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Heidelberg sempre più digitale con l’app Print Shop Analytics

Heidelberg punta sempre più sulla digitalizzazione, con servizi a valore aggiunto per i propri clienti. Heidelberg Plus è il nuovo portale dell’ecosistema digitale di Heidelberg, in cui i clienti possono entrare con un unico login e accedere a tutte le offerte digitali. Le applicazioni faranno uso di cloud, IoT, Big Data e AI per offrire ai clienti un valore aggiunto nella gestione delle loro aziende.
Nell’ambito dell’Innovation Week 2021, che si è svolta dal 13 al 15 ottobre presso la sede di Wiesloch-Walldorf con lo slogan “Always a Step Ahead”, Heidelberg ha presentato Prinect Print Shop Analytics, la prima app Prinect basata sul cloud offerta attraverso Heidelberg Plus che sarà disponibile per i clienti nel corso del prossimo anno. Si tratta di uno strumento che permette agli utenti di determinare le prestazioni sulla base di dati in tempo reale.

Molte tipografie controllano ancora i loro processi utilizzando dati obsoleti e hanno un accesso limitato ai loro KPI attuali, il che rende difficile ottimizzare molti processi. Prinect Print Shop Analytics offre una soluzione integrata che registra, valuta e monitora i KPI in tempo reale per ottimizzare la produzione con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. I clienti possono accedervi tramite Heidelberg Plus con un’interfaccia utente integrata e autenticazione. Tutti i dashboard generati, con le corrispondenti analisi e raccomandazioni, sono disponibili per gli utenti autorizzati in qualsiasi luogo su computer, tablet o smartphone, come si preferisce. C’è anche un sistema di notifiche che avvisa l’utente di eventuali aree problematiche.

“Con la prima app Prinect disponibile in Heidelberg Plus, il nostro ecosistema digitale Heidelberg sta guadagnando slancio e i vantaggi della digitalizzazione per i clienti stanno diventando sempre più evidenti”, afferma Ludwig Allgoewer, global head of sales&marketing di Heidelberg.

Alberto Masserdotti nel board di Fespa

Alberto Masserdotti, presidente di Fespa Italia, è il primo italiano a entrare nel board di Festa dopo quasi 60 anni dalla fondazione dell’Associazione. Giovane e competente Alberto Masserdotti ha fatto tesoro dell’atmosfera stimolante che ha assimilato all’interno dell’azienda fondata dal padre Andrea, il cui spirito pionieristico nel campo della visual communication e della stampa digitale di grande formato è noto a tutti. Alberto Masserdotti, oggi Ceo di Gruppo Masserdotti, ha lavorato per far crescere questa realtà traghettandola attraverso le diverse evoluzioni dei mercati di riferimento della stampa digitale di grande formato. Un impegno e una passione che hanno portato l’imprenditore bresciano a diventare parte attiva all’interno dell’Associazione, prima come consigliere poi come presidente di Fespa Italia e, oggi, con questo nuovo incarico, proiettandosi in ambito internazionale.

“Ho spesso dichiarato, come presidente di Fespa Italia, che è la passione che muove le persone. È quanto ho trovato nei soci e nel direttivo italiano e che ho avuto l’occasione di trasmettere in questi anni, insieme alla segreteria italiana, anche nelle riunioni internazionali con i presidenti e segretari delle 37 associazioni internazionali”, dice Alberto Masserdotti subito dopo l’elezione. “Sono onorato che il direttivo di Fespa Italia abbia supportato la mia candidatura nel board internazionale e contento di essere stato eletto durante la general assembly di Amsterdam. È un momento in cui le sinergie diventano essenziali per far ripartire in toto l’economia, e metterò il massimo impegno affinché il mio nuovo ruolo e la stretta collaborazione con tutte le associazioni che fanno parte di Fespa sia utile a tutto il settore e a chi, come me, ha una vera passione per questa industria.”

Un riconoscimento tutto italiano che fa onore alla storia di Fespa, alla cui fondazione partecipò anche un nostro connazionale. Era il 1962 quando, durante l’assemblea generale formativa a cui prendevano parte le diverse associazioni europee della stampa serigrafica, fu fondata Fespa. A dare vita a un’associazione europea indipendente erano presenti: Bob Levisson (Olanda), John Floyd e Roy Foster (Regno Unito), Poldi Domberger e Eddy Meissner (Germania), Baron e Michel Caza (Francia), Bjšrg Hemberg (Svezia), Bjarne Dahl (Danimarca), Christian Brynildsen e Edgar Hartvedt (Norvegia). Per l’Italia ha partecipato alla fondazione di Fespa Carlo Frassinelli, che però non è entrato a far parte del board. Ecco perché nel 2021 la nomina di Alberto Masserdotti rappresenta un traguardo importante.

Canon e Multi Import, applicazioni live al temporary Demo Experience Center di Rozzano

Canon inaugura insieme al partner Multi Import – dal 18 ottobre al 3 dicembre 2021 – un Demo Experience Center dall’impatto unico: uno spazio temporaneo progettato per offrire agli operatori del settore delle arti grafiche la possibilità di toccare con mano lo straordinario potenziale dei sistemi professionali di stampa digitale e di finitura per differenziarsi sul mercato e accrescere le opportunità di business.

L’evento dal titolo “Print & Finishing for You” organizzato da Canon insieme Multi Import – realtà che da oltre sessant’anni opera nel settore del finishing -, nasce per dare un forte segnale di presenza sul territorio, confermando l’impegno dell’azienda nipponica nel supportare l’ecosistema dei partner e le aziende clienti nella ripresa.

Allestito all’interno della sede di Rozzano di Multi Import, il temporary Demo Experience Center offrirà una panoramica delle molteplici applicazioni rese possibili dalla tecnologia di stampa digitale colore e bianco e nero ad alto volume di Canon in combinata con i sistemi di finitura del partner. Un’occasione non solo per entrare nel vivo delle modalità di gestione del flusso di stampa, ma anche per prenotare una demo personalizzata dedicata alla creazione dal vivo di un prodotto stampato e finito.

Spaziando dalla stampa di copertine e opuscoli alla produzione di libri fresati, dalla realizzazione di libretti a punto metallico ai bugiardini farmaceutici, saranno tantissime le applicazioni già esposte ma anche realizzate dal vivo all’interno del Demo Experience Center. Il tutto reso possibile dalle rinomate tecnologie di stampa Canon imagePRESS C10010VP, il sistema di stampa digitale a colori, e Canon VarioPrint serie 6000 TITAN, il sistema di stampa di produzione monocromatica digitale a foglio singolo che si affiancheranno ai sistemi di finitura offerti da Multi Import tra cui CP Bourg, Uchida, Watkiss, Baciottini, Foliant,JWEY, APR Solutions, Challenge, MB Bauerle.

Durst, anteprime tecnologiche a Viscom 2021

“Qualità e quantità”. Con queste parole Alberto Bassanello, direttore della Divisione Vendite Italia di Durst Group, commenta i risultati di Viscom 2021. “Non abbiamo mai avuto dubbi sulla nostra partecipazione alla fiera. La ritenevamo importante per dare un forte segnale al mercato. E in effetti le nostre aspettative sono state più che ripagate. Sin dal primo giorno abbiamo respirato grande entusiasmo da parte clienti e operatori”. Soddisfazione anche in termini di affluenza: “Abbiamo registrato lo stesso numero di contatti del 2019, tutti altamente profilati, segno anche del notevole interesse riscosso dalle anteprime tecnologiche che abbiamo presentato a Viscom”.

Viscom 2021 ha segnato, infatti, il debutto mondiale a una manifestazione fieristica di Durst P5 TEX iSUB, la prima soluzione con sublimazione in linea integrata per stampa diretta su tessuti in poliestere basata sulla rivoluzionaria piattaforma P5. Una tecnologia messa a punto dal R&D di Durst per rispondere alle più recenti esigenze di un mercato in grande crescita come quello della stampa tessile, e che sta già riscuotendo notevole successo sia in Italia, sia all’estero. P5 TEX iSUB permette, infatti, di realizzare applicazioni soft signage già pronte per la finitura, senza necessità di ulteriori trattamenti o passaggi in calandra, ottimizzando così l’intero processo di stampa in termini di efficienza, produttività e flessibilità.

Ma la vera novità della fiera è stato l’esordio in Europa dei sistemi di stampa firmati Vanguard Digital Printing Systems, produttore statunitense recentemente acquisito da Durst. A catalizzare l’attenzione, la flatbed UV a piano fisso XY Vanguard VK300 D HS che è stata in funzione per tutta la durata della kermesse, dando prova di eccezionali prestazioni in termini di qualità e produttività. Tra i plus di questa soluzione, particolarmente apprezzata dai visitatori di Viscom, anche l’estrema semplicità d’uso, la flessibilità e l’upgradabilità delle dotazioni. Il numero delle testine può infatti essere ampliato nel tempo per adattarsi alle specifiche esigenze produttive. Vantaggi a cui si aggiunge la potenza del piano aspirato, fino a 10 volte superiore rispetto ad altre soluzioni attualmente disponibili sul mercato. E ancora e l’eccezionale brillantezza dell’inchiostro, caratterizzato da un ampio color gamut e da elevato livello di aggrappaggio, che assicura eccellenti risultati su diverse tipologie di supporti. Le stampanti a marchio Vanguard, che per il mercato europeo saranno prodotte nella nuova filiale di Bressanone, completano dunque il portfolio di soluzioni large format proposto da Durst, rispondendo in modo ancora più mirato alle esigenze di serigrafi e stampatori che lavorano su materiali già in formato.

Scarica la guida al Labelling, un focus sul mondo delle etichette

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Avevamo già documentato l’interesse delle aziende verso il mondo del labelling nel numero di settembre 2019 in occasione del LabelExpo, uno degli ultimi appuntamenti globali pre-pandemia.

Nonostante il 2020 sia stato un anno critico, molte aziende hanno dovuto riorientare i propri business seguendo la direzione che già nel 2019 sembrava tracciata.

Sono diversi i mercati in ascesa e tra questi il labelling è tra quelli maggiormente interessanti. Il 2021 sta confermando questo trend, con investimenti importanti in tale direzione, catalizzati da agevolazioni fiscali che rendono ancora più accessibili investimenti economici altrimenti proibitivi.

Le soluzioni di stampa e finishing sono alla portata di tutti e il prodotto etichetta, nella sua complessità e diversità rispetto al “semplice” prodotto librario, è decisamente più conosciuto rispetto al passato. Le dinamiche produttive sono ovviamente chiare per le aziende in cui l’etichetta è il core business, meno per i nuovi player.

Nel mondo del labelling, inoltre, le soluzioni di stampa sono solo una parte del processo produttivo: il finishing è in certi mercati ben più importante ed è bene studiare il prodotto per comprendere quali attrezzature ulteriori devono affiancare i processi di stampa.

Se aggiungiamo l’importanza della nobilitazione e la necessità per i brand owner di differenziare il proprio prodotto rispetto alla concorrenza, abbiamo ben evidente quanto sia fondamentale analizzare il «cosa voglio realizzare».

Come orientarsi quindi in questo mercato? Su quale tecnologia investire? A quali brand affidarsi?

Sono queste le domande che ci hanno portato alla creazione di questa sintetica guida al labelling, in cui abbiamo raccolto diverse soluzioni che rappresentano un primo approccio alla materia. Non solo una mera lista di attrezzature entry/middle level: ogni pagina comprende delle pratiche schede riassuntive che ci danno l’idea delle applicazioni che si possono ottenere con una specifica macchina da stampa.

L’obiettivo condiviso dai tecnici di Italia Grafica è offrire un punto di vista differente sul mondo dell’etichetta, un primo contatto con le aziende che si propongono come partner per lo sviluppo dei business aziendali.

Scarica lo speciale sul labelling, gratis compilando il form in basso. Buona lettura!

Kodak presenta una nuova gamma di soluzioni

Grande evento online per Kodak, che ha presentato una nuova gamma di prodotti innovativi durante la sua virtual press conference, facendo anche il punto sulle attività riorganizzative dell’azienda, ora più agili e “responsive” rispetto alle mutevoli esigenze del mercato.

A fare da anfitrione dell’evento è stato Jim Continenza, executive chairman and chief executive officer di Kodak, che ha illustrato insieme a Jeff Zellmer, vice president of global sales&strategy, a Jeff Perkins, vice president sale Digital Print, e a Todd Bigger, vice president e Digital Print business, le importanti novità di casa Kodak.

Si parte dalla rivoluzionaria macchina da stampa digitale Kodak Ascend progettata per la creazione di packaging e cartelli promozionali di fascia alta per la grande distribuzione. Si tratta della prima macchina da stampa elettrofotografica per tirature elevate di supporti extrapesanti, utilizzando decorazioni CMYK e laminazione piatta a margine elevato e di grande impatto in un’unica soluzione. La Kodak Ascend lavora alla velocità di produzione pari a 572 m2/ora e offre una lunghezza superiore del foglio, pari a 122 cm, con un’area di stampa maggiore del 23% rispetto a un foglio B2. La nuova macchina consente ai centri stampa di garantire una stampa sostenibile e riciclabile utilizzando inchiostri a secco ecocompatibili KodaChrome certificati per il contatto indiretto con alimenti.

Un’altra importante protagonista dell’evento, tra le altre, è stata la nuova vernice Kodak Prosper Digital Varnish, pensata per il rivestimento digitale altamente flessibile di packaging basati su carta. La nuova soluzione per stampa digitale è una vernice a base d’acqua che può essere applicata su un’area o su punti localizzati dei packaging stampati che utilizzano i sistemi Kodak Prosper S-Series o Kodak Prosper Plus Imprinting. La vernice è ecocompatibile e crea uno strato opaco protettivo in grado di fornire resistenza allo sfregamento e all’acqua per packaging basati su carta. La Prosper Digital Varnish viene applicata solo dove necessario e non richiede produzione di lastre per una patinatura localizzata. Per questo, aiuta i centri stampa a eliminare i costi, gli sprechi e l’impatto ambientale associati ai tradizionali metodi di postpatinatura. Questa nuova vernice offre un’alternativa ecocompatibile e a base d’acqua ai solventi e ai rivestimenti Uv e sarà disponibile in tutto il mondo alla fine del 2021.

Dalla Future Factory un confronto per uno sviluppo possibile

Il percorso verso Print4All 2022, che si terrà a Fiera Milano dal 3 al 6 maggio, continua scandito dai numerosi appuntamenti di confronto e formazioni organizzati da Acimga e Argi, le due associazioni promotrici della manifestazione.

Gli scorsi 15 e 16 settembre è stata la volta della Future Factory 2021, l’appuntamento annuale organizzato da Acimga per riunire tutti gli shareholder della filiera del printing insieme a esperti di economia, trend, normative per avviare una discussione aperta sulle potenzialità e i nuovi trend che il mercato è chiamato a seguire.

La due giorni “Il domani al servizio dell’uomo”, che ha visto presenti più di 150 operatori in sala e 700 connessi in streaming, ha acceso i riflettori sulla sostenibilità e il ruolo delle persone nel mondo del printing, facendo emergere sensibilità, esigenze, potenzialità, che saranno poi messi al centro della proposta fieristica e formativa di Prin4All 2022.

Lo scenario: verso nuove economie

Il cambiamento in atto, indirettamente accelerato dalla pandemia, va affrontato da tutte le componenti della filiera, puntando su valori – la sostenibilità e le persone – che ormai lo stesso consumatore valuta come determinanti nel processo di acquisto.

Si tratta di una evoluzione che va monitorata e cavalcata con una nuova logica collaborativa e di continuo confronto. Un esempio di questo approccio “aperto” è la collaborazione tra Acimga e VDMA, le due associazioni che rappresentano i produttori di due Paesi – Italia e Germania – espressione di eccellenza manifatturiera. Dalla volontà di collaborare delle due associazioni sono nati un tavolo di confronto ed il relativo patto per l’export, per traghettare aziende produttrici, associazioni e portatori di servizio dei due mercati verso una visione unica di ripresa.

Gli sviluppi futuri e la via italiana per l’innovazione

In meno di cinque anni, la digitalizzazione avrà un grosso impatto sul modo di fare impresa e di produrre, sostituendo le mansioni più routinarie e valorizzando l’intelligenza e l’inventiva dell’uomo. Grazie allo sviluppo dell’industry 4.0, passeremo dai 35 mld attuali a 75 mld di device collegati in rete.

Questo non vuol dire che cambierà il numero delle risorse impiegate nel settore, ma dovrà cambiare il loro modo di lavorare. Affrontare la sfida della digitalizzazione vuol dire formare le persone per portarle a lavorare in modo diverso, perché non ci saranno più confini, né fisici, né temporali. Le macchine saranno connesse e interrogabili 24/7: un grande vantaggio competitivo e produttivo, se ci si farà trovare pronti.

L’Italia, in questa fase, ha l’opportunità di diventare protagonista del cambiamento, ma per farlo deve dotarsi di un suo modello, che non può essere – per le nostre caratteristiche culturali – né quello americano (estremamente concorrenziale) né quello cinese (molto verticistico). Serve una via italiana per l’innovazione, orientata a una partecipazione più ampia di tutti gli attori della filiera intorno alla svolta che stiamo vivendo.

Oggi il concetto di azienda di successo è cambiato. Siamo passati dai colossi petrolchimici alle grandi piattaforme digitali, che rappresentano le nuove aziende top della nostra economia. Questo nuovo modo di fare business investirà tutti i settori, eliminando le barriere tra produttori, distributori e consumatori. È una economia a spirale, in cui bisogna rileggere i rapporti e le relazioni.

La sfida della sostenibilità

Insieme alla digitalizzazione, la sostenibilità è il cambiamento maggiore da monitorare, perché impatta su tutti gli anelli della filiera, dal produttore al consumatore finale. Una sfida urgente, visto che, la responsabilità di impresa è oggi sempre più una leva di credibilità verso gli stakeholder, investitori in primis.

Anche il consumatore oggi è sempre più consapevole: secondo i dati Ipsos in 10 anni si è passati dal 7% al 39% di consumatori che sanno cos’è la sostenibilità, ma c’è anche maggiore sensibilità e impegno del singolo nella crescente ricerca di comportamenti “virtuosi”.

Per raggiungere obiettivi di sostenibilità – che non va più solo intesa come impatto sull’ambiente, ma si allarga al concetto di benessere e di inclusione delle diversità – occorre una collaborazione costante tra i diversi rappresentanti della supply chain, ma anche tra concorrenti. Il modello del singolo dovrà intersecarsi con il lavoro di altri.

La transizione avrà costi importanti, di cui bisognerà tenere conto, ma ormai non è più rimandabile e la tecnologia può diventare l’alleato migliore per gestire al meglio risorse e processi.

Secondo Nomisma, a fare la differenza nella crescita dei livelli di sostenibilità potrà essere il packaging, primo touch point per il consumatore che cerca prodotti sostenibili. Il 55% dei consumatori cerca infatti prodotti senza over-packaging e il 41% lo vuole con materiale riciclabile. Inoltre, ben l’81% dei consumatori cerca proprio sull’etichetta informazioni su come riciclare correttamente il packaging.

Il mondo del pack può e deve porsi l’obiettivo di essere sempre più sostenibile – in Italia oggi vale 211,2 kg/pro capite, contro una media europea di 174,6 kg/pro capite – ma contemporaneamente è quello che meglio di tutti può raccontare l’impegno sostenibile delle nostre aziende, visto che la quota di riciclo in Italia è pari al 66,3%, ponendoci al terzo posto tra i Paesi più virtuosi in Europa (fonte Eurostat).

Una sfida che il settore deve cogliere, considerando la centralità della sostenibilità nel PNRR: verranno stanziati 69 miliardi per la transizione ecologica e nel documento la parola sostenibilità è citata ben 465 volte.

Italia Grafica dice addio a Emilio Gerboni

di Ester Crisanti
Ho lungamente pensato a quale potesse essere la descrizione più calzante per Emilio e sono giunta alla conclusione che una non basta.
Grande tecnico, con una enciclopedica conoscenza del mondo della stampa, appassionato formatore, chi ha seguito un suo corso si sarà stupito della quantità di materiale che Emilio riusciva a mostrare, attento giornalista, sostenitore di associazioni tecniche, moderatore di conferenze e instancabile viaggiatore di fiere e convegni.
Noto anche all’estero, aveva contribuito a far nascere Taga Italia e a farla diventare un punto di riferimento per le aziende italiane.
Questo era Emilio, ma soprattutto era una persona gentile, generosa e sempre pronta ad aiutare i giovani a scoprire il settore della grafica e forse questa è la vera eredità che ci ha lasciato.

Fujifilm, anteprime dal vivo

Peak Performance Print Experience: due giorni nel mondo della stampa firmato Fujifilm. Organizzato presso il Fujifilm Advanced Print Technology Centre (APTC) a Zaventem, vicino a Brussels, alla fine di settembre, questo evento ha offerto la prima opportunità di vedere in azione, di persona, la nuova Jet Press 750S High Speed Model e una vasta gamma di nuove soluzioni per la stampa digitale.

In particolare, la Peak Performance Print Experience ha riunito le aziende di stampa di tutta l’Europa per scoprire i più recenti sviluppi delle tecnologie di stampa digitale di Fujifilm e il nuovo portafoglio ampliato di prodotti per la stampa digitale.

Sotto i riflettori la nuova stampante Fujifilm: Jet Press 750S High Speed Model, una macchina a getto d’inchiostro B2 di alta qualità veloce e produttiva.

Grazie alle avanzate testine di stampa Samba di alta precisione e con densità ultra elevata e all’inchiostro Vividia a pigmenti a base acqua, Jet Press 750S High Speed è in grado di produrre stampe di qualità elevata, comparabile a quella della stampa offset. Inoltre, ha una produttività elevata di 5400 fogli all’ora e una grande flessibilità.

 

 

Sempre nel corso dell’evento è stato possibile per i visitatori guardare dal vivo anche la nuova gamma Revoria di macchine da stampa digitali a toner. Molto interessante la dimostrazione in diretta della Revoria Press PC1120, che offre al mercato della stampa professionale di fascia alta la più ampia gamma di opzioni decorative nella sua classe. Una macchina studiata per aiutare le aziende di stampa ad ampliare la propria attività e aumentare la produttività mediante nuove applicazioni, funzionalità a 6 colori, IA e tecnologie per l’automazione.

“Siamo stati lieti di dare di nuovo il benvenuto ai visitatori nel nostro APTC dopo la lunga pausa imposta dal Covid-19; in questo periodo, abbiamo ristrutturato il centro e installato moltissime nuove attrezzature”, afferma Taro Aoki, head of digital Press Solutions presso Fujifilm Graphic Systems Emea. “Siamo entusiasti di mostrare per la prima volta dal vivo la Jet Press 750S High Speed Model, e non vediamo l’ora di illustrare la gamma completa dei nuovi sviluppi del nostro portafoglio per la stampa digitale nonché le modalità in cui le nostre tecnologie possono massimizzare le prestazioni delle aziende di stampa”.

 

 

Epson a Viscom 2021, una presenza all’insegna della sostenibilità

Si è chiusa l’edizione della fiera sulla comunicazione visiva ed Epson, oltre a registrare un’ottima affluenza in una delle prime fiere di settore che ha riportato i visitatori negli stand fisici, rileva con soddisfazione il successo del concept che ha guidato la sua presenza alla manifestazione: raccontare il viaggio dell’azienda nella sostenibilità e l’impronta positiva derivante dalle scelte effettuate.

Una sostenibilità a tutto tondo, quella perseguita da Epson, che inizia dalla politica ambientale che tutta l’azienda ha intrapreso da vari decenni e che l’ha portata a dichiarare di voler diventare carbon-negative e di eliminare l’uso di risorse naturali esauribili entro il 2050, per arrivare ai prodotti, sino ad abbracciare le scelte di comunicazione con cui la società si presenta ai propri clienti.

I prodotti protagonisti a Viscom 2021 si segnalano per le innovative caratteristiche tecniche e le esclusive proprietà a basso impatto ambientale: a partire da SureColor SC-R5000, la stampante con inchiostri a base resina per il massimo della flessibilità in termini di supporti di stampa che, grazie alle sacche di inchiostro al posto delle cartucce, permette di ridurre fino all’80% il volume del rifiuto (involucro e imballi) rispetto all’equivalente in cartuccia, per arrivare a SureColor SC-T3100X che, in virtù delle taniche ricaricabili riduce costi e abbatte l’impiego di plastiche.

Ma anche il modo in cui Epson ha deciso di dare l’avvio alla stagione delle fiere in presenza, racconta il rinnovato impegno della società sui temi ambientali. Il pubblico presente nei tre giorni della manifestazione ha infatti riconosciuto e apprezzato la scelta di utilizzare materiali provenienti da catene di fornitura sostenibile o da attività di recupero e riciclo accompagnati da etichette di tracciabilità che permettono di conoscere la storia ambientale dei vari manufatti.

“Abbiamo voluto dimostrare anche in questo caso – commenta Renato Sangalli, head of sales C&I Printing di Epson Italia – il nostro impegno ambientale, che non nasce certo da oggi e che vede quest’anno l’azienda a fianco di realtà prestigiose come National Geographic per promuovere una maggiore consapevolezza dei cambiamenti climatici attraverso l’iniziativa Turn down the heat. Durante Viscom mi ha fatto molto piacere ricevere commenti positivi e riconoscimenti espliciti dai visitatori, che hanno apprezzato la coerenza di Epson nel presentare prodotti ad alta sostenibilità in una cornice pensata per avere il minimo impatto ambientale, grazie anche all’utilizzo di materiali a cui è stata una seconda vita”.

 

L’azienda si è anche impegnata a integrare nel suo viaggio della sostenibilità la rendicontazione della carbon footprint e della compensazione delle emissioni di CO2 generate nel corso della manifestazione.