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Efi, workflow veloci, efficienti e remunerativi

Tutti i livelli di automazione raggiungibili con Fiery JobFlow

I flussi di lavoro in prestampa sono sempre stati oggetto di continue implementazioni per quanto riguarda l’automazione dei processi. E mai come in questo momento, nell’era delle piccole tirature e dei tempi di consegna ultrarapidi, si fa sentire l’esigenza di workflow veloci, efficienti e soprattutto remunerativi.

Tuttavia gli stampatori sono spesso preoccupati dell’investimento da sostenere per ammodernare il proprio workflow di stampa o per crearne uno ex novo. Abbiamo chiesto allora ad Alessandro Bellotti, senior sales development manager di Fiery, di spiegarci come è cambiato il mercato negli ultimi anni e quali opportunità si possono sfruttare oggi per avvicinarsi senza troppi scossoni il complesso tema dei flussi di prestampa.

Il valore cruciale della prestampa automatizzata

Esistono infatti molti percorsi per fare comprendere alle aziende il valore aggiunto di queste implementazioni e come l’investimento sostenuto possa essere rapidamente ammortizzato. «È vero, c’è una certa diffidenza tra gli stampatori», esordisce il manager Fiery. «E questo è dovuto principalmente al fatto che esiste ancora un grande asimmetria informativa su questo tema complesso. Un recente sondaggio di InfoTrends condotto su più di 200 fornitori di servizi di stampa mostra che circa il 50% dei rispondenti è convinto che il ritorno sull’investimento di un workflow sia poco chiaro o impossibile da quantificare mentre il 45% ritiene che l’automazione dei flussi di lavoro sia una scelta troppo costosa mentre. A questo si aggiunga il fatto che oltre il 23% del campione pensa di non avere le competenze necessarie per implementare una maggiore automazione. Tutto ciò dimostra che il mercato non è ancora pronto e che c’è ancora molto diffidenza verso un mondo altamente digitalizzato che non si conosce. E che quindi intimorisce».

«Se si parla di hardware il cliente è ben preparato e sa valutare e anche apprezzare le singole soluzioni, ma quando si tratta di flussi di lavoro le cose stanno diversamente perché lo stampatore, anche quello più grande, non ha una piena dimestichezza con questi argomenti. Si nutre quindi di atteggiamenti e abitudini del passato. Tuttavia, quando si comincia a proporre argomentazioni legate al contenimento dei costi e alla ricerca di marginalità dell’azienda, allora tutto cambia», sostiene Bellotti. «I manager iniziano a drizzare le orecchie e ad apprezzare le dinamiche produttive che portano a una riduzione dei costi di processo. Non solo, la possibilità di ridurre gli errori nascosti nei file, e al tempo stesso correggerli, aumentando quindi l’efficienza dei processi, inizia a insinuarsi nella mentalità degli stampatori e a incoraggiarli a fare delle prove, se non proprio dei tentativi».

Dall’acquisto all’ammortamento

Ogni stampatore pensa inoltre di avere un’esigenza personale di workflow che necessiti di un percorso molto customizzato, forse troppo. Molto spesso si tratta invece di un iter di sviluppo standardizzato che i produttori di soluzioni di prepress automation conoscono bene sulla scorta di implementazioni già fatte con precedenti clienti.

Di tutt’altro tipo è invece l’approccio che Fiery ha introdotto con il lancio sul mercato del flusso di lavoro Fiery JobFlow: «Abbiamo deciso di raggiungere i clienti in maniera indiretta attraverso l’inserimento del flusso di lavoro JobFlow Base all’interno di tutti i nostri sistemi Fiery esterni. In tal modo gli stampatori già hanno la piattaforma Fiery disponibile di default e, se vogliono, possono decidere di implementarla a piacimento, in piena libertà. In ogni caso possono utilizzarla in modalità “free” perché è già presente nella sua versione base gratuita. Questo offre l’opportunità di imparare da soli a gestire i flussi di lavoro su un livello di automazione minimo per poi procedere, una volta acquisito un minimo di dimestichezza, verso l’upgrade di soluzioni più sofisticate e integrate», spiega Bellotti.

In questo modo, senza fare alcun investimento, i clienti possono installare facilmente e provare JobFlow Base senza chiedere nulla a nessuno, riuscendo anche a lavorare con qualsiasi sistema operativo. «Con questo metodo stiamo lentamente conquistando la fiducia degli stampatori, anche quelli più scettici e resistenti. E i risultati si vedono già».

Integrazione e Roi

Con livelli upgradati di JobFlow è possibile integrare le macchine fuori linea con un semplice click, che può essere veicolato semplicemente via web. Ma non è finita. È infatti possibile pilotare altre tipologie di macchine, come ad esempio quelle di verniciatura Uv, integrando queste soluzioni in un flusso di lavoro automatizzato. Si tratta quindi di una soluzione pressoché generalista, nel senso che può essere allacciata e interconnessa a tantissimi altri sistemi e software, ma nello stesso tempo è possibile personalizzarla al massimo a seconda delle specificità del suo utilizzo settoriale. Comprendo quindi molte fasce di prezzo.

«In realtà il posizionamento di prezzo si pone in una fascia medio-bassa andando a intercettare la vasta platea di quegli stampatori sempre più consapevoli del risparmio dei costi e soprattutto del recupero dell’investimento», spiega il manager Fiery. «Queste soluzioni di automazione, oltre a elevare il livello di produttività ed evitare spiacevoli sorprese, permettono infatti di eliminare i colli di bottiglia ed evitare lunghe attese nell’elaborazione dei lavori. Ma soprattutto consentono di impiegare meglio i propri addetti impegnandoli in altre operazioni che hanno un margine di profitto maggiore».

«Abbiamo inoltre messo a disposizione dei clienti un calcolatore del ritorno dell’investimento. Si chiama Roi Calculator e permette a qualsiasi azienda di inserire i propri dati per ottenere un calcolo di quanto tempo occorre, in termini di mesi, per avere un ritorno dell’investimento», conclude Bellotti. «E da quel momento in avanti la marginalità è assicurata».

Mondi investe nella carta funzionale con effetto barriera Ultimate

Mondi sta investendo 16 milioni di euro nella nuova tecnologia che servirà a produrre la gamma di imballaggi Ultimate, realizzata con carta funzionale con effetto barriera. Questa soluzione in base carta ed estremamente protettiva per gli alimenti soddisfa la crescente domanda dei clienti in quanto a imballaggi sostenibili che contribuiscono all’economia circolare.

Una nuova integrazione che amplia il portfolio Mondi di carta funzionale con effetto barriera, poiché fornisce una soluzione di imballaggio in base carta altamente protettiva per alimenti, siano essi cibi essiccati o latte in polvere, ma anche per applicazioni destinate al settore della casa e della cura personale. Questi prodotti necessitano infatti di un imballaggio che offra la giusta protezione da vapore acqueo e ossigeno e che possa garantire una durata maggiore. Gli attuali standard industriali per raggiungere questo livello di protezione sono permeati da soluzioni non riciclabili fatte in plastica o rivestite in alluminio. La gamma “Ultimate” Mondi di carta funzionale con effetto barriera è progettata per essere riciclata nei flussi di riciclo della carta esistenti in tutta Europa, mentre fornisce la necessaria protezione del prodotto.

Le prime prove svolte con la gamma di carta funzionale con effetto barriera Ultimate hanno mostrato risultati positivi sia per i clienti sia per i consumatori, il che indica che questa soluzione in base carta è ampiamente accettata e preferita rispetto all’alluminio non riciclabile e alle alternative in base plastica.

L’investimento presso l’impianto di Solec in Polonia consente a Mondi di produrre carta funzionale con elevato effetto barriera in larga scala, utilizzando tecnologia all’avanguardia e processi efficienti. Grazie alla catena di valore integrata ed esclusiva dell’azienda, Mondi può occuparsi internamente di tutte le fasi: dalla produzione al rivestimento, fino alla stampa e alla conversione nel prodotto di imballaggio finale. Questo consente ai clienti di usufruire di una soluzione efficiente per le loro necessità di imballaggio.

L’inizio della produzione in scala industriale della carta funzionale con effetto barriera Ultimate è previsto per il primo trimestre del 2024.

Le innovazioni di Durst in anteprima a Labelexpo Europe 2023

Il settore delle etichette e degli imballaggi flessibili riveste un’importanza sempre più strategica per Durst Group che, con i sistemi di stampa in bobina della famiglia TAU RSC, offre una gamma completa di soluzioni all’avanguardia disponibili in differenti versioni, per adattarsi specificatamente alle necessità produttive del singolo cliente.

Il principale plus riconosciuto alle stampanti TAU RSC è la produttività paragonabile a quella della flessografia, anche in ambienti operativi 24/7, con TCO competitivo anche per la realizzazione di progetti complessi. Particolarmente apprezzata anche la gamma di inchiostri UV proprietari, tutti certificati Greenguard Gold, che assicurano massima versatilità applicativa, ampio color gamut ed eccellente resistenza all’abrasione su diverse tipologie di supporti.

“Dopo il vero è proprio exploit conosciuto durante gli anni della pandemia, nel corso dei quali ha fatto da traino all’intero mercato della stampa digitale, il comparto del label continua a dimostrarsi particolarmente dinamico”, afferma Alberto Bassanello, direttore Vendite Italia di Durst Group. Grande attesa quindi per la partecipazione di Durst a Labelexpo Europe 2023, dove il gruppo altoatesino presenterà in anteprima assoluta importanti novità tecnologiche messe a punto per incrementare ulteriormente le performance dei sistemi TAU RSC, non solo a livello di hardware, ma anche in ambito di software ed elettronica. Innovazioni sviluppate appositamente dal reparto R&D interno di Durst in risposta alle più recenti tendenze del mercato, che vanno dalla produttività alla sensibilità ambientale, fino alla massima automazione di processo. Richieste emerse anche nel corso di eventi esclusivi di networking come Durst Beyond, che lo scorso aprile ha chiamato a raccolta, presso l’headquarter di Bressanone, leader del settore, clienti e partner provenienti da tutto il mondo.

“I sistemi della gamma TAU rispondono già efficacemente a requisiti fondamentali come produttività, qualità di stampa e affidabilità a 360°, come ci riconoscono i clienti di tutto il mondo”, commenta Bassanello. “Allo stesso modo, il tema della sostenibilità rappresenta da tempo un fil rouge che permea la nostra attività, sia a livello corporate, sia di produzione. I nostri sistemi, infatti, sono progettati per ridurre al minimo l’impatto ambientale dei processi, così come gli inchiostri proprietari, formulati per rispettare le più rigide certificazioni in ambito di ecocompatibilità e sicurezza”.

Saranno dunque l’automazione e l’ottimizzazione dei processi a essere al centro della partecipazione di Durst a Labelexpo Europe, con soluzioni che permetteranno di raggiungere livelli ancora superiori in termini di performance. Una delle richieste più rilevanti nel settore della stampa digitale di etichette è, infatti, la possibilità di far lavorare i sistemi di stampa in sincronia con altre tecnologie, al fine di aumentare la produttività e l’efficienza, riducendo i tempi di fermo macchina necessari per il set-up e il cambio di materiali e inchiostri.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara riceve i vertici di ENIP-GCT

Un piacevole incontro durante il quale il Presidente ENIP-GCT Marco Spada e il direttore Tommaso Savio Martnico sono stati ricevuti dal Ministro Valditara presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito per parlare di Istruzione Professionale e Formazione, presente anche Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del Ministero di Viale Trastevere.

Sono state presentate le attività dell’ente e la sua importante storia di quasi 70 anni.

Si è parlato di grafica ma anche e soprattutto di cartotecnica e della sua crescita, che negli ultimi anni ha raggiunto numeri importanti: la filiera vanta oltre 146.000 addetti, per un totale di circa 17.000 imprese, con numeri in salita anche su fatturato, produzione ed export ed incidendo con un PIL dell’1.4.

Marco Spada ha chiesto espressamente al Ministro che venga inserita anche la disciplina di indirizzo cartotecnico accanto alla grafica e comunicazione tra gli indirizzi tecnologici della prossima Riforma degli Istituti Tecnici (si ricorda che la cartotecnica era già stata inserita già nel 2019 all’interno della Riforma degli Istituti Professionali).

Durante l’incontro con il Ministro si è parlato anche dei 3 Protocolli d’Intesa firmati in questi anni tra l’ENIP-GCT e MIM, volti a favorire una maggiore interazione tra mondo della Scuola e sistema Lavoro, soffermandosi in particolar modo sulle attività sviluppate in seno all’ultimo Protocollo. Particolarmente apprezzato dal Ministro il Programma «OrientaGiovani», che partirà in ottobre insieme ad Assografici e alle Federazioni sindacali, per presentare nelle Scuole Medie ai ragazzi e alle loro famiglie il mondo della grafica-cartotecnica e incentivare i giovani a iscriversi nelle scuole a indirizzo grafico-cartotecnico, rispondendo alla necessità che hanno le aziende di reperire personale sempre più qualificato.

I Vertici ENIP-GCT hanno presentato al Ministro anche il “Progetto Scuole” ENIP-GCT – ARGI, progetto in piedi da alcuni anni che permette di far dialogare le più blasonate case costruttrici di settore con le Scuole riconosciute dall’ENIP-GCT, con l’obiettivo di fornire gratuitamente materiale e macchinari per migliorare la dotazione dei loro laboratori.

Questo importante progetto è strutturato su tutto il territorio nazionale e in particolar modo nel ultimo periodo nel Sud, dove l’ENIP-GCT ha intenzione di ampliare la famiglia accreditando nuovi Istituti ad indirizzo grafico e comunicazione.

Indagine 4Graph, la trasformazione digitale dell’editoria italiana

Il mercato editoriale è interessato da modifiche strutturali che partono dalle abitudini dei consumatori portando cambiamenti lungo tutta la filiera: dai processi di stampa all’evoluzione dei canali di vendita, passando per la logistica. In Italia l’editoria, prima industria culturale con oltre 200 milioni di copie stampate nel 2021 per un valore di 3,9 miliardi di euro (fonte Istat), annovera complessivamente oltre 5.000 realtà, confermandosi comparto polarizzato composto da migliaia di operatori di piccole e piccolissime dimensioni e da un nucleo ristretto di medi e grandi marchi. Oggi, la metà del valore di mercato viene realizzato da case editrici che non fanno parte dei grandi gruppi; questo è uno degli effetti dell’e-commerce che permette a marchi e progetti editoriali di ricevere negli store online la visibilità e il servizio che difficilmente avrebbero nei negozi fisici.

Oggi tutta l’industria editoriale è interessata da una trasformazione digitale che ne sta innovando i processi che ha diverse espressioni, tra cui, lato consumatori, la fruizione digitale (e-book, audiolibri e lettura in streaming), lato produttori, la digitalizzazione del catalogo e l’utilizzo del print on demand. Proprio su questo tema si basa l’Indagine indipendente “La stampa online di libri come fenomeno emergente della nuova organizzazione del mercato editoriale” condotta dalla tipografia online 100% sostenibile 4Graph su un campione di oltre 2.200 operatori e professionisti del mondo dell’editoria.

I risultati dell’indagine offrono una visione aggiornata delle tendenze emergenti nell’industria editoriale, tra cui la crescente attenzione e sensibilità ecologica da parte degli operatori del settore che si traduce in processi più sostenibili, nell’utilizzo di carte provenienti da foreste gestite in modo corretto e responsabile (FSC) e nel ricorso alla stampa online. In particolare, nei processi produttivi si sta affermando un nuovo ecosistema digitale dove la stampa online offre inedite opportunità e vantaggi per gli editori, essendo sempre più integrata con la filiera distributiva, consentendo di ottimizzare la tiratura ed eventuali ristampe. A questo proposito Biagio di Mambro, amministratore di 4Graph, commenta. “Operando da diversi anni come tipografia online, possiamo confermare che l’integrazione tra print on demand e logistica distributiva ha permesso di mantenere in vita commerciale titoli che vendono poche centinaia di copie all’anno, creando maggiore movimentazione del catalogo e della coda lunga”.

I risultati dell’Indagine condotta da 4Graph confermano un aumento dell’utilizzo del print on demand con volumi in crescita che passano da qualche decina di copie a tirature medie vere e proprie (1.000 o più). Un trend che interessa sicuramente l’editoria di varia, così come quella scolastica, scientifica e letteraria. Tra gli utilizzatori dei servizi di stampa online anche le librerie che apprezzano la possibilità di ristampare anche la singola copia, così come gli e-shop che avviano la produzione solo a libro venduto.

Secondo l’Indagine, gli editori dimostrano di ricorrere sempre più frequentemente al print on demand per stampare piccoli stock di titoli a bassa rotazione, ristampare just in time i titoli richiesti dalle librerie, mantenere vivo un titolo allungandone il ciclo di vita, evitando allo stesso tempo stampe inutili per rendere i processi più sostenibili in chiave green. In particolare, i professionisti coinvolti nell’Indagine di 4Graph hanno dichiarato di ricorrere al print on demand principalmente per la stampa di prime edizioni e titoli inediti (68,12%). Seguono titoli minori in piccole tirature (23,19%), titoli on demand venduti tramite e-commerce a parimerito con le ristampe (4,35%). “L’utilizzo del print on demand consente di stampare libri anche solo quando sono già stati venduti, con vantaggi in termini economici, logistici (ottimizzazione del magazzino) e ambientali (minore spreco di carta)”, aggiunge Di Mambro.

Il mondo dell’editoria, infatti, si sta rivelando sempre più attento all’ambiente, anche in risposta a una sensibilità green sempre più diffusa tra i consumatori come dimostra l’incremento della domanda di libri stampati su carta FSC. Come sta avvenendo in altri comparti industriali, anche alcuni player dell’editoria stanno perseguendo politiche finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività produttive. Una risposta a queste esigenze è sicuramente la stampa on demand che, oltretutto, porta con sé una riduzione dei costi di produzione pur garantendo elevata qualità del prodotto finale.

Lecta pubblica il suo primo Rapporto sulla Sostenibilità

Lecta presenta il suo primo Rapporto sulla Sostenibilità che integra le tre aree essenziali – ambiente, ambito sociale e governance – per valutare la performance sostenibile dell’organizzazione.

Nel 2022, Lecta ha formalizzato una strategia ESG come pilastro fondamentale delle proprie attività aziendali di lungo periodo, e in questo primo Rapporto sulla Sostenibilità 2022 specifica gli aspetti più rilevanti e gli ambiziosi obiettivi di miglioramento in vista dell’Agenda 2030. Anche gli indicatori chiave di prestazione (KPI) sono stati ben definiti per misurare i continui progressi in questo impegno.

“Da tempo lavoriamo sui temi della sostenibilità e ora abbiamo formulato obiettivi chiari e una roadmap verso il 2030,” afferma Gilles Van Nieuwenhuyzen, CEO di Lecta.

Pienamente allineata con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, Lecta ribadisce il suo contributo a 11 di essi, identificati come i più importanti per il Gruppo. Con la protezione dell’ambiente come principio di base, concentra i propri sforzi in quest’area ed è responsabile dei risultati delle migliori pratiche e degli investimenti per ridurre il consumo d’acqua, garantire e aumentare l’acquisto di legno e cellulosa certificati e continuare a migliorare in efficienza energetica, aspetto quest’ultimo che ha portato al lancio di oltre 25 progetti nel 2022.

Questo primo Rapporto sulla Sostenibilità include anche informazioni sul calcolo dell’impronta carbonio aziendale e di prodotto e un preciso obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 in linea con l’ambizioso piano di decarbonizzazione dell’azienda, sempre basato sulla metodologia SBTi (Science Based Targets Initiative), uno standard-setter globale per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

L’automazione secondo Quadient

Completamente automatizzato, il sistema di cordonatura e taglio DC-20K B2 di Duplo estende l'esperienza nella finitura e nel taglio multipli al formato B2

L’automazione dei processi di nobilitazione assicura molteplici vantaggi agli stampatori, tutti ugualmente accomunati dalla semplicità di adozione e uso, come racconta Quadient.

In casa Quadient due valori sembrano svettare, quando si parla di opportunità di mercato per gli stampatori grazie alle tecnologie offerte. Si tratta di versatilità e automazione, entrambe assicurate ai clienti allo scopo di gestire con precisione la finitura e la nobilitazione di un ampio numero di applicazioni di stampa digitale, che prendono forma in biglietti da visita, brochure, cartoline, biglietti augurali e molti altri tipi di stampati commerciali. «La gamma Quadient è caratterizzata da una importante componente di automazione, in particolare per ciò che riguarda le macchine del brand Duplo», racconta Davide Messina, graphics demand generation specialist dell’azienda. «L’esempio più eclatante è la storica gamma multifunzione, le cui attrezzature possono eseguire una serie di lavorazioni di finitura come taglio, rifilo, cordonatura e perforazioni in modo preciso e automatico. Inoltre, le multifunzione Duplo godono dell’integrazione ai flussi di lavoro, ad esempio con EFI Fiery, che garantisce un significativo aumento dell’automazione».

Recentemente, Quadient ha portato sul mercato italiano l’efficienza della finitura B2 con l’agilità e l’automazione Duplo, con il sistema di cordonatura e taglio DC-20K B2. Facile da usare e completamente automatizzata, la macchina è un mettifoglio con taglierina integrata che permette di lavorare con la Multifunzione DC-746 fogli di formato B2, effettuandone il taglio preliminare. DC-20K mantiene l’approccio di automazione caratteristico della gamma Duplo, eliminando i colli di bottiglia della produzione e le lavorazioni manuali richieste quando ci si affida a una taglierina per finire i fogli stampati.

Automatizzata e intelligente, questa attrezzatura per il taglio e la cordonatura è stata sviluppata per consentire alle aziende di stampa di gestire con profitto lavori di piccola tiratura, che richiedono tagli multipli e progetti grafici con finiture complesse come la cordonatura e la perforazione.

Di scenario in scenario

Inoltre, l’automazione dei processi di stampa è vantaggiosa nelle applicazioni di nobilitazione e, questo, per diverse ragioni, alcune facilmente intuibili, se in generale si pensa a quanto siano diventati decisivi aspetti come l’efficienza, la sostenibilità e il time-to-market, concetti che non solo spingono gli stampatori ad aggiornare le proprie strategie di business ma, naturalmente, a dotarsi necessariamente delle macchine e delle attrezzature maggiormente idonee per implementarle con successo. «Così come per la finitura, anche la nobilitazione garantisce maggiori vantaggi, se ottimizzata con attrezzature che permettono di allontanarsi dalla modalità di esecuzione artigianale, a favore di una a carattere più industriale. I vantaggi sono molteplici: riduzione dei tempi di avviamento e degli scarti di produzione, così come cambi lavoro immediati e, soprattutto, la semplicità d’uso. Quest’ultima caratteristica consente di non avere problemi particolari con il personale addetto all’utilizzo dell’attrezzatura, ma nemmeno in caso di cambi del personale».

Certamente, è legittimo chiedersi se, a fronte di un tale ampio ventaglio di vantaggi, nondimeno possono esservi una serie di sfide e criticità, con cui gli stampatori che implementano soluzioni di automazione per la nobilitazione devono obbligatoriamente misurarsi. Ebbene, interrogato su questo punto, la risposta di Davide Messina è molto netta, non lasciando alcun spazio a dubbi e riserve. «Non vediamo criticità né sfide, in merito all’utilizzo delle attrezzature che godono di automazione e conseguente semplicità d’uso».

Nuove capacità produttive

Questo – attenzione – non significa che introdurre o aumentare il livello di automazione in azienda non comporti alcuna novità nell’organizzazione interna dei processi di lavorazione e delle attività quotidiane delle risorse umane. Tuttavia, anche in questo caso, il cambiamento introdotto, in realtà, è foriero di un processo di miglioramento continuo. «L’automazione avvicina alle aziende tutte quelle lavorazioni che, precedentemente, richiedevano anni di esperienza e competenze particolari», sottolinea Messina. «Questo ci consente, oggi, di proporre i nostri prodotti a tutti coloro che stampano e che desiderano aumentare il valore degli stampati, sia in termine di qualità, sia di valore economico. È avvenuto nella finitura di stampa, dove non è più necessario avvalersi del servizio di legatorie specializzate, e sta avvenendo nella nobilitazione, dove non sarà più necessario ricorrere a terzi».

A ciò si aggiunga che l’evoluzione tecnologica è inarrestabile, sollecitata dalle sfide aperte da un mercato sempre più veloce ed esigente, aprendo puntualmente a nuovi scenari applicativi nel campo dell’automazione dei processi di nobilitazione, allo scopo di garantire la massima competitività delle imprese di stampa. Chiaramente, è necessario prendere le distanze dalle riflessioni più scontate, per essere capaci di vedere e abbracciare l’innovazione. «Generalmente, ad ogni domanda su quali possano essere le prossime evoluzioni tecnologiche e di scenario relativamente all’automazione dei processi di nobilitazione, la risposta più gettonata è: “ormai è stato già inventato tutto”. Anche nelle tecnologie per le arti grafiche siamo arrivati ad un punto tale di evoluzione per cui è difficile prevedere quali possano essere i prossimi passi, anche se probabilmente saranno aumentare le capacità produttive e le tipologie di nobilitazione.

Tutto questo in un contesto di sempre maggior automazione e semplicità d’uso, senza dimenticare l’impatto che queste attrezzature hanno sui consumi e gli ingombri».

Il futuro della nobilitazione

Entrando nel merito delle soluzioni a prova di futuro, Quadient punta i riflettori sul nuovo verniciatore UV spot Duplo DDC-8000 DuSense: foil in linea, flessibilità nella gestione del formato B2, trattamento corona integrato e strumenti avanzati per l’automazione sono le sue caratteristiche distintive. In poco più di 6 metri la macchina risulta compatta nonostante gestisca una dimensione massima del foglio di 585×1.068 mm con un’area immagine fino a 538×1.048 mm e supporti di grammatura da 160 g/m2 a 600 g/m2.

Duplo DDC-8000 DuSense opera con una velocità media di 12 fogli/min in formato B2 e ha un range di verniciatura da 10 a 80 micron, con la possibilità di tre livelli diversi in un unico passaggio. Grazie al pinning Led UV, la macchina può gestire l’applicazione di foil a freddo: questo permette di nobilitare con l’uso del foil senza necessariamente plastificare.

Come tutte le tecnologie di casa Duplo, DuSense DCC-8000 rispecchia la filosofia “Green Button”: una volta impostato il lavoro sul pc controller l’operatore deve solo premere un pulsante per avviare il processo ed ottenere una lavorazione che garantisce i massimi standard di qualità. L’automazione fa il resto: mentre la macchina esegue la lavorazione l’operatore può dedicarsi ad altre attività.

Tra le altre caratteristiche il verniciatore UV è dotato di teste di stampa Kyocera da 600x600dpi; un sistema di rilevamento automatico dello spessore del foglio per la gestione di pile di supporti di tipo misto, che regola anche automaticamente le testine di stampa e la pressione del foglio; l’unità di registro con telecamere per identificare problemi di traslazione sull’asse X e Y o di distorsione della stampa; l’indicatore dei consumi di vernice in base alla maschera inserita.

Il futuro della stampa a Print4All Conference

Acimga, Argi e Fiera Milano hanno aperto con la Print4All Conference la strada verso l’appuntamento fieristico Print4All 2025 al servizio del mondo del printing e del converting e dei suoi professionisti.
La conferenza ha richiamato la presenza di oltre 300 partecipanti tra operatori del mercato italiano e internazionale di stampa e converting, costruttori di macchine, sistemi e supporti per la stampa e il packaging, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni.
Creare un sistema, lavorare insieme, favorire la convergenza nella stampa e soprattutto avere la consapevolezza di rappresentare un mercato vivace e attento ai cambiamenti: questi i messaggi chiave e le considerazioni emerse durante l’incontro che ha riunito la filiera dell’industria della stampa, delle arti grafiche e del converting a Stresa il 6 luglio scorso.
Il tema principale è stato la convergenza dei mercati e delle applicazioni, con la richiesta di stampe a effetto su materiali innovativi, utilizzando sistemi che rispettino i principi di sostenibilità energetica, dei materiali, degli inchiostri e della gestione dei rifiuti.
Tutti questi elementi sono il risultato dei cambiamenti delle esigenze dei clienti, una situazione che ha portato i fornitori di servizi di stampa a fare scelte che tengano conto sin da subito delle possibilità offerte dai loro investimenti rispetto ai principi sopra citati. Per questo motivo, sempre più spesso, gli stabilimenti di stampa ospitano diverse tecnologie: dall’offset al digitale, dalla flexo alla rotocalco. Queste offerte sono ben visibili anche nell’online, stabilimenti che coprono una vasta gamma di prodotti che un tempo erano destinati a mercati completamente diversi, che oggi si stanno unificando.

EMMECI Packing sceglie la versatilità e la qualità di Canon

EMMECI Packing, azienda specializzata in shoppers e packaging in carta per la grande distribuzione, ha scelto la tecnologia di stampa di ultima generazione di Canon, puntando sul digitale per adattarsi ai cambiamenti di mercato e assicurarsi innovazione continua.

Nata nel 2005, EMMECI Packing ha sede nel frusinate e si avvale di 23 collaboratori. L’azienda vanta un ampio panel di clienti operanti in tutta Italia, incluse realtà corporate e
retail, catene take away e di delivery. Lo studio grafico interno supporta la creazione di
allestimenti di eventi come fiere e convegni e, grazie alla stampa digitale, è possibile
seguire ogni passaggio delle lavorazioni, dalla progettazione grafica alla realizzazione dello
stampato finale. La produzione digitale si accompagna all’esperienza dell’azienda nella
realizzazione e nella personalizzazione dei packaging per ogni esigenza.

Nel proprio percorso di evoluzione interna, EMMECI Packing si è affidata ancora una volta
alla consolidata esperienza di Penta Soluzioni, partner Certificato Canon per le soluzioni di
stampa professionale che, dopo aver preso in esame le esigenze dell’azienda, ha
consigliato la tecnologia Canon per ampliare il portfolio di tecnologie digitali a colori
piccolo e grande formato.


In particolare, per la stampa a colori piccolo formato e light packaging è stata scelta Canon imagePRESS V1000, che garantisce un’ampia gamma di applicazioni su supporti di dimensioni, tipi e grammature diversi con una velocità elevata e una produttività sempre al massimo. Per il grande formato sono state scelte la Flatbed Arizona e la imagePROGRAF TM 300.
“Ci siamo subito resi conto che la soluzione Flatbed Arizona è una tecnologia molto versatile e qualitativa per tutti quei clienti che cercano un’eccellente resa grafica, permettendoci quindi di realizzare stampati creativi su diverse tipologie di supporto, a qualità molto alta, che soddisfano ogni esigenza” ha commentato Marco Ciamarra, Titolare di EMMECI Packing.

Grazie alle tecnologie Canon, EMMECI Packing è in grado di soddisfare le esigenze dei propri clienti con prodotti dal design unico e accattivante per promuove e migliorare la visibilità del brand. Le applicazioni realizzabili sono molteplici: cataloghi, flyers, biglietti da visita, menù, poster e cartelloni pubblicitari, pannelli per l’interior decor e allestimenti fieristici, personalizzazione di shopper.

“Siamo lieti che una realtà così innovativa come EMMECI Packing abbia scelto le nostre soluzioni di stampa digitale per dare vita alla propria creatività tramite stampati di eccellente qualità, sostenibili e totalmente personalizzabili, realizzando ogni volta prodotti unici.”, ha commentato Davide Balladore, DP&S Marketing&Innovation director di Canon Italia. “Offriamo ai nostri clienti un ampissimo portfolio di tecnologie e applicazioni in grado di supportare al meglio qualunque tipo di settore ed esigenza: dalla pubblicità al design fino all’interior decoration, oltre ai settori del retail e brand industry, solo per citarne alcuni. E’nostro obiettivo garantire sempre un approccio collaborativo con i nostri partner e clienti, abbracciando a pieno il concetto di Total Experience, ovvero con l’intenzione di creare esperienze condivise fra i diversi protagonisti di ogni processo di produzione e acquisto”.

Liyu annuncia l’apertura di un nuovo showroom in Italia

Grande successo per Liyu a Fespa 2023, dove il brand, in continua espansione, ha confermato il proprio ruolo di rilievo tra i più importanti produttori di sistemi di stampa e plotter da taglio del panorama internazionale.

A catalizzare l’attenzione nell’ampio spazio espositivo sono stati i modelli di punta delle diverse linee di prodotto che compongono la vasta gamma Liyu PRO XL. Le ammiraglie delle famiglie flatbed, ibride e roll-to-roll sono state, infatti, presentate a Fespa in un’inedita release dalle prestazioni ulteriormente potenziateper rispondere specificatamente alle esigenze di una clientela di fascia alta. Ad affiancarle il plotter da taglio multifunzione large format Platinum Q-Cut in versione 3521, che può lavorare in linea con l’intera gamma di stampanti Liyu, dando vita a un flusso automatizzato e conforme agli standard dell’Industry 4.0. Contraddistinto da prestazioni industriali, Q-Cut può essere configurato in base alle lavorazioni da effettuare selezionando gli utensili più idonei tra un’ampia scelta di lame intercambiabili.

Nel corso della kermesse, tutti i sistemi in mostra sono stati impegnati in sfidanti dimostrazioni live e proprio le eccellenti performance in termini di qualità e produttività hanno attratto l’interesse dei numerosi visitatori italiani presenti a Monaco, come conferma il management di Liyu Italia: “L’affluenza è stata alta durante tutti i giorni della fiera e al nostro stand abbiamo incontrato operatori altamente profilati e grandi stampatori italiani in cerca di soluzioni tecnologiche all’avanguardia in grado di gestire con flessibilità ed efficienza anche i volumi più elevati”.

Proprio in occasione di Fespa 2023, Liyu Italia ha annunciato l’imminente inaugurazione di un nuovo grande showroom alle porte di Milano, già in fase di allestimento. L’area espositiva, con una superficie quadruplicata rispetto all’attuale sede di Peschiera Borromeo, è studiata per accogliere tutti i modelli che compongono la vasta gamma di stampanti e plotter da taglio firmati Liyu. Un vero e proprio hub tecnologicodove clienti e prospect potranno sperimentare le performance delle diverse tecnologie, effettuando dimostrazioni personalizzate realizzate utilizzando i propri file e i propri materiali guidati del team tecnico-commerciale di Liyu Italia.