un’immagine esterna perfettamente riprodotta fornisce ai clienti una capacità di riconoscimento dei prodotti spesso subliminale e un livello di rassicurazione che può essere l’ancora di salvezza per i proprietari dei marchi in uno spazio di retail spesso congestionato.

Le tendenze attuali degli imballaggi sono spesso dettate da orari di apertura dei supermercati sempre più lunghi, tecnologie di stampa continuamente potenziate e capacità e richieste di proteggere i marchi e di aumentare il riconoscimento degli stessi. In tali condizioni estreme, non solo sopravvivere ma anche raggiungere lo status di marchio preferito dei clienti rappresenta la prima parte della principale sfida affrontata dai proprietari dei marchi. La seconda consiste nel farlo a un costo sostenibile.

Controllo di qualità

Con l’elevata probabilità di variazioni cromatiche non solo tra diversi supporti ma anche tra processi di stampa – e senza dubbio anche da uno stampatore all’altro, non solo in aziende diverse ma addirittura quando si utilizzano macchine da stampa realizzate dallo stesso fabbricante – la manutenzione dell’uniformità può costituire un’impresa complessa.

Il modo migliore per affrontarla è che tutti gli anelli che fanno parte della supply chain e che contribuiscono allo sviluppo di un imballaggio stampato dall’inizio alla fine possano interagire attraverso una piattaforma basata su Web open entry.

«Il nostro obiettivo è collegare la supply chain dal proprietario del marchio fino al retailer e di rendere tale flusso più ampio e completo» Jef Stoffels, direttore marketing di Esko.

«Possiamo raggiungere questo obiettivo creando una maggiore funzionalità che soddisfa le esigenze di commercializzazione e qualità delle attività e dei retailer di merci CPG (consumer packaged goods). Consentiamo inoltre al proprietario del marchio di garantire che il flusso di dati sia protetto e trasparente, che sia possibile identificare subito gli errori o evitarli completamente e che il risultato finale sia di lanciare i prodotti sul mercato più rapidamente.»

Allo stesso modo, i sistemi di gestione del colore basati su Web possono offrire lo stesso grado di confort e controllo ai proprietari dei marchi in merito al modo in cui i parametri di colore prestabiliti possono essere successivamente riprodotti in modo preciso indipendentemente da fornitore o supporto, garantendo un’uniformità perfetta nella riproduzione cromatica, che è alla base di autenticità e integrità del marchio. La soluzione di gestione del colore X-Rite PantoneLIVE è ideale per il proprietario del marchio poiché mantiene il controllo sui parametri cromatici predeterminati, che vengono quindi archiviati nel cloud per essere utilizzati al momento necessario nella supply chain. In tal modo vengono garantite riproduzioni precise dell’immagine approvata del marchio, indipendentemente da supporto o fornitore.

Verso maggiori prestazioni

I trasformatori dotati di impianti di produzione intelligenti possono essere più decisivi nell’ottenere vantaggi di costi e prestazioni per i proprietari dei marchi. L’impiego di lastre flessografiche ad alta definizione e di tecnologie software consente di soddisfare i requisiti dell’85% degli imballaggi flessibili con la stampa flessografica senza andare a scapito del risultato finale con CMYK + bianco anziché utilizzare inchiostri speciali.

«Lavorare con una tavolozza di colori ridotta significa un numero minore di lastre e minor spreco di inchiostro. I vantaggi sono numerosissimi,» spiega il direttore alle vendite di Ultimate Packaging (Regno Unito), Chris Tonge. «Sebbene gli attori a livello globale come Unilever e P&G abbiano specificato queste soluzioni nel corso degli ultimi 10-15 anni, i marchi più piccoli stanno comprendendo che esiste un vantaggio sui costi derivato da un migliore controllo dei colori quando si impostano gli standard corretti.»

Non è solo il miglioramento della fase iniziale del processo che aumenta la qualità e gli standard di prestazione della stampa flessografica, che è ancora il processo di stampa più largamente impiegato del settore e che rappresenta più del 40% degli imballaggi stampati globalmente, per un valore stimato di circa 250 miliardi di euro all’anno, in particolare per applicazioni flessibili e in cartone ondulato. La velocità in macchina da stampa e l’uniformità tra supporti sono fondamentali. Prima di drupa, Ultimate Packaging ha installato due macchine da stampa servoassistite Bobst aggiuntive. Anche la stampa offset ha risposto in modo positivo alla creazione di tirature di stampa più brevi e convenienti.

Mentalità digitale

Ciò che ha dato il via a questi miglioramenti nell’ambito della tecnologia di stampa analogica è la sfida sempre più impellente rappresentata dalla stampa digitale, soprattutto per soddisfare le richieste dei proprietari dei marchi di tirature di stampa più brevi e convenienti – e di conseguenza livelli di inventario più bassi – e la capacità di differenziare i prodotti sullo scaffale attraverso la personalizzazione. Sebbene l’impiego conveniente di dati variabili sia sempre stato parte integrante della stampa digitale, è ora chiaramente un elemento di primo piano per il marketing nel settore del retail in base all’adozione riuscita di campagne di marketing di retail di alto profilo condotte da Coca Cola, Heineken, Nutella e dal gruppo in crescita di marchi globali blue-chip. «Togliere il nostro marchio dalla confezione e sostituirlo con qualcosa di diverso dalla scritta Coca Cola non è stato semplice in una struttura come la nostra, in cui si agisce sulla base di linee guide del marchio estremamente severe, volte a proteggerlo,» spiega Greg Bentley, innovatore dell’imballaggio di Coca Cola. «La capacità della stampa digitale ha consentito che accadesse, ma la campagna di marketing è il vero elemento chiave.»

«La combinazione di motore tecnologico e ispirazione del marketing è ciò che ci vuole per far prendere il via alla personalizzazione» Paul Randall, responsabile business development di HP Worldwide Brands.

«Si allontana dall’idea di imballaggio considerato come supporto statico di logo e della tabella degli ingredienti, per utilizzarlo invece come un’opportunità per creare fidelizzazione dei clienti a vantaggio del marchio. Il panorama dei supporti è cambiato. Sta diventando sempre più frammentato tra supporti acquistati (spesa «above the line»), PR e supporti guadagnati (below-the-line) e imballaggi o supporti posseduti – con una relazione sempre più stretta tra gli ultimi due. Non sorprende quindi il fatto che i proprietari dei marchi visitino ora regolarmente il Graphics Experience Centre di HP a Barcellona.»

Lo stesso accade con il centro tecnologico di Xeikon ad Anversa. «Per i proprietari dei marchi, partecipare al nostro programma Xeikon Café rappresenta una doppia curva di apprendimento,» spiega Filip Weymans, direttore marketing etichette et imballaggi. «Innanzitutto, serve a comprendere in che modo i vantaggi della produzione digitale possono essere tradotti in metodi di comunicazione diversificati nei confronti del pubblico che si desidera raggiungere e in secondo luogo, aiuta ad apprendere in che modo la tecnologia può rispondere alle esigenze all’interno del proprio modello aziendale – in particolare con una più rapida commercializzazione e un migliore utilizzo del capitale circolante.»

«Sebbene l’adozione della tecnologia digitale si stia diffondendo, nonostante tutto il parlare che se ne fa, il suo impiego non sta sfruttando il suo potenziale», spiega Doug Hutt, responsabile imballaggio di SAB Miller Global. «I dieci principali proprietari dei marchi al mondo stanno generando oltre un quarto di un trilione di dollari di vendite. Se solo il 10-20% di questi venisse digitalizzato con l’ago della bilancia verso la stampa analogica, si tratterebbe ancora di un enorme fatturato potenziale a cui i trasformatori non hanno ancora avuto accesso.»

«Le aziende del settore dei beni di largo consumo dovrebbero essere maggiormente proattive nel contattare il settore degli imballaggi, mentre il settore degli imballaggi dovrebbe affrontare tali problemi e trovare una soluzione» Doug Hutt, responsabile imballaggio di SAB Miller Global.

Nel frattempo, la tecnologia inkjet sempre più rapida sembra pronta a scrivere il prossimo capitolo della storia della stampa digitale degli imballaggi, soprattutto grazie alla commercializzazione preannunciata dal guru digitale Benny Landa delle stampanti «nanografiche», progettate per creare materiale stampato di dati variabili a velocità offset.

Il tocco finale

La personalizzazione non è l’unica strada per attirare lo sguardo del consumatore sullo scaffale. Effetti speciali a basse tirature e convenienti come glitter, effetti metallici o estremamente lucidi senza ricorso alla stampa a caldo e addirittura la stampa Braille sono alla portata della tecnologia di nobilitazione post-stampa digitale di prossima generazione che si sta ora affermando nel settore della finitura. Anche l’aumento della stampa a freddo con processo analogico offre un modo più efficiente per ottenere un maggiore risalto, in particolare come alternativa ai supporti laminati/metallizzati per etichette e astucci.

Intanto, all’estremità superiore della scala si trova l’accattivante effetto 3D ottenuto mediante l’impiego della tecnologia di lenti di Fresnel che garantiscono un risalto immediato nei duty-free per gli astucci contenenti gin dal marchio globale Bombay Sapphire. «Ovviamente è più costoso di un terzo rispetto a una lamina normale, ma si ottiene un impatto notevolmente maggiore. Se si desidera ottenere qualcosa che sia senza alcun dubbio accattivante e attraente, allora questo è quello che ci vuole,» Dominic Blurke, direttore generale per il Regno Unito di Webb deVlam.

La nuova frontiera

«L’adozione di tecnologie orientate all’utilizzo online sta indicando la strada verso la prossima generazione di applicazioni volte a promuovere un maggiore coinvolgimento del cliente nei confronti del marchio,» spiega Gillian Garside-Wight, direttore tecnologia d’imballaggio presso Sun Branding Solutions. «Chi avrebbe pensato cinque anni fa che l’Apple watch sarebbe stato lanciato sul mercato? I proprietari dei marchi devono offrire ciò che desiderano i clienti, compresi imballaggi più intelligenti che si integrano in uno stile di vita basato sulle tecnologie digitali.»

Diverse applicazioni presenti sul mercato coinvolgono la tecnologia mobile. Per esempio, le applicazioni di realtà aumentata (AR) sugli imballaggi, con Blippar come pioniere, che consentono agli utenti di guardare semplicemente un oggetto attraverso la fotocamera del loro smartphone per attivare immediatamente una ricerca digitale e scaricare informazioni dal Web. Durante una recente campagna condotta per Perrier, l’invito rivolto ai clienti a scuotere il loro telefono come se fosse uno shaker per cocktail per visualizzare una ricetta si è dimostrato un modo innovativo per presentare l’idea generale e aggiungere un elemento divertente usando la tecnologia a proprio vantaggio.

Anziché posizionare un’icona sull’imballaggio per promuovere l’interazione, lo specialista di prestampa Reproflex3 con sede nel Regno Unito si è avvalso della propria tecnologia di scansione proprietaria «PackLinc» che integra un codice nascosto nell’inchiostro stesso, consentendo al consumatore di impiegare in modo efficiente l’intera confezione come fosse un portale. Applicato di recente a una tiratura limitata della confezione di patatine per bambini Pom-Bear, il sistema è stato insignito lo scorso anno del premio Efia (European Flexographic Industry Association) e del prestigioso premio Starpack gold. Il direttore di Efia, Debbie Waldron-Hoines, afferma che «I proprietari dei marchi hanno bisogno di una maggiore comprensione dei processi in modo da poter contribuire all’adozione di decisioni ponderate in merito a ciò che è meglio per il loro marchio. Sia la stampa digitale che quella flessografica possono lavorare assieme in modo meraviglioso per potenziare il marchio.»

Sostenere la sicurezza del prodotto e di conseguenza anche l’integrità del marchio è un altro ovvio percorso attualmente esplorato dalle tecnologie intelligenti. Un cartellino sensore NFC (near-field communication) completamente stampato sviluppato da Thin Film Electronics per il whisky Johnnie Walker di Diageo si propone come dispositivo di protezione e anticontraffazione e consente l’interazione con gli smartphone per offrire consigli e informazioni.

Poiché molte delle informazioni attualmente prestampate e riportate sulle etichette che è necessario visualizzare sulla confezione verranno gradualmente eliminate, è possibile immaginare il potenziale di branding offerto da quello spazio che resterà finalmente libero. I marchi occupano attualmente solamente il 40% della superficie dell’imballaggio per il loro scopo primario. Tuttavia, se un piccolo codice a barre interattivo sarà in grado di rispondere a tutti i requisiti normativi e legali, il 90% della superficie di stampa potrebbe risultare libera per promuovere il marketing del prodotto.

«Paradossalmente, il collegamento più pratico tra marchio e consumatore potrebbe implicare un semplice aggiornamento del codice a barre lineare al formato 2D,» spiega Craig Sobie, account manager globale di Domino Printing Sciences. «I proprietari dei marchi devono ancora comprendere appieno il potenziale che offre un codice che può essere letto da una macchina e che non contiene solo moltissimi più dati ma che presenta anche lo stesso formato o addirittura un formato più ridotto rispetto a un codice visibile all’occhio umano, e che può essere anche più economico.»

«Che si tratti di prodotti in grado di comunicare con un tablet o di inchiostri termocromici sensibili a temperatura o al tempo trascorso che indicano quando la propria birra è fresca al punto giusto o che rassicurano il consumatore che la carne confezionata può essere consumata senza problemi, l’elemento di interattività risponde a tutte le esigenze dei proprietari dei marchi lungimiranti,» Eef de Ferrante, il direttore generale della Active & Intelligent Packaging Industry Association (Aipia).

«I proprietari dei marchi devono rispondere alle sfide che implicano contraffazione, sicurezza dei prodotti nella supply chain, fidelizzazione dei clienti e gestione dei «big data». La protezione del marchio e un marketing migliore dei loro prodotti sono importanti punti di partenza per evitare un possibile danno alla reputazione e per risparmiare denaro.»

Un imballaggio stampato innovativo e accattivante rappresenta un investimento minimo per la creazione di una base clienti fidelizzata e duratura, conclude Des King. Mentre i consumatori possono avvalersi di una versatilità mai sperimentata in precedenza nello scegliere in che modo e dove possono raccogliere informazioni e attraverso quale dispositivo per stabilire le preferenze dei prodotti, l’imballaggio offre ai proprietari dei marchi un’opportunità garantita in modo esclusivo per controllare in che modo comunicare con i potenziali clienti, in modo diretto in negozio, presso il punto di acquisto vero e proprio. Non sorprende quindi il fatto che le modalità di stampa degli imballaggi occuperanno una posizione privilegiata in occasione di drupa 2016.

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I sistemi e le soluzioni adeguati per rispondere a tutti questi elementi essenziali non sono solo già disponibili per i fornitori di servizi di stampa, ma vengono anche continuamente aggiornati e ampliati. Le applicazioni volte a favorire la sinergia tra testo stampato e grafica, Internet e i social media attraverso lo sviluppo di interattività sull’imballaggio stesso con accesso tramite tecnologia mobile intelligente rappresenteranno un’area importante di interesse da parte dei visitatori a Düsseldorf.

Conselvan è stato confermato alla presidenza di Atif

Il Presidente di Atif, Sante Conselvan.
Il Presidente di Atif, Sante Conselvan.
Il neoeletto Presidente di Atif, Sante Conselvan.

«Con questo secondo mandato il mio impegno sarà rivolto soprattutto nel portare a termine quanto avviato nel primo triennio, con una particolare attenzione alla costituzione del centro tecnologico e al consolidamento di FTA Europe, all’interno della quale l’Italia svolge un ruolo importante anche per la Presidenza affidata al nostro Paese». Sante Conselvan (I&C) ha esordito così dopo la riconferma da parte della base associativa della sua carica di Presidente di Atif.

Ad affiancarlo il Vice Presidente Massimo Radice (CoraPack), già Presidente dell’Associazione che lo supporterà insieme ai componenti il Consiglio Direttivo che è stato ampliato e rinnovato.

Oltre alla riconferma di Enrico Albani (Simonazzi), Marco Calcagni (Omet), Giulia Rossini (Rossini), Adolfo Tommasi (Ditom), Andrea Vergnano (Dighital Flex) sono entrati a far parte del Consiglio Paolo Bellocchio (Grafikontrol), Andrea Dallavalle (KBA Flexotecnica), Marco Gambardella (Bioplast), Massimo Gionta (Praxair) e Stefano Russo (Uteco).

Nel corso dell’Assemblea dei Soci Conselvan ha illustrato le attività avviate nel primo triennio del suo mandato che ha visto un considerevole incremento della base associativa, l’impostazione del progetto di costituzione del centro tecnologico, la fondazione dell’Associazione Flessografica Europea, l’avvio del premio BestInFlexo e dei corsi di formazione oltre che del consolidamento del Flexo Day caratterizzato da una sempre più ampia partecipazione di esperti internazionali.

Ipack-Ima passa di mano

Ipack-Ima, la fiera triennale b2b dedicata al settore del packaging e del confezionamento food e non food, è stata venduta da Centrexpo a Fiera Milano, che in questo modo completa le sinergie tra eventi del polo alimentare. Il prezzo di acquisto è fissato in 2,5 milioni di euro, che saranno corrisposti al closing dell’operazione solo dopo le opportune verifiche della situazione patrimoniale e della posizione finanziaria della Spa. Nell’ultimo biennio, in assenza della manifestazione, Ipack-Ima ha registrato perdite nette di 2 milioni di euro nel 2013 e di 1,4 milioni nel 2014, mentre il fatturato previsionale per il 2015 è di oltre 16 milioni di euro con un margine operativo lordo di circa 3,5 milioni di euro.

Il debutto della stampante iGen 5 di Xerox

Grazie alla piattaforma di stampa iGen, la produttività può aumentare del 25%, poiché viene speso meno tempo nelle attività di ristampa, controllo qualità e preparazione dei lavori; grazie a queste caratteristiche.
Grazie alla piattaforma di stampa iGen, la produttività può aumentare del 25%, poiché viene speso meno tempo nelle attività di ristampa, controllo qualità e preparazione dei lavori; grazie a queste caratteristiche.

Quali strategie si potrebbero adottare per migliorare ulteriormente la piattaforma più produttiva nel settore della stampa digitale di produzione a colori? Aggiungere l’opzione di un quinto colore, prolungare il tempo di attività di stampa e offrire la possibilità di scegliere tra diverse velocità. Questo è il biglietto da visita con cui si presenta la nuova stampante iGen®5 di Xerox, in grado di fornire tutte le soluzioni – tecnologia, flussi di lavoro e strumenti per lo sviluppo del business – di cui i clienti hanno bisogno per raggiungere il successo.

Secondo lo studio condotto da InfoTrends (Global Production Printing and Copying Market Forecast: 2013-2018), il mercato della stampa digitale a colori di produzione di fascia alta crescerà, passando dai 60 miliardi di pagine attuali a 87 miliardi di pagine entro il 2018, fornendo quindi significative opportunità di crescita ai fornitori di servizi di stampa.

Migliaia di stampanti iGen stanno già dando il loro supporto nella produzione di miliardi di brochure, poster, libri fotografici e comunicazioni tramite direct mailing, tutti in grado di generare un consistente aumento delle vendite e caratterizzati da elevata qualità, grazie alla possibilità di personalizzazione e ai colori sempre brillanti. Grazie alla piattaforma di stampa iGen, inoltre, la produttività può aumentare del 25%, poiché viene speso meno tempo nelle attività di ristampa, controllo qualità e preparazione dei lavori; grazie a queste caratteristiche, la serie iGen si qualifica come la più produttiva sul mercato nel settore delle stampanti digitali. E questo slancio non sembra destinato ad arrestarsi.

«Con l’introduzione della piattaforma iGen, nel 2002, abbiamo dato il via a una rivoluzione nella stampa digitale a colori», ha affermato Andrew Copley, Presidente della Divisione Graphic Communications Operations di Xerox Technology. «E ancora oggi continuiamo ad anticipare e a rispondere al cambiamento, trovando sempre nuove modalità di conversione delle pagine da offset. La stampante iGen 5 può essere completamente personalizzata così da andare incontro alle esigenze di volume di pagine, tipi di applicazione e colore, mantenendo, allo stesso tempo, un tempo di attività di stampa che non ha eguali sul mercato».

I fornitori di servizi di stampa possono scegliere la stampante iGen 5 150, capace di stampare 150 pagine al minuto, oppure le versioni iGen 5 120 e iGen 5 90, che stampano rispettivamente 120 e 90 pagine al minuto; inoltre, grazie alla nuova architettura scalabile, il passaggio tra le diverse velocità di stampa è molto semplice.

L’introduzione di un quinto colore opzionale aumenta le capacità di riprodurre una gamma di colori Pantone o di tinte piatte, senza per questo ostacolare la produttività. Le opzioni di colore arancio, verde o blu integrano i quattro colori tradizionali ciano, magenta, giallo e nero (CMYK), permettendo di poter servire finalmente anche le basse tirature di quei clienti i cui colori aziendali erano difficilmente riproducibili dalla stampa digitale.

L’ampia varietà di strumenti automatici per l’abbinamento dei colori, di controllo qualità e della preparazione dei lavori, assicurano il maggior tempo di attività possibile incrementando il passaggio di pagine a maggior valore aggiunto all’interno dell’organizzazione.

Le altre caratteristiche della stampante includono:

  • Le soluzioni EFI Fiery oppure FreeFlow Print Server di Xerox, per automatizzare e integrare il flusso di lavoro dal momento dell’ordine fino alla fine.
  • La possibilità di scegliere toner standard oppure quelli a effetto opaco, così da aumentare le capacità della stampante di creare applicazioni uniche e accattivanti.
  • L’impiego di fogli delle dimensioni di 660mm permette la realizzazione di nuovi lavori e applicazioni, come brochure a 6 facciate, inserti pieghevoli e cartellette, ma anche campagne di direct-mailing.
  • Una qualità dell’immagine prevedibile e affidabile, ottenuta grazie alla risoluzione di 2400×2400 dpi e alle soluzioni Object Oriented Halftoning, Xerox Confident Colour e Auto Density Control.
  • Una vasta scelta di soluzioni per la rifinitura in linea, tra cui IntegratedPLUS Finishing e Dual Mode Sheet Feeder di Xerox, per gestire lavori che necessitano di rifiniture differenti.

La stampante iGen 5 integra l’offerta attualmente presente all’interno della serie iGen – iGen 150 e iGen4 Diamond Edition – ampliando costantemente la gamma di applicazioni che si possono produrre grazie al portfolio Xerox, leader nel settore per la stampa di produzione a colori.

Disponibilità

La stampante iGen 5 150 e il server EFI sono già disponibili in tutto il mondo. Le stampanti iGen 5 120 e iGen 5 90, insieme alla soluzione FreeFlow Print Server di Xerox, saranno disponibili da settembre.

Grazie alla piattaforma di stampa iGen, la produttività può aumentare del 25%, poiché viene speso meno tempo nelle attività di ristampa, controllo qualità e preparazione dei lavori; grazie a queste caratteristiche.
Grazie alla piattaforma di stampa iGen, la produttività può aumentare del 25%, poiché viene speso meno tempo nelle attività di ristampa, controllo qualità e preparazione dei lavori; grazie a queste caratteristiche.