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Ricoh per una stampa di produzione a emissioni zero

Un numero sempre maggiore di fornitori di servizi di stampa sta cercando di dare al proprio business un’impronta green innovando i flussi di lavoro in un’ottica di sostenibilità. Molti stampatori si sono attivati per estendere le proprie credenziali ambientali ottenendo certificazioni quali ISO 14001, FSC e PEFC e differenziando così la propria proposta sul mercato.

«Analizzando le esigenze espresse dal mercato – spiega Giorgio Bavuso, Direttore Production Printing di Ricoh Italia – Ricoh ha sviluppato il Carbon Balanced Printing Programme. Basato su una metodologia appositamente pensata per il settore della stampa di produzione, questo programma permette di calcolare le emissioni di CO2connesse a ciascun lavoro prodotto, di ridurle il più possibile e di neutralizzare le emissioni residue e inevitabili attraverso progetti di compensazione certificati».

Il Carbon Balanced Printing Programme di Ricoh, disponibile anche per il mercato italiano, si sviluppa in tre fasi: analisi ottimizzazione neutralizzazione.

Analisi. Il programma ha inizio con un’analisi dettagliata delle emissioni annuali connesse alle attività di stampa. Vengono presi in considerazione le tipologie di carta utilizzata e i consumi energetici, ma anche la distanza tra il cliente e i centri di assistenza tecnica.

Ottimizzazione. In questa seconda fase vengono individuate tecnologie, modalità di stampa e best practice sostenibili per minimizzare i consumi energetici e gli eventuali sprechi. Viene per esempio analizzato il tipo di carta abitualmente utilizzato per cercare alternative a minor impatto e vengono ridefiniti i cicli di lavoro e la gestione dei rifiuti.

Neutralizzazione. Anche dopo aver adottato tutte le misure possibili per ottimizzare il processo di produzione e ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, rimane comunque una percentuale residua di emissioni di CO2 che non è possibile eliminare. Queste emissioni residue vengono compensate mediante progetti a energia pulita, sviluppati dalle Nazioni Unite, in cui Ricoh investe. Ricoh ha ottenuto crediti investendo in un importante progetto di centrali eoliche in India che consentiranno un risparmio di 138,000 tonnellate di CO2 nei prossimi 10 anni. Il Carbon Balanced Printing Programme ‘attribuisce’ ai clienti una certa quantità di CO2. Ricoh rilascia agli stampatori che aderiscono al programma un certificato (CER, Certified Emission Reductions) che ha la validità di un anno e deve essere poi rinnovato effettuando nuovamente il calcolo delle emissioni.

«La validità del programma – commenta Giorgio Bavuso – è attestata dal British Standards Institution (BSI), un ente certificatore indipendente noto per la sua rigorosità. Il Carbon Balanced Printing Programme può contribuire all’ottenimento dell’Ecolabel, può essere inserito nelle pratiche di miglioramento dei processi di certificazione ed è un elemento di differenziazione in un mercato sempre più attento alle tematiche ambientali».

Giorgio Bavuso, Direttore Production Printing Ricoh Italia

Hall Of Fame: Esenastri è il vincitore italiano

A seguito di una campagna di successo, che ha preceduto ed è continuata durante Fespa 2013, i voti individuali per paese per la Hall of Fame 2013 sono ora stati conteggiati e verificati.

I candidati alla Hall of Fame 2013 provenivano da oltre 35 paesi di tutto il mondo e comprendevano sia volti familiari che nuovi. Suresh Babu di AB Screens, India, è stato proclamato vincitore globale.

I primi cinque vincitori globali, elencati sotto, sono stati annunciati in occasione della serata di gala per il 50° anniversario di Fespa 2013:

  1. Suresh Babu, AB Screens, India
  2. Keith Ferrell, Cactus Imaging Australia, Australia
  3. Samir Sadikoglu, European T-Shirt Factory (ETF), Turchia
  4. Jon Weiss, New Buffalo Shirt Factory, USA
  5. Felipe Costa, MC4 Promo, Brasile

La Hall of Fame ha messo in evidenza i professionisti della stampa che si sono distinti in tutto il mondo e che sono ritenuti modelli internazionali da seguire dai colleghi. I candidati che hanno ricevuto svariati voti sono stati inseriti nella classifica e godranno di numerosi vantaggi in quanto membri di un gruppo esclusivo. Riceveranno inoltre inviti vip per gli eventi Fespa globali, nonché posti per delegati a prezzi scontati per riunioni o conferenze. Con l’ingresso nella Hall of Fame, gli stampatori diventano inoltre membri a vita di Fespa.

Ed ecco i vincitori 2013 per ciascun paese.

Italia, Roberto Posarelli, Esanastri Srl

Australia, Keith Ferrel, Cactus Imaging

Austria, Werner Lang, Lang & Lang

Belgio, Dan Vandevoorde, X-Treme

Bosnia ed Erzegovina, Osman Kucuk, Sorea d.o.o.

Brasile, Felipe Costa, MC4 Promo

Bulgaria, Aleksandar Tanev, Bravo Pechatni Tehnologii Ltd

Canada, Alan Culbert, The Central Group

Danimarca, Troels Nrhede, Visuel Print

Emirati Arabi Uniti, Ahmad Bin Al Hassan Al Shaikh, Hassan Bin Al Shaikh Group

Federazione Russa, Alfia Zakirova, Ligo

Francia, Michel Caza, Fespa Ltd

Germania, Simon Pless, Erler & Pless

Grecia, Elias Koutoumanos, Netprint

India, Suresh Babu, AB Screens

Irlanda, Colin Culliton, The Printed Image

Messico, Francesco Brocchi, Graficosgamma SA

Paesi Bassi, Andre America, America Digitaal Druk BV

Polonia, Marek Walizak, Opinion SP

Portogallo, Pedro Jacques de Sousa, DGI Digital Graphics Group International

Regno Unito, Tim Hill, Speedscreen

Repubbblica Ceca, Ondrej Parpel, OP Tiger Ltd

Romania, Geo Baraian, Impression Global

Slovacchia, Mojmír Bittner, Bittner Print s.r.o.

Spagna, Guillermo Corominas, Sundisa

Stati Uniti, Jon Weiss, New Buffalo Shirt Factory

Sud Africa, Garth Richards, Graphic Laminates

Svezia, Torbjörn Johansson, Tobex AB

Svizzera, Philipp Gloor, Movingposter.ch GmbH

Turchia, Samir Sadikoglu, European T-Shirt Factory (ETF)

Ungheria, Károly Orbán, Codex Wertpapierdruckerei geschlossene AG

Per ulteriori informazioni sulla Hall of Fame e per visualizzare l’elenco completo dei nuovi membri, fate clic qui.

 

Sono aperte le pre-iscrizioni per l’ITS Tecnico Superiore nella Multicanlità

Prosegue, con grande soddisfazione delle aziende e dei ragazzi, il percorso post diploma ITS Angelo Rizzoli sulla multicanalità. Un biennio che prepara giovani in grado di coniugare competenze grafiche e informatiche, di progettare un pieghevole e un sito per una comunicazione che integra i media tradizionali con il mondo mobile.

Dal 1 luglio sono aperte le pre-iscrizioni. Requisiti richiesti: un diploma di maturità e voglia di imparare!

Per maggiori informazioni e per scaricare il modulo clicca qui o cercaci sulla pagina Facebook «Gli studenti dell’ITS Angelo Rizzoli».

 

Crescita modesta nel consumo di etichette autoadesive in Europa nel 2012

Nel 2012 la domanda di materiali per etichette autoadesive in Europa è stata di 5,78 miliardi di m², una crescita dell’1,7% rispetto al 2011. Con una quota di mercato del 45% circa, l’autoadesivo ha consolidato la sua posizione dominante tra le tecnologie di etichettatura in Europa, seguita da colla (40%), sleeve (7%), in-mould (3%) e altre tecnologie (5%). La tendenza di crescita lineare del 5% di anno in anno avutasi fino alla metà del decennio scorso è comunque finita. Evidentemente l’industria delle etichette non è sfuggita alla crisi finanziaria ed economica globale. Ma non solo: con lo stabilizzarsi dei livelli di consumo in Europa occidentale la domanda per l’autoadesivo si è fatta più sensibile alla volatilità del comportamento dei consumatori. Tuttavia ci sono due «forze di bilanciamento»: l’innovazione nel campo delle etichette in pellicola e la continua evoluzione in Europa orientale, che offre un notevole potenziale di crescita.

La prospettiva nel lungo termine

Il 2012 ha rappresentato una tappa importante per il settore dell’etichettatura autoadesiva in Europa. L’anno scorso, il consumo totale di materiale per etichette, 5,78 miliardi di m², è stato il doppio rispetto ai 2,84 miliardi di m² stimati e pubblicati da Epsma per il 1996, l’anno di riferimento per i nostri dati. Tuttavia il settore ha impiegato quasi sette anni per arrivare a metà percorso, e dal 2003 (il primo anno per le statistiche Finat sul materiale per etichette) ci sono voluti quasi 10 anni per conseguire l’altra metà della crescita complessiva. Ciò mostra con chiarezza il rallentamento del ritmo di crescita del settore.

Il rallentamento della crescita anno su anno tra la metà del 2005 e la metà del 2008 è stato attutito dalla più elevata (ma comunque in diminuzione) crescita per i materiali per etichette in pellicola. A partire dalla metà del 2008, la tendenza del settore è stata influenzata fortemente dalla crisi globale, con un calo drammatico nel biennio 2008-2009 «corretto» da un’eccessiva crescita nel 2009-2010 seguita dal «doppio minimo» del 2010-2011. I segnali di una modesta ripresa nella prima metà del 2012 sono stati rallentati dai segnali di una recessione prolungata in molti paesi europei nel quadro di misure prese dai governi per equilibrare il bilancio e ripristinare la fiducia nell’euro.

Prospettiva globale

Secondo i dati di Labels and Labeling Consultancy, la domanda globale di etichette (tutte le tecnologie) ammonta a una cifra compresa tra 40 e 45 miliardi di m², dei quali circa il 30% viene consumato in Europa.

Se si tiene conto dei mercati emergenti, a livello mondiale le etichette a colla continuano a detenere una quota del 46%, seguite da quelle autoadesive con il 37% e da sleeve, wrap-around e in-mould, rispettivamente 8%, 6% e 2%. Ciò è dovuto al fatto che nei mercati emergenti le soluzioni autoadesive attualmente sono meno avanzate. Come menzionato nell’introduzione, la situazione risulta opposta se si tiene conto solo dei mercati maturi dell’Europa e del Nord America.

Nonostante il consumo pro capite medio delle etichette autoadesive nel Nord America, circa 15 m², sia simile ai livelli dei mercati maturi dell’Europa occidentale, nel vecchio contenente si registra un’enorme varietà di livelli di consumo pro capite: dai 3-4 m² in Europa orientale e meridionale fino ai circa 20 m² in alcuni paesi nordeuropei, con una media complessiva europea di 6-8 m² (vedere il grafico 1). Ciò indica un significativo potenziale di crescita per il settore delle etichette nella totalità del continente europeo.

 

Sviluppi recenti in Europa: prospettive diverse nelle varie regioni

Nel contesto delineato, non dovrebbe sorprendere che la prospettiva degli sviluppi del mercato differisca notevolmente tra le estremità opposte del territorio europeo. Alla evoluzione minima della domanda di materiale per etichette nel resto d’Europa (dove tutti gli aumenti e i cali si attestano attorno all’1,5%) fanno da contrappunto i mercati dell’Europa orientale, dove il consumo di materiali per etichette autoadesive è stato dell’11,4% superiore rispetto all’anno precedente! La domanda di materiali per etichettatura registrata nei paesi dell’Europa orientale (12 paesi, 325 milioni di abitanti) ammonta a 1,15 miliardi di m², e la regione si sta ora avvicinando ai consumi dell’Europa meridionale (6 paesi mediterranei compresa la Turchia, 280 milioni di abitanti), con una domanda di 1,28 miliardi di m², che ne fanno la seconda regione in Europa relativamente all’etichettatura autoadesiva. L’Europa centrale (6 paesi, 125 milioni di abitanti) è ancora ben lontana per il resto d’Europa, con 2,27 miliardi di m².

Nella Top 5 del consumo delle etichette autoadesive in Europa, la Germania e il Regno Unito hanno consolidato la propria leadership di fronte a Francia, Italia e Spagna. Ma da un punto di visto storico, la Germania e l’Italia (vedere il grafico 2) presentano prestazioni superiori rispetto alle altre tre nazioni. Tutti insieme, nel 2012 questi cinque paesi hanno costituito il 60% della domanda di materiale per etichettatura in Europa.

Va comunque precisato che le spinte di mercato e i contesti economici che determinano i consumi possono variare molto tra le singole nazioni. Generalmente per i paesi più piccoli il volume e l’evoluzione della domanda di materiali per etichettatura tendono ad avere una forte correlazione con l’esportazione dei beni di largo consumo, pertanto il consumo pro capite medio tende a superare quello dei mercati più grandi.

Tendenze della domanda di materiali per etichette in carta e in pellicola

Complessivamente, nel 2012 la domanda di materiali per etichette autoadesive in Europa ha avuto un aumento di quasi 100 milioni di m² rispetto al 2011. Circa il 90% di questo volume è stato generato da netti incrementi nella domanda di materiali per etichette a bobina. Di questa crescita netta, una maggioranza di 48 milioni di m² è stata ottenuta dall’aumento netto della domanda di materiali per etichette in pellicola a bobina, seguito dall’incremento netto di 41 milioni di m² nella domanda di bobine di carta nel 2012.

È interessante notare come questo incremento netto complessivo sia stato interamente attribuito alla domanda crescente proveniente dall’Europa orientale. Nel caso della domanda di etichette in carta a bobina, l’incremento netto di quasi 80 milioni di m² nei 12 paesi dell’Europa orientale bilancia completamente il decremento netto nelle altre regioni. Nel caso invece dei materiali per etichette a bobina non in carta, la crescita della domanda in Europa orientale rappresenta quasi il 75% dell’incremento netto in tutta Europa.

Prospettive per il 2013

Nel primo trimestre del 2013 la domanda di materiale per etichette autoadesive è aumentata di un modesto 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2012. Questo risultato positivo, benché abbia scongiurato la caduta in una «recessione per il settore delle etichette» europeo, ha confermato il trend negativo nei tassi di crescita annuali dal terzo trimestre del 2012.

Come nel 2012, la domanda di materiali per etichette in pellicola a bobina (+1,6%) e quella complessiva di materiali per etichette autoadesive in Europa orientale hanno continuato a fare da forza motrice, come negli ultimi 10 anni (vedere il grafico 3).

Nonostante i cauti segnali di (lenta) ripresa e il significativo miglioramento delle condizioni finanziarie, la recessione nei paesi dell’eurozona è continuata all’inizio dell’anno, con il sesto trimestre consecutivo di calo della produzione. Perfino la locomotiva dell’esportazione europea (la Germania) fa registrare un rallentamento. Benché siano stati fatti importanti passi avanti in termini di bilanci dei governi, il debito pubblico in alcuni paesi è insostenibilmente alto e sta sopprimendo la domanda interna.

Nell’ultimo trimestre del 2012 e nella prima fase del 2013 sembra esserci stato un miglioramento della percezione del business per i trasformatori di etichette.

 

***Nota. I dati per le statistiche sui materiali per etichette di FINAT sono stato raccolti da Panteia, un’agenzia di ricerche di mercato indipendente dei Paesi Bassi. Riguardano i nove principali fornitori di materiali in Europa, per un totale di 30 paesi europei compresa la Russia. Si stima che le aziende contribuenti costituiscano una quota di mercato complessiva superiore al 90% del consumo europeo totale. Le cifre del 2013 comprendono correzioni statistiche di dati storici per riflettere l’impatto delle nuove realtà nel corso degli anni nei confronti di materiali e regioni.

 

65.025 euro donati a WaterAid grazie alle vendite delle lastre «non process» Brillia HD PRO-T3 di Fujifilm

Duplicando il target originario di 30.000  euro, la donazione a WaterAid ha raggiunto in 12 mesi la somma di 65.025 euro grazie alle straordinarie vendite delle lastre «non process» Brillia HD PRO-T3. 

WaterAid è l’organizzazione benefica internazionale che consente alle comunità più povere del mondo di accedere all’acqua potabile e a servizi igienico-sanitari. Il risultato, più del doppio rispetto all’obiettivo originario di 30.000 euro, è stato raggiunto grazie al crescente successo e alla popolarità delle lastre Brillia HD PRO-T3 di Fujiiflm.

Nell’ambito del continuo impegno per essere il più possibile sostenibili e contribuire agli sforzi di sostenibilità di altre realtà, Fujifilm ha donato, negli ultimi 12 mesi, una percentuale per ogni metro quadrato di lastre Brillia HD PRO-T3 venduto in Europa, Medio Oriente e Africa. L’organizzazione designata è stata WaterAid, coerentemente al fatto che la PRO-T3 elimina completamente l’impiego dell’acqua utilizzata nel processo di produzione delle lastre convenzionali.

Attraverso le donazioni, Fujifilm è in grado di aiutare WaterAid a trasformare la vita delle persone in alcune delle comunità più povere del mondo, fornendo accesso ad acqua pulita, sicura e ai servizi igienici. WaterAid, con la sua presenza globale, ha un ruolo attivo in 19 paesi dell’Africa sub-sahariana dove, collaborando con le comunità locali crea soluzioni pratiche e sostenibili che soddisfano le loro esigenze.

Susie Kennedy, corporate account manager di WaterAid, ha dichiarato: «Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti da Fujifilm nel corso degli ultimi 12 mesi. La dedizione e l’impegno per la raccolta di fondi della società rende WaterAid capace di trasformare la vita di un numero crescente di persone e confidiamo di continuare questa fantastica partnership».

Yasufumi Morimoto, Senior Vice President di Fujifilm Europe GmbH, commenta: «Nel maggio 2012 abbiamo definito l’importo di 30.000 euro come obiettivo a 12 mesi, quindi il fatto di avere raccolto più di 65.025 euro è un risultato estremamente positivo», aggiunge: «siamo lieti che il successo delle PRO-T3 ci abbia dato la possibilità di aiutare WaterAid a offrire un tenore di vita migliore per alcune delle comunità meno privilegiate del mondo.»

A proposito di WaterAid

La visione di WaterAid è un mondo dove tutti hanno accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici. L’organizzazione internazionale opera in 27 paesi di Africa, Asia, America centrale e nella regione del Pacifico per trasformare la vita di alcune tra le comunità più povere del mondo, migliorando l’accesso all’acqua potabile, all’igiene e ai servizi igienico-sanitari.

  • 750 milioni di persone nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile. Si tratta di circa 1 persona su 10 in tutto il mondo.
  • 2,5 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso a servizi igienico-sanitari. Si tratta di circa 1 persona su 3 in tutto il mondo.
  • Ogni sterlina investita in acqua e in servizi igienico-sanitari rende 8 sterline in incremento della produttività.
  • Sono sufficienti 15 sterline per consentire a una persona di accedere all’acqua potabile, una migliore igiene e servizi igienico-sanitari.

Ridotti consumi energetici in casa Mimaki grazie ai nuovi inchiostri

La stampante inkjet Latex JV400-130/160LX.

Mimaki ha annunciato la disponibilità di un nuovo inchiostro Latex per le sue stampanti inkjet Latex JV400-130/160LX. I nuovi LX101 offrono, grazie alla stampa in esacromia con arancione e verde, una riproduzione più precisa dei colori corporate e, con l’utilizzo di un inchiostro nero a maggiore densità, garantiscono dettagli più nitidi e pieni. «Riteniamo che i clienti che utilizzano soluzioni Latex saranno entusiasti di questa aggiunta. I nuovi inchiostri LX101, con la possibilità di stampa in esacromia già supportata dal nostro software RIP RasterLink6, incluso nella fornitura della macchina, offrono molto di più di un semplice nuovo inchiostro», spiega Mike Horsten, General Manager Marketing di Mimaki Emea. «Gli LX101 infatti garantiscono un output più eco-sostenibile rispetto agli inchiostri a base solvente e la durata in esterno è equivalente: otteniamo così il meglio con un impatto ambientale minimo. Questi nuovi inchiostri hanno inoltre colori più lucidi e vivaci».

La stampante inkjet Latex JV400-130/160LX.

Mimaki ha anche presentato la nuova stampante UJV500-160 dotata della tecnologia UV LED a freddo che ha caratteristiche di lunga durata e bassi consumi energetici. «Uno degli aspetti interessanti è lo sviluppo, in collaborazione con 3M, dei nostri nuovi inchiostri LUS-200UV», commenta Horsten, «Se applicati su supporti 3M e installati seguendo le linee guida dell’azienda, rientrano nella garanzia 3M MCS che contempla scolorimento, crepature e altri aspetti che caratterizzano le performance grafiche».

Rimanendo in tema di inchiostri, Centexbel ha assegnato alla serie SB300 l’ECO-passport, che decreta la conformità con l’Oeko-Tex Standard 100: si tratta di una certificazione molto importante per i produttori tessili in quanto assicura che questi inchiostri non siano nocivi se entrano in contatto con la pelle. L’SB300, un inchiostro sublimatico a base acqua, è stato studiato per ottimizzare le prestazioni della Mimaki TS500-1800, la stampante a sublimazione più veloce al mondo, che può essere configurata a sei colori per morbide gradazioni e colori light di alta qualità, o a quattro colori per una produttività più elevata. «Siamo estremamente lieti di ricevere questa certificazione», afferma Mike Horsten, «I nostri sistemi di stampa tessili sono stati ben accolti dal mercato e crediamo che questa certificazione ci aiuterà ad acquisire ancora più credibilità tra gli stampatori di tessuti interessati a una soluzione digitale».

L’importatore esclusivo Mimaki per l’Italia è Bompan.

 

MultiSync P242W: display per la qualità dell’immagine e dei colori

Il P242W è l’ideale per tutti gli utenti corporate che voliono passare a un formato più grande.

 

Il P242W è l’ideale per tutti gli utenti corporate che voliono passare a un formato più grande.

NEC Display Solutions Europe presenta il display desktop MultiSync P242W. Il nuovo desktop con retroilluminazione a LED 16:10 da 24 pollici, è ideale per i settori corporate, design professionale, ingegneria di precisione, medicale, finanza e tutte le applicazioni che richiedono una qualità delle immagini straordinaria.

Il P242W è l’ideale per tutti gli utenti corporate in procinto di abbandonare i tradizionali monitor da 19”, 20”, e 21” passando a un formato più grande. Tra i vantaggi offerti, un’immagine fortemente stabile grazie alla tecnologia IPS, che consente una visualizzazione delle immagini prolungata e accurata anche nelle applicazioni più critiche. Chi sta davanti al monitor per molte ore beneficerà del minor affaticamento, in particolare della vista, potendo lavorare in maniera migliore e più produttiva. Il Controllo dell’Uniformità Digitale e una LUT interna di 14 bit, assicurano una superba fedeltà dei colori in tutte le sue nuances da ogni angolo di visione. Il display prevede anche facilità di installazione e un’ampia connettività grazie a 4 ingressi: mini D-Sub VGA 15 pin, DVI-D, HDMI e il nuovo DisplayPort.

Facile da installare, il nuovo P242W è dotato di numerose caratteristiche salvaspazio e che ne aumentano la produttività. Tra queste il Picture-by-Picture, che consente la visione simultanea d’informazioni da due piattaforme diverse senza bisogno di un doppio schermo. La cornice piatta e sottile si integra perfettamente in qualsiasi tipo di contesto e arredo. Completano il quadro un hub USB programmabile e un’avanzata ergonomia che consente di personalizzare al massimo la postazione di lavoro.

«Il NEC MultiSync P242W incorpora molte caratteristiche di elevata qualità, che si combinano per offrire un display desktop professionale con una straordinaria qualità delle immagini» afferma Antonio Zulianello General Manager di NEC Display Solutions Division. «In ambito professionale, è normale avere lunghe sessioni di lavoro. Per questo è importante mettere a disposizione dei monitor estremamente ergonomici che non scendano a compromessi con la qualità delle immagini garantendo un’aumentata produttività».

Infine, coerentemente con la filosofia NEC Green Vision, il P242W incorpora i massimi standard in termini di tecnologie green. Tra questi un Sensore per la Luce Ambientale con la funzione Auto Brightness, che regola automaticamente la luminosità dello schermo in funzione delle condizioni di luce. Le modalità Eco riducono il consumo energetico mentre la tecnologia con retro-illuminazione a LED, senza utilizzo di mercurio, persegue un approccio eco-sostenibile.

Disponibilità e garanzia

Il NEC MultiSync P242W è già disponibile in commercio in versione bianca e nera al prezzo di 889,00 euro IVA inclusa. La dotazione comprende: cavo di alimentazione, CD ROM con manuale utente, cavo per DisplayPort, cavo DVI-D/DVI-D, cavo VGA/VGA e cavo USB.

Flexograf è la prima società in Italia che ottiene la certificazione Kodak Flexcel NX

Dal 1966 Flexograf opera nel campo della prestampa flessografica e crede da sempre nell’importanza di un costante rinnovamento tecnologico, infatti nel settembre del 2010 ha installato il sistema Kodak Flexcel NX per la produzione di lastre flessografiche digitali, che ha dato subito ottimi risultati in termini di qualità e produttività.

«Sono ormai tanti gli stampatori che utilizzano impianti prodotti con il sistema Kodak Flexcel NX, che confermano di aver raggiunto risultati concreti come la riduzione dei tempi di avviamento, degli scarti e dei fermi di stampa; miglioramento della stabilità tonale e cromatica degli stampati; incremento delle densità massime nei fondi pieni e nei tratti; gamut colore più ampio per colori più vivi e brillanti; riduzione del numero dei colori e dell’impiego di inchiostri speciali in stampa; abbinamento dei fondi pieni e delle immagini sulla stessa lastra; qualità finale di classe offset e rotocalco», afferma Meike De Vos, Category Manager Flexographic Solutions & Proofing Kodak Eamer.

Per tutti questi motivi Flexograf è stata in grado di entrare in mercati come l’alimentare e il cosmetico, perché le caratteristiche di Kodak Flexcel NX consentono un’ottima prevedibilità e ripetibilità del risultato su qualsiasi supporto di stampa. Inoltre in questi anni di utilizzo gli operatori in azienda hanno imparato a sfruttare al meglio il sistema e quindi Flexograf ha ritenuto di essere pronta per affrontare il difficile processo che l’ha portata alla certificazione.

Alberto Bramanti, AD di Flexograf, afferma: «Quando Kodak ha annunciato ufficialmente il suo programma di certificazione per la produzione di lastre digitali Flexcel NX, abbiamo subito aderito con entusiasmo all’iniziativa e ce l’abbiamo fatta. Abbiamo dimostrato che le lastre che produciamo sono realizzate in base a una specifica standard mondiale Kodak, che garantisce efficienza, stabilità e qualità nella stampa. Il marchio di certificazione  Flexcel NX ora è una garanzia in più per i professionisti del settore degli imballaggi nostri clienti, che potranno essere sicuri di lavorare con un partner affidabile, che produce impianti in base a standard e non a procedure approssimative, soddisfando i criteri più rigorosi in termini di standardizzazione, consistenza, qualità e capacità».

Il processo di certificazione è sostenuto da un esauriente corpo di misurazioni di dati, effettuate nei laboratori Kodak su lastre prodotte a distanza di una settimana per dimostrare non solo la qualità ma la sua costanza e la stabilità del processo di produzione. Altrettanto importanti sono le raccomandazioni da parte di clienti soddisfatti.

Da destra Alberto Bramanti, AD di Flexograf e Michele Pioli, Packaging Segment Manager di Kodak Italia, con la certificazione Kodak Flexcel NX.

Tra i tanti clienti che hanno raccomandato Flexograf ne citiamo due: Imball Center, stampatore specializzato nella produzione di imballaggi flessibili che opera nei settori alimentari e medicale a livello internazionale; Gamma Pack, specializzata nella produzione di flexible barrier packaging prevalentemente destinati all’industria alimentare.

Imball Center si è dichiarata assolutamente soddisfatta della durata e della riproducibilità delle stampe garantite dai polimeri Flexcel NX, sottolineando in particolare l’eccellente qualità nelle alte retinature e l’ottima resa dei colori.

Anche Gamma Pack ha dichiarato di apprezzare l’eccellente qualità nelle lineature elevate e la buona riproducibilità di stampa nel tempo.

Michele Pioli, Packaging Segment Manager di Kodak Italia ricorda che «Kodak Flexcel NX è l’unico sistema flessografico che consente la riproduzione identica dell’immagine dal file alla lastra. È certificato per frequenze di retino fino a 120 linee/cm (pari a 300 lpi) e, grazie all’ampio gamut di stampa, molti colori speciali possono essere stampati in CMYK».

Con queste garanzie di qualità si può quindi essere certi che la flessografia amplierà costantemente la varietà delle sue applicazioni, infatti viene già scelta al posto della rotocalco, non solo grazie alla sua flessibilità e alla qualità di stampa, ma anche alla possibilità di gestire quantità minori.

«Il nostro bilancio è positivo. In tempi di crisi ci siamo resi conto che offrire la qualità ottenuta con una tecnologia affidabile ci ha distinto rispetto alla concorrenza. Abbiamo trovato clienti nuovi grazie alla tecnologia Kodak: la qualità che offriamo convince sempre più aziende che stampano in flessografia non solo qui in Italia ma anche all’estero. Ora che questa qualità è certificata guardiamo al futuro con rinnovato ottimismo», conclude Bramanti.

 

Rivoluzionaria stampa di colori metallici, in un processo digitale

Scodix dà ai fornitori di servizi di stampa (PSP) la possibilità di migliorare la stampa di colori metallici utilizzando semplicemente la quadricromia in combinazione con Scodix Sense. Il tutto in un solo passaggio di stampa. I PSP possono offrire ai propri clienti colori metallici senza dover ricorrere alla stampa laminata tradizionale.

«Scodix Metallic apre la strada a opportunità nuove ed entusiasmanti per i clienti Scodix» ha spiegato Ziki Kuly, Vice President Marketing di Scodix. «Ora possono offrire l’intera gamma di colori metallici come parte di un processo di stampa interno conveniente e semplice.»

Il processo di stampa Scodix Metallic è un sistema Scodix in attesa di brevetto. Applicando il polimero trasparente Scodix Sense sui colori CMYK, questi si trasformano in modo sbalorditivo. Con un solo passaggio, un foglio stampato può avere numerose caratteristiche: oro, argento, bronzo, goffratura, strutture, polimerizzazioni di livello più o meno intenso e molto altro. Il tutto in una patinatura di alta qualità e attraente, con un reale effetto visivo senza precedenti. Inoltre, con un unico processo, protegge l’immagine stampata e la metallizzazione da graffi e abrasioni: un vantaggio evidente rispetto alla stampa laminata tradizionale.

Scodix Metallic può essere creato solo utilizzando le stampanti digitali per il miglioramento della stampa Scodix S con la tecnologia Scodix RSP (Rotate, Scale, Position). «Usando due camere CCD e l’algoritmo per immagini Scodix IP è possibile manipolare tutte le immagini (scalandole sugli assi X e Y, spostandole e ruotandole quando necessario). Si assicura così una qualità eccezionale e una registrazione di stampa precisa, per colori metallici perfetti» ha commentato Kobi Bar, CEO di Scodix. «È una soluzione che consentirà al settore della stampa di proseguire con successo negli anni a venire.» Incorporando la possibilità di creare brillantezza e profondità reali mediante la colorazione metallica, apportando così eleganza e stile, Scodix Metallic offre ai clienti un ulteriore modo per differenziare il proprio marchio attraverso i materiali stampati. Adatto alle applicazioni di stampa commerciali e per imballaggi, il preciso processo digitale che consente una finitura metallica in proprio diventerà presto una risorsa permanente per molti fornitori di servizi di stampa. «Scodix Metallic è una tecnologia innovativa» ha commentato Frank Defino Sr., CEO di Tukaiz «e siamo ansiosi di dimostrare questo rivoluzionario miglioramento ai nostri clienti.» Per la prima volta i fornitori di servizi di stampa possono offrire qualità e valori prima ritenuti impossibili. «La possibilità di mostrare tutti i colori metallici e altre caratteristiche (come la goffratura, il polimero trasparente a impatto incrementato, le diverse strutture, i livelli di patinatura) in un solo processo in-house ha aperto molte porte nuove per Tukaiz, e ci consente non solo di differenziarci rispetto alla concorrenza e alle altre tecnologie attuali, ma anche di incrementare i margini di guadagno. Scodix Metallic è una soluzione innovativa non solo per Tukaiz ma per l’intero settore della stampa commerciale e di imballaggi» ha aggiunto Defino.