Home Blog Pagina 338

InPrint 2014: perchè la stampa industriale ha un alto potenziale di crescita

Con la partecipazione di oltre 100 espositori che presenteranno le più recenti apparecchiature e soluzioni per la produzione di stampa industriale, questa fiera è dedicata esclusivamente alla stampa industriale nell’ambito del processo produttivo, a fini funzionali o decorativi; dalla stampa funzionale per componenti automobilistici, elettrodomestici, elettronica stampata, prodotti tessili e imballaggi alla stampa decorativa su superfici come prodotti di pavimentazione e mobili ecc.

Le cinque aree principali di InPrint sono dedicate alla stampa specialistica, serigrafica, digitale, a getto di inchiostro e 3D. Verranno presentate le più recenti applicazioni e attrezzature per la stampa funzionale e decorativa su metallo, materie plastiche, prodotti tessili, vetro, ceramiche, legno e altre superfici. L’assortimento espositivo include macchine e sistemi per la stampa industriale, inchiostri e prodotti chimici, materiali e substrati, software, apparecchiature di pre-avviamento stampa, apparecchiature di rifinitura, teste di stampa a getto di inchiostro e buratti, nonché parti integrate e personalizzate per la produzione di stampa industriale.

InPrint 2014 si rivolge agli specialisti e fornitori di servizi di stampa dell’intera catena di approvvigionamento della stampa industriale che sono specializzati nella stampa funzionale o decorativa o intendono investire in questo settore di crescita estremamente interessante per l’industria della stampa. I visitatori di InPrint sono specialisti della stampa, dirigenti di produzione, responsabili di reparti di ricerca e sviluppo, direttori tecnici e designer dell’industria manifatturiera, di imprese di stampa industriale e di imprese tipografiche tradizionali.

Stampa industriale: una moltitudine di applicazioni con un forte potenziale di crescita

La stampa industriale trova applicazione in un’ampia varietà di processi di produzione, che vanno dalla stampa funzionale che consente il funzionamento di un prodotto elettronico, alla stampa decorativa su superfici e oggetti di design individuale. Applicazioni di stampa specialistica, come la stampa 3D, vengono utilizzate per realizzare prototipi di design industriali o per la fabbricazione di componenti su misura.

Queste applicazioni di stampa industriale hanno dischiuso nuove opportunità per l’industria manifatturiera. Integrate nella linea di produzione, le tecnologie consentono la stampa personalizzata nella produzione di massa, nonché per tirature di produzione minori, fornendo, nel contempo, un nuovo potenziale creativo ai designer e accelerando i tempi intercorrenti tra la progettazione e la produzione. Allo stesso tempo, rischi e costi vengono ridotti al minimo il che consente ai produttori di rispondere con maggiore flessibilità alle esigenze del mercato.

Secondo gli esperti di settore della società di consulenza IT Strategies, la stampa industriale presenta un potenziale di crescita dall’attuale situazione di mercato stimata dai 100 miliardi ai 120 miliardi di dollari USA entro il 2022. Si prevede che questa crescita sarà in linea con un incremento generale della domanda per i prodotti di consumo e la produzione personalizzata di massa, come la stampa di immagini su superfici di materie plastiche, prodotti tessili e ceramiche.

Informazioni per i visitatori

Essendo intimamente connessa alla produzione industriale, InPrint 2014 si svolgerà contestualmente alla Hannover Messe 2014, la massima fiera mondiale dell’industria manifatturiera: padiglione 21 dell’Hannover Exhibition Grounds, ingresso Ovest 3.

L’orario di apertura è dall’8 al 10 aprile 2014, dalle 9 alle 18 ogni giorno.

I biglietti saranno disponibili a partire da gennaio 2014. Registrandosi per InPrint, i visitatori riceveranno automaticamente un biglietto combinato di accesso alla Hannover Messe.

Informazioni dettagliate su InPrint incluso un elenco aggiornato degli espositori sono reperibili sul sito.

 

 

 

 

Sequana vende a Favini la divisione carte release

La cartiera italiana Favini rileverà per 26,5 milioni di euro il ramo di attività delle carte release di Arjowiggins Creative Papers, azienda britannica appartenente a Sequana Capital, holding con sede a Parigi e quotata presso la borsa della capitale francese. Grazie all’accordo, Favini, controllata dal 2008 da Orlando Italy Management, fondo di turn-around che ha avviato una nuova fase dello sviluppo dell’azienda, subentrerà nell’organizzazione commerciale e acquisirà la quota di mercato di Arjowiggins nelle carte che rappresentano una componente chiave nella produzione di materiali sintetici, come l’ecopelle, e sono utilizzate per conferire la fantasia e il disegno finali alle superfici sintetiche. I principali utilizzatori sono le aziende di moda, le scarpe sportive, mobili, auto e informatica. Arjowiggins fornirà a lungo termine prodotti semilavorati a Favini, la quale acquisirà anche i macchinari utilizzati per la finitura delle carte release, attualmente in uso nella cartiera Arjowiggins.

Con questa operazione, Favini diventerà uno dei maggiori player mondiali in uno dei settori a più alto valore aggiunto del settore cartario, con quasi 75 milioni di euro di vendite nella nicchia delle carte release, su un fatturato complessivo nel settore delle carte speciali post acquisizione, di circa 165 milioni, dei quali i restanti 90 milioni relativi a nicchie come il packaging di lusso, le carte di sicurezza, la corrispondenza e la cancelleria di alta qualità. Intanto, nel primo semestre del 2013 il gruppo ha registrato vendite pari a 68,8 milioni di euro, con una crescita del 9,3% rispetto al 2012. Nello stesso periodo è anche aumentato del 10% l’Ebitda. Nello specifico la Divisione Release riporta risultati eccellenti dopo aver sofferto nella prima metà del 2012 a causa di una contrazione generale del settore, mentre la divisione cartotecnica conferma la sua capacità di generare stabili profitti nel tempo. Buona la performance della divisione delle carte grafiche, nonostante il generale calo della domanda in Italia. Le vendite in altri paesi europei e in molte economie emergenti stanno registrando una forte crescita, riequilibrando il peso del mercato italiano. Infine, Favini sta incrementando la sua quota di mercato nel complesso panorama delle carte speciali.

Favini ha finanziato l’acquisto delle carte release di Arjowiggins attraverso il suo azionista principale, Orlando Italy Management, e un pool di banche italiane. Orlando si è infatti impegnata a sostenere Favini con un contributo fino a 18 milioni di euro. La chiusura dell’operazione è prevista per la fine dell’anno in corso.

In scena il «Venice Movie Stars Photography Award»: sul Red Carpet romano anche Pixartprinting

Torna a Roma la decima edizione del «Venice Movie Stars Photography Award», il concorso che premia gli scatti più belli della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Primo contest riservato ai fotografi accreditati ufficialmente al Festival del Cinema più antico del mondo, il «Venice Movie Stars Photography Award» sottolinea il connubio naturale che lega cinema e fotografia, mostrandone il ruolo primario tra le forme d’arte e comunicazione. La cerimonia di premiazione è organizzata presso l’Hotel Excelsior di Roma. Le 60 opere vincitrici saranno esposte al pubblico dall’8 dicembre 2013 al 2 febbraio 2014, nella Casa del Cinema di Roma a Villa Borghese. Tra gli sponsor della manifestazione non poteva mancare Pixartprinting, la cui vocazione artistico/culturale è espressa già a partire dal nome, nato dalla composizione di «pixel+art», con l’aggiunta di «printing» a evidenziarne il core business.

Creativo e dinamico per natura, lo specialista del W2P sarà sponsor tecnico dell’evento, fornendo la stampa di vari tools: 60 sandwich in HD per la mostra fotografica delle opere, totem e supporti di comunicazione per l’allestimento della mostra alla Casa del Cinema, backdrop per la cerimonia di premiazione all’Hotel Excelsior e inviti con buste personalizzate.

«Da sempre sosteniamo iniziative legate a forme di espressione della creatività» commenta Andrea Pizzola, Sales & Marketing Director Pixartprinting. «Crediamo che le nuove idee e l’innovazione costante siano la via da seguire per continuare a migliorarsi e avere successo nel proprio business». Un credo che l’azienda persegue anche nella propria attività, dove la Ricerca & Sviluppo è il cuore pulsante dell’offerta in costante ampliamento. Molte le novità in cantiere, alcune delle quali già fruibili nella sezione dedicata ai progetti speciali, inaugurata dal marketplace dedicato ad A Panda Piace, il famoso fumetto nato dall’estro creativo di Giacomo Keison Bevilacqua. Una sezione che verrà via via arricchita con altre proposte di marchandising brandizzate, magari anche dedicate al cinema.

Fujifilm e Inca festeggiano insieme 15 anni di successi

La Eagle 44, prima stampante inkjet flatbed per grande formato sul mercato.

Quindici anni fa, nel 1998, un piccolo team della società Cambridge Consultants presentava alla fiera Ipex il prototipo della prima stampante inkjet flatbed – novità assoluta. Fu subito evidente che questa tecnologia di stampa rappresentava una grande opportunità per il mercato del packaging stampato e che anche il settore dei POS e della segnaletica ne avrebbero tratto grande vantaggio, a patto che per queste applicazioni si trovassero degli inchiostri adatti.

Proprio per entrare in questi settori con la stampa inkjet flatbed, la Cambridge Consultants prese i primi contatti con Sericol (oggi Fujifilm), noto produttore di inchiostri per serigrafia di fama mondiale, con l’intento di sviluppare inchiostri che potessero fornire un’eccellente qualità di stampa a grandi velocità su diverse tipologie di supporti.

Due anni più tardi fu ufficialmente fondata Inca, formata da un team con il supporto di «venture capital» con l’obiettivo di intensificare la partnership tra Inca e Sericol e trasformare la stampa inkjet flatbed in un business di successo. Nello stesso anno, Sericol lanciò la sua prima gamma di inchiostri digitali – la serie Uvijet – specificatamente studiata per essere usata in combinazione con le stampanti Inca. Questi inchiostri si rivelarono ben presto fondamentali per garantire la continuità del successo di Inca e Fujifilm è a oggi l’unico fornitore degli inchiostri Uvijet.

Sin dagli esordi, Sericol si dimostrò il partner ideale per Inca. Oltre a essere uno dei produttori di inchiostri maggiormente affermato, la società vantava anche una rete di distribuzione mondiale e un servizio assistenza globale estremamente efficienti, che consentirono alle due aziende di raggiungere un vasto pubblico con i loro prodotti innovativi.

Poco dopo la sua nascita, Inca celebrò il lancio ufficiale del suo primo prodotto, la Eagle 44, in collaborazione con Sericol. Prima stampante inkjet flatbed per grande formato sul mercato, la Eagle 44 si rivelò immediatamente un successo, gettando solide basi per la crescita e lo sviluppo delle due aziende.

Gli anni tra il 2001 e il 2005 videro un rapido sviluppo della tecnologia inkjet e, proprio in virtù di questa evoluzione, emersero sempre nuove opportunità per l’impiego della stampa inkjet flatbed. Per diversi anni Inca, in collaborazione con Sericol, lanciò regolarmente nuovi prodotti, ciascuno dei quali si dimostrava più sofisticato e più potente dei precedenti in termini di velocità e qualità. Questa fase consentì a Inca di incrementare le vendite e, con l’aiuto della rete di distribuzione globale di Sericol, di espandersi in nuove aree in tutto il mondo. Una dimostrazione di come la combinazione tra la tecnologia Inca e la competenza di Sericol nel settore degli inchiostri, unita alla sua ben organizzata rete di vendita, fosse una scelta vincente e destinata a un grande successo.

La Eagle 44, prima stampante inkjet flatbed per grande formato sul mercato.

Nel 2005 Sericol fu acquisita da Fujifilm…

…. importante società attiva a livello mondiale in numerosi settori tecnologici. Questa acquisizione non solo offrì a Fujifilm maggiori opportunità nel mercato inkjet, in rapida crescita, ma servì anche a rafforzare la partnership con Inca. Nel 2005 la stessa Inca fu rilevata dal Gruppo Dainippon Screen, potendo così contare su un’ulteriore slancio allo sviluppo di nuovi prodotti e sempre più avanzate competenze tecnologiche.

Nel 2006 la stampa digitale inkjet per il grande formato era diventata un’industria ben avviata, degna di grande attenzione e decisamente influente. Erano nate moltissime aziende concorrenti, ciascuna delle quali cercava di offrire nuove e rivoluzionarie possibilità. Durante questo periodo, Inca e Fujifilm lavorarono ancor più intensamente per rafforzare sia la loro posizione a livello mondiale, sia la loro fama congiunta come fornitori di sistemi di altissima qualità, ultra-efficienti e affidabili.

La rivoluzione del grande formato

Questo impegno si concretizzò nel lancio – nel 2007 – della stampante Onset, particolarmente apprezzata, che rivoluzionò il mercato della stampa digitale per il grande formato. Grazie alla sua velocità senza precedenti e all’eccezionale qualità di stampa, Onset divenne il prodotto di punta della produzione di Inca. La serie di testine disposte lungo tutta l’area di stampa rappresentò una vera e propria trasformazione nella stampa per il grande formato, consentendole di guadagnarsi immediatamente una notevole reputazione di eccellenza tecnologica. Ancora oggi, la stampante Onset è praticamente ineguagliata in termini di qualità e velocità. Il lancio di questo prodotto di grande successo e la costante e riuscitissima collaborazione tra Inca e Fujifilm in tutto il mondo hanno contribuito a consolidare il buon nome di entrambi i marchi.

Il crollo di Lehman Brothers nel 2008 e la conseguente recessione che ha interessato l’economia mondiale hanno causato un calo delle vendite di molti produttori di sistemi di stampa per il grande formato, comprese Inca e Fujifilm. Tuttavia, le due aziende hanno avuto la forza di guardare positivamente al futuro e scoprire nuove opportunità. Nonostante la difficile situazione congiunturale, il programma di sviluppo dei prodotti non è mai stato interrotto e la stampante Onset S20 è stata lanciata con successo sul mercato nel maggio 2009. Questa macchina ha riempito un gap di mercato, offrendo alla clientela velocità, qualità e versatilità a un prezzo imbattibile. Così, mentre la vendita di altri prodotti ha continuato a rallentare, al contrario la popolarità raggiunta dalla stampante Onset S20 ha apportato il necessario impulso a proseguire su questa linea.

Mentre l’economia cominciava a riprendersi, Fujifilm e Inca hanno proseguito il cammino del rinnovamento e del rafforzamento della propria posizione nel campo della tecnologia inkjet. Grazie alla solida partnership, le due società sono riuscite a presentare con regolarità sempre nuovi e interessanti modelli della stampante Onset, che offrono a propri clienti le soluzioni adatte alle continue sfide che devono affrontare.

Nel 2013 le due società hanno registrato un’ulteriore crescita

La tecnologia inkjet sta ancora evolvendo a una straordinaria velocità. Inca si è trasferita in un nuovo e più grande stabilimento produttivo, che permetterà alla società di sfruttare al massimo le opportunità e aumentare l’intero portafoglio prodotti. Dal suo canto, Fujifilm ha continuato a investire nello sviluppo di nuove tecnologie per gli inchiostri, aprendo un nuovo sito di produzione di inchiostri digitali presso la sede di Broadstairs, nel Regno Unito, realizzato per poter soddisfare un previsto aumento annuo del 56% nella produzione di inchiostri UV, disponibili in lotti fino a 4000 litri. Grazie a questa competenza specifica negli inchiostri, Inca potrà sviluppare sistemi in grado di soddisfare un’ampia gamma di necessità della clientela, come è stato per il recente lancio sul mercato della stampante Onset Q40i, che ha introdotto un nuovo livello qualitativo nell’ambito della stampa digitale per il grande formato.

Inca e Fujifilm hanno dimostrato sin dall’inizio che una collaborazione salda e stabile è la chiave del successo. E poiché nel 2013 ricorre il 15° anniversario di questa partnership, la conoscenza, la competenza e la determinazione a imporsi con successo assicureranno che questa partnership continuerà a dar vita a sistemi innovativi per una gamma sempre più ampia di applicazioni, aprendo nuove frontiere nel campo della stampa digitale inkjet per il grande formato.

Ampliamento delle iniziative per la sostenibilità ambientale di HP Indigo

HP ha annunciato l’introduzione di nuove misure che contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale delle stampe digitali realizzate con HP Indigo. Tra le novità:

  • I test più recenti dimostrano definitivamente la disinchiostrabilità delle stampe HP Indigo nei normali impianti di riciclo delle carte per uso grafico
  • Il packaging delle cartucce di inchiostro è ora completamente riciclabile
  • Ampliamento del programma di riconsegna dei materiali di consumo riciclabili
  • Riduzione delle emissioni di CO2 di HP Indigo.

Recenti trial dimostrano definitivamente la disinchiostrabilità delle stampe HP Indigo

Le stampe HP Indigo sono totalmente riciclabili e possono essere smaltite nella normale raccolta differenziata. La rimozione dell’inchiostro dalle fibre di carta è uno dei passaggi fondamentali nel processo di fabbricazione di carte riciclate per uso grafico.

Negli ultimi anni HP ha collaborato con molti esperti di disinchiostrazione del mondo accademico e produttivo per raccogliere dati sulla disinchiostrabilità delle stampe rispetto a prove in laboratorio, progetti pilota e industriali al fine di dimostrare che le stampe HP Indigo possono essere effettivamente disinchiostrate nei normali impianti di trattamento delle carte da macero per uso grafico.

Nel giugno 2013 Voith Paper, fornitore di attrezzature per disinchiostrazione, e il dipartimento Paper Technology di PMV Darmstadt, primario istituto tedesco del settore, hanno condotto due sperimentazioni a livello pilota utilizzando il 5% e il 10% di input HP Indigo. La ricerca ha rivelato che anche con il 10% di input HP Indigo, la pasta di cellulosa prodotta nei test è idonea per la produzione di carte riciclate per uso grafico standard e di alta qualità.

I test svolti presso il Fiber Systems Technology Center di Voith Paper a Ravensburg, in Germania, sono stati espressamente condotti per il suo impianto di livello quasi industriale, creando una simulazione realistica di un normale impianto di disinchiostrazione con pulperaggio a tamburo, due celle di flottazione e un disperger. Una caratteristica importante dei test è che hanno utilizzato un livello di energia scaricata sull’impasto di tipo industriale. Il report dettagliato della sperimentazione pilota sarà pubblicato prossimamente.

«I test pilota a livello industriale hanno dimostrato in modo convincente l’idoneità delle stampe HP Indigo per la disinchiostrazione con normali processi di deinking a doppio loop» spiega Jürgen Dockal, product development engineer presso il Fiber Systems Technology Center di Voith Paper a Ravensburg. «Queste consentono di utilizzare attrezzature e disinchiostranti chimici di provata efficacia: i parametri quali sviluppo di lucentezza, contenuto in ceneri e resa non risultano influenzati dalla presenza di un 10% di materiale stampato con inchiostro elettrofotografico liquido.»

PMV-Darmstadt ha fatto un importante passo in avanti sviluppando un test a doppio loop a livello di laboratorio che si ricollega con la sperimentazione pilota di Voith Paper.

I risultati di queste sperimentazioni integrano quelli di altri due trial di disinchiostrazione a livello industriale già condotti nel novembre 2011 e ottobre 2012 in collaborazione con Arjowiggins Graphic, presso il suo novissimo stabilimento a triplo loop di Chateau-Thierry (Francia). Nei test di livello industriale alla carta da macero è stato aggiunto un 5% di carte stampate con la tecnologia elettrofotografica liquida (LEP) HP Indigo. In entrambi i casi si è ottenuta pasta di cellulosa disinchiostrata di alta qualità senza impatti sulle efficienze di processo e i parametri operativi.

«I risultati delle sperimentazioni pilota mostrano che la carta stampata con macchine digitali HP Indigo è compatibile con i normali impianti di disinchiostrazione carte grafiche, anche in concentrazioni superiori a quelle che normalmente si riscontrano nella pratica» sottolinea Yogev Barak, director of current business management della divisione HP Indigo. «Come nelle sperimentazioni condotte nell’impianto di Arjowiggins, anche i risultati più recenti mostrano che gli utenti di HP Indigo possono stare certi che le loro stampe saranno tranquillamente riciclabili in carte grafiche di alta qualità.»

Nuovo packaging completamente riciclabile delle cartucce di inchiostro

Nell’ambito dell’incessante impegno di HP per la sostenibilità ambientale, Indigo ha introdotto migliorie al packaging delle cartucce di inchiostro per le macchine da stampa digitali HP Indigo serie 6000 e 7000. Il nuovo vassoio interno ora è fatto al 100% di pasta di cellulosa riciclata pressoformata ed è al 100% riciclabile. Il vassoietto potrà essere smaltito insieme alla scatola di cartone della cartuccia.

HP Indigo 7000.

Ampliamento del programma di riconsegna e riciclo materiali di consumo

HP offre servizi gratuiti di riconsegna dei materiali di consumo HP Indigo usati, a clienti di oltre 17 paesi del mondo – caratteristiche e disponibilità passibili di variazioni. Il programma è stato recentemente ampliato con l’inclusione della base e del rullo del BID serie quattro utilizzato nelle macchine digitali HP Indigo 10000, 20000 e 30000.

Riduzione delle emissioni di Co2 di HP Indigo

HP continua a portare avanti il suo programma di riduzione delle emissioni di anidride carbonica associate alla fabbricazione e all’integrazione delle macchine da stampa digitali HP Indigo di nuova generazione. In collaborazione con Good Energy Initiative, HP Indigo supporta progetti nella comunità volti a ridurre la quantità netta di emissioni di CO2 dei processi di produzione. Grazie a questo impegno tutte le macchine da stampa HP Indigo serie tre vengono prodotte con un livello di emissioni di CO2 neutro. Il calcolo delle emissioni di CO2 è stato verificato da un consulente terzo indipendente; i progetti di riduzione delle emissioni di CO2 sono condotti da Good Energy Initiative.

Ulteriori informazioni sulle macchine da stampa digitali HP Indigo sul canale Youtube di HP Graphic Arts,  oppure tramite i feed Twitter di HP Graphic Arts Twitter Feed.

Il digitale trainerà la crescita delle entrate del settore grafico in futuro

Fespa Digital 2014 (presso il centro fieristico Messe München, dal 20 al 23 maggio 2014) potrebbe segnare un punto di svolta per il settore della grafica di grande formato, secondo un sondaggio della comunità di stampa Fespa che prevede la prevalenza del digitale entro il 2015.

Oltre metà dei 250 stampatori intervistati per il sondaggio da Infotrends per conto di Fespa nell’estate del 2013 ha riportato che il digitale di wide format rappresenta ora oltre un terzo delle proprie entrate. Entro due anni, il 72% degli intervistati si aspetta una rapida crescita del digitale: il 54% prevede che metà degli affari della propria azienda proverrà dal digitale e circa un terzo che il digitale arriverà a rappresentare un terzo delle proprie entrate. Le persone intervistate per il sondaggio provenivano da 53 paesi diversi.

La stampa a getto di inchiostro a base di solvente o d’acqua continua a dominare secondo il campione intervistato, rispettivamente con il 48% e il 43% degli stampatori che hanno dichiarato di utilizzare queste tecnologie. Tuttavia, la stampa con inchiostri eco solvent, UV e lattice sta conquistando terreno. Si prevede che la proporzione del lavoro prodotto utilizzando la stampa a getto di inchiostro con essiccazione UV crescerà dal 13,6% attuale al 21% entro il 2015, in contrasto con un crollo dal 18% al 13% per la stampa con essicazione a base di solventi.

L’enfasi sul digitale sta creando una buona predisposizione agli investimenti in tecnologia. Le intenzioni di acquisto sono più forti che mai dal 2007 e ben il 51% degli intervistati pianifica l’acquisto di una nuova stampante digitale di grande formato il prossimo anno, il 37% in più rispetto al 2010. L’evoluzione delle tecnologie sta stimolando la domanda e circa un terzo degli intervistati pianifica di investire nella stampa a getto di inchiostro UV, il 16% in quella con inchiostri eco solvent e il 13% con inchiostri al lattice.

La domanda degli acquirenti determina i piani di investimento

Più di metà di coloro che pianificano investimenti futuri lo sta facendo per accrescere la velocità di stampa, dimostrando che la produttività è ancora un fattore determinante nel settore. Ciò riflette il fatto che tempi di produzione più rapidi e consegna puntuale rimangono le due richieste più comuni da parte dei clienti. Oltre due terzi degli stampatori hanno affermato che queste richieste prevalgono tra i propri clienti.

Un’altra tendenza importante per gli acquirenti è che oggi, secondo il 57% degli stampatori, i clienti richiedono una consegna nel momento del bisogno, mentre secondo il 48% esistono esigenze logistiche più complesse. Queste risposte mettono in evidenza una potenziale opportunità per gli stampatori, che potrebbero cogliere l’occasione di ampliare la propria gamma di servizi, offrendo un programma completo, dalla stampa all’installazione.

L’integrazione della stampa con altri canali di comunicazione si sta chiaramente imponendo: il 49% degli intervistati afferma che i clienti desiderano maggior integrazione con altri media, mentre il 42% ha segnalato la richiesta di dispositivi cross mediali per connettere la stampa ad altri media online.

Nuove applicazioni alimentano la crescita

Banner (71%), poster (55%) e segnaletica (53%) rimangono le tre applicazioni principali in produzione. Tuttavia le applicazioni per tessuti, POP, carta da parati/interni, rivestimenti per edifici e «industriali» sono quelle in più rapida crescita. L’81% degli stampatori ha affermato di gestire una mole di lavoro maggiore per il settore tessile, seguito dal 71% per POP, dal 69% per carte da parati, dal 68% per rivestimenti per edifici e dal 67% per stampa industriale.

L’81% della produzione è basato oggi su supporti flessibili, ma il 27% degli aggiornamenti hardware pianificati viene effettuato pensando alla stampa su substrati rigidi, suggerendo un cambiamento di questa combinazione di supporti nel prossimo futuro, quando applicazioni POP, d’interni e industriali guadagneranno terreno.

CEO di Fespa, Neil Felton, ha commentato: «Il feedback proveniente dalla nostra comunità conferma che la transizione al digitale continua a essere determinante per il settore della segnaletica e della grafica di grande formato, mentre la tecnologia digitale fornisce una valida motivazione agli stampatori per diversificare la produzione, con applicazioni creative per clienti provenienti da diversi mercati verticali».

«Ciò che per noi è eccitante è il fatto che le risposte rivelino un livello di ottimismo senza precedenti dal 2007, un anno prima che iniziasse la crisi economica globale. È chiaro che l’innovazione e la ricerca di nuove opportunità di applicazione stanno facendo crescere la fiducia degli imprenditori nelle prestazioni delle proprie aziende, un ottimo presupposto affinché a Fespa Digital 2014 a Monaco prevalga un’atmosfera positiva, di speranza nel futuro».

Adobe Creative Suite e Depositphotos introducono l’estensione per Adobe Photoshop, Illustrator e InDesign

Tutti gli utenti di Depositphotos e della Adobe Creative Suite ora potranno lavorare con milioni di immagini stock disponibili nella nota agenzia di microstock direttamente dalla Adobe Сreative Suite/Creative Cloud.

Depositphotos inoltre incoraggia a condividere il giudizio degli utenti in merito all’estensione, a tutti i tester attivi saranno riconosciuti dei Bonus Depositphotos! Clicca qui per la nuova estensione gratuita per gli editor di immagini Adobe Photoshop, InDesign e Illustrator.

Scarica ora la versione beta dell’estensione Depositphotos e guarda quanto è facile utilizzarla.

L’estensione permette agli utenti di cercare tra le oltre 19 milioni di file stock disponibili al momento nella collezione di Depositphotos, vedere facilmente un’anteprima delle immagini all’interno del progetto su cui stanno lavorando prima di acquistarle, oltre che conservare e archiviare tutti gli acquisti in un unico luogo.

Questa nuova estensione garantisce un kit di funzioni avanzate di ricerca, permettendoti di sfogliare in modo veloce ed efficiente milioni di file stock disponibili nella collezione di Depositphotos.

Fornisce a tutti gli utenti una soluzione facile e veloce: non ci sarà più bisogno di interrompere il lavoro per gestire le proprie immagini – basterà semplicemente trascinare un file all’interno del programma Adobe in utilizzo e l’estensione si occuperà del resto.

Non solo è possibile acquistare le immagini che servono direttamente dai software Adobe, ma è anche possibile valutare differenti file prima di comprarli, semplicemente trascinando l’anteprima dell’immagine dentro l’area di lavoro del tuo attuale progetto.

Oltre a ciò, il plug-in fornisce importanti notizie aggiornate sul numero dei crediti o sul piano di abbonamento e salva gli acquisti effettuati; attraverso l’estensione è, inoltre, possibile accedere velocemente alle pagine dei crediti o abbonamento per comprarne altri o per i rinnovi.

GardaPat 13: perché il bianco… non è solo bianco

Il progetto di Cartiere del Garda, parte del Gruppo Lecta, presenta la versatilità del bianco e di GardaPat 13, una carta che permette di far vivere diverse esperienze di bianco con una gamma composta da tre nuance diverse. Ispirandosi alla ricchezza del linguaggio delle popolazioni semi-nomadi dell’Artico, che hanno sviluppato innumerevoli vocaboli per identificare il colore della neve, il catalogo illustra le nuance della linea GardaPat 13 con fotografie che presentano il bianco della flora e della fauna dell’Artico stampate sulle diverse carte della gamma. Il progetto riesce in questo modo a mettere in luce i diversi risultati di stampa sulle tre tonalità di GardaPat 13: GardaPat 13 Klassica dalla tinta calda naturale, GardaPat 13 Kiara, dalla tinta bianca naturale, e GardaPat 13 Bianka, dalla tinta bianca pura. Le caratteristiche di GardaPat 13 garantiscono risultati di stampa di altissima qualità:

  • Carta patinata senza legno con superficie opaca ad alto spessore
  • Volume 1.3 garantito
  • Superficie vellutata
  • ECF
  • Prodotta in ambiente neutro, senza acidi
  • Resistente all’invecchiamento
  • Garantita sempre certificata FSC

Le carte della linea sono ora prodotte con una nuova tecnologia che permette di migliorare più che mai la qualità del prodotto e i risultati di stampa con:

  • una brillantezza di stampa più elevata
  • una migliore superficie
  • una migliore stampabilità

GardaPat 13 Bianka è disponibile nelle grammature da 115, 135 e 150 g/m², mentre le altre tonalità della gamma sono disponibili nelle grammature 90, 100, 115, 135, 150, 200 e 250 g/m². Con questo catalogo, Cartiere del Garda dimostra una volta in più come l’unicità di una carta di alta qualità come GardaPat 13 sia in grado di offrire un’infinità di esperienze diverse, completando e caratterizzando ogni messaggio con sfumature ricche di significato. Più che mai, con GardaPat 13 una pagina bianca è tutt’altro che una pagina vuota Per maggiori informazioni sull’impegno di Cartiere del Garda per la responsabilità sociale cliccare qui!

Modificare un Pdf non è più un tabù

Le prove colore effettuate.

In ambito prestampa per controllare e modificare i file Pdf lo strumento da sempre più utilizzato è il Pitstop Professional; la nuova release aggiunge importati funzioni nella direzione dell’editing immagini, della gestione dei font e della normalizzazione dei file in ottica mobile.

Le prove colore effettuate.

Per gli stampatori che ricevono i file in formato Pdf intervenire su di essi per risolvere i problemi tecnici o correggere alcuni errori è un’attività poco amata. Molti i rischi connessi a un intervento che potrebbe risolvere un problema e, allo stesso tempo, crearne un altro. È evidente, d’altro canto, che i clienti e più in generale il mercato si aspetti questo servizio da chi ha in carico la realizzazione del lavoro grafico.

Proprio sull’onda di questa realtà, anche Adobe ha inserito già da tempo alcune funzioni di modifica all’interno di Acrobat mentre è frequente trovare nei reparti di prestampa «pratiche di editing del Pdf» mediante l’uso di Adobe Illustrator. Nei casi più complessi, per interventi tecnici su più pagine, è frequente il ricorso a un processo più articolato che vede l’import del file Pdf all’interno di InDesign, la sua modifica con vari interventi spesso «poco ortodossi» e, al termine, la ri-generazione del file PDF.

Il nuovo comando per la gestione delle sfumature vettoriali permette di intervenire sulla struttura e sul colore del pattern di riempimento. Nella figura il cielo dell’illustrazione presenta una sfumatura che è stata variata inserendo dei nuovi punti di interruzione per cambiare il colore intermedio (rosso e giallo).

Se questa è la realtà è inutile continuare ad arroccarsi su posizioni conservative e rifiutare di intervenire sul Pdf; il rischio di perdere clienti a favore di aziende più aperte alle richieste del mercato è reale. Certo bisogna tenere presente i rischi connessi a una pratica che preveda la modifica di un file acquisito, e soprattutto quotato in offerta come definitivo. È verosimile che inserendo dei punti di controllo nelle varie fasi del flusso produttivo, diventi possibile adottare come prassi anche l’editing del Pdf. Ed è in questo senso che va analizzata la nuova versione della suite Enfocus dedicata alla gestione dei file Pdf e, più in generale, all’automazione in prestampa.

Specifiche PitStop Professional 12

Piattaforme su cui opera il software:

  • Microsoft Windows® XP SP2 Professional o Home Edition

  • Microsoft Windows® 7, Home Premium, Business o Ultimate Edition (32-bit e 64-bit, ma funzionante in modalità 32-bit)

  • Microsoft Windows® 8 (32-bit e 64-bit ma funzionante in modalità 32-bit)

  • Mac OS X 10.6, 10.7, 10.8

Allo stato attuale il nuovo sistema operativo Mac OSX 10.9 (Maverick) non è compatibile con Pitstop 12; è verosimile che a breve sarà resa disponibile una nuova versione.

Configurazione del computer

  • Ram: minimo 512 MB; raccomandato 2GB

  • Risoluzione 1024 x 768; raccomandata 1.280×1.024

Versione di Acrobat – compatibilità

  • Adobe Acrobat 8.x Standard o Professional

  • Adobe Acrobat 9.x Standard o Pro

  • Adobe Acrobat X Standard o Pro

  • Adobe Acrobat XI Standard o Pro (inclusa quella installata con la Acrobat Creative Cloud XI)

La famiglia di prodotti Enfocus comprende:

  • Switch: automatizza e ottimizza la funzionalità del flusso di lavoro

  • PitStop Pro: plug-in per Acrobat per applicare profili e correzioni su file PDF prima della stampa

  • PitStop Server: controllo file PDF tramite Hot-Folder

  • Connect ALL: strumento per migliorare la collaborazione tra i grafici e le aziende di stampa

  • Connect YOU: strumento lato «creatore del Pdf» che consente di creare, verificare e consegnare PDF di alta qualità in modo semplice se senza errori

  • Connect SEND: per semplificare l’upload dei file in modo veloce e corretto. PDF Workflow Suite: bundle composto da PitStop Pro e PitStop Server

  • Certified PDF.net: semplifica la comunicazione tra committente e stampatore

Dentro a Pitstop Professional

Da sempre una delle caratteristiche che hanno distinto Pitstop dai concorrenti è la presenza delle azioni. Sono dei piccoli programmi che l’utente può costruire a partire da delle istruzione base. L’editor delle azioni è abbastanza semplice ma, per venire incontro alle esigenze più comuni, l’Enfocus ne ha inserite parecchie predefinite organizzate in categorie. Con l’ultima versione sono disponibili azioni orientate non solo al mondo prestampa ma anche a quello dei tablet. In particolare questa categoria di azioni consente velocemente di adattare un impaginato pensato per la stampa alla consultazione su dispositivo mobile. Rimozione di tutti i segni esterni alla trim box, eliminazione dell’abbondanza, conversione alla modalità colore Rgb, conversione delle trasparenza, downsampling alla risoluzione adeguata, split delle pagine affiancate sono alcune delle azioni che possono essere applicate al file singolarmente oppure in un’unica operazione, utilizzando la modalità di verifica preliminare che consente di raggruppare più azioni in un solo profilo di controllo.

È anche possibile attivare la modalità «recording azione» per registrare le modifiche che si vogliono eseguire sui file creando così in automatico delle azioni; queste una volte create possono essere condivise in un reparto di prestampa tra tutti gli operatori creando così uno standard di lavorazione.

Editing spinto

Quello che ci ha più colpito della nuova versione sono i comandi per intervenire sulle immagini, sulle sfumature, sull’allineamento degli oggetti e sull’incorporazione dei font quando mancanti.

È da tempo che la modifica delle immagini e dei vettori presenti in un PDF può essere eseguita agganciando un editor, specificato nelle preferenze di Acrobat, alla voce Preferenze>Modifica Contenuto; ora con PitStop Professional 12 si può fare tutto dall’interno del file Pdf. Questa modalità operativa presenta alcuni vantaggi produttivi e svincola l’operatore da avere a disposizione sulla propria macchina anche Photoshop e Illutsrator. I comandi sono completi, potenti e semplici; ricalcano le modalità operative di Phostoshop e consentono di intervenire sulla maschera di contrasto, sulla regolazione della luminosità/contrasto e sui singoli canali. Per quanto riguarda gli elementi vettoriali c’è la possibilità di intervenire sulla struttura e sul colore del pattern di riempimento. Le funzioni di allineamento oggetti, sia raster che vettoriali, sono molteplici e possono risultare utili in molte occasioni.

Interessante l’azione (Isolate Images, Text, Graphics and Shadings) che permette di trasformare il Pdf su cui si sta lavorando in un Pdf a livelli dove ognuno di essi contiene oggetti omogenei per tipologia; questa funzione era già disponibile da tempo in plug-in concorrenti ed è molto comoda. In pratica con un comando è possibile distribuire i vari elementi che compongono il file su livelli distinti consentendo così una più semplice successiva modifica degli stessi.

Gestione dell’incorporazione dei font

La mancata incorporazione dei font nel Pdf non solo è uno degli errori più frequenti ma anche dei più insidiosi. È difficile credere che questo problema avvenga ancora, considerando anche la maturità raggiunta dai software utilizzati per la creazione del Pdf, ma la realtà dei fatti dimostra invece che gli errori sono ancora frequenti. Poiché i font sono assimilabili a dei software dal punto di vista delle licenze d’uso è necessario avere acquistato la licenza per poter farne uso; quando un file Pdf è fornito senza font incorporati l’azienda incaricata di riprodurre il file si trova davanti due strade: segnalare il problema e rifiutare il file, reperire il font mancante e poi procedere al suo inserimento nel file stesso. Enfocus ha voluto regolamentare la seconda strada adottando un meccanismo che risolve anche il problema delle copie illecite dei font. L’accordo con Monotype, uno dei maggiori fornitori al mondo di font, abilita gli utenti di PitStop all’accesso alla piattaforma Monotype Baseline, un servizio basato su cloud integrato nel software della Enfocus.

Grazie all’accordo con Monotype se, durante la fase di preflight, vengono rilevati dei font mancanti, Pitstop darà accesso al font a un costo molto contenuto e legato al documento cioè indipendente dal numero di pagine e dal numero di ricorrenze del font nel file. La piattaforma Monotype Baseline è accessibile a tutti gli utenti Pitstop (Professional e Server) previa impostazione di un account sul sito.

Pitstop Server

Il programma per l’automazione delle funzioni di editing e controllo dei file Pdf presenta due nuove funzioni degne di nota: la gestione della conversione della trasparenza e il rilevamento e reporting della copertura inchiostro per tutto il file esaminato. Mentre la seconda funzione ha forse trovato risposte in altri software, per esempio quelli per la gestione della riseparazione del file (repourposing) allo scopo di risparmiare inchiostro di tricromia a favore di un maggior utilizzo del nero, la prima è utile a tutti quegli ambienti produttivi dove non fosse ancora presente un flusso di lavoro di prestampa basato su un RIP inadatto ad appiattire correttamente gli effetti di trasparenza. La versione 12 di Pitstop Server ha un’interfaccia rinnovata con molti più parametri utili a impostare la conversione. Rispetto al motore di conversione interno ad Acrobat, quello di Enfocus, presente solo nella versione Server, ha una funzione aggiuntiva in grado di rimuovere l’effetto «collaterale» della fase di appiattimento che attribuisce un profilo colore agli oggetti derivanti proprio dalla conversione.

Le modalità di conversione della trasparenza sono diverse tra Pitstop Professional e Pitstop Server. Con il plug-in (Pitstop Professional) la trasparenza può essere convertita richiamando la funzione di Acrobat (sopra e sotto).

Nel caso di PitStop Server è possibile impostare le modalità di conversione e specificare anche un parametro non presente in Acrobat (rimozione dei profili ICC).

Conclusioni

La nuova suite di prodotti Enfocus ci sembra molto buona e utile in tutti i contesti produttivi che necessitano di lavorare con i file Pdf sia per la stampa che per una pubblicazione multicanale. I software hanno mantenuto la caratteristica di essere semplici all’uso e tutte le nuove funzioni hanno una doppia natura: possono essere eseguite in manuale o in modo automatico. Le politiche di aggiornamento sono ben strutturate e riteniamo sia utile passare alla nuova versione per tutti gli ambienti produttivi dove la fornitura di file Pdf da parte dei clienti supera il 50% dei file totali.

Organizzazione dei test

Per verificare in produzione le nuove funzioni di ritocco immagine e gestione delle sfumature, sono stati costruiti quattro file di test con Adobe InDesign CC e poi esportati in PDF mediante le PDFLibrary (esportazione diretta) in versione 1.4. Per applicare le modifiche ai file PDF è stati usato PitStop Professional con Acrobat XI (versione Creative Cloud). I file PDF di test 1 e 2, inerenti i nuovi comandi di gestione immagini e sfumature, sono stati elaborati con il sistema Prinergy 5.2.2 con RIP Adobe PDF Print Engine 2.5. Sono state effettuate le prove colore di riscontro su Epson Stylus Pro 7900 SpectroProofer (figura X) e i risultati sono corretti. Si ringrazia la Serio SPA per la preziosa collaborazione.

Ricoh Italia e CNA Firenze insieme per la formazione degli stampatori e dei tipografi

Le evoluzioni tecnologiche stanno cambiando il futuro della comunicazione stampata e il modo in cui le aziende interagiscono con i clienti. Per i fornitori di servizi di stampa è quindi importante riuscire a sviluppare comunicazioni multicanale personalizzate e applicazioni di stampa innovative. Per aiutare gli stampatori a capire quali siano le possibili strade per sviluppare il business Ricoh Italia e CNA Firenze organizzano due momenti formativi che coinvolgono stampatori e tipografi.

Le opportunità del Web-to-print

Il primo incontro – a cui hanno partecipato oltre 20 aziende – si è svolto sabato 30 novembre e si è focalizzato sul Web-to-print. Tra gli aspetti sviluppati durante il workshop da Claudio Della Rossa, consulente del settore grafico e del packaging:

  • le condizioni di mercato che favoriscono lo sviluppo delle piattaforme Web-to-print
  • le caratteristiche di queste piattaforme
  • come implementare in maniera efficace una soluzione Web-to-print
  • le strategie per promuovere le vendite online

Dalla carta alla multicanalità

Il secondo workshop, a cura del consulente e formatore Emanuele Posenato, si svolgerà sabato 7 dicembre e sarà incentrato sulle opportunità per le aziende grafiche che vogliono innovare l’offerta all’insegna della multicanalità. Tra gli argomenti inclusi nel programma:

  • l’evoluzione dei servizi proposti dagli stampatori
  • come cambia la fruizione dello stampato
  • l’integrazione della stampa con le comunicazioni online
  • proporre ai clienti la multicanalità continuando però a vendere carta stampata

Questi eventi sono l’occasione per presentare il servizio Coach to Print di Ricoh che consente ai print service provider di migliorare i flussi produttivi. «Il nostro obiettivo – spiega Giorgio Bavuso, Direttore Production Printing di Ricoh Italia – è fornire agli stampatori servizi professionali affinché riescano a migliorare la produzione e a sviluppare la propria offerta andando oltre la stampa. Con Coach to Print mettiamo a disposizione un servizio di consulenza in cui i nostri specialisti analizzano i flussi di lavoro del cliente, le modalità operative e gli strumenti utilizzati. Sulla base di quanto emerso durante l’analisi Ricoh propone delle azioni per migliorare la produttività e l’efficienza della produzione. Grazie a questi servizi e all’offerta tecnologica proposta Ricoh consente agli stampatori di sviluppare un’offerta a valore aggiunto che risponde alle esigenze di personalizzazione e di integrazione tra stampa e strumenti di marketing espresse dal mercato».

Per ulteriori informazioni sull’offerta di soluzioni e servizi Ricoh dedicata alla stampa di produzione, cliccare qui!