Home Blog Pagina 150

Omet Hybrid Experience, le opportunità della stampa ibrida nel mercato delle etichette

Grande affluenza di visitatori all’evento organizzato da Omet a fine gennaio, che ha visto l’inaugurazione del nuovo demo center presso la sede produttiva di Molteno, a pochi km da Lecco.

Oltre 250 persone, infatti, sono state ospiti all’open house Omet Hybrid Experience dedicato alle opportunità della tecnologia di stampa ibrida nel mercato delle etichette. L’occasione è stata l’inaugurazione del nuovo Omet Drome nella sede di Molteno (LC).  L’evento, costituito da due giornate di presentazioni tecniche, demo live, e visite alle sedi produttive Omet, ha registrato un’altissima affluenza e molto entusiasmo.

Grande successo, in particolare, per le demo della Omet XJet powered by Durst, che ha dato prova delle sue elevate prestazioni in termini di tecnologia, adattabilità, produttività e personalizzazione. Altra star dell’evento era la Omet iFlex allestita in configurazione ibrida con asciugamenti UV e LED: le due linee hanno sorpreso tutti per la complessità dei lavori dimostrati e, chiaramente, per il risultato qualitativo degli stampati.

Al futuro del mondo etichette sono state dedicate alcune presentazioni molto tecniche. Paolo Grasso, head of sales per la divisione Printing della Omet, ha spiegato i numerosi vantaggi della tecnologia di stampa ibrida digitale + flexo proposta da Omet in collaborazione con Durst, e quelli insiti nella stampa flexo UV-LED proposta in questo evento sulla macchina iFlex.

Sergio Veneziani di Ritrama ha introdotto la partnership tra Omet e Ritrama per lo sviluppo del progetto  etichette linerless. Un’innovazione che consente notevoli risparmi, velocità e un impatto positivo sia sull’efficienza sia sulla sostenibilità ambientale del processo di stampa.

Martin Leitner di Durst ha illustrato il potenziale e le opportunità offerte dalla stampa digitale: muoversi verso la tecnologia digitale inkjet o ibrida per un’azienda di stampa non è soltanto l’acquisto di una nuova macchina, ma può essere l’inizio di una trasformazione del proprio modello di business e dell’azienda stessa.  Durst e Omet da questo punto di vista offrono una solida base di competenze, indispensabili per questa evoluzione.

Francesco Niorettini di Italgrafica Sistemi ha raccontato la sua case study personale come primo utente XJet in Italia. «La nostra sfida è quella di fare tirature sempre più lunghe in modalità digitale: la XJet è una soluzione unica, capace di unire il meglio dei mondi Omet e Durst: un investimento in innovazione che ci ha permesso di alzare l’asticella a livello tecnico e professionale».

 

In arrivo la nuova campagna di mini video Naturalmente io amo la carta

Arriva la nuova campagna mini video – su FB e YouTube – firmata dal progetto informativo Naturalmente io amo la carta: ventiquattro mini video che mettono in evidenza i motivi per cui la carta è amata spiegando anzitutto quanto sia amica dell’ambiente, se consideriamo che la crescita delle foreste europee, da cui proviene oltre l’80 del legno usato per fare la carta, in soli 10 anni è stata accresciuta di un’area pari al territorio della Svizzera, e che il tasso di riciclo della carta è al 72,5%, il più alto al mondo. Oltre agli storici partner del progetto, nato nel 2010 a livello europeo, una new entry: la Federazione Carta e Grafica che sarà dal 2019 partner sostenitore di Naturalemente io amo la carta.

Oltre alle già note performance di sostenibilità della carta nella campagna non mancano le motivazioni legate al piacere della lettura su carta: il 73% degli intervistati da Toluna Global Survey pensa che leggere un libro stampato sia più piacevole della lettura su dispostici elettronici (Two Sides / Toluna Global Survey 2017). Inoltre secondo il 69% è importante “staccare la spina” e dedicarsi alla lettura di riviste e libri su carta.

Di grande rilevanza anche i temi legati all’utilità pratica di stampare su carta la propria documentazione e contabilità personale. Il 61% degli intervistati nella ricerca TwoSides 2017 condotta da Toluna Global Survey ritiene che sia più facile tenere sotto controllo e gestire le proprie spese e finanze quando i documenti sono stampati su carta. Mentre il 77% dei consumatori pensa che la scelta di ricevere comunicazioni o fatture su carta non dovrebbe comportare l’addebito di costi aggiuntivi.

Tra gli altri strumenti di comunicazione del progetto, il nuovo sito web https://it.twosides.info/ con notizie, video e approfondimenti anche dagli altri Paesi europei e del mondo che fanno parte del progetto, oltre alla Newsletter Two Sides Italia inviata a una mailing list che si sta ampliando sempre più, grazie alla crescita degli amanti della carta anche fra i millenials. Dal sito è possibile scaricare la brochure Carta e stampa: luoghi comuni e realtà e aggiornarsi sulle principali attività anti-greenwashing svolte da Two Sides.

La nuova campagna mini video è in linea con la comunicazione che la filiera della carta e della stampa sta perseguendo negli anni, per mettere in evidenza il suo impegno nell’utilizzo sempre più efficiente e sostenibile delle materie prime in una prospettiva di economia circolare, in linea con gli obiettivi della Commissione Europea, mirando al contempo a migliorare la competitività sui mercati europei e globali.

 

           

Canon Océ Arizona 1300: nuova serie di stampanti piane

Destinata ai produttori del mercato display e grafico di medio volume la nuova serie di stampanti piane Océ Arizona 1300 di Canon è sviluppata per incrementare l’efficienza produttiva e soddisfare la richiesta di applicazioni sempre nuove e differenti.

Océ Arizona 1300 offre una velocità di stampa massima di 52,8 m2 all’ora ed è ideale per una produzione annua che arrivi fino a 15.000 m2. La nuova serie comprende sei modelli, semplici e affidabili. È possibile scegliere tra tre modelli GT (Océ Arizona 1340 GT, 1360 GT, 1380 GT) con piano fisso di 1,25m x 2,5m, oppure tre modelli XT di formato superiore, da 2,5m x 3,08m (Océ Arizona 1340 XT, 1360 XT, 1380 XT).

In particolare, per ottimizzare la produttività e il tempo di funzionamento, le stampanti Arizona 1300 sono le prime Océ a piano fisso con polimerizzazione LED: i clienti possono stampare dalla modalità standby senza attendere che le lampade UV si riscaldino.

La tecnologia di polimerizzazione LED permette ai fornitori di servizi di stampa l’opportunità di offrire una gamma ancora più ampia di applicazioni. Possono infatti essere utilizzati i principali supporti rigidi o flessibili, ma anche i supporti più impegnativi, come per esempio tela, legno, piastrelle, vetro ecc. Gli inchiostri UV LED usati nei nuovi modelli hanno la certificazione UL Greenguard Gold. Le stampe prodotte possono essere utilizzate così in modo sicuro in ambienti interni, incluse scuole, ospedali o punti vendita al dettaglio. Canon è l’unico fornitore di tecnologia digitale a stampa piana attualmente in grado di offrire sia soluzioni convenzionali sia soluzioni con polimerizzazione LED, mettendo a disposizione dei clienti una stampante in grado di adattarsi alle principali esigenze applicative.

La nuova serie introduce anche Océ Arizona Xpert, una soluzione software innovativa che semplifica e automatizza lavori complessi come le applicazioni multistrato e fronte/retro, in modo che i file di stampa siano immediatamente disponibili. Il software intuitivo archivia il file pronto per la stampa, permettendo al cliente di preparare, in futuro, lavori simili sempre più rapidamente e agevolmente con lo scopo di garantire nel lungo termine l’efficienza produttiva.

Inoltre, i nuovi dispositivi sono i primi prodotti a stampa piana di Canon a includere l’Assistenza Remota Océ per ottimizzare l’operatività e garantire supporto tecnico continuo. Grazie a questo strumento, i clienti sono in grado di monitorare il consumo d’inchiostro e i volumi di stampa.

La serie Océ Arizona 1300 viene prodotta nel sito produttivo, recentemente ampliato, di sistemi di stampa piana di Poing, in Germania ed è disponibile alla vendita da gennaio 2019.

Giflex, giornata della sostenibilità

Nel corso del 2018 il mondo delle plastiche è stato attraversato da forti tensioni a causa dei documenti pubblicati dall’autorità europea in merito ai materiali plastici e all’emergenza ambientale, soprattutto marittima, generata dall’abbandono di rifiuti di oggetti e materiali plastici lungo le spiagge e nei mari. Queste pubblicazioni, riunite sotto il titolo di Plastic Strategy, hanno messo sotto accusa tutti i manufatti polimerici, compresi gli imballaggi flessibili, provocando una richiesta generale di messa al bando, o quanto meno di una drastica riduzione dei consumi di imballi e di conversione verso materiali biodegradabili e compostabili.

La situazione attuale non è delle più chiare e per questo si è tenuto a Milano a fine gennaio un incontro intitolato Imballaggio flessibile verso l’economia circolare organizzato da Giflex, l’associazione che raggruppa i produttori di imballaggi flessibili stampati in rotocalco e in flessografia, destinati al confezionamento di prodotti alimentari, farmaceutici, chimici e ad altre applicazioni industriali. Il Gruppo è integrato nel sistema confindustriale, tramite l’Associazione Nazionale delle Industrie Grafiche, Cartotecniche e Trasformatrici e, in ambito europeo, aderisce alla FPE (Flexible Packaging Europe), Divisione di EAFA (European Aluminium Foil Association).

L’evento, al quale ha partecipato una folta platea di addetti ai lavori composta anche da un gran numero di rappresentanti di aziende del mondo del confezionamento e della stampa di packaging, è stato organizzato nell’ambito delle Giornate della sostenibilità periodicamente organizzate dall’associazione di categoria che attualmente annovera tra gli associati 92 aziende suddivise in due gruppi. I soci trasformatori, aziende nazionali e multinazionali con stabilimenti in Italia che producono imballaggi flessibili stampati, sono 37. I soci simpatizzanti, ovvero aziende italiane e multinazionali che forniscono materie prime, macchine di trasformazione, accessori e servizi per l’industria dell’imballaggio flessibile, sono invece 55. Una piccola associazione di categoria, quindi, ma particolarmente vivace e attiva e questo convegno voluto per spiegare cosa si sta facendo per rendere gli imballaggi flessibili sempre più sostenibili in un’ottica di economia circolare ne è testimonianza. La giornata ha visto la presenza di diversi esperti. Dopo il benvenuto del presidente di Giflex Michele Guala, ha preso la parola Dario Dainelli di EuPC (European Plastic Converters Association), l’associazione europea di convertitori di materie plastiche, che ha parlato diffusamente della legislazione europea sul riciclo delle materie plastiche nell’intervento intitolato Plastic Strategy e single use plastic: uno sguardo a cosa succede in Europa. Luca Stramare di Corepla, consorzio di recupero degli imballaggi plastici, ha quindi illustrato nei dettagli come procede attualmente il recupero dei materiali plastici, quali sono le criticità, quali gli obiettivi raggiunti e quelli ancora da raggiungere. Il terzo intervento è stato tenuto da Dana Mosora del Ceflex, progetto europeo che sta studiando le soluzioni migliori per il fine vita degli imballaggi flessibili, che ha ovviamente parlato di questo progetto. I lavori sono stati chiusi dalla testimonianza di un’azienda chimica e del suo approccio all’economia circolare, con l’intervento di Astrid Palmieri di Basf. A breve saranno pubblicati sul sito di Giflex gli atti del convegno.

Ampia gamma cromatica per AccurioPress C83hc di Konica Minolta

I professionisti della stampa devono sempre più confrontarsi con numerosi e differenti canali di comunicazione: stampa, realtà aumentata, web e mobile, tutto a portata di mano. Cercare di ottenere colori uniformi su tutti questi canali ha rappresentato per Konica Minolta una sfida. E oggi l’innovazione della multinazionale giapponese permette una stretta corrispondenza di colori tra strumenti fisici ed elettronici.

In particolare, con Accurio Press C83hc è possibile stampare con una qualità fotografica e con una riproduzione cromatica più nitida, riproducendo un numero più elevato di colori spot rispetto ai CMYK standard.

Grazie al nuovo sistema Konica Minolta i colori visti sui monitor o le immagini scattate con una fotocamera digitale possono esprimere una gamma cromatica più ampia rispetto allo spazio colore CMYK utilizzato dai normali sistemi di stampa digitale. Poiché l’inchiostro o il toner CMYK ha una gamma di colori ristretta accade che, ad esempio con le tinte rosa, viola e verde brillante, i colori tendano a diventare opachi quando si stampano immagini in sRGB. AccurioPress C83hc, è la stampante che utilizza un nuovo toner privo delle restrizioni imposte dalla gamma cromatica dei normali toner, ampliando di fatto le opportunità di business con nuove applicazioni per ogni tipologia di mercato.

AccurioPress C83hc di Konica Minolta include l’unità di controllo integrato del colore IQ-501, che massimizza i tempi di produzione attraverso funzioni come la registrazione automatica front-to-back e la creazione automatica dei profili delle stampanti. Il monitoraggio in tempo reale durante la tiratura di stampa consente regolazioni al volo, contribuendo a ridurre gli sprechi e i costi. AccurioPress C83hc è compatibile con supporti fino a 350 g/m² e dispone di un sistema di aspirazione dell’aria per un’alimentazione affidabile della carta spessa. La compatibilità della lunghezza della carta è stata estesa a 1300 mm, il che significa che la stampa di banner può essere aggiunta all’offerta di servizi. La funzione di stampa fronte/retro automatica si applica a fogli fino a 762 mm.

Roberto Breglia, product manager, Konica Minolta Business Solutions Italia Spa, ha detto: «Con il nuovo AccurioPress C83hc è più facile viaggiare tra i due mondi CMYK e RGB per riprodurre qualsiasi cosa il cliente si aspetti. Utilizzando una gamma cromatica più ampia, è possibile ottenere colori più vicini allo sRGB. Questo è un bene per studi fotografici, foto naturalistiche, illustrazioni, computer grafica, web to print e così via. L’immagine stampata sarà più naturale e di sicuro impatto rispetto all’immagine creata con sistemi digitali CMYK. È l’unico sistema in grado di riprodurre più colori spot: così loghi aziendali e stampe di colori vivaci e brillanti possono essere utilizzati per creare materiale POP, packaging leggero, poster… in pratica per differenziarsi».

Arriva il nuovo inchiostro argento UV firmato Mimaki

Da febbraio Bompan, importatore esclusivo del brand Mimaki in Italia, avvia la commercializzazione di MUH-100-Si, il primo inchiostro argento UV annunciato in anteprima europea in occasione di Viscom Italia, che permette di creare molteplici tonalità metallizzate aprendo le porte ad applicazioni della forte componente creativa. MUH-100-Si rafforza l’offerta di Mimaki in ambito flatbed UV; in particolare il nuovo inchiostro può essere montato sulle stampanti Mimaki UJF-7151plus, capaci di garantire stampe di alta qualità per una gamma di applicazioni incredibilmente ampia, che spazia dal promozionale all’oggettistica, fino ai piccoli pannelli e supporti rigidi.

Il nuovo inchiostro argento UV MUH-100-Si assicura agli utilizzatori un grande vantaggio competitivo, ampliando non solo le potenzialità della stampa digitale, ma anche ottimizzando il processo produttivo in termini di tempi e costi. Infatti, normalmente per poter realizzare simili effetti è necessario ricorrere a finiture e lavorazioni aggiuntive post stampa. MUH-100-Si, in linea con la filosofia Mimaki che punta a progettare «nuove tecnologie per la stampa digitale di prossima generazione», consente di realizzare idee creative in modo efficiente garantendo risultati di impatto.

«In Mimaki ci dedichiamo allo sviluppo di prodotti che consentano ai nostri clienti di differenziarsi e distinguersi per qualità e creatività nei mercati in cui operano», commenta Bert Benckhuysen – senior product manager di Mimaki Europe. «Il nuovo inchiostro argento non servirà solo a tale scopo, ma fornirà agli utilizzatori delle tecnologie Mimaki anche un modo molto più efficiente di realizzare stampati più ricercati e sofisticati».

MUH-100-Si viene prodotto unendo un pigmento brillante all’inchiostro e può essere stampato direttamente sui diversi supporti senza il bisogno di un processo separato di trasferimento, solitamente richiesto quando si applicano glitter o foil. Diverse opzioni decorative, quali la stampa di toni lucidi e opachi, la realizzazione di texture con effetto in rilievo e decorazioni metallizzate a colori pieni possono quindi essere realizzate in-house, stampando inchiostro colorato su inchiostro argento.

«Il costante arricchimento della nostra gamma di inchiostri consente ai clienti di ottimizzare l’uso delle stampanti Mimaki per differenziarsi dalla concorrenza con proposte inedite. L’offerta di nuove opportunità creative, mantenendo al contempo invariate qualità e affidabilità elevate che da sempre contraddistinguono i nostri sistemi di stampa, contribuiscono alla crescita del business dei nostri clienti, che possono offrire a loro volta strumenti all’avanguardia per la produzione di stampati di alta qualità», conclude Benckhuysen.

 

Roland Hero Awards 2018: Peak UK è il vincitore

Roland DG ha annunciato il vincitore della prima edizione del concorso Roland Hero Awards 2018. Obiettivo del contest è premiare gli utenti speciali dei sistemi Roland, evidenziare l’incredibile diversità del settore e dimostrare quanto siano importanti le persone che ci lavorano.

Da aprile 2018 gli utenti Roland di tutto il territorio Emea hanno iniziato a condividere le loro storie, presentando i risultati che hanno ottenuto e il loro impatto sul settore. E Roland DG, dopo aver esaminato tutte le candidature ricevute, ha annunciato che Peak UK è stata appunto nominata Roland Hero 2018. Sono stati assegnati anche un premio della giuria e tre riconoscimenti speciali.

In particolare, Peak UK è un’azienda che produce attrezzatture per kayak con sede nella storica Derwent Valley, nel Derbyshire, Regno Unito. Là dove sorse la prima industria tessile moderna al mondo, Pete Astles, ex atleta di slalom canoa, ha fondato Peak UK per migliorare l’indossabilità, i colori e le prestazioni tecniche dell’abbigliamento in questo mercato. Pete ha creato da zero la sua azienda, costruendo lui stesso la sede. Ora vende a livello internazionale con l’aiuto di una stampante a sublimazione termica Roland Texart per realizzare capi tecnici che attirano i clienti, tra i quali ci sono anche campioni olimpici.

Il vincitore è stato selezionato durante un evento tenutosi a Geel, in Belgio, il 10 gennaio 2019. Tre i componenti della giuria: Christian Duyckaerts, presidente di FESPA; Beth Kempton, autrice di best-seller e premiata imprenditrice; Gillian Montanaro, direttore marketing di Roland DG EMEA. Ogni giudice è stato incaricato di valutare 23 candidature selezionate in quattro ambiti: Creatività, Innovazione, Imprenditorialità e Ispirazione.

Inoltre, la giuria ha assegnato quattro ulteriori premi. Il premio della giuria è andato a Gemanco Design. Business unit di un gruppo edile italiano, Gemanco Design è specializzata in carte da parati, rivestimenti murali adesivi, mosaici in resina e molto altro ancora; propone soluzioni creative e personalizzate usando stampanti Roland, tra cui una Roland VersaUV LEJ-640.

Heidelberg, lancio mondiale di Gallus Smartfire

La Gallus Smartfire dimostra che è possibile avviare un’attività professionale nel campo della stampa digitale per etichette con volumi d’investimento accessibili. La stampante per etichette a getto d’inchiostro, attrezzata con una testina di stampa 4c (CMYK), rende possibile stampare tirature ridotte, partendo da una singola unità, con inchiostri a base d’acqua e una risoluzione nativa di 1600 dpi. Il modulo integrato di conversione in linea include la laminazione, un plotter da taglio per singoli contorni di fustellatura e una fustellatrice semi rotante. Grazie a quest’attrezzatura, la filosofia di Gallus “dal file di stampa all’etichetta fustellata finita in un solo passaggio” si applica anche alla Gallus Smartfire.

Dopo l’anteprima mondiale della prima Gallus Smartfire ai Gallus Innovation Days e la recente presentazione in Nord America presso Labelexpo Americas, prosegue il lancio mondiale di questa macchina da stampa entry-level. Grazie alla risoluzione, la Smartfire si prepara a competere contro macchine assai più costose che offrono analoga qualità di stampa. «La tecnologia Memjet ci consente di offrire una macchina da stampa a getto d’inchiostro che produce etichette con una qualità di 1600×1600 dpi, pur mantenendo ridotti i costi di investimento», spiega Michael Ring, responsabile Digital Solutions presso Gallus. «Con la Gallus Smartfire stiamo puntando anche su nuovi segmenti di mercato che vogliono entrare nella stampa digitale di etichette con un approccio smart».

La Gallus Smartfire funziona tramite Memjet, una comprovata testina di stampa che utilizza inchiostri a base d’acqua. In questo modo, le etichette risultano eco-compatibili e hanno un impatto minimo sull’ambiente. La Smartfire usa un’alimentazione di corrente normale, non necessita di attrezzature di scarico, è estremamente compatta e non emette COV (composti organici volatili), il che la rende perfetta per ogni ambiente di lavoro.

«Il nome dice tutto, la Smartfire è facilissima da usare grazie all’intuitivo pannello dell’interfaccia utente», dice Michael Ring. Con questa macchina da stampa digitale sono sufficienti poche competenze di prestampa per creare etichette professionali a getto d’inchiostro a 4 colori CMYK. Altrettanto facili sono la sostituzione dei contenitori d’inchiostro e il cambio della testina di stampa. Inoltre, questa macchina produce etichette fustellate finite in una passata, pronte per essere spedite sulla bobina, proprio come i clienti Gallus sono già abituati dagli altri modelli. A tal scopo, viene collegata un’unità di finitura su cui vengono laminate e tagliate le etichette. Questo processo è realizzabile singolarmente dal plotter da taglio integrato oppure tramite una punzonatura rapida ed efficiente mediante la fustellatrice semi rotante all’estremità dell’unità di finitura in linea.

I clienti italiani potranno nuovamente vedere dal vivo questa macchina durante gli Heidelberg’s Digital Days che si svolgeranno il 31 gennaio e l’1 febbraio 2019 presso la filiale Heidelberg a Milano.

Ulmex, open house all’insegna dell’ottimizzazione dei processi di stampa

L’ottimizzazione dei processi di stampa è stato il focus dell’intensa tre giorni durante la quale Ulmex ha aperto le porte della propria sede padovana a clienti e prospect. Un’occasione unica per presentare in anteprima europea il più recente modello di tecnologia Laser Clean per la pulizia dei cilindri anilox e ribadire al tempo stesso l’importanza della realtà italo-tedesca nella fornitura di componenti tecnici, prodotti di consumo, apparecchiature, ricambi e servizi per il mondo della stampa editoriale, flexo e rotocalco.

Da oltre 20 anni, infatti, Ulmex è punto di riferimento per moltissimi operatori del settore, ai quali offre prodotti e servizi di ultima generazione in grado di soddisfare la crescente richiesta di qualità di stampa. La gamma Ulmex raccoglie l’eccellenza del mercato, frutto di accurate analisi volte a selezionare i migliori brand a livello internazionale commercializzati in esclusiva per l’Italia. Al costante ampliamento di gamma, Ulmex associa il valore aggiunto di consulenza altamente specializzata e assistenza tecnica just in time.

Il mondo della stampa rappresenta indiscutibilmente il core business di Ulmex, che ha dedicato il primo evento nella nuova sede proprio ai cilindri anilox, presentando sistemi e servizi dedicati che vanno dalla vendita di anilox Zecher con incisione brevettata SteppedHex al servizio di pulizia a domicilio, fino alle macchine per la pulizia con tecnologia laser. Tra i servizi a valore aggiunto proposti da Ulmex, infatti, c’è proprio la pulizia laser dei cilindri, ceramici o cromati, effettuata a domicilio 24/7 grazie a una flotta di Service-Truck proprietari recentemente potenziata. Si tratta di furgoni appositamente attrezzati con tecnologia Laser Clean grazie ai quali i tecnici specializzati Ulmex sono in grado di provvedere alla pulizia di tutto il parco anilox esistente presso la sede del cliente. Un intervento che può avvenire sia in modalità Off Line, a bordo del furgone, sia In Line per quei cilindri che risulta impossibile o difficoltoso rimuovere dalla macchina.

La tecnologia Laser Clean, presentata in anteprima all’open house, rappresenta la risposta di Ulmex alle esigenze di clienti con volumi elevati. Un sistema all’avanguardia implementabile direttamente nelle linee produttive, rendendo i processi sempre più efficienti. Il laser rappresenta, infatti, ad oggi il sistema di pulizia più efficace, sicuro ed ecologico, perché permette di rimuovere ogni tipo di residuo, anche secco, annidato in profondità nelle cellette senza l’impiego di prodotti chimici, ma mediante il principio fisico dell’ablazione. Se adeguatamente programmato, questo intervento consente non solo di allungare sensibilmente la vita dell’anilox, ma lo rende al tempo stesso più performante riducendo gli sprechi di inchiostro e dunque i costi di produzione. La macchina, in funzione nella sede Ulmex, sarà presto installata presso un cliente italiano.

E se il laser permette una pulizia profonda da realizzare periodicamente, per il lavaggio quotidiano il catalogo Ulmex prevede strumenti particolarmente versatili come Enpurex, il detergente biodegradabile basato su un principio di funzionamento fisico e non chimico. Grazie al sistema brevettato di vibrazione delle particelle ad ultrasuoni, Enpurex è in grado di disgregare in profondità lo sporco sedimentato nelle cellette dei cilindri e portarlo in superficie, rendendolo facilmente rimuovibile con un semplice panno bagnato.

Tra le novità presentate in esclusiva italiana da Ulmex nel corso dell’open house anche il nuovissimo microscopio digitale DotScope eco di Soprin, uno strumento indispensabile per il controllo analitico 3D di anilox, cliché e cilindri rotocalco. Dotato di software intuitivo, opzioni grafiche avanzate e forma ergonomica, questo strumento di nuova generazione consente di misurare in modo facile e veloce il volume effettivo e la lineatura dell’anilox, valutandone usura e portata. Il software integrato consente inoltre di creare una banca dati che permette di monitorare in tempo reale lo stato del proprio parco cilindri pianificando pulizie e rigenerazioni.

«Affidabilità, competenza e consulenza sono i valori chiave che da sempre indirizzano la nostra attività», sottolinea Angelo Maggi, direttore vendite Ulmex Italia che, insieme al team commerciale composto da Alessio Polastro e Corrado Bianchi, ha guidato l’open house. «Per questo, in collaborazione con la nostra Casa Madre tedesca selezioniamo con estrema attenzione i partner con cui lavorare sinergicamente con l’obiettivo di garantire ai clienti le migliori soluzioni disponibili sul mercato». Nata per la fornitura di prodotti e servizi per il settore della stampa editoriale, Ulmex ha via via ampliato la propria offerta rivolgendosi al più vasto mercato dell’imballaggio e della cartotecnica, fino a raggiungere ora il comparto industriale, per il quale fornisce a costruttori e utilizzatori di impianti assistenza e consulenza qualificata.

Tra le eccellenze rappresentate in esclusiva italiana, ci sono brand come Zecher, da oltre 40 anni protagonista nella produzione di anilox altamente performanti, tra cui l’innovativa incisione con tecnologia brevettata SteppedHex, Enpurex, detergente per la pulizia manuale degli anilox, TKM Meyer per le racla, Flexo end Seals per le tenute, Fasnacht per i viscosimetri, Pavel per i compattatori, Harris & Bruno International per le camere racla e Rotec per maniche e adattatori. Ulmex completa la produzione interna di tenute camere racla ad alta precisione geometrica realizzate con tecnologia digitale e materiali altamente performanti. Ma non solo. Ai prodotti di ultima generazione Ulmex affianca una gamma altrettanto completa di servizi a valore aggiunto assicurata capillarmente in tutta Italia grazie a una rete commerciale che si estende lungo tutta la penisola per essere presente tempestivamente laddove nasce un’esigenza.

Epson partner del progetto Fico Docet

Epson, presente nel mercato della stampa per etichette con una vasta gamma di soluzioni, è partner del progetto Fico Docet promosso dalla fondazione Fico, attiva nella promozione dell’educazione alimentare e i saperi del cibo, e dal laboratorio di ricerca del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano CILAB POlimi insieme alla startup Asspinext e all’azienda produttrice di materiale autoadesivo ARTcovert.

Fico Docet è un’iniziativa di formazione dedicata a tutti i protagonisti della filiera dell’agroalimentare: produttori vitivinicoli, olio, consorzi, distributori, professionisti, tipografie, etichettifici, grafici, designers, studenti, futuri professionisti e media di settore. Include l’offerta di 10 webinar sulle competenze indispensabili per l’evoluzione della filiera del wine & food tenuti da docenti ed esperti di settore e il concorso Doing, dedicato alla progettazione di etichette innovative per il settore agroalimentare italiano.

Epson, presente nel settore della stampa digitale di etichette dal 2010, ha sviluppato nel corso degli anni una gamma completa di stampanti capace di inserirsi in ogni segmento del mercato labelling: dalla serie ColorWorks per la massima flessibilità e personalizzazione, alla serie SurePress dedicata al mondo del Print-for-pay.

«Abbiamo deciso di supportare questo progetto per condividere la nostra esperienza e la nostra conoscenza nel campo dell’etichettatura con aziende e professionisti dell’agroalimentare italiano», commenta Camillo Radaelli, sales manager business system di Epson Italia. «Le nostre soluzioni per la stampa di etichette permettono di raggiungere la qualità e la personalizzazione necessaria alla valorizzazione dei prodotti e  di essere allineati alle  diverse e nuove disposizioni di legge».

In particolare, nell’ambito del programma di formazione sulle Dieci competenze indispensabili per l’evoluzione della filiera del wine & food, Epson terrà uno dei 10 webinar affrontando il tema della stampa di etichette illustrando le innumerevoli possibilità di personalizzazione e, nell’ambito del concorso Doing, si occuperà della stampa di etichette mostrando in concreto le varie tipologie di stampa e supporti, dalla qualità e preziosità delle etichette per il vino e la cosmesi alla precisione e resistenza delle etichette per l’olio.

La serie di stampanti ColorWorks è progettata per l’uso in sistemi di etichettatura per il settore commerciale e industriale. Sviluppate per gestire il dato variabile e dotate delle innovative testine di stampa Epson PrecisionCore, queste stampanti permettono di stampare internamente le etichette.