Gian Carlo Banfi, Direttore Generale di KBA Italia, tra i fondatori dell’azienda nel 1995.
Gian Carlo Banfi, direttore generale di KBA Italia, lascia l’azienda di Passirana di Rho. Banfi è stato tra i fondatori dell’azienda nel 1995; attivo non solo nella direzione generale ma anche nel settore delle Vendite, ha contribuito alla diffusione del marchio Koenig & Bauer in Italia e al successo della sua filiale, nonché a fidelizzare clienti importanti che hanno riposto la fiducia nel secondo produttore mondiale di macchine per la stampa.
Gian Carlo Banfi, direttore Generale di KBA Italia, tra i fondatori dell’azienda nel 1995.
Dal primo agosto Alessandro Puppo assume la carica di direttore generale, mantenendo le mansioni precedentemente svolte relativamente alla vendita di macchine a bobina a cui si aggiunge anche la responsabilità per la vendita delle macchine a foglio usate.
Il 20 e 21 settembre si terrà a Urbino il Congresso dei Musei di Urbino, che tratterà di storia, didattica, marketing museale, con un intervento di Maria Moroni di Assocarta e docenti universitari. Seguirà una visita al museo della stampa, durante la quale si svolgeranno dimostrazioni di stampa xilografica, calcolgrafica, incisione pietre.
Oltre agli interventi che riguardano le attività dell’associazione, si parlerà di mineral oil nelle fibre da riciclo, degli standard nell’industria dei tubi e di packaging e sostenibilità. Tra i punti della discussione, si tratteranno anche le possibili soluzioni alternative all’anima di cartone nell’ambito dei processi di avvolgimento dei materiali, come quelle costituite dall’impiego di un’anima in alluminio/ferro, oppure senza l’utilizzo dell’anima come supporto, oppure infine dall’autoproduzione delle anime da parte dei clienti finali, fenomeno già ampiamente diffuso nel settore del tissue.
Vista in sezione delle due versioni di ABD. È facile vedere come la versione I crea un «canale» di aria compressa mentre la versione II crea cuscinetti d’aria circolare al di sotto della banda di carta.
Q.I. Press Controls darà nuovamente prova della sua capacità d’innovare in occasione del World Publishing Expo 2013 di Berlino (7 -9 ottobre). Drupa 2012 è stato l’evento durante il quale è stata presentata al mercato la nuova soluzione per il controllo del registro colore e del registro di taglio di Q.I. Press Controls, il sistema mRC-3D. Q.I. Press Controls ha scelto il World Publishing Expo per lanciare la sua più recente innovazione per il controllo del fan-out, il sistema ABD II (stand 1.2.320).
Il team Ricerca e Sviluppo di Q.I. Press Controls team si concentra su priorità quali il miglioramento o l’ottimizzazione delle funzionalità e della sostenibilità dei sistemi, così come sulla riduzione dei costi d’esercizio. Tenendo queste priorità in mente, il team ha rivolto la sua attenzione ai consumi d’aria dell’ABD I e ai suoi effetti. Se si considerano i costi complessivi per l’aria, la riduzione dei litri consumati consente di risparmiare velocemente centinaia di euro sui tre turni di lavoro del sistema.
Gli effetti delle vibrazioni e delle fluttuazioni di una banda di carta attraverso le unità di stampa diventano sempre più importanti man mano che le rotative divengono più larghe e veloci. Questo effetto varia in funzione della velocità della macchina, del peso della carta, del tipo di inchiostro e di telo caucciù. Questi fattori influenzano anche il funzionamento del sistema ABD per il controllo del registro di fan-out. La testa dell’ugello è stata completamente riprogettata. Il foro dell’ugello – da cui fuoriesce l’aria con getto perpendicolare – è ora una camera con un tappo a forma di fungo alla sua estremità. Tra il bordo del fungo e la camera dell’ugello c’è una fessura microscopica che, vista da sopra, ha la forma di un anello. Poiché l’aria compressa è più che dimezzata, una quantità d’aria nettamente inferiore, che fuoriesce a una velocità di Mach 1, è ora in grado di formare un anello protettivo di aria sul lato inferiore della banda di carta! L’operazione è incredibilmente veloce e consente di ottenere un cuscinetto d’aria estremamente stabile e potente con un corrispondente effetto di sostegno al di sotto della banda di carta. Dei test pilota hanno mostrato che l’area di contatto più larga con la banda di carta rende il sistema ABD II resistente alle vibrazioni e alle fluttuazioni della carta.
Fatti e cifre
L’evoluzione del sistema ABD II sarà lanciata ufficialmente al salone WAN-IFRA Publishing Expo di Berlino. Una dimostrazione del funzionamento degli ugelli consentirà di comprendere meglio il sistema.
I vantaggi dell’ABD II sono:
• Compensazione del registro di fan-out totalmente senza contatto.
• Regolazione completamente automatica del fan-out per tutte le versioni dei sistemi di controllo dei registri di Q.I. Press Controls e comando manuale dal pulpito di controllo pressione aria.
• Stabilizzazione della banda di carta con consumo d’aria ridotto al minimo.
• Compensazione del registro di fan-out con una precisione di +/- 0,01mm.
• Operatori e prodotti stampati finali sono meno gravati dagli effetti indotti dalle vibrazioni e/o fluttuazioni della banda di carta perché l’ABD II forma un cuscino d’aria estremamente stabile.
• L’ABD II può essere usato in sostituzione o in combinazione con l’ABD I.
• L’ABD II può essere usato nello stesso ambiente fisico di progettazione dell’ABD I per l’installazione sulla macchina da stampa rotativa.
• Assenza di strappi della carta causati da problemi di fan-out.
• Non richiede manutenzione.
Successo del lancio dell’mRC-3D – Ultime novità
Dalla sua presentazione durante il salone di Drupa 2013, il sistema mRC-3D è stato accolto con grande favore di mercato. Gli ordini numerosi in tutto il mondo ne sono la migliore prova. Tra questi, gli ordini di BDU (Paesi Bassi), Verlag M. DuMont Schauberg (Germania), Columbus Dispatch (USA), Fairfax Media (Australia), Kroonpress (Estonia), Gráfica Eldorado (Brasile), Pressehaus Stade (Germania).
Uno dei primi investitori ad adottare il sistema, l’olandese BDU, un’azienda grafica che stampa in conto terzi circa 70 testate giornalistiche alla settimana, compresi alcuni quotidiani, è particolarmente entusiasta dei risultati ottenuti. Hans Daniëls, responsabile commerciale di BDU, ha commentato:
«D’altro canto avevamo ragioni eccellenti per scegliere il sistema mRC-3D di Q.I. Press Controls: le referenze tecniche erano estremamente convincenti! Uno dei fattori decisivi è stato il fatto che la sostituzione della pellicola protettiva dell’ottica della videocamera avviene in modo completamente automatico. Trattandosi di un sistema quasi completamente esente da manutenzione, i tempi di allestimento e gli scarti sono enormemente ridotti. Questo è molto importante per le nostre piccole tirature! Lavoriamo con squadre ridotte di personale addetto alla stampa. I sottosistemi della macchina non devono pertanto richiedere tempo e attenzione da parte dei nostri operatori. Veloce, affidabile e senza manutenzione: questi sono i fattori importanti per noi. Ed esattamente questo è ciò che ci offre il sistema mRC-3D», conclude Daniëls per spiegare le ragione di una scelta evidente per BDU. «In questo modo arriveremo a un numero di scarti di avviamento inferiore ai 100 giri! È un numero straordinariamente basso. Ed è grazie al sistema di controllo del registro mRC-3D!»
Vista in sezione delle due versioni di ABD. È facile vedere come la versione I crea un «canale» di aria compressa mentre la versione II crea cuscinetti d’aria circolare al di sotto della banda di carta.
Xeikon si presenta a Labelexpo lanciando l’iniziativa «See the proof program» che permette agli stampatori di etichette di testare e verificare autonomamente la qualità della stampa digitale. È sufficiente caricare i file sul sito web dedicato e le etichette saranno stampate su cinque diversi supporti – tra i quali materiale PE stampato con il nuovo toner ICE messo a punto Xeikon. Queste prove di stampa si possono poi ritirare sullo stand Xeikon.
Per chi desidera vedere il video può collegarsi a http://vimeo.com/68225630.
Oltre a questa iniziativa, Xeikon farà dimostrazioni sui sistemi Xeikon 3300 e 3500, quest’ultima – che stampa su supporti con una larghezza massima fino a 516 mm – viene presentata nella configurazione da bobina a bobina. Per quanto riguarda invece la Xeikon 3300 questa funzionerà con sistema di converting in linea, comprendente un laser di GM.
La stampa e legatura di tutti i magazine di Condé Nast (Vogue, House & Garden, Brides, Tatler, The World of Interiors, GQ, Vanity Fair, GQ Style, Wired and LOVE…) continuerà a essere gestita da Wyndeham Roche, specializzata in pubblicazioni di qualità, che usa due macchine da stampa Lithoman IV 64/72pp web offset e tre linee di rilegatura Muller Martini Corona Perfect.
Le ottime prestazioni delle lastre senz'acqua fanno risparmiare tempo e denaro e produrre meno lastre usate da smaltire.
Dopo il trasferimento presso il Dubai Investment Park (DIP), Gulf News ha dovuto affrontare una decisione importante a livello di investimenti. Dieci anni dopo l’acquisizione delle macchine precedenti molte cose erano cambiate. Quali tecnologie potevano meglio soddisfare l’aumento delle tirature e ulteriori sviluppi, ma anche l’esigenza di qualità migliore e di una maggiore responsabilità ambientale?
Le ottime prestazioni delle lastre senz’acqua fanno risparmiare tempo e denaro e produrre meno lastre usate da smaltire.
Scegliendo lastre Toraysenz’acqua e una rotativa offset KBA Cortina 4/1 senz’acqua, Gulf News ha centrato non solo i suoi obiettivi commerciali, ma mantenuto la sua reputazione di stampatore di qualità, come afferma il direttore di produzione Michael Condon. «Gulf News ha la migliore qualità e per poter continuare a offrirla abbiamo scelto la KBA Cortina», ha dichiarato.
Mentre la sua posizione nella regione arida del Golfo è una motivazione reale per dotarsi di tecnologia di stampa senza acqua, il passaggio al formato broadsheet è in linea con una scelta già fatta da circa 20 principali quotidiani di tutto il mondo.
Per i giornali come il francese Le Figaro, la combinazione vincente di KBA Cortina con lastre Toray senz’acqua ha già dimostrato di aumentare la qualità di stampa, ridurre gli scarti, migliorare i processi e ridurre l’impatto ambientale.
Inoltre la tecnologia consente agli stampatori di giornali di utilizzare tempi di inattività tra un’edizione e la successiva per espandersi in nuovi mercati.
Progettata per offrire efficienza dei costi e per raggiungere gli obiettivi ambientali, la KBA Cortina è in grado di gestire una vasta gamma di formati e grammature. Il dispositivo PlateTronic per il cambio lastre assicura ottime prestazioni per le migliaia di tirature di giornali e prodotti semi-commerciali.
La macchina installata, KBA Cortina.
Un aggiornamento molto rapido
Per Condon, gli enormi vantaggi per Gulf News sono stati raggiunti senza problemi particolari. «Non è stata poi una sfida così impegnativa. La grande differenza che gli operatori hanno dovuto affrontare sono stati i nuovi sistemi di dosaggio e di controllo della temperatura per l’inchiostro. Il gruppo inchiostratore a temperatura controllata della KBA Cortina eroga l’inchiostro rapidamente e senza difetti, e quindi mantiene un risultato di stampa stabile su tutta la tiratura con un ridotto aumento del punto», ha affermato.
Il gruppo è progettato per stampare immagini brillanti con puntini nitidi a 70 lpc (175 lpi) e retinatura FM.
La KBA Cortina può stampare giornali in modalità senza forno e prodotti semi commerciali con forno, utilizzando lo stesso inchiostro, eliminando i tempi per il cambio necessari per l’offset convenzionale.
Per Gulf News passare a questa tecnologia ha portato dei vantaggi, rendendo il processo più fluido, nonostante la necessità di padroneggiare procedure nuove.
Inoltre se si deve ripetere un ordine tutti dati relativi sono già archiviati, quindi le ristampe sono più facili e veloci.
Qualità superiore a un costo inferiore
Combinando l’offset senz’acqua con la produzione dei giornali, la KBA Cortina ha elevato i livelli di qualità: gli scarti possono arrivare a circa 60 copie durante l’avviamento o cambiamenti di edizione nella produzione a colori con il sistema di inchiostrazione Newsflow senza viti, secondo KBA. Ridurre gli scarti significa ridurre anche i consumi di carta, anche dell’80%.
La combinazione di una KBA Cortina con lastre Toray senz’acqua è una tecnologia matura in grado di fornire risultati di alta qualità soprattutto relativamente a come l’inchiostro viene trasferito sulla pagina. In questo modo si raggiunge e mantiene l’equilibrio acqua/inchiostro e la corretta tensione del nastro; si riduce anche il problema della stampa larga all’estremità del foglio associato a una imprecisa messa a registro nella stampa a colori, e previene la nebulizzazione dell’inchiostro e la necessità di continue correzioni.
Per Gulf News, la conferma del miglioramento della qualità grazie alle lastre Toray e la KBA Cortina è arrivata anche dal feedback positivo degli inserzionisti, ha detto Condon. A Dubai i print buyer sono molto critici e esigenti. «Anche la qualità della KBA Cortina per lavori commerciali, in particolare con la carta a 60 gsm, è molto buona, soprattutto a causa del forno e l’aumento minimo del punto dando, per immagini più nitide e vivide» afferma Condon. Perciò, in configurazione senz’acqua con le lastre Toray, la gamma di applicazioni stampabili può essere ampliata ancora di più, dato che la KBA Cortina può stampare con e senza forno su diversi tipi di materiali.
I vantaggi delle lastre senz’acqua
KBA attribuisce gran parte del successo della KBA Cortina senz’acqua alla collaborazione con i principali fornitori di consumabili coinvolti nel suo sviluppo. I risultati di questa cooperazione sono evidenti nei gruppi inchiostratori, la possibilità di stampare su tipi standard di carta da giornale, la densità a diverse velocità di stampa e la disinchiostrabilità. Il nuovo approccio elimina la formazione di pelucchi di carta durante l’applicazione dell’inchiostro e riduce la visibilità della stampa sul retro nei fondi pieni, rispetto alla stampa offset a umido.
Anche Toray ha lavorato assiduamente per perfezionare l’applicazione della sua tecnologia con la KBA Cortina, Condon afferma che le lastre Toray danno molti meno problemi rispetto alle lastre tradizionali, inoltre Toray è stata molto proattiva con Gulf News e l’ha supportata per risolvere ogni problema che si presentava.
Per Gulf News, le nuove lastre Toray TAC MX-10 sono molto buone perché anche in presenza di supporti abrasivi la lastra sopporta bene lunghe tirature e non presenta segni di usura; inoltre ha ridotto la necessità di cambiare lastra del 70-80%. Questo è un grande vantaggio, soprattutto nei turni di notte, quando si stampano le sezioni principali del giornale, e non si può fermare la stampa a causa dell’usura delle lastre se mancano solo 20.000 copie per finire un lavoro.
Le ottime prestazioni delle lastre fanno quindi risparmiare tempo e denaro e produrre meno lastre usate da smaltire.
Heidelbergha collocato con successo un prestito obbligazionario convertibile con un volume totale di emissione di 60 milioni di euro. Si tratta, in sostanza, di capitale di debito raccolto attraverso l’emissione di obbligazioni convertibili in azioni della stessa società emittente (entro determinati lassi di tempo e in base a rapporti di cambio prefissati). Le obbligazioni convertibili, pertanto, offrono al loro sottoscrittore la facoltà di rimanere creditore della società emittente (quindi di conservare lo status di obbligazionista), e di ricevere i proventi attraverso il pagamento degli interessi, assumendo, solo in un secondo momento, lo status di azionista attraverso la conversione in azioni delle obbligazioni.
Il prestito è stato collocato presso investitori istituzionali nazionali e internazionali al di fuori solamente degli Stati Uniti.
La cedola è stata fissata al 8,5 per cento, pagabile trimestralmente in via posticipata. La società intende chiedere l’inclusione del prestito obbligazionario convertibile alla negoziazione sul mercato aperto della Borsa di Francoforte. «Siamo molto soddisfatti» commenta il cfo della società Dirk Kaliebe. «Con questo posizionamento di successo e la rapida adesione al prestito obbligazionario siamo in grado di ottenere una struttura di finanziamento più ampio». Con l’emissione del prestito obbligazionario convertibile Heidelberg infatti è riuscita a diversificare ulteriormente la propria struttura finanziaria.
Thermal Eco Fit Pefc è il nuovo materiale adesivo di UPM Raflatac che combina una migliore efficienza di produzione, minori costi e funzionalità specifiche.
Thermal Eco Fit Pefc è il nuovo materiale adesivo di UPM Raflatac che combina una migliore efficienza di produzione, minori costi e funzionalità specifiche.
UPM Raflatac ha introdotto recentemente una nuova gamma con prodotti di ultima generazione che offrono soluzioni Fit for Purpose per il mercato end-use. Raflacoat Fit Pefc apporta tutta l’efficienza necessaria nel settore delle applicazioni alimentari di alto volume, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale ed è inoltre dotato di adesivi di nuova generazione. Gli ultimi progressi avvenuti nella tecnologia di fabbricazione della carta consentono a Raflacoat Fit Pefc di mantenere inalterate le sue prestazioni, anche se più sottile e più leggero rispetto alla versione da 80 g/m² ed è disponibile con tre tipi di supporto. Glassine HG65 e Glassine HG45 con certificazione Pefc come il frontale e ProLiner PP30 per ridurre al massimo lo spessore delle etichette, incrementando la produttività. Offre, inoltre, eccellenti prestazioni nelle applicazioni ad alta velocità e in condizioni di umidità. Retail Eco Fit Pefc e Thermal Eco Fit Pefc sono invece due nuovi materiali autoadesivi creati per fondere insieme funzionalità specifiche, miglioramento dell’efficienza di produzione e riduzione dei costi nella gestione dei rifiuti. L’innovazione consiste nella struttura laminata che ha uno spessore ridotto del 17 %. Più etichette per bobina garantiscono una frequenza di cambio delle bobine ridotta del 17% a beneficio degli stampatori, un risparmio ancora superiore se si passa a bobine di lunghezze maggiori.
Già nel 1992 Konica Minolta è stata la prima azienda del settore a ricevere la certificazione Blue Angel. Inoltre, EPEAT, il registro delle aziende IT più verdi a livello globale, ha aggiunto 14 sistemi multifunzione bizhub Konica Minolta all’elenco dei prodotti certificate green degli Stati Uniti, conferendo loro lo status «Gold».
Il tedesco Blue Angel è uno dei più noti riconoscimenti di qualità ecologica in tutto il mondo e una guida affidabile per un acquisto rispettoso dell’ambiente. Viene assegnato solo ai prodotti e ai servizi che, da un punto di vista olistico, siano di notevole beneficio per l’ambiente e, allo stesso tempo, siano in grado di soddisfare elevati standard di protezione della salute e del lavoro. Questo è garantito dalla Environmental Label Jury, il ministero tedesco per l’ambiente, l’agenzia federale, e il RAL gGmbH.
I nuovi restrittivi criteri definiti dal Blue Angel Mark (RAL-UZ 171) hanno registrato alcune modifiche riguardanti diversi parametri, per esempio l’introduzione di un valore di soglia per le particelle fini e ultrafini (UFP) per i dispositivi di dimensioni inferiori a 250 litri, requisiti più severi relativi al calcolo energetico e alla riduzione dei limiti di consumo di energia, nonché un cambiamento nei limiti in modalità «sleep». Konica Minolta bizhub C224e, C284e, C364e, C454e e C554e hanno pienamente soddisfatto i nuovi standard richiesti dal Blue Angel Mark RAL-UZ 171 e risultano in assoluto i primi dispositivi multifunzione laser a ottenere questo prestigioso marchio ecologico.
Anche l’EPEAT statunitense (Electronic Products Environmental Assessment Tool) risulta un utile strumento per informare le aziende, i governi e i consumatori circa l’impatto ambientale dei prodotti elettronici e per favorire l’acquisto di dispositivi ecologici in grado di assicurare benefici ambientali.
Si valuta l’intero ciclo di vita delle apparecchiature, dalla progettazione allo smaltimento. Per essere aggiunto al registro EPEAT, un dispositivo di imaging deve soddisfare almeno 33 dei criteri di prestazione ambientale richiesti.
I prodotti possono raggiungere rating più elevati rispondendo a ulteriori criteri opzionali. Il numero di criteri facoltativi soddisfatti determina la valutazione di un prodotto nelle categorie bronzo, argento o oro. Con l’inserimento dei 14 MFP di Konica Minolta alla lista di prodotti che vanta lo status EPEAT «Gold», tutti i sistemi Konica Minolta sul registro EPEAT hanno ora raggiunto il livello «Silver» o superiore.
«Siamo molto orgogliosi di aver ricevuto due prestigiosi riconoscimenti internazionali che attestano la nostra costante ricerca dell’ eccellenza come azienda socialmente impegnata», afferma Maurizio De Cecco, Indirect Channel Marketing Manager di Konica Minolta Italia. «E, cosa ancor più importante per noi, queste certificazioni forniscono un’ulteriore conferma ai nostri clienti che stanno usando il “meglio del meglio”, anche per quanto concerne gli aspetti ecologici».
Fedele alla sua filosofia aziendale votata alla «creazione di un nuovo valore», Konica Minolta propone di svolgere tutte le attività aziendali in armonia con la società e l’ambiente. Per quanto riguarda le tematiche ambientali, Konica Minolta non si è solo posta ambiziosi obiettivi nella sua Eco Vision orientata al 2050, ma li ha anche pianificati in un piano ambientale tangibile a medio termine nel 2015, che attraversa diversi settori, considerando, per esempio, tutte le misure volte a ridurre il riscaldamento globale, sostenere una società orientata al riciclaggio, ridurre il rischio dettato dall’utilizzo di sostanze chimiche, ripristinare e preservare la biodiversità.
Proprio di recente, tra gli altri, Konica Minolta ha ottenuto il premio RobecoSAM Gold Class, diventando così il fornitore leader in termini di sostenibilità tra tutti i produttori MFP sul mercato, e per il decimo anno consecutivo è stata inclusa nel Good Global Index da FTSE Group del Regno Unito, uno dei più noti e importanti indici al mondo per gli investimenti socialmente responsabili.