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Assemblea annuale Assocarta: “Energie per la transizione”

Si è tenuta, presso Associazione Civita a Roma, l’Assemblea Annuale di Assocarta dal titolo Energie per la transizione. Lorenzo Poli presidente Assocarta ha illustrato l’andamento del settore cartario italiano nel 2021-2022 con un focus sulle richieste del comparto al Governo per poter allineare l’industria cartaria italiana a quella europea sui temi della transizione ecologica ed energetica. Con la partecipazione di Laura D’Aprile – capo dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi del MITE, Alessia Rotta – presidente Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, Giorgio Zampetti – direttore di Legambiente, Chicco Testa – presidente di Assoambiente e Giovanni Baroni – vice presidente Confindustria e vice presidente Piccola Industria.

“Nel 2021 la produzione italiana di carte e cartoni si attesta a oltre 9,6 milioni di tonnellate (+12,5% dopo il -4,1 % del 2020) che, per la prima volta, pone l’Italia al 2° posto in Europa, dopo la Germania” afferma Poli all’Assemblea. “Se, poi, guardiamo i risultati ambientali ci rendiamo conto del doppio dividendo: gli obiettivi economici sono stati conseguiti insieme a quelli ambientali. Il settore utilizza il 90% di fibre vergini certificate PEFC e FSC ed è il 2° secondo riciclatore in Europa, dopo la Germania, oltre ad aver ridotto le emissioni di CO2 del 30% dagli anni ’90 ad oggi” spiega Poli.

L’andamento del settore cartario italiano è trainato dagli sviluppi del comparto dell’imballaggio (+14,7%), anche per effetto di nuove capacità entrate in attività tra fine 2020 e inizio 2021. In recupero anche la produzione di carte per usi grafici (+21,4%) dopo le riduzioni registrate nel 2020 (-26,5% sul 2019) per l’effetto combinato delle misure adottate per arginare la pandemia. Positivo anche il trend presentato dalle altre specialità (+13,5% dopo il -3,5% del 2020). Dopo le espansioni sperimentate nel 2020 (+3,3% sul 2019), trainate dal segmento domestico, la produzione di carte per usi igienico-sanitari non ripete, invece, l’incremento.

Nel 2021 il consumo di carta da riciclare è aumentato di oltre il 16% rispetto al 2020, collocandosi a oltre 6 milioni di tonnellate. Con tale livello di consumo, l’Italia è il secondo utilizzatore di carta da riciclare a livello europeo (era terza nel 2020), dopo la Germania, seguita da Spagna e Francia. Il settore della carta, grazie al sistema consortile e al ruolo delle cartiere nel riciclo finale, ha già raggiunto l’obiettivo di riciclo del’85% al 2030.

“Risultati economici e ambientali positivi ma l’attuale situazione di emergenza continua legata ai costi energetici causa forti preoccupazioni nel settore. I prezzi del gas, dopo il record di dicembre (oltre 113 €/Mwh) e i leggeri allentamenti di gennaio e febbraio (86 e 81 €/Mwh), a marzo hanno raggiunto quota 126,6 €/Mwh, che vuol dire in media 6 volte di più rispetto ai prezzi di giugno 2021 (ma in una giornata si è arrivati a 15 volte in più). E a seguito delle riduzioni delle forniture di Gazprom a Italia e Germania, si attendono nuovi rialzi” prosegue Poli.

Inoltre, le quotazioni dei crediti di emissione di CO2 sono in salita pressoché continua da marzo 2020. Il nuovo record assoluto è dell’8 febbraio 2022: 96,38 €/ton. Da una media di 25 €/ton del 2019-2020 questa voce di costo si è attestata su quasi 54 €/ton nel 2021, per arrivare in questi primi mesi 2022, in prossimità di 83 €/ton, senza alcun vantaggio in termini di raggiungimento di obiettivi di riduzione.

“Se aggiungiamo inflazione, crescita dei tassi d’interesse, inversione nei consumi a seguito del conflitto russo ucraino, l’incertezza cresce ancora e viene ulteriormente accentuata dalla minor efficienza della nostra macchina amministrativa” evidenzia Poli. “I dati dei primi quattro mesi del 2022 non rilevano ancora l’impatto di questi fattori in quanto la produzione è in aumento del 3,4% rispetto ai volumi di crescita dello stesso periodo 2021 (+7,1% sul 2020). La produzione di carte per usi grafici ha fatto rilevare un incremento del 4,5% rispetto ai livelli del gennaio-aprile 2021. In aumento anche i volumi dei prodotti destinati all’imballaggio (+4,9%), per le buone dinamiche presentate dalle carte e cartoni per cartone ondulato (+4,4%) e dai più contenuti volumi di altri cartoni da imballaggio (+5,9%) e di altre carte per involgere ed imballo (+5%). In riduzione, invece, la produzione di carte per usi igienico-sanitari (-1,4%) e di altre specialità (-3,2%)” conclude Poli.

“Non possiamo più permetterci una minore efficienza amministrativa a causa dell’emergenza geo-politica e delle decisioni della bio-politica, che chiede di andare sempre più veloci sulla strada della decarbonizzazione, con l’obiettivo di incassare un doppio dividendo” afferma Poli.“Le politiche energetiche e la decarbonizzazione devono seguire un’equazione che tenga in considerazione le filiere industriali e i lavoratori – sottolinea ancora – altrimenti c’è il rischio che si riducano a una forma di giardinaggio”.

“È fondamentale, oggi più che mai, far comprendere al decisore politico che i settori energivori, come quello della carta, sono anche i campioni di sostenibilità. Penso all’impegno messo in campo per far sì che un Paese come il nostro, povero di materie prime, possa recuperarle dagli scarti di lavorazione e dai rifiuti per reimmetterle nei processi produttivi, con effetti positivi sia in termini di riduzione della CO2 e minor impatto sulle matrici naturali, sia in termini di riduzione della dipendenza dalle importazione estere. Bisogna portare avanti con decisione ogni proposta che consenta alle imprese di resistere all’onda d’urto del rincaro dei prezzi delle commodity e la scarsità di materie prime. Su questo fronte ci giochiamo davvero la sopravvivenza stessa di parti importanti del nostro tessuto produttivo” afferma Giovanni Baroni vice presidente Confindustria e presidente Piccola Industria nel suo intervento conclusivo.

In questa ottica occorre, secondo Assocarta, lavorare su cinque proposte operative oltre all’estensione del credito d’imposta al terzo trimestre per l’acquisto di gas (inclusa la cogenerazione) e di energia elettrica, misura non prevista nel DL Bollette approvato mercoledì scorso, ma che deve essere assolutamente considerata, fintanto che ne sussisteranno le condizioni.

1) attuazione della gas release già adottata dal Governo Italiano;
2) attuazione alla Direttiva RED II con il decreto che prevede la promozione dell’uso del biometano nei settori energivori e nelle cogenerazioni industriali;
3) estendere l’istituto della Comunità Energetica all’industria, togliendo innanzi tutto il limite di 1 MKw e il vincolo di essere sotto la stessa cabina elettrica;
4) promuovere gli investimenti privati nell’incremento e nella gestione della forestazione che consentano la “cattura” di carbonio, da parte dei soggetti industriali che si impegnino in progetti in tali ambiti e cosi aggiungano nuova potenziale disponibilità di biomassa all’interno del mix energetico;
5) migliorare ancora l’Economia Circolare con una dichiarazione che attesti che la spedizione e il trattamento dei rifiuti al di fuori dell’Unione avviene in condizioni equivalenti agli obblighi previsti dal diritto ambientale UE.
Infine, ma non meno importante, in linea con la legislazione vigente, tra i contenuti obbligatori del Piano Nazionale Gestione dei Rifiuti e dei Piani Regionali, accanto al recupero di materiale e di energia, l’inclusione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti che ne derivino, quindi anche degli scarti del riciclo della carta.

Scarica gratuitamente lo speciale inkjet!

Soddisfare al meglio le richieste dei clienti intercettando le esigenze sempre più sofisticate e creative dei progettisti, con un occhio attento alla parte economica e alla sostenibilità dei materiali impiegati sono alcune delle tematiche che agitano il mercato e a cui la tecnologia inkjet può dare risposte concrete.

Forte di una costante crescita, che spazia dalla stampa commerciale a quella editoriale, dal packaging alle etichette fino ad arrivare all’out of home l’inkjet continua ad attrarre l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori.

Lo si evince anche dalle pagine di questo speciale che propone oltre alle testimonianze degli stampatori che hanno affiancato l’inkjet alle macchine da stampa tradizionali, quelle dei fornitori di supporti e dei tecnici del settore.

In particolare è da segnalare come il settore dei substrati, pur nonostante la crescita dei costi energetici, le difficoltà legate alla reperibilità delle materie prime e all’instabilità geopolitica, continui a dimostrare di saper intercettare i bisogni dei clienti e le istanze dei consumatori che orientano le proprie scelte verso materiali a basso impatto ambientale.

Per chi volesse togliersi ogni dubbio sul tema degli inchiostri consigliamo la lettura del relativo articolo; in esso vengono analizzati dal punto di vista tecnico tutti i tipi di inchiostri (UV, solvente, a base acqua, Latex) per poi essere messi in relazione con temi più legati alla conduzione dell’impianto produttivo, alla preparazione del supporto di stampa e allo stoccaggio.

Ci piace chiudere questa breve introduzione allo speciale citando le parole dell’autore dell’articolo «la sfida della stampa inkjet è quella di riuscire a fare volare» le micro-goccioline di inchiostro sul supporto e poi di «fermarle lì, esattamente dove devono stare, perfettamente asciutte e resistenti agli agenti esterni». Buona lettura!

Scarica gratuitamente lo speciale compilando il form di seguito!

Mondi e Pergraphica

Una serata in libertà tra musica, arte, colori e carte organizzata da Mondi presso lo Spazio Cernaia a Milano il 21 giugno per festeggiare Pergraphica la carta che soddisfa i severi standard internazionali stabiliti da FSC (FSC-C015522), EU Ecolabel e altre certificazioni. Una occasione che ci ha permesso di tornare bambini osservando il volume illustrato da Suzy Lee, artista coreana pluripremiata e vincitrice dell’ultimo premio Andersen. Il suo silent book “Estate” edito in Italia da Corraini Edizioni, è un’esplosione di colori impressi dalle grafiche Esperia (Lavis, TN) su carta Pergraphica. Una serata di festa, accompagnati dalla musica “dal vivo” ispiratrice anche del volume di Antonio Vivaldi che ha permesso a cinque invitati di ricevere tramite sorteggio, una copia di “Estate”. Riscoprire passioni e ispirazioni per dare forma alle emozioni: Pergraphica ha realizzato un volume per condurci attraverso sei sensazioni di “viaggi” immaginari in collaborazione con Adobe Stock dal titolo “Catching Feels”. Immagini esaltate da tecniche e finiture di stampa applicati a differenti tipologie di carte che aggiungono profondità ed espressività all’opera.

Kurz Label Weeks, quattro mesi di dimostrazioni dal vivo

Partono le settimane dell’etichetta Kurz: gli appuntamenti possono essere prenotati ora.

Si è svolta ieri la conferenza stampa online per il lancio delle Kurz Label Weeks, le settimane di presentazione delle tecnologie Kurz che da oggi fino al fino al 28 ottobre 2022 permetteranno agli operatori di tutto il mondo di conoscere le tendenze e le tecnologie che daranno forma all’industria del packaging nei prossimi anni.

Saranno 4 mesi in cui diverrà possibile per chiunque scoprire le soluzioni più innovative per la nobilitazione di etichette e packaging. Gli appuntamenti possono già essere prenotati.

Largo alla sostenibilità

Il tema conduttore delle Kurz Label Weeks sarà quello della decorazione sostenibile. A partire dalle nuove soluzioni rivoluzionarie Kps Slim e Kpw Slim, ancora in attesa di brevetto, che riducono lo spessore del supporto di trasferimento del 50% permettendo agli stampatori di risparmiano notevoli risorse e inquinare di meno.

Ma anche i nuovi processi di trasferimento sostenibili, vale a dire privi di emissioni e in grado di evitare il trasferimento del Pet al prodotto. Un’atra importante novità presente alle Kurz Label Weeks sarà inoltre il Kurz Transfer Recycling, con la presentazione di Recosys, il primo sistema di ritiro del Pet per specifico per le industrie delle etichette.

Finitura e poststampa

Sarà soprattutto il tema della finitura digitale a farla da padrone durante le settimane Kurz. Verranno infatti mostrate in funzione le nuove unità di stampa per la decorazione digitale Dm-Uniliner 2D e 3D con applicabilità universale nell’elaborazione pre e poststampa.

Soluzioni e macchine che metteranno sotto i riflettori tutte le potenzialità espressive dei disegni metallizzati e delle strutture olografiche, con giochi di colori cangianti ed effetti tattili. Un’occasione unica per sperimentare le grandi possibilità della finitura digitale.

Come prenotarsi

Per visitare la piccola fiera Kurz è necessaria la registrazione. Gli interessati possono già selezionare una data libera nel calendario presente sul sito web, che sarà poi confermata via e-mail.

Kurz offrirà anche una piattaforma digitale su cui è possibile esaminare le macchine e i prodotti esposti, un servizio aggiuntivo per tutti coloro che non possono recarsi di persona a Fürth durante il periodo della fiera.

Per prenotare una visita è possibile calendarizzare una data direttamente da questo link [https://labelweeks.kurz-graphics.com/#c11].

 

 

Lecta, nuova collezione di etichette per bevande e prodotti enogastronomici

Il nuovo catalogo di etichette Adestor comprende una gamma di materiali autoadesivi per applicazioni di etichettatura di vini, liquori, birre artigianali e prodotti enogastronomici. Ogni etichetta è disponibile in diverse dimensioni che consentono di valutarne l’aspetto, il tatto e la finitura, nonché l’applicazione sul prodotto finale.

Il nuovo catalogo Adestor riafferma anche l’impegno di Lecta per la sostenibilità, con innovazioni sviluppate per ridurre l’impatto ambientale e promuovere l’economia circolare: Essence Nature DfE 90 WS, 100% riciclato con finitura marcata in tessuto; Stonepaper 144 DfE, certificato Cradle to Cradle Silver, realizzato con polvere minerale; e Cold Ice White 110 HWS con tecnologia HWS, che permette di rimuovere il film barriera comunemente usato e sostituirlo con uno strato naturale e altamente resistente all’umidità, ottenendo così un’etichetta senza plastica.

L’intera gamma Adestor è prodotta secondo gli standard di gestione ambientale ISO 14001 ed EMAS, efficienza energetica ISO 50001, qualità ISO 9001 e salute e sicurezza sul lavoro ISO 45001. È anche disponibile su richiesta con certificazione forestale PEFC e FSC Chain of Custody C011032.

La gamma Liyu raddoppia con la nuova famiglia Pro XL

A Fespa 2022 Liyu si conferma tra i più importanti produttori di sistemi di stampa e plotter da taglio del panorama internazionale. All’interno dell’ampio stand i visitatori hanno potuto apprezzare la completezza della gamma di stampanti di fascia alta dalle prestazioni industriali, impegnate per tutta la durata della kermesse in sfidanti dimostrazioni live. Una gamma che continua a crescere di pari passo con l’espansione del brand Liyu in Italia, così come in Europa.

Fespa è stata l’occasione per annunciare il raddoppio della già ampia gamma presentando la nuova famiglia Pro XL, sistemi contraddistinti da performance incrementate grazie all’implementazione di nuove soluzioni tecnologiche. Tra le novità che caratterizzano la nuova gamma Pro XL, l’esclusivo carrello di stampa proposto nell’inedito formato Extra Large, in grado di montare fino a 16 teste per offrire prestazioni ancora più elevate in termini di produttività. Il nuovo carrello XL è stato presentato a Berlino in abbinamento alla ibrida Q3 3200 Pro XL e alle flatbed KC 3020 Pro XL e KC 2512 Pro XL, tutte equipaggiate con l’altra grande novità messa a punto dal reparto R&D di Liyu: il motore lineare magnetico. Un’esclusiva innovazione tecnologica che permette la movimentazione del carrello tramite una banda magnetica, assicurando massima silenziosità ed eliminando qualsiasi vibrazione in fase di stampa.

In anteprima a Fespa tutti i sistemi della gamma Liyu hanno montato le nuove teste Ricoh Gen 6 che assicurano un incremento della velocità del 30% rispetto al modello precedente e una qualità di stampa ancora più elevata grazie alla goccia da 5pl. Altra novità, le barre di sicurezza per una sempre maggiore tutela degli operatori durante il processo di stampa.

I visitatori di Fespa hanno dimostrato grande interesse anche per quelli che ormai sono considerati i best seller di Liyu, come il plotter ibrido Platinum Q2, con il suo esclusivo meccanismo di apertura che facilita il passaggio da roll to roll a flatbed, la roll to roll da 5 metri QR LED e il plotter da taglio piano Platinum Q-Cut, con possibilità di cambio automatico degli utensili che assicura eccezionale versatilità per tagliare, fresare e cordonare un’ampia varietà di supporti. Al loro fianco anche PCT 3200, la roll to roll UV Led per lavorazioni di alta qualità su PVC, canvas, banner, carta fotografica, pelle, ecopelle, vinile e moltissimi altri materiali in bobina.

Konica Minolta presenta AccurioLabel 400

Mostrate in anteprima mondiale le caratteristiche della potentissima macchina da stampa a toner per etichette che sarà disponibile sul mercato dal primo trimestre del 2023.

C’era grandissima attesa per la presentazione della AccurioLabel 400, la nuova macchina digitale per la stampa di etichette di Konica Minolta. Mostrata in anteprima mondiale direttamente dallo showroom di Madrid nel corso del Konica Minolta European Labels&Packaging Exhibition di fine maggio, la AccurioLabel 400 ha saputo convincere la platea di operatori e giornalisti presenti grazie alle sue particolari performance di livello industriale. Si tratta infatti di un modello di fascia medio-alta con caratteristiche notevoli per quanto riguarda la produttività e la velocità, offrendo una stampa digitale di alta qualità a prezzi accessibili.

La AccurioLabel 400 raggiunge la velocità di stampa di 39,9 metri al minuto con una capacità di scansione di 1.200 dpi, equivalente a 3.600 dpi, ed è in grado di gestire due diverse larghezze di banda, 330 e 250 mm, offrendo un’elevata qualità di output. A queste caratteristiche si accompagna una forte automazione e una grande facilità d’utilizzo da parte degli operatori, riuscendo anche a ridurre sensibilmente i costi di gestione complessivi grazie a una robustezza delle parti ancora più duratura.

La nuova soluzione toner a passaggio singolo è inoltre completamente aggiornabile per i clienti già in possesso di una AccurioLabel 230 e che stanno espandendo la propria attività nei mercati in crescita della produzione di etichette e del confezionamento.

L’aggiunta del bianco

La nuova AccurioLabel 400 è disponibile in 4 e 5 colori, grazie all’aggiunta del toner bianco. Il quinto colore spot consente infatti di aumentare ancora di più le opportunità commerciali grazie alla tinta bianca coprente, nitida e luminosa ottenibile su un’ampia gamma di supporti, in particolar modo le decalcomanie e i film trasparenti adesivi. Ma è ancora presto per conoscere con precisione se altri colori spot saranno disponibili sul nuovo modello Konica Minolta una volta che questa entrerà nel mercato.

Ulteriori sviluppi dell’impiego di colori spot sono infatti in corso d’opera, dal momento che la macchina da stampa deve ancora essere implementata nella versione finale, superando, nel corso dei prossimi mesi, una serie di prove tecniche. L’inizio ufficiale delle vendite dell’AccurioLabel 400 è previsto infatti per il primo trimestre del 2023 dopo le fasi di beta test.

I sistemi di controllo IQC e IQ-501

Il nuovo modello sarà disponibile di serie con il sistema di controllo Intelligent Quality Care e dell’innovativo IQ-501. L’Intelligent Quality Care consente il controllo in tempo reale dell’opacità del toner bianco, il controllo della stabilità del colore, nonché la calibrazione automatica insieme alle regolazioni della densità e la creazione del profilo. Il sistema IQ-501consente invece di mettere a punto registro e colore in modo rapido, con verifiche in linea e tolleranze di regolazione controllabili dall’operatore. Entrambi i sistemi di verifica aumenteranno l’usabilità e l’automazione con AccurioLabel 400. La produzione di etichette beneficerà quindi di livelli di controllo più elevati per una produzione industriale di alta qualità.

I monitor multipli del pannello a sfioramento, presenti in tre diverse aree della macchina, consentono inoltre un funzionamento intuitivo per gli operatori, eliminando la necessità di una lunga formazione degli stessi. Le attività che richiedevano tempo su macchine analogiche possono essere eseguite in modo rapido e accurato garantendo una qualità di stampa stabile.

La soddisfazione di Konica Minolta

Già leader del mercato europeo nella stampa digitale per etichette con una quota di mercato del 28% nel 2021, Konica Minolta continua a percorrere la strada dell’innovazione con l’introduzione di questo nuovo potente modello. Il colosso giapponese sta macinando ordini su ordini ed è sempre più impegnato a fornire al mercato globale soluzioni complete di stampa e finelinea, come ha sottolineato Toshitaka Uemura, corporate senior vice president della divisione Professional Print Business di Konica Minolta, presente all’evento madrileno. Proprio quest’anno Konica Minolta ha celebrato le 1000 installazioni nel mondo dal 2016, di cui il 34% in Europa, della sua macchina da stampa digitale a toner AccurioLabel 230, a meno di sette anni dall’ingresso nel mercato delle etichette.

Grandi attese di vendita

«La AccurioLabel 400», ha affermato Carsten Bamberg, business development manager di Konica Minolta Europe, durante la presentazione, «si aggiunge alla nostra vasta gamma di soluzioni di stampa innovative per consentire la trasformazione digitale che include anche flussi di lavoro, software e automazione dei processi e soluzioni cloud come parte del percorso verso la fabbrica intelligente. Con una stima di oltre 3.000 convertitori di etichette nei mercati a medio e alto volume, siamo fiduciosi di acquisire quote di mercato significative con la nostra AccurioLabel 400, che avrà un costo totale di proprietà estremamente competitivo».

«La digitalizzazione dell’industria delle etichette», ha poi concluso Bamberg, «continuerà ad accelerare con una crescita prevista a due cifre ogni anno. L’opportunità è quindi ovunque. Ci vuole solo una scintilla per farlo accadere».

Federazione Carta Grafica, riutilizzo e riciclo soluzioni complementari per raggiungere la circolarità degli imballaggi in carta

Massimo Medugno DG di Federazione Carta Grafica è intervenuto all’Assemblea Generale di Assobioplastiche, a Roma, sul tema della revisione UE della direttiva sugli imballaggi prevista nell’autunno 2022.

“La carta proviene da materia prima rinnovabile o da carta da riciclare ed è un prodotto effettivamente riciclato: negli imballaggi il tasso di riciclo è di oltre l’85%, obiettivo UE al 2030 raggiunto con anticipo. Secondo quanto calcolato, sulla base dei dati Eurostat, il riciclo degli imballaggi in carta è in media di 5.5 volte, mentre, secondo alcuni recenti studi, per particolari tipologie d’imballaggio, si può arrivare fino a 25 cicli. Al termine del suo utilizzo la carta ha anche il vantaggio di essere compostabile e biodegradabile” afferma oggi Medugno nell’introdurre il tema dell’imballaggio in carta.

Riutilizzo e riciclo sono già soluzioni complementari per migliorare la circolarità degli imballaggi e gli obiettivi UE di economia circolare” prosegue Medugno “proporre di introdurre obiettivi di riutilizzo obbligatori significa utilizzare lo stesso strumento su territori e filiere necessariamente diverse” spiega Medugno.

La definizione di imballaggio riciclabile, contenuta nella revisione della direttiva, deve essere integrata da definizioni specifiche del materiale. Un eventuale contenuto di riciclato obbligatorio non è lo strumento appropriato per regolamentare il funzionamento del mercato delle materie prime seconde, come quello della carta da riciclare, che è già esistente. La raccolta differenziata, sempre più di qualità, rimane fondamentale per aumentare ulteriormente i tassi di riciclo e l’assorbimento da parte della filiera, oltre all’adeguamento degli standard di prodotto. In linea con gli obiettivi di economia circolare dell’Unione Europea, gli standard di riciclo, in caso di esportazione extra UE, devono essere coerenti con quelli europei” aggiunge Medugno.

In Italia, la produzione di carta per imballaggi, nel 2021, è aumentata del 14,7%: 5,5 milioni di tonnellate di cui il 60% circa destinato al packaging agro-alimentare. Ma la collaborazione tra filiera cartaria ed agro-alimentare può rafforzarsi ulteriormente con l’utilizzo di biometano per la produzione di carta, una soluzione immediata per decarbonizzare i nostri cicli produttivi” conclude Medugno.

Nel 2021 il fatturato complessivo dei settori che aderiscono alla Federazione Carta e Grafica si è attestato su 25,3 miliardi di euro, in ripresa del +15,7% (ovvero una crescita di 3,4 mld €) rispetto ai 21,9 miliardi di euro del 2020, anno interessato come ricordato più volte dalla pandemia). Sempre positivo il saldo della bilancia commerciale con l’estero, pari a 3,96 miliardi di euro, in crescita di 396 mln € sul 2020 (+11,1%). Consistente l’impatto sul PIL nazionale pari a circa l’1,4%.

La stampa inkjet secondo Konica Minolta

Le ultime tendenze, che mettono al centro il cliente attraverso la personalizzazione del prodotto, la continua ricerca dell’innovazione e l’incremento della comunicazione, ben si sposano con le caratteristiche e capacità della stampa digitale. La possibilità di gestire il dato variabile e di lavorare con piccoli lotti, la flessibilità e la velocità di produzione dei nuovi sistemi digitali, secondo Konica Minolta rendono questa tecnologia perfetta per realizzare prodotti personalizzati, unici e differenzianti per i professionisti della stampa. La stampa digitale – ricorda l’azienda – avrà un forte sviluppo nei prossimi cinque anni, e la stampa a getto d’inchiostro si prevede possa essere il processo con la più rapida crescita nel settore delle graphic arts e stampa di imballaggi.

A tal proposito Konica Minolta definisce l’inkjet la vera rivoluzione dell’industria della stampa professionale, poiché unisce affidabilità ed efficienza; è in grado di produrre volumi elevati con contenuti statici e variabili (personalizzazione e versioning). La stampa digitale a getto d’inchiostro può offrire quindi agli stampatori professionali notevoli vantaggi.

Un’ampia gamma di applicazioni

In primo luogo, le macchine da stampa a getto d’inchiostro hanno la capacità di produrre stampe di alta qualità in modo costante e ad alte velocità. In effetti, argomenta Konica Minolta, le tecnologie a getto d’inchiostro hanno già raggiunto livelli di qualità di stampa superiori alle offset in diversi settori, non da ultimo la loro capacità di produrre superbe tinte piatte e di stampare immagini con una maggiore gamma di colori.

Sappiamo inoltre che, in un mercato competitivo, il valore del marchio, o brand equity, è la chiave del successo. Le aziende spendono somme considerevoli per accrescere e conservare la propria brand equity, e numerosi fattori incidono sui risultati. Uno degli elementi più critici è il colore. L’inkjet, da questo punto di vista, è assolutamente affidabile nella riproduzione del colore, consentendo di ottenere una stampa accurata dei marchi.

Per molti, getto d’inchiostro è sinonimo di alta velocità e quindi di tecnologia ideale per il Direct Mail e i Documenti Transazionali. Ma la tecnologia a getto d’inchiostro oggi è molto di più, sottolinea Konica Minolta. Sono molteplici le applicazioni che si possono realizzare con l’inkjet e che offrono diverse opportunità di business: poster e calendari, libri e copertine di libri, volantini, menù, biglietti di auguri, imballaggi e packaging, etichette, applicazioni alimentari, stampa su materiali sintetici.

Infine, la rapidità di esecuzione dei lavori e la stampa su richiesta sono tutti requisiti standard nel mondo odierno in rapida evoluzione; c’è inoltre una elevata richiesta di stampa di alta qualità e a basse tirature, in particolare Konica Minolta segnala la continua crescita del web to print; i sistemi a getto d’inchiostro forniscono una soluzione convincente anche in questo settore di mercato.

Il “coltellino svizzero” della stampa

AccurioJet KM-1e di Konica Minolta soddisfa le più recenti esigenze di produzione e, secondo l’azienda, rappresenta una vera alternativa alla stampa offset. Grazie alla tecnologia brevettata a getto d’inchiostro UV, al mettifoglio tradizionale offset e alla gestione di media fino al formato B2+, AccurioJet KM-1e è in grado di gestire facilmente lavori di qualità su un’ampia gamma di supporti. L’utilizzo dell’UV inkjet consente infatti le più diverse applicazioni; Il sistema KM-1enon necessita di materiali pretrattati prima della stampa e questo consente ai clienti di sfruttare al massimo i benefit offerti dalla macchina.

Inoltre, attraverso l’utilizzo di specifici software Konica Minolta è in grado di ottimizzare il consumo degli inchiostri al fine di limitare l’impatto economico, senza rinunciare all’elevata qualità di stampa.

Konica Minolta AccurioJet KM-1e, nota come il “coltellino svizzero” della stampa proprio perché offre numerose e diverse opportunità di utilizzo. È dotata, inoltre, della innovativa Dot Freeze Technology. Si tratta di un processo brevettato che supera una delle sfide fondamentali della stampa a getto d’inchiostro: il movimento incontrollato del punto d’inchiostro, che riduce la qualità di stampa e i materiali lavorabili. La certificazione FOGRA53 rilasciata a Konica Minolta riconosce la straordinaria stabilità, versatilità e accuratezza del colore di AccurioJet KM-1e.

Poiché Konica Minolta è sempre molto attenta anche all’aspetto sostenibilità, il sistema di stampa AccurioJet KM-1e di Konica Minolta è stato accreditato da INGEDE – International Association of the Deinking Industry – come idoneo al processo di disinchiostrazione per le sue stampe con carta patinata e anche non patinata, consentendo quindi alla carta di essere riciclata. Inoltre, AccurioJet KM-1e ha ottenuto la “Toy Approval Certification”relativamente alle norme DIN EN 71-3 and DIN EN 71-9 che regolamentano e limitano l’uso di sostanze tossiche per i bambini.

Infine, rispetto alla formazione del personale, la tecnologia è stata semplificata a tal punto da consentire di formare operatori qualificati in tempi ridotti. Solitamente, insieme alla soluzione,Konica Minolta offre ai suoi clienti un piano di formazione per i loro operatori e supporto tecnico nella fase di start up. In linea generale, la soluzione inkjet Konica Minolta è stata progettata per ridurre al minimo l’intervento dell’operatore, incrementando così la capacità produttiva.

La parola al cliente

L’investimento de L’Artegrafica di Casale sul Sile, in provincia di Treviso, per la macchina da stampa digitale inkjet UV B2+ AccurioJet KM-1e – la prima in Italia – ha permesso alla tipografia di ampliare il proprio business nell’ambito della stampa commerciale e di sviluppare nuove applicazioni in ambito packaging e su supporti speciali, quali il canvas e i materiali plastici.

Attualmente la macchina viene impiegata per gestire al meglio le commesse in base alla tiratura delle copie e alle tempistiche di consegna, garantendo comunque e sempre un’elevata qualità di stampa e personalizzazione del prodotto. Effettivamente il poter stampare su supporti diversi, permettendo al cliente di variare considerevolmente anche la grammatura di stampa da 50 gr/mq a 600 gr/mq, ha reso possibile gestire i più svariati progetti.

I vantaggi riscontrati sono molteplici: dall’elevata capacità produttiva, alla resa di stampa che ha permesso a L’Artegrafica di diversificare la fase produttiva, accontentando una clientela sempre più esigente e che richiede tempistiche di consegna sempre più ravvicinate.

L’Artegrafica, nata nel 1989 grazie alla trentennale esperienza di Adriano Zaia, ha visto con i figli Paolo e Carla – soprattutto nell’ultimo decennio – un ampliamento delle attrezzature e del relativo fatturato, consolidandosi come realtà produttiva ed espandendosi anche all’estero.

«Il mercato è in continua evoluzione ed è sempre più orientato alla stampa personalizzata di alta qualità, in tempi ristretti», ha dichiarato Paolo Zaia. «L’investimento in AccurioJet KM-1e ci dà la possibilità di stampare su un numero elevato di materiali cartacei e plastici. Questo è un aspetto fondamentale per la nostra strategia commerciale, volta ad espandere ulteriormente i servizi per i nostri clienti e ridurre al contempo i costi. Per noi – conclude Zaia – la stampa a getto d’inchiostro UV è sicuramente un plus ulteriore che possiamo offrire a tutti i nostri interlocutori».

Le teste di stampa

Esempio di schema di pompaggio dell’inchiostro per teste con ricircolo. Si noti il sistema di agitazione continuo nelle cartucce, il sistema di ricircolo a serbatoio intermedio, il sistema di degassificazione e la generazione di flusso sulla testa. In funzione delle necessità di produzione e della modalità di lavoro delle teste varia il sistema di pompaggio

La progressiva introduzione dei sistemi di stampa inkjet nel mondo commerciale e packaging a foglio porta con sé nuovi parametri tecnologici e nuove unità di misura. Sono sufficienti per poter descrivere la rappresentazione visiva dello stampato? Servono a farci capire se la tecnologia che stiamo valutando è centrata sulle esigenze di produzione che abbiamo individuato?

Se utilizziamo l’ottica dello stampatore i termini di valutazione di un sistema di stampa sono l’uso dello stampato, il tipo di produzione, la qualità attesa, i processi di lavorazione; le risposte a queste domande arrivano dai dati relativi alle tecnologie di stampa digitale, correttamente collocati nel proprio schema di analisi e interpretati incrociando altri parametri. L’analisi di un sistema di stampa inkjet fornisce numerosi dati di cui alcuni, come quelli relativi alle teste di stampa, sono di difficile comprensione e applicazione.

Le teste di stampa inkjet sono il risultato della ricerca di molteplici discipline come la scienza dei materiali, fluidodinamica, acustica, balistica. Esistono diversi modelli di teste di stampa che rispondono a diverse applicazioni e la stampa commerciale e packaging è solo l’ultimo dei settori a esserne stato interessato: sistemi di codifica, deposito di fluidi funzionali, ceramica, vetro, sinterizzazione, stampa 3D, tessile, transazionale, largo formato sono alcuni dei settori industriali che utilizzano teste inkjet in ambito produttivo. In molti casi le teste sono le stesse e, oltre al fluido che le attraversa, cambiano solo le logiche di gestione, il numero e la dimensioni dei nozzle (ugelli) di stampa, la frequenza di emissione. Per questo motivo è bene definire il campo di applicazione e considerare solo i dati che interessano il settore della stampa commerciale e packaging: dimensione delle teste, la densità e dimensione dei nozzle, il sistema e frequenza di espulsione, la temperatura di lavoro, il sistema di gestione dell’inchiostro.

Dimensione delle teste

La dimensione della testa di stampa incide in modo diretto sull’area di stampa coperta e quindi, in base alla dimensione e densità dei nozzle, la risoluzione nativa di stampa.

La rilevanza della dimensione della testa è visibile nei sistemi di stampa digitale multipass (stampanti largo formato flatbed o roll to roll) perché determina quanti passi devono essere compiuti per raggiungere, ad esempio, la risoluzione desiderata; spesso sono montate più teste per poter aumentare la velocità di produzione a parità di risoluzione. Nelle macchine single pass le teste sono montate in array (linea) per poter coprire l’area di stampa e ogni array gestisce un colore di stampa.

Ci sono vari modi di costruire gli array e la logica di controllo di questi gioca un ruolo determinate in due aspetti tecnici fondamentali per la produzione: il recupero della manca emissione (jet-out) e il mantenimento dell’allineamento. Nel disegno degli array ci sono delle aree di sovrapposizione tra le teste che possono generare il fenomeno del “overlapping”, ovvero una riga più scura nella direzione di stampa dovuta a una ridondanza di getto nello stesso punto, e per questo ci vuole un controllo specifico nell’allineamento.

Dimensione e densità dei nozzle (ugelli)

La piastra di emissione è la parte “visibile” della testa. I fori sono generalmente realizzati con sistemi laser che realizzano un cono di emissione la cui dimensione finale determina la dimensione della singola goccia. La densità è determinata dalla dimensione della piastra e dal numero di fori di uscita, andando a determinare la risoluzione nativa della testa espressa in npi (nozzle per inch). Questo è uno dei dati che fornisce una informazione dettagliata sulla risoluzione ma non esaustiva per lo stampatore, in quanto il risultato visivo finale è dato dalla combinazione della risoluzione nativa, dal numero di emissioni consecutive (single drop o multidrop) e dalla dimensione finale della goccia sul supporto.

Le linee di nozzle sulla singola testa variano in base al disegno dei costruttori e possono essere e sono a 2 o 4 file in base al campo di applicazione e il numero d’inchiostri che devono essere stampati. Questo è il motivo perché su alcuni stampanti largo formato ci possono essere sensibili velocità differenti in base al numero dei colori oltre quadricromia, mentre nelle macchine da produzione single pass ogni array è dedicato ad un colore.

La dimensione e la forma del nozzle è determinate per mantenere costante la forma della goccia emessa, la dimensione massima della componente solida dell’inchiostro, l’energia necessaria per l’espulsione della goccia. L’usura del nozzle è visibile solo al microscopio ma i suoi effetti in stampa sono evidenti perché provocano una alterazione della stesura del “retino” di gocce con effetti di “microspray” attorno alla goccia, microdensità differenti (effetto rumore), slabbrature nei dettagli. Anche questi effetti non sono determinabili solamente dalla costruzione della testa di stampa ma combinati con il tipo di inchiostro utilizzato che può determinare un tempo di usura differente.

I fattori che influenzano l’espulsione (sistema, frequenza, viscosità, temperatura)

L’espulsione delle gocce è il momento su cui si concentra tutta l’attività della testa di stampa ed è caratterizzato dal modo (continuo o su richiesta) e dal metodo (pistone, termico, piezo). La scelta del tipo d’inchiostro utilizzabile (dal punto di vista del produttore di teste) è determinata principalmente da questi fattori, a cui si collegano altri più tecnici e rilevanti nelle scelte compiute dagli sviluppatori e produttori.

La frequenza di emissione è determinante per la effettiva velocità di produzione mantenendo costante l’emissione e la “spinta” di emissione delle gocce durante l’intero ciclo produttivo. L’effetto di questo fattore è impattante nella stampa digitale a bobina nel rapporto velocità/risoluzione, e determina a quale velocità massima potrà andare una macchina ibrida a seconda se il gruppo digitale deve stampare uno o più colori. La frequenza determina anche la composizione degli inchiostri sia per la dimensione delle parti solide sia per la viscosità: l’inchiostro entra nella camera di compressione perché richiamato dopo l’espulsione o perché spinto dal sistema di pompaggio ed affinché l’afflusso sia continuo e l’espulsione costante la viscosità deve rimanere fissa. Per questo fattori compromettenti come la variazione di temperatura e la miscelazione dei compenti degli inchiostri siano sempre sotto controllo utilizzando sistemi di pompaggio e afflusso adeguati. Dato che alcuni inchiostri possono formare più depositi di altri, le teste a più alta risoluzione (che hanno nozzle più fini e più densi) sono costruite con un sistema di ricircolo che mantiene in agitazione costante l’inchiostro evitando che le parti solide e gli additivi si concentrino in modo anomalo nel foro di espulsione.

Quale manutenzione

La vita di una testa di stampa si misura un numero di gocce o litri che emette prima di dover essere sostituta, con un fattore di incidenza significativo quando si stampa sulle macchine a bobina, meno sulle macchine a foglio e largo formato dove il rischio di sostituzione è più collegato ad eventi accidentali. Nell’arco di questa vita le teste lavorano sempre in alta efficienza e le operazioni di manutenzioni sono per lo più pulizia dei residui d’inchiostro sia sulla piastra sia nelle camere.

L’espulsione dell’inchiostro resta comunque una operazione meccanica per cui l’ispezione per il controllo dell’emissione della goccia è sempre post-comando. Sono adottati diversi metodi di controllo per poter identificare il problema in tempo reale come l’analisi della variazione di pressione in camere di espulsione, il controllo dei segnali elettrici dei singoli nozzle, la lettura laser o stroboscopica dei getti, la scansione post stampa; lo scopo è di comunicare in tempo reale con le teste e attivare i nozzle di compensazione o le procedure di spurgo e pulizia.  La teste inkjet industriali attualmente sul mercato hanno una capacità di produzione elevata, adeguata alle esigenze del comparto stampa commerciale, packaging e largo formato, e la crescita è sempre più il risultato di un combinato con inchiostri e materiali.

Quello che deve essere chiaro allo stampatore che vuole approfondire l’argomento sono i risultati produttivi attesi e i costi stimati, considerando che le teste, proprio perché sono il motore di tutta la stampa inkjet, si possono usurare e possono essere sostituite, altri due dati utili da approfondire con i fornitori.