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Si chiude con successo il 2015 per manroland web systems

Dal 2016 Alexander Wassermann diventerà il secondo direttore generale di manroland web systems ad Augsburg.
Dal 2016 Alexander Wassermann diventerà il secondo direttore generale di manroland web systems ad Augsburg.

Per la società tedesca i ricavi di vendita sono attesi intorno a 240 milioni di euro in totale. La raccolta ordini per le nuove macchine sarà pari a circa 140 milioni: questo risultato rappresenta un significativo incremento rispetto al 2014. Di conseguenza, la quota di mercato a livello mondiale supererà il 40%. «Anche gli utili ante imposte (ovvero l’EBT, n.d.a.) saranno positivi» dichiara l’amministratore delegato Jörn Gosse. «Grazie all’aumentato livello di raccolta ordini ci aspettiamo ulteriormente profitti in miglioramento per il 2016. La nostra crescita, tra l’altro, si basa sui guadagni di market share ancora in un contesto di stagnazione. Inoltre, abbiamo migliorato la nostra posizione nel mercato dei sistemi di stampa digitale raggiungendo entusiasmanti tassi di crescita con le nostre linee di finishing digitali».

Dal 2016 Alexander Wassermann diventerà il secondo direttore generale di manroland web systems ad Augsburg.
Dal 2016 Alexander Wassermann diventerà il secondo AD di manroland web systems ad Augsburg.

Un nuovo management dal 2016

A partire da gennaio 2016 Alexander Wassermann si aggiungerà come secondo amministratore delegato di manroland web systems ad Augsburg, accanto a Gosse. La carriera del cinquantenne Wassermann comprende un impegno lungo sedici anni per la business unit legata alle macchine per cartiere della tedesca Voith. Più recentemente è stato impiegato presso Bielomatik Leuze, un produttore di accessori per macchine da stampa. Dall’inizio del prossimo anno, Wassermann sarà responsabile del servizio, della produzione e delle risorse umane, mentre Gosse continuerà ad avere la responsabilità per le vendite di nuove macchine, la tecnologia e l’ambito finanziario, anche se nel medio termine cercherà un nuovo impegno nel nord della Germania.

Dalla stampa all’applicazione: dal Latex al wrapping

Un dettaglio della stampante da 1625 millimetri HP Latex 370 che durante il workshop ha stampato le grafiche dei partecipanti su film 3M 8150 Clear View Trasparente Ultracristallino, Envision 48C ed Envision 480.
Un dettaglio della stampante da 1625 millimetri HP Latex 370 che durante il workshop ha stampato le grafiche dei partecipanti su film 3M 8150 Clear View Trasparente Ultracristallino, Envision 48C ed Envision 480.

Oltre alle macchine da stampa e ai materiali giusti, un buon operatore delle arti grafiche deve avere la volontà e la fantasia per trovare sempre nuovi mercati. E gli spunti possono arrivare anche da qualche interessante workshop, come quello organizzato da quattro aziende, due produttori e due rivenditori di hardware e materiali.

Gli stampatori a volte hanno bisogno, più che di attrezzature e di materiali di ultima generazione, di dritte per poter spremere il meglio da quello che hanno in casa per raggiungere nuovi mercati e inventarsi nuovi ambiti applicativi. Se poi, già che ci sono, investono anche nello stato dell’arte delle tecnologie di stampa e di supporti, tanto meglio. È con questo spirito che quattro aziende, un produttore di hardware, un produttore di materiali e i due rispettivi rivenditori, si sono organizzate per dare vita a una giornata di workshop il cui titolo dice già tutto. Dalla stampa all’applicazione: dal Latex al Wrapping. I due produttori sono multinazionali che non hanno bisogno di grandi presentazioni: HP e 3M. La prima è intervenuta mettendo sul tavolo in particolare la tecnologia Latex per la stampa di largo formato, mentre 3M tra i 75.000 prodotti che propone per praticamente ogni mercato (dai Post-It che non mancano su qualsiasi scrivania alle microsfere in ceramica per coibentare i pavimenti) ha puntato tutto sui suoi supporti più innovativi ed ecologici per la stampa e in particolare per il wrapping, nome che deriva dall’inglese to-wrap e che indica la tecnica per coprire superfici con pellicole adesive stampate. Il rivenditore dell’hardware è Fenix, specializzato in sistemi di stampa digitale, inchiostri, supporti di stampa, consulenza e assistenza tecnica. I marchi che tratta, oltre ad HP del quale è Gold Partner per il grande formato, sono SwissQPrint (sistemi di stampa UV), Shima Seiki (sistemi di stampa digitale tessile in piano) e Miyakoshi (stampa digitale industriale e stampati tessili roll-to-roll). Il venditore di supporti, che è stato anche il padrone di casa visto che il workshop si è tenuto nella showroom che ha da poco inaugurato a Castenedolo, Brescia, è Sir Visual, divisione del Gruppo Sir (distribuzione di componenti per l’edilizia e l’arredo urbano e interior design) che si occupa di distribuire prodotti e soluzioni per la stampa digitale di grande e gradissimo formato. Tra i suoi partner ufficiali ci sono, per quanto riguarda i materiali adesivi, 3M, Ritrama e Aslan.

Da sinistra a destra Dario Morelli (HP), Fulvio Rohrer (3M), Paola Conti (Sir Visual) e Paola Mortara (Fenix).
Da sinistra a destra Dario Morelli (HP), Fulvio Rohrer (3M), Paola Conti (Sir Visual) e Paola Mortara (Fenix).

La teoria

La parte «teorica» dell’incontro è stata quella che ci si può aspettare da un evento di questo genere, con gli interventi tra gli altri di Paola Conti (contitolare di Sir Visual), Paola Mortara (amministratore delegato di Fenix), Dario Morelli (partner account manager di HP), Fulvio Rohrer (Sales & Marketing Manager di 3M). L’obiettivo era di approfondire gli step che vanno dalla teoria al prodotto finito, passando per la scelta della stampa, dei materiali e arrivando alle tecniche applicative. Naturalmente i due rivenditori hanno parlato delle rispettive strutture, mentre Dario Morelli si è soffermato in particolare sulla stampante HP Latex 370. E non a caso, visto che era quella installata presso lo show room di Sir Visual e che sarebbe stata la protagonista nella parte pratica del workshop, di cui scriveremo tra poco. La 370 è un modello da 1.625 millimetri che stampa a sei colori e a 1.200 dpi a una velocità massima di 91 m²/h. Il suo punto di forza principale è rappresentato dagli inchiostri Latex, formulati per combinare le caratteristiche migliori degli inchiostri a solvente e degli inchiostri a base acqua. Come per esempio l’essicazione immediata dell’inchiostro sul supporto senza rilasciare sostanze nocive nell’aria, in modo che le stampe, inodori, siano subito pronte per la laminazione, la finitura, la spedizione o l’esposizione. Un sistema di stampa ecologico insomma, e sulle tematiche green ha puntato anche Fulvio Rohrer di 3M, che si è concentrato in particolare sui supporti 8150 Clear View Trasparente Ultracristallino, Envision 48C ed Envision 480, i materiali scelti per la stampa con la 370 durante il workshop. Il primo è un film da stampa in PVC di tipo fuso che consente di creare ottimi effetti decorativi su vetro grazie all’alta trasparenza delle parti non stampate. Le pellicole della gamma Envision invece, che tecnicamente sono chiamati «polimeri non PVC», sono quelle pensate da 3M con un occhio particolare per la sostenibilità ambientale: non hanno ftalati, sono prodotti in parte con materiali bio-masse utilizzando il 60% in meno di solventi rispetto a un prodotto tradizionale. Il 48C è una pellicola da stampa intermedia che combina un’eccellente chiarezza di stampa con un’elevata facilità d’applicazione e rimozione, per un utilizzo grafico come media promozionale. Il 480 è infine un film da stampa versatile, perfetto per il wrapping. Si può posizione, staccare e riposizionare con facilità.

La pratica

Se questa è stata la teoria, interessante ma pur sempre fatta di parole, il piatto forte del workshop è stata la dimostrazione di stampa e wrap sull’HP Latex 370 con la collaborazione di Daniele De Mori e Luca Porro, due tecnici di Fenix, e di Mario Cipponi, master applicator di 3M. Non hanno stampato informato 50×60 (su uno a scelta dei materiali citati di 3M) le solite immagini demo, ma direttamente le grafiche dei file che hanno inviato i partecipanti all’evento. Un buon modo per vedere sul campo cosa si può ottenere effettivamente dalla combinazione di un sistema di stampa in largo formato come quello di HP, che era installato in un normale ambiente di ufficio a testimoniare il modo «pulito» con cui lavora, e i film di 3M più adatti per questa macchina da stampa.

Un dettaglio della stampante da 1625 millimetri HP Latex 370 che durante il workshop ha stampato le grafiche dei partecipanti su film 3M 8150 Clear View Trasparente Ultracristallino, Envision 48C ed Envision 480.
Un dettaglio della stampante da 1625 millimetri HP Latex 370 che durante il workshop ha stampato le grafiche dei partecipanti su film 3M 8150 Clear View Trasparente Ultracristallino, Envision 48C ed Envision 480.

Legatoria Riva prossima al fallimento

La storica Legatoria Riva di Vicenza lascia a casa trenta dipendenti senza stipendio da alcuni mesi e senza ammortizzatori sociali. In un incontro per verificare la situazione degli arretrati salariali dell’estate, l’azienda ha comunicato alla parte sindacale che sta per presentare istanza di fallimento e che quindi lascerà a casa tutti e trenta i dipendenti, senza coperture salariali e senza ammortizzatori sociali: né cassa integrazione, né mobilità.

I sindacati ritengono che debba essere applicata in questo caso la cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale. E quindi chiedono alle istituzioni di farsi carico di questa situazione. Inoltre nell’incontro con la delegazione della direzione aziendale, sarebbe emerso è che i contributi Inps non sarebbero stati pagati da circa sette anni.

Intelligenze imprenditoriali e tecnologie: nasce Imprint-Stampo Umbro

Imprint-Stampo Umbro è il nuovo network di imprese umbre del settore grafico-cartotecnico promosso da Confindustria Umbria. Nata per dare forza al distretto, la rete è stata ufficialmente presentata in occasione dell’evento di chiusura di Umbria Experience a Milano, il progetto promosso in concomitanza di Expo dalla Regione Umbria, in collaborazione con il Centro Estero Umbria, volto a far conoscere le eccellenze e le principali filiere produttive della regione. «Abbiamo “approfittato” dell’Expo» ci spiega Giorgio Zangarelli, titolare dello Stabilimento Tipografico Pliniana e presidente della sezione grafica e cartotecnica di Confindustria Umbria «e a maggio abbiamo iniziato a lavorare per organizzare la filiera delle aziende umbre che vanno dalla grafica editoriale, all’ambito cartario e arrivano fino al packaging per alimenti. Del resto, in Umbria abbiamo un ventaglio molto composito di aziende piccole, ma ricettive, capaci di coniugare la qualità dell’antica arte della stampa all’innovazione e all’efficienza di un servizio in linea con le esigenze del mercato. Questa iniziativa è importante perché ci permette di far conoscere le eccellenze dell’industria manifatturiera regionale del settore stampa editoriale, pubblicitaria, grafica, cartotecnica e packaging, anche se, a dirla tutta, ci è costata molta fatica. Gli imprenditori sono sempre un po’ restii a realizzare progetti comuni tra di loro, forse per una connaturata diffidenza. In Umbria però siamo riusciti a fare squadra, abbiamo lavorato intorno a questo progetto tutta l’estate e siamo riusciti a portare a Milano nove aziende molto rappresentative di tutta la filiera, ognuno con il proprio target aziendale: Artegraf, Cartiere di Trevi, Graphic Masters, Gruppo Poligrafico Tiberino, Litograf Editor, Ipi, Scatolificio Gasperini, Stabilimento Tipografico Pliniana e Tecnocarta. Le aziende di Confindustria Umbria che compongono il progetto Imprint–Stampo Umbro rappresentano tutte le varie fasi produttive, dalla pre-stampa, alla stampa e finitura, al confezionamento: si tratta di realtà altamente specializzate che sono anche un modello per l’innovazione nei processi produttivi».

Fujifilm Holdings e l’innovazione sostenibile

Fujifilm Holdings Corporation (Presidente: Shigehiro Nakajima) continua il suo percorso nella costruzione di sviluppo sostenibile e per questo, viene nuovamente insignita di due prestigiosi riconoscimenti globali.

Nel 2015, Fujifilm Holdings conferma la propria presenza tra le 317 società selezionate dal «Djsi World», comprendente 20 società giapponesi. Djsi è un indice di prezzo delle azioni sviluppato congiuntamente da S&P Dow Jones Indices e RobecoSAM per valutare le performance finanziarie delle company globali che seguono principi di sostenibilità, secondo prospettive economiche, ambientali e sociali.

Fujifilm Holdings è stata altresì selezionata per il «Djsi Asia Pacific», che comprende le società della regione «Asia-Pacifico», ottenendo il più alto punteggio all’interno dell’Industry Group, diventando Industry Leader.

Per il quarto anno consecutivo, Fujifilm Holdings è stata nominata «Thompson Reuters Top 100 Global Innovator», in riconoscimento ai suoi successi come una delle company più innovative al mondo.

Con questo prestigioso award, Thompson Reuters riconosce le prime 100 aziende al mondo impegnate a proteggere le invenzioni attraverso i diritti di proprietà intellettuale e a guidare lo sviluppo mondiale tramite scoperte e iniziative a elevato tasso di innovazione. La valutazione si basa su metriche relative a brevetti che contengono l’essenza dell’innovazione. La metodologia si basa su quattro criteri principali: volume complessivo dei brevetti, tasso di successo dei brevetti, diffusione del portafoglio prodotti e influenza sui brevetti in base al numero di citazioni.

Fujifilm è stata selezionata come una delle 100 top company per l’ottimo punteggio nei quattro parametri di valutazione, in particolare nel tasso di successo dei brevetti.

Semestrale effervescente per Heidelberg

Presso Grafica Nappa di Aversa, azienda attiva nel settore dal 1919, è in arrivo una Heidelberg Speedmaster XL106 6 LX3 UV LE.
Presso Grafica Nappa di Aversa, azienda attiva nel settore dal 1919, è in arrivo una Heidelberg Speedmaster XL106 6 LX3 UV LE.

Con l’acquisizione delle cinque società europee di Printing Systems Group (PSG), Heidelberg ha aumentato nel primo semestre dell’anno finanziario in corso le vendite legate a servizi e materiali di consumo. La metà delle vendite addizionali di circa 100 milioni di euro dal cambio di gestione sono state agilmente ottenute dopo sei mesi. Heidelberg ha in programma ulteriori acquisizioni in questo segmento e si aspetta che servizi e consumabili arrivino a pesare per circa il 50% del fatturato del Gruppo nel medio periodo. Di contro, le strutture legate al settore sheetfed sono state ridimensionate e i processi relativi resi più snelli: continua in sostanza l’implementazione delle misure di efficienza con l’obiettivo di aumentare la flessibilità e ottimizzare la redditività futura.

La maggiore attenzione del budget di ricerca e sviluppo sulla stampa digitale sta diventando sempre più evidente. Ne è un esempio il lancio di una nuova macchina da stampa digitale per etichette rivolta al mercato del packaging. Heidelberg è anche riuscita a conquistare una start-up tedesca dell’industria alimentare per il suo ultimo sviluppo nel campo della stampa 4D. Con la prima macchina da stampa digitale a foglio che sarà svelata alla prossima Drupa, Heidelberg pone inoltre un’importante caparra nello sviluppo della sua strategia incentrata sul digitale.

Le vendite del Gruppo dopo sei mesi sono aumentate a 1,162 miliardi di euro, un risultato che include 68 milioni derivanti dal positivo effetto dei cambi. Il fatturato è cresciuto in tutte le regioni, tranne che nell’Europa orientale, area in cui è rimasto stabile. Migliorano anche gli ordini in entrata con 1,323 miliardi di euro. L’Ebitda (cioè il margine operativo lordo) è pari a 79 milioni e l’Ebit (ovvero il reddito che l’azienda è in grado di generare prima della remunerazione del capitale) si attesta sui 43 milioni di euro. Entrambe queste voci hanno beneficiato di proventi dalla acquisizione di PSG pari a circa 19 milioni per l’anno finanziario in corso, contro un utile di € 18 milioni derivante dalla transazione riferita a Gallus nel corso dell’anno precedente. A seguito del rifinanziamento completato della linea di credito, il risultato economico del semestre migliora a -30 milioni. Il risultato prima delle imposte cresce, da -32 milioni di euro dell’anno precedente a -8 milioni attuali.

Pixartprinting sbarca in Usa

Alessandro Tenderini, Ceo di Pixartprinting.
Alessandro Tenderini, Ceo di Pixartprinting.
Alessandro Tenderini, Ceo di Pixartprinting.
Alessandro Tenderini, Ceo di Pixartprinting.

Pixartprinting è cresciuto del 30% nell’ultimo anno e sta ponendo le basi per crescere ancora di più nel 2016. L’obiettivo è estendere il raggio d’azione sia in termini di copertura geografica sia di settori merceologici cui offrire una gamma di servizi sempre più ampia. Un trend di crescita che ha visto il giro d’affari passare dai 32 milioni del 2011 agli oltre 56 del 2013, fino al risultato attuale, oltre le tre cifre. Il 2015 inoltre si chiude con nuovi record: una base clienti attiva a quota 220mila (contro i 45mila del 2013), oltre 9mila lavorazioni al giorno gestite da un organico che conta attualmente 500 dipendenti (di cui 100 nuove assunzioni nell’ultimo anno).

Per i prossimi mesi, poi, il management ha annunciato un nuovo e importante passo in termini di espansione territoriale con la nascita di Pixartprinting Nord America, e l’apertura di uffici logistici e commerciali a Boston. «Si tratta di una sfida davvero stimolante perché questo mercato, secondo le nostre analisi, presenta grandi potenzialità rispetto al servizio che siamo in grado di offrire» dichiara Alessandro Tenderini, ceo Pixartprinting. «Una sfida che stiamo affrontando in sinergia con il Gruppo Cimpress a cui apparteniamo (dal 2014, n.d.a.)». Cimpress, leader mondiale nella mass customization, sta investendo per dar vita a un network produttivo con siti di proprietà e di fornitori terzi, che gestirà gli ordini dei brand del Gruppo, tra cui Pixartprinting Nord America. L’apertura nel mercato Usa sarà sostenuta da una strategia di marketing espressamente dedicata, mentre a livello di e-shop, il dominio del sito in questo Paese sarà il “.com”.

Fedrigoni vicino al riassetto

Claudio Alfonsi, AD di Fedrigoni.
Claudio Alfonsi, AD di Fedrigoni.
Claudio Alfonsi, AD di Fedrigoni.

Dopo il nulla di fatto per l’ipo dell’autunno 2014 e dopo l’arresto definitivo dei negoziati con il fondo Charme di Luca Cordero di Montezemolo, Fedrigoni starebbe trattando con la famiglia Benetton e con la sua Edizione holding che potrebbe investire in un pacchetto di minoranza nella storica cartiera. In realtà quella che profila sarebbe una cordata a tre e cioè un coinvestimento con un fondo sovrano di Singapore (inizialmente si ipotizzava GIC, ma secondo le ultime indiscrezioni oggi è più probabile Temasek) e con un altro investitore, sempre un fondo sovrano di cui però non si conosce il nome. Non è escluso che si tratti del Fondo strategico italiano che già si sarebbe fatto avanti la scorsa primavera prima della decisione della famiglia Fedrigoni di trattare con Charme. Inoltre, sarebbe stata ingaggiata la società di consulenza Poyry di Helsinki, esperta dei big nordici della carta che dovrà spiegare numeri e prospettive ai possibili investitori.

Questo è quanto riportato da Il Sole 24 Ore negli ultimi giorni. Tutto è ancora quindi da confermare, ma sempre stando a ciò che scrive il quotidiano la famiglia Fedrigoni e Claudio Alfonsi, AD del gruppo cartario veronese che nel primo semestre 2015 ha visto ricavi in crescita dell’8,9%, avrebbero posto come condizione la realizzazione di un’operazione di cessione senza debito, ma tutta con equity.

Con oltre 2mila dipendenti, 12 stabilimenti (di cui 9 in Italia, 2 in Spagna e 1 in Brasile), 11 impianti di fabbricazione a macchine continue, 7 impianti di macchine spalmatrici e 13mila referenze prodotto in catalogo, Fedrigoni vende i propri prodotti in oltre 110 Paesi nel mondo.

Pixartprinting: dare valore al marchio al di là del prodotto

On air da giovedì 26 novembre la nuova campagna di Pixartprinting, partner tecnologico per la stampa: un video emozionale che parla tutto di brand girato in stop-motion. Una novità nella strategia di comunicazione dell’azienda, basata sul video content come strumento per dare valore al marchio al di là del prodotto. L’obiettivo è veicolare l’identità del brand, rafforzando la relazione di fiducia e instaurando un legame emozionale con il cliente, in linea con l’attività di marketing olistico volta a fornire un messaggio corretto al momento giusto. My Missing Need, questo il claim del cortometraggio animato, è tutto giocato sul concetto di «assenza», che descrive la necessarietà di un bisogno, con un intento prettamente comunicativo e niente affatto promozionale. My Missing Need racconta infatti «cosa succederebbe se non ci fosse Pixartprinting?» e testimonia la volontà costante dell’azienda di mappare nuovi territori creativi.

Il video, un corto di due minuti, è veicolato online sulla piattaforma Pixartprinting, sui canali social con la calendarizzazione dell’evento ­e attraverso una campagna Web.

Il lancio è stato preceduto da un teaser della durata di 16’’ nel quale campeggia la scritta «Something new is coming» unita a brevissimi fotogrammi di un astronauta che scruta il sorgere del sole dall’oblò della sua navicella spaziale. I toni del video sono quelli malinconici di coloro che avvertono una mancanza e una profonda voglia di prossimità e vicinanza agli affetti, agli oggetti quotidiani, alle piccole semplici cose che a volte si danno per scontate. Quelle stesse cose che sono sempre accanto a noi e quasi non notiamo, ma che quando vengono meno generano un forte senso di vuoto. Questo è ciò che Pixartprinting punta a diventare per tutti i suoi clienti: un bisogno quotidiano e un’abitudine da non perdere. «L’assenza genera il bisogno, l’assenza ne descrive la necessarietà – spiega Andrea Pizzola, Sales & Marketing Director Pixartprinting – questo è il valore che si vuole trasmettere, con l’intenzione di ribadire il ruolo che puntiamo ad avere nei confronti del cliente: esserci senza gloria. L’idea è quella di una presenza silenziosa, che suscita una profonda mancanza quando viene meno, proprio perché ormai è fortemente radicata dentro di noi.» Ma se Pixartprinting mancasse, cosa succederebbe? Questo è il momento in cui l’assenza rende viva la necessità di un bisogno e che fa comprendere quanto esso sia fondamentale ed essenziale. Individuato il bisogno, se ne delinea il valore: ecco spiegato il concetto di My Missing Need ed ecco messo a fuoco l’obiettivo dell’intero progetto multimediale.

Il video è stato sviluppato in collaborazione con Dadomani Studio di Milano, casa di produzione specializzata nell’animazione. «Abbiamo trovato in questo atelier creativo un partner che oltre ad aver saputo ben interpretare il nostro intento, lavora con materiali quali carta, plastica, plexiglas che stanno alla base del business della nostra azienda» conclude Pizzola.

Renzi favorevole al bonus cultura di 500 euro ai diciottenni

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Il Premier Renzi ha dichiarato che i 550mila italiani che compiranno diciotto anni riceveranno un bonus culturale da spendere in iniziative legate alla formazione, all’informazione, agli acquisti intelligenti. Finalmente una misura in favore dei giovani, che però deve includere anche la promozione della lettura.

«La misura di un bonus culturale a favore dei neo maggiorenni viene accolta con favore e va nella direzione indicata dalla Federazione della Filiera della Carta e della Grafica in molte occasioni pubbliche» dichiara il Presidente Pietro Lironi a sostegno dell’iniziativa del Presidente Renzi e prosegue: «È bene che la stessa venga introdotta in Legge di Stabilità e che venga riservata un’attenzione maggiore per libri, quotidiani e periodici, vero e autentico motore dello sviluppo culturale.»

Questa la reazione della Federazione alla notizia della dichiarazione del Premier Matteo Renzi di voler dare a tutti i giovani neo diciottenni un bonus culturale di 500 euro da spendere in libri, per andare a teatro o al cinema, comprare cd o dvd.

Si tratta di una novità assoluta nello scarno panorama italiano di iniziative realmente utili a spingere verso la cultura i giovani, a incrementare la lettura in un Paese costantemente agli ultimi posti nella specifica classifica europea che ci vede superare solo Grecia e Portogallo.

La Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, che rappresenta le imprese produttrici di carta, gli stampatori, i cartotecnici e trasformatori di carta e cartone nonché i produttori di macchine e tecnologie per la stampa, già nello scorso mese di febbraio aveva presentato in conferenza stampa, e successivamente nelle audizioni parlamentari, uno studio ah hoc con la richiesta al Governo di prevedere un «bonus lettura» per i giovani dai diciotto ai venticinque anni.

Obiettivo di tale proposta era proprio quello stimolare l’interesse per la lettura così da avere delle nuove generazioni più informate e formate, cittadini più consapevoli di un mondo in costante movimento.

Nel progetto della Federazione il bonus riguardava la spese per libri e abbonamenti a giornali quotidiani o periodici, ed era finalizzato alla lettura in quanto massima espressione della cultura, dello scambio di idee, di formazione a tutti i livelli. E avrebbe avuto anche l’obiettivo di farci scalare qualche posizione in quella non certo esaltante classifica che vede l’Italia agli ultimi posti negli indici di lettura. Il progetto annunciato dal Premier Renzi, coinvolge anche altri mezzi identificati come culturali, quali i cinema e i cd o dvd. «I film e la musica sono senza dubbio intrattenimenti usuali tra i giovani e come tali hanno una loro utilità formativa o culturale» evidenzia il Presidente Lironi «ma la promozione della lettura sotto il profilo della cultura e della formazione dell’individuo e del cittadino non può essere trascurata. Libri, giornali e periodici rappresentano la libera espressione di valori, di idee e di conoscenza, di diffusione dei saperi come nessun altro prodotto finora conosciuto.» Infine egli conclude: «Poi, se occorre una misura anticongiunturale, oltre che utile sotto il profilo culturale, non ce n’è un’altra come quella dedicata a un settore industriale che negli ultimi anni ha pagato duramente il forte calo della domanda di prodotti editoriali.»

La Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, aderente a Confindustria, è costituita da Assografici, Assocarta e Acimga, con Comieco socio aggregato, e rappresenta un fatturato complessivo di oltre 23 miliardi di euro e 175mila addetti diretti.

Area Comunicazione:  maria.moroni@assocarta.it