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Oscar dell’Imballaggio 2015: trionfa l’ecofriendly

GTea, cioè Goglio the: nell’imballaggio sono state introdotte sostanze estratte dal the, le catechine, che hanno proprietà antiradicali. Queste, all’interno della struttura della confezione, rallentano l’azione di ossidazione sugli alimenti, preservando il prodotto alimentare. Questo imballaggio è il frutto di un lavoro di equipe di circa tre anni, che ha visto l’applicazione di nuove tecnologie.
GTea, cioè Goglio the: nell’imballaggio sono state introdotte sostanze estratte dal the, le catechine, che hanno proprietà antiradicali. Queste, all’interno della struttura della confezione, rallentano l’azione di ossidazione sugli alimenti, preservando il prodotto alimentare. Questo imballaggio è il frutto di un lavoro di equipe di circa tre anni, che ha visto l’applicazione di nuove tecnologie.

Il progetto vincente, dell’azienda di Daverio (Varese), è un imballo attivo 100% green: un adesivo con proprietà antiossidanti e antimicrobiche che aumentano la shelf life del prodotto. Goglio ha vinto l’Oscar dell’Imballaggio già nel 2011 con la confezione ecologica EcoTruck della Iberemec e nel 2013 con “Fres-co Green”, sistema integrato di confezionamento 100% eco-friendly.

L’Oscar dell’imballaggio è uno storico contest che dal 1957 rappresenta un osservatorio sull’evoluzione del packaging, delle sue prestazioni e del servizio che offre a chi lo utilizza. Il concorso premia la tecnologia declinata nella scelta di materiali innovativi e rinnovabili e le soluzioni tecniche che allungano la shelf life dei prodotti e aiutano a prevenire lo spreco alimentare, tenendo conto dei risparmi di materia prima, energia e tempo, che rendono gli imballaggi sostenibili a tutto tondo. L’edizione 2015 si ispira ai principi della Carta Etica del Packaging, presentata in occasione di Ipack-Ima, che suggerisce le linee guida della Giuria nella scelta dei Best Packaging 2015, secondo cui l’imballaggio deve essere: responsabile, equilibrato, sicuro, accessibile, trasparente, informativo, contemporaneo, lungimirante, educativo e sostenibile.

Goglio, azienda fondata nel 1850 a Rho (MI) attiva nei settori dell’imballaggio flessibile, degli accessori in plastica rigida come valvole e bocchelli e degli impianti di confezionamento, ha vinto l’edizione 2015 dell’Oscar dell’imballaggio con GTea, packaging attivo all’estratto di the verde; la premiazione è avvenuta il 20 maggio 2015 durante Ipack-Ima. Goglio è stata premiata per l’innovazione tecnologica; ecco la motivazione: «la lungimiranza dell’innovazione tecnica nell’aver progettato un packaging attivo, tale grazie a sostanze naturali, di basso costo e facile reperibilità. L’allungamento conseguente della shelf life del contenuto è un supporto per la prevenzione dello spreco di cibo. Particolare rilievo è stato riconosciuto allo studio ed alla ricerca che hanno caratterizzato il progetto».

Ha ritirato il premio Osvaldo Bosetti, Converting R&D Chemical Director di Goglio, che ha dichiarato, avendo coordinato il progetto: «abbiamo vinto l’Oscar dell’imballaggio per l’innovazione con il nostro nuovo prodotto GTea, cioè “Goglio the”. Abbiamo introdotto nell’imballaggio sostanze estratte dal the, le catechine, che hanno proprietà antiradicali. Queste, all’interno della struttura della confezione, rallentano l’azione di ossidazione sugli alimenti, preservando il prodotto alimentare. Questo imballaggio è il frutto di un lavoro di equipe di circa tre anni, che ha visto l’applicazione di nuove tecnologie».

«L’azienda sta portando avanti una ricerca sempre più spinta verso materiali biodegradabili che possiedano però le caratteristiche dei materiali plastici, cioè di barriera e conservazione» afferma Pietro Lironi, Amministratore Delegato di Goglio Cofibox. «Questa è la sfida del futuro: immettere sul mercato materiali sostenibili, provenienti da prodotti naturali, biodegradabili e compostabili, che però, grazie a principi di produzione particolari, permettano di avere le stesse caratteristiche di shelf life e di riduzione dello spreco che hanno i materiali tradizionali».

Con GTea, Goglio, packaging specialist, ha inteso individuare una soluzione di confezionamento efficace ed economicamente competitiva che, agendo sul naturale processo di ossidazione cui sono soggetti gli alimenti conservati in imballi flessibili, ne migliora la shelf life, mantenendo le proprietà e le caratteristiche organolettiche dei prodotti. Gtea, frutto del progetto di ricerca Safemtech sviluppato con l’Università di Zaragoza e il patrocinio della Comunità Europea, vanta un nuovo materiale pensato per il contatto alimentare dalle spiccate proprietà antiossidanti e antimicrobiche, in grado di preservare le proprietà organolettiche, il gusto e la fragranza del prodotto contenuto e di rallentarne il naturale processo di ossidazione.

Con questo imballo attivo 100% green, Goglio si propone quale portatore di un’innovazione rispettosa dell’ambiente e, soprattutto, etica: la reperibilità e il basso costo del the verde rendono l’adesivo agevolmente accessibile da tutte le economie e, come tale, estremamente democratico, contribuendo attivamente alla lotta agli sprechi. Sfruttare le proprietà antiossidanti del the verde significa inoltre proporre alimenti più sani e naturali, tagliando significativamente le quantità di conservanti: ecco quindi che Goglio, nelle vesti di produttore e fornitore di packaging, diventa fautore attivo nel processo di sensibilizzazione sociale ad una sana alimentazione, inserendosi a pieno titolo nel dibattito al centro di Expo Milano 2015, dove è presente con uno stand nel padiglione “Federalimentare – Cibus è Italia”.

Il claim dell’azienda è: “Meno packaging, più prodotto: imballaggio, tecnologia, innovazione”.

GTea, cioè Goglio the: nell’imballaggio sono state introdotte sostanze estratte dal the, le catechine, che hanno proprietà antiradicali. Queste, all’interno della struttura della confezione, rallentano l’azione di ossidazione sugli alimenti, preservando il prodotto alimentare. Questo imballaggio è il frutto di un lavoro di equipe di circa tre anni, che ha visto l’applicazione di nuove tecnologie.
GTea, cioè Goglio the: nell’imballaggio sono state introdotte sostanze estratte dal the, le catechine, che hanno proprietà antiradicali. Queste, all’interno della struttura della confezione, rallentano l’azione di ossidazione sugli alimenti, preservando il prodotto alimentare. Questo imballaggio è il frutto di un lavoro di equipe di circa tre anni, che ha visto l’applicazione di nuove tecnologie.

Una partnership unisce QuadTech e ColorConsulting

Sono in fase di sviluppo nuove opzioni per le aziende di produzione operanti nel settore della stampa e del converting

QuadTech e ColorConsulting hanno annunciato una partnership formale che combinerà le proprie pluriennali competenze nel controllo della qualità del colore e nella riduzione degli scarti, unitamente al loro know-how nel settore della stampa packaging e del converting.

Carlo Carnelli, titolare di ColorConsulting, ha così commentato: «QuadTech conosce bene l’importanza e la forza di combinare le diverse esperienze. ColorConsulting ha contattato e valutato diversi produttori, e ha determinato che QuadTech dispone della tecnologia migliore e del livello più alto di competenza. Si tratta di un’intesa perfetta, che assicurerà alle aziende di produzione non solo delle apparecchiature collegate alla rotative fine a se stesse ma delle vere e proprie soluzioni integrate, perché oggi più che mai, queste aziende cercano soluzioni, assistenza e competenza.»

La conoscenza che ColorConsulting ha dell’intero flusso di lavoro per la stampa è già stata determinante nello sviluppo di QuadTech Color Quality Solution, che consente la condivisione e l’elaborazione dei dati cromatici in modalità automatica fra il sistema di regolazione del colore in linea e i sistemi all’avanguardia di misurazione del colore off-line. Questa soluzione assicura qualità e omogeneità del colore a partire dai valori cromatici di riferiemnto graize alle misurazioni continue del colore durante la tiratura e attraverso le modifiche della formulazione dell’inchiostro sulla rotativa.

«Da tempo abbiamo una collaborazione molto produttiva con ColorConsulting «confida Karl Fritchen, Presidente QuadTech. «Abbiamo scelto ColorConsulting in virtù del loro vasto know-how sul colore e della loro preziosa esperienza. Questo accordo di partnership giunge in un momento opportuno per le aziende di produzione operanti nel settore della stampa, che cercano nuovi modi per aumentare la qualità di stampa, ridurre gli scarti e incrementare i profitti. La partnership si svilupperà sulla base della combinazione delle nostre competenze nel campo del colore, e QuadTech ha già un forte portafoglio di prodotti pensati per consentirci di conseguire i risultati che ci prefiggiamo. Preparandoci per il drupa 2016, siamo entusiasti di poter offrire scelte attualmente non disponibili nei mercati del packaging e del converting.»

QuadTech e ColorConsulting espongono in questi giorni congiuntamente (stand P21 R22) al Converflex. Saranno presentati molteplici prodotti: Color Quality Solution, il sistema di misurazione del colore con SpectralCam™, il sistema di ispezione al 100%, il sistema di registro Autotron™ 2600 con ClearLogic™, il software PDF Verification e il sistema di gestione degli scarti.

Omet introduce iFlex, stampante di etichette in bobina

La iFlex, macchina per la stampa di etichette di Omet
La iFlex, macchina per la stampa di etichette di Omet
La iFlex, macchina per la stampa di etichette di Omet

Nel corso di un’affollata open house alla quale hanno partecipato più di duecento clienti e potenziali da tutto il mondo, Omet ha presentato il 19 maggio nella propria sede di Lecco la nuova macchina da stampa per etichette in bobina iFlex, un prodotto che presenta molteplici innovazioni il cui obiettivo è semplificare il lavoro dello stampatore e incrementare il rendimento della macchina.

La iFlex, macchina flexo UV proposta in fascia 370 mm presenta, infatti, alcune novità di rilievo ispirate da un’analisi dei bisogni del mercato e che tendono a favorire la semplicità operativa, grazie a strumenti pensati per raggiungere un risultato qualitativo di alto livello in pochi e semplici passi. Si tratta nello specifico di asservimenti innovativi per il pre-registro e di supporto alla messa a registro che concorrono a velocizzare i tempi di impostazione e avviamento della macchina dopo ogni cambio lavoro.

Primo fra tutti, iLight, sistema di pre-registro con puntatore laser presente su ogni gruppo stampa. Il puntatore laser indica l’allineamento migliore del portacliché all’interno del campo di fasatura con l’obiettivo di velocizzare il cambio lavoro e accelerare i tempi di messa a registro. Un puntatore laser identico è posizionato perpendicolarmente alla fustella a garanzia di un tempo di cambio del lamierino rapido e immediatamente efficace. Per la messa a registro ci si affida al sistema di correzione istantanea iCam che opera attraverso telecamere posizionate su ogni gruppo stampa e un monitor posizionato a centro macchina (iVision). Il sistema permette la messa a registro, video assistita e direttamente su ogni unità di stampa, man mano che avanza il materiale, senza dover attendere la visualizzazione del crocino di registro a fine macchina. Si concretizza così una messa a registro rapida e fin da subito adeguata. I risultati monitorati finora del lavoro combinato dei puntatori laser iLight, delle videocamere iCam e del sistema iVision garantiscono un quantitativo di scarti in avviamento simile a quello ottenuto con macchine completamente servo motorizzate.

La iFLEX riempie un vuoto tecnologico nel mercato attuale delle etichette poiché si presenta come completamento ideale del parco macchine di etichettifici medio/grandi che producono grandi quantità di etichette semplici con consegne just-in-time e che vogliono ridurre al minimo gli sprechi. Al contempo, essa può rappresentare per gli etichettifici più piccoli con minor capacità di investimento la risorsa tecnologica fondamentale per stampare i lavori più disparati in tutte le tirature con un Roi molto elevato.Marco Calcagni, direttore commerciale e marketing di Omet

iFlex presenta il percorso carta più corto nel panorama della macchine in fascia stretta (1.300 mm) che la rende una macchina super compatta e dai sicuri risparmi di materiale in fase di avviamento (gli scarti di messa a registro misurati sono inferiori al passaggio carta fra due stampe). iFlex, inoltre, è l’unica macchina ad avere tutti i cilindri di stampa controllati in modo Direct Drive per incrementare la precisione di stampa e eliminare le criticità data dalle trasmissioni tradizionali. A questo riguardo, la presenza di un solo ingranaggio per ogni gruppo stampa è garanzia di risultati di stampa di alto livello.

Nella parte terminale della macchina si colloca il nuovo sistema di cambio rapido della fustella detto QCDC che prevede la preparazione del cilindro su carrello, senza necessità di montare paranchi di sollevamento. La macchina da stampa per etichette iFLEX è dotata di sistema per il riavvolgimento dello sfrido automatizzato Rock’n’Roll, a garanzia di un processo di stampa senza intoppi o rallentamenti in fase di fustellatura finale, anche nel caso di forme complesse. L’insieme di fustella, taglio e riavvolgimento dello sfrido prende il nome di Converting Express.

La macchina gestisce un’ampia gamma di formati, comunque commisurati alle necessità medie di un etichettificio, da 5 ½ a 18″, e per un investimento contenuto nella produzione dei cliché di stampa. La iFLEX è pensata per lavorare in modo continuo, senza fermate per operazioni di manutenzione particolari; le caratteristiche costruttive contribuiscono a renderla una macchina robusta, silenziosa, pensata per cicli di lavoro intensi e dalle prestazioni, e risultati, costanti. I gruppi flexo presentano carter di protezione efficaci per incrementare la sicurezza dell’operatore ed evitare la caduta di sporco sul porta-cliché, con conseguente fermo macchina per la pulizia.

Benché pensata per essere venduta in configurazioni standardizzate per ridurre i costi e permettere una produzione più veloce (per esempio i gruppi flexo sono assemblati a 4 a 4), è comunque possibile inserire in linea il gruppo oro a freddo, e come opzione il gruppo per la stampa serigrafica , la laminazione Uv  e una video camera di controllo finale . A richiesta la macchina può essere allestita con percorso carta più lungo per l’uso con inchiostri a base acqua e tunnel di asciugatura ad aria calda o aria calda e Uv.

Tutto è pronto per la tappa pugliese del Creativity Day 2015

Inside Training, società specializzata nella formazione e consulenza nell’ambito del design, della tecnologia e dell’innovazione, annuncia il programma della tappa pugliese del Creativity Day 2015, che si terrà con il patrocinio dei Giovani Imprenditori di Confindustria BA BAT il prossimo 11 giugno presso la sala eventi di Impact Hub Bari.

Per la prima volta nella sua ultra-decennale storia, infatti, il Creativity Day si appresta a sbarcare a Bari, dove innovazione e creatività sono di casa. In particolare, la città ha visto crescere e svilupparsi idee e talenti, grazie anche al suo Impact Hub, una struttura che richiama lo spirito del Creativity Day, dove le persone e la collaborazione sono valori irrinunciabili e dove creatività, innovazione e nuove tecnologie fanno da catalizzatori alla nascita e alla crescita di nuove imprese.

Il programma della giornata si preannuncia ricco e stimolante e prevede un Keynote iniziale curato da Alessandro Galetto, che aiuterà a capire perché la creatività sia uno strumento fondamentale per l’innovazione all’interno di un’organizzazione. Seguirà poi l’intervento di Giulio Roggero, che illustrerà il metodo Agile, un nuovo modo di pensare i progetti e di lavorare in team sempre più diffuso nelle aziende. Assieme a lui, Federico Soncini Sessa, spiegherà come sia possibile creare team multidisciplinari efficienti unendo talenti e competenze diverse senza dispersioni di energie.

Si parlerà poi di Wearable technologies e di Stampa 3D, mentre Adobe, main sponsor dell’evento, illustrerà le principali tecniche di creazione di cataloghi digitali e dei nuovi strumenti mobile per designer.

Appuntamento irrinunciabile per designer e creativi sarà sicuramente il talk di Federico Landini e Jonathan Calugi, che porteranno a Bari il loro “Shape your Head”, già testato sui palchi dei principali congressi internazionali (tra cui OFFF di Barcellona).

Infine, Luca della Grotta, che ha lavorato per film come “La grande Bellezza”, racconterà come sia possibile fare special fx degni di un film premio Oscar con piccoli budget, mentre Francesca Appi parlerà di marketing e turismo e come si possa raccontare l’ospitalità italiana attraverso i social network per attrarre clienti.

Inoltre, sarà possibile assistere parallelamente anche a “User Experience Design“, un workshop con Alessandro Galletto che negli ultimi mesi ha sempre registrato il tutto esaurito. Si tratta di un momento dedicato a imprenditori, project manager, startupper, designer e chiunque stia progettando un prodotto o servizio e desidera farlo al meglio.

Per maggiori informazioni sul Creativity Day e il programma dettagliato della giornata clicca qui!

Ricoh nella Roma del tennis

Nell’evento che per nove giorni ha riunito al Foro Italico di Roma i migliori nomi del panorama del tennis mondiale, Ricoh è stata ancora una volta protagonista come platinum sponsor, supportando il torneo con sistemi per la stampa e la copia dei documenti.

Gli Internazionali di tennis, parte del circuito ATP World Tour, giunti alla 72esima edizione, sono stati un’occasione imperdibile per presentare le proprie novità in termini non solo di prodotti ma anche – e soprattutto – di servizi.

A dare il benvenuto a Roma Luca Tomelleri, communication manager di Ricoh Italia. «Pur rimanendo un’azienda di hardware, stiamo procedendo verso un trend aziendale rivolto anche ai servizi» ha affermato. «Chiaramente i prodotti restano importanti, ma ci stiamo sviluppando anche come service company, in linea con una forte propensione in questo senso del mercato; tanto che la divisione di R&S del gruppo – il cui centro principale è situato nella Silicon Valley – tra software e hardware assorbe il 6% del fatturato globale annuo, pari a 15,5 miliardi di euro».

L’azienda di Vimodrone, dunque, propone un’offerta integrata che comprende hardware, soluzioni software, consulenza e servizi suddivisi in diversi segmenti.

Tra questi c’è anche, per il settore stampa, il «Production printing services», un portfolio completo di soluzioni integrate per i centri stampa aziendali, la stampa commerciale e la grafica. Mentre dal punto di vista del prodotto, l’ultima novità è la serie MP 2554SP/3054SP/3554SP, stampanti multifunzione in bianco e nero pensate per le attività di ufficio, che hanno la particolarità di interfacciare le soluzioni al cloud direttamente dal pannello. I dispositivi possono essere monitorati dal punto di vista della produzione, dei consumi energetici e dei costi; aspetti ottimizzabili grazie ai «Managed document services», studiati per migliorare la gestione dei documenti cartacei e digitali.

Nel grande formato, invece, le ultime novità – lanciate lo scorso settembre – riguardano le serie Pro C9100 e Pro C7100X, per stampa digitale a colori a foglio singolo, ideali per le aziende di arti grafiche; e la soluzione inkjet Pro VC60000 a modulo continuo, dedicata anch’essa al mondo delle arti grafiche, ma pensata per applicazioni di direct mailing, per la produzione di libri e di materiale di marketing.

Continua intanto anche la politica di fusioni di Ricoh. Dopo IBM InfoPrint, assorbita nel 2012, il 2015 è stata la volta di Npo Sistemi, storica azienda di informatica italiana che ha aggiungo ai 294 milioni di euro di fatturato di Ricoh Italia – valore consolidato a marzo 2014 – altri 60 milioni di euro e 250 dipendenti. «Al momento non abbiamo integrato le funzioni di Ricoh e Npo Sistemi, che restano due aziende distinte» ha precisato Tomelleri, «tuttavia abbiamo acquisito nuove competenze, clienti e una struttura già estremante orientata. Grazie a questa fusione, dunque, Ricoh si conferma un player importante in Italia nel mondo dei servizi ICT».

Una curiosità per chi ama il tennis. All’interno del Foro Italico, nel villaggio aperto al pubblico, è stata allestita una Speed Cage sponsorizzata da Ricoh, un’area in cui, grazie a un software di simulazione, era possibile calcolare la velocità del proprio servizio. Ospite d’eccezione lo spagnolo David Ferrer, numero 8 del ranking mondiale, giunto in semifinale nel torneo romano (in foto).

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David Ferrer, numero 8 della classifica Atp, prova il proprio servizio alla Speed Cage sponsorizzata da Ricoh.

Screen Srl installa una Screen Truepress Jet L350UV

Screen Srl + Truepress Jet L3350UV: Domenico Beraldi - Innovation; Angelo Meazza, Stefano Rossetti + Marco Mosca, Screen srl.
Screen Srl + Truepress Jet L3350UV: Domenico Beraldi - Innovation; Angelo Meazza, Stefano Rossetti + Marco Mosca, Screen srl.

Screen Srl di Mazzo di Rho, alla periferia di Milano, è la prima azienda in Italia ad aver investito in una macchina da stampa digitale Screen Truepress Jet L350UV.

Presente dal 1987 sul mercato italiano, l’azienda nasce come fotolito classica e fin dall’inizio investe in tecnologie Screen – non è una semplice coincidenza se anche l’azienda si chiama proprio Screen, come il suo fornitore di fiducia! – dapprima in scanner, poi in stazioni per l’impaginazione e, infine, in una macchina da stampa inkjet per etichette.

«Stavo frequentando la Facoltà di Economia e Commercio alla Bocconi di Milano», racconta Stefano Rossetti, fondatore e titolare di Screen Srl, «quando ho accettato un’interessante proposta di lavoro da Bancolini, che all’epoca era il distributore in esclusiva di Dainippon Screen in Italia. Successivamente, uscito da Bancolini, ho deciso di fondare una mia azienda con un socio, Angelo Meazza, che aveva maturato un’esperienza come cromista e fotografo in un’azienda grafica. All’inizio i nostri clienti erano per metà agenzie pubblicitarie e per metà editori, ma presto capimmo che dovevamo guardarci attorno e imboccare nuove strade, visto che il mondo delle fotolito iniziava a essere in crisi».

È a quel punto che Screen Srl si rinnova e si avvicina al mercato delle etichette e del packaging, inzialmente proponendosi come service per l’incisione di lastre fotopolimeriche, poi offrendo anche un servizio di stampa digitale per la produzione di etichette.

«Nel giugno 2010 siamo stati i primi in Italia a installare una Durst Tau 150, dopo averla vista all’opera circa un anno prima alla fiera Labelexpo di Bruxelles, ancora in forma di prototipo», spiega Rossetti. Prima di procedere con l’investimento abbiamo studiato tutte le soluzioni disponibili in quel momento sul mercato per la stampa digitale di etichette, finendo per scartare quelle basate su tecnologia elettrofotografica. L’inkjet UV ci convinceva decisamente di più per una serie di motivi, primo fra tutti la produttività. Quando abbiamo acquistato la Durst Tau 150 non eravamo stampatori e pertanto non conoscevamo le dinamiche legate ai supporti, ma col passare degli anni abbiamo acquisito sempre più eperienza in merito.»

Sempre alla ricerca di novità tecnologiche, Rossetti incontra Innovation che gli presenta la nuova soluzione tecnologica del costruttore giapponese e visita la sede di Screen in Olanda a marzo dell’anno scorso, per tornarci poi a settembre al fine di effettuare delle prove di stampa sulla Truepress Jet L350UV, una macchina che aveva solleticato il suo interesse in precedenti occasioni.

«Mi recai in Olanda in compagnia di Domenico Beraldi di Innovation, distributore di Screen in Italia per le Truepress per etichette e incontrammo Carlo Sammarco, direttore vendite di Screen Europe, che avevo già conosciuto personalmente tre anni prima in occasione dell’acquisto di un CtP Screen per lastre fotopolimeriche».

La Truepress Jet L350UV si dimostra subito all’altezza delle aspettative di Rossetti, tanto da indurlo all’acquisto. La macchina viene installata a fine dicembre 2014 ed entra in produzione all’inizio del 2015, andando a sostituire la Durst Tau 150.

La nuova macchina, che viaggia a una velocità di 50 m/min su una larghezza di banda fino a 350 mm, raddoppia la capacità produttiva dell’azienda, con interessanti prospettive di crescita per il futuro. La configurazione scelta è quella completa di tutti gli accessori adibiti a varie funzioni, tra trattamento corona, perfetta messa a registro in macchina anche ai fini di un’eventuale sovrastampa, rapida pulizia del nastro in entrata e, soprattutto, stampa del bianco ad alta opacità.

«Sono estremamente soddisfatto della Truepress Jet L350UV, una macchina che rappresenta il perfetto connubio tra velocità e qualità di stampa», conclude Rossetti.

«Attualmente lavoriamo all’90% per gli stampatori, ai quali forniamo un doppio servizio – preparazione dei fotopolimeri e stampa digitale di etichette. Quest’anno prevediamo di incrementare il nostro fatturato in maniera significativa».

«È stato molto gratificante per noi vendere la prima Truepress Jet L350UV in Italia a un’azienda che più volte in passato ci ha dimostrato fiducia scegliendo le nostre soluzioni tecnologiche», commenta Carlo Sammarco di Screen Europe. «Screen Srl ha enorme fiducia nel fatto che questa macchina potrà espandere la propria capacità produttiva, consentendo loro di sviluppare nuovi prodotti nel settore delle etichette e di aprire nuove opportunità di mercato».

«È un vanto per noi essere partner di un marchio prestigioso come Screen» dichiara Domenico Beraldi di Innovation. «E’ un vero piacere incontrare lungimiranti imprenditori come Rossetti che investono in nuove tecnologie al fine di servire al meglio la propria clientela».

Screen Srl + Truepress Jet L3350UV: Domenico Beraldi - Innovation; Angelo Meazza, Stefano Rossetti + Marco Mosca, Screen srl.
Da sinistra: la Truepress Jet L3350UV con Domenico Beraldi – Innovation, Angelo Meazza, Stefano Rossetti e Marco Mosca, Screen srl.

Paolo Fiorelli, senior key account manager per l’Italia di Saxoprint

Paolo Fiorelli, senior key account manager per l’Italia di Saxoprint.
Paolo Fiorelli, senior key account manager per l’Italia di Saxoprint.
Paolo Fiorelli, senior key account manager per l’Italia di Saxoprint.
Paolo Fiorelli, senior key account manager per l’Italia di Saxoprint.

Saxoprint annuncia la nomina di Paolo Fiorelli a Senior Key Account Manager per l’Italia. Dopo aver inaugurato il portale italiano, Fiorelli si occuperà dello sviluppo del mercato nel Bel Paese. Classe ‘67, milanese, arriva in Saxoprint a completamento di una carriera nel settore vendite e nel marketing.

Dopo una consolidata esperienza nel settore delle arti grafiche come marketing developer delle più importanti case editrici specializzate, Fiorelli è stato chiamato da Saxoprint per guidare lo «sbarco» in Italia, con l’importante compito di svilupparne il business.

«È con grande entusiasmo che accolgo questa nuova sfida», dichiara Paolo Fiorelli. «La mia priorità è quella di far conoscere, anche in Italia, l’offerta di prodotti e servizi Saxoprint e di rafforzare le iniziative che promuovono la crescita del business nel nostro Paese. C’è un grande potenziale per questa società, rinomata per essere un’azienda innovativa, flessibile e orientata al cliente.»

 

Sawgrass lancia il software di progettazione online CreativeStudio

«Abbiamo costruito un programma estremamente intuitivo che sfrutta la tecnologia Html5 per permettere agli imprenditori creativi di progettare direttamente dal computer, tablet o dispositivo mobile collegato a Internet,» spiega Darcy Mauro, presidente divisione prodotti di consumo di Sawgrass. «Questa tecnologia offre loro la possibilità aggiuntiva di attingere dalla nostra ampia libreria di immagini di repertorio ed elementi grafici per costruire progetti grafici personalizzati per i loro clienti. Finora, il feedback ricevuto dai clienti è stato fenomenale.»

CreativeStudio Online Designer funziona come parte integrante del sistema per la decorazione di prodotti in HD Virtuoso. I decoratori possono accedere all’interfaccia intuitiva del programma per creare progetti grafici all’interno di modelli di prodotto specifici. CreativeStudio offre centinaia di modelli di prodotto provenienti dai cataloghi di UniSub, ChromaLuxe, Vapor Apparel e altre importanti case produttrici di substrati.

Oltre ad avere accesso a migliaia di elementi grafici e di foto di alto livello, gli utenti di CreativeStudio possono caricare e salvare i propri progetti grafici per liberare spazio di storage sul cloud, nonché costruire modelli personalizzati per i prodotti che decorano con maggior frequenza. La stampa risulta senza interruzioni grazie alle funzionalità Web2Print incorporate e al software per la gestione del colore e della stampa CreativeStudio.

Ecco alcuni dei vantaggi che CreativeStudio offre agli imprenditori creativi:

  • Costi di avviamento ridotto: CreativeStudio viene fornito in dotazione con l’acquisto del sistema per la decorazione di prodotti in HD Virtuoso. Questo significa avere a disposizione immagini di repertorio e software grafico per un valore di migliaia di euro senza costi aggiuntivi.
  • Possibilità di creare rapidamente e facilmente progetti grafici di grande effetto: il potente e intuitivo designer online Html5 di CreativeStudio elimina virtualmente la curva di apprendimento associata ai sofisticati programmi software per la grafica desktop. Grazie a centinaia di modelli e a migliaia di immagini di alta qualità, anche i designer alle prime armi possono creare facilmente prodotti di cui i clienti si innamoreranno.
  • Maggiore diversificazione e possibilità di crescita: con praticamente tutti i sublimation blank a disposizione per far crescere la linea di prodotti, il cross-selling ai clienti esistenti e l’ingresso in nuovi mercati non sono mai stati così semplici.

I visitatori di Fespa sono invitati a fermarsi nello stand di Sawgrass (Hall 7, Stand G21) per scoprire in prima persona quanto CreativeStudio sia facile e rapido da utilizzare, e in che modo il programma funzioni all’interno del sistema per la decorazione di prodotti in HD Virtuoso. Il team di Sawgrass eseguirà dimostrazioni per l’intera durata della manifestazione.

Contattare Ingrid Van Loocke oppure chiamare il numero +32 478 51 44 15 per fissare incontri individuali oppure per ricevere ulteriori informazioni.

L’evoluzione digitale di Durst passa per gli inchiostri a base acqua

Rho WT 250 HS debutterà sul mercato in occasione di Fespa.
Rho WT 250 HS debutterà sul mercato in occasione di Fespa.

Durst presenterà ufficialmente a Fespa 2015 Durst Water Technology, per la stampa digitale di grande formato, che contribuisc a renderla sempre più ecosostenibile. Il reparto R&D Durst, infatti, ha messo a punto un’innovativa gamma di inchiostri a base acqua a basso impatto ambientale.

Già sperimentati con successo nei sistemi di stampa per il settore tessile, ora gli inchiostri Durst Water Technology, completamente riciclabili, inodore, ipoallergenici e soprattutto privi di VOC (composti organici volatili), sono disponibili anche per il large format con la nuova Rho WT 250 HS, che debutterà sul mercato proprio in occasione della kermesse internazionale.

Evoluzione «green» di Durst Rho P10 250 HS, questa innovativa stampante monta speciali testine appositamente studiate per l’utilizzo dei nuovi inchiostri a base acqua, garantendo risultati di stampa ottimali su un’ampia gamma di supporti e materiali.

Protagonista in fiera anche Rhotex HS, stampante ad alta produttività per il soft signage in grado di raggiungere i 900 mq/h. Progettata per un utilizzo intensivo a livello industriale, Rhotex HS stampa direttamente su tessuto utilizzando gli speciali inchiostri ecologici dispersed dye a base acqua di Durst Water Technology.

Sul palcoscenico di Fespa 2015 Durst amplia, inoltre, la propria gamma di soluzioni per la stampa su tessuto presentando Rhotex 180 TR, il transfer sublimatico che coniuga la consolidata tecnologia di Rhotex 322 con una produttività di livello industriale, in grado di raggiungere una velocità massima di 223 mq/h. Anche per Rhotex 180 TR, il reparto R&D Durst ha messo a punto una gamma di inchiostri dye sublimation a base acqua, inodore, ipoallergenici e completamente privi di VOC.

Ecosostenibilità in primo piano, ma non solo. Riflettori puntati, infatti, anche sull’industrializzazione di processo con Rho 1312 in versione AF, acronimo di Automatic Feeder. L’ammiraglia dei sistemi flatbed di casa Durst è dotata ora di un inedito sistema di trasporto per processi produttivi completamente automatizzati e rapidi cambi di materiale anche su grandi tirature.

Durst vi aspetta a Fespa, Colonia, al Pad. 7 – Stand K10.

Rho WT 250 HS debutterà sul mercato in occasione di Fespa.
Rho WT 250 HS debutterà sul mercato in occasione di Fespa.

Bobst Group acquista il 65% di Nuova Gidue

Bobst Group e Federico D’Annunzio, proprietario di Nuova Gidue Srl hanno firmato il 13 maggio 2015 un accordo per cui Bobst Group acquista il 65% di Nuova Gidue Srl, con l’opzione di acquisto della parte rimanente delle azioni.
Federico D’Annunzio resta CEO e azionista di Nuova Gidue Srl. Entrambe le parti si sono accordate nel non fornire informazioni relative alle condizioni della transazione.
Nuova Gidue Srl produce rotative flessografiche e offset a banda stretta e media altamente automatizzate per l’industria delle etichette autoadesive e soluzioni per la stampa dell’imballaggio flessibile in corte tirature.

Con le tecnologie di Nuova Gidue Srl Bobst potrà estendere la sua gamma di soluzioni per la stampa e il converting e l’acquisizione conferma la strategie di espansione della Casa svizzera nell’industria delle etichette.
Erik Bothorel, capo della Bobst Business Unit Web-fed e Membro del Group Executive Committee di Bobst ha commentato: «Noi vogliamo crescere nel segmento etichette e stabilire la nostra leadership nelle soluzioni per l’imballaggio flessibile in corte tirature. Le tecnologie innovative di Nuova Gidue nella stampa flessografica e offset possono integrarsi facilmente con le nostre linee di produzione. Bobst offre oggi la più vasta gamma di sistemi per la stampa e la trasformazione per l’industria dell’imballaggio e conferma la sua vocazione verso le idee innovative.»
Nel 2014 Nuova Gidue Srl ha ricevuto il Global Label Award per l’innovazione e nel maggio 2015 il primo premio per l’innovazione dall’associazione FTA (Flexographic Technical Association). Le sue tecnologie Digitali Flexo™ costituiscono una vera novità nel mondo della stampa flessografica. Nuova Gidue Srl è anche l’azienda guida nel Team Revo che lavora a un progetto di standardizzazione basato sulla separazione a sette colori.
Sulla vendita della maggioranza, Federico d’Annunzio, CEO di Nuova Gidue Srl, ha commentato: «Bobst ha una storia e una reputazione molto forti e una posizione leader sui mercati mondiali nel campo della cartotecnica e dell’imballaggio. Noi siamo orgogliosi di essere entrati a far parte di una organizzazione globale e di portare la nostra esperienza nella progettazione di impianti e la dedizione all’innovazione che il mercato ci riconosce. I nostri partner, clienti, fornitori e i nostri dipendenti trarranno grande vantaggio dalla pianificazione a lungo termine del Gruppo Bobst.»
Bobst Group si aspetta da questa operazione una forte crescita nel settore delle etichette e dell’imballaggio flessibile e punterà sul rafforzamento dello staff Gidue a Firenze.
Conclude Erik Bothorel: «Siamo impressionati dalle innovazioni, dalle prestazioni e dalla gamma di prodotti di Nuova Gidue Srl, che ampliano il portfolio di Bobst Group nel mercato della banda stretta e media. Crediamo che questa sia l’operazione giusta, fatta al momento giusto.»