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Adobe Bridge, uno strumento ignorato da molti

Giovedì 8 febbraio alle 18,30 l’appuntamento è con il Gruppo MeetUp Arti Grafiche stampa e web che ha organizzato un interessante incontro online su Adobe Bridge.

Bistrattato e talvolta ignorato e sottovalutato da molti creativi, agenzie di comunicazione, committenti e stampatori, Adobe Bridge, se usato correttamente, è il fulcro di un flusso di lavoro creativo.

In tanti ritengono Adobe colpevole di questa riduttiva percezione dello strumento, accusandola di aver fatto ben poco per comunicare al pubblico le vere potenzialità di questo software.

Di conseguenza, è l’applicazione meno compresa e più sottoutilizzata dell’intera Creative Suite. Molti utenti professionali, tuttavia, vi fanno grande affidamento.

Tra questi Alessandro Sottile, ospite di questo incontro che insieme a Giovanni Daprà spiegherà perché Adobe Bridge con le sue capacità di automazione può aiutare a semplificare alcune attività comuni associate alla gestione dei file digitali.

Immediatezza e semplificazione per Bodega Mexicana

Quattro ristoranti da gestire tra Roma e Milano e Novara, esigenze comuni e necessità di essere efficienti. Cristian Greppi area manager ci racconta perché hanno scelto di stampare on line.

Bodega Mexicana è una catena di ristoranti che nasce nel 2019 dalla passione dei suoi fondatori per i sapori autentici di una cucina ricca, colorata e speziata e, come recita il claim “100% gusto 0% piccante”. Per far rivivere l’atmosfera della tipica Taqueria Messicana con il giusto mix di piatti tradizionali e rivisitazioni contemporanee, il tutto in ambienti colorati e informali c’è parecchio lavoro tra personale, fornitori, coperture degli orari, con i molteplici imprevisti giornalieri che devono essere gestiti immediatamente per garantire sempre il servizio.

“Mi muovo settimanalmente tra i 4 ristoranti che sono sempre aperti perché all’interno di centri commerciali, per monitorare e gestire le singole situazioni, programmare le attività, gestire le esigenze dei singoli punti” ci dice Cristian Greppi “Per questo per me sono fondamentali la semplificazione e la certezza delle attività programmate, anche perché c’è da risolvere le problematiche giornaliere”.

Da quanto tempo usi i servizi di stampa on line e cosa ordini?

“Ho iniziato a utilizzare i servizi di stampa on line circa quattro anni fa e non ho più cambiato. Per Bodega Mexicana ordiniamo mensilmente circa 15.000 tovagliette e ogni sei mesi 5 totem espositivi, oltre ai menù ed ai volantini promozionali”.

Perché preferisci ordinare on line e non con uno stampatore diretto?

“Il servizio di stampa online ha molti vantaggi perché permette di gestire sia il programmato sia l’emergenza con costi certi, il servizio è sempre disponibile e mi permette di gestire semplicemente anche la logistica distributiva sui quattro punti vendita.  E per me che sono sempre in viaggio, poterlo fare da qualsiasi punto in qualsiasi momento semplifica questa parte di lavoro”.

Hai mai avuto problemi con gli stampati?

“Certamente, tutti lavoriamo e tutti sbagliamo. In questo aspetto si vede la differenza tra i vari fornitori di servizi online. Quello con cui lavoro attualmente ha sempre gestito bene e celermente i nostri reclami emettendo rimborsi senza troppa burocrazia”.

Quindi per te l’ottimizzazione del tempo e dei processi è il vero valore aggiunto…

“Si, poter eseguire operazioni ripetitive in modo semplice è il modo migliore per prevenire errori anche da parte nostra e sulla piattaforma che utilizzo ora mi muovo meccanicamente, anche se quando faccio un errore devo ripetere tutto dall’inizio”.

Se dovessi cambiare fornitore o chiedere di cambiare qualcosa cosa cercheresti?

“Ci sono pochi motivi per cambiare fornitore e uno è sicuramente il miglior prezzo a parità di servizio. Certo se ci fossero dei prodotti a servizio specifici per noi potrebbe essere qualcosa che valuteremmo come, ad esempio, una combo tovaglietta e colori per i bambini, la gestione di pezzature ridotte per la personalizzazione dei sacchetti per l’asporto. E poi certamente i programmi fedeltà con cashback e offerte mirate”.

E in merito alla qualità del prodotto stampato come vi rapportate?

“Questa resta imprescindibile, specialmente per i totem. I nostri ristoranti sono allegri e colorati e i colori aiutano a individuare anche le sezioni dei menù. Se lo stampato non è in linea con le nostre indicazioni non può essere usato, perché ci sarebbe una discontinuità visiva che penalizzerebbe l’intero ambiente”.

Fedrigoni Self-Adhesives, dagli scarti di fibre di cotone a raffinate etichette

Branding and Packaging Design for Galatrixa wine by Octávio Freitas. Design and Creativity: BRAVA Photography: LaMousse Visual Productions

Una collezione versatile e sofisticata, ma soprattutto mai uguale a sé stessa. Le protagoniste sono fibre di cotone derivanti da scarti tessili, che vengono sapientemente lavorate per creare raffinate etichette per molteplici applicazioni. È la Gamma Cotone di Manter by Fedrigoni Self-Adhesives. Frutto dell’incontro tra le tecnologie adesive di Manter by Fedrigoni Self-Adhesives e la qualità delle storiche carte Fedrigoni, il risultato è un prodotto innovativo, elegante ed esclusivo, carte autoadesive premium dalle preziose texture marcate a feltro.

Le carte utilizzate per la realizzazione dei frontali autoadesivi, provenienti da diverse realtà del Gruppo, sono caratterizzate da una grammatura elevata, che le rende ideali per goffrature e finiture in rilievo.

Dopo Bianco, Extra Bianco, Nero Felt e Nero Intenso, la gamma si arricchisce con due novità: Essenza, Bianco Sabbia, una soluzione molto richiesta dal mercato, che presenta una superficie più marcata e più ruvida al tatto. Tutte le etichette della Gamma Cotone sono sottoposte a Tecnologia UWS e Barrier, per garantire massime performance di adesione e resistenza allo strappo e umidità.

La Gamma Cotone è un racconto di sinergie e attenzione alle risorse. In essa si concretizza il senso di collaborazione che pervade il Gruppo Fedrigoni, un importante lavoro di sinergie che non avviene solo unendo l’universo della carta e quello degli autoadesivi di qualità, ma anche attraverso la scelta di materiali provenienti dalle numerose realtà del Gruppo – dichiara Susana Fajardo, product manager Premium Papers per Fedrigoni Self-Adhesives -. Il racconto di sostenibilità risiede nell’anima della collezione: gli scarti di cotone, inutilizzabili in ambito tessile, vengono impiegati al posto della cellulosa. Per noi la circolarità attraverso l’uso di materiale riciclato non è solamente una necessità, ma anche un’opportunità per innovare, creare, differenziarci”.

 

Congresso Giflex 2024 “Flessibile: un packaging da raccontare”

Torna il tradizionale appuntamento primaverile di Giflex, Gruppo Imballaggio Flessibile, in programma a Roma, il 17 e 18 aprile prossimi, presso l’Hotel Villa Pamphili, evento di approfondimento e networking per gli stakeholder del packaging flessibile.
La due giorni romana, dal titolo “Flessibile: un packaging da raccontare”, ospiterà importanti presenze istituzionali e autorevoli relatori al fine di approfondire ed esplorare i temi chiave del programma:
– Geopolitica: Europa, Cina e Stati Uniti nello scenario globale
– Il ruolo del packaging per la brand reputation: percezioni, valutazioni e aspettative del consumatore
– Sostenibilità: Linee guida LCA e fine vita del packaging flessibile
– Packaging &Packaging Waste Regulation: atti finali e ricadute.

“Nonostante scenari internazionali estremamente complicati e dibattiti sul futuro del packaging troppo spesso contaminati da un ecologismo radicale che non considera tutte le complesse componenti in campo, è nostro dovere continuare a raccontare di temi che impattano sul nostro presente e comprendere come procedere senza compromettere le esigenze delle nuove generazioni”, dichiara il presidente di Giflex, Alberto Palaveri.

PrintingUp, il web to print che non t’aspetti

Un web to print in grado di soddisfare le esigenze di aziende del lusso che richiedono prodotti stampati altamente personalizzati, in tempi rapidi e con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

PrintingUp è la piattaforma online di stampa in grado di rispondere alle esigenze di piccole tirature, finiture di altissima qualità e, se necessario, consegna in 48 ore. È un web to print atipico, quello di PrintingUp, perché si poggia sulle larghe spalle di Faenza Group e grazie a esso attinge a un know how che spazia dal printing al packaging. Come tutti gli stampatori web to print anche l’azienda milanese deve affrontare il tema dirimente delle marginalità: la concorrenza è infatti sempre più numerosa e quei piccoli vantaggi di un tempo, dettati dalla rapidità della consegna e dall’efficienza della logistica, sono ormai appannaggio di un po’ tutti i player. Eppure, anche da questo punto di vista, il caso di PrintingUp è davvero particolare perché alle componenti decisive di reattività e copertura logistica unisce qualità dell’output di stampa e un’elevata componente di servizio. Mette cioè a disposizione la stessa qualità della stampa tradizionale in tempi brevissimi e su poche copie.

Tecnologia in house

«PrintingUp», ci spiega Claudio Rossi, founder e Ceo di Faenza Group, «è un web to print estremamente customizzato e dedicato solo a grandi e selezionati clienti. Direi che è quasi un web to print privato per primari i clienti del settore moda e automotive. Il nostro target è rappresentato da aziende grandi e strutturate, molto attente alla comunicazione offline, con brochure, biglietti da visita, tutto realizzato in alta qualità e con finiture particolari. È vero, queste strutture comprano online, ma con noi possono contare su professionisti in grado di fornire un servizio consulenziale a tutto tondo. Inoltre attraverso il portale di PrintingUp serviamo clienti in ogni parte del mondo».

«La chiave di volta è la nostra tecnologia proprietaria», sottolinea Rossi. «Tutto viene monitorato, mappato da un portale che abbiamo sviluppato in casa. La tecnologia che gestisce l’autoprint, l’assistenza logistica, la preventivazione e il controllo amministrativo è stata realizzata internamente. La nostra piattaforma proprietaria è stata pensata per essere persino linkata al sistema di fatturazione e al controllo di gestione Sap del cliente. Si poggia quindi su un software molto complesso e costoso che trova una ragione di business solo se da entrambe le parti c’è l’esigenza di gestire dei volumi con una certa continuità. Insomma PrintingUp è una piattaforma one to one, con prodotti e prezzi personalizzati che può essere plasmata sulle esigenze del cliente. Niente a che vedere, quindi, con i player “classici” del web to print da cui siamo distanti anni luce per modello di business e servizi offerti. E, a dire il vero, nel panorama nazionale non ci sono realtà simili alla nostra».

Realtà in crescita

«Il 2023 di PrintingUp si è concluso molto bene con un incremento importante del fatturato che, con la sola attività di web to print e stampa digitale, si attesta su una cifra superiore ai due milioni di euro», continua Rossi. «Siamo contenti anche perché nel 2022 e nel 2023 PrintingUp è cresciuta senza che fosse spinta più di tanto. Quest’anno prevediamo un ulteriore avanzamento anche in considerazione di nuovi investimenti che andranno a regime a marzo e aprile. Nei prossimi mesi sarà infatti operativa una linea di produzione per prodotti di cartotecnica come scatole fondo coperchio, ma anche prodotti cofanetti speciali, cofanetti per libri sempre di alta gamma. Entro febbraio avremo anche un plotter con tanto di fresa per le lavorazione particolari e quindi allargheremo non poco il portafoglio prodotti medio alti. Tra le macchine abbiamo sempre Hp Indigo12000 e Konica Minolta di ultima generazione. E poi tutto quello che costituisce il giro di legatoria, quindi brochure a fresata e punto metallico. Infine ci sono le finiture lavorate internamente: la plastificazione in tutte le tipologie possibili fino alla serigrafia 3D e alla lamina con tecnologie digitali».

«Uno dei costi maggiori per uno stampatore web to print è quello dei macchinari», sottolinea il manager di Faenza Group, «dal momento che in questo particolare settore c’è una rapidissima obsolescenza tecnologica. Nel nostro specifico caso direi che abbiamo macchine in leasing, acquistate cash e in noleggio operativo. Utilizziamo, insomma, tutte le formule possibili a seconda della convenienza dettata dalla tipologia del macchinario stesso. Devo dire che nel caso dell’area stampa siamo maggiormente orientati a un noleggio operativo perché le tecnologie di rifermento invecchiano molto rapidamente e quindi conviene cambiarle con maggior frequenza senza accollarsi il peso dell’ammortamento. A dire il vero, oltre all’obsolescenza tecnologica, si verifica anche una sorta di condizionamento da parte della casa costruttrice con cui si è instaurato un rapporto di fiducia e continuità. L’acquisto tout court, invece, avviene per i macchinari di finitura che tipicamente durano nel tempo. Macchine, cioè, che hanno un contenuto tecnologico non così significativo da giustificare un ricambio elevato».

Una nuova “casa” produttiva

«Nell’aprile dello scorso anno», spiega Rossi, «abbiamo inaugurato il nuovo stabilimento a Rodano Millepini, nel milanese. In precedenza eravamo nella sede della Grafiche Bazzi che era stata accorpata dopo l’acquisizione da parte di Faenza Group nel 2012. Poi, però, sono cambiate molte cose e proprio l’anno scorso abbiamo colto l’occasione di realizzare uno stabilimento adeguato per un’azienda che produce digitale e che deve essere flessibile e assolutamente just in time. Con una produzione quindi molto pulita e molto lineare. Il nuovo stabilimento è stato pensato e costruito con il layout della commessa, cosa che prima con la sede storica di Grafiche Bazzi, cresciuta e modificatasi nel corso del tempo, non era possibile. Lo stabilimento semplicemente non era più adatto all’azienda di oggi. Ora siamo molto più flessibili e più competitivi perché abbiamo costi più bassi anche grazie a una produzione più celere».

La Commerciale Borgogno entra a far parte del Gruppo All4Labels

All4Labels Global Packaging Group gruppo operante a livello mondiale nel settore delle etichette e pioniere della stampa digitale, prosegue nel percorso di crescita globale, dà il benvenuto all’interno del Gruppo a La Commerciale Borgogno, azienda che in Italia si posiziona tra i primi stampatori di etichette per vini e liquori. L’azienda entra a far parte del Gruppo All4Labels e i termini e le condizioni della transazione non sono stati resi noti.

«L’ingresso di La Commerciale Borgogno nel nostro Gruppo globale rappresenta un ulteriore passo in avanti nel rinforzare i nostri servizi e la nostra competenza per il mercato del Wine & Spirits, per noi già fortemente strategico e in grande espansione. Diamo il benvenuto ai nostri nuovi colleghi e non vediamo l’ora di continuare insieme il percorso di successo di All4Labels» dichiara Paloma Alonso, Ceo di All4Labels.

«Siamo estremamente lieti e orgogliosi di accogliere tutto il team di La Commerciale Borgogno, un perfetto esempio di azienda italiana con una lunga storia alle spalle e ottimi rendimenti. Insieme a loro puntiamo a consolidare la nostra presenza nel settore del vino e dei liquori sia sul mercato italiano che all’estero. Raggiungiamo oggi un importante traguardo per All4Labels che dimostra la volontà di affermare ulteriormente la nostra presenza sul mercato, così come di ampliare le nostre competenze» afferma Antonio Iannone, Presidente di All4Labels Italia

Fondata nel 1957 nei pressi di Bolzano, La Commerciale Borgogno è un centro di eccellenza nella stampa di etichette per il settore del Wine & Spirits, grazie alle più recenti tecnologie di produzione e un team di collaboratori qualificati, capaci di garantire la gestione flessibile e tempestiva degli ordini. «Siamo molto orgogliosi di entrare a far parte del Gruppo All4Labels e di raggiungere questo importante traguardo di crescita. Ciò ci permetterà di rafforzare la nostra posizione sul mercato, collaborando con un team votato all’innovazione e per sviluppare insieme soluzioni all’avanguardia» dichiarano Luca e Antonio Borgogno, membri del top management di La Commerciale Borgogno.

Il Gruppo All4Labels continuerà a investire in aree del mondo, tecnologie e mercati interessanti che offrono opportunità di crescita sostenibile e di ulteriore espansione futura.

Zünd, nuova filiale in Brasile

Zünd Systemtechnik è ancora più vicina ai suoi clienti brasiliani. Dall’inizio del 2024, Zünd ha acquisito il suo partner commerciale di lunga data BG Soluções Tecnológicas, con sede a Porto Alegre.

Dall’inizio del 2024 dunque, BG Soluções Tecnológicas è una filiale interamente controllata da Zünd Systemtechnik AG e opera ora con il nome di Zünd Brasil. BG Soluções Tecnológicas è stata fondata nel 1981 da Sergio e Paulo Guerra e dal 1990 è partner ufficiale di Zünd Systemtechnik AG per le vendite e l’assistenza.

Zünd Brasil trasferisce la propria sede da Porto Alegre a São Paulo. Con oltre 12 milioni di abitanti, San Paolo è la città più grande del Brasile e il più grande polo industriale dell’America Latina. Uno showroom dedicato consentirà ai clienti e agli interessati di sperimentare in prima persona le numerose possibilità offerte dalla tecnologia di taglio digitale di Zünd. I 10 dipendenti sono esperti di consulenza, formazione, installazione e assistenza. Cristiano Guerra, seconda generazione del fondatore di BG, è il Ceo di Zund Brasil. Con la nuova filiale, Zünd può espandersi ulteriormente in America Latina e sfruttare appieno il significativo potenziale di mercato.

Oliver Zünd, Ceo di Zünd Systemtechnik commenta: “Siamo molto lieti di dare il benvenuto a Zund Brasil nel nostro gruppo globale di aziende. La collaborazione con la nostra nuova filiale ci consentirà di rafforzare ulteriormente la nostra attività in Brasile e di ampliare la nostra base di clienti. Sono convinto che continueremo a fornire ai nostri clienti brasiliani il miglior servizio possibile a lungo termine. Le risorse a nostra disposizione e la vasta esperienza della nostra nuova filiale ci permetteranno di crescere ulteriormente e di continuare a ottimizzare il nostro supporto ai clienti”.

ETS: nel DL Energia un passo chiaramente non sufficiente per garantire la competitività delle imprese

Assocarta con le associazioni aderenti al Tavolo della domanda di energia di Confindustria. Le imprese italiane non possono seguitare a reggere il confronto impari con il sistema industriale europeo, in cui è presente da diversi anni uno schema di compensazione del 75% del costo dell’anidride carbonica trasferito nel prezzo dell’energia elettrica, mentre i fondi oggi disponibili in Italia permettono una copertura di poco superiore al 20%. Considerando che tale divario pesa per oltre 15 €/MWh, lo squilibrio che si viene a formare rischia di essere determinante nel delicato equilibrio del libero mercato europeo, e costringe la manifattura italiana a cedere irreversibilmente importanti quote di mercato.

L’approvazione dell’emendamento che raddoppia il Fondo per la Compensazione dei Costi indiretti della CO2 solo a partire dal 2025 è quindi un passo insufficiente e deve essere parte di un percorso di allineamento rispetto allo standard previsto dalla Direttiva e già applicato in tutta Europa.

Considerando la centralità del pacchetto ETS nell’ambito del Green Deal, è assolutamente necessario allineare la norma italiana a quella di Francia, Spagna e Germania, che attraverso tale compensazione tutelano la competitività delle proprie imprese dalla concorrenza aggressiva dei Paesi extra UE, in cui non sono previsti gli stessi standard ambientali europei. Allo stesso modo è importante sostenerne la competitività di altri settori energivori, a rischio di carbon leakage ed hard to abate, quali ceramica, vetro, cemento, ad oggi esclusi da queste compensazioni.

Confindustria invita il Governo a completare il percorso di recepimento della direttiva ETS prevedendo che il fondo sia opportunamente dimensionato in base ai costi reali della CO2, che è pari a oltre tre volte rispetto al valore 2020, anticipando gli effetti del DL Energia già nell’immediato, senza dover attendere il 2025.

I produttori europei devono saper farsi carico della forte spinta che arriva dai Paesi extra UE, operando in mercato unico europeo non viziato da norme applicate in modo disomogeneo.

Integrazione tra scuola e azienda nelle arti grafiche: un caso concreto

Giovedì primo febbraio alle 18,30 l’appuntamento è con il Gruppo MeetUp Arti Grafiche stampa e web che ha organizzato un interessante incontro online focalizzato sul rapporto tra scuola e azienda nel campo delle arti grafiche. Prendendo spunto da un’esperienza concreta vissuta presso l’ISA di Monza, oggi Liceo Artistico Nanni Valentini, l’incontro si propone di approfondire l’importanza delle pratiche che integrano l’ambiente scolastico con il mondo del lavoro.

L’esperienza condivisa sarà quella di Valter Minelli, titolare dell’agenzia di comunicazione Babel. Minelli ha guidato gli studenti in una simulazione di apertura di un’agenzia di comunicazione, affrontando le sfide reali del settore. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di lavorare insieme, assumendo ruoli specifici e affrontando le complessità burocratiche, operative e comunicative proprie del campo delle arti grafiche.

Il progetto ha offerto agli studenti un’esperienza pratica, consentendo loro di applicare le conoscenze acquisite in classe a situazioni reali. Questa metodologia didattica ha permesso loro di comprendere meglio le dinamiche del settore e di sviluppare competenze trasversali cruciali per il loro futuro professionale.

Durante l’incontro, oltre a Valter Minelli, interverranno Paola Mondinari, dirigente dell’Istituto Rizzoli, e Monica Ciriello, docente presso il Liceo Artistico Statale della Villa Reale di Monza, che ha seguito il progetto come tutor degli studenti. Le loro riflessioni saranno fondamentali per comprendere quanto siano importanti queste pratiche di integrazione tra scuola e azienda e in che misura possano essere implementate.

L’iniziativa del Gruppo MeetUp Arti Grafiche stampa e web rappresenta un passo avanti nel promuovere una migliore connessione tra istruzione e mondo del lavoro. Solo attraverso un’efficace collaborazione tra scuola e azienda sarà possibile garantire ai giovani le competenze e le conoscenze necessarie per affrontare con successo le sfide del mercato del lavoro odierno.

Per iscriversi all’incontro
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Mimaki Europe, nuovo amministratore delegato

Mimaki Europe ha annunciato la nomina di Takao Terashima a nuovo amministratore delegato.

Takao Terashima ha iniziato la sua carriera presso Mimaki nel 1997 nel Dipartimento di Ricerca e Sviluppo e negli ultimi 26 anni ha acquisito notevoli conoscenze dei prodotti e tecnologie di Mimaki e dei mercati di riferimento. Nel corso della sua carriera, Terashima ha ricoperto diverse posizioni di responsabilità a tutti i livelli aziendali. Prima di essere nominato amministrato delegato di Mimaki Europe, ha operato come direttore generale senior della Business Unit Asia Oceania, posizione che ha inizialmente assunto nel 2017. In precedenza, tra aprile e ottobre 2017, ha esercitato per sei mesi la funzione di vicedirettore generale senior della gestione della qualità.

L’esperienza presso Mimaki ha portato Takao Terashima a lavorare non solo presso la sede centrale di Mimaki in Giappone, ma anche presso altre filiali internazionali, e a ricoprire diverse posizioni. Tra il 2013 e il 2017 è stato  amministratore delegato di Mimaki Singapore, e all’inizio della sua carriera ha lavorato presso Mimaki USA quale membro del team addetto al supporto tecnico.

In qualità di successore di Takahiro Hiraki nel ruolo di amministratore delegato di Mimaki Europe, Takao Terashima metterà a disposizione della società la propria esperienza nel settore, il pensiero analitico, le competenze commerciali e di team building nonché l’ampia conoscenza dell’azienda.

Entusiasta di questa nuova sfida, Terashima ha affermato: “Sono molto lieto di assumere il ruolo di amministratore delegato di Mimaki Europe, in quello che è un anno storico per questa divisione. Celebrando il 20esimo anniversario della sede europea, possiamo guardare indietro agli ultimi due decenni con orgoglio, grazie al duro lavoro e al costante impegno profusi dai nostri dipendenti.

Per quanto concerne il futuro, è assolutamente indispensabile assicurare che i nostri principi di innovazione, collaborazione e sostenibilità continueranno a determinare le nostre attività volte a fornire eccellenza ai nostri clienti. Forte dell’esperienza acquisita in questa azienda e nel settore della stampa in oltre 25 anni di lavoro, sono impegnato a guidare Mimaki sulla strada del successo per i prossimi 20 anni”.