RafCycle è il programma, sviluppato da UPM Raflatac, per la valorizzazione e il riciclaggio degli scarti derivanti dai materiali autoadesivi, altrimenti destinati allo smaltimento nelle discariche.
Nell’ambito delle arti grafiche il settore dei materiale autoadesivi è uno fra quelli maggiormente orientato verso l’innovazione, ma ha come «unico» grande handicap quello dell’ampio volume di scarti-rifiuti che vengono generati lungo il processo, come spiega Stefano Pistoni, Regional Sales Manager di UPM Raflatac – divisione Engineered Materials di UPM Kymmene – che si occupa della produzione e fornitura di materiali autoadesivi per etichette. «Negli ultimi anni tutte le associazioni di categoria a livello locale e internazionale si stanno muovendo per trovare delle soluzioni di smaltimento più sostenibili. UPM Raflatac ha investito tempo e risorse ed è riuscita a realizzare RafCycle, che consente di trasformare, in maniera vantaggiosa, i sottoprodotti generati durante il ciclo di vita dei materiali autoadesivi in materie prime sostenibili. Offre numerosi vantaggi agli stampatori, ai confezionatori e all’intero settore dell’etichettatura: oltre a ridurre il conferimento in discarica per questa tipologia di rifiuti offre, nella maggior parte dei casi, un interessante risparmio economico. Questo servizio innovativo è stato reso possibile perché UPM è una realtà “integrata”, nel senso che produciamo materiale autoadesivo, ma siamo fondamentalmente un gruppo di cartiere: questo ci permette di avere delle sinergie di gruppo che non sono riscontrabili in altre organizzazioni meno ampie o, perlomeno, non a livello globale».
