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Il primo concorso al mondo che misura la forza tecnica di Roland

Si è svolto presso la sede centrale di Hamamatsu in Giappone dal 28 al 30 ottobre 2013 il Roland Service Engineer Award.

Roland DG Corporation, produttore di stampanti a getto d’inchiostro e sistemi 3D, ha celebrato lo SE Award, il primo concorso al mondo per la forza tecnica Roland a livello mondiale.

Svoltosi presso la sede centrale di Hamamatsu in Giappone dal 28 al 30 ottobre 2013, il concorso ha visto venti finalisti tra i tecnici provenienti da tutte le società Roland DG nel mondo, che si sono «sfidati» sulla conoscenza tecnica dei prodotti Roland.

Lo SE Award, dove SE sta per Service Engineer, si è svolto prima con delle fasi preliminari nelle varie Roland di ogni paese. I finalisti sono stati poi invitati in Giappone per il contest finale. Il concorso ha riguardato come tema la competenza sul mondo Roland Care e le operazioni di supporto tecnico alla clientela.

È stato un modo diverso per valorizzare un lavoro spesso oscuro ma fondamentale per la soddisfazione degli utenti e per la qualità del marchio.

Si è svolto presso la sede centrale di Hamamatsu in Giappone dal 28 al 30 ottobre 2013 il Roland Service Engineer Award.

Con queste parole Takaaki Koshita, General Manager della Divisione Technical Service a livello globale, ha illustrato l’obiettivo del concorso «Abbiamo voluto creare un concorso mondiale per mostrare l’esperienza che i tecnici Roland hanno coltivato e accresciuto attraverso la pratica quotidiana sul campo, dando loro la motivazione per migliorare ulteriormente le proprie competenze e la qualità complessiva del servizio tecnico offerto di Roland DG. Qualità del servizio, qualità del prodotto. È il miglior approccio per un marchio che vuole trasmettere innanzitutto fiducia e stabilità».

Il concorso persegue anche un’altra e altrettanto importante finalità: aumentare la qualità e uniformare verso l’alto i servizi di assistenza tecnica forniti da Roland Care a livello globale. Questo, grazie alla condivisione delle esperienze, dei casi e con la verifica costante del livello della squadra tecnica che cura il mondo di Roland Care.

I tecnici partecipanti si sono cimentati in una serie di prove pratiche come, per esempio, la sostituzione delle testine a getto d’inchiostro, la riparazione di macchine con diverse tipologie di guasto ed hanno affrontato anche un esame scritto per testare il livello di conoscenza dei prodotti, sia hardware sia software.

Concorrere per il primo premio a livello mondiale ha spinto i partecipanti a mostrare al meglio le proprie abilità e conoscenze, in un ambiente molto vivo ed effervescente, con tanta voglia di coinvolgersi tra i tecnici di ogni parte del mondo. Alla fine, è stato Wouwer Van de Yannig, ingegnere belga con nove anni di esperienza sul campo, che ha ottenuto il titolo di campione. «Non so nemmeno cosa dire, tanto sono emozionato! Tutto quello che so è che mi propongo sempre di fare del mio meglio in assoluto, in ogni attività quotidiana. Mi piace pensare che questo premio sia la prova del valore di quest’atteggiamento».

Fare del proprio meglio in assoluto è questo anche lo spirito di Roland e della sua squadra tecnica. Il tutto fatto in un luogo che favorisce lo scambio del know-how e delle best practices che si riflette in maniera positiva sul livello di servizio per tutti gli utenti Roland.

Carta da parati: Minimegaprint arricchisce le proposte per la decorazione degli ambienti

Dagli spazi di lavoro agli store fino alle nostre case, c’è un crescente desiderio di esclusività che si manifesta attraverso la ricerca di soluzioni sempre più caratterizzate: in questo contesto Minimegaprint, player del web to print, ha integrato la propria proposta di stampati commerciali con soluzioni di arredo e di design totalmente personalizzabili.

Accessibilità, funzionalità e massima customizzazione sono le leve che hanno spinto il reparto R&D di Minimegaprint a mettere a punto soluzioni di arredo innovative che potessero rispondere all’esigenza di materiali e design sempre diversi: pezzi unici realizzati secondo la creatività del cliente e presentati nella sezione Minimega Decor del sito.

A questi si aggiungono la collezione per bambini Minimegababy, le lettere tridimensionali autoportanti e i puzzle-tappeto (tutti realizzati in cartone riciclato) e da oggi anche la carta da parati personalizzata: non più utilizzata come semplice sfondo, la tappezzeria si nobilita diventando protagonista della trasformazione dell’ambiente, rispecchiando il gusto e la personalità di chi lo vive.

Un pattern esclusivo, un ritratto, l’immagine di un paesaggio o un motivo grafico scelto dal cliente diventano il soggetto del rivestimento che, con pochi passaggi e in totale autonomia, consentirà di rinnovare il look degli spazi a costi decisamente contenuti.

Attualmente le proposte Minimegaprint comprendono tre diverse texture: la finitura classica (rivestita in pvc), la goffrata deluxe o la liscia deluxe (pvc free). Tutte con superficie antigraffio e certificazione ignifuga, queste carte da parati offrono la garanzia di una perfetta riproduzione del disegno e colori vividi e brillanti.

Selezionata la texture è sufficiente inviare l’immagine preferita e trasmettere l’ordine: la consegna della carta, in comodi rotoli pronti per l’applicazione, avviene in pochi giorni.

Per qualsiasi dubbio sulle modalità di incollatura del rivestimento si può consultare il blog di Minimegaprint, dove una guida dettagliata accompagna l’utente dalla preparazione del muro fino alla scelta della colla e dei rulli applicatori. Tutti i passaggi sono corredati da immagini esplicative, in modo che l’operazione risulti intuitiva e veloce anche per i non addetti ai lavori.

Con i sistemi di arredo di Minimegaprint progettare un nuovo ambiente di lavoro o rendere più attraente e contemporaneo l’attuale diventa facile, stimolante e alla portata di tutti.

Rotostampa punta sul digitale: la prima Durst Rho P10 del Lazio

A sinistra Marco Di Virgilio e a destra

Rotostampa Group punta sul digitale e diventa protagonista della prima installazione di un sistema Durst Rho P10 in Lazio. A Roma e dintorni in tantissimi conoscono questa realtà attiva sul mercato da oltre 40 anni. Un vero e proprio punto di riferimento per la stampa offset e a modulo continuo che offre un servizio a 360°, dall’ideazione alla prestampa e stampa fino all’allestimento con qualsiasi tipologia di supporto e in ogni formato. Con l’investimento nella tecnologia P10, Rotostampa si pone due obiettivi: successo e innovazione, vale a dire ampliamento dell’offerta, con prodotti di qualità fotorealistica realizzati in tempi brevi e a costi competitivi. All’ampia gamma, si aggiungeranno a breve tantissime altre proposte, con un ampliamento di almeno il 50% dell’offerta. E questo grazie all’implementazione del nuovo sistema P10.

A sinistra Marco Di Virgilio con un operatore di Rotostampa, Paolo Chevalier.

Qualità e attenzione al dettaglio. Questi i plus grazie ai quali numerose agenzie ed enti pubblici scelgono i prodotti Rotostampa per allestire congressi, mostre ed eventi promozionali. Con Rho P10, alla qualità, elemento fondamentale per questi ambiti di applicazione, si aggiunge l’estrema velocità di esecuzione. Il sistema di casa Durst verrà impiegato non solo per la stampa diretta di Forex, banner e PVC, ma anche per applicazioni più ricercate come per esempio copertine su materiale specchiato, stampe a colori su cartoncini goffrati colorati e materiali trasparenti. «Può sembrare riduttivo, ma il superamento di un vincolo tecnologico che fino a ieri ha limitato il nostro campo d’azione – commenta Marco Di Virgilio, Amministratore unico di Rotostampa Group,– era il nostro primo obiettivo, che ancora di più perseguiremo, cercando di entrare nel mercato del packaging di piccola tiratura. Grazie anche al plotter da taglio Zund che lavora in linea con la nuova P10, stiamo mettendo a punto un catalogo di scatole completamente personalizzabili nei materiali, nella forma e nella finitura, che si distinguano per l’alta qualità anche nel singolo pezzo».

Per Rotostampa la tecnologia offset ha sempre rappresentato il motore della propria attività. La stampa digitale era inizialmente considerata un complemento accessorio necessario al completamento dell’offerta, ma oggi la prospettiva è cambiata. «Da mesi eravamo alla ricerca di un sistema che ampliasse la capacità del nostro reparto produttivo – dichiara Marco Di Virgilio. Partecipando a fiere e demo per sondare il mercato e cercare il sistema più adatto alle nostre necessità abbiamo sentito parlare di Durst. Ci siamo incuriositi e proprio nel momento in cui stavamo per fare la nostra scelta, abbiamo deciso di approfondire la conoscenza della tecnologia P10, prendendo contatti commerciali con l’azienda». I plus di Durst Rho P10 erano già evidenti sulla carta: ottimo rapporto qualità/prezzo per un sistema digitale che prometteva risultati superiori a qualsiasi altra proposta attualmente disponibile sul mercato. «Questo ci ha convinto a rivedere il budget inizialmente messo a disposizione per dotarci di una soluzione digitale per la stampa diretta con prestazioni industriali».

Da qui il viaggio a Bressanone per vedere in azione P10 e confermare ufficialmente l’acquisto. Il sistema Durst si è rivelato assolutamente all’altezza delle aspettative, comprovando la possibilità di stampare su qualsiasi supporto alla massima risoluzione senza compromettere la produttività. «Una promozione a pieni voti – osserva Di Virgilio. Numerosi altri brand promettono massima risoluzione ma sempre a discapito della velocità. Nella nostra struttura questo avrebbe creato un grave problema sia produttivo, visti i tempi di consegna sempre più stretti, che commerciale, imponendo per il singolo pezzo prezzi troppo alti. La nuova P10 è sicuramente un investimento molto importante, anche perché siamo convinti che se sfruttata nelle sue reali potenzialità potremo essere molto competitivi anche rispetto a chi utilizza altre tecnologie entry level».

Molto apprezzati anche l’approccio e la gestione della trattativa: «Le caratteristiche e le potenzialità di P10 ci sono state descritte in modo molto oggettivo. Il nostro commerciale Durst di riferimento, Marco De Angelis, è stato chiaro e trasparente. Caratteristiche non comuni a tutti i venditori. Durst, dal canto suo, ci sta supportando in ogni nostra esigenza, a partire dalla consegna in un mese».

Il sistema P10 scelto da Rotostampa è dotato del bianco che risulterà fondamentale per la realizzazione di numerose applicazioni particolarmente richieste dal mercato. «Da sempre la nostra azienda è sinonimo di qualità e innovazione. Con Rho P10 puntiamo senz’altro a confermaci realtà di riferimento sul mercato, mirando a soddisfare le esigenze emergenti della nostra clientela, per lo più costituita da piccole e medie imprese con commesse estremamente frammentate. P10 ci darà sicuramente una marcia in più per affrontare questa sfida». Il sistema è già pienamente operativo e, in base alle previsioni aziendali, coprirà il turno completo entro la prossima primavera.

Il World Print Summit di Ipex 2014 acquista slancio

Sono stati resi noti gli ultimi dettagli sul tanto atteso World Print Summit, che si svolgerà nel corso di Ipex 2014 presso l’ExCeL London (dal 24 al 29 marzo 2014) e in cui parteciperanno esponenti di alto livello e leader di pensiero strategico: presenterà un programma di contenuti rilevanti che definiranno il settore della stampa in rapida evoluzione.

Con la presenza di 15 autorevoli e coinvolgenti relatori e 25 presentazioni approfondite sul futuro della stampa, questo forum permetterà agli stampatori di accedere in maniera esclusiva a contenuti mai discussi prima che tratteranno importanti approfondimenti sul ruolo mutevole e sulla potenza della stampa.

Il summit, che avrà come tema principale la redditività e il progresso, vedrà la partecipazione di un gran numero di personalità, con leader di pensiero del settore come Frank Romano (Rochester Institute of Technology), Patrick Martell (St. Ives Group), Benny Landa (Landa) e Barry Hibbert (Polestar) che discuteranno ed esamineranno le tendenze, le innovazioni e le insidie del settore della stampa in ripresa.

Altri momenti importanti saranno gli interventi dell’eminente futurologo e autore Richard Watson che prenderà in esame l’immediato futuro della stampa per aiutare gli stampatori ad adottare le decisioni strategiche giuste e farà previsioni in merito allo sviluppo del settore della stampa per i prossimi 25 anni. Oltre a Richard Watson, interverrà anche Clive Humby, principale ideatore della Tesco Clubcard, che condividerà la sua esperienza con i grossi dati e la userà per promuovere la fedeltà cercando di capire i clienti degli stampatori attraverso la stampa.

Frank Romano, professore emerito del Rochester Institute of Technology e personalità autorevole riconosciuta a livello internazionale, docente di tecniche di vendita e strategie di contatto con i clienti, commenta: «Gli stampatori di tutto il mondo si incontrano ogni quattro anni nel Regno Unito a Ipex per conoscere le innovazioni più recenti da piccoli e grandi espositori. Nel corso degli anni, Ipex ha assistito a importanti innovazioni nella stampa offset e all’introduzione delle prime macchine da stampa a colori digitali. Sono un grande sostenitore dell’evento e per me sarà un onore presenziare al World Print Summit di Ipex 2014. Vi aspettiamo.»

«Sono molto felice di prender parte al World Print Summit a Ipex 2014,» dichiara Barry Hibbert, direttore generale di Polestar. «Considerata la presenza di famosi leader di pensiero del settore della stampa e dei media, il valore dei relatori presenti testimonia l’importanza di un evento internazionale di grande rilevanza storica. Si tratta di un aspetto importante perché, nonostante sia comunemente noto che operiamo in una situazione economica molto difficile, non tutti si rendono conto di quanto questo settore sia solido e di come sia ancora possibile avere successo al suo interno. La stampa ha costantemente dimostrato di essere un modello aziendale solido e, anche se dobbiamo accettare i canali digitali e online, il passato ci insegna che la stampa deve avere una posizione preminente nelle nostre attività. Gli attuali risultati conseguiti da Polestar testimoniano che la stampa è ancora una forza che fa sentire il proprio peso. Penso che questo aspetto risulterà evidente a Ipex 2014 e attraverso gli approfondimenti proposti al World Print Summit.»

Benny Landa, fondatore e CEO di Landa, aggiunge: «Il World Print Summit di Ipex 2014 rappresenta un forum per i leader del settore dove esplorare i fattori che influenzano il mondo della stampa, dalle opinioni dei consumatori e dei fornitori di servizi alle nuove tecnologie come Nanography™, in cui preannuncia un cambiamento di paradigma per la stampa nel XXI secolo.»

Clive Humby, principale ideatore della Tesco Clubcard, commenta: «Sono molto felice che mi sia stato chiesto di intervenire a Ipex 2014. Sembra che ultimamente i grossi dati facciano spesso notizia e, nel mondo globale e competitivo dove tutti noi lavoriamo, è importante usarli in maniera efficace.»

Richard Watson, eminente futurologo e autore di The Future Files, dichiara: «È un piacere per me intervenire a Ipex 2014. Come tanti altri settori, anche la stampa sta vivendo un momento di grandi cambiamenti dovuti all’impatto del mondo digitale e non ancora del tutto conosciuti. Sono impaziente di potere esplorare alcuni degli scenari possibili per questo settore così affascinante.»

«Questo evento è stato sviluppato per ispirare e fare incontrare relatori di grande calibro e lungimiranza provenienti dalla supply chain internazionale della stampa,» dichiara Ruth Clougherty, produttore di contenuti del World Print Summit di Ipex 2014. «I nostri autorevoli relatori, che prenderanno la parola in un modernissimo auditorio, susciteranno sicuramente accesi dibattiti su come avere successo in questo agile e competitivo settore della stampa. Si tratta di relatori che sono entrati in mercati dove altri non hanno osato addentrarsi, che hanno investito in nuove tecnologie evitate da altri e che hanno avuto il coraggio di creare una cultura dell’esplorazione, del fallimento e dell’innovazione. Il World Print Summit è un evento da non perdere.»

Da Epson la carta fotografica per applicazioni artistiche

Da Epson Japanese Kozo Paper Thin, un nuovo supporto ispirato al Giappone, con un peso di 34 gr/m²: traslucido in fibra naturale a base di gelso per la stampa a getto d’inchiostro è particolarmente resistente e durevole nel tempo. La sua finitura patinata, unita agli inchiostri, assicura un’elevata densità del colore. Grazie a questa caratteristica, la carta Japanese Kozo Paper Thin è particolarmente adatta per la fotografia, le riproduzioni artistiche e l’interior design. Con la sua introduzione si aprono nuove possibilità nel campo dell’arte: artisti e fotografi, infatti, potranno disporre di un nuovo strumento per realizzare opere d’arte uniche nel loro genere.

Il kozo è un tipo di gelso utilizzato in Asia e Giappone per produrre la carta. Nonostante il suo peso ridotto e la trama fine, questo nuovo tipo di carta di alta qualità offerto da Epson assicura un’elevata resistenza grazie alle fibre di kozo, che lo rendono particolarmente adatto per la creazione di opere d’arte resistenti all’umidità che durano nel tempo. Pur trattandosi di un supporto traslucido, la carta Japanese Kozo Paper Thin garantisce un’elevata saturazione dei colori, per risultati di altissima qualità.

Renato Sangalli, Business Manager ProGraphics di Epson Italia, ha dichiarato: «L’introduzione della carta Kozo di Epson avviene in un momento in cui progettisti e artisti richiedono supporti nuovi e alternativi che, se utilizzati insieme alla tecnologia, consentono di creare opere d’arte originali in grado di catturare l’attenzione. Japanese Kozo Paper Thin di Epson risponde perfettamente a questa esigenza grazie alla sua semplicità di utilizzo con le stampanti e alla perfetta combinazione tra peso ridotto, resistenza, traslucenza ed elevata saturazione dei colori».

Progettata per semplificare la stampa, Japanese Kozo Paper Thin consente di realizzare diverse tipologie di stampe, dai paraventi giapponesi ai divisori, fino alle finestre di carta.  Questo tipo di carta può anche essere utilizzato per un’ampia gamma di applicazioni, tra cui il kakemono, un rotolo da appendere al muro tipico della cultura giapponese sul quale è raffigurata una calligrafia. La carta Kozo, inoltre, è ideale per l’applicazione su cornici in legno. Grazie alla sua eccezionale flessibilità, gli artisti possono dare libero sfogo alla loro creatività utilizzando un supporto che si ispira alla tradizione giapponese.

Questo nuovo tipo di carta nasce dalla collaborazione tra Epson e Gary Wornell, noto artista e fotografo di fama mondiale. Da oltre dieci anni, Wornell crea opere d’arte utilizzando le stampanti Epson. La sua abilità e la sua sensibilità artistica, unite al know-how e all’esperienza di Epson a livello commerciale e produttivo, hanno consentito lo sviluppo di un prodotto innovativo ispirato alla tradizione giapponese e alla tecnologia moderna.

Japanese Kozo Paper Thin, disponibile a partire dal 7 dicembre, fa parte della gamma di supporti SignatureWorthy di Epson.

Caratteristiche principali:

Peso di soli 34 gr/m²
Supporto traslucido
Ideale per l’uso con gli inchiostri UltraChrome HDR e UltraChrome K3 con Vivid Magenta
Supporto per stampa a getto d’inchiostro con fibre naturali a base di gelso
Pellicola rimovibile sul retro per una maggiore resistenza durante il processo di stampa
Compatibile con le stampanti SP4900, SP-7900, SP9900, SP7890, SP9890 e SP11880
Disponibile in rotoli da 432 mm x 10 m e da 610 mm x 10 m a partire da novembre 2013 e in rotoli da 1.118 mm x 10 m nel 2014
Elevata saturazione dei colori

 

Minimegaprint investe, all’insegna di produttività e versatilità

 

Il percorso di Minimegaprint nel segmento display, espositori e allestimenti è in costante crescita: il Web to print ha puntato molto sull’innovazione dell’offerta di applicazioni inkjet UV per la decorazione di pdv, Gdo e temporary store, incrementando considerevolmente i volumi sul rigido.

Per fare fronte all’esigenza di una maggiore produttività e per diversificare ulteriormente l’offerta l’azienda romana in occasione di Viscom 2013 ha ufficializzato l’acquisto del nuovo plotter da taglio Kongsberg XP in configurazione full con Conveyor.

Siglato all’ultimo Viscom di ottobre l’acquisto del plotter Kongsberg XP con Conveyor.

«La scelta di questa nuova tecnologia nasce dal bisogno di una sempre maggiore velocità di esecuzione, produttività e versatilità nella gestione di materiali nuovi e molto diversi tra loro. Le applicazioni che proponiamo spaziano dal Reboard all’alluminio, dai vari sandwich fino a 55 mm di spessore al Dibond e Plexiglass, puntando alla qualità dei sagomati esteticamente privi di imperfezioni» afferma Marco Biancavilla, co-fondatore di Minimegaprint. «Abbiamo condiviso con il nostro partner storico B+B International l’esigenza di una maggiore flessibilità nel taglio unita a un raddoppio della capacità produttiva e la soluzione che ci è stata proposta ci soddisfa pienamente. Kongsberg XP è in grado di produrre sia la singola unità che tirature su larga scala, anche per lavori complessi: queste caratteristiche sono fondamentali per noi, perché consentono di gestire efficacemente sia la piccola commessa che ordinativi importanti, su cui offriamo l’esclusivo servizio «chiavi in mano», che prevede la consegna e l’allestimento in loco indipendentemente da quanti siano gli indirizzi di spedizione».

Il nuovo sistema Kongsberg XP per taglio, cordonatura e fresa andrà ad affiancare il plotter Kongsberg XL – già operativo in azienda da qualche anno: una soluzione performante che Minimegaprint ha utilizzato non solo per potenziare il range prodotti ma anche per offrire ai clienti servizi innovativi. Massima efficienza dei flussi diversificati, qualità dei prodotti e tempi di consegna ridotti sono garantiti dalla combinazione vincente tra hardware e software: la pre-produzione si avvale infatti di software Esko I-Cut Suite che controllano sia la prestampa (i-Cut Preflight) che il file di stampa (i-Cut Layout) e grazie alla recente introduzione di Esko Automation Engine, il workflow è totalmente automatizzato.

La totale automatizzazione del cambio e della calibratura degli utensili da taglio, il taglio a 45° e la cordonatura unitamente al Conveyor, che velocizza l’operazione di carico e scarico dei materiali, consentono di aumentare la produttività; anche la rapidità e la pulizia della fresa sono peculiarità importanti sia per la qualità delle applicazioni che per l’ambiente di lavoro.

Con l’implementazione del nuovo Kongsberg XP, che sarà operativo a ciclo continuo, Minimegaprint punta ad ampliare ulteriormente la propria gamma di espositori, display, strutture e complementi di arredo con una qualità eccellente sia nella stampa che nella rifinitura, garantendo al cliente il miglior rapporto qualità/prezzo.

Tra le molte proposte oggi disponibili sul sito, dove la precisione del taglio fa sicuramente la differenza assicurando output con standard qualitativi molto elevati, ricordiamo le collezioni esclusive Minimegababy e Minimegadecor, le lettere autoportanti Lettera-MI e la vasta gamma di espositori da terra e da tavolo senza dimenticare le innumerevoli soluzioni per le stampe di piccolo e grande formato.

Acquisti verdi: cosa ne pensano i consumatori europei? La risposta in uno studio della Commissione Europea

Da uno studio condotto dalla Commissione Europea è emerso che i consumatori prediligono l’acquisto di prodotti ecosostenibili, a patto che i vendor siano in grado di dimostrare le credenziali green. Ricoh aiuta i fornitori di servizi di stampa a ridurre l’impatto ambientale mediante un programma di sostenibilità.

I consumatori europei sono favorevoli agli acquisti verdi e sarebbero disposti a pagare di più per acquistare prodotti ecocompatibili a patto di avere la certezza che lo siano veramente. Questo è quanto emerge da uno studio[1] che la Commissione Europea ha condotto coinvolgendo 25.568 persone di 28 stati membri dell’Unione Europea. L’80% del campione ha affermato di essere disposto ad acquistare prodotti ecosostenibili anche se questi hanno un prezzo maggiore rispetto a quelli che non lo sono. La maggioranza del campione è convinta che l’acquisto di prodotti green possa fare la differenza per l’ambiente (89%) e che essi abbiano la stessa qualità degli altri.

I consumatori chiedono però chiarezza ai produttori. Quando effettuano un acquisto green vogliono avere la certezza delle credenziali ecosostenibili. Solo poco più della metà del campione dice di ricevere informazioni esaustive a proposito dell’impatto ambientale dei prodotti che acquista e utilizza. I consumatori trovano difficoltà anche perché le informazioni green fornite dai diversi produttori non sono uniformi per cui è difficile comparare i differenti prodotti. Questa situazione danneggia non solo i consumatori ma anche gli stessi produttori vanificando gli sforzi verso lo sviluppo di soluzioni green.

«Nel report – afferma Roberto Ghibaudo, Direttore Service, Quality and Environment di Ricoh Italiala Commissione Europea ha affermato che i produttori che vogliono mettere in evidenza le proprie performance ambientali si trovano di fronte a molti ostacoli come per esempio l’esistenza di differenti metodologie promosse da organizzazioni pubbliche e private per la misurazione delle credenziali ambientali. La Commissione Europea sta lavorando per favorire un mercato green unico armonizzando le modalità di misurazione dell’impatto ambientale dei prodotti. Questo aumenterebbe la fiducia dei consumatori, ma anche delle aziende e degli azionisti».

C’è poi un altro aspetto che emerge dallo studio: molti consumatori diffidano di quanto i produttori affermano in merito alle proprie performance ambientali e alle credenziali green delle aziende e chiedono report dettagliati a riguardo e informazioni su come questi aspetti vengono sviluppati e monitorati.

«La strategia Ricoh – spiega Massimo Pilla, TQM/CSR & Environment Manager di Ricoh Italia – punta alla sostenibilità, mappando e monitorando tutti gli aspetti connessi e prendendo in considerazione il ciclo di vita dei prodotti e dei processi correlati (produzione, raccolta e smaltimento rifiuti, riciclo…). Inoltre, l’impegno di Ricoh nei confronti dell’ambiente non si limita alla riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività, ma si estende a quelle dei clienti, dei partner, dei fornitori in un unico meccanismo green virtuoso».

Il Carbon Balanced Printing Programme

Un numero sempre maggiore di fornitori di servizi di stampa sta cercando di dare al proprio business un’impronta green innovando i flussi di lavoro in un’ottica di sostenibilità.

«Analizzando le esigenze espresse dal mercato – spiega Giorgio Bavuso, Direttore Production Printing di Ricoh Italia – Ricoh ha sviluppato il Carbon Balanced Printing Programme. Basato su una metodologia appositamente pensata per il settore della stampa di produzione, questo programma permette di calcolare le emissioni di CO2 connesse a ciascun lavoro prodotto, di ridurle il più possibile e di neutralizzare le emissioni residue e inevitabili attraverso progetti di compensazione certificati».

Il Carbon Balanced Printing Programme di Ricoh, disponibile anche per il mercato italiano, si sviluppa in tre fasi: analisi – ottimizzazione – neutralizzazione.

Analisi: Il programma ha inizio con un’analisi dettagliata delle emissioni annuali connesse alle attività di stampa. Vengono presi in considerazione le tipologie di carta utilizzata e i consumi energetici, ma anche la distanza tra il cliente e i centri di assistenza tecnica.

Ottimizzazione: In questa seconda fase vengono individuate tecnologie, modalità di stampa e best practice sostenibili per minimizzare i consumi energetici e gli eventuali sprechi. Viene per esempio analizzato il tipo di carta abitualmente utilizzato per cercare alternative a minor impatto e vengono ridefiniti i cicli di lavoro e la gestione dei rifiuti.

Neutralizzazione: anche dopo aver adottato tutte le misure possibili per ottimizzare il processo di produzione e ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, rimane comunque una percentuale residua di emissioni di CO2 che non è possibile eliminare. Queste emissioni residue vengono compensate mediante progetti a energia pulita, sviluppati dalle Nazioni Unite, in cui Ricoh investe.


[1] “Attitudes of Europeans towards building the single market for green products”

Printing e Converting Made in Italy all’insegna della stabilità

Sostanzialmente stabile l’andamento dell’industria dei costruttori italiani di macchine per il printing e converting. È quanto emerge dall’indagine trimestrale qualitativa realizzata da Acimga, l’associazione confindustriale che raggruppa le aziende del settore.

Sul fronte del fatturato interno il 50% delle aziende partecipanti all’indagine ha dichiarato che il trimestre preso in esame si è chiuso stabilmente confermando un trend già evidenziato nella precedente indagine trimestrale. E per gli ultimi mesi del 2013 la maggior parte degli operatori (46%) non prevede variazioni; inoltre, per la prima volta dal 2011, il saldo tra ottimisti (33%) e pessimisti (21%) torna a essere positivo.

Analoga situazione per il fatturato estero: il 48% degli intervistati ha dichiarato stabilità del proprio fatturato e delle attese di fine anno. Interessante segnalare che nessuna azienda prevede una flessione.

Ancora difficile invece l’andamento degli ordini interni nel terzo trimestre anche se il 50% delle imprese intervistate sottolinea la tendenza a una maggiore stabilità entro l’anno.

La vocazione esportativa, l’83% del fatturato del settore raggiunge i mercati mondiali, si conferma la forza trainante del settore. Nel periodo osservato oltre la metà delle aziende (52%) ha dichiarato un andamento consolidato degli ordini esteri, il 26% li ha incrementati.

Per l’ultima parte dell’anno aumentano le attese di stabilità (65% degli operatori) come pure quelle di incremento degli ordinativi (35% delle imprese).

Confortanti i dati relativi al livello occupazionale. Nel trimestre luglio-settembre il numero di addetti è rimasto invariato per il 92% delle imprese e il restante 8% registra una crescita. Per gli ultimi tre mesi dell’anno le imprese che prevedono di mantenere invariato il livello occupazionale ammontano all’88%; pari all’8% è la percentuale delle imprese che ha in programma di assumere.

 

Prima edizione del Premio Giuseppe Musmeci

Il 23 novembre 2013 alle ore 10 verrà premiato il vincitore del primo Concorso Nazionale Calendari intitolato a Giuseppe Musmeci, iniziativa all’interno dell’evento di inizio anno dell’istituto Pavoniano Artigianelli (evento principale) che si rivolge a tutte le scuole grafiche italiane per la realizzazione di un calendario e che ripropone i cardini stilistisci e filosofici della figura di Musmeci: continuità alla tradizione del Calendario Fontegrafica e insieme un’occasione alle scuole e alle nuove generazioni di grafici e creativi che sposa alla perfezione la mission di Fontegrafica.

Il tema del concorso è la calligrafia, arte che ha sempre appassionato il padre Musmeci e che continua ad appassionare: le caratteristiche dello stampato devono interpretare l’argomento come «tema universale di comunicazione e misura armonica della bellezza che governa le lettere all’interno di uno stampato».

I lavori giunti presso la sede di ACSC sono moltissimi, più di 200! La giuria, composta da Corrado Musmeci, Claudia Neri, Carola Goglio, Massimo Dradi e Luca Barcellona, si è riunita lo scorso 5 novembre e ha decretato i dieci finalisti. Da questa data in poi gli stampati sono stati pubblicati su un sito dedicato dove sarà possibile votare il preferito. Vota  anche tu il calendario che preferisci tra i dieci selezionati: la giuria terrà conto del tuo giudizio per decretare il vincitore!

Ma le sorprese non finiscono qui: il vincitore del concorso Premio Giuseppe Musmeci vedrà la grafica del suo lavoro stampata sui prodotti Fontegrafica per il 2014, calendario compreso.

L’appuntamento per tutti è quindi il giorno 23 novembre 2013 dalle ore 10 presso il Teatro Pavoni, via B. Crespi, 30 Milano. per la premiazione del vincitore e di tutti i dieci finalisti all’interno di un evento dedicato in cui è previsto anche un rinfresco.

Modificate le tasse per aumentare l’uso del marchio europeo

È stato appena varato un nuovo regolamento per aumentare l’uso del marchio europeo Ecolabel e incoraggiare l’impegno continuativo nel programma. La tassa di deposito massima per le PMI non sarà superiore a 600 euro. Questa sarà ridotta del 30% per i richiedenti registrati nell’ambito del sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas) o del 15% per i richiedenti certificati nell’ambito della norma ISO 14001. La tassa annuale per le PMI sarà ridotta di almeno il 25%.

Ecolabel UE (Regolamento CE n. 66/2010) è il marchio dell´Unione europea di qualità ecologica che premia i prodotti e i servizi migliori dal punto di vista ambientale. Un fiore è il simbolo della certificazione europea, che contraddistingue prodotti e servizi a minor impatto ambientale. Tali prodotti possono così diversificarsi dai concorrenti presenti sul mercato, mantenendo comunque elevati standard prestazionali. Infatti, l´etichetta attesta che il prodotto o il servizio ha un ridotto impatto ambientale nel suo intero ciclo di vita.

Per i produttori, l´Ecolabel europeo può essere una opportunità per poter dimostrare l´impegno e l´attenzione alle problematiche ambientali in un mercato sempre più sensibile a queste tematiche. Per i consumatori è la via migliore per identificare e comprare prodotti che rispettano l´ambiente, scegliere e acquistare servizi a minimo impatto.

L´ottenimento del marchio costituisce un attestato di eccellenza che viene rilasciato solo a quei prodotti/servizi che hanno un ridotto impatto ambientale. I criteri sono periodicamente sottoposti a revisione e resi più restrittivi per favorire il miglioramento continuo della qualità ambientale dei prodotti e servizi.

Per info sulla rifuzione della tassa di deposito consultare direttamente il comunicato emesso dalla Commissione Europea.