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Agfa vende per 92 milioni di euro la divisione offset

Agfa-Gevaert ha trovato un acquirente per la sua divisione di lastre da stampa Offset Solutions. La società di investimento tedesca Aurelius rileva l’attività offset per 92 milioni di euro. L’accordo è arrivato anche più velocemente del previsto. Agfa vende al gestore patrimoniale tedesco Aurelius Group la sua divisione più grande che esprime un fatturato di 748 milioni di euro nel 2021 (ovvero circa il 42% del fatturato totale) con 1700 dipendenti. Entrambe le parti mirano a completare la transazione durante il primo trimestre del 2023.

Offset Solutions è attiva in più di 75 Paesi nel mondo. Il reparto fornisce, tra le altre cose, lastre e software per stampatori commerciali, stampatori di giornali e imballaggi. Secondo Aurelius, la divisione offset ha una quota di mercato globale del 20%.

«La vendita anticipata della divisione Offset Solutions è un passo importante nel nostro processo di trasformazione in corso» afferma Pascal Juéry, Ceo di Agfa. «Ci consentirà di aumentare l’attenzione sulle nostre attività di crescita, che è fondamentale per il successo futuro nei nostri mercati».

«Agfa Offset Solutions è un’aggiunta perfetta per il nostro portafoglio» spiega Dirk Markus, il partner fondatore di Aurelius. «La continua innovazione della tecnologia delle lastre e delle soluzioni software associate, così come le tendenze del mercato post-pandemia, hanno creato l’opportunità per Aurelius di sfruttare le sue competenze esistenti per intercettare la crescita nel mercato della prestampa. Ciò sarà supportato da un’attenzione ai mercati in crescita come quello del packaging e del software per la prestampa. La ricerca innovativa e il supporto di Aurelius consentiranno all’azienda di guidare il consolidamento del settore».

«Agfa Offset Solutions offre diverse opportunità di crescita, compresi prodotti ecologici a basso contenuto di sostanze chimiche e privi di sostanze chimiche» dichiara Matthias Täubl, Ceo di Aurelius Equity Opportunities.

Dopo la vendita Agfa avrà altre tre divisioni: Radiology Solutions, HealthCare IT e Digital Print&Chemicals, con un fatturato combinato di un miliardo di euro nel 2021. La divisione radiologia sarà la divisione più grande del gruppo, con un fatturato di 464 milioni di euro nel 2021. Digital Print&Chemicals è al secondo posto con un fatturato di 330 milioni di euro nel 2021. La divisione più piccola, HealthCare IT, ha registrato nel 2021 un fatturato di 219 milioni di euro.

Koenig&Bauer acquisisce il 49% delle quote di Celmacch Group

da sinistra a destra: Christoph Müller (Koenig&Bauer), Rodolfo e Luca Celotti (Celmacch) e Stephen Kimmich (Koenig&Bauer) sono felici dell’approvazione ufficiale

Nel luglio scorso Koenig&Bauer e Celmacch Group, uno dei principali produttori di macchine flessografiche HBL e fustellatrici rotative per l’industria del cartone ondulato, hanno firmato un contratto che pone le basi per collaborare alle attività di sviluppo e marketing nel mercato in crescita del cartone ondulato. Con questo passo Koenig&Bauer porta avanti la strategia incentrata sull’ampliamento del portafoglio prodotti, che fa parte del suo Dna aziendale. In futuro Celmacch opererà con il nome di Koenig&Bauer Celmacch Srl. Il cartone ondulato offre una versatilità senza pari per un’ampia gamma di prodotti confezionati e rappresenta la quota maggiore del mercato complessivo in termini di valore. Accanto alle classiche scatole in cartone ondulato, esistono varie forme di imballaggio secondario e terziario che rivestono un ruolo molto importante nel settore, e tale importanza registra una crescita costante grazie all’e-commerce. Una scatola di cartone ondulato con una stampa di qualità rappresenta un veicolo pubblicitario accattivante nel punto vendita. Contestualmente, il cartone è ecologico, facile da smaltire e un prodotto circolare esemplare, con una quota media di riciclaggio pari all’80%.

«Il cartone ondulato si allinea con la crescente richiesta di sostenibilità dell’industria del packaging, tra l’altro nel contesto del Green Deal europeo, confermandosi come espressione della nostra strategia ‘Exceeding Print’» sottolinea Andreas Pleßke, Ceo di Koenig&Bauer.

Celmacch vanta oltre 40 anni di esperienza nel mercato in crescita del cartone ondulato, un segmento a cui anche Koenig&Bauer si rivolge con le sue linee CorruCUT e CorruFLEX.

Con la serie Chroma, Celmacch ha raggiunto un’eccellente posizione nel mercato per la progettazione, sviluppo e produzione di macchine da stampa flessografiche ad alta risoluzione e fustellatrici rotative, che soddisfano pienamente le più svariate esigenze tecnologiche. Celmacch fornisce numerosi e importanti produttori internazionali di imballaggi, principalmente sui suoi mercati locali.

«Celmacch era alla ricerca di un partner per una collaborazione a lungo termine e con Koenig&Bauer l’abbiamo trovato» aggiunge Luca Celotti, direttore generale di Celmacch. «I nostri rispettivi portafogli di prodotti ci porteranno a un’ulteriore crescita. Koenig&Bauer ci fornirà l’accesso a una rete di vendita e assistenza in tutto il mondo, supportata da oltre 2mila dipendenti. Questa combinazione ci permetterà di stabilire una presenza sui mercati internazionali e pertanto flessibile. In quanto famiglia fondatrice, desideriamo plasmare attivamente questo percorso insieme al nostro nuovo partner e incrementare ulteriormente le capacità produttive dello stabilimento di Desenzano del Garda».

La serie Chroma Evo di Celmacch rappresenta un punto di partenza competitivo nel mondo delle fustellatrici rotative modulari e delle macchine flessografiche, mentre i modelli Chroma High Tech soddisfano gli elevati livelli di automazione richiesti. Le linee CorruCUT e CorruFLEX di Koenig&Bauer sono sinonimo di alte prestazioni nella produzione di scatole ondulate fustellate e fogli ondulati stampati, definendo gli standard in termini di automazione e prestazioni. L’intenzione è unire tutti i diversi modelli sotto un unico nome condiviso: Chroma. In questo modo, Koenig&Bauer Celmacch si presenterà come l’unico fornitore in grado di coprire tutte le classi di prezzo e prestazioni.

«Siamo arrivati sul mercato per la post-stampa diretta su cartone ondulato. La partnership con Celmacch ci consentirà di continuare a portare avanti le innovazioni in questo segmento e rafforzare ulteriormente la nostra posizione sul mercato», dichiara Christoph Müller, membro del consiglio di amministrazione di Koenig&Bauer.

«Fin dai primi anni ‘90» spiega Stephen Kimmich, Cfo di Koenig&Bauer «abbiamo costruito una forte presenza sul mercato in crescita del cartone ondulato con parecchie acquisizioni. Sono convinto che le nostre due aziende si completino perfettamente in termini di competenza. La nostra collaborazione come partner è un trampolino di lancio ideale per un’espansione di successo della nostra attività congiunta sul mercato del cartone ondulato». Gli uffici e il sito produttivo di Koenig&Bauer Celmacch, con i suoi circa 50 dipendenti, rimarranno in Italia, a Desenzano del Garda. Il Gruppo Celmacch gode di una buona solidità finanziaria e ha accresciuto il suo fatturato a circa 20 milioni di euro. Per la prima fase della partnership ci si concentrerà sulle attività congiunte di vendita e assistenza, sull’ulteriore sviluppo dei prodotti e sull’espansione delle capacità di assemblaggio dell’azienda.

Koenig&Bauer si è assicurata opzioni per aumentare successivamente la propria partecipazione in Celmacch Group Srl oltre alla partecipazione iniziale del 49%. L’acquisizione delle quote di Celmacch Group è stata approvata ufficialmente dalle autorità italiane che vigilano sugli investimenti diretti esteri. Le parti hanno convenuto di non divulgare ulteriori dettagli in merito alla transazione.

Epson, le stampe digitali di Monna Lisa al Museo del Tessuto di Prato

Epson Como Printing Technologies, società del gruppo Epson che opera nel mercato tessile della stampa diretta su tessuto, prende parte al progetto firmato dal Museo del Tessuto di Prato e dalla Fondazione Sozzani in collaborazione con Archivio Massimo Cantini Parrini che, a partire dal 17 settembre, porta in mostra un’ampia retrospettiva per raccontare lo straordinario lavoro dei due designer Ossie Clark e Celia Birtwell

Ispirate dall’incredibile creatività di questi due protagonisti assoluti della scena londinese e della cultura pop degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, le fantasie e le geometrie stilizzate insieme con i bouquet floreali prendono nuova vita in digitale grazie a Monna Lisa di Epson, con la quale sono stati stampati alcuni leggeri pannelli di seta utilizzati per l’allestimento della mostra.

“La partecipazione a questa iniziativa testimonia ancora una volta l’impegno di Epson nel sostenere progetti culturali che permettono di recuperare, rivitalizzare e far conoscere la storia del design e dei designer che, con le loro opere, non solo raccontano, ma contribuiscono a creare un’epoca”, commenta Paolo Crespi, sales and marketing director di Epson Como Printing Technologies. “Storie di persone in grado di innovare non solo nella creazione dei manufatti tessili, ma anche nel modo di esprimersi attraverso di essi. Storie di veri e propri innovatori con i quali Epson si identifica, riconoscendo nel loro spirito quella stessa capacità che è propria dell’azienda di portare innovazione in un settore – quello del design e della moda nel caso di Mr e Mrs Clark e quello della stampa su tessuto nel caso di Epson. Siamo molto felici di aver reso possibile ancora una volta lo straordinario incontro tra moda e tecnologia grazie a Monna Lisa”.

“Siamo molto lieti di rinnovare la collaborazione con Epson Como Printing Technologies in occasione della nostra prossima mostra, dedicata a due icone della moda e del tessuto stampato londinese degli anni Sessanta: segno evidente della sensibilità dell’azienda verso la diffusione della cultura e verso la promozione della qualità”, dichiara Filippo Guarini, Direttore del Museo del Tessuto di Prato. “Infatti le stampe riprodotte in mostra da Monna Lisa di Epson su disegni di Celia Birtwell sono semplicemente bellissime e danno un importante valore aggiunto alla qualità della nostra mostra”.

La mostra: Ossie Clark and Celia Birtwell. Fashion and Prints 1965-74

 Partendo da un primo importante nucleo di abiti provenienti dalla collezione e archivio di Massimo Cantini Parrini, il Museo del Tessuto di Prato e la Fondazione Sozzani dedicano un’ampia retrospettiva a Ossie Clark and Celia Birtwell.  Inaugurata il 16 settembre al Museo del Tessuto di Prato, la mostra Ossie Clark and Celia Birtwell. Fashion and Prints 1965-74 arriverà poi a Milano alla Fondazione Sozzani il prossimo gennaio.

Monna Lisa: la stampante digitale che ha aperto una nuova era nel tessile

Lanciata nel 2003, Monna Lisa è la capostipite di una serie di stampanti digitali che ha aperto una nuova era nella stampa su tessuto. Basata su tecnologia proprietaria MicroPiezo di Epson, Monna Lisa ha offerto al mercato tessile lo strumento digitale per passare dalla fase pionieristica della campionatura alla produzione industriale affidabile. Nasce da una precisa filosofia progettuale: prevedere le domande del mercato per offrire le giuste risposte nei tempi richiesti; utilizzare le sofisticate e più moderne tecnologie; garantire il massimo rispetto ambientale quale condizione progettuale; promuovere una ricerca costante dei risultati qualitativi. Equipaggiata con testine di stampa Epson PrecisionCore, ultima evoluzione della tecnologia di stampa Epson, Monna Lisa ha permesso al mercato tessile di superare i vincoli della stampa tradizionale, dai tempi produttivi all’impatto sull’ambiente, offrendo allo stesso tempo significativi vantaggi, quali rapidità di risposta alle domande produttive anche per lotti minimi e più elevata compatibilità ambientale.

 

L’imballaggio flessibile tra caro energia e global warming

“Avvolgiamo il futuro!” è il titolo del convegno organizzato da Giflex – Gruppo Imballaggio Flessibile, che si svolgerà mercoledì 19 ottobre 2022 presso l’Hotel Royal Carlton, a Bologna.

Al centro del dibattito per spazi di confronto e riflessione i temi caldi del momento: caro energia, sostenibilità ed economia circolare, valore identitario dell’imballaggio flessibile.

“Operiamo in un presente incerto e non prevedibile, caratterizzato da una crisi energetica che potrebbe metterci davanti a scelte difficili, consumatori spaventati dal rialzo dei prezzi, instabilità della politica nazionale e internazionale causa il perdurare del conflitto Russia-Ucraina. Il tema è capire quali saranno le conseguenze da pagare nei prossimi mesi e come fare fronte a scenari così complessi” dichiara Alberto Palaveri, presidente di Giflex.

Proprio per questo, nel corso della giornata, si parlerà di misure a sostegno del mondo produttivo e modelli di efficienza energetica a supporto di un caro bolletta che sta mettendo a dura prova i conti delle aziende, andando ad aggravare una situazione già minata dalla pandemia e dall’aumento dei costi di tutte le materie prime.

Il global warming e come essere credibili e competitivi in tema di sostenibilità saranno altresì al centro del dibattito. Per conoscere e far conoscere la logica LCA nell’analisi della sostenibilità dei pack flessibili, Giflex porterà sul palco esperti in materia e presenterà il nuovo comitato interdisciplinare associativo “Gruppo LCA ed economia circolare”.

Seppure le emergenze siano molte, il flessibile continua a rappresentare una storia di valore, come dimostrato già dai primi insight della ricerca “La value story dell’imballaggio flessibile”, a cura dell’Osservatorio Innovazione Packaging, Università di Bologna. Dopo l’anteprima al congresso di Roma la scorsa primavera, il 19 ottobre verranno presentati i risultati conclusivi di un complesso lavoro di ricerca che ha già dimostrato come il flessibile si confermi un packaging dall’elevata complessità valoriale, grazie alle sue qualità di sostenibilità, funzionalità, etica e digitalizzazione.

Qualità, versatilità e produttività con la nuova HP PageWide Advantage 2200

HP ha annunciato la nuova macchina da stampa HP PageWide Advantage serie 2200 la nuova piattaforma di stampa inkjet a bobina, l’ultima generazione della tecnologia PageWide.
Progettata per soddisfare le esigenze dei fornitori di servizi di stampa di tutte le dimensioni, questa macchina da stampa rivoluzionaria offre grande produttività e qualità e massima versatilità nei supporti per chi opera nei settori dell’editoria, del direct mail e della stampa commerciale.
La macchina in tutte e tre le configurazioni offre diverse modalità di stampa tra cui Mono Performance (monocromatico) che raggiunge i 244 metri/minuto, Performance HDK fino a 152 metri/minuto e Quality con velocità fino a 101 metri/minuto. In termini di produttività si parla di 90 milioni di pagine A4 monocromatiche al mese o 214.000 pagine A3 a colori, personalizzate fronte/retro per turno.
“Questa nuova piattaforma PageWide Advantage è una novità assoluta per il settore della stampa commerciale”, ha dichiarato Annette Friskopp, global head e general manager di HP PageWide. “HP ha ascoltato i clienti e si è resa conto che la facilità d’uso e l’operatività sono fattori critici di successo. Questa nuova macchina da stampa offre configurazioni che consentono ai clienti di ottimizzare la macchina in base alla qualità, alla produttività, alla versatilità e all’economia per far crescere le loro attività di produzione digitale”.

A Viscom 2022 la produttività e l’innovazione tecnologica Durst e Vanguard

Produttività e innovazione tecnologica: queste le parole chiave della partecipazione di Durst a Viscom 2022. Il produttore altoatesino conferma la propria presenza alla kermesse milanese con uno stand che vedrà protagonista la rivoluzionaria piattaforma P5 e le tecnologie firmate Vanguard.

A rappresentare la gamma P5, fiore all’occhiello delle soluzioni Durst per il LFP, l’ammiraglia P5 350 in versione High Speed. Già best seller con numerose installazioni all’attivo in Italia, questa ibrida è caratterizzata da eccellente qualità di stampa, produttività oltre i 300 mq/h ed estrema rapidità nel cambio dei materiali. Tra i plus che contraddistinguono P5 350 HS anche l’elevata versatilità, garantita da funzionalità esclusive come la stampa Multiroll e Multitrack 6 che, grazie a sensori con lettura frontale, consente di gestire fino a 6 code di stampa differenti. Prestazioni ulteriormente potenziate da soluzioni esclusive firmate dall’R&D interno, come Durst Automat, per il carico e scarico di materiali rigidi. E ancora, la nuova tecnologia opzionale Durst P5 Double 4, presentata in anteprima a Fespa, che consente l’installazione di una seconda fila di teste di stampa CMYK raddoppiando la produttività. Inoltre, i processi di stampa sono ulteriormente ottimizzati dall’integrazione della suite di software proprietari Durst per la gestione del flusso di lavoro, quali Workflow, Analytics e Smart Shop. Configurabile fino a un massimo di nove colori, compresi light colors, bianco e vernice, Durst P5 350 HS permette la realizzazione di stampe multistrato e applicazioni speciali, tra cui gli effetti “Day&Night”, “In&Out” e le stampe a rilievo fino a 12 strati.

Come lo scorso anno, ad affiancare le soluzioni Durst sotto i riflettori di Viscom ci sarà anche un inedito sistema dalla gamma Vanguard che verrà svelato solo in occasione della fiera. L’acquisizione del brand statunitense nel 2020 e la recente creazione della filiale Vanguard Europe, con sede proprio a Bressanone, hanno permesso al Gruppo altoatesino di ampliare ulteriormente la propria gamma di soluzioni per il LFP.

I sistemi Liyu all’open house di ASI D.G. per il Sud Italia

Liyu invita i clienti e prospect del Sud Italia a scoprire le potenzialità delle nuove tecnologie che saranno in funzione durante l’Open House organizzato in collaborazione con ASI D.G., rivenditore di riferimento per la Puglia e le altre regioni meridionali.

In programma dal 23 al 25 settembre 2022 presso la sede ASI D.G. di Nardò (Lecce), l’evento sarà l’occasione per visitare il nuovo showroom che vede installati alcuni dei sistemi di punta dell’ampia gamma Liyu a disposizione per demo personalizzate. La capillarità territoriale è, infatti, da sempre uno degli asset che caratterizzano la strategia di Liyu Italia, grazie a una rete distributiva che comprende realtà d’eccellenza selezionate lungo tutta la penisola. “Per noi il mercato del Sud è molto interessante in quanto presenta grandi potenzialità di sviluppo”, commenta il management Liyu Italia. “In queste aree abbiamo già messo a segno numerose installazioni grazie alla partnership con ASI D.G. e siamo lieti di poter offrire a clienti e prospect la possibilità di organizzare appuntamenti per vedere in funzione le nostre tecnologie ed effettuare prove di stampe su specifiche esigenze applicative”.

L’evento del 23-25 settembre, che avrà come focus le applicazioni per il fashion design e l’interior decoration, prevede un ricco calendario di seminari, approfondimenti e dimostrazioni di cui le tecnologie Liyu saranno protagoniste. Ingegnerizzati per specifici mercati verticali, i sistemi Liyu consentono, infatti, di stampare direttamente su un ampio range di materiali, con una versatilità e una produttività senza precedenti. Come la flatbed KC 2512 con tecnologia UV LED che rappresenta la soluzione ideale per la stampa diretta di materiali rigidi come legno, vetro, plexiglass, ma anche dibond e forex, abitualmente utilizzati nella decorazione d’interni e nella visual communication. Dotato di piano aspirato in grado di supportare materiali fino a 300 kg e 250 mm di spessore e di sistema di pinza-squadra automatico, KC 2512 assicura sempre il perfetto allineamento dei supporti e permette di spostare agevolmente anche i materiali pesanti.

Tra i protagonisti dell’open house anche il plotter ibrido Platinum EQ2 2050 con tecnologia UV Led, la soluzione entry level che assicura versatilità e qualità di stampa fino a 2880 dpi su un ampio range di supporti in piano e in bobina, tra cui pelle ed ecopelle. Caratterizzato da un design accurato e da estrema compattezza che lo rende facilmente implementabile in qualsiasi ambiente di lavoro, questo sistema è dotato di un esclusivo meccanismo di apertura che facilita il passaggio da roll to roll a flatbed, ampliandone le potenzialità applicative e assicurando prestazioni industriali. Tra i plus, anche il sistema parzializzato di aspirazione a 4 turbine, il rullo di pressione del materiale sia in entrata che in uscita e il tappeto aspirante autolivellante che consente di stabilizzare materiali rigidi ampiamente impiegati per applicazioni di interior decoration, mantenendo perfettamente la planarità di stampa e minimizzando le distorsioni causate da sistemi a tappeto fisso.

PTE-PromotionTrade Exhibition torna a gennaio 2023

PTE-PromotionTrade Exhibition, l’evento dedicato a oggettistica pubblicitaria, regalistica, tessile promozionale e tecnologie per la personalizzazione annuncia le date della prossima edizione, a Fiera Milano, da mercoledì 25 a venerdì 27 gennaio 2023. Si conferma, dunque, la collocazione nel quartiere di Rho, nuovamente nel padiglione 18.

Al centro della proposta, la sostenibilità e la qualità e durabilità dei prodotti, attenzioni ormai imprescindibili per gli operatori e che faranno da linea guida a una manifestazione che si propone di mettere in mostra il meglio del mercato, declinato in tutte le sue anime.

L’area promozionale e tessile sarà dedicata al meglio dei prodotti a catalogo, con nuove proposte di oggettistica, tessile e regalistica aziendale e per le ricorrenze, in grado di rispondere ad ogni esigenza di tipo e budget.

L’innovazione tecnologica sarà invece protagonista dell’area tech, che darà spazio a macchine e soluzioni in grado di personalizzare ogni tipo di materiale e prodotto. A completare l’offerta tecnologica torna anche il PTE Lab, che vedrà numerose macchine in funzione e dove sarà possibile scoprire le nuove tecnologie che animano il settore, ideare nuovi progetti e scambiare opinioni con tutti i protagonisti della filiera.

La tecnologia accessibile a tutti con il Taga Tour 2022/2023

Taga Italia, in seguito al successo riscontrato dal Taga Day 2021 e alla richiesta ricevuta da più parti di divulgare più approfonditamente la conoscenza delle tecnologie di stampa a polimerizzazione, ha deciso di promuovere la diffusione dei due documenti tecnici prodotti negli ultimi quattro anni e unici nel loro genere: TAGA.DOC.19 LA TECNOLOGIA UV e TAGA.DOC.20 LA STAMPA UV SU SUPPORTI PLASTICI.
Il Taga Tour 2022/2023 si svolgerà in quattro tappe itineranti nelle città di Napoli, Vicenza, Torino, Città di Castello, nelle quali oltre alla conoscenza e approfondimento dei documenti Taga dedicati al mondo UV, saranno presenti tutte le aziende che hanno partecipato alla stesura dei documenti tecnici. Queste saranno a disposizione dei partecipanti per rispondere a tutte le domande che verranno poste allo scopo di fare formazione su una tecnologia complessa e articolata come quella UV.
TAGA.DOC.19, un documento che permette di approfondire le conoscenze tecniche di base sulla tecnologia UV, oltre che dare informazioni chiare e condivise sugli impianti, i prodotti specifici, gli ausiliari, le macchine e le problematiche possibili. Tutto quello che si vuole e si deve sapere allo scopo di fare riflessioni imprenditoriali mirate e per conoscere da dove potrebbero derivare gli inconvenienti tecnici in fase di produzione, le cause e i rimedi, le norme e condizioni per la sicurezza degli operatori, dell’ambiente di lavoro e delle attrezzature.
TAGA.DOC.20, la stampa UV su materiali plastici è la necessaria evoluzione tecnologica per approcciare un supporto complicato e poco conosciuto. Dalla conoscenza delle varie materie plastiche che normalmente vengono utilizzate per la stampa, a tutte le spiegazioni tecniche approfondite per produrre senza imprevisti: tipi di lampade adatte a supporti diversi, prodotti e ausiliari diversificati, settaggi delle macchine da stampa, ubicazione delle lampade ed eventualmente interdeck, soluzioni per la gestione degli scarti e per i problemi di smaltimento degli stessi. Stampare la plastica non è difficile. È una tecnica e come tale deve essere conosciuta e governata.

Ogni evento avrà un panel di relatori composta da membri di Taga Italia e alcune delle aziende che hanno partecipato alla stesura dei documenti e che hanno sponsorizzato i quattro appuntamenti: Color Consulting, Colorgraf, Guandong, Heidelberg, Huber, Kba, Ist, Sun Chemical, T&K, Tecnologie Grafiche, Printgraph, Francesco Bordoni.

L’iscrizione è gratuita.

Per effettuare l’iscrizione clicca qui

Industria della carta e della trasformazione a rischio tenuta, necessarie misure per ridurre i costi energetici e il credito d’imposta

“L’essenzialità della carta non nasce per decreto, ma in quanto materiale indispensabile per l’imballaggio, per la cultura, l’igiene e l’istruzione oltre che essere parte fondamentale dell’economia circolare, riciclando ogni anno 6 milioni di tonnellate di carta e avendo già raggiunto il tasso di riciclo dell’85%. Si può ottimizzarne l’uso, ma farne a meno significa non proteggere gli alimenti, avere meno igiene, penalizzare la cultura e l’istruzione, tornare dunque indietro nella sostenibilità del Paese”, commenta così il presidente della Federazione Carta e Grafica, Emanuele Bona, le dichiarazioni apparse sui media riguardanti il costo dei prodotti in carta e la conseguente intenzione di volerne farne a meno negli esercizi commerciali.

“La quotazione del gas è aumentata a oggi di circa 12 volte – con punte di 16-17 volte rispetto al giugno 2021 (20 euro Mkwh) – e ciò ha determinato conseguenti aumenti dei costi in cartiera, che si riverberano su tutta la filiera, e incrementi ingenti in tutte le attività di stampa e trasformazione, incluse quelle relative ai materiali flessibili” prosegue Bona “ma quel che è peggio sono i costi energetici, che a questi livelli, rischiano di fermare o rallentare la produzione. A queste condizioni è a rischio la tenuta dell’intera filiera, con tutte le conseguenze che ciò comporta”.

Secondo Bona bisogna, quindi, con rapidità intervenire sui costi energetici di produzione oltre che sostenere l’industria culturale tramite un credito d’imposta per l’acquisto di carta per la stampa di libri, come richiesto anche da AIE, l’Associazione degli Editori.

“La carta non dev’essere considerata solo un costo, ma un valore per quanto rappresenta in termini di rinnovabilità, riciclabilità, compostabilità e di effettivo riciclo oltre che necessaria per l’apprendimento e per la diffusione della cultura e dell’informazione”.

In sintesi e per punti, le proposte della Federazione Carta e Grafica

Come incidere sui costi energetici di produzione

Innanzi tutto, il price cap a livello europeo e il disaccoppiamento tra prezzo del gas e delle rinnovabili sempre a livello europeo (coerentemente all’esistenza del mercato unico). Indispensabile anche l’estensione a livello nazionale del credito imposta per il caro energia al quarto trimestre.

Inoltre, trasparenza e informazione sui contratti (numerosi) che non sono “negoziati” sulla piattaforma TTF di Amsterdam.

Electricity e Gas Releases: su questi due punti il Governo ha annunciato delle importanti novità proprio lo scorso 1° settembre.

L’Electricity release riguarderebbe l’energia rinnovabile già nella disponibilità del GSE (dai 17 ai 25 TWh), dando la priorità agli energivori. Ovviamente il prezzo di ritiro da parte del GSE è stato di molto inferiore alle quotazioni odierne e, quindi va “rivenduto” ad un prezzo ragionevole agli energivori, come fatto dalla Francia che ha utilizzato l’elettricità da nucleare.

La “gas release” dovrebbe invece assicurare che tutto il gas supplementare estraibile dai giacimenti nazionali sia effettivamente estratto e che i prezzi offerti dagli operatori riflettano i costi marginali di estrazione (per un giacimento in terraferma si parla di 15 – 20 c€/Smc). Inoltre, andrebbe previsto un ulteriore quantitativo offerto all’interno del meccanismo (attraverso il gas di nuova importazione), riservando una quota dei contratti che il Governo sta concludendo per limitare la dipendenza dalla Russia a tale meccanismo e curando che il prezzo offerto rifletta i reali costi di trasporto e di estrazione.

Ancora, autorizzare in via generale l’utilizzo di altri combustibili (da biomassa, il combustibile solido secondario da rifiuti e gli stessi oli combustibili) da parte degli impianti industriali ai fini del soddisfacimento del relativo fabbisogno energetico. La misura attua gli indirizzi europei per affrontare la crisi energetica legata all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Questo nell’immediato: occorre poi pensare ad una strategia che renda l’Italia, secondo paese manifatturiero d’Europa, indipendente sotto il profilo energetico.

Come risolvere il problema dei contratti

Un sistema di garanzia pubblico per il rinnovare i contratti di fornitura gas per il nuovo anno termico (ottobre). Ad esempio, SACE potrebbe offrire un servizio di copertura per l’emissione di collaterali per l’acquisto di gas naturale per un importo pari ad una frazione del differenziale tra il valore a termine attuale e il prezzo medio del periodo ottobre 2020 / settembre 2021. Tali strumenti sono erogabili a supporto dei contratti di approvvigionamento gas all’ingrosso (in favore dei fornitori) e dei contratti di acquisto gas sul mercato retail (in favore dei consumatori). In questo modo si sosterrebbe il mercato dell’energia e, soprattutto, si consentirebbe a molte imprese, quelle energivore e gasivore in particolar modo, di accedere alle forniture che, in questo momento, non sono rinnovate sia per la scarsezza di gas naturale riportata da traders e shippers sia per l’incertezza delle condizioni future e la relativa continuità della produzione dei clienti.

Come mitigare gli effetti inflazionistici su bene essenziali e strategici come i libri

Introdurre un meccanismo specifico di credito d’imposta per l’acquisto della carta destinata alla stampa di tutti i libri, in particolare quelli scolastici.